Il cairo un anno dopo

Tutto avrei immaginato tranne di tornare al cairo in così breve tempo, ma così è stato e dopo appena un anno e 4 mesi ci sono tornato. Ci sono tornato con la consapevolezza delle meraviglie che avrei rivisto, dei cibi saporiti e degli odori forti di una megalopoli divorata dallo smog. 28 aprile duemila7 Ed eccomi di nuovo qui per la seconda...
Scritto da: Bakodelmillenni
il cairo un anno dopo
Partenza il: 28/04/2007
Ritorno il: 02/05/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
Tutto avrei immaginato tranne di tornare al cairo in così breve tempo, ma così è stato e dopo appena un anno e 4 mesi ci sono tornato. Ci sono tornato con la consapevolezza delle meraviglie che avrei rivisto, dei cibi saporiti e degli odori forti di una megalopoli divorata dallo smog.

28 aprile duemila7 Ed eccomi di nuovo qui per la seconda volta in questa fantastica città culla della civiltà e della cultura per come la intendiamo noi mediterranei. Stavolta il volo è diretto roma-cairo e così mi sono risparmiato la trafila dello scalo a zurigo fatto lo scorso anno. Arriviamo puntuali alle 18:30 e…Magia, hanno rinnovato l’aeroporto, che comunque mantiene sempre lo stile di una macelleria con il marmo bianco sulle pareti, ma pazienza, di certo non mi formalizzo su questi piccoli dettagli. Come al solito esco dall’aeroporto e pesco un taxi per strada, più economico rispetto a quelli proposti dalle agenzie all’interno dell’aeroporto. Come al solito la città è caotica e il traffico impazzito fa sì che per arrivare al nostro hotel a Zamalek ci mettiamo 2 ore. Ma a volte è più importante il viaggio della meta. Giusto il tempo di lasciare i bagagli e via verso il centro, giusto in tempo per la cena. A midan el tahrir ci sono un po’ di posti dove mangiare, e vista la fame lancinante ci dirigiamo nel primo take away che troviamo, della catena felfela. Un paio di Shawerma chicken bastano ad arginare gli scompensi dovuti alla fame. Poi 4 passi in centro, e via di nuovo in hotel a dormire.

29 aprile duemila7 la giornata è stata molto intensa. Ci siamo svegliati alle 7 per colazione, poi subito in strada. Ho riconosciuto Nabir, un tassista col quale avevo avuto a che fare la scorsa volta qui al cairo. Contrattiamo per l’intera giornata e la visita delle piramidi più importanti. La scampiamo col prezzo non proprio economico di 200 pound. Praticamente ci ha passato una grossa busta! Comunque accettiamo la busta e com’era prevedibile ci porta da un suo amico che ci propone la gita a cavallo. Anche lui Ibrahim ci ha passato una bella busta, ma la accettiamo. Giro di 2 ore e mezza a 180 pound a testa. Cominciamo piano coi cavalli e costeggiamo il lungo recinto che circonda la zona archeologica di giza. Aumenta il passo una volta sulla sabbia e al galoppo più sfrenato, con dolori alle cosce-polpacci-palle, arriviamo al cancello dove saremmo dovuti entrare di straforo, ma…Era chiuso! Tornando indietro verso la sfinge, per recuperare tempo, abbiamo lanciato i cavalli come 3 pazzi…E…Sorpresa, la mia sella non era ben stretta e scivolando su un fianco, sono stato catapultato a terra rovinosamente proprio nel momento di massima velocità. Fortunatamente ho solo battuto l’anca su un masso, se fossi caduto 2 metri più avanti penso che mi sarei frantumato. Mohammed, la nostra guida si è scusato, ma io ero troppo incazzato e l’ho trattato con indifferenza per il resto del tragitto. Siamo scesi a piedi per fare qualche foto verso il view-point poi sfinge, in fine piramide di cheope. Ritornati al nostro taxi, ibrahim ci voleva appioppare delle essenze. Niente, abbiamo scroccato da bere e via verso saqqara. Arrivati lì, bel giro a piedi e partiamo subito alla volta di dashur dove siamo entrati nella piramide rossa di snefru I°, sempre di grande effetto. Pranzo ricco al felfela e poi museo egizio. La maschera di thutankahmon è veramente uno spettacolo che lascia senza fiato. Poi relax col culo rotto e i riccioli sui peli dei polpacci dovuti allo sfregare della sella. Poi siamo crollati in un sonno profondo.

30 aprile duemila7 Ci siamo svegliati con calma e dopo colazione siamo andati alla cittadella, limitandoci alla sola moschea di mohammed alì. Un po’ di relax e poi verso il caos del suq khan al khalili. Abbiamo girato molto e ci siamo dedicati allo shopping selvaggio. Contrattazioni fino all’ultimo pound e siamo tornati belli carichi di ogni cosa. Prima di ritornare in hotel ci siamo fermati al bazar per mangiare il nostro solito kebap shawerma. Nel pomeriggio – sera abbiamo vissuto un’esperienza davvero entusiasmante. Siamo ritornati alla piana di Giza per fare solo delle foto, invece ci siamo fatti convincere da un tizio che dalla highway ci ha accompagnato all’entrata di sphinx square salendo sopra al bagagliaio del nostro taxi. Per 50 pound siamo entrati di nuovo nel sito delle piramidi e ci siamo diretti verso sud-est, nel deserto. Lì siamo saliti su un’alta duna, da dove abbiamo scattato delle foto stupende. Poi ci siamo spostati più a sud da dove è stato possibile vedere sia le tre grandi piramidi di kefren, cheope e micerino, sia le 6 piccole piramidi delle regine. In cima alla seconda duna abbiamo giocato a :”lancia il sasso più lontano che puoi” assieme alle 2 guide che ci hanno accompagnato lì. Il tramonto è stato da mozzare il fiato e prima che il sole fosse sceso del tutto ci siamo riavviati verso le stalle dei nostri cavalli. Io ho preso di nuovo una sella sfigata, infatti quando per un breve tragitto ci siamo messi a galoppare, ho rischiato di cadere…DI NUOVO! Stavolta il problema era la sella priva di appiglio…Comunque mi sono aggrappato alla criniera del cavallo come indiana jones, fino a che non ci siamo fermati. Tornati alla stalla ci siamo avviati verso pizza hut e abbiamo rincontrato Ibrahim, il cavallaro che ieri ci aveva passato la busta e che ha cercato di passarcene un’altra. Niente, l’abbiamo liquidato in due secondi. Arrivati da pizza hut subito siamo saliti sulla terrazza per cenare e per assistere gratis allo spettacolo “suoni e luci” alle piramidi. Affascinante, ma se avessi dovuto pagare i 60 pound di biglietto, non ci sarei mai andato. Il ritorno in hotel è stata un’epopea, un mio amico è stato colto dalla maledizione di montezuma e il nostro taxi era scassatissimo funzionava solo la 2a e la 4a e raggiungeva una velocità di picco di 50 km/h. Oltretutto l’autista si è scaccolato per tutto il viaggio! Comunque in hotel ci siamo arrivati e anche stavolta sani e salvi.

1 maggio duemila7 dopo la solita abbondate colazione siamo usciti a piedi e abbiamo fatto una bella passeggiata lungo il nilo fino a poco più avanti dell’egyptian museum. Lì siamo scesi sotto al molo e abbiamo affittato una feluca per 1 ora a 40 pound. Poi visto che è l’ultimo giorno ci siamo fatti riportare a khan al khalili per spendere gli ultimi pound rimasti. A pranzo ci siamo fermati in strada a mangiare un ottimo kebap! poi di nuovo in hotel per un po’ di relax. Nel pomeriggio ci siamo concessi una visita all’arcadia, un centro commerciale per ricchi qui al cairo e lì abbiamo fatto un po’ di shopping poi 4 passi lungo il nilo poi taxi fino a midan el tharhir dove ci si è accollato un tipo. Siamo stati a cena da felfela e abbiamo offerto 2 birra a Met(il rompiscatole) poi dopo cena ci ha accompagnato al mercato delle spezie per comprare il carcadè. Poi met ci ha accompagnato in hotel perchè così gli abbiamo potuto regalare un paio di magliette e poi lo strazio. Ha cominciato a chiedermi 10 euro in regalo, poi i soldi per ritornare a casa in taxi, poi i soldi per il carcadè che mi ha regalato…Insomma con freddezza gli ho detto che non avevo intenzione di dargli soldi e l’ho salutato. Dopo lo strazio siamo andati in stanza e abbiamo preparato i bagagli.

2 maggio duemila7 purtroppo è finita anche quest’avventura, il volo è partito puntuale alle 9:30 del mattino e abbiamo avuto giusto il tempo di lanciare un veloce saluto a questa fantastica città. Si torna a casa con un viaggio in più da raccontare, altre esperienza di vita accumulate. Questa è stata la mia seconda volta al cairo, e ormai posso dire di conoscerla bene come città, riesco ad orientarmi senza cartina. Non so tra quanto, ma prima o poi penso che tornerò qui in egitto. Le piramidi al tramonto sono una di quelle visioni che rimarranno stampate per sempre nella mia memoria. Quando viaggio mi sento a casa.

se avete bisogno di ulteriori informazioni non esitate a contattarmi : bakodelmillennio@hotmail.Com se volete vedere qualche foto, le ho caricate su questo sito…

http://community.Webshots.Com/user/bacomasai (Kenya & Al Quahira) Se invece per curiosità volete dare un’occhiata alle foto degli altri viaggi: http://community.Webshots.Com/user/bacokhmer http://community.Webshots.Com/user/bakodelmillennio Claudio



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