La mia cuba 2

Parto da Venezia alla vigilia di Natale, gli aeroporti ancora con il residuo del collasso dovuto dalla gran nevicata, un po' di agitazione dovuta alla paura di passare il Natale in aeroporto a Parigi da dove parte il mio volo per Cuba... Per fortuna tutto perfetto, e anche se con un po' di ritardo atterriamo nella calda Cuba...vestita a cipolla,...
Scritto da: SOGNODIVIAGGIAR
la mia cuba 2
Partenza il: 24/12/2009
Ritorno il: 02/01/2000
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Parto da Venezia alla vigilia di Natale, gli aeroporti ancora con il residuo del collasso dovuto dalla gran nevicata, un po’ di agitazione dovuta alla paura di passare il Natale in aeroporto a Parigi da dove parte il mio volo per Cuba… Per fortuna tutto perfetto, e anche se con un po’ di ritardo atterriamo nella calda Cuba…Vestita a cipolla, comincio a togliere strato dopo strato gli indumenti fino a trovarmi in canottiera! Mi sembra così irreale!!! Ad attendermi all’aeroporto c’è la mia amica Jenny che abita nella vicina isola di St.Maarten, ma che per arrivare qui ha dovuto cambiare 3 aerei… Lei ha prenotato una casa particular per i primi 2 giorni all’Havana, arriviamo in stanza, una doccia e subito fuori ad assaporare vita, musica e calore di questa splendida isola. Reggo bene il fuso, ma alle 10.30 di sera crollo letteralmente, per ritrovarmi al mattino con la musica dalla finestra e clacson di macchine a svegliarmi…

Decidiamo di fare un giro per l’Havana vecchia, senza mete, giriamo dove ci va, e così scopriamo locali non segnati nelle guide, ma soprattutto gente per strada che ci accoglie, ci saluta, gente che balla, che canta, che vive…Ogni tanto ci fermiamo per bere un mojto (senza parole!), per riprendere fiato nel nostro cammino…Siamo assetate di Cuba, le nostre gambe camminano senza sosta, senza stanchezza…

Il nostro viaggio purtroppo è di una settimana, e dalle nostre mete iniziali di L’Havana,Vinales, Trinidad e Santiago, dobbiamo purtroppo limitarci a L’Havana e Vinales, per non dover rischiare di passare troppo tempo in autobus…

L’indomani dunque partiamo per Vinales, prenotando la sera prima da Viazul (raccomando sempre di prenotare prima possibile, altrimenti se vi trovate in giorni particolari come natale e l’ultimo…), e arrivati a Vinales ci ritroviamo in questa splendida vallata e questo paesino che sembra aver fermato il tempo, dove ti fa dimenticare stress e routine, dove assapori il vero significato della parola VACANZA, quando ti svegli al mattino con il rumore degli zoccoli dei cavalli sull’asfalto, o quando durante le passeggiate senti solo il rumore delle scarpe sulla terra rossa tra le piantagioni di tabacco…

Visitiamo anche la Cueva di San Tomas (le guide ci parlavano della Cueva del indio) ma gente del posto ci ha raccomandato questa appena poco fuori di vinales, e così armati di caschetto e luci ci inoltriamo con il nostro gruppetto multietnico tra americani e irlandesi…

All’ufficio informazioni di Vinales ci consigliano una visita guidata tra la vallata e così per 10cuc cadauna il nostro Julio ci accompagna tra le piantagioni di tabacco, tra i mogotes millenari, ci fa bere il rum da una noce di cocco e ci fa fumare un buon sigaro! Decidiamo di restare un giorno in più del previsto a Vinales, proprio per goderci di più questo relax, e così tra un mojto e l’altro facciamo conoscenza con una coppia di Milano, parlando dei relativi viaggi a zonzo per il mondo…Com’è facile parlare tra viaggiatori!!! Visitiamo anche il giardino botanico di Vinales (simpatica la guida…) tra alberi di cacao, caffè e orchidee! Memorabile il passaggio in auto su una Chevrolet del 1927 per visitare il murales, peccato che di sera non fosse illuminato e che il ristorante fosse chiuso, ma il viaggio su quella cabrio ne è valsa la pena!!!! L’ultima passeggiata tra la vallata, tra gli alberi con affissi inni alla rivoluzione, maiali a passeggio, galli che cantano a tutte le ore, e poi via il ritorno all’Havana per gli ultimi due giorni dell’anno! E così i nostri occhi abituati al verde di Vinales ora vengono immersi nella frenesia di una città in festa più che mai, musica, gente, vita!!!! Passeggiamo nelle zone non visitate in precedenza, Plaza de la Revolucion, la gelateria Coppelia, Hotel International, e tutto il Malecon, ovviamente non senza l’immancabile spruzzo che da dietro ci rinfresca inaspettatamente…

Purtroppo la mia amica ha il volo al mattino del primo giorno dell’anno, per cui non riusciamo a goderci a pieno la festa, e assonnate ci avviamo verso l’aeroporto, cariche di vitalità, e sperando che il proverbio sia azzeccato per noi: “Chi viaggia il primo dell’anno, viaggia tutto l’anno”, no?????



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