Sharm, new tower

SHARM EL SHEIKH, NEW TOWER, SPRINTOUR, 16-23 SETTEMBRE 2006 Finalmente, dopo una lunghissima estate passata sui libri e a lavoro, è arrivata la tanto desiderata vacanza anche per me e Andrea. Eh sì, ora tocca a noi spaparanzarci al mare e farci baciare dal caldo sole. E la meta scelta per questa seconda vacanza insieme è il Mar Rosso. Anche...
Scritto da: andreamarty2006
sharm, new tower
Partenza il: 16/09/2006
Ritorno il: 23/09/2006
Viaggiatori: in coppia
SHARM EL SHEIKH, NEW TOWER, SPRINTOUR, 16-23 SETTEMBRE 2006 Finalmente, dopo una lunghissima estate passata sui libri e a lavoro, è arrivata la tanto desiderata vacanza anche per me e Andrea. Eh sì, ora tocca a noi spaparanzarci al mare e farci baciare dal caldo sole. E la meta scelta per questa seconda vacanza insieme è il Mar Rosso.

Anche questa volta Roberto ci ha consigliato un super villaggio, tra l’ altro già visto da andre 5 anni fa..Ad ogni modo una bella struttura, con camere ampie e dotata di tutti i comfort che possono servire in una località di mare..L’ unico svantaggio sono gli 86 scalini da fare per raggiungere la spiaggia, ma se mentri li fai hai una vista mare mozzafiato neanche ci pensi.

Il volo di partenza da Bologna è stato anticipato alle 7.30 del mattino, e questo ci permette di godere in tutta tranquillità del pomeriggio pieno del primo giorno..Andrea riesce pure a fare un’ immersione..Eh sì, alle 16.30 è già sott’ acqua a salutare i pesci della barriera e io mi informo subito per iniziare il mio corso OWD. Inizia la nostra vacanza, che definirei trascorsa tra il mare e lo sprindiving.

I sub del diving sono molto simpatici e ci sentiamo da subito a casa nostra. Emilio, che dirige il centro, è un romano stravagante che di primo achito può sembrare presuntuoso e indisponente. Un pochino lo è, ma è comunque un tipo stravagante, con la battuta sempre pronta e molto divertente, che ha passato la vita a girare per i diving di tutto il mondo ( cavoli perché non gli ho chiesto un confronto tra le sue esperienze a playa paradiso in messico e quelle in mar rosso); poi ci sono Laura e Andrea; Silviana, la mia istruttrice; una ragazza molto dolce che ha avuto la grande capacità di trasmettermi l’ amore e la passione per il mare e per tutte le creature che lo popolano. Mi sono affezionata molto a lei e sono contenta di averla conosciuta, di averla avuta come istruttrice; Dario, ragazzo molto tranquillo che ha accompagnato andre in molte immersioni. Con lui abbiamo parlato molto della sua vita da sub lontano da casa, della vita al diving, dei vantaggi che quel tipo di vita può comportare; Valentina, il boss del diving. 23enne molto determinata e con le palle, visino dolce e da bambina, ma con occhi severi che non ammettono sgarri; Corrado detto dagli occhi di ghiaccio, altrettanto simpatico e con il quale abbiamo scambiato con piacere due chiacchere.

Questa vacanza è stata molto diversa da quella in Messico: non solo per l’ aria che si respira in Mar Rosso e per la barriera corallina. Qui, fuori dal villaggio non c’ è nulla da vedere e le escursioni più belle che si possono fare sono quelle in barca, organizzate per vedere i mille reef che ci sono. All’ inizio non è stata molto piacevole per me: andre, come avevo previsto, ha letteralmente perso la testa per il mare e le immersioni. Di sicuro non posso biasimarlo per questo, ma mi son sentita sola i primi giorni, senza nulla da fare, soprattutto perché dipendo troppo da lui. In un paio di giorni il mio disagio se n’è andato perché finalmente sono stata impegnata con il corso OWD. L’ impatto con l’ attrezzatura subacquea è stato carino ed interessante. Molto divertente montare l’ARA, un po’ meno indossare muta e calzari, entusiasmante indossare il gav e respirare con l’ erogatore. Fare il subacqueo in piscina non mi è piaciuto, anzi per un momento ho persino pensato che quest’ attività non mi si addiceva: sott’ acqua non riuscivo a stare in assetto e mi sentivo come un palloncino :ero priva di controllo sul mio corpo. Fortunatamente il primo tuffo in mare è stato completamente diverso: molto più semplice muoversi e soprattutto mi sono sentita subito a mio agio. Le ultime due immersioni di corso sono state ancora più belle: io acquisivo maggiore dimestichezza con la subacquea e mi divertivo a stare sott’ acqua. Nel tardo pomeriggio ho sostenuto l’ esame: 0 errori! Il giorno seguente gita in barca al parco marino di Ras Mohammed. Il mare è piuttosto mosso e il trasferimento in barca fino al primo punto di immersione, SHARK OBSERVATORY, non è dei migliori. Fortunatamente sott’ acqua c’ è la pace più totale. L’ immersione comincia con un salto nel blu dall’ Indipendence: i primi secondi sott’ acqua mi tolgono il respiro. L’ unico punto di riferimento è il reef al mio lato sinistro, poi tutt’ intorno e sotto di me c’ è il blu, soltanto il blu. Devo ammettere che tale vista mi ha fatto un po’ paura, ma i pesci e i coralli hanno immediatamente attirato la mia attenzione e comunque sott’ acqua sto bene, mi sento tranquilla. Questa è la mia prima immersione: devo essere responsabile e attenta a tutto quello che mi succederà per tutta la durata dell’ immersione. Nonostante ci siano andre e dario, devo essere autonoma e arrangiarmi, io e soltanto io. Più trascorrono i minuti e più sono emozionata, affascinata da questo nuovo mondo. Mille pesci colorati: pesci pagliaccio, pesci farfalla, pesci leone, tonni, cernie, carancidi, pesci trombetta, murene, uno scorfano, trigoni a macchie e blu, pesci angelo e tanti altri ancora..Gorgonie,coralli di fuoco..E tante altre forme di vita..È un paradiso, un immenso giardino..

La risalita in barca è tragica: il mare è mosso, la barca sguscia via sull’acqua e l’ attrezzatura pesa e come se non bastasse c’è pure la scaletta alla francese. Abbiamo un’ oretta di relax prima di fare la seconda immersione: non vedo l’ ora di ritornare sott’ acqua, ma prima devo recuperare le forze.

È ora di immergersi un’ altra volta: YOLANDA REEF! Di nuovo tuffo nel blu. Ci sono molti branchi di pesci grossi quali tonni, carancidi e cernie. Vediamo ancora pesci di barriera, uno scorfano mimetizzato sul fondale, un pesce Napoleone grandissimo, tre trigoni a macchie blu, una murena, pesci leone..Ma la cosa che più rende particolare quest’ immersione è che ci sono dei sanitari dell’ ideal standard sul fondo marino che si trovavano in un container di una barca affondata nel 1980; ed è ancor più strano vedere come al loro interno siano cresciuti dei coralli. Pinneggia pinneggia ed è ora di risalire e Dario ci porta alla sosta di sicurezza facendoci passare attraverso una grotta con un dislivello di 3 metri.

Ecco finita la mia prima escursione-immersione. Cavoli, è proprio volata. Sono molto contenta di com’ è andata, di questo nuovo mondo che ho visto e di me. E poi condivido una passione di andre, anzi la sua più grande passione, e questo non può che unirci di più.

Questo è il penultimo giorno di vacanza e l’ ultimo per poter fare immersione. Eh sì, gita in barca anche oggi e questa volta si va a JACKSON REEF. Salpiamo dal porticciolo di Shark Bay e per fortuna il mare è più calmo. Oggi il nostro istruttore è Valentina. Passo del gigante e tuffo nel blu, ed eccoci nel mondo sommerso: che meraviglia! Non vediamo niente di nuovo, ma è sempre una grande gioia starsene sott’ acqua in mezzo ai pesci. Nella seconda immersione della giornata invece andre mi mostra due nudi branco, che non avevo mai visto prima e poi vediamo anche le murene bianche.

Eccoci al tanto odiato ultimo giorno di vacanza. Sono le ultime ore al Tower, a Sharm..Fortunatamente dobbiamo lasciare il villaggio alle 20 così possiamo goderci tutte le ore di sole per un’ ultima volta. Io e Andrea trascorriamo parecchio tempo con i nostri amici sub, ormai ci sembra di far parte da sempre del diving. È molto triste dover lasciare tutti loro: abbiamo trascorso più di metà vacanza al diving, a chiacchierare con loro a fare lezione e immersioni. Ognuno di loro mi rimarrà nel cuore, ciascuno mi ha segnata.



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