Bastano 7 giorni (e 30 euro al giorno) per visitare il paese più economico d’Europa, dove ogni vacanza è una scoperta

Albania on the road
Scritto da: franz1
bastano 7 giorni (e 30 euro al giorno) per visitare il paese più economico d'europa, dove ogni vacanza è una scoperta

Partiamo da Genova alla volta dell’Albania, per un viaggio itinerante di 7 giorni. Lasciata da parte Tirana, ci concentriamo sulle città secondarie, i luoghi più autentici, la bellezza (straordinariamente economica) di un paese tutto da scoprire.

Diario di viaggio in Albania

Venerdì 17 maggio – Arrivo a Tirana

Dal “nostro” aeroporto di Genova partono pochissimi voli, ma ce n’è uno tutti i giorni (Genova-Tirana con Wizzair, probabilmente organizzato per soddisfare la numerosa comunità albanese presente a Genova) che ci piace in modo particolare ed io e mia moglie ne approfittiamo spesso per raggiungere questa bella ed economica nazione abitata da persone gentili ed ospitali (particolarmente economica se si va fuori stagione come abbiamo fatto noi).

Si parte alle 22,30 ed atterriamo a Tirana verso mezzanotte, giusto in tempo per andare a dormire in un hotel prenotato nei pressi dell’aeroporto. Il volo per Tirana lo abbiamo pagato 15 euro a tratta a persona.

Sabato 18 maggio – Saranda 

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Al mattino ci rechiamo subito in aeroporto a ritirare l’auto (Fiat Panda) che abbiamo prenotato da Sicily by Car al costo di 114 euro la settimana. Ci chiedono di riportare l’auto pulita e quindi prima di restituirla la facciamo lavare da uno dei numerosissimi autolavaggi “artigianali” che si trovano lungo le strade (5 euro per lavare l’auto dentro e fuori a mano).

Non abbiamo ancora prenotato hotel in modo da lasciare molto libero il programma, ma viste le previsioni del tempo che danno una settimana “estiva”, prenotiamo tramite Booking.com i primi quattro giorni a Saranda (Hotel Keos 3 stelle, nuovo di zecca a 29 euro a camera doppia con colazione). Raggiungiamo Saranda dopo circa 4 ore di auto e dopo aver fatto il check-in in hotel prendiamo conoscenza a piedi con la cittadina.

Domenica 19 maggio – Argirocastro e Saranda

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Ad un’ora circa di auto, visitiamo la cittadina di Argirocastro (sito UNESCO), famosa per i suoi tetti di pietra della città vecchia, la moschea ed i bazar ed il castello che la sovrasta.
Al ritorno a Saranda percorriamo un’altra strada, in modo da visitare anche “l’occhio blu di Albania“, sorgente carsica situata alle pendici del monte Mali i Gjerë, una delle più popolari mete turistiche-naturalistiche del sud dell’Albania.

Al ritorno ci fermiamo a cenare in una tipica trattoria albanese (Drilona) lungo la strada dove possiamo gustare “speca te mbushur,  peperoni ripieni di riso, agnello arrosto e ottima birra albanese, il tutto per meno di trenta euro in due.

Lunedi 20 maggio – Ksamil

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La prima giornata di mare, ci rechiamo a Ksamil, a pochi chilometri da Saranda e ci rilassiamo tutto il giorno su una bianchissima spiaggia facendo anche un paio di bagni nel mare cristallino.
Ceniamo a Saranda, alla taverna Rrapo, ottimo pesce alla griglia ed immancabili ; “speca te mbushur” peperoni ripieni di riso e sempre meno di trenta euro in due.

Martedì 21 maggio – Butrinto

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Al mattino visitiamo il parco archeologico di Butrinto (anche questo a pochi chilometri da Saranda), tra l’altro oggi è la giornata mondiale della diversità culturale e di conseguenza l’ingresso è gratuito. Il parco archeologico protetto dall’UNESCO è molto ben conservato, risale alla civiltà illirica ed in seguito a quella romana. Nel pomeriggio ritorniamo su una bella spiaggia bianca di Ksamil.

Mercoledì 22 maggio – Berat

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Lasciamo Saranda, destinazione Berat, dove dormiremo una notte all’hotel Omer (28 euro la camera doppia con ottima colazione). Berat ha il centro storico protetto dall’UNESCO, raro esempio di città ottomana ben conservata, dimostra la pacifica convivenza di varie religioni nei secoli passati;  è una città ricca di moschee e chiese ortodosse tardo-medievali. La lunga dominazione turca è ben riscontrabile nell’edilizia civile locale che riflette appunto i gusti orientali dell’epoca ottomana. Il centro storico è diviso in due aree ben riconoscibili: Mangalem (zona musulmana) sottostante il Castello e Gorica (zona cristiana), quest’ultimo sulla sponda sinistra del fiume Osum le due zone sono collegate da un antico ponte.

Ceniamo in un caratteristico locale (Lili), nei vicoli del quartiere mussulmano, dove condividiamo il tavolo (in quel locale usa così) con una simpatica coppia di inglesi, qui degustiamo pasticcio di agnello e yogurt nonchè “fergese” impasto morbido a base di formaggio di capra o pecora, ottimo anche il vino rosso locale.

Giovedi 23 maggio – Durazzo

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Lasciamo Berat destinazione Durazzo (qui l’hotel è un po’ più caro, ben 36 euro in due con colazione), dove trascorriamo una tranquilla giornata lungo la sua grande spiaggia sabbiosa.

Venerdì 24 maggio – Kruja

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È l’ultimo giorno della nostra vacanza, ma il volo è nel pomeriggio, quindi abbiamo tempo per visitare Kruja. A Kruja, in posizione strategica sopraelevata, si trova il castello dove l’eroe nazionale albanese Skanderbeg tenne testa ai turchi sino alla sua morte, in una costruzione più recente vi è anche il museo dedicato a Skanderbeg, attorno al castello vi sono numerosi caratteristici vicoli-bazar piacevoli da percorrere a piedi in mezzo alla folla.

Torniamo a Genova, ed in serata atterriamo all’aeroporto Cristoforo Colombo in compagnia di numerosi amici albanesi.

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