Vacanza tra la caotica Santorini e la splendida Milos

Panorami, mare, passeggiate, cibo, un'isola caotica e rumorosa e un'isola oasi di pace dalle spiagge stupende
Scritto da: atena82
vacanza tra la caotica santorini e la splendida milos
Partenza il: 26/06/2017
Ritorno il: 06/07/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Troppo bella, troppa gente, troppa approsimazione, troppo traffico, troppo rumore, troppo costosa, è tutto troppo a Santorini.

Sinceramente una volta nella vita, per una notte, merita una visita ma per come sono fatta io quel tempo può bastare…

La nostra vacanza inizia proprio con l’arrivo da Venezia all’aeroporto di Santorini lunedì 26 giugno 2017. Da lì prendiamo il bus del trasporto pubblico, che arriva in orario ma che parte dopo almeno 15 minuti di attesa…capiamo subito che i greci sono persone che amano prendersela con calma … qui si aspetta 🙂

Chiediamo se il bus ferma a Karkerados il paese in cui abbiamo prenotato una stanza in Villa Palekanos, l’addetto ai biglietti ci conferma la possibilità e così scendiamo all’altezza di un incrocio, il tempo di capire da che parte dobbiamo dirigerci e via verso la Villa.

Il percorso a piedi è di circa 15 minuti in discesa, per fortuna, abbiamo 2 trolley piccoli e una valigia grande oltre allo zaino e alla borsa a tracolla. Lasciamo le valigie e, visto che la stanza sarà pronta solo dopo qualche ora, ci dirigiamo all’incrocio in cui siamo scesi dal bus, beviamo qualcosa di fresco in un bar e decidiamo di andare fino a Thira/Fira a piedi… una passeggiata al caldo e con il suono del traffico cittadino di circa 20/25 minuti ci porta nella città principale dell’isola. Facciamo tante foto e visitiamo le due chiese principali. La città sicuramente colpisce soprattutto per le sue stradine ma ancor più per il panorama sul mare e sul resto dell’isola vale la visita. Purtroppo c’è davvero troppa gente e troppo caldo. Ci fermiamo in uno dei tanti ristoranti e pranziamo, bene e ad un prezzo onesto. Torniamo all’hotel dove possiamo entrare in stanza, doccia, sonnellino, nuotata in piscina e ci si prepara per la passeggiata sulla Caldera da Fira ad Oia. La passeggiata è stata faticosa, salite e discese si susseguono ma i panorami sono davvero mozzafiato e siamo felici di ammirare il tramonto poco prima di Oia. Passeggiamo velocemente anche in questa cittadina, insieme a tantissime altre persone, il lusso si spreca e la sensazione di essere in un posto solo per VIP è forte. Decidiamo di riprendere il bus per mangiare qualcosa verso casa. Scendiamo a Fira e riprendiamo, per la quarta volta nella sola giornata di oggi, la strada verso Karkerados. Ci fermiamo in un bakery aperto 24 h su 24 dove mangiamo qualcosa di salato ad un prezzo davvero conveniente. Stremati raggiungiamo la nostra stanza.

Martedì 27 giugno

Sveglia presto, ci aspetta un taxi per raggiungere il porto. Abbiamo il traghetto per Milos alle 8,10 e dobbiamo prima ritirare i biglietti prenotati dall’Italia tramite web. Ci avevano fatto pressione per andare con largo anticipo al porto, alla fine attendiamo più di un’ora l’arrivo della nave. Arriviamo, dopo 2 ore circa, al porto di Milos dove ci attende il proprietario della casa prenotata con un amico. Ci porteranno con la loro auto presso l’appartamento prenotato tramite booking: Garyfallos a Trivosalos. Per raggiungere l’appartamento bisogna percorrere una scalinata. L’appartamento è semplice e il bagno è davvero piccolissimo ma c’è l’aria condizionata e un tavolo fuori. Ci si può adattare facilmente. Inoltre la gentilezza dei proprietari è stata davvero tanta, ci hanno portato al porto anche il giorno della nostra partenza per tornare a casa senza costi aggiuntivi e in totale spontaneità! Una volta lasciati i bagagli in appartamento usciamo per capire come muoverci in isola e se è possibile noleggiare un mezzo. Optiamo per un quad ma non sapendolo guidare lo noleggiamo inizialmente per pochi giorni, ma dopo poche ore Giuseppe si sentirà a suo agio e prolungheremo il nostro noleggio per tutta la durata della nostra vacanza.

Il quad però non era subito disponibile. Mangiamo quindi qualcosa in un panificio dove ci recheremo spesso nei giorni successivi, e andiamo in appartamento attendendo le ore 15,00. Non appena ci appropriamo del quad ci dirigiamo verso Mandrakia dove si possono ammirare i famosi syrmata (ricoveri per le barche dei pescatori) e facciamo un primo bagno veloce nella spiaggia deserta che guarda le syrmata.

Ci spostiamo a Firopotamos dove c’è gente ma comunque troviamo un po’ di posto per noi. La bellezza del luogo sta nella chiesa che si può ammirare dalla spiaggia, dopo un bagno infatti facciamo una passeggiata per ammirarla meglio e facciamo qualche foto.

Prima di andare a casa passiamo in un supermercato dove compriamo qualcosa anche per i panini del giorno dopo e, una volta a casa, ci prepariamo per visitare il capoluogo dell’isola: Plaka. Parcheggiamo alle porte del centro storico e passeggiamo per il kastro arrivando per il tramonto alla chiesetta vicino al castello. Facciamo delle foto e scendiamo in centro dove, dopo una passeggiata, ci rechiamo a cena a To Diporto dove ceniamo fuori, nel vicolo. Personale gentile e buon cibo ad un prezzo onesto ci permettono di vivere una buona cena. Dopo andiamo in pasticceria dove proviamo il nostro primo yogurt greco io con la frutta, Giuseppe con le noci. Stanchi andiamo a casa.

Mercoledì 28 giugno

Ci svegliamo presto e scopriamo che il caldo del giorno prima è presente già alle 8 del mattino. Facciamo colazione seduti fuori e ci prepariamo per uscire.

Dopo aver recuperato dei panini per il nostro pranzo la prima spiaggia di oggi è Paleochori che ci piace subito. Non c’è molta gente e possiamo stare tranquillamente in spiaggia ma non abbiamo l’ombrellone e dobbiamo organizzarci per “montare” il nostro grande telo tipo tenda.

Dopo aver mangiato i nostri panini decidiamo di andare a bere qualcosa nella spiaggia subito prima: Deep Blue. Vi è infatti un bar con terrazza panoramica su questa piccola ma scenografica spiaggia. Decidiamo di andare poi ad Agia Kiriaki una spiaggia molto tranquilla ma sempre dalle acque cristalline. Prima di tornare a casa ci fermiamo ad Adamas per informarci sulle escursioni in barca nella zona ovest dell’isola, non raggiungibile via terra. Ci sono tantissime agenzie che propongono escursioni e parliamo con dipendenti di 4 di loro. Raccogliamo le informazioni principali e, dopo uno yogurt, torniamo a casa dove, davanti al nostro piatto di pasta, decidiamo di rivolgersi a Polco Sailing che propone escursioni in barche a vela con al massimo 10 persone.

Dopo cena, quindi, torniamo ad Adamas per prenotare l’escursione e diamo un acconto. Facciamo una passeggiata e torniamo a casa.

Giovedì 29 giugno

Ci svegliamo presto e ci dirigiamo verso Sarakiniko. Parcheggiamo il nostro quad ed entriamo in un paesaggio lunare. Il percorso per arrivare alla spiaggia è breve e affascinante, arrivati alla spiaggia non ci siamo fermati ma abbiamo continuato a perlustrare la zona raggiungendo il punto dove è possibile fare dei tuffi e andare in acqua tramite una scaletta creata nelle rocce. Davvero uno scenario di rara bellezza. Assomiglia alla grotta della poesia a nord di Otranto ma qui le rocce bianche rendono il panorama ancora più particolare. Beppe si dedica ai tuffi, io faccio un paio di bagni brevi e mi dedico alle foto. C’erano già alcune persone ma con il passare dei minuti la gente aumenta. Il caldo è fortissimo e l’ombra offerta dalle rocce diventa ben presto un miraggio. Decidiamo quindi di rientrare a casa per mangiare qualcosa e riprenderci dal caldo.

Dopo un po’ di riposo ci dirigiamo verso Palafragas, altra spiaggia molto particolare e scenografica dove però non ci fermiamo ma facciamo solo qualche foto. Ci spostiamo nella vicinissima Kapras dove ci sistemiamo all’ombra delle rocce in alto. Facciamo un bel bagno, l’acqua qui è pulita ma la presenza della sabbia la rende un po’ torbida, inoltre sono presenti i pesciolini che amano pizzicare le caviglie… Dopo circa un’ora decidiamo di vedere anche l’altra spiaggia vicina, quella di Pachena. Spiaggia “tradizionale” ma con degli scogli in acqua che permettono di vedere alcuni pesci a pochi centimetri dal bagno-asciuga.

Torniamo a casa e ci prepariamo per andare a cena a Pollonia. Il paese si rivelerà essere limitato ai locali presenti intorno al molo, sicuramente dev’essere un bel posto dove alloggiare vista la presenza di eleganti edifici ma come luogo di svago ci ha lasciato quantomeno perplessi. Mangiamo da Gialos fraintendendo un piatto del menu (menu in italiano con traduzione errata). Spendiamo il giusto e ci offrono dell’ouzo, liquore tipico, che apprezziamo.

Venerdì 30 giugno

Questa mattina voglio fare un giro “culturale” e ci dirigiamo nella vicina Tripiti per visitare le Catacombe, 4 euro per l’ingresso con la visita guidata, dura circa 10 minuti e la ragazza che se ne occupa è anche la persona che fa i biglietti. Noi siamo arrivati in contemporanea con una famiglia greca quindi la guida parlava prima in greco e poi in inglese, per noi. Diciamo che le spiegazioni sono state un po’ superficiali. In ogni caso è una visita che potrei suggerire anche se in Italia abbiamo posti più interessanti a cui si può accedere pagando meno. Molto bello, invece, il panorama su Klima. Ci dirigiamo quindi verso il teatro antico poco lontano, purtroppo non è possibile visitarlo e quindi ci accontentiamo di qualche foto da vicino e decidiamo di andare a Klima a vedere i meravigliosi syrmata famosi per i loro diversi colori. Sicuramente è un piccolo angolo di mondo da vedere, molto piacevole restare qualche tempo in questo porticciolo. Abbiamo bevuto una bevanda fresca in un locale sulla piccola spiaggia e siamo andati verso casa.

Abbiamo pranzato a casa e dopo un po’ di riposo ci siamo diretti nella parte est dell’isola dove sarebbe sconsigliato addentrarsi con i mezzi a noleggio.

La nostra meta è Kastanas. Dalla strada asfaltata il tragitto per uno sterrato non è proprio corto e la strada è in effetti un po’ complicata ma andando piano è possibile raggiungere una spiaggia semplicemente splendida. Le pochissime persone presenti, comprensibilmente, aiutano ancor più a godere di questo posto. I sassi hanno mille colori (ex zona mineraria) così come le rocce alle nostre spalle. Il mare è limpidissimo e dalle infinite sfumature. Rientrando a casa decidiamo di dare uno sguardo anche alla lunga e bianca spiaggia di Voudia. Purtroppo è davvero vicina agli impianti minerari ancora in funzione e quindi non ci piace molto.

Ceniamo e andiamo poi a fare una passeggiata a Tripiti, visto la buona impressione che ci aveva fatto in mattinata. Mangio un’ottima crepes in una pasticceria con vista su Klima, concludendo una bella giornata.

Sabato 01 Luglio

E’ arrivata la giornata dedicata al nostro giro in barca. Con calma andiamo ad Adamas e, visto il nostro anticipo, decidiamo di bere un caffè in un bar. Pessima idea…sono lentissimi e io devo lasciare a metà il mio primo caffè greco e Beppe deve ingurgitare il suo frappè in un sorso.

Alle 10 si formano i gruppi delle 3 barche che partiranno alla stessa ora. Noi saliamo su Gina, oltre a noi ci sono una coppia di inglesi, una di norvegesi, una di spagnoli, una di greci, ed una ragazza russa, più i due membri dell’equipaggio. Ci raccontano che è rarissimo avere solo 2 italiani nelle barche di Polco. Inizia la navigazione e noi decidiamo di goderci il sole, pensando che con il passare delle ore sarebbe stato meglio mettersi sotto il tendalino per ripararsi dai raggi più pericolosi. Passiamo davanti a Klima e l’ammiriamo dal mare, ci fanno vedere alcuni scogli con forme particolari, uno bellissimo sembra un coniglio da un lato e un orso/leone dall’altro. Proseguiamo verso la costa ovest e ci fermiamo per il nostro primo bagno a Kalogries, una spiaggia caraibica, con sabbia chiara. Ci facciamo dare occhialini e pinne, arriviamo fino alla spiaggia e ci facciamo alcune foto. Risaliti in barca il primo break-spuntino: colazione con frutta e torta + da bere: succo o tè. Si riparte e Giuseppe prova pure a guidare la barca. Arriviamo a Sykia. La barca si ferma su una baia di roccia davanti ad una grotta…i colori dell’acqua ci abbagliano. Veniamo divisi in due gruppi e con un gommone veniamo portati dentro alla cava…non ha più parte del soffitto quindi ci troviamo davanti ad un luogo unico. Descriverlo non è per me facile. Posso solo dire che è uno dei posti più spettacolari che abbia mai visto, è bellissimo camminare sulla “spiaggia” e vedere le formazioni create dal crollo del soffitto ma anche dal vento. Mentre siamo lì il timoniere della barca ci fa tante foto e io sento tutta la fragilità e la caducità di questo luogo (continua a cadere, infatti, polvere e sabbia dall’alto). Dopo circa un’ora rientriamo alla barca e troviamo il pre-lunch: pane, patate, creme, olive, spiedini, ci viene offerto vino, ouzo o birra.

Si riparte per arrivare in poco tempo a Kleftiko. Ci sono molte altre barche ma non si ha la sensazione di folla opprimente. Anche qui esploreremo il luogo divisi in due gruppi. Sempre il timoniere ci accompagna nella prima grotta, quella del dragone. Da qui infatti è possibile sentire il suono della risacca che sembra davvero il verso in un animale mitico. Ci spostiamo poi in una grotta dove è possibile scendere, essendoci una spiaggetta di sassolini neri. Li ci fa giocare con l’acqua per creare delle foto divertenti e infine ci accompagna nell’ultima grotta. L’azzurro è quasi fosforescente. Ci buttiamo in acqua un po’ alla volta e ci fa altre foto che purtroppo non renderanno visto la qualità della macchina fotografica utilizzata. Il secondo gruppo ci subentra e noi restiamo in acqua vicino alla barca, Sono presenti tantissimi pesci. L’acqua è davvero profonda e dopo un po’ decido di salire in barca mentre Beppe continua un po’ a perlustrare la zona. Una volta risaliti anche quelli del secondo gruppo si pranza (sono ormai le 16 quasi) con un piatto di spaghetti al ragù (cucinati bene) e un’insalata. Riprendiamo il mare per dirigerci verso Gerontas, spiaggia a sud ovest dell’isola da dove è possibile fare tuffi. Ultimo bagno per tutti e risaliti in barca ancora frutta e l’assaggio di mastika, liquore prodotto solo nell’isola di IOS. Molto buono.

Essendoci parecchio vento vengono aperte le vele e quindi veleggiamo verso Provatas dove purtroppo finisce il nostro giro. Veniamo accompagnati verso la spiaggia sempre in gommone e sopra la spiaggia ci aspetta una signora con una piccola macchina che ci porta ad Adamas. Riprendiamo il nostro quad e andiamo a casa. Questa sera mangiamo a casa e non usciamo, siamo troppo stanchi.

Domenica 02 Luglio

Questa mattina andiamo a Tsigrado. Arriviamo e il panorama ci piace subito. Lentamente scendiamo attraverso le rocce usando le scalette presenti. In spiaggia ci sono poche persone e nel corso delle prime ore ci troveremo in compagnia quasi solo di italiani. Che dire della spiaggia??? Un sogno… acqua trasparente dalle mille sfumature, grotte, gallerie, tanti pesci. Vale decisamente la pena passare qualche ora qui. Noi ci mettiamo verso sinistra oltre le rocce vi è un’altra piccola insenatura dove c’è stata ombra fino a dopo pranzo. Abbiamo quindi mangiato con i nostri stuzzichini comprati in panificio e quando il sole ci ha raggiunto ci siamo spostati a Firiplaka dove però io ho avuto un momento di difficoltà, troppo caldo. Siamo stati qualche minuto nel minuscolo bar della spiaggia e ci siamo incamminati oltre alla zona in concessione. Dopo essermi un po’ ripresa, anche grazie alla macedonia che Beppe mi porta dal bar, decidiamo di camminare un po’ sul bagnoasciuga. Onestamente non la trovo la più bella dell’isola anche se naturalmente è sicuramente una spiaggia da vedere. Andiamo a casa e dopo una doccia usciamo per andare a cena a Mandrakia al ristorante Medousa, consigliato da due signori veronesi conosciuti a Tsigrado. Dobbiamo attendere un po’ per avere un tavolo. Mangiamo bene, abbondantemente e davanti ad un bel panorama. Da consigliare.

Lunedì 03 Luglio

Decidiamo di andare a Kimolos con il traghetto che si prende da Pollonia. Arriviamo per tempo, in pochi minuti il traghetto ci porta in questa isoletta. Con il quad andiamo prima a fare un giro a Chorio il paese dell’isola che ci affascina molto, il caldo però si fa sentire e ci muoviamo velocemente alla scoperta dell’isola. Ci fermiamo ogni tanto per qualche foto e arriviamo alla splendida PRASSA. Troviamo riparo vicino ad alcune tamerici e passiamo delle ore di riposo e nuoto. Unico difetto di questa paradisiaca spiaggia anche attrezzata è il bar poco fornito…non ha frutta e il toast che ordiniamo è praticamente solo pane. Rientriamo verso il porto e prendiamo il traghetto verso Pollonia.

Dopo cena andiamo a Tripiti per una crepes che purtroppo non è buona come quella mangiata venerdì.

Martedì 04 Luglio

Purtroppo è arrivato l’ultimo giorno a Milos e non voglio perdere la visita alla spiaggia di Sulfure Mine, sicuramente suggestiva. Prima di andarci lasciamo i bagagli nel supermercato del proprietario dell’appartamento che la sera ci riporterà al porto. La strada per raggiunge la spiaggia è davvero complicata, soprattutto nell’ultima parte. La vecchia miniera abbandonata ha un fascino particolare e stupisce vedere tutto quello che è stato lasciato sul luogo. Oggi il vento si è alzato, il mare è mosso e quindi la spiaggia non sembra avere i colori a cui siamo abituati. In ogni caso non ci volevamo fermare lì e ci spostiamo, quindi, nella spiaggi di Deep Blue dove per 6 euro noleggiamo un ombrellone e due lettini (un po’ precari) e restiamo per qualche ora di relax. Purtroppo anche qui il vento ha alzato le onde e l’acqua non sembra splendida come il primo giorno. Dobbiamo tornare a Trivosalos dove Beppe deve a malincuore salutare il quod e con l’auto di Christo andiamo al porto. Purtroppo il mare è mosso così la nostra nave arriva con quasi 40 minuti di ritardo.

Milos è tutto ciò che si può sognare da un’isola…piccoli borghi dove passeggiare, buoni ristoranti, splendide spiagge tutte diverse, panorami mozzafiato… salutandola ho provato un senso di malinconia. Mi mancherà.

Il viaggio poi si rivela un incubo… io sto male per le quasi 3 ore che ci mettiamo per arrivare al porto di Santorini dove ci attenderà un signore per portarci, con la sua piccola auto decapottabile, ad Emporio dove abbiamo prenotato un appartamento per le nostre ultime due notti di vacanza. L’appartamento è bello ma purtroppo senza mezzo privato essere ad Emporio si rivelerà presto una pessima scelta. Sfiniti dopo una doccia andiamo a letto.

Mercoledì 05 Luglio

Usciamo di casa, dopo colazione e passeggiamo brevemente per il centro storico di Emporio, caratteristico. Aspettiamo molto tempo un bus dalla fermata dopo aver invano cercato un noleggio auto/moto/quad in zona. Arrivati a Fira, noleggiamo un quad e ci dirigiamo alla spiaggia di Vlychada. Particolare per le rocce strane presenti. Spira un vento forte e il mare è molto mosso, niente bagno. Dopo qualche tempo ci spostiamo per visitare la Red Beach. Parcheggiamo in pieno caos, qui c’è affollamento totale. Dall’alto la spiaggia è sicuramente interessante ma stretta e meno bella di quanto mi aspettassi. Ci fermiamo a mangiare qualcosa ad Akrotiri, da Zafora. Mangiamo tanto e bene anche se il locale, come altri sull’isola, ha una pulizia approssimativa.

Decidiamo di andare a vedere la zona di Kamari, dove passeggiamo tra i bagni, alcune extra lusso, e gli hotel e i negozi. Il luogo ci sembra un misto tra Rimini e (immaginiamo) Forte dei Marmi. La spiaggia nera ha il suo fascino ma in mezzo a quella situazione non l’apprezziamo. Ci spostiamo a Perissa da dove, dopo qualche minuto seduti sulla sabbia, decidiamo di rientrare in appartamento per prepararci per andare a Oia. Mi vesto troppo leggera e in quad sentirò molto freddo per la lunga strada che porta a Oia.

Parcheggiamo un po’ fuori gratuitamente e ci facciamo una passeggiata ammirando nuovamente il panorama che solo da qui si può godere. Proviamo ad avvicinarci al punto più a ovest dell’isola per vedere il tramonto, ma c’è un vero ammasso di gente e decidiamo di sederci in un locale trendy e ammirare il sole calare sul mare dalla sua terrazza. I cocktail costano cifre sproporzionate quindi io opto per un bicchiere di vino e Beppe per una birra, ordiniamo anche una bruschetta che in proporzione è regalata visto anche come verrà ben presentata. Ci spostiamo poi a cena da Pizza Edwin dopo aver letto le buone recensioni. Il locale potrebbe migliorare anche se ha un aria semplice e familiare, dunque piacevole, il servizio è un po’ lento visto che il titolare sia praticamente da solo nel locale (naturalmente in cucina ci sarà stato certamente qualcuno), la pizza è accettabile per essere fuori dall’Italia ma non straordinaria.

Riprendiamo il quad e andiamo a dormire.

Giovedì 06 Luglio

Facendo due giri con il quad siamo a Fira con i bagagli e attendiamo a il bus per l’aeroporto. Si rientra in Italia.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche