CUBA: un mondo unico

8gg partiti 4/03/07 Per il nostro anniversario di matrimonio abbiamo scelto un tour di 9 giorni a Cuba. DOM.Partiamo da Malpensa, volo Neos senza scalo con un servizio impeccabile Arriviamo all’Avana in perfetto orario e subito al Melia Habana , un 5* molto kitch come arredamento ma con ottimo servizio e una piscina grande come un lago. lun....
Scritto da: Grazia Pereno
cuba: un mondo unico
Partenza il: 04/03/2007
Ritorno il: 12/03/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
8gg partiti 4/03/07 Per il nostro anniversario di matrimonio abbiamo scelto un tour di 9 giorni a Cuba.

DOM.Partiamo da Malpensa, volo Neos senza scalo con un servizio impeccabile Arriviamo all’Avana in perfetto orario e subito al Melia Habana , un 5* molto kitch come arredamento ma con ottimo servizio e una piscina grande come un lago. lun. Escursione a Pinar del Rio e Vinales .Il paesaggio è indimenticabile: palmeti immensi e campi di tabacco verdi disseminati di capanne col tetto di foglie ;visitiamo un piccolo laboratorio di sigari e proseguiamo per Vinales con l’escursione alla Cueva del Indio,da visitare in barca : la grotta non è gran che, ma è meravigliosa la vegetazione tropicale che la circonda.( e nei piccoli banchetti all’uscita abbiamo trovato le più belle collane di tutto il tour!).

Vinales è un paesino incantevole, tutte casette color pastello con l’immancabile patio ed enormi alberi di frangipane fioriti.

Visitiamo il murale della preistoria ,tra alti mogotes, palme, piante tropicali e capiamo che a Cuba non è meraviglioso ciò che si visita, ma piuttosto l’ambiente e l’atmosfera che circondano questi luoghi . Pranziamo in uno splendido ristorante all’aperto con accompagnamento di son e salsa, poi rientriamo all’Avana Dopo cena giriamo per la città di notte: dal belvedere, dove una grandissima statua del Cristo domina la baia, l’Avana illuminata è molto romantica .

Scendiamo nella piazza della cattedrale che illuminata di luci gialle è stupenda e beviamo un moijto al Patio ,locale molto più pittoresco della Bodeguita del Medio o del Floridita che sono piccoli,affollatissimi e fumosi.

MAR. Giornata dedicata a questa capitale caraibica decisamente affascinante : la plaza de la revolucion è enorme ed il monumento all’eroe nazionale Josè Marti è così alto che lo vedi da ogni punto della città, il centro storico con la sua piazza della cattedrale incantevole e anche il palazzo dei Capitani merita una visita , anche se il museo non è comparabile a uno dei nostri .Il forte del Morro invece merita solo per il panorama : oggi c’è vento, l’oceano è agitato e di lassù vediamo le ondate che spazzano il Malecon.: uno spettacolo!Il campidoglio è imponente,ma ciò che fa dell’Avana una città unica al mondo è il parco macchine che risale a prima del 1958:vediamo di tutto viaggiare sulle strade, persino un vecchissimo carro funebre trasformato in taxi: i cubani devono essere meccanici straordinari. mer. Cominciamo il viaggio verso est che ci farà attraversare tutta l’isola:palmeti , campi,pascoli e bananeti a perdita d’occhio ; in ogni villaggio enormi murales inneggiano alla rivoluzione , al Che e a Fidel.L’autopista è in buone condizioni, anche se l’immagine di centinaia di cubani che fanno l’autostop(che qui è obbligatorio per i residenti) ci rimarrà per sempre negli occhi. Arriviamo a Santa Clara e visitiamo il complesso funerario di Che Guevara : un momento molto suggestivo soprattutto quando entriamo nella cripta dove c’è la tomba , dove arde sempre una fiaccola e ogni giorno vengono messi fiori freschi , nella penombra e nel silenzio.

Al centro del paese c’è il monumento al treno blindato che il Che e i suoi avevano fatto deragliare , contribuendo definitivamente alla caduta di Batista : è un sito che si visita in pochi minuti circondato di alberi e siepi cariche di fiori.

Abbiamo pranzato in un ristorantino tipico in un giardino tropicale e poi abbiamo proseguito per Cienfuegos: è una cittadina più aristocratica e più ricca delle altre , affacciata su una baia mozzafiato. Abbiamo fatto un giro in centro e poi abbiamo bevuto una strepitosa “pinacolada” su uno strepitoso terrazzo affacciato sulla baia, con uno strepitoso tramonto! La strada che va verso Trinidad è chiamata “la strada dei granchi” perché nel mese di aprile milioni di granchi dal mare vanno a deporre le uova sulla terraferma attraversando proprio questa strada e creando grossi guai alla circolazione ;noi abbiamo avuto la fortuna di vederne alcuni:sono arancioni e grandi almeno 30cm di diametro: vederne migliaia insieme deve essere uno spettacolo.

A sera arriviamo all’hotel Brisas Del Mar, costruito come un pueblo, con una spiaggia bianca bellissima.

GIO. Se vai a Cuba e non vedi Trinidad , hai perso uno dei gioielli più preziosi dell’isola: è un posto dove sei in un altro tempo : le case tinta pastello , i negozietti poveri ma dignitosi , le stradine, i cortiletti delle case ,i mercatini non li scorderemo mai. Dalla torre di palacio Cantero c’è una vista che lascia senza fiato: si vede il mare turchese a 10 km , le montagne verdi della Sierra ,i campanili coloratissimi delle chiese,i tetti rossi delle case e le strettissime viuzze lastricate in pietra! Facciamo un giro per le bancarelle dove si vendono collane , tovaglie ricamate e maglie fatte all’uncinetto a poco prezzo ed è sorprendente come non c’è affatto l’assillo dei venditori come in altre parti del mondo. Qui tutto è tranquillo e a misura d’uomo.. Andiamo alla Canchanchara a bere l’omonimo aperitivo al ritmo del son e mangiamo la miglior aragosta di Cuba al centro del paese , sotto un pergolato di fiori color lillà: cosa vuoi di più dalla vita? Nel pomeriggio partiamo per Camaguey:attraversiamo una zona arida , con migliaia di cactus fioriti e raggiungiamo la valle de los Ingenios: saliamo su un belvedere che domina la vallata dove anni fa sorgevano centinaia di Ingenios per la trasformazione della canna da zucchero: ora sono pochi , ma lo spettacolo di campi sterminati di canna da zucchero con la sierra Maestra sullo sfondo è da non perdere.Lungo la strada per Camaguey becchiamo un temporalone tropicale , anche se è stagione secca , segno che anche qui l’effetto serra si fa sentire.

Soggiorniamo al Grand Hotel , un albergo liberty vecchiotto che ha però il fascino coloniale della dominazione spagnola: è curiosissimo l’ascensore inizio 900 con l’apertura a mano .

VEN. Camaguey è un paese con molte chiese ben tenute , ma ciò che vale davvero una sosta è la visita al mercato ortofrutticolo alla periferia della città , situato sulle rive del fiume, sotto enormi alberi di mango e flamboyant : mai vista una tale varietà di frutti e verdure per noi sconosciuti ! Proseguiamo tra immense coltivazioni di manghi fino a Bayamo , patria della “bayamesa” : sulla piazza principale, all’ombra di alberi carichi di fiori gialli e rosa, c’è una grande lastra di piombo sulla quale sono incise le note del canto che è diventato l’inno nazionale cubano, Dopo pranzo, altra strada con vedute incantevoli su campi , bananeti e laghi fino ad arrivare al santuario della madonna del Cobre(= rame): immerso in una vegetazione fittissima su di una collina custodisce una veneratissima piccola statua tempestata d’oro e pietre preziose ed è meta di migliaia di pellegrini che portano alla Madonna i suoi fiori preferiti:i girasoli E finalmente siamo a Santiago de Cuba; pernottiamo al Melia Santiago , un vero e proprio ecomostro, un lussuosissimo parallelepipedo di 18 piani con vista strepitosa , dominante la città( ma chi ne ha permesso la costruzione?!) SAB. La città ha una splendida plaza de la revolucion e interessante è la visita alla caserma Moncada e al suo museo, ha un centro storico molto bello , con la casa del navigatore Velasquez restaurata benissimo , un bella cattedrale;ma cio’ che più ci ha colpiti è il ruolo della musica nella vita della gente: qui si canta e si suona a tutte le ore e non solo per i turisti : camminando per le vie tu senti musica che esce dai portoni e dalle finestre e ad ogni angolo di strada una band canta e suona il son. Ci è piaciuto molto il forte del Morro (=faro) con i suoi cammini di ronda affacciati sullo strettissimo ingresso della baia della città.

Pranziamo in un ristorantino all’aperto vicino al Morro, su un terrazzo affacciato su di una scogliera alta 100metri ,con vista Giamaica e mar del Caribe: meraviglioso! Verso sera relax nella piscina del Melia , immancabile “cuba libre” e cena a base di pesce fraschissimo .

DOM. Ultimo giorno a Cuba, sigh!!Partiamo verso Holguin: il paesaggio è indimenticabile con boschi fittissimi di palme dal tronco bianchissimo e campi di canna da zucchero: ma anche la strada , piena di voragini e dossi è veramente pittoresca! È curioso come i terreni di pascolo qui siano delimitati da siepi di cactus e di fiori. Holguin è un paese anonimo che non vale assolutamente una sosta : mezz’ora di passeggiata e via in un paesaggio incantevole verso Guardalavaca . Gli alberghi che sorgono qui sono pochi e immersi in una natura incontaminata , non come a Varadero che un’edilizia selvaggio ha trasformato in una colata di cemento!. Qui la natura ha ancora il sopravvento : al Costa Verde la spiaggia e i colori del mare sono da foto e non possiamo che apprezzare la bellezza del villaggio , anche se siamo più “tipi da tour” che da soggiorno mare , comunque , grazie all’ora legale che entra oggi in vigore a Cuba e al relativo ritardo di due ore del nostro aereo , ci possiamo godere fino a sera un totale relax su una spiaggia da cartolina.

Alle 24 di notte lasciamo per sempre Cuba con molto rimpianto nel cuore.

Non dimenticheremo mai la cattedrale dell’Avana di notte, i campi di tabacco di Vinales, le viuzze e i colori di Trinidad, la presenza ancora viva del Che, i palmeti, i campi di canna da zucchero,le baie dal mare turchese, l’atmosfera di Santiago e gli alberi carichi di fiori variopinti.

Cuba vale davvero la pena di essere visitata per il suo entroterra , per la sua civiltà , per il crogiuolo di razze che la compone, per la musica che invade le strade,per la natura incontaminata di certe zone interne e costiere ,perché è un mondo unico, fermo a 60 anni fa, che presto in meglio o in peggio dovrà cambiare.

Chi va a Cuba solo per un soggiorno mare , si perde il meglio che questa terra straordinaria può offrire.



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