Cuba, esperienza di vita

Più che un viaggio si può definire un'esperienza di vita. Attraversare Cuba ti fa conoscere un popolo straordinario e ti fa tornare a casa un po' cambiato
Scritto da: Dragonfalcon
cuba, esperienza di vita
Partenza il: 26/10/2016
Ritorno il: 17/11/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Eccoci qua, alla fine sono riuscito a scriverla. Avevo detto che l’avrei messa subito ed invece come al solito è passato quasi un anno. Quasi un anno da un’incredibile esperienza in un paese davvero affascinante. Tralascio tutta la parte precedente alla partenza, dove io cercavo di organizzare tutto in ogni minimo dettaglio, costi, orari, mappe, case, chi più ne ha più ne metta per avere tutto sotto controllo, mentre Roberta (la mia fidanzata e compagna di viaggio) era già in clima Cuba, ovvero assolutamente tranquilla e rilassata. Lei ha preso contatto con una sua amica che va spesso a Cuba per avere informazioni generiche, il resto lo avremmo aggiustato lì per lì. Insomma, alla fine bastava partire!

Info di pre-partenza: volo prenotato a fine ottobre con air France, andata Firenze-Parigi (2h stop)-Havana. Ritorno (con klm) Havana-Amsterdam (1.20h di stop)-Firenze al costo di 450€ circa. Solo le prime due notti prenotate in casa particular all’Havana tramite contatto di una nostra amica di Piombino, il taxi dall’aeroporto alla casa (30cuc) ed un volo interno dall’Havana a Santiago.

DAY 1

Pre partenza: il volo era alle 12, verso le 9 finivamo le valigie, io esco dalla doccia, Roberta e mia sorella arrivano con una faccia strana….”hanno appena dato un annuncio alla radio, è morto Fidel”. Non importa dire la mia reazione, completamente sconvolto, la mia mente (da super organizzatore) già va ai possibili disagi, stop voli, mezzi di trasporto, etc., tutto poteva essere possibile. Con questa notizia ci dirigiamo verso l’aeroporto e regolarmente iniziamo la nostra avventura! Arriviamo all’Havana alle 23 circa, ad attenderci c’è un cartello con il nostro nome, è il ragazzo mandato da Elizabeth (proprietaria casa particular), ci porta fuori ed andiamo a cambiare i nostri primi soldi, niente cup però, a quanto pare li avevano finiti. Ci porta verso la casa posta in centro Habana accanto alla casa delle musica e di fronte ad un supermarket (scopriremo posizione comoda, anche per vedere di più la vera cuba e cubani), nel tragitto ci parla un po’ della strada che stiamo facendo e che dovrò fare varie deviazioni visti i funerali del leader Fidel. Arriviamo a casa, citofoniamo ed Elizabeth fa salire solo Roberta lasciando me fuori con i bagagli, dopo 15 minuti di attesa e nessuna notizia già pensavo a vari sgozzamenti e similari, dopo un po’ invece mi fanno salire, si erano semplicemente messe a chiaccherare dimenticandosi di me!!! La prima notte ce la farà passare nelle casa di un amica lì vicino, in quanto degli ospiti si sono trattenuti un giorno in più. Andiamo a dormire con l’appuntamento della colazione da Elizabeth la mattina seguente.

DAY 2

Colazione (5cuc a testa) in terrazza a casa di Elizabeth con una splendida vista sul supermarket (che sarà utilissimo) ed un palazzo semi crollato, ma vi dirò aveva un fascino incredibile. Colazione con uova (tipologia a scelta), pane, burro, marmellata, succo di frutta ultra fresco (i succhi sono troppo buoni, però bisognerebbe cercare di bere quelli fatti con acqua o ghiaccio di bottiglia) e frutta. Successivamente scopriremo che quella è una delle colazioni più light che troveremo. Dopo varie indicazioni su cosa poter vedere, mettiamo le gambe in spalla ed iniziamo il tour per Havana veja ed il centro Havana. Dopo un iniziale smarrimento iniziamo ad orientarci, anche grazie ai mille cubani che ci fermano per venderci qualcosa. Ah, piccola info, dati i funerali di stato, niente alcool e musica per 9 giorni. Questo creerà un clima molto più tranquillo e meno festoso ma sicuramente unico da vivere a Cuba. Non sto a dire cosa abbiamo visto nei dettagli, prima di tutto perché non ricordo i nomi ma soprattutto perché in realtà siamo entrati in ogni possibile cosa menzionata nella nostra guida (lonely planet), da edificio a strada, percorrendone anche altre per cercare di visitare ogni possibile angolo.

Day 3

Il risveglio non è dei migliori, Roberta nella notte inizia ad avere i primi dolori di pancia, dolori e problematiche fisiche che l’accompagneranno per tutto il viaggio a fasi alterne. La dissenteria la colpisce forte (io fortunatamente riesco a scamparla). Iniziamo il nostro giro andando nella zona Plaza della Revolution visitando il malecon e varie strutture nel cammino, grande parte del tempo si è passato visitando i bagni, da quasi tutti i ristoranti aperti, compresi vari hotel storici menzionati nella guida. Arriviamo nella plaza, il clima è surreale, circa una decina di file di persone lunghe oltre due km per poter dare il loro saluto a Fidel posizionato sotto il monumento della piazza, continui cori, inni e similari, Il classico Fidel! Fidel! È ovunque, cerchiamo di avvicinarci il più possibile, Roberta vorrebbe mettersi in fila(io contrario, secondo me c’erano 18h di attesa, scopriremo che erano anche superiori) ma lo stato di salute ci fa desistere, dopo un pit stop vomitino verde ad un albero(con io che già mi vedevo arrestato per profanazione del funerale) rientriamo in casa tramite coco taxi per velocizzare il rientro(10cuc), scopriremo più avanti come contrattare meglio il prezzo. Riposino per permettere al fisico di riprendersi un po’ e giro serale.

Day 4

Volo interno con la compagnia di bandiera dall’Havana a Santiago (150€ a testa) alle ore 7.40. Appuntamento alle 5 con il tassista chiamato da Elizabeth (25 cuc visto che era di giorno e non di notte) sotto casa. Alle 5.15 taxi passati 3 (di cui uno si spaccia per il nostro) il nostro nulla, nel frattempo dalla casa accanto esce un cubano mette giù una sedia, un termos ed inizia a vendere il caffè ai cubani passanti(costo 1cup a tazzina). Alle 5.25 suoniamo ad Elizabeth, chiama il ragazzo e dopo un altro quarto d’ora arriva (non si era svegliato). Nella zone partenze per voli interni l’aeroporto è ben diverso dall’arrivo e partenze voli internazionali. La zona check-in è piccolissima con file lunghissime che non sappiamo a quale imbarco vanno. Nella fila conosciamo un medico anziano in vacanza (di nascosto dalla moglie che lo crede ad un convegno a Roma). Nell’attesa sull’aereo (che sarà mezzo vuoto, in quanto i cubani possono prenotare il posto anche senza pagare o con una cifra irrisoria) conosciamo un ragazzo italiano che ha comprato casa a Cuba (tramite un prestanome cubano) e che la sta ristrutturando per poter aprire una casa particular. Data la sua disponibilità ne approfitto per sapere più informazioni possibili su Santiago e sulla vita di Cuba etc. etc. All’arrivo a Santiago sentiamo subito la differenza di clima in positivo, ci aspetta un taxi che ci porta alla casa di William. Sembra la casa di Mamy di Via col vento, afro style e ci piace. Ci fa vedere camera e la terrazza che dà sulla città, è veramente bella.

Usciamo subito per una prima visita di Santiago, ci piace molto, anche se è la seconda città dopo l’Havana è molto più piccola e meno caotica, sembra più a misura d’uomo, tutta colorata e frizzantina! Scenetta della giornata, siamo nella piazza centrale e vediamo una fila di persone con un fiore in mano entrare nel comune, ci chiediamo: ”Sarà per Fidel?” “Bah, intanto andiamo a mangiare e dopo vediamo”, andiamo a mangiare (in un bar che scopriremo essere di un signore italiano) ed al nostro ritorno c’erano tutti i ragazzi delle scuole di Santiago, centinaia di metri di fila, rinunciamo ad entrare. In serata torniamo in piazza e vediamo che continua ad esserci fila di persone, ci avviciniamo all’ingresso (a circa 10m) vediamo una ragazza della sicurezza e chiediamo il motivo della fila, ci risponde che è per Fidel, per poter firmare il libro di commiato, chiediamo se possiamo partecipare anche noi, ci dice di sì e ci fa entrare in fila in quel punto, non vi dico l’occhiatacce dei cubani dietro di noi! Entriamo e firmiamo il libro lasciando una piccola dedica, Roberta a dir poco emozionata corona un piccolo sogno. Quella sera faremo anche la nostra prima cena in casa (7cuc p.p.) con riso bianco, minestra di verdure, malanga fritto, carne e dolce.

DAY 5

Dopo una super colazione riprendiamo il giro della città, arriviamo alla stazione viazul dove vogliamo prenotare i biglietti per Bayamo del giorno successivo, arriviamo quando lo sportello è in pausa pranzo, decidiamo di aspettare dato che è lontano rispetto al giro che volevamo proseguire. Nell’attesa baccaglio una ragazza che scopro essere danese, lei è alla fine del viaggio prenderà il bus per l’havana, mentre ne estrapolo informazioni per le tappe successive arriva Luciano (il ragazzo conosciuto in aereo) che ci da altre dritte sul bus e sulla città. Ci consiglia il trasporto in motorino (abusivo) per spostarsi da una parte all’altra. Dopo aver prenotato il biglietto usciamo e contrattiamo subito per due motorini (4 cuc a testa solo andata) per andare a vedere il Castello del Morro. Nel tragitto l’autista che portava Roberta nel baccagliarla gli chiede come pensavamo di tornare indietro, giustamente pensando che li fosse pieno di taxi: “Non ti preoccupare, in qualche modo faremo!”. Arrivati a destinazione facciamo tutto il giro, vediamo l’esibizione storica e nel frattempo scendeva l’oscurità, solo al momento di venire via ci accorgiamo che non ci sono taxi, ci sono solo quelli che sono arrivati lì e stanno aspettando i clienti. Decidiamo l’impresa, ci mettiamo nel parcheggio e chiediamo a tutti se pagando ci riportano in città, troviamo una coppia di messicani che hanno noleggiato auto con autista (10 cuc per portarci in città). Di lì riprendiamo le moto per andare a Plaza della Revolution, piazza in completo restauro, dato che stavano allestendo i preparativi per l’arrivo di Fidel. Partita la carovana dall’avana lo trasportavano di città in città fermandosi la notte in ogni città (grande o importante), dove per tutta la notte erano presenti spettacoli in onore di Fidel (unica musica autorizzata nel periodo di lutto). Rientro in casa cena e nanna presto, domani sveglia alle 4.45.

Day 6

Dopo la tremenda sveglia iper presto taxi fino alla viazul dove prendiamo l’autobus per la prima volta, solo qui mi peseranno la valigia grande facendomi pagare una piccola differenza per del peso extra. Arrivati a Bayamo ci attende un bici taxi dove per 3 cuc ci porta a casa di Amarilla (che io erroneamente chiamavo Armadilla), attendiamo fuori una mezz’ora dato che avevano appena fatto la disinfestazione delle zanzare. Nell’attesa parliamo con un amico di Amarilla che poco dopo ci porterà un frutto del suo albero che mangeremo per colazione. Facciamo colazione da Amarilla, mangiamo il frutto, il 90% ci si incastra fra i denti e ci rimarrà per tutto il giorno!). Iniziamo il tour e Roberta inizia a disperarsi, il paese è piccolo piccolo e noi ripartiremo la mattina seguente. Nonostante le lamentele iniziamo a fare un giro, i piccoli paesi danno sempre un senso vero di Cuba, iniziamo a pensare di andare a vedere la Sierra Maestra ma ormai è troppo tardi, iniziamo a cercare una famosa gelateria ma non la troviamo, l’etecsa e non la troviamo, maciniamo davvero tanti km, però alla fine (a tarda serata) troviamo la gelateria (coppa di gelato 3 gusti con dolcino 48cup) e l’etecsa. Nel girottolare troviamo un edificio che stanno mettendo in bella mostra, con tanto di tappeto rosso, chiediamo info ad un operario che ci dice che stanno sistemando per l’arrivo della carovana per la sera successiva e che quell’edificio è una ricostruzione della Caserma Moncada di Santiago. Bayamo è una città molto importante nella rivoluzione di Fidel e si sente ancora oggi. Nella via del ritorno prendiamo la prima pioggia della vacanza. Cena in casa(10 cuc + bevute) dove beviamo la nostra prima birra!! Non ce la poteva vendere ne sono sicuro, ma dato che ce l’ha proposta accettiamo, una ottima Crystall ghiacciata. Giretto serale, caffè Monbisa e Jugo al mandarino.

DAY 7

Sarà una giornata particolare questa, in quanto sarà diversa da quello che avremmo immaginato. Super colazione in casa, bici taxi fino alla viazul e bus per Camaguey. A un certo punto del viaggio, praticamente in mezzo al nulla, l’autista parcheggia in un boschetto e ci fa un annuncio:” Ci siamo fermati per il passaggio della carovana, avrete l’onore di vedere tale momento non concesso a tutti, etc etc”. Nel frattempo che parlava apriva una valigetta (qui Roberta pensa che ci sia una bomba per far saltare tutto in aria) contente una videocamera. Dopo 3 ore di attesa sotto il sole cocente insieme a noi c’erano anche tutti gli abitanti della piccola comunità, arriva la carovana. Ammetto che è stato davvero emozionante, i cori per Fidel, l’attesa, l’energia che traspirava nell’aria. Dopo il passaggio ci rimettiamo in cammino (con già oltre 4 ore di ritardo), dopo circa un’ora di cammino ci dobbiamo rifermare per un guasto al bus. C’è un chiosco, ne approfittiamo per comprare dei biscotti e bere un caffè cubano (della serie dopo che ho bevuto io, ci passano un po’ d’acqua in un secchio e via). Riusciamo a ripartire, era già sera inoltrata mentre noi dovevamo arrivare nel primo pomeriggio, non sapevamo se avremmo avuto il ragazzo ad attenderci alla fermata. Arriviamo, usciamo e troviamo centinaia di persone che ci voglio portare alle loro case, fortunatamente ci avevano aspettato, riusciamo in qualche modo a riconoscerci e ci portano alla casa prenotata. La casa è una super villa lussuosa, li scopriamo però che è al completo e che in realtà la proprietaria non è altro che un boss di paese che smista in altre case i clienti. Ci assegna a Luiz, sembra davvero un camorrista, un classico napoletano che ti incula. Ci porta in un ristorante turistico per cena, ceniamo ed andiamo a letto.

Day 8

Super colazione nel patio (davvero, ci dà di tutto, non stava nel tavolino da quanto cibo c’era), sua moglie è davvero gentile ed anche lui alla fine si rivela davvero funzionale. Giro per tutta la città seguendo tutti i punti della guida tranne il mercato che rimane troppo lontano. La città è carina in alcuni punti davvero ben tenuta, ha dei cinema e riporto molto ad una città cinematografica. Pranzo al caffè arabica, avevamo poca fame ma ordiniamo lo stesso 2 hamburger, 1 bocadito (panino con il prosciutto), 1 biscotto, due succhi e due caffè per 58cup! (cibo ottimo fra l’altro). Nel primo pomeriggio vediamo che abbiamo visitato quasi tutto, nei piani c’era di ripartire il giorno dopo a mezzo giorno con la viazul per Moron. Roberta ha l’ottima idea di anticipare la partenza, Luiz è efficiente e ci trova un autista che ci porta anche di notte per 35 cuc. In ogni taxi che prenderemo parleremo con l’autista per cercare più info possibili sulla loro vita, modi di fare e pensieri su tutto. Arriviamo in serata a Moron, la nostra casa è piena (sarà un abitudine) e ci manda da un suo amico, promettendoci che sarà ottimale. Ci porta a casa di Diego, ammetto che sarà davvero una fortuna. La casa è nuova ed appena ristrutturata siamo fra i suoi primi clienti, li vedremo la televisione per la prima volta (solo servizi su Fidel dato il periodo del lutto). Diego è davvero super gentile e premuroso, ha un bella moglie e due figlie. Nonostante il pochissimo preavviso ci prepara una super cena. Stasera sarà la sera in cui seppelliscono Fidel nel cimitero di Santiago.

Day 9

Diego ci trova un autista per il mare, andremo a Cayo Guillermo (Playa Pilar) con il nostro super autista Mario. Mario è uno dei pochi che chiede una cifra ragionevole per il trasporto (60cuc a/r), Diego si è preoccupato sempre molto per farci risparmiare su tutto. Nel tragitto Mario parlerà sempre tanto, ci darà un sacco di informazioni, su qualsiasi cosa, anche solo questo ripaga il prezzo del biglietto. La spiaggia è bella ma Roberta non è entusiasta, nel tragitto ha piovuto un po’, tira vento e smuove troppo la sabbia sembra un giorno di fine estate. Il tutto passa con il primo bagno ai caraibi!! Li noleggiamo un letto matrimoniale da mare comprensivo di due cocktail (è il primo giorno dove l’alcool è di nuovo autorizzato). Pranzo alla struttura “balneare”, buono ad un prezzo irrisorio e primo mojito e pina colada in riva al mare!! A sera torniamo a casa da Dieguito (da adesso lo chiameremo sempre così), e ci fa trovare la nostra prima aragosta (gliela avevo chiesta la mattina), cena davvero super. Dopo cena andiamo in piazza (Moron è davvero minuscola) dove c’è una caffetteria e la piazza è sempre piena di ragazzi che si sbronzano. Torniamo a casa e Dieguito è alzato ad aspettare il nostro ritorno, ci mettiamo a chiacchera, ce lo teniamo più di un’ora è davvero disponibile e parlarci ci fa sentire veramente come persone del luogo.

Day 10

Mi sveglio la mattina nella convinzione di passare un momento “intimo” con Roberta, però lei mi risponde che prima voleva accendere il condizionatore perché era caldo. Mi sorge un dubbio, gli porto il termometro e segna 37.8! Tempo qualche minuto ed arriva anche mal di stomaco e dolori alla pancia. Inizia il via vai di Roberta con il bagno. Roberta vuole lo stesso andare al mare (Roberta sarà davvero super in tutta la vacanza, nonostante i continui problemi di salute girerà sempre tutto, asseconderà le mie ansie nei trasporti. Lei era davvero nello spirito Cuba.) per lei colazione a base di camomilla, alle 9 ci aspetta Mario per portarci a Cayo Coco (40cuc a/r perché è più vicino). Roberta dormirà tutto il viaggio per non sentire la nausea mentre io continuo la mia conversazione con Mario. Arriviamo alla spiaggia, scrocchiamo due lettini del resort (con il consenso del ragazzo che li gestisce) e ci sistemiamo. La spiaggia è molto bella e piace molto a Roberta che però non se la gusterà in quanto dormirà tutto il giorno ed ad ogni movimento sentirà una nausea incredibile. Io giro la spiaggia in lungo in largo e faccio amicizia con un Candese in ferie nel resort che finisce con l’invitarmi a casa sua in Canada! Al momento di andare via Roberta si alza e corre ad un albero a ripetere la scena dell’Havana, vomitino di un colore verde fosforescente, simile a Slimer dei Ghostbuster! Ma dopo il vomito torna come nuova(quasi). Torniamo a casa, super cena per me (da Diego si mangia davvero bene) e riso in bianco e malanga lessa per Roberta (come i bambini cubani malati). Prepariamo le valige (mentre Roberta dorme), domani mattina ripartiamo.

DAY 11

Partenza per Santa Clara, il giorno prima abbiamo concordato con Mario (ormai nostro autista privato) il trasporto (60cuc), con sosta a Remedios e mausoleo del Che. Salutiamo Diego e la sua famiglia ci dispiace davvero molto lasciarli. Diego porta con se sua moglie Lis (ne approfitta per fare una girata con lei), ce ne aveva già parlato molto nei nostri viaggi. Arriviamo a Remedios, la città è molto piccola ma molto carina, esteticamente molto più di Moron, visitiamo la chiesa (dove Roberta sbaglia ingresso ed entra in casa della perpetua!). Li troviamo una guida della chiesa che ci prende e ci spiega ogni minimo dettaglio sulla città e sulla chiesa, conosce bene l’italiano e i santi italiani, è davvero gentile e non chiede nemmeno la mancia. Lasceremo un offerta alla chiesa perché se l’è davvero meritata. Usciti fuori c’è un mercato di souvenir, lì mi prende lo shopping compulsivo. Se il nostro autista non mi porta via, compro tutto il mercato. Arriviamo a Santa Clara, la nostra casa è piena, ci mandano da un’amica, lasciamo i bagagli e l’autista ci porta al Mausoleo. Lì ci salutiamo, ci dispiace davvero salutare anche lui. Giro nel mausoleo (Roberta al settimo cielo), l’ingresso è gratuito ma non fanno entrare assolutamente nulla come cellulari, borse e similari. Dentro c’è la temperatura del polo nord, a me non fa impazzire il mausoleo, bello fuori ma dentro non mi dice nulla di che. Proseguiamo in cerca del Viazul. Dopo vari tentativi senza trovarlo prendiamo un calesse per farci portare alla Loma del Capiro (punto panoramico). Nello scendere verso il centro città ci imbattiamo per caso nella statua del Che. Facciamo il classico giro, monumento dell’assalto al treno blindato (che permette di conquistare Santa Clara), fabbrica del tabacco e caffè sigaro e rum alla Veguita (di fronte alla fabbrica). Torniamo a casa e facciamo conoscenza con Anita, la proprietaria, parla con accento bergamasco, scopriamo che è stata sposata 25 anni in Italia, è tornata 1 anno fa per aprire una casa particular con l’ex marito che però dopo pochi mesi l’ha lasciata per una cubana di 18 anni. Ci ha raccontato della sua esperienza, di come vive Cuba, di suo padre arrestato perché era contro Fidel dopo la conquista di Cuba e scopriamo anche di avere una conoscenza in comune a Piombino! Ci consiglia un posto dove cenare per cubani, io per errore ordino solo cose fritte, è la prima volta che non mangiamo molto bene. Usciamo per il centro in cerca di locali dove bere e musica, ogni posto che raggiungiamo chiude.

Day 12

Anita ci fissa un taxi per Trinidad (35cuc solo andata), l’autista si chiama Ymenex, scopriremo che è una persona speciale. Iniziamo il viaggio e lui è un gran chiacchierone, ci racconta di come una volta ha salvato una ragazza di Napoli rimasta senza soldi, offrendogli un viaggio, vitto ed alloggio e di come lei abbia iniziato a venire a trovarlo tutti gli anni, di come le donne più belle di Cuba sono quelle che vivono in montagna, di come le ragazze ingrassano con il passare degli anni, di come non gli piace come stia diventato il popolo cubano, prima tutti si aiutavano fra di loro, adesso sempre più persone non fanno nulla se non gli dai in cambio i soldi. Ci fa fermare in un boschetto dove ci mostra la “dormidora” una pianta che si chiude tutta quando la tocchi. Nel tragitto parliamo e gli dico che il giorno dopo sarei andato con una gita alla Valle del Ingenios. Lui si offre di farci fare tutti gli stop della gita a costo zero, bastava non arrivare troppo tardi a Trinidad. Non ci potevo credere, lo ha fatto davvero, portandoci addirittura al mirador e pagando lui il parcheggio. Arriviamo nel tardo pomeriggio alla casa, paghiamo e salutiamo Ymenex (li mi sono davvero pentito di non avergli lasciato la mancia). Tanto per cambiare la nostra casa è piena e ci spostano, per nostra sfortuna scopriamo di essere a circa 2km dal centro. La casa è bellissima, come la stanza, però i proprietari non sono molto calorosi, sembra davvero un b&b niente di più, perlopiù lontani dal centro! Pagheremo l’affitto più costoso in assoluto di tutta la vacanza (35cuc). Prima visita del centro storico, vista del tramonto dal campanile, cena in casa e torniamo in centro per fare serata, entriamo in un locale con musica dal vivo, ordiniamo, ci portano da bere e dopo 5 secondi il complesso smette e va via. Beviamo in fretta mentre i camerieri ci guardavano per chiudere…. Classica fortuna, girottoliamo in cerca di musica, arriviamo alla Cueva ma c’è fila e non entriamo. Decidiamo di tornare a casa, domani ci aspetta una qualche escursione.

Day 13

Mi sveglio e nell’abbraccio del primo mattino sento Roberta calda, torna il nostro amico termometro che ci mostra un bel +38!. Lascio Roberta a letto e vado ad informarmi per il bus per Playa Ancon e per eventuali gite organizzate. Il bus ha vari orari di partenza (vicino la nostra casa) e ci sono varie gite interessanti nei torrenti (anche se costose da 40 cuc in su) ma molto faticose. Torno a casa e decidiamo di partire per la playa, facciamo il biglietto a bordo (5cuc a/r) ed arriviamo alle 13. La playa è carina ma non emozionante, tira molto vento e l’acqua non è chiarissima, prendiamo il nostro primo cocco! Mangiamo anche l’interno ma non è buono come quello che troviamo qui. Nel pomeriggio vengono accanto a noi 3 ragazzi ubriachi che importunano le ragazze, non possiamo lasciare le borse da sole, ma tanto Roberta non si muove, io ne approfitto per fare un giro lungo tutta la spiaggia. Al tramonto vengono fuori migliaia di zanzare, tutti i vicini mi chiedono per pietà se gli presto l’Autan! Rientriamo a casa, decidiamo che se Roberta non ha la febbre facciamo la gita a cavallo (che ci trova la proprietaria), dato che è molto meno impegnativa delle altre gite. Roberta non lo dice ma ha paura di andare a cavallo!

Day 14

La mattina Roberta non ha la febbre e il nostro caballero Leo ci viene a prendere sotto casa (20cuc a persona con escursione alle cascate) con i nostri cavalli, Alazar è per Roberta, Lucero è per me. Roberta se la fa sotto (letteralmente) ma alla fine si abitua, lo troverà anche divertente tranne per il mal di culo! (Culo che fra l’altro tutte le guide guarderanno a ripetizione) tranne per il fatto che io cerco sempre di superarla ed allora il suo inizia a correre (I cavalli sono auto guidati, vanno praticamente da soli). Il giro è carino ma super turistico, prima fermata al baracchino dove preparano il caffè, seconda fermata al ristorante dentro la tenuta (tutto per fare soldi extra, ma non sei obbligato a prendere nulla se non vuoi), anche le cascate sono per modo di dire, un rigagnolo che arriva dentro una pozza (ma noi facciamo il bagno lo stesso). Ne approfittiamo per conoscere degli Italiani, due siciliani, due toscani (che scopriamo avere amici in comune a Montaione) ed un veneto (marco il loco). Piccola scenetta: alla fine del tuor scendiamo da cavallo e sia io che Roberta, pestiamo la merda di cavallo e veniamo subito presi in giro da tutto il quartiere, facendoci notare che la merda di cane porta fortuna, quella di cavallo non porta nulla. Facciamo il resto del pomeriggio insieme a bere ed ascoltare musica sulla famosa scalinata nel centro di Trinidad, ci diamo appuntamento per la sera per fare serata insieme. Nel rientro a casa ci informiamo con la proprietaria di casa per un trasporto da Trinidad a Playa Giron (ma ci chiedono 110cuc), ci informiamo alla stazione viazul, il bus c’è ma parte la sera successiva, li troviamo il classico piazzatore di taxi, concordiamo per 25 cuc a testa. Per sicurezza gli chiediamo il numero e lo facciamo richiamare la sera dalla nostra proprietaria di casa.

Day 15

La mattina si presenta con un’ora di anticipo il nostro piazzatore di taxi (che proverà anche a comprarmi le scarpe), le altre persone che dovevano dividere il taxi con noi non esistono, mi propone allora un taxi privato a prezzi non concordati. Faccio un rapido conto, propongo 70cuc con sosta di 3 ore a Cienfuegos, non vogliono accettare, ma appena capiscono che piuttosto rimango lì un altro giorno e prendo il viazul accettano. Da lì il tassista passa dallo scontroso e diventa amichevole iniziando a parlare del più e del meno (è un fan di Ramazzotti). Ci fermiamo a Cienfuegos, il tassista va a mangiare a casa (dato che abita lì). Noi visitiamo il centro storico che è davvero bello… avere i fondi come patrimonio dell’Unesco ha permesso di restaurare tutti gli edifici storici. E’ un tripudio di colori ed edifici veramente belli. Il centro è piccolo e si visita velocemente. Rapido passaggio sul lungomare dove mangiamo, passeggiata sui portici con il lungo viale con le palme (in stile Bari) e ripartiamo. Chiediamo un’altra piccola sosta lungo il tragitto, ma a differenza di Ymenez chiede sempre soldi. Decidiamo di proseguire diretti verso Playa Giron. Ci accordiamo con lui per il trasporto (70cuc) da lì a Vinales fra due giorni, penserà lui a trovare gli altri due con cui condividere il viaggio e lascia il suo numero alla nostra proprietaria di casa. A questo giro la casa è libera ma solo per una notte e non per due come previsto(25cuc). La struttura è fighissima, è fatta a castello! E’ sicuramente fra le più chic, anche per la cena sembra più chic, sembra che abbia il cuoco ed il cameriere, la cena sarà ottima come i cocktail, anche se un paio di cuc più cari (aragosta a 14 cuc). Lasciamo i bagagli, costume e subito direzione mare nella vicina(400m) spiaggia, è una spiaggia carina e con pochissimi turisti, un piccolo bar che noleggia anche attrezzature da snorkeling e nient’altro. Il bar chiude alle 18 ma riusciamo lo stesso a prenderci due bevute. Sulla spiaggia incontriamo una coppia italiana all’inizio del loro viaggio, hanno già fatto Vinales e stanno scendendo verso Trinidad, ci scambiamo consigli (ci sconsigliano playa larga in quanto non è un granchè) e ci accordiamo per vederci dopo cena. Inutile dire la classica scena serale: “Robe, alzati si esce” “Si, 5 minuti”, e così fu mattina.

Day 16

Playa Giron è minuscola ed oltre il mare non c’è nulla, è realmente solo un paio di strade. Ha però diversi bar dove bere la sera ed un paio di ristoranti. Le soluzioni interessanti sono due punti marittimi in direzione opposta l’uno dall’altro e distanti circa 8 km dal centro. Decidiamo di noleggiare due bici dalla casa particular (5 cuc l’una) e ci dirigiamo verso Cueva los pesce. Qui il mare è diventato davvero straordinario, a dispetto dell’altro versante di Cuba, molto più rinomato. Ovviamente pensavamo fosse più vicino, credo che di km ne avviamo fatti 15 prima di arrivare ma il viaggio non annoia. La Cueva è un piccolo laghetto profondo 50 metri (collegato al mare) in cui si può fare il bagno gratuitamente, all’interno ci sono una infinità di pesci.

Sulla spiaggia c’è un mare cristallino pieno di pesci tropicali, c’è anche la possibilità di noleggiare le attrezzature per lo snorkeling (2 cuc 1 h). All’ora di pranzo torniamo indietro e ci fermiamo in un altro posto, Punta Perdiz, anche qui il mare è fantastico e decidiamo di fare un’immersione a seguito di un maestro. Scenetta da ricordare, il maestro per vedere se era tutto ok ci chiede di arrivare sott’acqua ad un pontile e di fermarci, Roberta che non aveva capito inizia a nuotare e non si ferma più! Urli del maestro per farla fermare, tutta la spiaggia che ci prende in giro! Tornando verso casa ci fermiamo in un paio di calette e ci godiamo il tramonto sul mare. Rendiamo le bici e traslochiamo, la casa è molto più piccola ma ha un ottimo giardino. Casualità, la casa è della suocera del nostro maestro sub, la cui moglie parla clamorosamente Bergamasco! Dopo la fantastica cena inizia il mio trip mentale, il nostro tassista non si era più fatto vivo e da Giron non partono in continuo taxi per l’Havana o Vinales (al contrario invece si). Decine di chiamate a vari tassisti ma nessuno ci porta se siamo solo in due ad un prezzo ragionevole. Qui capirò realmente che a Cuba non esiste un problema senza una soluzione, basta solo non avere fretta! (Roberta con super tasso di sopportazione mi rincuorava e mi diceva: “Non ti preoccupare una soluzione si trova”.

Day 17

Di buon mattino decidiamo di andare alla stazione Viazul per trovare un taxi collettivo per Vinales, ovviamente non c’è nessuno che vuole andare fino a lì, nemmeno all’Habana. Dopo varie contrattazioni decidiamo di farci portare all’autopista sulla carrettera principale dove passano molti bus e taxi(31 cuc in 3). Scenetta, una francese voleva fare la stessa cosa nostra per andare all’Havana, non voleva spendere più di 6cuc, decidiamo di mettere 25cuc noi e far mettere 6 a lei, oltre ad accettare incredula, senza ringraziare ed anche arrabbiata, farà tutto il viaggio senza dirci una parola e tenendo la borsa come se fossimo due rapinatori (chissà come mai c’è la leggenda che i francesi sono delle meXXe). All’autopista troviamo un’altra biglietteria Viazul, prendiamo i biglietti per l’Havana, nell’attesa del bus conosciamo due turisti svedesi, anche loro vanno a Vinales, decidiamo di unirci per un taxi collettivo arrivati all’Havana. Arrivati all’Havana troviamo subito un taxi collettivo per 4 e ci facciamo portare alla nostra casa particular. E’ una casa nel mezzo alla campagna con le galline in casa, mi sembra di tornare indietro alla mia infanzia, quando andavo a trovare mia nonna. Qui faremo la colazione più abbondante di sempre ed anche la cena sarà meritevole. Nella serata passeggeremo nel piccolo centro e prenoteremo l’escursione a piedi (con guida ) nella valle in una agenzia del centro(paradiso se non erro).

Day 18

Colazione e via al punto di ritrovo, formano il nostro mini gruppo e 4 e bada fortuna chi ci assegnano? Due ragazzi francesi. In che lingua si voleva esercitare la nostra guida? Il francese ovviamente! Altra possibile fortuna? I ragazzi francesi iniziano a chiedere le parolacce in cubano… la guida secondo me si dimentica di spiegarci alcune cose. Per fortuna io e Roberta siamo cubani ormai e troviamo lo stesso il modo di capire e farci intendere. Finito il giro decidiamo di prendere i biglietti per il bus verde che fa i vari stop alle parti turistiche, visitiamo la Cueva dell’indio, facciamo il biglietto, ci mettiamo in fila e dietro di noi c’è un gruppo di ubriachi. A chi tocca secondo voi il gruppo nella barca? Ovviamente a noi. Finito il tour ci rendiamo conto che non riusciremo a vedere altro perché il bus avrebbe fatto l’ultimo giro e sarebbe tornato al deposito. Qui però la svolta, il mitico autista alla nostra richiesta di fare una foto veloce al mirador ci dice di scendere e che ci aspetterà 5 minuti, idem per tutte le altre fermate per l’euforia di tutto il bus! La sera decidiamo di andare in un club all’aperto con musica dal vivo, prendiamo da bere, ci mettiamo a sedere e dopo 5 minuti Roberta si addormenta (Va ammesso, con la mia frenesia di vedere tutto era difficile arrivare a sera e non essere distrutti). Dopo poco decidiamo di tornare a casa.

Day 19

Abbiamo scelto di passare un giorno al mare e fra Cayo Jutias e Levisa scegliamo la prima. Di prima mattina arriva il taxi collettivo (20cuc a/r a testa), montiamo in macchina e chi troviamo dentro? Una famiglia di francesi, non vi dico la mia faccia. La strada è veramente tutta buche, per andarci infatti accettano solo i tassisti che hanno l’auto super scassata. Data l’ottimo manto stradale non la percorrono di notte e la ripartenza è fissata per le 16. La spiaggia è davvero carina, lì ritroviamo il ragazzo veneto (Marco il loco) e fissiamo per vederci la sera). Prenotiamo l’ultima escursione per vedere le stelle marine, devo dire che merita, mai viste così grandi! Per cena la proprietaria ci fa fare la foto con tutta la famiglia e la torta, perché era il compleanno di sua mamma! La sera la passiamo in compagnia di Marco in un bar turistico che ci hanno consigliato la coppia di Svedesi.

Day 20

Super colazione, salutiamo tutti e prendiamo il nostro taxi collettivo (in 9) per l’Havana. Quasi a fine del viaggio l’autista ci dice che a differenza di quanto pattuito non ci porterà ad ogni casa ma ci lascerà in un piazza. Siamo scocciati ma alla fine è vicino a casa di Elizabeth ed accettiamo (non avevamo molta altra scelta). Ovviamente la casa non era libera e ci piazza nella casa di un’amica. Posiamo i bagagli e inizia la nostra girata tranquilla in cerca di souvenir. Per cena andremo in un locale spagnolo dove mangeremo bene ma pagheremo per la prima volta prezzi in stile europeo. Dopo cena decidiamo di andare in un locale dove suonano la musica, ordiniamo (la prima volta che paghiamo un cocktail più di 5cuc) e Roberta dopo 2 minuti si addormenta. Menomale era lei che voleva andare a ballare. A differenza del nostro primo arrivo, ormai siamo “esperti” i procacciatori di affari non ci chiamano nemmeno più.

Day 21

Colazione da Elizabeth e partenza per lo shopping focalizzato. Preparazione valige, saluti e nostro ultimo taxi cubano, destinazione aeroporto, questa volta per il volo di rientro. Vacanza finita, esperienza incredibile, grazie di tutto Cuba.

Beh, il racconto anche se alla mia maniera, l’ho fatto. Ora passiamo alla parte che probabilmente interessa di più, le informazioni economiche e di viaggio! Non starò ad elencarvi punto per punto quello che abbiamo visto perché abbiamo realmente visto tutto quello che la guida Lonley Planet mostrava. Ci siamo spostati sempre a piedi quando potevamo, abbiamo macinato davvero tanti km il giorno, ma questo ci ha permesso di vedere molti angoli nascosti, molte strade, sentirci ancora di più a Cuba.

Come cambiare i soldi

All’arrivo all’Havana conviene cambiare subito una parte (non importa grande) all’aeroporto, permetterà di pagare subito il tassista. I posti dove cambiarli sono la cadeca e la banca. In tutti e due è richiesto un documento di identità valido. Nelle grandi città potrete trovare lunghe file al cambio, vi consiglio di andarci la mattina all’apertura o di provare in una diversa, delle volte cambiando semplicemente angolo, la fila può dissolversi. Non cambiate mai i soldi per strada. Il cambio varia giornalmente insieme alla borsa, è molto simile ovunque, ma in alcune piccole città delle volte è più vantaggioso. Cambiare i soldi sul posto vi permette di non avere la tassa di prelievo estero della carta. Non ci sono problemi a portarsi contanti dietro, bisogna solo avere l’accortezza di non portarseli tutti in tasca. Io, solitamente lasciavo quasi tutto nelle valigia chiusa a chiave della nostra casa di turno. Cambiate anche qualcosa in cup (1cuc vale circa 24 cup), io un po’ li ho usati, soprattutto per pagare i motorini o il cibo nei posti per cubani.

Case particular

Noi abbiamo scelto di alloggiare sempre nelle case(ufficiali), si riconoscono da un simbolo blu che hanno sulla porta, mentre quello rosso sta ad indicare case solo per cubani. Generalmente la qualità è buona, ce ne sono di vario tipo e vi permetterà di conoscere meglio i cubani e le loro idee. Ovviamente non tutti i proprietari saranno uguali, alcuni vi faranno veramente sentire parte della famiglia, altri saranno più “europei”. La colazione l’abbiamo fatta sempre in casa, con 5 cuc di media mangiavamo sempre frutta, latte, caffè, uova, prosciutto, dolci vari. Se si mangia tutto, il pranzo può diventare un optional (risparmiando). Se si fa fuori e si va nei baracchini per cubani con 1 cuc te la puoi cavare. Il tutto è sempre da valutare. Nei baracchini per cubani (semplici finestre aperte con il cubano che vende le cose) le norme igieniche sono al minimo. Cercate di scegliere quelli che sembrano più puliti, per esempio il caffè lo prendevo spesso da loro (per 1 cup), però cercavo di scegliere quelli che perlomeno cambiavano e pulivano la tazzina. Da ricordare, il caffè i cubani lo preparano già zuccherato. Anche per la cena abbiamo sempre scelto la casa, tranne dove non cucinavano (Havana). Permette di spendere molto meno che nei ristoranti, le porzioni sono sempre molto abbondanti. Da ricordare, una volta arrivati alla casa, se non vi piace potete rinunciarvi, ma soprattutto contrattato il prezzo, questa cosa l’abbiamo capita solo alla fine del viaggio, potrete scendere sempre dal prezzo a notte che vi proporranno, più notti ci state più il prezzo può scendere.

Cibo

Come detto nella parte superiore, ci siamo sempre quasi affidati alle case. Il caffè anche se non italiano l’ho trovato discretamente buono, anche a Cuba si produce caffè. Per la cena vi chiederanno cosa volete di portata principale e come la volte cucinata. Aragosta, pollo, maiale, manzo, a seconda della tipologia il costo della cena varia da 8cuc (pollo) ai possibili 14cuc per l’aragosta. Anche qui potete contrattare. Bere la birra in casa è mediamente economico, con 1.5/2cuc vi daranno una birra. Se acquistate l’acqua per conto vostro nei market potete berla a cena senza comprarla da loro (vi daranno una bottiglia da 0.5 a testa). Mangiare nei ristoranti per cubani vi permetterà di pagare in cup e spendere veramente poco per porzioni lo stesso abbondanti, ricordatevi però di cercare qualcuno con uno standard un po’ più alto. Anche nei ristoranti classici si mangia bene ma il prezzo lieviterà. A Cuba sanno fare anche delle pizze accettabili, per il pranzo le potete trovare da alcune pizzerie (sempre finestra sulla strada) a basso costo, con 20cup ne prendete una farcita. L’acqua vi conviene prenderla nei grandi market o nelle stazioni di servizio dove il prezzo è decisamente minore. I cocktail mediamente stanno sui 3cuc. In tutte le nostre cene abbiamo preso l’acqua o la birra se disponibile

Trasporti

Nella nostra vacanza abbiamo provato di tutto. Ci è mancato solo il sidecar che non abbiamo mai trovato libero. Consiglio il volo interno se si vuole arrivare a Santiago, costa molto di più ma se volete risparmiare tempo diventa davvero utile(tolti i possibili ritardi, ma quello è un altro conto). I bus viazul sono comodi se prenotati il giorno prima, sono tendenzialmente puntuali e costano meno del classico taxi. Calcolate che non vi porterà alla casa successiva. Nel conto economico di comparazione con un taxi metteteci anche questo (portatevi sempre dietro una felpa, può fare molto freddo sul bus). Bisogna essere lì un’ora prima per sicurezza. Prima di montare, il biglietto va vidimato dove si fa l’acquisto. Infatti, mentre è in arrivo un bus, la biglietteria smette di vendere per fare la vidimazione dei biglietti. Taxi particolar. Conviene per le lunghe tratte, vi permetterà di risparmiare parecchio. Ve li possono procurare i proprietari di casa o troverete procacciatori alle stazioni dei bus. Motorini. Sono ganzi da provare e molto economici per spostarsi da una parte all’altra della città. Ricordate che tecnicamente sono illegali (non possono portare i turisti), quindi pagateli quando non ci sono guardie in vista. Taxi con autista. Noi lo abbiamo preso solo per i trasferimenti da una città all’altra, spesso siamo riusciti a strappare dei prezzi pressochè uguali a prendere il viazul e poi il taxi per arrivare a casa. Ricordatevi di contrattare sempre. Se non vi trovate concordi sentite altre persone, non abbiate mai troppo fretta a Cuba, bisogna prendersi il tempo per tutto.

Internet

Per internet difficilmente le case hanno il wifi e se ce l’hanno è a pagamento. Si possono comprare delle tessere per il collegamento ad internet a tempo nei punti etecsa. Hanno schede da 1h o da 5h, vi dovrete collegare a una pagina internet, mettere il codice e partirà il contatore che potrete stoppare ogni volta che volete. Con solo 1.5cuc a tessera da 1h riuscirete a cavarvela alla grande. Spesso nelle grandi città troverete enormi file per l’acquisto, potete comprarle dai ragazzi sulla strada, con una piccola maggiorazione (contrattate). Per trovare i punti wifi è facile, dove troverete decine di cubani con un telefono in mano, quello è un punto wifi.

Souvenir

I prezzi cambiano drasticamente da città a città. La contrattazione la fa da padrone. I prezzi più bassi li abbiamo trovati a Santiago, Bayamo e Remedios. I più alti e meno inclini alla contrattazione Trinidad e Havana. Con l’Havana ci siamo salvati andando nel mercato coperto degli artigiani in calle obispo. Per i sigari i prezzi statali sono uguali ovunque, comprateli il giorno della partenza o quello precedente, così da non rovinarli tenendoli troppo al caldo e umidità.

Havana

Taxi aeroporto – casa particular 30cuc (di notte), Taxi casa particular – aeroporto 25cuc (di giorno) Casa Olga ed Elizabeth 30cuc a notte. Colazione da Elizabeth 5 cuc p.p.(scopriremo che è la più piccola). Due cene in ristorante (una da nandos) 52cuc in due.

L’Havana è la vera metropoli di Cuba, è veramente grande e con tantissime cose da vedere. Se si ha voglia di camminare si può raggiungere un po’ tutto. L’Havana veja è la prima parte da visitare, piena di vita, piazze e musica (non per noi visto il lutto). L’Havana centro è subito dopo la Veja, noi alloggiavamo lì, ti permette di vedere di più la vera Cuba. Il Malecon è lunghissimo ma permette molti scorci interessanti! In ogni città si riesce a trovare dei mercatini all’aperto o al chiuso, li solitamente si riesce a trovare cose carine ed a prezzi interessanti

Santiago

Casa Santiago 25cuc a notte – Colazione 5 cuc p.p. – Cena casa particular 7 cuc p.p. – Taxi Aeroporto-Casa particular 15cuc – Motorino dalla stazione viazul-castillo del morro solo andata 4cuc p.p. (p.p. sta per persona) – Taxi Castillo del morro-centro Santiago 10cuc – Viazul per Santiago-Bayamo e Bayamo- Camaguey 36cuc – Taxi Santiago-stazione viazul 6cuc

Santiago è ben diversa dalla caotica e maleodorante Havana, è molto più a misura d’uomo, molto ben tenuta in diverse piazze ed edifici storici. In due giorni si riesce a girare tutta.

Bayamo

Casa particular 25cuc – Colazione 5cuc p.p. – Cena in casa 10cuc (2 birre 4cuc) – Bici taxi stazione viazul casa (circa 15 minuti di bici) 3cuc

Bayamo è davvero piccola e si sente davvero il vero clima cubano, si respira storia in ogni dove, è abbastanza sperduto e si gira benissimo in meno di una giornata. Ottimo punto per escursioni giornaliere per la Sierra Maestra. Qui si riesce a comprare davvero tante cose in cup!

Camaguey

Casa particular 25cuc – Colazione 4cuc p.p. – Taxi Camaguey-Moron 60cuc. Camaguey è molto carina ed il centro è discretamente tenuto, molte strade ricordano il cinema. Non è molto grande e si riesce a visitare in una giornata. Qui abbiamo trovato delle bancarelle ad un prezzo conveniente per i souvenir (spesso fatti a mano e quasi tutti in legno). Ci siamo anche trovati molto bene a pranzo al caffè arabica, dove si paga in cup!

Moron

Casa 3 notti, 3 colazioni, 3 cene di cui una con aragosta 134cuc – Taxi Moron-Cayo Guillermo (playa pilar) 60 cuc – Taxi Moron-Cayo Coco 45cuc – Lettino playa Pilar (con 2 bevute) 10cuc – Taxi Moron-Santa Clara con stop a Remedios e mausoleo del Che 60cuc. Moron è davvero minuscola e non l’abbiamo mai praticamente girata se non la sera per arrivare nella piazzetta dove usavamo il wifi. Prendevo il caffè e parlavamo con i cubani presenti. Non posso non menzionare Diego della nostra casa, è stato davvero speciale. Sono ancora più contento di non aver soggiornato in un resort ma di essere stato nella sua casa.

Remedios

Ci siamo stati solo di passaggio ma il centro è molto carino, ha anche un mercato di souvenir dove mi ha colpito lo shopping compulsivo!

Santa Clara

Casa particular 30cuc Calesse Mausoleo-Loma del capiro 4cuc

Trinidad

Taxi Santa Clara – Trinidad 35cuc (con 4 stop per visitare tutta la valle los ingenios, ma questo perché avevamo super Ymenez) – Bus Trinidad-Playa Ancon a/r 5cuc p.p. Lettini spiaggia 2cuc p.p. – Gita a cavallo fino alle “cascate”(tramite casa) 20cuc p.p. – Casa Particular 35cuc a notte, 3 colazioni e cene 77cuc – Taxi Trinidad-Giron con stop a cienfuegos 3h 70cuc.

Trinidad è indubbiamente una città molto viva, qui non mancano i posti serali dove mangiare, bere e fare festa. E’ completamente gremita di turisti e giovani. Il centro è veramente bellino e visitabile in una giornata. Per me perde un po’ essendo troppo turistica ma forse i solo 3 giorni non me ne hanno fatto apprezzare a pieno la bellezza. Qui la notte nella via per la Cueva (discoteca) si trovano i cocktail ad 1 cuc. I prezzi sono mediamente più alti che nelle altre città, sia per i souvenir che per il cibo(nei ristoranti). Noi mangiavamo a pranzo in un locale per cubani spendendo veramente poco. Trinidad è perfetta anche per le gite di un giorno, come Santa Clara (con viazul 6cuc), Sancti Spiritu, valle los Ingenios, playa Ancon, cascate e boschi e chi più ne ha più ne metta!

Giron

Casa Particular 25 cuc a notte – 2 colazioni e 2 cene (una con aragosta) 60cuc – Biciclette per un giorno 5cuc p.p. – Maschera snorkeling 1h 3cuc – Immersione con istruttore 35cuc p.p. – Taxi Giron-Autopista 25cuc (collettivo, eravamo in 3, totale 31cuc) – Viazul Giron-Havana 24cuc – Taxi Havana-Vinales 30cuc (eravamo in 4, totale 60cuc)

Giron mi è piaciuta particolarmente. E’ minuscola e non c’è molta vita, ma è perfetta per il bel mare. Si può girare in bici e non entrare per forza negli all inclusive. Per di più è di importanza storica per la famosa battaglia della baia dei porci. Per raggiungere le città bisogna organizzarsi un pochino ma secondo me merita uno stop.

Cienfuegos

La nostra visita dura solo 3 ore, il centro storico è bellissimo, tenuto alla perfezione grazie ai fondi dell’Unesco, anche il lungomare è molto carino e vicino ci sono delle spiagge interessanti. La lunga via con i portici e le palme è molto caratteristica. Ammetto che mi sarebbe piaciuto fermarmi almeno una notte.

Vinales

Casa Particular 20cuc a notte (Amarilla è stata davvero fantastica), 3colazioni con 3cene (tutto super, di cui una con aragosta) 87cuc (nel prezzo considero sempre anche il bere) – Escursione a piedi nella valle 20cuc – Bus verde punti turistici 5cuc p.p. – Taxi Vinales-Cayo Levisa 15cuc p.p.(era un collettivo da 7) – Escursione stelle marine Cayo Levisa 15cuc p.p. – Taxi Vinales-Havana 15cuc p.p.(era un collettivo da 9)

Posto davvero molto carino immerso nel verde, in due giorni si riesce a vedere sia il centro, la valle ed una escursione su una spiaggia. Ottimo per vedere il tabacco nella terrà migliore al mondo. Città molto piccola e con più case particular che abitanti!!

Havana

Casa particular 25cuc (centro havana) – Taxi Havana-Aeroporto 20cuc (di giorno).

Spero che i prezzi vi possano tornare utili. Io avevo una tabella con i prezzi medi e la sfruttavo per non farmi fregare troppo. Ovviamente solo sul posto e con il tempo si capirà dove e come contrattare al meglio (loro tranquilli non ci rimettono mai….). In totale dal volo di andata al volo di ritorno per 21 giorni ho speso 1800€ io e 1600€ Roberta. Sinceramente non ci sentiamo di dire che ci è mancato nulla.

Beh, che dire. Meglio che smetta, sennò ci faccio un libro! Indubbiamente siamo tornati con le idee molto più chiare di Cuba e dei loro abitanti. Abbiamo capito che: Il Che è stato un compagno fondamentale di Fidel per la rivoluzione. Per nostra ignoranza ci ha stupito scoprire però l’importanza di Josè Marti, colui da cui Fidel ha preso l’ideale per la rivoluzione, non esiste città senza una piazza intitolata a lui. L’isola è davvero grande ed ha i tempi molto lenti, tempi che è bene rispettare per godersi in pieno la vacanza. I cubani sono persone che sanno convivere con i problemi di tutti i giorni e cercano sempre una soluzione a tutto. Sembra di tornare indietro nel tempo, di ritrovare molte delle cose belle da noi ormai perse. Ritrovarsi la sera per chiacchierare tutti insieme, aiutarsi l’un altro…. Viverla il meno possibile da turisti secondo me permette di tornare con qualcosa in più, anche se sempre turisti saremo. Cosa incredibile, in 20 giorni si impara quasi lo spagnolo, certo alla mia maniera, ma alla fine delle vacanza ero in grado di formulare anche lunghi discorsi (comprensibili). Per la sicurezza state tranquilli, non mi sono sentito mai in pericolo. C’erano meno guardie del solito a causa dei funerali di stato, ma siamo passati dalla super diffidenza dei primi giorni alla tranquillità più assoluta, anche nel passare in delle strade meno trafficate. Ovviamente il buon senso deve restare! A questo punto io e Roberta vi salutiamo, nella speranza che anche la vostra vacanza a Cuba sia estremamente ricca e bella come la nostra!



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