Tour di Cuba 3

Alla scoperta delle città del nord e del centro, poi relax finale a Cayo Santa Maria
Scritto da: alpetruz
tour di cuba 3
Partenza il: 20/01/2018
Ritorno il: 03/02/2018
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €

Sono appena rientrato da Cuba e voglio condividere subito la mia esperienza, altrimenti poi dimenticherei tutto 🙂

Non scriverò dei monumenti o dei luoghi da vedere perché indicazioni si trovano su tutte le guide.

Sono partito con altri 3 amici per un viaggio di 2 settimane. L’idea era di alternare mare e giri in città. Siamo partiti da Roma con Iberia, facendo scalo a Madrid. Il volo a/r ci è costato 570€, abbiamo viaggiato in economy, e la qualità del cibo a bordo è davvero pessima. Arrivati in aeroporto abbiamo fatto la fila agli sportelli automatici per cambiare gli euro in CUC (il cambio era a 1,18 cioè per 1€ ci han dato 1,18 CUC) Ma c’è uno sportello di cambio con addetto anche subito fuori dall’aeroporto sulla sinistra. Ce ne siamo accorti quando abbiamo preso il taxi.

Costo del taxi giallo 30 CUC, tariffa fissa, zero possibilità di trattare.

A Cuba ci sono due valute, CUC (pesos convertibles) e CUP o MN (moneda nacional). Praticamente il turista usa solo il CUC, noi abbiamo avuto qualche CUP perchè abbiamo preso delle pizzette nelle classiche “ventanillas”.

Questione internet: bisogna comprare le tessere ETECSA per connettersi nei punti wifi (in genere nelle piazze, fuori dagli alberghi importanti e nei corsi principali). Anche i cubani possono connettersi solo lì, quindi riconoscerete subito un’area wifi.

La tessera costa 1 CUC per 1 ora di connessione, oppure c’è quella da 5 CUC per 5 ore. Questo è il costo che troverete solo nei centri ETECSA, per strada o negli hotel o nelle case ve le vendono al doppio, valutate voi. Nel centro ETECSA in calle Obisbo di Havana c’è sempre una coda, con un attesa di almeno 15 minuti, noi l’abbiamo comprata lì.

Una costante del nostro viaggio è stato il frente frio (il fronte freddo), maltempo che ci ha accompagnato per tutto il viaggio, nonostante il quale siamo tornati abbronzatissimi, però il mare ne ha risentito, essendo mosso e perdendo i colori tipici caraibici.

Evitate gennaio.

Passiamo al viaggio vero e proprio.

L’AVANA: 3 NOTTI, DAL 20/01 AL 23/01

Abbiamo alloggiato in una casa particular (abitazione privata) a Centro Habana, contatto avuto da una ragazza cubana che lavora a Bari, la nostra città. Non metto il nome della casa perché sconsiglio di prendere casa a Centro Habana. Consiglio vivamente Havana Vieja (centro storico), sia per la qualità delle case, sia perché altrimenti dovreste camminare un po’ per raggiungere la parte vecchia.

Noi a Centro Habana abbiamo visto il decadimento vero, sembrava una città bombardata, anche questo fa parte del fascino di un viaggio, ma non mi sento di consigliare di alloggiarci. C’erano case particular anche in edifici che potevano crollare da un momento all’altro, e ho detto tutto. Nota positiva, che ogni autista terrà a precisare, è che la città è molto tranquilla e si cammina tranquillamente senza problemi. Alloggiando a Centro Habana ci siamo mischiati molto di più ai cubani, non ho mai visto turisti lì, forse per questo ci guardavano sbigottiti 🙂 Ed è stato proprio a Centro Habana che abbiamo provato il cibo delle “ventanillas” (finestre aperte che davano sulla strada al cui interno preparano quasi sempre solo pizzette e spaghetti). Le pizzette straunte possono andar bene, costavano tra i 15 e i 20 CUP (cioè la moneda nacional, quella usata dai cubani), in pratica meno di 1 CUC (1 CUC sono 25 CUP).

Il 21 gennaio abbiamo fatto il tour di Havana in auto d’epoca dalle 9 del mattino alle 17, comprato dall’Italia sul sito Travelnetcuba. L’autista parlava solo cubano, ma c’era anche la guida, Nilo, un signore che parlava un buon italiano e che ci ha spiegato tante cose, rivelandosi un’ottima guida, tant’è che pensavamo di dargli una bella mancetta alla fine, solo che poi anche lui è caduto nel tipico costume locale della commissione.

A Cuba tutti avranno un ristorante buonissimo da proporti, oltre ai sigari migliori, al rum migliore, ecc.. Ovviamente tutti hanno un ritorno economico, cioè prendono una commissione. La nostra guida ci ha messo in guardia su questo, salvo poi fare la stessa cosa. Ci ha portato in un negozio di sigari e rum dicendoci che per i sigari era il posto migliore con i prezzi migliori, e facendoci gustare il rum Legendario (si trova solo a Cuba) dicendoci che era l’unico posto che lo vendeva. Il rum lo abbiamo trovato anche in altri negozi, e gli stessi sigari comprati lì li abbiamo trovati ovunque a prezzi anche migliori. Ma la cosa peggiore è stato il ristorante dove ci ha portati, La Casa, nel quartiere Vedado, ristorante davvero pessimo nel quale abbiamo pagato 23 CUC incluso servizio, una cifra che non abbiamo pagato in nessun altro locale, nemmeno in due ristoranti ottimi di cui poi parlerò.

Morale della favola: per sigari e rum qualunque negozio va bene, evitate solo chi vi propone qualcosa per strada, magari accennando alla mitica cooperativa 🙂

Il 22 gennaio abbiamo girato random, poichè il giorno prima avevamo visto quasi tutto, quindi ci siamo dedicati a qualche altro posticino e ai souvenir.

Per i ristoranti affidatevi a tripadvisor, i migliori che vi propone non vi deluderanno.

VINALES: 2 NOTTI, DAL 23/01 AL 25/01

Per raggiungere Vinales e le successive città abbiamo prenotato un tassista privato sul sito Amorcuba senza pagare alcun anticipo, poiché si paga tutto direttamente a lui sul posto. L’autista si chiama Raul, un ragazzo simpatico di 32 anni, che conosce stradi e posti (ma noi sapevamo già cosa vedere), mentre come consigli sulle case non ci ha soddisfatti, quelli che conosceva dove ci ha portati nei giorni successivi li abbiamo sempre scartati, trovando sempre qualcosa di meglio. Comunque, il 23 mattina partenza prevista alle 9, alle 8.40 era già fuori ad aspettarci, abbiamo caricato i bagagli e siamo partiti imboccando il Malecon. In viaggio verso Vinales sull’autostrada si scopriranno tante cose strane, non ve le svelo.

A Vinales avevamo prenotato una casa tramite il sito casasdecuba, casa Tatica di Gilberto e Dairenis. È una casa ottima, sono due persone simpaticissime, se trovate posto andate lì, e cenate anche da loro, cucinano benissimo. Colazione ottima e abbondante, pranzi e cene a 10 CUC. Noi abbiamo potuto cenare solo il secondo giorno, un’aragosta a testa accompagnata da tante altre cose. Il primo giorno abbiamo cenato al ristorante El Olivo che aveva delle buone recensioni su Tripadvisor e, infatti, non ci ha deluso.

Il primo giorno a Vinales abbiamo visto la Cueva del Indio (5 CUC) e fatto il giro a cavallo tra mogotes e piantagioni di tabacco, 5 CUC all’ora. Ci vogliono almeno 2 ore. I sigari del campesino sono buoni, 3 CUC a sigaro, ma a Trinidad nel ristorante vicino alla torre della Manaca Iznaga troverete un simpatico vecchietto che li fa al momento e li vende a poco più di 1 CUC.

Se poi volete solo Cohiba, Montecristo, Partagas e Romeo y Julieta per fare dei regali, allora qualunque negozio andrà bene.

Il 24 siamo andati a Cayo Levisa (evitate Cayo Jutias), costo del traghetto buffet incluso 35 CUC. Purtroppo soldi buttati, il sole lo abbiamo visto solo per un’ora, poi si è coperto tutto, si è alzato un forte vento, mare agitato e ciao ciao alla prima giornata di mare.

Buffet voto 6.

PLAYA GIRON-CALETA BUENA-CIENFUEGOS: 2 notti – dal 25/01 al 27/01

Il 25 alle 8, dopo un’abbondante e squisita colazione, salutiamo Gilberto e Dairenis per dirigerci a Playa Giron. Ci attende un viaggio molto lungo, si torna all’Havana per imboccare altra autostrada che porta al centro dell’isola.

La nostra auto all’altezza del pueblo del nostro autista (doveva passare per prendere delle cose e il paese era a pochi km da la havana) inizia ad avere un problema. Ci fermiamo a casa di Raul, conosciamo tutta la famiglia (genitori, zii, cognati e vicini) e con sommo piacere ci dice che il motore ha una rottura. Sostituiranno l’intero blocco, ci vorrà un po’, ma per fortuna loro sono abituati a queste cose, hanno tanti pezzi di ricambio, e sempre per fortuna il guasto non è accaduto lontano da casa, altrimenti non so quanto avremmo perso. Comunque siamo arrivati tardissimo a playa Giron, il museo della rivoluzione stava per chiudere. Abbiamo cercato una casa, quella dove abbiamo deciso di fermarci era vicino alla strada con i ristoranti, nulla di che, se non ricordo male si chiamava Rhodelia. In ogni caso ce ne sono tante, anzi sono quasi tutte case particular. Abbiamo sistemato i bagagli, fatta una doccia e per le 19 abbiamo cenato al ristorante El Crocodilo, buono ed economico.

Il 26 mattina dopo una colazione abbastanza decente, abbiamo cambiato altri euro di fronte al museo, e poi siamo entrati nel museo della rivoluzione, interamente dedicato al tentativo americano di invadere Cuba e respinto dai rivoluzionari. Costa solo 1 CUC. Dopo il museo ci siamo diretti a Caleta Buena, una spiaggia di rocce bellissima, ingresso comprensivo di pranzo a buffet e open bar a 15 CUC, buffet niente di che, voto 6, ma finalmente giornata di mare fantastica, nuvolosa ma abbronzante, mare stupendo e pesci molto belli. La spiaggia chiude alle 17 (quasi tutte le attività sono dalle 10 alle 17 ahimè) e quindi tristemente ci avviamo verso la città di Cienfuegos, e inizia anche a piovere.

Le case proposte da Raul non ci piacciono, andiamo a vedere una segnalata dalla Lonely ma è già occupata, per fortuna quella di un’amica della proprietaria ha due camere libere. Casa bella, di una coppia giovane molto simpatica. Colazione così così. Però la consiglio. Tutti i riferimenti li metto alla fine del diario. Tempo di sistemarci e fare una doccia, poi usciamo per cenare. Tripadvisor ci consiglia Las Mamparas, sarà la nostra scelta, spendiamo 9 CUC inclusi dolce e caffe, porzioni grandi e buone.

La mattina seguente abbiamo visitato la città e Punta Gorda (di fronte al Palazzo del Valle c’è un fast food dei cubani, abbiamo preso un hamburger una birra e un caffe il tutto a 2 CUC). Poi ci siamo diretti a Trinidad.

Nota su Cienfuegos: qui abbiamo trovato più jineteros (quelli che cercano di venderti o proporti di tutto o di fregarti) che in qualsiasi altro posto, con uno ho avuto anche un alterco, ma si è calmato quando gli ho risposto a tono in spagnolo e ha capito che non eravamo dei polletti. Quindi dite sempre “No, gracias”.

TRINIDAD: 3 NOTTI – DAL 27/01 AL 30/01

Da Punta Gorda ci siamo diretti a Trinidad. Siamo arrivati nel primo pomeriggio, siamo andati alla casa di un amico di Raul, ma era davvero improponibile. Non avevamo tanta voglia di girare, anche perché il centro storico di trinidad è fatto di sassi scomodi e cosparsi ovunque di cacca di cavallo, se poi ci aggiungete la pioggia allora sì che la voglia di girare viene meno. Comunque di fronte c’erano altre due case, andavano bene e le abbiamo prese. Lasciati i bagagli siamo andati un po’ in giro. La torre del convento di San Francesco (oggi museo) stava per chiudere, quindi siamo andati in Plaza Mayor per un po di wifi. Da lì siamo stati al locale La Canchanchara per gustare il cocktail omonimo e ascoltare un po’ di musica. Dopo il meritato relax abbiamo cercato un ristorante consigliato su Tripadvisor. Dopo vari giri e informazioni richieste ai locali (ognuno ci diceva un punto diverso, mah) abbiamo trovato il ristorante… ma era chiuso. Siamo tornati indietro verso casa e nei pressi della Canchanchara c’era un ristorante El Jiguey, le cui pizze sembravano buone e i prezzi ragionevoli. Inoltre accanto c’è una creperia, quindi dopo la nostra idea era di un dolce dopo cena. La cena è stata uno schifo, abbiamo perso mezz’ora ad aspettare che ci servissero, e i piatti erano davvero orrendi. Abbiamo lasciato almeno metà del piatto, pagato alla velocità della luce e corso alla creperia che chiudeva alle 22. Lì abbiamo preso 2 crepes alla nutella, ci sono sembrate un capolavoro (la nutella renderebbe buona una pietra), inoltre io e altri due maschietti del gruppo abbiamo potuto apprezzare la particolare bellezza di due dipendenti, e questo ha reso più piacevole quel giorno. Speravamo di trovarle nei giorni seguenti, ma non è andata così. La prima serata si è conclusa alla Casa de la Musica, ottimo posto per la salsa suonata dal vivo e per spettacoli folkloristici. Il posto è all’aperto sulla scalinata in Plaza Mayor, ma viene transennato e quindi bisogna pagare 1 CUC.

Il 28 gennaio abbiamo visitato la Valle de los Ingenios. Siamo stati prima al Mirador dove ci siamo lanciati nel vuoto sui cavi (stile salto dell’angelo in Basilicata), poi ci siamo diretti alla Manaca Iznaga. Siamo saliti sulla torre panoramica (pagando il solito CUC), poi una piccola pausa al ristorante per un po’ di acqua, lì c’era il vecchietto che fa i sigari ad un costo molto conveniente.

Siamo poi ripartiti per visitare Sancti Spiritu. Con nostra grande sorpresa, scopriamo un paese molto tranquillo, con pochi turisti, molto pulito, nessuno che ti infastidisce per venderti qualcosa, in ottime condizioni, e la gente del posto è davvero molto gentile. Il wifi inoltre va a bomba. Scopriamo grazie alle informazioni dei locali, confermate da Tripadvisor, che c’è un ottimo ristorante, e ci andiamo. Il ristorante è ottimo, si chiama Berkana, mangiamo davvero bene per la prima volta, ci rilassiamo alla grande, poi restiamo ancora un po’ sul boulevar per un po’ di wifi, acquistiamo una scheda ETECSA senza fare alcuna fila, la gente del posto ci guarda sorridendo, ci sono davvero pochissimi turisti. Verso le 17 con grande dispiacere lasciamo il paese, il nostro autista non ama guidare col buio, e ha ragione. Tra buche enormi, gente che cammina sulla strada e abbaglianti che qui non usano togliere quando si incrocia un altro veicolo (seduto accanto al guidatore ho temuto il peggio)… Rientrati a Trinidad, ci fermiamo alla Canchanchara, poi dato che non abbiamo fame non ceniamo ma prendiamo solo una crepe nel solito locale, poi di nuovo alla Casa de la Musica.

Il 29 gennaio giornata di mare a Playa Ancon e serata a Trinidad dove mangiamo al ristorante San Josè, molto buono, ropa vieja ottima, consigliato dalla cameriera del Berkana e confermato da ottime recensioni su Tripadvisor. Chiudiamo il nostro soggiorno a Trinidad ancora una volta alla Casa de la Musica.

Trinidad non ci ha entusiasmato (a parte le serate di musica molto belle), forse sarà stato per il maltempo che ne ha cancellato un po’ i colori e che ha reso molto scomodo camminare nel centro storico. Ma come penso sempre, tutto fa parte del fascino di un paese diverso, perciò anche queste giornate mi hanno regalato qualcosa.

CAYO SANTA MARIA: 4 notti – dal 30/01 al 03/02

Ed eccoci pronti la mattina del 30 gennaio a partire verso i cayos del nord (gli isolotti di sabbia bianchissima che si raggiungono percorrendo un terrapieno sul mare).

Avevamo prenotato il resort all-inclusive Grand Memories, per concludere il nostro viaggio con un po’ di relax assoluto al mare, dopo tanti giorni di camminate e continui spostamenti in auto. Anche questo viaggio da Trinidad porta via più di 4 ore, sulla strada è d’obbligo un passaggio da Santa Clara per rendere omaggio al mausoleo del grande Che Guevara. Qualche foto, visita al museo, poi ci dirigiamo anche alla zona del treno blindato, quindi ripartiamo verso Caibarien, ultimo paesino prima di imboccare il Pedraplèn.

C’è un casello all’ingresso del terrapieno dove si paga un pedaggio (Raul paga 2 CUP) e si mostrano i passaporti. L’inizio di questi giorni di relax non ci sorride, inizia a piovere di brutto, e Raul infierisce dicendoci che sarà così per due giorni. Le previsioni a Cuba sono state sempre inaffidabili con questo fronte freddo, per fortuna ha smesso di piovere, ma nuvoloni e vento non ci hanno più abbandonato, con il sole che a sprazzi ha fatto capolino, permettendoci in ogni caso di sfoggiare un’ottima abbronzatura al ritorno. Il resort è molto buono, è un 5 stelle (ovviamente per lo standard cubano, ma comunque molto buono), rapporto qualità/prezzo ottimo, personale molto cortese, ogni singolo dipendente inclusi giardinieri e manutentori salutano sempre. Le camere sono ottime e dotate di tutto, il buffet è buono, soprattutto per gli stranieri. Abbiamo cercato di spiegare al pizzaiolo come si fa la pizza, ma è rimasto sulle sue convinzioni (povera pizza!). Abbiamo portato un po’ di sana allegria italiana visto che nei resort dei cayos c’è il 90% di canadesi! La spiaggia è molto bella, purtroppo il mare era mosso e ha nascosto i suoi colori caraibici, ma ci siamo in ogni caso goduti il giusto relax.

È stato un viaggio stupendo, in cui non ci siamo fatti mancare nulla, solo il maltempo quasi continuo ci ha tolto un po’ di buonumore e qualche imprevisto lungo il percorso; ma è stata un’esperienza incredibile.

Se avete bisogno di informazioni potete contattarmi, cercherò di aiutarvi per quanto possibile.

ECCO ALCUNI UTILI RIFERIMENTI

AUTISTA – Raul (contattatelo direttamente tramite sms, non ha whatsapp, oppure chiedete di lui tramite sito Amorcuba) – tel. 005352485490

CASE PARTICULAR

Vinales – Casa Tatica (di Gilberto e Dairenis) – 25 CUC a notte

Cienfuegos – Hostal Guama (di Diana Rosa e Dainer) – 25 CUC a notte

RISTORANTI

Vinales – Casa Tatica

Vinales – El Olivo

Playa Giron – El Crocodilo

Cienfuegos – Las Mamparas

Trinidad – San Jose’

Sancti Spiritus – Berkana

RESORT ALL-INCLUSIVE

Cayo Santa Maria – Grand Memories Paraiso



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