La magia di Disneyland Paris

Quattro giorni da sogno nelle magiche atmosfere dei parchi Disney di Parigi
Scritto da: micky76
la magia di disneyland paris
Partenza il: 15/06/2016
Ritorno il: 19/06/2016
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
Concomitanza con gli Europei di calcio, allarme terrorismo, alluvioni, scioperi…. quanti dubbi… ma ormai era deciso: questa primavera si va ad Eurodisney Parigi per la gioia di grandi e piccini. A gennaio avevo approfittato di un’offerta sul sito ufficiale di Eurodisney: 5 gg/4 notti con bambini gratis e mezza pensione al presso di pernottamento e prima colazione. Contemporaneamente avevo prenotato un volo A/R Bari-Parigi Beauvais con Ryanair: 250 euro per 4 persone incluso un bagaglio stivato. La scelta del bagaglio nasce anche dall’esigenza di portare un po’ di bottiglie di acqua, visto che i prezzi dell’acqua in quel di Parigi sono fuori da ogni logica. Non ci restava che prenotare il transfert dall’aeroporto all’Hotel Santa Fe: passare per Parigi e usare i mezzi pubblici (con due bimbe al seguito) ci avrebbe fatto perdere una giornata; la navetta della VEA è stata dismessa da Beauvais… resta solo l’ipotesi taxi privato: fra le varie offerte scelgo RSTransport, prezzo competitivo (84 euro a tratta per 4 persone da pagare in loco) e recensioni ottime. Prenotando con 6 mesi di anticipo, mi tutelo con un’assicurazione per eventuali disdette, sempre sul sito ufficiale di Eurodisney. Finalmente il 15 giugno si parte alle 9 del mattino e alle 14.30 siamo in reception: il tempo di farci assegnare la camera (visto il tempo parigino sempre variabile vi consiglio di farvi dare una stanza non lontana dalla reception) e ricevere i biglietti per i parchi e subito verso la navetta (ne parte una ogni 10 minuti e ti porta fino alle porte dei parchi).

MERCOLEDì POMERIGGIO FANTASYLAND

Il primo pomeriggio lo dedichiamo alla via principale Main Street, ricostruzione di una tipica cittadina americana dei primi del 900, ma soprattutto alla zona Fantasyland la cui ideale porta d’ingresso è costituita dal castello della Bella Addormentata del Bosco: una ricostruzione meravigliosa tutta da visitare. E di lì, approfittando di code minime, per la gioia delle bimbe, passiamo in rassegna Le carrousel de Lancelot (classica giostra con i cavalli), le giostre che le mie bimbe hanno definito “le montagne russe” di Biancaneve e di Pinocchio, le attrazioni di Dumbo (giostra aerea e il trenino), le tazze da te del cappellaio matto, la minicrociera nel mondo delle fiabe. Le attrazioni più carine di Fantasyland sono secondo me il labirinto di Alice e “It’s a small world”, una minicrociera che attraversa idealmente tutto il mondo rappresentato da bambole provenienti da ogni parte del globo. Peccato che l’attrazione dedicata a Peter Pan fosse chiusa per ristrutturazione: secondo me l’unica pecca riscontrata in questi giorni è proprio data dal fatto che troppe attrazioni (fra cui le celebri Big Thunder Mountailn, il simulatore di volo Star Tours in tema guerre stellari) siano impraticabili!

Fra un’attrazione e l’altra urge una pausa perchè alle 17.30 c’è la parata lungo il viale di Mainstreet: il consiglio è di trovare un posto in prima fila muovendosi per tempo. La parata è semplicemente meravigliosa e la musichetta ti resta in testa a lungo! Intorno alle 19 si torna in stanza, il tempo di una cena (lieta sorpresa per qualità e quantità) e poi a nanna.

GIOVEDì DISCOVERYLAND

Oggi cominciamo da Discoveryland, l’area dedicata al futuro: arriviamo prima delle 10 (per chi è ospite degli hotel Disney c’è la possibilità di accedere al parco principale già dalle 8 del mattino), al motto di “ore extra di magia”: dopo un giro su una caratteristica carrozza trainata da cavallo, ci dirottiamo subito sull’attrazione ispirata a Buzz Lightyear. In attesa delle 10 la coda è minima e quindi facciamo la doppietta: consigliatissima! A seguire orbitron (macchine volanti), una visita al sommergibile Nautilus e i consigliati autopia (alla guida di un auto del futuro… in stile anni ’50) e space mountain (montagne russe veramente da brividi). Alle 13 (ma a seguire ce n’è uno ogni ora) un po’ di riposo attivo assistendo, nello spazio spettacoli Videopolis, allo spettacolo in stile Star Wars con protagonisti giovani ospiti del parco (simpatico ma nulla più).

ADVENTURELAND Nel pomeriggio tocca ad Adventureland, area ispirata ai classici temi dell’avventura oltre che ai paesaggi da 1000 e una notte, gli edifici africani, i templi indiani e i Caraibi al tempo dei pirati. Ahimé anche qui diverse attrazioni sono in manutenzione: restano le emozioni forti di Indiana Jones e la navigazione nel mare dei Caraibi fra i pirati. Quello che resta di quest’area (ma direi di tutto il parco), più che le attrazioni sono le ambientazioni: ricostruzioni realistiche degli ambienti più disparati. Basta una passeggiata per respirare l’area della zona rappresentata.

FRONTIERLAND Da Adventureland a Frontierland il passaggio è breve: qui si rivive il 1800 americano soprattutto il lontano West e le tipiche fattorie americane. Qui, oltre ad un giro in treno, segnalo la visita alla casa della sposa infestata dai fantasmi (quest’attrazione l’abbiamo provata il sabato pomeriggio) e lo spettacolo a tema Frozen nel Chaparral Theater: spettacolo orchestrato benissimo e molto emozionante anche per un cuore “duro” come quello di un papà.

Ma questo giovedì è ancora lunghissimo. Dopo una pausa cena, all’imbrunire ritorniamo al parco pronti ad assistere ad un altro spettacolo imperdibile: ogni sera alle 23 si chiude con fuochi d’artificio, giochi di luci, animazioni… il tutto proiettato sul castello di Aurora! Bellissimo!

VENERDI’ STUDIOS Il venerdì lo dedichiamo al secondo parco: gli Studios, parco a tema cinema…. e qui, complice il weekend, dobbiamo fare i conti con qualche coda di troppo. Riusciamo a provare i tapperi volanti, le auto di Cars, il percorso del cane Slinky di Toy Story e l’ascensore senza freni della Torre del terrore. Su quest’ultima abbiamo usufruito dei Fast Pass, biglietti che in determinati orari fissati dal sistema, permettono di accedere senza fare la coda. Attenzione però: i fast pass sono in numero limitato e finchè non è scaduto il termine di uno di essi, non se ne può richiedere un altro.

La parte più interessante degli studios sono gli spettacoli: vi cito quelli provati, in ordine di bellezza (secondo me):

– lo spettacolo degli stuntman (due esibizioni quotidiane: 11.15 e 14.15)

– Cinemagique (in cui la recitazione dal vivo è sincronizzata con scene di film cult della storia del cinema… e non aggiungo altro per non togliervi la sorpresa)

– Art of disney animation: percorso interattivo che illustra come vengono realizzati i cartoni animati

Dopo la delusione dell’animazione dedicata ad Armageddon, sono le 16,30 e dobbiamo prendere una decisione. E’ il momento della prima vera lunga coda (e ovviamente i fast pass sono finiti da ore), ma ne vale assolutamente la pena: 90 minuti per diventare dei topolini minuscoli e aiutare Remy, protagonista del fim Ratatouille, nella cucina del ristorante Gusteau. Anche qui l’ambientazione sia della piazza antistante l’attrazione, sia dell’attrazione lasciano ad occhi aperti. Ma la sorpresa la troviamo all’uscita: un violento acquazzone, che a differenza delle pioggerelline brevi dei giorni precedenti, non vuole terminare: ci sacrifichiamo e sia per raggiungere la navetta prima che la nostra stanza poi, ci inzuppiamo come non mai.

SABATO DISNEY VILLAGE L’ultimo giorno lo dedichiamo a quel poco che resta e a qualche replay. Prima di accedere ai parchi visitiamo la zona antistante, il Disney Village, dove caratteristici negozi di souvenir e ristoranti la fanno da padrone. STUDIOS Poi torniamo agli studios… ci si avventa subito sul Crush’s Coaster, l’ottovolante della tartaruga amica di Nemo, Scorza. Appena aperto già ci sono 40 minuti di coda: l’attrazione è da emozioni forti! A seguire tocca ai Paracadute dei soldatini di Toy Story: dopo 50 minuti di coda, saliamo sul nostro paracadute… ma ops… c’è un problema tecnico e ci tocca scendere. Arrivano i meccanici e fortunatamente in 15 minuti tutto è risolto. Evitiamo la giostra RC racer (un’altra di quelle che fanno rabbrividire) e lo spettacolo di Lilo & Stich; partecipiamo, ma senza troppa gratificazione, allo spettacolo a tema Disney Junior e prima di lasciare gli Studios ci dedichiamo all’utlima attrazione: Studio Tram Tour, un percorso attraverso trucchi ed effetti speciali dei film (per esempio una pioggia ricreata dal nulla, o delle simulazioni di esplosioni).

DISNEYPARK Le ultime ore sono dedicate a dei replay nel parco principale per rendere felici le bimbe, a respirare l’atmosfera magica Disney e allo shopping d’ordinanza.

DOMENICA E la domenica si riparte con la soddisfazione di aver vissuto, e aver fatto vivere alle nostre bimbe, un sogno.

Riepilogando, forse 3 giorni e mezzo sono troppi, ma con bimbi al seguito ci stanno tutti. 2,5-3 giorni sono il tempo ideale da dedicare a questa meravigliosa esperienza che consiglio di provare almeno una volta nella vita. E vi lascio con una promessa: sicuramente ci torneremo!



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