Il balcone “coloratissimo” della Campania: tra vicoli e ceramiche, la sua è una vista davvero… divina

Manuela Titta, 12 Lug 2024
il balcone coloratissimo della campania: tra vicoli e ceramiche, la sua è una vista davvero… divina

La magia che sprigiona la Costiera Amalfitana è qualcosa di irripetibile, perché qui abbiamo un concentrato di bellezza senza eguali: non a caso questo luogo è patrimonio mondiale dell’UNESCO e una delle destinazioni turistiche più popolari del mondo. La strada che percorriamo lungo i panorami spettacolari, sono un mix di scogliere e costa frastagliata, dove sono incastonate le piccole spiagge e i villaggi di pescatori dai colori pastello, luoghi che, nel corso del tempo, sono diventati simbolo di una dimensione senza tempo. Ogni angolo sembra dipinto e destinato a diventare protagonista di una cartolina: gli scenari si susseguono, avvicendandosi nelle loro peculiarità, ma mantenendo costante la bellezza, vera protagonista di questa terra. Di luoghi famosi qui ce ne sono tanti, ma oggi ci fermiamo a Vietri sul Mare, tra vicoli e ceramiche, il balcone ‘’coloratissimo’’ della Campania. 

Capitale della ceramica

Vietri è sinonimo di ceramiche, caratteristiche per i colori vivaci e i disegni, frutto di grande maestria: la lunghissima tradizione risale infatti al Rinascimento, in tutti questi secoli gli artigiani locali hanno sviluppato stili e tecniche che sono state tramandate fino ai nostri giorni. Tra tutta l’oggettistica, l’asinello in ceramica è il simbolo di Vietri, realizzato con il carretto tipico, un souvenir imperdibile, anche se è difficile resistere a tutto il meraviglioso assortimento di oggetti creati a mano con passione e maestria. 

La Chiesa di San Giovanni Battista ha la magnifica cupola e il rosone rivestiti di maioliche, a testimonianza della forte tradizione, ma tutta la passeggiata per le strade strette e tortuose di Vietri è una carrellata di murales e decorazioni con le ceramiche, patrimonio artistico della città.

Un Borgo DiVino

Corso Umberto I, la Villa Comunale, la Fabbrica Solimene progettata dall’architetto Paolo Soleri negli anni ‘50, sono solo alcuni dei punti di interesse di Vietri che nel prossimo weekend ospiterà Borgo diVino in tour. Gli incredibili panorami di questo angolo della costiera amalfitana, si riempiranno di offerte enogastronomiche, per tre giorni di degustazioni che mettono insieme le eccellenze locali con le migliori proposte nazionali. Intenditori, turisti e appassionati, troveranno una Vietri arricchita da banchi d’assaggio che rendono omaggio ai profumi e ai sapori: vediamo nel dettaglio la ricca offerta dei vini campani, realtà consolidata nel panorama enologico italiano. 

Parliamo di vino

Non solo panorami mozzafiato, ma anche vino e prodotti d’eccellenza: Costa d’Amalfi DOC è la denominazione che comprende un ottimo assortimento di vini bianchi, rossi e rosati. Tutta la Campania spicca per produzione vitivinicola, ma queste terre hanno qualcosa di magico, che mette insieme tutti i pregi della costiera e le caratteristiche inimitabili della penisola sorrentina. I terrazzamenti sono qualcosa di spettacolare, vera e propria testimonianza di come l’uomo riesca a plasmare una terra impervia che restituisce il frutti più esaltanti da lavorare. Quando si parla di terroir si intende il mix che incredibilmente si struttura a cavallo tra condizioni naturali, territorio e mano nell’uomo, che sapientemente crea il risultato perfetto, quello che definisce il carattere inimitabile di un luogo. 

Gli autoctoni campani

Il Falanghina celebre vitigno a bacca bianca, è molto antico perché risalente a ceppi di origine greco balcanica. Da questo vitigno si ottiene un vino in purezza, dal profumo fruttato, con sentori di ananas e agrumi, un vino con un’ottima acidità, fine, fresco ed equilibrato. La Falanghina è un vino dotato di intensità ed aromaticità, che si presenta sia nella versione ferma, che spumantizzata e c’è anche il passito. Piuttosto versatile negli abbinamenti, la Falanghina si può sorseggiare con gli aperitivi, sicuramente con il pesce come un primo piatto ai frutti di mare o una grigliata; benissimo con le carni bianche e i formaggi a pasta molle. 

Il Piedirosso è uno dei vitigni a bacca nera autoctoni campani, il cui nome deriva da “piede di colombo” e “piedicello rosso” perché rimanda alla caratteristica zampa dei colombi, per via del pedicello degli acini. È un vino leggero e fruttato, con una buona acidità: i suoi tannini delicati e la media struttura. Questo vino rosso morbido e delicato, con le sue note floreali e il sentore di lamponi, ciliegia e fragole, risulta secco e di buona intensità. Il Piedirosso è un vitigno che ama i terreni vulcanici, infatti le sue note minerali sono ben percepibili nel nostro calice. È un vino perfetto nell’abbinamento con la Mozzarella di Bufala Campana DOP, un cibo dal sapore avvolgente, la cui succulenza è ben bilanciata da questo rosso che, con un’azione di contrasto, pulisce perfettamente il cavo orale.

L’Aglianico che è un vitigno che ci regala vini assolutamente piacevoli, dal gran carattere, con il loro colore e profumo intenso. L’Aglianico si esprime al meglio sui terreni vulcanici, infatti da queste uve nasce un rosso grandioso, il Taurasi DOCG: questo rosso è adatto a piatti ben strutturati come carne rossa, selvaggina e formaggi stagionati. Con queste uve si fa anche il rosato, un vino dal bouquet aromatico con sentori a cavallo tra i fiori bianchi, le ciliegie e il pepe rosa: grazie alla sua grande versatilità, questo vino può accompagnare legumi, pesce, carni bianche e non è insolito abbinarlo alle pizze gourmet.

La strepitosa gastronomia campana

Vediamo ora cosa ci offre Borgo DiVino in Tour perché, non dimentichiamolo, la grande offerta di vini prevede anche abbinamenti con i sapori della tradizione locale. La Campania è una terra ricca di ricette strepitose, che può contare su una vastissima gamma di prodotti base dal sapore intenso.

Troveremo un formato di pasta molto diffuso nel sud Italia, i Cavatelli di grano Senatore Cappelli, conditi con crema di patate, pesto di basilico e briciole di pane al crusco; ci sono anche nella variante con ragù bianco, melanzane affumicate e cacioricotta, oppure con  puleggio, menta selvatica, pomodorini e pecorino locale. 

Una preparazione apparentemente semplice come i crostini di pane, con crema di scapece e cipolla agrodolce, o il tortino di verdure, con prodotti dell’orto e fonduta di caciocavallo podolico, sono le proposte perfette per esaltare al meglio i prodotti di stagione. Un altro primo, sempre con grano Senatore Cappelli: fusillo preparato con un condimento di salsiccia, crema di zucchine e pane al pomodoro secco. Non poteva mancare uno dei simboli dello street food per eccellenza: Cuoppi di pesce, ossia cartocci di pesce fritto misto. Cuppo significa cono con il quale si indica il cartoccio fatto con la carta paglia, materiale perfetto per la frittura nel suo doppio ruolo di contenitore e di assorbimento dell’olio in eccesso. Per finire il tagliere misto con una selezione di salumi e formaggi locali e bruschetta di pane ai grani antichi, con datterino rosso e salsa al basilico.



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