Sharm el sheik: tra atmosfere e consumismo

Ciao a tutti! questo in egitto è un viaggio che risale a parecchio tempo fa: per l'esattezza estate 2001. decidiamo di seguire un ns amico che a sharm era già stato per immersioni, sapendo che anche per noi, che non siamo sub, il posto avrà tanto da offrire... alloggiamo al villaggio "going club reef 1" a sharm. purtroppo è una meta da...
Scritto da: roberta1981
sharm el sheik: tra atmosfere e consumismo
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
Ciao a tutti! questo in egitto è un viaggio che risale a parecchio tempo fa: per l’esattezza estate 2001.

decidiamo di seguire un ns amico che a sharm era già stato per immersioni, sapendo che anche per noi, che non siamo sub, il posto avrà tanto da offrire…

alloggiamo al villaggio “going club reef 1” a sharm.

purtroppo è una meta da visitare qausi necessariamente in villaggio e questo mi irrita parecchio. Infatti il soggiorno presso questo attrezzatissimo villaggio confermerà il rifiuto assoluto che ho per questo tipo di strutture.

ilcibo è buonissimo bisogna dire, ma è italiano: pasta e carne ogni giorno… Nemmeno in italia mangio così (infatti ho messo su 2 chiletti). Di cibo egiziano nemmeno l’ombra, se non il pane (ottimo infatti).

e questa è per me la prima pecca, mentre osservando per 2 settimane il resto della clientela (il classico italiano medio direi) ho visto solo compiacimento e soddisfazione… Beh, sarò strana io: non è la prima volta che me lo fanno notare, dopotutto…

altro da dire con il villaggio eppoi chiudo per parlare delle cose belle che questa vacanza ci ha lasciato…

il villaggio ha una spiaggia privata molto carina, perchè direttamente sul reef, qdi lo snorkelling qui riserva molte piacevoli sorprese! inoltre il resto del villaggio se ne stava comodamente spaparanzato in piscina (MA XK!!!! SE HAI IL MARE + BELLO D’EGITTO CON TANTO DI REEF!!!! mi spiace ma per me è inconcepibile…) ad ogni modo, oltre la spiaggetta vera e propria a cui si accede tramite un delizioso passaggio, ci sono calette vicine che sono davvero mozzafiato… Eravamo solo io e il mio ragazzo, dato che tutto il resto del villaggio era concentrato in piscina per le varie attrattive di animazione: mah…

non sanno che si son persi: spiaggia ocra di sabbia finissima, acqua cristallina e una pace fantastica!!! e non vi dico che tramonti…

dopo qualche giorno di villaggio e animazione, non ce la facciamo più (noi 2: gli altri li vedo belli inseriti con il gruppo degli animatori) e decidiamo, spendendo un pò, di fare qualche escursione che il ns villaggio mette a disposizione.

da non perdere assolutamente la cammellata nel deserto: è magica, e finalmente un pò d’egitto!!!! si parte nel tardo pomeriggio su un piccolo pullmino che ci porta nel deserto con la guida che ci spiega la storia del sinai e le usanze dei beduini: molto interessante… Arriviamo al campo dove sono appostati i ns cammelli: che animale fantastico!!! il mio cammello aveva l’aria di voler arrivare primo, cosi ho passato gran parte del percorso in testa al gruppo, ma è stato piacevole: infatti, davanti a me solo il sinai al tramonto, senza un’anima… Immaginate che emozione… Ed è li, in quei minuti, sentendomi quasi un tuareg, che ho iniziato ad avvertire un piccolo mal d’africa, male tanto sentito da molti, quando ti imbatti nel deserto africano (quello del sinai non è così spettacolare, ma ci accontentiamo!) e nei suoi tramonti! oltre a questo, a me fa effetto anche la componente religiosa: pensare che questi furono dei luoghi chiave per la nascita della mia religione è un’emozione ancor più grande…

beh, ormai il cielo si sta scurendo: arriviamo alla tenda di un beduino (molto triste in realtà: infatti è ricostruita appositamente per i turisti e ricorda molto quella del ns villaggio) dove ci viene offerto il tè del deserto e una grigliata di carne con tanto di pane e specialità locali: finalmente cibo egiziano!!!! e ci viene cucinato negli arnesi utilizzati dai beduini, qdi una cena davvero molto suggestiva. Finito di mangiare e bere, ci si sdraia tutti sotto le stelle, in mezzo al nulla del deserto. Era la notte di san lorenzo: immaginatevi che cielo!!! non ho mai visto tutte quelle scie di stelle cadenti! semplicemente fantastico. Si osserva anche qualche minuto di silenzio, giusto per avere il privilegio di sentire per una volta nella vita il silenzio più TOTALE pur essendo all’aperto. Si sente solo il proprio respiro e il cuore che batte. È davvero emozionante.

prima di tornare al villaggio, ci si imbatte nei beduini del posto che ti assalgono per venderti i souvenir d’egitto fatti da loro. Compro un bracciale e due piramidine (la piccola per me e la grande per lui) eppoi si torna indietro in jeep. ESPERIENZA FANTASTICA!!!! altra cosa da non perdere, sempre nel deserto, è la motorata: sempre di sera, escursione nel deserto sulle moto da sabbia (quad). Bisogna imbacuccarsi bene, non tanto x il freddo (ad agosto non è un problema) tanto per la sabbia che ti entra dappertutto! il girno dopo, chili di balsamo nei miei lunghi capelli per eliminare metà deserto del sinai che mi son ritrovata in testa…È di sera quindi si vedono in lontananza le luci di naama bay e di sharm e per il resto il nulla! emozionante anche questo giro! una giornata merita l’escursione a ras mohammed, parco naturale con tanto di barriera favolosa e spiagge incantate. Per arrivarci ci vuole il passaporto: i controlli sono ferrei, ma niente timore: abbiamo tutto organizzato dall’hotel/villaggio (ecco uno dei pochi lati positivi: in paesi come l’egitto fa comodo ogni tanto avere qualcuno che pensa x te su faccende così delicate).

che dire di questo posto incantato, circondato da una realtà contrastante con questo paradiso, ovvero il deserto pieno di mine (molte inesplose) e i soldati con il mitra…

partiamo con un giro in snorkelling e con la nostar usa e getta d’acqua documentiamo la barriera egiziana: che colori e che pesci!!! vediamo anche una murena e umna tartaruga enorme! davvero suggestivo…

ci si sposta poi su un promontorio sabbioso con un panorama mozzafiato, di spiagge e calette dove la sabbia bianca delle dune scende dritta in mare… Poi alla piscina di allah, così chiamata per la trasparenza delle sue acque. È una sorta di grande lago (mare in realtà) con sabbia bianca finissima e mare trasparente! un paradiso, davvero…

infine un’ultima sosta ad un reef splendido, dove sott’acqua scattiamo le foto ai pesci più colorati visti in vita mia, e a coralli di ogni colore. Ho fotografie davvero bellissime, degne di un fotografo di esperienza, ma solo grazie al paesaggio marino! io non ho fatto niente di che! il villaggio offre altre escursioni quali: -il monastero di santa caterina: avrei voluto andarci disperatamente ma non son riuscita a convincere nessuno a venire con me, dato che alle 5 del mattino bisognava già essere lì a scalare la montagna! ci devo assolutamente tornare, solo per poter riempire questa lacuna… Deve essere davvero suggestivo e coinvolgente se una persona ci va con lo spirito giusto (in tutti i sensi).

-gite di 1/2 giorni a luxor o il cairo: secondo me non ha senso da qui fare questi tour de force, spendendo anche parecchio. È una parte di egitto che va vista con calma e non un modri e fuggi. Sicuramente sarà una tappa nella mia vita, che coinvolgerà anche siti meno conosciuti, dato che la civiltà e l’arte egiziana da sempre mi affascinano molto. Quindi sarà per la prossima volta.

-gite con barca di vetro x vedere fondali e altre cose simili: molto meglio ras mohammed! la sera siamo stati più volte a naama bay, dato che dal villaggio partiva un pullmino gratuito che più volte al giorno portava a naama.

che posto assurdo! è molto commerciale, però son carine le boutique con tutti sti tappeti e parei, gioielli e cianfrusaglie tipici mediorientali. Eppoi i profumi e le boccette son splendide! abbiamo anche assistito in un locale alla danza del ventre fumandoci un bel narghilè… Belle serate davvero! sarà che rispetto al piattume da villaggio ci sembrava la manna dal cielo, non so… Però il posto è davvero suggestivo.

quando ci siam stati di giorno abbiam fatto un giro anche all’hard rock cafè (maglietta d’ordinanza) e al planet hollywooed, dove tra le altre cose c’era il rompighiaccio usato in basic instinct (un rompighiaccio nel deserto, mah…) beh, più o meno questo è stato il ns viaggio a sharm: poca cultura (niente direi, apparte la vita dei beduini e ele usanze del posto) ma molto bel mare, una barriera corallina bellissima, e spt l’affascinante deserto del sinai, davvero magico! è proprio questo deserto che mi ha avvicinato molto alla cultura di questi paesi nordafricani, che hanno nel deserto la fonte principale del loro mistero e delle loro favole intriganti… Spero di tornarci un giorno e coniugare questa atmosfera alla grandezza nel mitico fiume nilo e alle bellezze archeologiche delle sue sponde…

a presto egitto! e mai più in villaggio, si spera!!!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche