Donde estas Fidel?

Squadra vincente non si cambia... E così il trio di Marsa Alam "scende di nuovo in campo" armato di costume da bagno e occhiali da sole verso nuove avventure... Stavolta si va a Cuba! 22. 04. 2006 Santa Maria del Mar (CUBA) Dopo interminabili file e controlli, finalmente mettiamo piede fuori l'aeroporto... Ecco Cuba! Proprio come l'avevamo...
Scritto da: brawler
donde estas fidel?
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Squadra vincente non si cambia… E così il trio di Marsa Alam “scende di nuovo in campo” armato di costume da bagno e occhiali da sole verso nuove avventure… Stavolta si va a Cuba! 22. 04. 2006 Santa Maria del Mar (CUBA) Dopo interminabili file e controlli, finalmente mettiamo piede fuori l’aeroporto… Ecco Cuba! Proprio come l’avevamo letta, l’avevamo vista nei documentari o sentita raccontare dalle persone che ci son state o l’hanno conosciuta! Macchine anni ’50 stile John F. Kennedy, Cadillac, enormi e vissute. Belle ragazze mulatte ovunque dagli immancabili sorrisi stampati in viso; si accontentano e vivono proprio con nulla! La vita che desidera Carlo! Durante il trasferimento dall’aeroporto al nostro hotel, abbiamo cominciato a gustare questo paradiso, i lavoratori che aspettavano incerti autobus di decenni fa che non passavano mai, auto di un altro tempo ai margini delle starde (perennemente in panne)… Santa Maria del Mar è un unico grande stradone, nemmeno illuminato e che mi ricordava tanto Phan Thiet, Vietnam. Camminiamo e camminiamo finchè incontriamo un ragazzo: “Amigo, donde estas una discoteca?” E lui, con fare convinto, ci dice di aspettare e si presenta con due ragazzine di 14 anni massimo! Noi lo guardiamo un pò sorpresi-sconcertati-disgustati e andiamo via… Meno male che eravamo noi… Qui più d’altrove ho visto con i miei occhi tristi cosa vuol dire: “turismo sessuale”. Quanta gente di una certa età, tutti sposati nei loro paesi di provenienza e che qui si atteggiano a giovanotti scapoloni! Alla reception tutti avevano preso stanze rigorosamente singole… Mi fanno proprio schifo e penso: “Io non sarò mai così!” Per strada conosciamo un gruppetto di ragazze e trascorriamo un pò di tempo a scherzare e ridere con loro vicini al nostro hotel. Ci hanno spiegato che qui è vietato, per le Cubane, farsi vedere coi turisti, rischiano, addirittura, l’arresto immediato! Fidel non vuole! A proposito, che strano vedere lungo le strade cartelloni immensi inneggianti la rivoluzione, Che Guevara o contro Bush.

Conoscere Barbara e Mirta mi ha fatto capire tante cose, qui davvero è facile fare sesso con una ragazza; il sesso assume un significato diverso, è una filosofia di vita, se tu offri qualcosa a loro, queste ultime si sentono in dovere di renderti qualcosa e cosa se non il loro corpo? (unica cosa che hanno e che è bene accetta?) Chissà, forse non son riuscito a rendere bene ciò che intendo dire però il sesso non è un taboo qui.

Quando Barbara se n’è andata mi ha voluto scrivere il suo numero di telefono… Il “suo” per modo di dire perchè è il numero di casa della sua vicina… Gli anni ’50 italiani rivivono qui… La moneta locale è il “peso convertibile cubano” e il “peso cubano”; il primo è usato solo dai turisti… Il secondo dai locali e vale circa 1/24 del primo… Parlando con uno dei vigilantes dell’hotel ci ha confessato che il loro è uno dei mestieri più retribuiti: 20$ al mese… 23. 04. 2006 Santa Maria del Mar (CUBA) Sveglia all’alba (grazie al jet lag!) e via al mare tutto il giorno! Carlo saltava, si rotolava sulla sabbia, correva ovunque, sembrava un cane appena liberato! Questa è la spiaggia dei cubani, noi “turisti” siamo mosche “bianche” in tutti i sensi! Poi oggi è anche domenica e: “Non se trabaha…!” son tutti qui! [Charlie]: …E pensare che le cubane vengono in Italia… Ma che venite a fare? Qui c’è il paradiso terrestre, le persone hanno il sorriso stampato sulle labbra! Anche se non hanno la tecnologia che ci ha “attaccato” e “abbattuti”, macchine di grossa cilindrata, abiti di lusso ecc. Vivono di lusso! Amo tutto di questi posti: il sole, il mare, i sorrisi, la frutta, la natura, le giornate interminabili, la musica, il ballo, le donne, la satira, il rum, la fraternità, la scioglievolezza in un discorso (senza taboo), il modo di affrontare i problemi… Sempre con il sorriso… E sono i poveri! Noi siamo i poveri. La sera decidiamo di andare a ballare ma alle 18.30 ci stendiamo un pò sul letto per un riposino, in fondo non dormiamo da giorni… Peccato che ci svegliamo dopo 12 ore… 24. 04. 2006 L’Avana (CUBA) Mi suona ancora strano dire: “Ho fatto un giretto all’Avana!” Nel frattempo il gruppetto s’è allargato, si son aggiunte due simpatiche romane: Ilaria e Marta e due milanesi matte: Leonarda e Sara. Che spettacolo quei vicoletti così pieni di gente, quei suoni, quegli odori, le case coloniali testimoni di un passato splendore, i manifesti del regime di Fidel, che ricordavano, stile “lavaggio del cervello” che bisognava sempre supportare il socialismo e le sue idee! Poi però, vedi il degrado e le scarse condizioni igienico-sanitarie e di vita in generale e ti domandi: “Ma questo socialismo o comunismo o come lo definisci tu è davvero a favore del popolo?” Non sai darti una risposta o forse, in cuor tuo, lo sai ma lo vuoi sentire detto da loro, da chi lo vive veramente e chiedi al tassista, al barista, al parcheggiatore: “Ma insomma, com’è il governo di Fidel?” E loro, con un’espressione mista tra il diffidente e il diplomatico ti rispondono all’unisono: “Non so, non conosco altro!” E io mi domando, come si sentirà quel tassista il cui guadagno mensile varia tra i 15 e 18 euro a prendere i nostri 15 euro per una sola corsa dal centro all’hotel! Visto che il suo stipendio non varierà a fine mese, tutto il resto andrà al “Gobierno”. E ieri al bar, stanco dei continui pensieri rivoluzionari di Charlie, l’ho fatto chiacchierare con il nostro barman… Parlando della loro triste situazione (guadagnava 10 euro al mese) si stava quasi mettendo a piangere e Charlie non ha aperto più bocca, nè l’ho sentito più borbottare o mormorare polemicamente come ultimamente fa.

Il “comunismo” è un’ottima “filosofia di vita”, principi importanti e aulici ma assolutamente non applicabili… Penso proprio che che alla morte di Fidel tutto cambierà, ci sarà un governo filo-occidentale e quindi filo-americano che abolirà pure l’embargo e magari quest’isola rifiorirà di nuovo… Il sorriso di sicuro non glielo spegnerà nessuno mai! Nel nostro tour abbiam visitato la “Plaza de la Revolution” dove fu pure celebrata la santa messa quando venne il Papa a Cuba e che può contenere fino ad un milione di persone. Classiche opere comuniste! Con un immenso Che Guevara che ricorda: “Hasta la victoria siempre!” In serata siam stati in una discoteca: “La casa de la musica”. Lì mi son vergognato di essere italiano. Non ho mai visto tanti “maiali” 50enni e oltre, italiani eccitati e senza dignità tutti insieme! Li vedevi che gironzolavano in questa discoteca in mezzo a ragazzine che avranno avuto l’età delle loro figlie che li aspettavano in Italia e tutti splendenti dopo un pò uscivano dalla sala mano nella mano o abbracciati, come dei piccioncini con queste povere ragazzine, naturalmente dopo essersi accordati con i loro viscidi “protettori”, amici o spesso parenti.

Carlo e Jeff appena entrati si fermano a chiacchierare con due ragazze molto carine e subito hanno specificato: “Noi non paghiamo…!” Non l’hanno nemmeno finito di dire che le ragazze erano già andate via in cerca di altri… Polli! Ma il colmo è avvenuto pochi minuti dopo quando son entrate un gruppetto di altre ragazze, mio fratello si avvicina a loro e una lo guarda e dice: “Senza soldi: nulla!” S’era già sparsa la voce?!? [Charlie]: Son seduto sul terrazzo con un buon bicchiere di rum e un sigaro (sembro Che Guevara); ogni giorno respiro, parlo con persone del posto, osservo e penso tante cose, forse troppe! Stasera, ad esempio, son stato male! Ha ragione Ilaria a dire: “Che tristezza quella discoteca!” Ragazze stupende, fusioni di razze impressionanti! Peccato che c’erano quegli infami che con un pò di spiccioli facevano i play-boy! Che pena! Mi sembra la schiavitù del 2006. 25. 04. 2006 Santa Maria del Mar (CUBA) Il mio primo onomastico all’estero…

In serata siamo andati in un ristorantino molto caratteristico con due p.R. Della “Casa de la Musica”! Quanto abbiamo pagato! Ma qui davvero tutto ruota attorno ai soldi? Turista = $ Dopo cena, lasciati i due speculatori abbiamo fatto un salto in un locale stupendo: il “Gato Tuerto”! Cantava una famosa cantante cubana, 65enne, bravissima! Con una voce molto melodica intonava successi spagnoli classici, una vera show-woman, coinvolgeva il pubblico in una maniera unica, ci ha fatto assaggiare un altro pezzetto di Cuba. 26. 04. 2006 Santa Maria del Mar (CUBA) Stamattina puro relax al mare, su questa spiaggia dalla sabbia bianca e soffice, circondata dalle palme che ti fanno da ombrellone…

Nel pomeriggio, con Jorge, abbiamo preso il catamarano e abbiam fatto un rilassante giro al largo. Ci ha parlato di squali, barracuda, immersioni, tifoni e uragani. Lui è un ex pompiere, ha rimembrato i salvataggi fatti, i palazzi pericolanti che la gente, durante i cicloni, non voleva evacuare…

In serata andiamo, o meglio cerchiamo di andare ad una specie di rave latino-americano ma c’era tanta di quella gente che, nonostante fossimo gli unici stranieri, non ci hanno fatto entrare! [Marta]: Mi veniva da piangere al “Salon Rosado de la Tropical” sentendo, da fuori, Adalberto Alvarèz che cantava: “Y que tu quieres que te den”… Lì fuori, con quei lampioni dalla luce incerta, circondati letteralmente da tanti occhioni bianchi e sorrisi splendenti mi son sentito così vicino a loro! Alla fine, con un taxi meraviglioso, siamo andati alla ricerca di un altro posto, ma nulla da fare.

Dopo una bibita fresca lungo il “Malecon” siam rincasati! Ma le avventure non finiscono mai. Anche alle 4 di mattina sono in agguato! (Sembro Don Chisciotte!) Eravamo cinque, ma il taxi poteva portarne solo quattro! Come si fa? Propongo che uno di noi (Carlo) va nel cofano… Tanto la polizia non ci ha mai fermati! Secondo uno dei principi di Murphy, al primo posto di blocco: ALT! Il taxista sbianca (se il poliziotto scopriva il nostro arcano a lui veniva ritirata la patente per sei mesi = senza stipendio per mezzo anno). Tremante mostra i documenti… Momenti di panico misto a divertimento! Fortunatamente tutto fila liscio! 27. 04. 2006 Santa Maria del Mar (CUBA) Jeff si fa la sua pennichella giornaliera, la sua “mezz’oretta” tanto da meritarsi l’appellativo di “Jeff half an hour”; Carlo si rotola sulla sabbia imitando il nostro amico “perro”, (il cane reso pazzo per il troppo sole preso) ed “yo sigo aqui” ad annotare le ultime sensazioni vissute… La mattinata è trascorsa all’insegna del turismo tra i vari mercatini di artigianato, il museo delle auto (considerando che le auto moderne, qui, son del 1950…) una farmacia di erbe ed infusi naturali, la posta centrale, il museo numismatico fino alla Floridita, il bar dove lo scrittore Hemingway soleva trascorrere gran parte delle sue giornate cubane…

Parlando con la gente ho scoperto che, un pò come accadeva in Italia durante il Fascismo, hanno una specie di tessera grazie alla quale il Governo rilascia, mensilmente, una parte di cibo ben stabilita. Ma ad esempio i 3 kg di riso al mese, come ieri sera ci diceva un ragazzo, dopo una settimana erano già finiti… 28. 04. 2006 Santa Maria del Mar (CUBA) [Charlie]: Dovreste vedere “El perro loco”, vecchio lupo di mare, un pazzo certificato. E’ troppo simpatico, troppo strano, è pazzo davvero! In serata, mentre Carlo e Jeff ritornano alla “Casa de la Musica”, io con Marta, Leonarda e Sara ne approfitto per una “magica” (come l’ha definita Sara) passeggiata lungo El Malecon, tra la gente del posto, tra i ragazzi che camminavano con l’immancabile “Habana Club” in mano… 29. 04. 2006 Santa Maria del Mar (CUBA) Oggi Marta mi ha raccontato un pò la storia cubana degli ultimi 50 anni.

Dopo la decolonizzazione degli anni ’50, salì al governo il dittatore militare: Batista, dittatore di estrema destra. Cuba sprofonda nella miseria più totale, i poveri cubani, già sfruttati dagli spagnoli, continuano nel loro declino… Solo la rivoluzione organizzata da studenti universitari e capeggiata da un certo Fidel castro e un brillante argentino: Che Guevara, riesce, con un colpo di stato, a mettere in fuga il dittatore… Ma “chiodo schiaccia chiodo”, la situazione non cambia di molto! La dittatura di destra si trasforma in un socialismo che altro non è che una dittatura di sinistra. Il colpo di grazia avviene con l’embargo da parte dei Paesi NATO. In primis gli Stati Uniti d’America. Embargo significa non poter esportare ma soprattutto importare nulla; di conseguenza, milioni di cose che, ormai per noi, sono di uso quotidiano: pannolini, assorbenti, gomme da masticare ecc. Improvvisamente diventano introvabili e costosissimi. Noi turisti automaticamente ci trasformiamo nell’unica fonte per loro per reperire queste cose…

Dopo questa parentesi storica decidiamo di trascorrere la serata a Boca Ciega, un paesino non lontano da qui. Un posto dove le rare televisioni di un altro tempo non sempre funzionano, era bello vedere tutte quelle allegre famigliole attorno ad un tavolino che giocavano a giochi di società, spesso il domino, e accompagnati sempre da un grande stereo quasi a dire: “il mio cuore batte a ritmo di musica”!… Dopo la serata danzante, improvvisamente, le luci si spengono e la gente pian piano va via… Rimaniamo solo noi italiani e qualche cubano… Soli, in un paesino isolato e con l’unico taxi (taxi per modo di dire) che se ne stava per andare con le nostre tre amiche italiane… In pochi secondi monto in macchina, Carlo titubante mi segue, dopo un pò anche Jeff! Eravamo tre avanti e cinque dietro, tra l’altro c’era il tubo di scarico che sembrava scaricare all’interno intossicandoci, Marta comincia a stare male, vuole scendere, la portiera non si apre, momenti di grande panico… Fortunatamente tutto si conclude bene…A proposito di smog, l’aria della capitale è proprio irrespirabile… Lo smog è ovunque, ti entra dentro, direttamente nei polmoni, ti impregna e impuzzolentisce gli abiti… Anche solo passeggiando per strada… 30. 04. 2006 L’Avana (CUBA) In aeroporto, destinazione Cancun, in Messico ma solo per uno scalo tecnico! Ma che c’è voluto per prendere questo aereo! Check-in. Carlo non trova il preziosissimo visto! Panico. Cerca e ricerca tra tutte le sue cartacce sparse ovunque ma nulla! Ci portano all’ufficio immigrazione, sezione: “perdita documenti”. Prendono il suo passaporto, chiudono la porta e ci lasciano ad attendere un sacco di tempo. Ma fortunatamente si risolve bene! Metal detector. Passa Carlo. Comincia a suonare. Lo fermano per perquisirlo ma nel frattempo passa il suo zainetto e comincia suonare tutto! Gli sequestrano per la seconda volta le forbicine… Ma alla fine passa… Riusciremo ad imbarcarci? se vuoi visita il mio sito www.Born2travel.It



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