On the road in camper in DANIMARCA e altro

La prima parte del viaggio si è svolta in GERMANIA Martedì 31 luglio 2007 Sveglia alle 7. Paghiamo il parcheggio e ci mettiamo subito in coda per l'imbarco. Paghiamo con carta di credito direttamente dalla fila (€70) poi entriamo nella panciona del traghetto, insieme a ............... Un treno. Alle 8,15 la nave salpa. Il mare è un po'...
Scritto da: mpcc_camper
on the road in camper in danimarca e altro
Partenza il: 27/07/2007
Ritorno il: 21/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
La prima parte del viaggio si è svolta in GERMANIA Martedì 31 luglio 2007 Sveglia alle 7. Paghiamo il parcheggio e ci mettiamo subito in coda per l’imbarco. Paghiamo con carta di credito direttamente dalla fila (€70) poi entriamo nella panciona del traghetto, insieme a …… Un treno. Alle 8,15 la nave salpa. Il mare è un po’ mosso, ma almeno il vento spazza le nuvole. Le bimbe guardano un po’ di cartoni e noi cerchiamo di NON guardare ciò che mangiano i danesi per colazione (col mare mosso …).

Alle 9.00 sbarchiamo in Danimarca. Ci fermiamo per prima cosa in un centro commerciale, ci si è rotto il cavo di alimentazione a 12volt del decoder. Mentre siamo nel centro commerciale, Camilla riesce a bloccare la SIM del mio cellulare Telefonate varie in Italia per recuperare il codice PUK per sbloccarla. Se avete figli, trascrivete il codice PUK, oppure mettete una recinzione a 220volt intorno al vostro cellulare. Ce la facciamo a recuperare il benedetto codice e con la figlia in punizione verso mezzogiorno siamo a Bogo By. Da qui ci spostiamo nel parcheggio di Mons Klint, dove intendiamo mangiare prima di andare a vedere le scogliere. Il parcheggio è a pagamento e ci rendiamo conto con panico che nel casino di prima ci siamo scordati di fermarci a cambiare i soldi, quindi ora non abbiamo nemmeno una corona danese (DKK). Fortunatamente non dobbiamo essere i primi, infatti alla biglietteria sono in grado di farmi il ticket del parcheggio (evitando la macchinetta automatica) accettando anche 20 euro come pagamento e restituendomi anche 117DKK di resto. Pranziamo poi scendiamo alle scogliere. Si scende per una scala di legno pensando già alla fatica che si farà per risalire, ma quando si arriva … Lo spettacolo è notevole. E’ quasi meglio fosse un po’ nuvolo altrimenti il bianco delle scogliere sarebbe stato davvero accecante. La risalita è abbastanza impegnativa. Andiamo a Stege. Problema: non riusciamo a ritirare nè col bancomat nè con la VISA. Scopriamo anche, ovviamente DOPO aver già riempito il carrello, che i supermercati NETTO NON accettano le nostre carte di credito. Dopo alcune ricerche riusciamo a trovare un supermercato che accetta la VISA e riempiamo il frigo. Alle 18 ripartiamo e poco dopo siamo a Nyord. Giriamo il paesino che si rivela davvero carino, col suo porticciolo e i suoi giardini. Arrivano altri quattro camper italiani nel parcheggino in cui volevamo passare la notte. Siamo quasi indecisi se andarcene o meno, ma per fortuna prima di cena se ne vanno quasi tutti. Rimane solo un camper con una simpatica famiglia di Torino, che ha una figlia poco più grande di Camilla e con cui scambiamo quattro chiacchiere. Doccia, cena, poi a letto.

Mercoledì 1 agosto 2007 Ira ci sveglia alle 7,30. Chi ha bambini e cani sa cosa si prova … Facciamo colazione, toilette e alle 9,20 circa si parte. Attraversiamo tanti campi coltivati ad orzo, punteggiati qua e là di casette che sembrano quelle degli gnomi. Camilla è molto sorpresa (e tenta anche una corruzione nei nostri confronti) dal fatto che qui quasi tutte le case possiedono un recinto con i cavalli. Le strade sono anche piene di frequenti aree sosta, con tavoli da pic-nic e panche in legno e dotate di servizi e WC, come vedemmo già in Norvegia nel 2004. E’ bello viaggiare adagio, nella pigra campagna danese (abbiamo detto alla signorina del Tomtom di evitare le autostrade) godendosi il panorama, specie se si ha la fortuna di una giornata di sole come quella di oggi. Alle 12 siamo nel City Camp di Copenaghen, che non è altro che un parcheggio camper ultracaro (€35 fino alle 21 del giorno successivo all’arrivo) ma ha l’enorme vantaggio di essere vicinissimo al centro città. Paghiamo, scarichiamo le acque grigie e pranziamo velocemente perchè alle 15,30 dal centro commerciale vicino al campeggio parte un battello scoperto che porta in giro lungo i canali della città. Facciamo un bel giro fino al canale di Nyhavn, forse il più famoso della città Andiamo poi a piedi fino alla Sirenetta, attraversando un bel parco, dentro una cittadella fortificata, che scopriamo poi essere un’accademia militare, ma aperta anche al pubblico … Come da noi, uguale. Conquistiamo a gomitate, tra orde di giapponesi armati di audioguide collegate senza fili con l’immancabile guida ombrello-munita, la tanto agognata (dalle figlie) foto davanti alla sirenetta (che, io me lo ricordavo, è piccola e un po’ deludente) Poi torniamo a piedi al Nyhavn, percorrendo tutto il lunghissimo viale pedonale Stroget, per riprendere il battello e tornare al camper. Dopo mezz’ora che aspettiamo seduti su di una panchina ci sorge un dubbio, che diventa certezza pochi minuti dopo. Abbiamo perso l’ultima corsa …… Quindi a piedi fino al camper, lungo il canale. Il che però ci permette di renderci conto che domani possiamo tranquillamente scaricare le bici e venire in città in tutta sicurezza. Io, Camilla e Pietro in bici e Carolina e Ira comodamente scarrozzate nel carrellino attaccato alla bici di Pietro (cosa che vedremo poi risultare molto attraente per qualunque giapponese dotato di apparecchiatura foto o video … Cioè tutti quelli che incroceremo). Alle 18,50 siamo al camper, con i piedi che friggono (saranno 5 o 6 km dal centro). Riposo, cena, poi crolliamo miseramente a letto.

Giovedì 2 agosto 2007 Sveglia alle 8, vogliamo partire presto e goderci le nostre bici in città. Colazione, scarichiamo le bici, montiamo il carrello in un tempo più veloce del previsto e partiamo. La prima tappa è il palazzo Reale, perchè le bimbe vorrebbero visitare le scuderie e il museo delle carrozze. Peccato, sono in restauro, quindi chiuse. Passiamo da Amalienburg (residenza della Regina) e facciamo varie foto, fra cui anche alcune destinate al concorso di FV, per le quali Pietro si becca anche un educato “cazziatone” dalla guardia reale. Torniamo di nuovo verso la Sirenetta, ci riposiamo un poco sul prato e alle 12 siamo di nuovo a palazzo per assistere al cambio della guardia, meno “coreografico” di quello inglese, ma alle bimbe è piaciuto. Torniamo quindi verso il parcheggio dei camper. In fondo al molo, presso il centro commericale, cediam comprando un happy meal alle bimbe, mentre noi approfittiamo dei take away cinese messicano e giapponese del centro commerciale e consumiamo il tutto sui tavoli all’esterno, direttamente sul molo, al sole. Lasciamo Ira in camper e ci dirigiamo alla Birreria Carlsberg. La visita al museo è molto interessante, sia la parte dedicata alla più grande collezione di bottiglie di birra al mondo (certificata dal guinness dei primati) sia le stalle con autentici cavalli da tiro che vengono periodicamente attaccati ai carri e usati durante fiere, manifestazioni e feste. Ovviamente, causa bimbe, passiamo circa 30 minuti buoni nella stalla, perchè i cavalli DEVONO essere accarezzati uno per uno, coccolati ecc. Finalmente si arriva nella zona “assaggi” Per le bimbe (che sono entrate gratis) c’è un soft-drink (coca-cola, aranciata, succo di mele o altro) per i grandi (40DK a testa, circa €5) compresi nel biglietto ci sono due assaggi. Fortunatamente non fanno il palloncino a chi gira in bici per cui torniamo al camper senza problemi., smontiamo e riponiamo il carrello, ricarichiamo le bici (così nel frattempo svaniscono gli effetti degli assaggi) e cambiamo anche le rotelline alla bici di Carolina e poco dopo le 18 partiamo verso Helsingor (ricordate … “c’è del marcio in Danimarca ….” ??) In Nordhavnssvej si trova un porticciolo turistico perfetto per la sosta. Ci sono anche le prese di corrente gratuite. Qui ritroviamo la famiglia di Torino che avevamo già incontrato a Nyord e stamani al cambio della guardia. Le bimbe giocano insieme con i roller sul piazzale insieme con la loro. Cena poi a dormire.

Venerdì 3 agosto 2007 Sveglia alle 9. Salutiamo la famiglia di Torino che prosegue per la Svezia. Il tempo non è granchè, spioviggina, quindi decidiamo di percorrere la strada costiera, più lunga ma che almeno ci consente di godere del panorama senza uscire dal camper. Alle 11 circa siamo a Gillelelye. Il posto è molto carino, con un bel porticciolo turistico, in più ha smesso di piovere e esce il sole, quindi ci facciamo una bella passeggiata ammirando le barche. E’ pieno anche di chioschi che vendo pesce sia affumicato che cucinato. Visitiamo anche un negozio che affumica direttamente in loco. Interessante. Dopo un inconveniente col bancomat (non ci fa ritirare, scopriremo nei giorni seguenti che è consentito ritirare non più di 1200 dkk alla volta) vista l’ora compriamo del pesce fritto e dello smorrebrod (pasto freddo a base di aringhe) per pranzo e lo andiamo a consumare in camper (per fortuna qui anche ai chioschetti paghi con la Visa). Dopo pranzo, vorremmo ripartire ma …… Delle macchine ci hanno parcheggiato a fianco e davanti in modo tale che, o gli rifacciamo la fiancata facendo manovra o aspettiamo. Aspettiamo. Finalmente, quasi alle 16, arriva il proprietario di una delle auto che, non senza essersi preso una serie di epiteti in italiano da Pietro, si sposta, consentendoci di ripartire. Continuiamo lungo la costa. C’è il sole anche se tira un forte vento. A Tisvilde, la strada finisce in un enorme parcheggio, di fronte a una lunga spiaggia. Ci fermiamo un po’. Le bimbe mettono anche i piedi in acqua. Ma il vento è molto fastidioso e quindi dopo circa tre quarti d’ora ripartiamo di nuovo. Passiamo con un lungo ponte nell’isola di Fyr. Verso le 19,30 siamo al castello di Egeskov, che in tanti ci hanno consigliato di visitare. Purtroppo alla biglietteria ci dicono che la sosta notturna nel parco del Castello non è più permessa. Proviamo allora nei paesi vicini, ma non troviamo nulla, malgrado la nostra guida segnalasse la presenza di un’area attrezzata privata. Dopo tanto girare, decidiamo di metterci nel parcheggio di una chiesa, proprio davanti al cimitero a Stenstrup. Cena, partita a carte e a letto. Sabato 4 agosto 2007 La notte non è stata delle più tranquille. Gli abitanti del cimitero non hanno disturbato, ma gli ubriachi che uscivano dal pub lì vicino (dove hanno anche fatto il karaoke fino alle 4) sì, urlando e clacsonando più volte. Alle 7,30 suona la sveglia, che avevamo puntato per spostarci prima di recare disturbo a chi volesse recarsi in chiesa. Andiamo nel parcheggio di un supermercato in attesa che apra e riesco anche a prelevare 1000 dkk da un bancomat. Facciamo colazione, poi facendo la spesa ho di nuovo problemi con la VISA. Anche se la mia ha il PIN non la prendono … Che scatole!!!! A volte troppa tecnologia … Rompe!!!!!! Pago in contanti (così mi toccherà presto ritirare di nuovo) e andiamo nel parcheggio del castello. Paghiamo l’ingresso con la Visa (2 adulti + 2 bimbi 504DKK cioè circa €67,74) poi entriamo. Giriamo i giardini e i musei (auto, moto, pompieri …. Molto carini, il conte proprietario è un collezionista quasi maniacale) poi torniamo in camper per pranzo e per far girare Ira. Oggi c’è anche un’esibizione dei pompieri e della protezione civile, con dimostrazione di lavoro dei cani che piace molto alle bimbe. Facciamo anche un bel percorso sui ponti sospesi Ripartiamo e ci rechiamo a visitare un villaggio agricolo del 1500 ricostruito che si chiama Den Fynske Landsby. Purtroppo, vista l’ora (ricordarsi che in Danimarca tutto chiude alle 17/18 cosa che a noi mediterranei, sconvolge abbastanza) i figuranti in costume che animano il villaggio non ci sono più, fatta eccezione per un signore che per 20dkk fa fare un giro su di un caro trainato da cavalli. Le bimbe però si divertono lo stesso, specie quando possono dare da mangiare ai mailini e accarezzarli (tra bestie si intendono). Ripartiamo e ci dirigiamo verso il faro di Helnaes, seguendo il diario di altri camperisti. Purtroppo si vede che altri hanno letto il loro racconto e quando arriviamo ci sono già tre camper nella piccolissima piazzetta (camper che incontreremo più volte nei giorni seguenti e che ci rendiamo conto – scherzandoci sopra parecchio – seguono il diario pedissequamente, senza nessuna variazione …… Mah). Visto che lo spiazzo sotto il faro non è grande e che quattro camper potrebbero risultare invadenti, a malincuore torniamo indietro. Alla fine però la scelta si rivela felice, appena passata la strada che unisce l’isoletta su cui si trova il faro con l’isola di Fionia, vediamo sulla nostra destra un piccolo porticciolo, con ampi spazi in riva al mare. Ci fermiamo, godendoci un tramonto da favola e la notte cullati solo dal rumore delle onde e dal grido dei gabbiani all’alba. Domenica 5 agosto 2007 Mi sveglio alle 8 …… Dal caldo La famiglia continua imperterrita a ronfare, allora io esco e mi faccio una buona mezz’ora di camminata sulla spiaggia con Ira. C’è proprio un bel sole e ci sono circa 25° …. A quest’ora!!!! Fantastico!!! Decidiamo di prendercela supercomoda. Facciamo una lunga passeggiata e poi le bimbe giocano con gli aquiloni e sulla spiaggia. Alle 12,30, anche se a malincuore, ripartiamo, anche perchè siamo senz’acqua, con una delle batterie basse e dobbiamo anche scaricare. Ci fermiamo per pranzo poi ripartiamo ancora. Alle 14,30 siamo all’FDM camping di Billund, vicino all’ingresso di Legoland. Non è un campeggio economico, ma è davvero organizzato molto bene, con molti giochi per i bambini, un piccolo zoo, bagni per famiglie, davvero molto comodi: hanno due docce, un wc piccolo e uno grande, due lavandini, zona spogliatoio, panche e attaccapanni e prese di corrente per gli asciugacapelli. Il costo è di 353 DKK per due adulti, due bimbe, un cane e l’elettricità (circa € 47,90 compresa la scandinavia camping card) Approfittiamo per fare in campeggio i biglietti per domani per Legoland, in modo da evitare file (costo totale 856 DKK cioè €116,29). Io e Pietro dedichiamo il pomeriggio a pulire il camper, fare lavatrici (e asciugatrici) mentre le bimbe vanno avanti e indietro tra lo zoo e i giochi. Approfittiamo anche della comodità dei bagni famiglia. Si entra tutti insieme, ci si concede una lunga doccia calda (con anche la musica di sottofondo) e si esce asciutti e puliti (per chi non ha figli: pensate a portare le bimbe nelle docce di un camping normale dove bisogna stare attenti a che non si tolgano le ciabatte, che non facciano toccare a terra l’accappatoio, e a vestirle e svestirle in 1 mq. ……) Dopo una buona pasta al ragù e del pollo alla brace, le bimbe spariscono verso il campo giochi e noi ci rilassiamo, pensando anche alle prossime tappe del nostro viaggio. Un documentario su Sky e poi a letto. Lunedì 6 agosto 2007 Sveglia alle 8. Anche stamattina c’è il sole e promette di essere una bella giornata. Vado a ritirare al market il pane ordinato ieri sera, poi facciamo colazione. Alle 10 siamo dentro al parco di Legoland. Facciamo tanti giochi, ottima la scelta di venire di lunedì, le file sono abbastanza brevi. Verso le 13 usciamo un poco, andiamo al camper, pranziamo e facciamo uscire un poco Ira. Facciamo anche camper service, visto che è un buon orario. Usciamo poi col camper dal campeggio, per non pagare un altro giorno. Entriamo di nuovo nel parco per il pomeriggio. Ne usciamo alle 19, stanchi e con 3kg. Di Lego misti, che si possono comprare a peso, componendoli come si preferisce. Nell’avvicinamento ad Arhus, ci fermiamo a Saksild Strand, presso un campeggio che applica la tariffa Quick Stop (dalle 20 alle 9, circa € 15) perchè volevamo fermarci a Skanderbog (bella cittadina in riva ad un lago) ma c’era un festival musicale, con tanto di tende piantate un po’ ovunque e un sacco di gente evidentemente NON astemia. Fossimo stati soli, sicuramente ci saremmo fermati eccome, ma con le piccole ….. Gioie e dolori dell’essere genitori!!!! Ceniamo alle 22, ma il fatto che qui il sole tramonta alle 22,30 abbondanti, spesso trae in inganno!!! Doccia e a letto.

Martedì 7 agosto 2007 Sveglia alle 8. Colazione, registrazione e pagamento campeggio (non senza aver prima picevolmente chiacchierato in inglese a proposito dei vini italiani con il titolare del campeggio). Alle 9,30 partiamo e poco prima delle 11 parcheggiamo in una strada vicina al villaggio museo di Den Gamle By che si trova nella città di Arhus (seconda della Danimarca). Passeggiamo piacevolmente tra le case ricostruite e i figuranti in costume, impegnati in varie attività “antiche” e che colpiscono molto le bimbe. Presi dall’atmosfera, Carolina si fa “tentare” da un gioco dal sapore antico e vuole comprare un caleidoscopio. Usciamo dal villaggio che sono già passate le 13. In autostrada ci fermiamo in un’area pic-nic per pranzo. Costeggiamo tutto il fiordo di Mariager e alle 19 siamo a Grennen, nel parcheggio del punto più a nord di tutta la Daniamrca, dove si incrociano il Mar Baltico e il Mare del Nord. Una bella passeggiata per goderci questo fenomeno mentre c’è poca gente. Ceniamo sul tardi e decidiamo di passare la notte nel parcheggio insieme a tanti altri camper. Dopo cena, vorremmo fare una passeggiata, ma zanzare assolutamente fameliche, degne delle loro simili residenti nel Delta del Po, ci costringono a chiuderci in camper. Partita a carte poi a letto.

Mercoledì 8 agosto 2007 Sveglia intorno alle 8,30 (un po’ ci piace svegliarci presto e un po’ le bimbe e Ira ….). Fa caldo e anche stamattina c’è un bel sole. Scarichiamo quindi tutte le bici e il carrellino per Ira e come prima cosa ci rechiamo nel paese di Skagen, che dista circa 6 km dal parcheggio (ma tutti su pista ciclabile, cosicchè anche Carolina, che ha le rotelline, pedala in sicurezza). Ci sono bancarelle e saldi, quindi ne approfittiamo. Compriamo due bellissime giacche impermeabili per me e Pietro (a meno di €30 l’una) e i micidiali Clocks per le bimbe (lo so, lo so ma … A loro piacciono e devo dire che nei campeggi – specie nelle docce – fanno comodo). Compro anche della lana bellissima e supermorbida, con relativi ferri, per fare due belle sciarpe alle bimbe. Dopo questo “folle” shopping, torniamo un po’ indietro e lasciamo la bici di Carolina legata ad un palo (c’è da fare dello sterrato e con le rotelle non ce la fa) e lei si accomoda nel carrello con Ira (con grande disappunto di quest’ultima, che non può più stare stravaccata tipo Paolina Borghese). Prendiamo quindi la ciclopista n.1 (abbiamo scoperto che, volendo, uno può girarsi tutta la Danimarca, fino in Germania, in bici, su cliclopista … Direi che si commenta da solo) andiamo fino alla chiesa sommersa dalla sabbia. Torniamo al camper alle 14, appena in tempo per rinnovare il parchimetro ed evitare la multa che un efficiente poliziotto sta già facendo ad altri che hanno il tagliando scaduto (il nostro scadeva alle 14,05…) Mentre dopo pranzo le bimbe giocano e Pietro riposa, io ho l’insana idea di prendere la bici e rifare tutto il giro della punta fino all’incrocio dei due mari. Idea che si rivela insana in quanto c’è tantissima gente e pedalare sul bagnasciuga diventa difficilissimo, a meno di non investire qualche giapponese …. Torno al camper per la via più lunga, quella che fanno i trattori che portano i pigri. Sono ormai le 16, quindi ripartiamo per Robjerg Mile, il “deserto” delle dune di sabbia danesi. Scaliamo le dune, con grande divertimento di tutti. Tornando al camper incontriamo una famiglia di Bologna, con camper a noleggio. Ci fermiamo a fare un po’ di chiacchiere a scambiarci consigli e suggerimenti, poichè stiamo facendo il giro esattamente al constrario, noi in senso antiorario e loro orario. Scopriamo anche che loro figlio è anche lui uno scout come Camilla, lui lupetto del Bologna17, lei coccinella del Bologna5. Davvero piccolo il mondo Ci consigliano di andare a vedere Rubjerg Knude, dove c’è un faro insabbiato. Ci salutiamo, anche se i bimbi avrebbero giocato ancora insieme volentieri, ma ormai sono passate le 19,30. Abbiamo anche bisogno di scaricare, ma il CS che dovrebbe esserci presso una stazione Q8 non esiste più. Rimandiamo a domani. Arriviamo al faro che sono già le 21, decidiamo quindi di rimandare la cena e salire subito sulle dune per goderci il tramonto, visto che sembra stiano anche arrivando dei nuvoloni. Bellissimo!!! Molto bello e divertente anche scendere di corsa dalle dune. Finisce che ceniamo alle 22,30 con spaghetti alle vongole e salmone. Dopo, leggo qualche pagina di “Harry Potter e il principe mezzosangue” alle bimbe poi tutti a letto, nel silenzio rotto solo dal rumore delle onde del mare in lontananza.

Giovedì 9 agosto 2007 Svegliati alle 8,30 da Ira che vuole uscire e ….. Dal caldo!!!! Anche stamattina infatti il sole splende (che c….Lo!!!!) Decidiamo di lasciare dormire le bimbe un poco di più visto che ieri sera si è fatto tardi. Ne approfittiamo per riordinare il camper, fare un po’ di pulizia e ….. Aggiornare il diario. Quando ci decidiamo a partire sono quasi le 11. Breve sosta in un camping per motivi “tecnici” poi ancora in strada. Quando viene l’ora di pranzo ci fermiamo in una bellissima area pic-nic, in mezzo a un bosco, dotata di tavoli e panche, per mangiare all’aperto, visto la bella giornata. Mentre stiamo pranzando assistiamo ad una scena a dir poco “particolare”. Si ferma un’auto, ne scende con tutta naturalezza un signore sui 60 … CHE INDOSSA SOLO LE MUTANDE (slip bianchi “ascellari”) E PER DI PIU’ A ROVESCIO …. Si addentra nel bosco, dopo due minuti torna, sempre in mutande, risale in macchina dove lo aspetta tranquilla la moglie e riparte !!!! Il tutto con noi che per tutto il tempo restiamo a bocca aperta con le forchette a mezz’aria. Ritengo superfluo descrivere l’ilarità che ci ha assalito subito dopo. Ripartiamo verso le 14 ma sbagliamo strada e ci troviamo in una strada senza uscita, che termina in spiaggia. La cosa vbuffa è che la spiaggia si riesce a percorrere in auto e camper e la gente parcheggia in riva al mare, stendendosi a fianco della propria auto. Riprendiamo un’altra strada, sempre secondaria, ma leggermente più interna. E’ davvero panoramica. Alle 16,30 siamo all’imbarco e traghettiamo per Thyboron (si può fare anche via terra, ma molto più lunga e meno divertente). In 10 minuti siamo dall’altra parte. Secondo incontro particolare della giornata: sul traghetto ci sono dei bird-watchers che portano sulle spalle binocoli mega-tecnologici con tanto di cavalletto e copertura mimetica. Visitiamo il paesino e chiediamo info per la casa del pescatore Pedersen. Bell’esempio di kitch Ripartiamo e alle 18.30 siamo nel parcheggio del Bovbjerg Fyr. Dopo aver sistemato il camper, scendiamo gli scalini di legno che portano alla spiaggia. Facciamo una bella passeggiata e raccogliamo anche molti sassi, che ci sembrano proprio ambra grezza. Cena, tramonto spettacolare e, per chiudere in bellezza la giornata, un bel documentario che ci fa rivivere i Mondiali di calcio Germania 2006. Alle 23 a letto.

Venerdì 10 agosto 2007 Ci svegliamo alle 9, inforchiamo le bici e facciamo un bellissimo percorso ad anello lungo circa 10 km e che, strano a dirsi, comprende anche delle salite. Alle 12 ripartiamo in direzione di Sondervig e ci fermiamo a vedere le scultura di sabbia del Campionato del mondo. Il tema di quest’anno era “Il futuro”. Le bimbe decidono che vogliono saltare sui trampolini che sono sul piazzale. Alle 13,30 riusciamo a portarle al camper per pranzo. Alle 15,30 ripartiamo verso la vicina Kloster. Qui si trova una fabbrica di candele che ha la particolarità di mettere a disposizione un “laboratorio” per farsi da soli le candele. La fabbrica si chiama “Kloster Design” e dietro al negozio “ufficiale” si trova il locale laboratorio. Ne usciamo alle 17 passate, con 3kg. Abbondanti di candele (che malgrado la Danimarca sia cara come il fuoco ci sono costate solo l’equivalente di 12 euro). Ripartiamo in direzione di Hvide Sande dove su consiglio di un amico DOBBIAMO fermarci a comprare le aringhe affumicate. Compiuta la missione ripartiamo verso Ribe. A soli 7 km dall’arrivo troviamo un incidente che ci blocca per un’ora (non ci sono strade alternative, nemmeno il TomTom le trova) Arriviamo a Ribe che sono le 20,30. Troviamo il parcheggio camper vicino alla caserma dei Falk (pompieri, ambulanza eccetera). Sosta consentita per 48h, con bagni e scarico. E’ solo un parcheggio consentito e come al solito c’è chi esagera, tirando fuori tavoli sedie e barbecue. Notiamo che spesso, fuori dalla Germania, i tedeschi sono quasi peggio degli italiani. Stamattina ne ho “beccato” uno che scaricava le grigie su di un prato (gliel’ho fatto notare, ma ha finto di non capire il mio inglese) e nel parcheggio due camper che hanno sparso intorno di tutto e preparano il BBQ tra gli schiamazzi. Vabbè… Ceniamo nel camper e poi a piedi, Ira compresa, andiamo in centro per assistere alla “Ronda di notte”. Quando arriviamo la guardia è già nella sala ristorante dell’Hotel Dagmar, il più antico della Danimarca (1581). Alle 22 in punto si parte. Il giro dura circa 45 minuti ed è molto suggestivo. Anche alle bimbe è piaciuto molto, malgrado dovessero aspettare che io traducessi loro dall’inglese ciò che la guardia raccontava (in danese e in inglese, appunto). Ribe è davvero un città molto carina. Strano come i danesi sembra non tengano minimamente alla loro privacy, durante il giro ci accorgiamo come nelle case non abbiamo tende e noi vediamo, passando, ciò che stanno facendo nelle loro case, specie al piano terra. Alle 23 siamo al camper. Breve lettura “pubblica” di Harry Potter e a letto.

Sabato 11 agosto 2007 Mi sveglio alle 9, porto fuori Ira e faccio il caffè. Quando anche gli altri si svegliano, facciamo un altro giro per Ribe, scattando foto alle porte dipinte e alle tipiche case a graticcio. Incontriamo anche un corteo nuziale. Qui la festa di matrimonio, a quanto pare, usa farsi in casa, infatti vediamo il corteo che a piedi va verso un’abitazione nella quale, dalle solite finestre senza tende, vediamo è stata preparata la tavola e camerieri di un catering stanno allestendo il buffet. Bisogna anche dire che gli invitati non erano che una trentina … Non possiamo visitare la cattedrale perchè, come molte chiese protestanti, il sabato viene chiusa fino alle 15. Alle 12 ripartiamo e ci dirigiamo sull’isola di Romo. Prima di tutto un po’ di spesa, poi andiamo sulla spiaggia, non senza aver prima “pagato dazio” comprando la sfera con la neve della Danimarca a Carolina e la calamita a Camilla. La spiaggia di Lakolk è bella e immensa, ma c’è un vento terribile e non si riesce a restare all’esterno del camper. Dopo aver pranzato le bimbe provano a far volare gli aquiloni, ma il vento è talmente forte che non riescono. Riposino mentre loro giocano con le barbie e Guccini canta nello stereo. Quando sono le 16, dopo un buon caffè, ci muoviamo. Il vento non dà tregua. A Toftum ci fermiamo a visitare la casa di un ufficiale di marina che al suo interno espone uno scheletro di balena. Il vento è sempre fortissimo, stare fuori dal camper è davvero difficile, pertanto decidiamo di anticipare la nostra uscita dalla Danimarca e sulle note di Enya (adatta, in tono col clima ed il paesaggio di oggi) ci dirigiamo verso Tonder. Alle 17,40 siamo in città. Parcheggiamo vicino al centro. Giriamo un po’ nella zona pedonale …. Deserta!!!! Nessuno in giro, a parte qualche ubriaco. Devo dire che, forse per questi motivi, Tonder ci ha molto deluso. Alle 18 entriamo nel campeggio della città. Pulizie del camper, mentre le bimbe fanno i compiti. Doccia, cena, un po’ di TV e a dormire.

il resto continua in OLANDA



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