Mar Rosso, Marsa Alam, Shams Alam: giugno 2006

10 giugno 2006 - Partenza da Milano Malpensa Dopo lunghe "navigate" su forum, siti di interesse turistico, last minute e last second, finalmente ci decidiamo a prenotare. La scelta cade sul Kaharamana, ma al telefono la gentile operatrice della Caesar Tour mi da una brutta notizia...non c'è più posto sull'aereo. Pago fin da subito l'eccessivo...
Scritto da: lucamisk
mar rosso, marsa alam, shams alam: giugno 2006
Partenza il: 10/06/2006
Ritorno il: 17/06/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
10 giugno 2006 – Partenza da Milano Malpensa Dopo lunghe “navigate” su forum, siti di interesse turistico, last minute e last second, finalmente ci decidiamo a prenotare. La scelta cade sul Kaharamana, ma al telefono la gentile operatrice della Caesar Tour mi da una brutta notizia…Non c’è più posto sull’aereo. Pago fin da subito l’eccessivo ritardo nella prenotazione e gli inconvenienti dei “last minute”, ma rimettendo un po’ in ordine le idee cambiamo destinazione per lo Shams Alam, consigliato da Mario in una delle tante mail che ho mandato per cercare di carpire maggiori informazioni posssibili su Marsa Alam. Partenza fissata per sabato pomeriggio ore 15.00. A Malpensa ci mettiamo in coda per raggiungere il check-in Alba Tour. E’ proprio in quel momento che mi accorgo di aver lasciato a casa maschera e boccaglio…Cominciamo bene! Le sorprese non finiscono certo qui. Giusto per non smentire l’efficenza del personale SEA di Malpensa l’imbarco slitta a causa della totale assenza di personale…C’era solo l’autista del pullman che ci avrebbe portato all’aereo…Dopo qualche minuto finalmente si fa vedere qualche hostess che scusandosi con tutti fa partire l’imbarco. Curiosamente non riusciva ad aprire le porte…E qui entro in scena io che spingo con forza le porte che si aprono…Applausi generali…Alla fine bastava leggere il cartello!!! Finalmente si va verso l’aereo. Prima di imbarcarci notiamo gli azzurri della nazionale stampati sulla livrea dell’aereo EUROFLY. Non poteva mancare una foto! Aiuto la moglie a salire con le stampelle e ci accomodiamo in prima fila! Il viaggio passa veloce. Di fianco a noi conosciamo Marco, un animatore che cominciava l’esperienza allo Shams Alam. Arriviamo a Marsa Alam quando ormai è già più che buio. Conosciamo Barbara, assistente Alba Tour in aeroporto e veniamo trasbordati su un pullman gran turismo che ci porterà in albergo. Siamo un po’ cotti, ma abbiamo tempo per scambiare due parole coi vicini di posto e per ascoltare Barbara che da subito ci impartisce quattro dritte sul nostro soggiorno e ci consegna dei braccialetti-carcerati per usufruire del servizio “all inclusive”. Il viaggio dura all’incirca 1 ora e mezza, quindi si arriva allo Shams Alam. Si entra in una grande hall che accoglie tutti i turisti. Sbrighiamo le pratica del check-in, beviamo una fresca aranciata offerta dall’hotel e prendiamo le chiavi della nostra stanza. Vado subito a vedere in che posizione siamo e mi accorgo che siamo su un secondo piano. Torno al check-in e chiedo una stanza a piano terra, decisamente più comoda per Ilaria costretta con le stampelle. Il personale dice che farà il cambio. Nel mentre andiamo a mangiare al ristorante, rimasto aperto giusto per noi! Il cibo ha un bell’aspetto e mangiamo un po’ di tutto. Salutiamo qualche animatore che ci da il benvenuto e poi tutti a nanna! 11 giugno 2006 – Alla scoperta dello Shams Alam Non mettiamo la sveglia per poterci riposare a lungo, in fondo la vacanza deve essere RELAX totale! Tuttavia non resistiamo alla curiosità di fare un bel giretto allo Shams e soprattutto…Non vogliamo mancare alla colazione, che viene servita dalle 7.00 alle 10.00 nella sala ristorante. Ci accorgiamo subito della presenza del vento, che rende più fresca l’aria e sopportabile il caldo. Facciamo un’ottima colazione e ci ritroviamo con tutti i turisti arrivati insieme a noi e con Federica e Hatem, responsabili Alba Tour, che ci elencano le escursioni organizzate per la settimana.

Prendiamo nota e poi via! Si parte per il tour del villaggio.

Lasciandosi la hall alle spalle il villaggio sostanzialmente si divide in due parti. Andando verso sinistra ci sono le camere 500-100. Quest’ultime occupate dallo staff Alba Tour, sulla destra le stanze dalla 600 in poi. All’estrema destra dopo una breve passeggiata si raggiunge il Diving Center e il pontile. Di fronte alla hall c’è una piscina e poi si scende in spiaggia dove trovano posto una tenda beduina, un campo da beach, un campo da bocce, un campo da calcetto brasiliano, il bar della spiaggia, lo stand Alba Tour e naturalmente ombrelloni e sdraio! All’estrema sinistra c’è anche un campo da calcio, un beduino con dromedario e cavallo al seguito e la piattaforma per il tiro con l’arco, attività gestita da Sergio, animatore arciere.

Sulla spiaggia capita di essere fermati da Marco, egiziano che vi conquisterà con miracolosi massaggi; consiglio di scambiare quattro parole con lui perchè è davvero simpatico! La spiaggia e l’accesso al mare a mio avviso sono stupendi! C’è la possibilità di entrare in acqua senza oltrepassare alcuna barriera, dato che ci sono 3 comodi accessi al mare. Un cartello indica il luogo migliore per entrare in acqua e altri pregano i turisti di avere rispetto per la barriera e invitano a non calpestarla.

In mattinata cedo alle lusinghe di Mattia – animatore sport – e mi concedo ad un goffo calcetto brasiliano, che miete subito alcune vittime…Non giocate senza scarpe altrimenti vi aspettano le vesciche per tutta la vacanza!! Alle 12.30 ci troviamo piacevolmente immischiati nel “gioco aperitivo”; un’attività gestita dall’animazione che ogni giorno riunisce i turisti e offre – tramite giochi simpatici e assurdi – la possibilità di conoscersi tutti quanti.

E’ proprio in questo frangente che conosciamo molte persone, tra tutti ricordiamo i “Ranzani”, una coppia di Cantù (la Cantù che conta!), Fabiola e Francesco, con i quali abbiamo trascorso momenti indimenticabili di questa vacanza, ma anche Arduino e consorte, Robbbbè, Antonio, Anna, Francesco, Giulia, Rolando e consorte, Davide e tanti tanti tanti altri; ma soprattutto abbiamo avuto la fortuna di conoscere tutti gli animatori con cui abbiamo molto legato.

Dopo il gioco aperitivo tutti a pranzo a rimpinzarci di cibo! Nel pomeriggio ci concediamo una pennichella al fresco in camera e poi ci sta anche una partita a scala 40 con Mattia. Chiacchieriamo un po’ al bar della spiaggia, ci informiamo sui prezzi del noleggio di maschera e boccaglio dimenticati a casa (per la cronaca 3.50 Euro al giorno) e poi…È già l’ora di cena! Dopocena scambiamo quattro parole con gli animatori e con alcuni turisti; scattiamo qualche foto in notturna della piscina, assistiamo al divertente spettacolo cabaret messo in piedi dall’animazione e poi si va a dormire.

12 giugno 2006 – Alla ricerca delle lagune La giornata parte con un discreto vento, ciò nonostante è forte il richiamo della barriera corallina e indossata muta, maschere e pinne, via alla scoperta di Nemo! In questa prima uscita ci segue diligentemente Marco che, seguendo le indicazioni di Alberto ci porta a scoprire proprio la barriera davanti all’hotel. Il vento però non ci aiuta e l’acqua risulta molto torbida. Ne consegue un’esperienza indubbiamente emozionante, ma penalizzata dal materiale in sospensione che oscurava gli accesi colori tipici della barriera. Pazienza, speriamo in giorni migliori, doccia e poi a pranzo.

Dopo pranzo ci incontriamo con Hatem, che ci fa provare le moto; l’indomani infatti non vogliamo perderci l’escursione, ma volevamo provare se la caviglia di Ilaria ne avesse sofferto troppo. La prova è ok, domani ci aspetterà la motorata! Torniamo in albergo Incontriamo Ranzani e decidiamo per il pomeriggio di farci una bella passeggiata verso nord, alla ricerca di lagune incantate che vengono descritte da altri turisti. Ci armiamo di una buona dose di pazienza, Ilaria con le stampelle sulla sabbia fatica non poco. Ma non abbiamo fretta. Ci incamminiamo per circa un’ora. Subito passati i confini dell’albergo ci accorgiamo che attorno a noi non c’è proprio nulla. Mare da una parte e deserto dall’altra. Il paesaggio è davvero spettacolare ed unico nel suo genere. Veniamo raggiunti intanto da Rolando e consorte e Robbbbè e proseguiamo insieme il cammino. Finalmente troviamo l’ansa che più ci piace e ci riposiamo…In realtà io tento con Francesco e Fabiola di raggiungere la barriera, ma è praticamente impossibile! Non ci sono accessi naturali e l’alternativa è proprio buttarsi dal reef. Desistiamo e ci mettiamo alla ricerca di razze (lo so..Non si chiamano così…) e di squaletti di barriera. Ila ne avvista uno, ma non riusciamo a ritrovarlo…Oggi non è proprio giornata, quindi ci rilassiamo un po’ anche noi.

Sul tardi ci incamminiamo verso sud per ritornare in albergo.

Doccia veloce e poi tutti insieme a mangiare. Rolando e Robbbè hanno la fortuna di passare allo Shams la seconda settimana di soggiorno e ne approfittiamo per recuperare preziose informazioni.

Decidiamo quindi di prenotare qualche escursione. L’isola di Wadi Gimal, la spiaggia di Sharm el Luli e l’indomani la motorata nel deserto.

La serata si conclude con la partita dell’Italia. Poi, stanchi morti, ce ne andiamo a letto. 13 giugno 2006 – Motorata nel deserto Questa mattina non riesco a dormire molto bene, mi alzo alle 6 e dando un’occhiata fuori mi accorgo che non c’è un filo di vento! Incredibile! Aspetto le 9 poi andiamo a fare colazione. Incontro Francesco e gli dico che l’indomani potremmo provare lo snorkeling la mattina presto. Lui ci sta. Oggi comunque usciamo lo stesso con Marco per un’altra oretta di snorkeling; il vento si è intanto alzato e il mare è un pelo più agitato, meglio comunque dei giorni scorsi! Giriamo attorno ad un altro reef, spingendoci più a sinistra e lasciandoci trasportare poi dalla corrente verso la spiaggia dell’albergo. Lo spettacolo è ancora più bello del giorno prima; l’acqua è meno torbida e i colori sono più vivaci.

Usciti dall’acqua partecipiamo al gioco aperitivo e poi doccia! Pranzo veloce perchè alle 14.00 parte la motorata. Ci consigliano occhiali, pantaloni lunghi e pashmina per proteggerci dalla polvere. Io non ho occhiali e penso di resistere…Ila mi consiglia di portare la maschera…La porto..Meglio qualcosa in più che in meno…Si rivelerà essenziale! Arriviamo ultimi, gli altri sono già tutti in moto. Fissiamo le stampelle di Ilaria, fisso lo zaino alla moto, ci bardiamo con le pashmine (io con uno straccio della polvere scovato in valigia!!) e via! Parto senza occhiali. Facciamo meno di 500 metri e ci fermiamo a vedere un pozzo.

Io già non vedo più nulla! Tiro fuori la maschera e me la metto. Fortuna che l’abbiam portata! In realtà non si alza tantissima sabbia. Il deserto infatti è piuttosto roccioso. Però la velocità e un po’ di polvere sono comunque molto fastidiosi. L’ideale sarebbe portarsi una vecchia maschera da sci! La motorata è davvero un’esperienza unica. Si gira in lungo e in largo per il deserto roccioso. Ci si ferma in una piccola tenda beduina dove due donne ci preparano un delizioso caffè (vietato ai cultori dell’igiene estremo! :-)). Quindi si riparte alla volta di formazioni di barriera corallina ormai emersa. Milioni di anni fa qui era tutto sommerso dalle acque e queste formazioni calcaree ne sono la testimonianza.

Smanettiamo un po’ per una vasta pianura, dove veniamo lasciati liberi di inventarci traiettorie e lanciarci a tutta velocità. Quindi ci aspetta ancora un divertente saliscendi tipo gardaland e data l’ora e il sole calante ci portiamo in posizione per ammirare il tramonto. Il tempo di scattare due foto e poi si ritorna verso l’hotel.

Non ci arriveremo prima di aver acceso un piccolo fuoco con una T disegnata nella sabbia…Il significato?? Oscuro! 🙂 A luce ormai assente arriviamo in albergo.

I vestiti usati sono troppo impolverati e irrecuperabili per il resto della vacanza…Consiglio di stare molto attenti anche con l’uso di macchine fotografiche e simili, in quanto la polvere si insinua ovunque! Ci aspetta una doccia rinfrescante e una bella cenetta al ristorante. Ormai facciamo delle divertenti tavolate con gli altri turisti conosciuti nei giorni prima.

La sera ci intratteniamo con il divertente spettacolo dell’animazione e dopo lunghe chiacchierate si va a nanna. L’indomani se il tempo tiene ci si sveglia presto per uscire in mare! 14 giugno 2006 – Escursione a Sharm el Luli Alle 6.30 suona la sveglia. Guardo fuori e non c’è un filo di vento. Ci si prepara per l’uscita in mare. Vado a chiamare Francesco e alle 7.20 ci troviamo in spiaggia.

Decidiamo di entrare alla sinistra e di costeggiare tutto il reef. L’ingresso è un po’ difficoltoso e appena in acqua..Paura!!! Ci troviamo circondati da meduse piccole e bianche. Prendo un po’ di paura e ci domandiamo sul da farsi. Mi faccio strada spostando le meduse con la maccina fotografica. Il mare è calmissimo e i colori sono fanastici. Ci rilassiamo un po’ quando le meduse si diradano e raccogliamo i frutti della levataccia! Ci sembra che rispetto alle uscite a metà mattinata si vede molto più pesce.

Scattiamo un bel po’ di foto e, finito il giro del reef, torniamo in spiaggia. Andiamo a fare colazione e ci raccontiamo le4 impressioni dell’uscita. Chiediamo informazioni riguardo alle meduse ma tutti ci dicono che non erano urticanti…Sarà, ma al primo impatto non è certa stata un’esperienza “simpatica”.

Alle 10.00 si esce ancora per lo snorkeling perchè Alberto ci porta al di là del pontile. Proviamo questa nuova esperienza. La barriera è decisamente più ricca di coralli, ma forse meno abbondante di pesce, questo anche perchè è il terreno di prova dei sub e magari il pesce è più spaventato.

Archiviamo anche questa esperienza e ci rilassiamo un po’ in spiaggia. Pranzo tutti insieme e poi nel pomeriggio si parte alla volta della baia di Sharm el Luli, una splendida spiaggia di sabbia bianchissima e acqua cristallina…Davvero un paradiso! Per arrivarci prendiamo un pullmino e facciamo circa 15 minuti di strada. Siamo in trapida attesa di entrare in acqua perchè ci hanno promesso le tartarughe! La nostra guida, simpaticamente ri-nominato oooooo-issa, ci porta al largo. Finalmente anche Ilaria prova a buttarsi; col problema alla caviglia è sempre stata in spiaggia, ma oggi non può mancare. Per tutto il tempo dell’uscita cerco di starle vicino per darle una mano. La barriera è alta, i pesci sono molti e davvero variopinti. La guida si ferma spesso per indicarci i pesci più strani e per sincerarsi che tutto vada per il meglio. Il giro non è uno dei più corti e sul finale alcuni compagni di traversata accusano un po’ di stanchezza. Torniamo quindi alla spiaggia, senza aver visto però alcuna tartaruga. Sono un po’ preso dalla sconforto, ma tra poco ci sarà un’altra uscita. O almeno così sembra. Gli altri infatti preferiscono godersi la spiaggia, mentre io, Rolando e la guida andiamo alla ricera della tartaruga. La guida ci dice se ce la sentiamo di andare un po’ al largo, per aumentare la possibilità di scoverne qualcuna. Noi non ci tiriamo indietro e partiamo per questa spedizione. Il largo…È davvero al largo. Per la prima volta mi trovo in mezzo al mare senza scorgere il fondo..Voi direte..E allora??? Ragazzi..Ma io NON SO NUOTARE!!! Certo, con le pinne e la muta è tutto un altro viaggiare…Ma un po’ di preoccupazione, devo ammettere, l’ho avuta! Giriamo, giriamo, giriamo…Alla fine…Niente tartaruga…Sconsolato mi avvio verso la spiaggia. Appena emerso mi tolgo maschera e boccaglio e faccio qualche foto…Il tempo di fare 4 passi e mi accorgo che il boccaglio è sparito..Lo cerco nel breve tratto di mare appena fatto ma non lo trovo…Che beffa! Raggiungo Ilaria sulla bianca spiaggia, il tempo di fare qualche altra foto ed è già ora di tornare.

Dopocena ci divertiamo tutti insieme a seguire il divertente spettacolo messo in piedi dall’animazione, poi, contenti della giornata trascorsa ci ritiriamo nelle camere.

15 giugno 2006 – Escursione all’isola di Wadi Gimal Anche oggi ci si alza presto. In cartello abbiamo la gita all’isola di Wadi Gimal, raggiungibile in barca con partenza diretta dal pontile dell’albergo. Sbrigo velocemente la pratica per noleggiare un nuovo snorkel, dato che ieri l’altro è andato perso, e poi via sulla barca. L’equipaggio sembra una ciurma ubriaca di egiziani e manteniamo una certa diffidenza nei loro confronti. Tuttavia non daranno noie per tutto il viaggio e serviranno un pranzetto niente male!! L’escursione prevede l’uscita in diversi punti per poter ammirare la barriera corallina, quindi una fermata più consistente all’isola vera e propria e un’ultima uscita sulla barriera.

Il tempo non ci è particolarmente amico. Un vento preocupante ci fa storcere un po’ il naso. Anche Alberto, l’animatore, è un po’ contrariato. Saltiamo il primo sito per la troppa corrente. Sarebbe da pazzi buttarsi in acqua! La seconda tappa non è molto meglio, ma proviamo lo stesso ad immergerci. La corrente è preoccupante e giro abbastanza al largo della barriera. Al ritorno sulla barca ci lamentiamo un po’ ma capiamo che non si poteva prevedere un tempo del genere.

Dimentichiamo tutto quanto, quando davanti a noi appare un branco di piccoli delfini. Vedere questi mammiferi liberi di girarci intorno è davvero bellissimo. Chiediamo di fermarci e buttarci in mare, ma siamo in una riserva naturale ed è severamente vietato buttarsi in mare. Restiamo così nel nostro ambiente…E i delfini nel loro…Forse la soluzione ottimale! Finalmente raggiungiamo l’isola. La barca non attracca direttamente per la presenza della barriera. Un gommone fa la spola avanti e indietro a portarci sulla stessa. L’isola è qualcosa di magico. Sabbia bianchissima, qualche cespuglio arso dal sole e un mare limpidissimo. Sulla lingua di sabbia che si potrae verso il mare staziona un gruppo di uccelli. L’isola è un parco e bisogna fare molta attenzione a non oltrepassare i confini elimitati da alcune corde. Al centro dell’isola, dopo le mangrovie è vietato l’accesso in quanto nella distesa di sabbia presente nidificano le tartarughe. Tutta la zona è giustamente protetta e inaccessibile.

La sabbia bianca e l’acqua bassisima per molti metri dalla riva rendono piacevole una breve passeggiata lungo il fianco dell’isola. Ilaria prova a non utilizzare le stampelle e quindi procediamo con molta calma. In questa specie di laguna scoviamo degli squaletti di barriera e proviamo a riprenderli. L’escursione all’isola volge al termine. Ci imbarchiamo nuovamente e ci spostiamo subito in un altro sito. Altra barriera e altri splendidi colori e pesci. Al nostro ritorno sulla barca ci servono il pranzo. Niente di trascendentale, se non per una deliziosa salsiccia e cipolla che abbiamo letteralmente divorato. Troppo buona! Con questo intruglio nello stomaco non rinunciamo all’ultima escursione della giornata nella barriera. Qui altra beffa. Dovrebbe essere la zona delle tartarughe…E chi le ha viste?!?!?!? Incredibile ma vero…Tutti quelli usciti a fare snorkeling non hanno visto nulla…Dalla barca invece ne hanno vista una emergere a pelo dell’acqua…Quando si dice…”la sfiga”! In compenso il vento è decisamente calato, e quest’ultima uscita è forse la più bella. Torniamo sulla barca quando cominciamo a sentire il primo ritorno delle cipolle :-)).

A bordo ci asciughiamo, raccogliamo la mancia per l’equipaggio e raggiungiamo il pontile dell’hotel. Salutiamo i nostri “mozzi” e tiriamo le conclusioni di questa escursione, forse penalizzata un po’ dalla corrente della mattina, ma sicuramente da non perdere! Sarebbe stato forse più bello passare anche più tempo sull’isola, ma non ci si può sempre lamentare, no?! La sera siamo un po’ cotti, ma non possiamo mancare alla ormai consueta tavolata con gli amici conosciuti e poi alla serata d’intrattenimento proposta dall’animazione. Ancora una bella serata da mettere in bacheca! Per l’indomani non ci diamo un orario e non puntiamo alcuna sveglia 16 giugno 2006 – Alla ricerca della tartaruga Stamattina sveglia tardi!. In tempo comunque per non perdere la colazione e per lanciarci alla ricerca della tartaruga. Eh, si…Ormai è diventato il tormentone della vacanza. Alcuni turisti ne hanno avvistata una proprio nei dintorni del pontile. Che sia la volta buona?!? Con Alberto chiediamo di uscire dal pontile per il quotidiano snorkeling. Lui acconsente. Io per la prima volta dimentico la macchina fotografica…Sarà la volta buona che vedo una tartaruga?!?! NO… Solita stupenda barriera, soliti pesci curiosi e colorati…Ma della tartaruga neanche l’ombra! E’ l’ennesima sconfitta e ormai sono quasi lo zimbello di tutto il villaggio. Rolando ormai a pranzo mi passa vicino e mi fa il segno delle ali…Ah, dimenticavo…Lui il giorno prima ne ha viste ben due di tartarughe…Evabbeh…La prendo con filosofia (o in qualche altro posto?!!?) e penso alla rinuncia. Ma Francesco mi da ancora speranza. Mi propone di uscire nel pomeriggio davanti alla spiaggia dell’albergo per un’ultima escursione. Acconsento, non ho più nulla da perdere…E così, dopo il gioco aperitivo, il pranzo e una pennichella ci ributtiamo in acqua. Partiamo dall’estrema sinistra della spiaggia, andiamo un po’ al largo a ricercare gli atollini che avevamo visto la mattina, quindi piano piano andiamo verso sud, lasciandoci trasportare dalla corrente. Stiamo più di un’ora in acqua girando in lungo e in largo le sconosciute distese di erbetta che cresce in fondo al mare proprio davanti all’albergo. Immaginiamo sia il posto ideale per le tartarughe..Invece nulla…Proseguiamo fino al pontile, ma rimarrà solo l’ennesima entusiasmante esperienza nel mar rosso, con variopinti coralli e pesci a fare da contorno ma nulla più. Particolare durante l’uscita è stato un momento in cui un grosso branco di pesci di media grandezza è arrivato di gran carriera verso di noi…Per un attimo abbiam pensato che ci avessero scambiato per il loro pranzo quotidiano! Tante risate e qualche foto di rito! Risaliti dal pontile ci aspetta una calda doccia e poi tutti a far le valigie che l’indomani si parte! Non può mancare la cena e lo spettacolo di chiusura dell’animazione Albatour. Uno di quelli indimenticabili! 17 giugno 2006 – Arrivederci Marsa Alam Ma che giorno è oggi?? L’ultimo?? Sicura?? Queste più o meno le impressioni della mattina. Un velo di sconforto si scorge sui volti di quasi tutti, tranne qualche fortunato che si farà ancora una settimana. Ebbene si, siamo giunti alla conclusione di questa fantastica esperienza.

La stanza va lasciata lebera alle 14. La mattina quindi c’è tempo per l’ultima uscita in mare. Coinvolgo Antonio, Anna, Francesco e Giulia e andiamo alla ricerca di tartarughe e atolli perduti. In realtà diamo un ultimo saluto a questa fantastica barriera che ci ha intrattenuto per tutto il nostro soggiorno. Usciti dall’acqua corro a fare la doccia, chiudiamo le valigie e proprio poco prima delle 14 consegnamo le chiavi. Andiamo quindi con calma a mangiare e ci teniamo il pomeriggio per un bel po’ di sano relax. Giochiamo un po’ a carte aspettando le 16.00. Ora prevista per il viaggio verso l’aeroporto. Prima di salire sul bus salutiamo gli animatori che tanto ci hanno fatto divertire. Indubbiamente è stata un’esperienza positiva e un po’ di tristezza compare sui volti di tutti quanti. Ma dobbiamo andare e non possiamo più attendere. Le porte si chiudono, il pullmino parte. Ciao Shams Alam, arrivederci alla prossima! Lungo la strada ritroviamo tutti gli alberghi che abbiamo valutato come possibile meta e che per il buio dell’andata non avevamo scorto. Arriviamo in aeroporto e ci salutiamo per l’ultima volta con Hatem e Barbara. Pako e Marco invece ripartono con noi e ce li ritroviamo sull’aereo. All’aeroporto c’è tempo per comprare qualche souvenir e per mangiare qualcosa. Il volo è già annunciato con un’ora di ritardo. Ci perdiamo Italia-USA, ma per questa nazionale non c’era ancora l’attesa venuta poi col tempo.

Arriviamo a Malpensa che ormai la mezzanotte è passata. Ci fanno penare per riprendere i bagagli, ma alla fine riusciamo ad andare a casa. Salutiamo i nostri compagni di viaggio e ci scambiamo telefono e email.

Beh, inutile ribadire che è stata un’esperienza positiva. Consiglio a chiunque ricerchi pace, tranquillità e paesaggi inconaminati di non perdere l’occasione di farci un giro! L’accesso al mare è davvero semplice e la barriera offre uno spettacolo degno di un bel documentario! Lo staff dell’albergo è accogliente e pronto a risolvere qualche piccolo in conveniente (per la cronaca il 3° giorno si è otturato lo scarico della vasca ed è stato liberato dopo pochi minuti dalla mia segnalazione in reception). L’animazione ALBATOUR è qualcosa di imperdibile. Con le poche risorse a disposizione riescono a tirare fuori il meglio di loro e a proporre sempre qualcosa di originale. Non sono per niente invasivi e sono molto cordiale e amichevoli. Un giusto mix che ottimamente si sposa con le caratteristiche del posto, isolato e incontaminato.

Un saluto a tutti quelli che leggono queste pagine e che hanno vissuto con noi dei momenti sereni e spensierati di una vacanza rilassante. Come ciliegina sulla torta, di ritorno a casa, scopro che Ilaria è incinta. Diventeremo genitori, e scoprirlo dopo una vacanza magica come quella in mar Rosso non può che riempirci maggiormente di gioia.



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