Un Egitto da sogno

Dopo 4 anni decido di ritornare in Egitto, a Sharm el Sheik precisamente, e così convinco anche un'amica e un amico a seguirmi. La mia amica era molto ditubante, parte senza entusiasmo. Abbiamo prenotato un last minute con Sprintours, 1 settimana al villaggio Continental al prezzo di 800 euro ciascuno. Volo con Livingston ottimo, solo mezz'ora di...
Scritto da: sisa78
un egitto da sogno
Partenza il: 21/08/2007
Ritorno il: 28/08/2007
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
Dopo 4 anni decido di ritornare in Egitto, a Sharm el Sheik precisamente, e così convinco anche un’amica e un amico a seguirmi. La mia amica era molto ditubante, parte senza entusiasmo. Abbiamo prenotato un last minute con Sprintours, 1 settimana al villaggio Continental al prezzo di 800 euro ciascuno. Volo con Livingston ottimo, solo mezz’ora di ritardo sia all’andata che al ritorno. Arriviamo la sera al villaggio, ceniamo subito, doccia veloce e dopo circa 1 ora siamo già fuori. Abbiamo prima fatto un giro di perlustrazione del villaggio che è enorme: 2 piscine giganti, tanto verde, hall immensa, anfiteatro ecc ecc. Facciamo subito amicizia con 2 ragazzi della nostra provincia e così prendiamo subito un taxi per arrivare a Naama Bay(non pagate più di 20 pound): è proprio come la ricordavo, piena di luci, di colori, gente che ride, balla, persone del luogo che cercano di attirare la tua attenzione. Percorriamo tutta Naama Bay a piedi, poi, ormai stanchi, ci fermiamo a sedere in un bar. Prendiamo qualcosa da bere, un arghilè e ritorniamo in hotel che sono già le 2 passate. Il giorno dopo sveglia presto e subito in spiaggia. Il villaggio è fatto su vari livelli, per scendere al mare bisogna fare 5 piani (ovviamente con ascensore panoramica che da sulla piscina e sulla barriera corallina). Spiaggia abbastanza grande. Per scendere in acqua bisogna percorrere un pontile perchè a riva c’è subito la meravigliosa barriera. E io prendo subito pinne, maschera e boccaglio e mi tuffo… Nell’acquario. Ci sono innumerevoli pesci variopinti: gialli e neri, verdi e viola, a pois, è straordinario. Inizio a nuotare accanto e tra loro fino a sentirmi anch’io un pesce, anzi una pescia 🙂 Li seguo nel loro cammino, sembra di stare in paradiso. Ho passato la maggior parte del tempo in mare anche perchè non è molto allettante stare sdraiati al sole, si muore dal caldo. La sera siamo di nuovo a Naama Bay, altro giro per il centro, qualche acquisto di suovenir trattando sempre il prezzo (ricordate contrattare e tirate al massimo, vi sparano sempre dei prezzi esorbitanti anche per le sciocchezze). All’ufficio del cambio conosciamo un ragazzo egiziano molto gentile e disponibile: ha vissuto 2 anni in Italia e ci invita a bere qualcosa con lui e i suoi amici italiani. Ci spiega che a breve (novembre 2007) aprirà un bar, italiano ovviamente, si chiamerà Linkontro e si trova proprio fuori l’entrata di Naama Bay, proprio dove c’è la fermata dei taxi. Lo consiglio a chi andrà a Sharm da novembre in poi. Fate pure il mio nome, si ricorderà certo di me…

Decidiamo tutti insieme di prenotare qualche escursione (fatelo sempre fuori dal villaggio, vi costerà molto di meno) e decidiamo di andare a Ras Mohammed e Abu Galum. Il giorno seguente sveglia presto e tutti pronti fuori l’hotel ad aspettare il pulmino che ci porterà al parco di Ras Mohammed. Abbiamo scelto di fare l’escursione via terra in quanto vedi più cose, mentre con la barca ti fermi a fare snorkeling in tre punti ma non vedi altro. Io ero già stata in passato in questo posto ma ritornarci è stato veramente un piacere. Varchiamo la porta di Allah, foto caratteristica del posto e di nuovo in pulmino per raggiungere il mare. Primo stop per fare snorkeling. Una barriera corallina fantastica ed un mare cristallino unico. Quel giorno c’era anche una bassa marea eccezionale, sembrava di stare in un film da sogno. Riprendiamo il pulmino e raggiungiamo un punto dove c’è una spaccatura nel deserto causata da un terremoto. In quella spaccatura c’è il mare… Si è strano, il mare all’interno del deserto e per di più con una profondità di 15 mt. La guida spiega tutto non vi preoccupate. Poi raggiungiamo la foresta di mangrovie e il lago magico. L’usanza vuole che prima di entrare in acqua bisogna prendersi tutti per mano, chiudere gli occhi, esprimere un desiderio, fare 7 passi e tuffarsi in acqua; noi tutti così facciamo e poi splash! l’acqua è un brodo… Riprendiamo dopo un pò il pulmino e raggiungiamo un altro punto per il bagno: anche qui una barriera stupenda, pesci variopinti e tanto tanto corallo.

Purtroppo la giornata a Ras Mohammed giunge al termine e ritorniamo in pulmino. L’autista mette della musica araba molto carina e lì tutti a ballare e portare il tempo battendo le mani, anche l’autista mentre guida…

Il giorno dopo è la volta di Abu Galum in jeep. Sveglia all’alba, alle 7.15 la jeep ci aspetta fuori il villaggio. Saltiamo su ancora un pò addormentati ma ci svegliamo presto perchè la strada da percorrere nel deserto è molto tortuosa al punto di farci saltellare per tutto il tragitto. Niente paura, gli autisti sono abituati a guidare nel deserto, tra le dune e le buche. Ci siamo divertiti tantissimo perchè comunque fa un certo effetto guardare fuori…

Prima tappa nel deserto, incontro con un villaggio di beduini. La guida ci spiega un pò come si svolge la loro vita e ci dice che loro, nonostante l’aspetto, sono ricchi, è solo una scelta di vita. A noi comunque quei bambini fanno tenerezza e lasciamo loro qualche spicciolo. Risaliamo fino a raggiungere la valle dell’amore (chi ci va capirà bene perchè) e poi dritti fino al buco blu. Una volta arrivati lì scendiamo dalla jeep e saliamo sui dromedari. E’ troppo bello, a me è piaciuto molto anche se non ha aiutato il mal di schiena che già avevo. 40 minuti in groppa al mio dromedario che fortunatamente per me non andava troppo veloce. Raggiungiamo il fatidico “Buco Blu”. Qui il mare ha una profondità di 180 mt, fa un certo effetto il solo pensiero. Io non perdo il coraggio e di nuovo maschera, pinne e boccaglio e mi tuffo. Uno spettacolo naturale. Scatto anche delle foto subacque e cerco di memorizzare tutto nella mia mente… Poi pranzo sotto una tenda beduina e raggiungiamo successivamente Dahab. Facciamo una visita alla fabbrica del papiro dove spiegano come appunto viene realizzato e come fare a riconoscerne uno originale. Poi di fronte c’è il centro commerciale voluto dal Governo Egiziano: c’è la fabbrica dei profumi, un bazar e una gioielleria. Vi consiglio di andarci per i prezzi modici e per la cordialità di chi ci lavora. Ormai stremati riprendiamo la nostra jeep e torniamo a Sharm. Siamo abbastanza stanchi e decidiamo di farci un sonnellino. Io sono la prima ad alzarmi, cenare e poi uscire, i miei amici invece quella sera rimangono in hotel. Raggiungo di nuovo Naama bay, ormai mi sento a casa, tra il mio popolo. Il giorno dopo rimaniamo in villaggio o meglio io sto tutto il giorno come sempre in acqua: è troppo forte l’attrazione da rimanerne lontani. Più tempo passa e più mi autoconvinco che in un’altra vita vorrei nascere pesce. La sera raggiungo il mio amico egiziano e i suoi amici italiani (che ora sono anche i miei amici) a Naama Bay. Ceniamo in un ristorante (Onions, ve lo consiglio, si mangia benissimo) e prendiamo una buonissima grigliata di pesce. Per i vini dovete comprarli fuori, sono musulmani e non possono bere… Ma se andate al centro commerciale li potete comprare e portare al ristorante. Dopo la cena ci fermiamo a prendere un caffè e poi di nuovo in giro a fare compere. E’ stato un viaggio emozionante, il mio primo viaggio da single ma devo dire che n’è valsa la pena. Come sempre ho lasciato un pezzo del mio cuore in quella terra. Sto già prospettando di ritornarci, magari a novembre anche se so che il clima non sarà lo stesso, magari posso approfittare per andare al canyon colorato e Luxor che non ho ancora visto. Vi terrò comunque aggiornati.

Parlano tutti della dissenteria causata dall’acqua non potabile… Allora innanzitutto bevete sempre acqua in bottiglia sigillata, lavate anche i denti con quella; dicono che non bisognerebbe mangiare le verdure perchè le lavano con acqua del rubinetto, io le ho mangiate e non è successo niente. Credo che il tutto sia dato da un mix di cose: sbalzo di temperatura tra il troppo caldo dell’esterno e il troppo freddo degli interni dell’hotel, l’acqua ghiacciata quando si beve e si è troppo accaldati. A nessuno di noi 3 è venuta la dissenteria, io consiglierei di fare attenzione a queste cose che ho detto. Per il cibo non ho mangiato male, sarà che quando sono in un paese estero mangio tutto quello che è caratteristico della loro cucina; è impossibile pretendere di voler mangiare italiano quando sei in Egitto.

Per chi avesse intenzione di andarci ve lo consiglio di cuore, fate tutte le escursioni che ne vale la pena. Io le ho fatte quasi tutte (sia quest’anno che la volta scorsa) ed è sempre un’emozione grande.

Come sempre ho lasciato un pezzo del mio cuore in quella terra. Sto già prospettando di ritornarci, magari a novembre anche se so che il clima non sarà lo stesso, magari posso approfittare per andare al canyon colorato e Luxor che non ho ancora visto. Vi terrò comunque aggiornati.



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