Norvegia: da Oslo a Bergen in giro per i Fiordi.

In Norvegia in macchina, ammirando la natura circostante.
Scritto da: kaccio77
norvegia: da oslo a bergen in giro per i fiordi.
Partenza il: 02/09/2010
Ritorno il: 09/09/2010
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
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Premessa: durante il viaggio ci siamo divertiti (anche un po’ per passare il tempo) ad assegnare dei voti (da 0 a 3 stelle*) alle varie cose che abbiamo visto.

Primo giorno: Approfittando di un volo in super offerta per Oslo (Ryanair), abbiam deciso di fare una breve vacanza in Norvegia. Quindi eccoci: Laura, Michele, Fabrizio e Damiano, alla scoperta di un angolo di Norvegia. All’arrivo a Rygge abbiamo subito assistito ad una scena molto molto buffa: una coppia di anziani signori che al ritiro bagagli ritiravano il loro unico collo: una bambola gonfiabile che girava allegramente sul nastro trasportatore dei bagagli! Ritirata la macchina, comincia la nostra avventura. Ci dirigiamo subito verso Notodden, prendendo il traghetto tra Horten e Moss, così abbiamo un primo assaggio dei fiordi. Ma questo è solo un piccolo anticipo! Le strade son molto strette e ricche di curve e i limiti di velocità abbastanza restrittivi, quindi anche le brevi distanze richiedono lunghi tempi di percorrenza. Visitiamo la Heddal Stavkirke **, la più bella delle 28 chiese in legno della Norvegia (almeno così dicono: noi non le abbiamo visitate tutte e 28 quindi non possiamo giudicare!). La chiesa è comunque molto suggestiva, sembra un casa delle fate, piccolina e molto curata…anche se probabilmente, col senno di poi, forse non era il caso di effettuare una deviazione così lunga dal percorso Oslo-Bergen, dato che di chiese in legno se ne vedono molte altre lungo la strada. Dato che ormai è abbastanza tardi, decidiamo di fermarci a Kongsberg, cittadina famosa per le miniere e descritta nelle guide come una delle più belle cittadine di questa regione (a me pare che le guide troppo spesso usino qualificare una località come “la più bella di ….” quando in realtà potrebbero usare un “carino ma niente di ché”). Trascorriamo la notte nell’unico ostello*** del paese senza nemmeno uscire dopo cena, tanto comunque ci dicono che il paese non offre nulla durante la settimana…in compenso l’ostello offre una colazione che ricorderemo per tutto il viaggio (grazie anche alla piccola scorta di provviste che facciamo)!

Secondo giorno: Si parte per Geilo, 165 km che richiedono circa 3 ore…l’altopiano Hardangervidda** è fantastico, popolato di casette col tetto di erba (le adoro!!!) e cavalli che si fanno accarezzare in cambio di una zolletta di zucchero! Geilo non ha niente di carino, ma la zona in cui si trova è eccezionale: laghi e laghetti, costruzioni di sassi e igloo ricoperti di erba….fino ad arrivare alla cascate Voringfoss**. Qui comincia il fiordo Hardangerfjord**. La prima tappa la facciamo a Edjfjord, definita una delle cittadine più belle della Norvegia…rimango sempre con le mie perplessità! Il paese non offre poi tanto, ma i panorami sono spettacolari, soprattutto dalla Fattoria Kjeasen***, una fattoria abbarbicata su una delle pendici dei monti bagnati dall’acqua del fiordo, per arrivare alla quale affrontiamo un sentiero in auto molto tortuoso, passando per una galleria lunghissima e buia come la notte, che sembra scavata artigianalmente nella roccia! Dicono che la strada per arrivare a piedi sia molto bella, ma ci mancava il tempo, comunque anche in macchina è stato emozionante! La fattoria doveva essere abitata da una signora che sta sola da 40 anni (in attesa del principe azzurro?)…e noi già immaginavamo di arrivare e berci un the con la vecchia signora (e magari mangiare anche una fetta di torta ai lamponi)….invece troviamo pullmann di turisti che si ammassano per le foto e l’acquisto di cartoline e oggettini. Comunque merita davvero, il panorama è stupendo e anche la strada per arrivarci! Da Edjfjord arriviamo a Ulvik* (definita “speciale”) attraversando il fiordo…e scopriamo che Ulvik è davvero un paesino minuscolo! Non direi che merita una deviazione, in quanto è costituito da poche case e una bella chiesa in riva al fiordo ma senza nulla di particolare, comunque a Ulvik abbiam trascorso la notte in un posto degno di nota! Per risparmiare (i prezzi son altissimi per tutto) abbiam deciso di prendere una “cabinet” (una casetta in legno modello casetta delle bambole) in un campeggio, piccola piccola, ma super attrezzata internamente, col tetto in erba e in riva al fiordo: spettacolare! La notte abbiamo ammirato i milioni di stelle sopra di noi, nel silenzio più assoluto di quel luogo! Bellissimo!!!

Terzo giorno: partenza per Bergen, costeggiando il fiordo Hardangerfjord: percorso eccitante**, con roccia da un lato e acqua dall’altro, con qualche sosta per cascate e panorami vari. Trovare alloggio a Bergen** (essendo sabato) è stato davvero problematico, infatti dopo due ore di tentativi ci siamo rassegnati a dormire in un hotel parecchio sopra il budget. Bergen è carina, col suo mercato del pesce dove abbiamo assaggiato la balena (non la rimangerei mai, comunque!) e col suo quartiere Brygge**, ma alla fine non offre tanto! Abbiamo preso anche la funicolare* per godere del panorama dall’alto, si arriva in un parco super attrezzato dove gente di ogni età fa attività all’aria aperta…che bella abitudine! La sera, dopo una cena in un ristorantino niente male, andiamo a far baldoria con la gente del luogo, che pare scatenarsi il sabato sera; infatti nei locali all’aperto si fatica a trovare posto e alla fin ci imbuchiamo in una discoteca, che non è nemmeno tanto male se non fosse che tra una canzone e l’altra ci infilano pure qualcosa di tipicamente norvegese! La birra scorre a fiumi, nonostante il costo sia esorbitante….noi siamo addirittura arrivati a portarci le lattine prese al supermercato (e anche là costicchiano) nei locali!

Quarto giorno: partenza per Voss, cittadina di passaggio (e più di un passaggio non merita), direzione hotel Stalheim** (definito l’hotel con panorama più bello di tutta la Norvegia). La strada è bella e si possono ammirare dei panorami davvero suggestivi, cascate da ogni parte, acqua e gallerie buie, il panorama dall’hotel è notevole, anche se non penso sia il miglior panorama che io abbia mai visto. Dall’hotel partono molte passeggiate tra cui una che porta alla casa del Contadino Noali*…descritta come una delle passeggiate più belle di tutta la Norvegia. Il percorso di un’ora passa attraverso boschi e lungo precipizi, fino ad arrivare al luogo dove c’era una casa di un contadino ma ora ci son solo dei cartelli e un tavolo in legno….che dire? Considerato che la settimana prima eravamo stati a camminare sulle Dolomiti, il paragone con le nostre magnifiche vette non regge proprio! Terminata la passeggiata proseguiamo il nostro viaggio verso Flam, con una tappa a Gundvangen, che si trova all’inizio del Naeroyfjord; ci piacerebbe effettuare la traversata del fiordo col traghetto, fino ad arrivare a Flam,ma l’unico traghetto della giornata è già partito. Percorriamo allora la stradina* che costeggia il fiordo per pochi km, giusto per godere un po’ del panorama, per poi dirigerci verso la nostra meta. Flam ha ben poco di caratteristico, sembra un paesetto “centro commerciale”, tutte costruzioni moderne attorno alla ferrovia, che è l’attrazione del luogo. Alloggiamo in campeggio, in una cabinet meravigliosa***….sembra la baita di Barbie, una mini casetta in legno con tutto quello che serve e anche di più! La gentilissima gestrice del campeggio ci consiglia di fare una visita a Undredal** per ammirare il fiordo. Purtroppo è domenica e anche se il posto sembrerebbe carino come paese, con tante casettine in legno e negozietti che vendono il tipico formaggio della zona, è tutto chiuso….se non fosse per un mini market dove acquistiamo 4 pizze tipicamente italiane (magari lo fossero state!!!!) da cuocere col forno di Barbie. Col senno di poi sarebbe stato carino trascorrere la notte a Undredal, comunque anche Flam non ci ha delusi! Abbiam passato la serata in un pub stupendo***, con delle magnifiche finiture in legno e pelli di animali.

Quinto giorno: La giornata comincia con l’avventura nella Flambana***, ovvero la ferrovia più ripida al mondo. Carichiamo le bici e partiamo…la pendenza è di 900 m in 20 km di tragitto…per 30 euro di biglietto! Arrivati a destinazione si ridiscende in bici, con il pericolo di non arrivare sani e salvi a casa, in quanto la parte iniziale è davvero terribile! La gita in bici è molto bella, tra prati, cascate e gallerie buie! Nel pomeriggio ci dedichiamo alla crociera** sul fiordo, col traghetto che va da Flam a Gundvangen, impiegando 2 ore e percorrendo il bellissimo fiordo di Naeroyfjord. La vista è splendida, riusciamo a vedere anche una foca! Probabilmente sarebbe bastata anche mezzora, dato che dopo un po’ il panorama è abbastanza ripetitivo, ma altrimenti non si poteva fare! Sono comunque molto attrezzati, in quanto all’arrivo c’era già un bus di linea pronto a riportarci indietro! Ma la giornata non è ancora finita! Da Flam comincia il nostro ritorno verso Oslo e intraprendiamo la Snovegen***; bellissimo tratto di strada fino a Laerdal, dotato di un punto panoramico che sembra sporgersi nel nulla! Da qui la strada continua tra altopiani con laghetti, ghiacciai (piccolini), boschi, cascate….a me personalmente piace di più questo tipo di paesaggio rispetto ai fiordi, ma è una costatazione personale. Cerchiamo di avvicinarci ad Oslo il più possibile, dato che le strade non permettono di macinare km! Decidiamo di trascorrere la notte a Fagerns, paesotto lungo la strada, dove alloggiamo in una stanza di un campeggio che probabilmente è la migliore di tutto il viaggio: questa addirittura sembra la villa di Barbie; completamente in legno, vista sul lago, addirittura con l’impianto per aspirare la polvere centralizzato e lo schermo piatto e nonostante queste comodità davvero coccola! Il paese non offre molto la sera, ma tanto non ci aspettavamo di far serata!

Sesto e settimo giorno: OSLO. Arrivati a Oslo approfittiamo del fatto che la macchina rimarrà a noi fino alle 13.30 per vedere le attrazioni distanti dal centro: il trampolino, bellissimo, peccato sia chiuso per lavori e Vigenlandsparken, giardino con esposizione di 212 statue, davvero carino perché è pieno di gente! Perdiamo circa due ore per consegnare la macchina, forviati da una pubblicità che ci indicava un palazzo diverso da quello dove dovevamo veramente andare (e alla fine ci addebiteranno una giornata in più per mezzora di ritardo…no comment!) e comincia l’avventura nella capitale! Alloggiamo presso l’ostello Preminalen, molto ben organizzato e centrale, anche se sembra una caserma. Il centro è piccolino, quindi, dopo aver visto il palazzo reale da fuori, la Domkirke, il parlamento (Stortinget, che è chiuso per lavori), le strade principali Damstredet e Telthusbakken, nei pressi della chiesa Gamle Aker kirke, la zona del porto e qualche altra cosa, non resta molto da vedere. Proviamo ad andare al museo d’arte moderna, ma è sempre chiuso, anche negli orari in cui dovrebbe essere aperto….Visitiamo la Nasjonalgalleriet dove è esposto l’urlo di Munch; oltre all’urlo ci son altri quadri degni di nota (ed è gratis) e poi a prendere freddo all’ICE BAR…molto turistico ma sfizioso. Grazie al fiuto del nostro valido Damiano, ci inoltriamo nella zona Nord di Oslo, quella dei centri sociali…e degli spacciatori, ma davvero molto carina, con locali particolari e tanta gente!

L’ultima notte la passiamo a zonzo, tanto il pullman che ci condurrà all’aeroporto parte all’alba…ADDIO NORWAY!

Commenti: Nel complesso, i posti visitati son molto belli, anche se forse la guida (lonely-planet) spesso esagera nella descrizione della bellezza di alcune cose. Personalmente, se dovessi rifare questo viaggio, eviterei appunto alcuni paeselli privi di qualsiasi attrattiva per dedicare più tempo alla natura, magari facendo un’escursione al ghiacciaio o una camminata nell’altopiano. Buon viaggio a tutti!



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