Edimburgo e il Mare del Nord

La capitale scozzese, i suoi musei e il suo mare
Scritto da: carladav
edimburgo e il mare del nord
Partenza il: 09/06/2018
Ritorno il: 12/06/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €

1° GIORNO

Lasciamo l’auto nel parcheggio Fly and Go, vicino a Malpensa, già collaudato nei precedenti viaggi, efficienti e veloci nel portarti e venirti a prendere al gate anche in caso di ritardi o imprevisti aerei.Voliamo low cost con Easy Jet, 115 euro AR. Pernottiamo in un delizioso B e B, Garlands Guesthouse situato in una casa antica, elegante e raffinata, posta in una zona tranquilla a 15 minuti a piedi dalla Old Town, dove i simpatici proprietari preparano la colazione e sono disponibili ad ogni informazione (130 sterline a notte). Raggiungiamo il B&B, dall’aeroporto con il tram e poi con il bus 11 che ferma praticamente davanti, in circa 45 minuti. Per non perdere tempo abbiamo fatto tutti i giorni l’abbonamento giornaliero (sterline) e l’abbiamo ammortizzato dopo la terza corsa.

Dedichiamo il primo pomeriggio a passeggiare nel centro città, sul Royal Mile, ammirando il castello e i giardini dove molte persone siedono sull’erba. Quando comincia a piovere decidiamo di entrare nel museo del whisky, che precedentemente avevo scartato. In realtà è stato divertente e vengono coinvolti tutti i sensi, prima la conoscenza visiva con filmati tridimensionali, poi l’olfatto con prove di assaggi ed infine degustativa dei famosi whisky scozzesi. Magnifica la collezione di bottiglie che mi ha rimandato al film di Ken Loach, “la parte degli angeli”.

Poi rinvigoriti dall’assaggio ceniamo al Deacon Brodie’s Tavern, sul Royal Mile: pur essendo un locale turistico ci è piaciuto molto, sia per l’atmosfera, sia per il cibo sia per la simpatia del personale.

2° GIORNO

Visita al castello, punto di riferimento di Edimburgo, arroccato su un vulcano estinto, fulcro della storia scozzese: è impressionante ed inconfondibile all’esterno, mentre all’interno si trova una commistione di più stili e più epoche. Mi è piaciuta la Margaret’s Chapel in stile normanno, le prigioni, un po’ meno il museo della guerra. Uscendo, siamo stati sorpresi da una importante manifestazione che ha coinvolto migliaia di donne per celebrare i 100 anni del “Representation of the People ACT”, la legge che nel 1918 sancì il diritto di voto alle donne, veramente coinvolgente per la bellezza dei cartelli, dei costumi delle suffragette e della suonatrice di cornamuse.

Tappa alla National Scottish Gallery, dove si trova la collezione nazionale scozzese dal rinascimento al XIX secolo, inoltre una buona sezione di impressionisti ed il gotico.

Cena al Number One, stellato ristorante dell’hotel Balmoral, che ci spennerà doviziosamente, come peraltro previsto e programmato; cena perfetta in ogni portata, ma non mi ha fatto gioire, l’ambiente troppo buio, asettico.Insomma, senza anima.

3° GIORNO: IL TOP DEL VIAGGIO, MAID OF THE FORTH

La sera prima, dopo aver dato un’occhiata alle previsioni prenotiamo il battellino che ci condurrà da South Queensferry all’isola Incholm, dove si trova il monastero scozzese più integro risalente al XXII secolo, inizialmente agostiniano, poi utilizzato a fini difensivi. Peculiare la dedica latina scolpita sopra l’ingresso: possa questa casa durare fino a quando una formica dreni il mare in tempesta. È stato avventuroso raggiungere il molo con i mezzi pubblici: solito 11+43 con fermata a Dalmany, Ralway Station, poi abbiamo imboccato un sentiero in mezzo al bosco che porta al molo.

Il tragitto con il piccolo battello Maid of the Forth in mezzo alla nebbia e una piccola pioggerellina vale tutto il viaggio: abbiamo visto anche foche ed uccelli vari che sono incontrastati padroni del mare e di tutta l’isola, sulla quale non c’è nulla se non un microscopico shop.

La cena da Fisher’s in Leigth conclude degnamente una splendida giornata: simpatico locale, pesce fresco, cucina eccelsa. Ho mangiato così bene pesce solo in qualche ristorante siciliano.

4° GIORNO

Passeggiata esplorativa al Dean Village, piccolo villaggio lungo il fiume con vecchie case di pietra. Poi effettuiamo una visita guidata al Mary King Close, tour sotterraneo che dovrebbe consentire di approfondire la vita e la storia della città: interessante nel percorso e per ricostruire il tipo di vita nei sotterranei, ma troppo fintamente recitata da risultare trappola per il turisti.

Ci rimane ancora tempo per la visita alla Scottish National Portrait Gallery, che narra la storia della Scozia attraverso i ritratti dei personaggi più rilevanti ma anche della gente del popolo.

Con questa collezione ci accomiatiamo da una città splendida, raffinata, da viaggiatori gourmet e con un’atmosfera unica in Europa.



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