Dolomiti in moto! Che spettacolo!

8 anni fa ho conosciuto un ragazzo con la passione per la moto e quella passione ora la condividiamo insieme. Abbiamo un CBR 600 RR che molto spesso ci porta in giro per le colline e montagne italiane (e non solo). Questa primavera abbiamo pianificato il tour delle Dolomiti in 3 giorni, sebbene la nostra, non sia la moto ideale per questo...
Scritto da: FVIVIAN
dolomiti in moto! che spettacolo!
Partenza il: 30/05/2009
Ritorno il: 01/06/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
8 anni fa ho conosciuto un ragazzo con la passione per la moto e quella passione ora la condividiamo insieme.

Abbiamo un CBR 600 RR che molto spesso ci porta in giro per le colline e montagne italiane (e non solo). Questa primavera abbiamo pianificato il tour delle Dolomiti in 3 giorni, sebbene la nostra, non sia la moto ideale per questo genere di vacanzina.

1° giorno – Km 380 Sabato 30 maggio siamo partiti da Ivrea (TO) insieme ad altre 2 moto in direzione Bergamo, optando per l’autostrada in modo da avvicinarci un pochino alla meta prefissata.

Arrivati a Bergamo inizia il nostro vero tour da motociclisti e ci dirigiamo verso Ponte di Legno per poi scollinare sul Passo del Tonale (Mt.1900 circa). Proseguendo verso Bolzano facciamo una sosta in un bar di un piccolo paesino di nome Romallo, dove ci consigliano di proseguire verso la Val d’Ultimo e non verso Bolzano.

Seguiamo il consiglio e tornando indietro di neanche un km, imbocchiamo la Val d’Ultimo scoprendo belle strade e bei paesaggi senza arrivare ad altitudini esagerate. Ci fermiamo per la notte a San Pancrazio, (Mt 900 circa) un grazioso paesino molto accogliente e con ottimi ristoranti e piatti tipici.

2° giorno – Km 120 Domenica 31 maggio, aprendo le finestre della camera d’albergo, scopriamo un cielo grigio che non preannuncia niente di buono.

Colazione in hotel e via veloci in moto con le nostre tute antipioggia.

Ci dirigiamo verso Lana, poi verso il Passo Palade (Mt.1500 circa) e il passo della Mendola (Mt.1300 circa) che avremmo dovuto fare il giorno precedente. Sono due passi molto belli anche se le nuvole basse non ci permettono di goderci il panorama.

Scendendo dal passo della Mendola arriva purtroppo anche la pioggia. Arriviamo a Bolzano e Simone rimane senza una pedalina della sua Hornet. I nostri maschietti si improvvisano meccanici, con l’aiuto di un gentile abitante di Bolzano, e riescono a risolvere il problema in poco più di un’ora. Approfittiamo per mangiare, ma la pioggia non accenna a diminuire.

Dopo un attenta riunione di tutti i partecipanti, decidiamo di rimetterci in moto, anche se le strade sono bagnate e il divertimento non è certamente lo stesso.

Arriviamo fino a Nova Levante e al Passo Nigra (Mt.1600), ma visto il freddo e la pioggia decidiamo di trovare un’albergo a san Cipriano, un borgo dimenticato da Dio, con un hotel e 2 case. Avremmo dovuto percorrere anche il passo Costalunga, ma il tempo avverso ci ha fatto desistere.

3° giorno – Km 560 Lunedì 1° giugno per fortuna il sole è di nuovo alto nel cielo e ci permette di vedere le strade più belle motociclisticamente parlando che io abbia mai visto. Strade larghe e ben asfaltate, con poco traffico e con paesaggi tutt’intorno che meritavano la sosta fotografie molto spesso.

Il primo obiettivo è Fiè allo Scillar (Mt.900), per poi inoltrarsi nelle Alpi di Siusi ed arrivare ad Ortisei (Mt.1200 circa). Come anticipato scattiamo qualche foto alle bellissime montagne che ci fanno da cornice e proseguiamo verso Selva di Val Gardena e Passo Sella (Mt.2200 circa) che ho sempre sentito nominare al Giro d’Italia e solo ora capisco quanto fatica fanno i ciclisti… che non hanno un 600 che li porta su e giù! Evitiamo il passo Pordoi che è a pochi chilometri, per i troppi tornanti stretti che non ci entusiasmano e proseguiamo verso Canazei.

Pranzo strameritato in un bel bar con terrazza dove fanno panini e gelati spettacolari e poi di nuovo in sella, purtroppo per i nostri ultimi km dolomitici.

Per ritornare in direzione Bergamo ci inoltriamo nelle strade del vino che chiaramente passano in mezzo a vigneti verdeggianti e case sparse qua e là. L’itinerario non è il massimo per curve e pieghe, ma è interessante e particolare attraversare queste stradine molto strette e caratteristiche.

Non le consiglio comunque a chi vuole godersi la moto.

Con le strade del vino si conclude il nostro tour sulle Dolomiti. Il resoconto di questi 3 giorni è sicuramente molto positivo e consiglio a qualsiasi motociclista di godersi queste strade perché sono veramente molto belle! Purtroppo per noi sono abbastanza lontane e abbiamo dovuto fare molti chilometri per arrivare sugli itinerari interessanti.

Spero che i consigli e commenti sui vari passi che avete letto possano esservi utili per decidere il vostro itinerario, anche se ho avuto l’impressione che ogni strada in quelle zone sia stata preparata per chi ama la moto! Ciao a tutti Francesca



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