Sharm, Mariclub Aloha e immersioni II

2006, Sharm el Sheik. E’ da tempo che mi riprometto di scrivere di questa vacanza. 14 Ottobre Partenza da Verona con volo Eurofly. L’aereo, un Boeing 737, parte alle 11.30 in perfetto orario. Quest’anno nessun problema al Check-in, la mia valigia pesa 9 Kg, Ho preso solo lo stretto necessario ed anche l’attrezzatura subacquea è ridotta...
Scritto da: a_emme75
sharm, mariclub aloha e immersioni ii
Partenza il: 14/10/2006
Ritorno il: 21/10/2006
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
2006, Sharm el Sheik. E’ da tempo che mi riprometto di scrivere di questa vacanza.

14 Ottobre Partenza da Verona con volo Eurofly. L’aereo, un Boeing 737, parte alle 11.30 in perfetto orario. Quest’anno nessun problema al Check-in, la mia valigia pesa 9 Kg, Ho preso solo lo stretto necessario ed anche l’attrezzatura subacquea è ridotta all’osso. Volo ok e arrivo all’aeroporto di Sharm alle 15.10. Metà del personale dell’aeroporto sta pregando (siamo nel mese di Ramadam), i controlli in dogana quasi nulli e dopo 10 minuti siamo già sul pulmann, diretti verso il villaggio Mariclub Aloha, della Settemari, situato a Om El Sid. Il villaggio è sempre molto bello, moderno e pulito, ci viene offerto subito un aperitivo. Chiedo una camera in posizione buona, il tizio della reception mi sorride e mi dice: “vedrà che le piacerà” Chiamo un inserviente, mancia valigie e numero di stanza e subito si fionda a razzo. La camera è a piano terra, con il portico, è posta sopra la piscina vicino al bar e al diving center, dimenticavo che stando seduti sotto il portico si vede tutto il mare, uno spettacolo! Cibo: ogni ben di Dio viene servito prima in spiaggia, poi al bar della piscina ed infine si arriva all’aperitivo alle 18 sulla terrazza vicino al ristorante. A cena alcuni amici venuti con noi rimangono a bocca aperta: circa 40/50 metri di tavoli con sopra di tutto, l’angolo della pasta dove si può chiedere ciò che più piace, all’esterno del ristorante pesce e carne alla griglia, non manca nulla. Dopo cena vado al duty free a Sharm vecchia a prendere un po’ di alcolici, attenti avete solo 24 ore di tempo. La solita lite con il taxista (Om el sid – Old market, ashra pound, e secondo me sono ancora troppi!) e poi a letto.

15 Ottobre La voglia di mare cresce, al mattino siamo già a bussare al diving center per consegnare l’attrezzatura, insistiamo e organizzano un’immersione dal pontile del villaggio nel pomeriggio. Il reef dinnanzi al villaggio è sempre favoloso, antiax, pesci chirurgo, balestra, pagliaccio. L’immersione lungo il reef è favolosa, si rischia solo di distrarsi un po’ troppo per l’esplosione di vita e colori che si incontra. Restiamo in spiaggia fino all’ora di cena, solita abbuffata e poi a letto, ho sonno arretrato da recuperare.

16 Ottobre – Ras Um Sid Sveglia alle ore 6.00 Il sole si sta alzando, prendo pinne e maschera e vado a tuffarmi, voglio fare un tuffo prima della colazione. Al ristorante abbiamo solo l’imbarazzo della scelta, c’è di tutto e di più e spesso non si sa cosa prendere. Ritrovo al diving center con Lillo Ale, Lella e Giulia, siamo in 4 sub (io Alex, e una coppia di Trieste) e abbiamo 4 guide…..

La nostra Barca, il “Meramar” è un sogno, tre ponti ed un equipaggio giovane e disponibile, e scopriremo che anche il cuoco è davvero molto bravo. Prima immersione a Ras Um Sid, un classico, un posto sempre favoloso. La guida si fionda al limite concesso, ci restiamo un bel po’, barracuda ne vediamo a pacchi, coralli gorgonie e molte altre cosette, nessuno vuole uscire, tempo totale di immersione 1 ora netta.

Seconda immersione davanti al Ventaclub, stesso copione, nessuno sembra voler uscire dall’acqua, dopo 1 h e 12 minuti il ragazzo di Trieste ha succhiato perfino la ruggine della bombola e ci fa uscire, uno sguardo rapido e ci intendiamo che da oggi in poi chi provocherà la chiusura dell’immersione avrà da pagar pegno, o meglio, da pagar da bere… Al rientro al villaggio ceniamo con i nostri amici , e poi usciamo con i ragazzi del diving, destinazione “Sadiki” (credo significhi amico) un locale non troppo turistico sulla scogliera verso Sharm el sheik, chiedete ai taxisti e vi porteranno.

17 Ottobre – Isola di Tiran Solita sveglia alle 7.00 Partiamo dal porto di Naama Bay. La navigazione è ok. Prima immersione a Jackson Reef: sembra di stare sulla A4 Brescia – Milano al mattino alle 8.00, subacquei a strati, ci godiamo l’idromassaggio causato dalle bolle di chi sta sotto, dopo 20 minuti siamo fuori, tutti contenti di chiudere un’immersione dove pareva di stare in discoteca.Dopo una simile immersione ci aspettiamo il peggio a Woodhouse reef, ma appena scesi troviamo una leggerissima corrente che ci spinge verso nord, ne approfittiamo e ci facciamo portare, dopo 40 minuti buoni sul plateau di sabbia vediamo un bel pinna bianca che riposa, giusto il tempo di avvicinarsi un po’ e questo se ne va con un movimento elegantissimo, favoloso… Durante il pranzo a bordo resta il tempo di vedere un beluga ed una tartaruga che giocano a pelo d’acqua, un passaggio vicino al relitto della nave Liudmila e poi di ritorno al porto. La sera, non contenti chiediamo l’immersione notturna nel tratto di mare di fronte al villaggio, bè se non avete mai fatto una notturna in acque tropicali vedete di rimediare, basta spegnere le lampade ed agitare le mani per vedere il plancton luccicare come mille lucciole! Birra, shisha e poi a letto.

18 Ottobre – Parco marino di Ras Mohammed La video operatrice Valentina mi riconosce, mi saluta e mi chiede se voglio un altro dvd ricordo per il mio nipotino! Credo abbia incontrato centinaia e centinaia di subacquei in un anno, ma ancora si ricorda di noi! Ingresso in acqua alla francese (no, non come Albert Falco, ma come Materazzi e Zidane, ossia un subacqueo sul bordo e l’altro che gli da una testata nello stomaco per farlo scendere, ora capite perché Valentina si ricorda di noi…) Prima immersione a Jolanda reef, tentiamo il colpaccio nuotando nel blu avanti ed indietro per quasi 20 minuti, ma di pesce grande nemmeno l’ombra. A Jolanda, in compenso, vediamo una tartaruga ed un’aquila di mare, dopo 1 ora e 5 minuti usciamo e il ragazzo di Trieste esce con 0 bar di bombola… La seconda immersione è a Ras Ghozlani, ingresso in acqua con capriola in avanti (la fantasia corre e Valentina riprende tutto) la guida ci fa entrare uno ad uno nella grotta, all’esterno troviamo un pesce coccodrillo e poi è un tripudio di gorgonie. Riesco pure a trovare un nudibranco bellissimo, una doride blu e gialla, favolosa. Restiamo ad ammirarla un po’ e poi proseguiamo. Ale (il ragazzo di Trieste) è furioso, deve una birra a tutti, non c’è verso, fa chiudere le immersioni a tutti per causa sua (ma nessuno se la prende perché siamo sempre oltre i 60 minuti…) La sera andiamo a Sharm el Sheik con i ragazzi del diving, ci portano in un locale vicino al porto, tutto all’aperto, pochi turisti e prezzi molto più bassi della media, fatto curioso i camerieri vi porgono il menu al contrario, come sono abituati ad aprire i loro libri scritti da destra verso sinistra…

19 Ottobre – Dahab La sveglia è anticipata alle 6.00 prendiamo il pulmino e partiamo alla volta di Dahab, località a circa 90 Km a nord di Sharm el Sheik conosciuta da tutti i subacquei per la sua immersione più famosa: il Blue Hole. Dopo quasi 2 ore di pulmino supersonico con aria condizionata a -10°C arriviamo al gruppetto di case dinnanzi al Blue Hole, ci guardiamo intorno e giusto per iniziare vediamo un bel numero di lapidi contro il cliff che da sul mare. Avevo letto qualcosa in proposito, ma tra leggere e prepararsi ad immergersi in un posto che ha chiesto più di 100 vite umane per essere esplorato passa un po’ di differenza. Il Blue Hole non è altro che un sifone profondo 110 m (ben oltre il limite di profondità permesso ai subacquei ricreativi) che sta esattamente tra la spiaggia e la caduta del reef, collegato al mare aperto attraverso due passaggi: una sella che scende a -7 metri nella parte superiore, e fino a qui tutto ok, ma anche da un arco che parte da -110m e sale fino a circa -60 in direzione Nord-est, un arco lungo circa 25 metri, in poche parole un’immersione tosta. Con la guida eravamo già d’accordo, niente arco, ci limiteremo a vedere il reef sull’esterno per poi entrare nel Blue Hole dalla sella. Abbiamo una scorta d’aria ridotta (solo 12 litri) e nessuna bombola decompressiva, e nonostante il fatto che immersioni simili (per profondità e tempo) al lago di Garda ne abbiamo già fatte qui non chiediamo di andare oltre, comunque mi sono ripromesso di prenotare un’immersione tecnica la prossima volta che verrò a Dahab, ci sono alcuni diving center che mettono a disposizione l’attrezzatura necessaria (bibombola e trimix) per poter affrontare questa splendida immersione in piena sicurezza e tranquillità, ad aria è meglio lasciar stare. La seconda immersione è al canyon, si entra dalla spiaggia, si percorre una laguna con acqua bassa piena di pesci e poi si scende a cercare i vari ingressi del canyon. Entriamo parecchio in basso (in poche parole dal fondo) e poi cominciamo a risalire questo splendido camino naturale pieno di pesci. Al ritorno nella laguna ci perdiamo letteralmente a cercare i pesci tarma, sembrano dei pesci con l’armatura pronti per andare a combattere, ne trovo uno, ma la ragazza che era con noi ne aveva già avvistato uno prima di me. Pranzo a base di cernia nel villaggetto di Dahab, posto molto carino e poi ritorno con pleurite su furgone-frigorifero…Cena e poi seratona tutti insieme al Camel roof pub conosciamo un bel po’ di gente ed iniziamo a brindare, forse abbiamo bevuto qualche birra di troppo, ma in fondo che conta, siamo in vacanza…

20 Ottobre – Relax al villaggio Rinuncio all’ultima immersione, la serata di ieri ed un principio di raffreddore mi hanno messo a terra, rimango tutto il giorno ad arrostire al sole, a fare tuffi nel mare e ad approfittarne dei vari spuntini offerti nel villaggio. Solita cena dove basta chiedere e si viene accontentati, decidiamo di andare a Sharm el Sheik, Old market un po’ di spese, un paio di brindisi alla vacanza che sta finendo e poi a letto perché domani dobbiamo svegliarci alle 4.00 (davvero l’unica nota negativa della vacanza…) 21 – Ottobre Purtroppo le vacanze sono prossime al termine e con grande tristezza e stanchezza ci ritroviamo all’aeroporto. Il check-in è breve ed i controlli quasi nulli, e in perfetto orario ci ritroviamo in volo. Che altro aggiungere, ho solo mantenuto la promessa che mi ero fatto di tornare in questa terra baciata dal sole, dove tutta la vita è stata strappata dall’arsura della terra per essere gettata nel blu di un mare unico, fatto di acqua cristallina e di forme di vita di ogni colore e dimensione, fatto di giardini splendidi che non hanno bisogno della mano dell’uomo per essere perfetti…

andrea



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