Particulares, gite e mare con 2 bambini

Una smaliziata coppia di Milano (lui 40 e lei 38) con due turbolenti figli (lui 6 e lei 5) a Cuba con un viaggio "faidate" lungo un paio di settimane abbondanti, con obiettivo mare ed una visita minima a qualche luogo, perche' si sa', i bambini sono vivaci, obbediscono poco, si stancano velocemente delle visite e non vorrebbero mai uscire dal...
Scritto da: kronos
particulares, gite e mare con 2 bambini
Partenza il: 22/01/2007
Ritorno il: 06/02/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Una smaliziata coppia di Milano (lui 40 e lei 38) con due turbolenti figli (lui 6 e lei 5) a Cuba con un viaggio “faidate” lungo un paio di settimane abbondanti, con obiettivo mare ed una visita minima a qualche luogo, perche’ si sa’, i bambini sono vivaci, obbediscono poco, si stancano velocemente delle visite e non vorrebbero mai uscire dal mare…

Viaggio aereo con i punti milemiglia, per cui viaggio con skyteam: milano-parigi col piccolo airbus alitalia semivuoto e parigi-havana con airfrance sul grande 744-400 stracolmo (e viceversa al ritorno); trattamento decente su tutti i voli, amichevole con i bambini che giocano tra i sedili e ricevono alcuni gadgets e giochini dalle hostess.

Arrivo a l’Havana in serata e smarrimento valigie, per fortuna avevamo preparato i bagagli a mano equipaggiandoli esattamente per questa temuta evenienza; teniamo botta e ci dirigiamo presso una casa particular trovata su internet all’Havana Vieja.

L’Havana Vieja e’ il centro storico del centro dell’Havana, un quartiere (una municipalita’ di l’Havana) di vicoli e carruggi antichi (calle),edifici in stili coloniale barocco e neoclassico, scassati scalcinati e pericolanti alcuni al limite del crollo, alcune vie sono sporche e/o ricolme di macerie o spazzatura e quasi tutte maleodoranti, ovunque cavi elettrici accrocchiati e scoperti, tombini che rigurgitano liquame; cani malati rognosi o in fase terminale e scarafaggi sono la fauna locale; queste calle sono poco o per nulla illuminate, c’e’ una caciara continua per le strade di loschi figuri inquietanti, neri e mulatti vestiti di sole ciabatte e calzoncini, musi duri, gente strana e poi sfrecciano motorette e biciclette con carrozzina (tipo riscio’ orientali) e qualche rara automobile catorciosa arrugginita e fumosa.

Ma l’Havana Vieja e’ un posto fantastico, da film, ha una struttura intima, tutte le case sono aperte e dentro puoi vedere la vita della gente, e la vita si svolge pure per le strade, musica a palla, tavolini per le strade dove si gioca a domino, gente che chiacchera mangia o beve seduta sui marciapiedi, ragazzi che improvvisano improbabili partite di baseball con gambe di tavolo al posto di mazze; dopo poco la puzza si dimentica, le macerie e spazzatura cominciano ad essere la normalita’ e passano decisamente in secondo piano rispetto alla bellezza decadente dei luoghi, in giro nessuno ti importuna ed i loschi figuri si dimostrano gente cordiale e socievole, giovani prestanti ed anche belle ragazze; c’e’ chi ti saluta o ti chiede qualcosa di tanto in tanto, ma i questuanti sono gli stessi che si incontrano a Milano niente di esasperante o inquietante ed accade comunque raramente. Alloggiamo alla “casa particular arrendador divisa” (cioe’ un bed&breakfast in moneta CUC, quella pesante) si tratta di Jesus y Maria Antonia Marin, Aguacate e/ Muralla y Sol, Habana Vieja, La Habana. Email jesusmaria2003@yahoo.Com Trovata su internet e scelta per la posizione e la descrizione, Vale i 35cuc(30euro) che ci ha chiesto per notte per una stanza da 4 letti con bagno privato, con extra colazione abbondante per 3cuc per adulto e 1.5cuc per bambino; Stanza e bagno puliti, cambio ogni giorno, colazione abbondante con succo latte caffe formaggi panini uova fritte o sode, biscottini e abbondante frutta mista. La casa in stile coloniale con patio interno e terrazza con vista sui vicoli, opportunamente l’accesso e’ bloccabile con cancelletto per evitare che i bambini si buttino di sotto in assenza dei genitori.. I piccoli teppisti si trovano bene, il loro casino viene sopportato di buon grado dai cubani che non sono da meno in quanto a caciara, canti, tv e stereo a palla e schiamazzi vari…Tutto ok.

Visitiamo la citta’ e cambiamo 500 euro presso l’agenzia cadeca (ce ne sono parecchie a cuba) al tasso di 1.15 circa coi cuc pesos convertibles (totale otteniamo 576 e rotti cuc) e poi cambiamo 20cuc in Pesos cubani moneda nacional (quelli che valgono poco) al cambio di 25:1 (totale 500 e rotti pesos). Giri in calesse per i bambini e giro da piazza vieja a nord fino al mare poi ad ovest fino al capitolio e poi sud fino a casa. Bellissimi e suggestivi i posti e l’architettura, i musei ed i luoghi di interesse storico, bei localini musicali per mangiare/bere, ed alcuni mercatini per shopping. Da notare le vie Mercaderes, Obispo e le piazza di S.Francesco d’Assisi e piazza Vieja. Ci sono alcune vie e piazze pedonali adattissime ai bambini, ma comunemente i viottoli di Habana vieja sono poco trafficati e poco pericolosi per i bambini.

Grazie alla disponibilita’ della signora padrona di casa che ci telefona e parla per noi all’aeroporto ed alle compagnie aeree, riusciamo a riavere le valigie che erano in realta’ rimaste a parigi. La signora ci procura un autista abusivo sgamato verso mezzanotte che con 15cuc percorre andata e ritorno la strada fino all’aeroporto che di solito costa 20cuc col taxi solo per una tratta. Lungo la strada fa’ inversione un paio di volte per scappare ai posti di blocco della polizia e percorrendo vie laterali si guadagna il malloppo (quello i 15 cuc li vede in 1 mese di stipendio..).

Dopo 2 giorni di Habana andiamo al terminal della Viazul per prendere il pullman per Trinidad. La signora della casa particular ci raccomanda un indirizzo per alloggiare a Trinidad. Taxi per il terminal, 6cuc. L’autobus lo avevamo gia’ prenotato e pagato online tempo addietro sul sito www.Viazul.Com (60 euro per tutti e 4) e stampata la pagina di conferma l’abbiamo presentata allo sportello della bigliettaia; lei incredula chiama le amiche bigliettaie per fare vedere la novita’ e ci consegna senza problemi i tickets; ci imbarchiamo sul pullman (ricordare di lasciare la mancia all’addetto bagagli) che apparentemente e’ di standard europeo, pulito con aria condizionata siberiana; in realta’ poi brulicante di scarafaggi tra le risate dei bambini…Comunque trasmettono sui televisori a bordo cartoni animati e film per ragazzi (ed i miei ci sballano). Sosta per uno snack a meta’ strada. Lungo il tragitto guardando fuori dal finestrino se ne vedono di tutti i colori. Viaggio di oltre 5 ore ed arriviamo.

Trinidad, in provincia di S.Spiritus, e’ una cittadina pittoresca, gioiosa, tranquilla, proprio un posto da mare anche se dista dal mare in realta’ 10-15km (ovvero 5-10 min). E’ coloratissima, le case tutte di 1 piano sono i stile coloniale spagnolo con patio interno, soffitti altissimi, porticato, giardino tropicale, inferriate esterne …Ed ogni casa deve essere di colore diverso dai vicini ! Ovviamente ci sono case ben arredate e case che hanno ghiaia al posto dei pavimenti ma esternamente sono tutte belle. Il centro storico e’ solo pedonale e per i bambini e’ importantissimo: possono scorrazzare con altri bambini ed esplorare il luogo, spesso entrano nelle case ma comunque sono sempre benvoluti da tutti che gli regalano caramelline o semplici abbracci e pacche amichevoli.

Alloggiamo dall’ingenier Yasser, un simpatico ragazzo che si occupa della casa particular e fa il cuoco e sua mamma Maristella una fantastica ed amichevole padrona di casa, sempre indaffarata e al telefono, e’ una donna d’affari che lavora in un ufficio locale. Hostal Las Mercedes – Yasser A. Leon Borrel; Camilo Cienfuegos #272 e/ maceo y Francisco Cadahia; Trinidad – Sancti Spiritus 62600 CUBA- tel (53-419) 3107 internacional; e-mail: las_mercedes_2004@yahoo.Es Non facciamo in tempo ad andare a cercare la casa particular che loro avevano trovato noi (avvisati dalla signora di Habana). La casa sembra uscita da un film di Zorro e dispone di un bel giardino, ben arredata con televisorone disponibile per i bambini che si sparano popeye in spagnolo tutti i giorni. Prezzo 25cuc per stanza 4 letti con bagno coloniale (piu’ grande della stanza da letto!). Colazioni per 4 a totali 9cuc (latte caffe frutta tropicale miele biscotti formaggi uova panini imbottiti succhi acqua etc..) e cenoni molto curati da Yasser con cucina buonissima e fantasiosa a 24cuc totali per 4 (aragosta,gamberi,filetto di pesce, sempre con zuppe di fagioli, riso, verdure insalata, frutta, dolce, caffe’ acqua gasata e birra) Trascorriamo una decina di giorni fantastici tra la visita della cittadina, il mare e la vita notturna locale, tutto senza sorpese, senza inconvenienti nella tranquillita’ dei bambini che si sono divertiti. Per la spiaggia la meta e’ Playa Ancon, una penisola di 20 km di litorale quasi disabitato se non per 3 resort; per raggiungerla ci sono taxi (2cuc a persona) taxi collectivos (2cuc a persona, bambini gratis) cocotaxi(2cuc a persona , bambini gratis) Autobus Panoramico Trinibus a 2 piani il preferito dai bambini(2cuc a persona, bambini gratis), Pulmino (2cuc a persona, bambini gratis) auto private (2cuc a persona, bambini gratis) e carretto trainato da cavallo (2 cuc totali); tutti questi (eccetto i taxi normali) passano apparentemente senza orari precisi e senza fermate precise per le vie principali di Trinidad (Maceo, Marti’ etc..)3 o 4 volte al giorno avanti e indietro. Ci si impiega da 5 a 10 minuti a seconda del mezzo. Ci rechiamo nella spiaggia nei dintorni dell’Hotel Ancon per poter sfruttare i servizi (bagni, bar, ristorante etc..) che sono necessari avendo bambini al seguito.

La spiaggia bianca con palme ed il mare blu sono da cartolina, i servizi dell’hotel ovviamente un po’ piu cari del solito; con nostra piacevole sorpresa notiamo che la spiaggia non e’ di sabbia ma di pezzi di corallo e conchiglie piu’ o meno finemente tritati: infatti a 300 mt c’e’ una delle piu’ estese barriere coralline dei caraibi. La spiaggia e’ rivolta a sud ed il sole picchia anche tra gennaio e febbraio, ci si abbronza e scotta anche se tramonta presto (alle 18 circa); il clima e’ sempre caldo tra i 28 ed i 31 gradi di giorno, alcuni giorni (3 volte in 10 giorni) tirava il vento ed 1 giorno e’ stato multo nuvoloso (caldo e umido). Di notte scendeva tra i 21 ed i 25 gradi (quasi sempre avevamo il ventilatore acceso. Abbastanza umido nel complesso ma zanzare zero. Avevamo letto su turistipercaso che il tempo in questo periodo di pieno inverno sarebbe stato freddino, invece, sara’stato per il riscaldamento globale o casualita’ , eravamo sempre in calzoncini e maglietta giorno e notte e abbiamo finito per essere tutti neri abbronzati (e ustionati). Insomma per noi era come d’estate tra giugno e luglio..

La sera si trascorre girovagando in locali dove suonano e si beve, magari facendo conoscenza con altri turisti o cubani. I bambini si divertivano ed in breve diventavano le mascottes dei gruppi che suonavano o esibivano. Ingressi nei locali a 1cuc e bambini gratis.

Abbiamo fatto una escursione di mezza giornata su carretto trainato da cavallo nell’entroterra. La visita e’ alla valle de los ingenios dove si puo’ andare ai “ranch”(ingenios) dove coltivavano nel ‘700 e coltivano ancor oggi canna da zucchero; la gentile guida reclutata (il campesino Eduardo) ci spiega “la rava e la fava”, ci fa vedere come tritano con una macina a manovella la canna da zucchero, si beve il succo,e i bambini si divertono.Totale 20cuc.

Ogni giorno ci piazzavamo verso le 19 nella piazza Mayor (la piazza centrale della zona pedonale) e mentre i bambini giocavano, distribuivamo alle donne (per lo piu’ giovanissime con bambini lattanti o incinta) i vestiti vecchi dei nostri bambini che non usavano piu’ perche’ cresciuti: avevamo portato una valigia appositamente riempita di nostri vestiti smessi. Ogni sera le donne erano sempre di piu’ finche’ un giorno si sono azzuffate tra loro e quasi affossato mia moglie nel tentativo di accaparrarsi qualche capo; da quel giorno ho proibito a mia moglie di distribuire vestiti per la sua incolumita’; cosi’ mia moglie ha deciso di barattarli piu’ civilmente nel mercatino del centro in cambio di collanine, perline, braccialetti, borsine, ogettistica ed altre cosucce, ed e’ stato anche piu’ divertente, equo e dignitoso per noi e loro.

Poi abbiamo visitato in una mezza giornata, su carretto trainato da cavallo e poi a piedi sempre col campesino Eduardo, una foresta tropicale vicino a trinidad con annessa cascata (abbiamo pure bevuto l’acqua della cascata), bagno tra le grotte e bevuta finale di cocco dalla palma. I bambini ancora oggi lo raccontano alle maestre…20cuc in tutto.

Siamo stati a casa sua, del campesino che ci ha scorrazzato, Eduardo, abbiamo mangiato per 8cuc pollo ruspante e banane fritte (chicharritas di platanos) in una catapecchia di 1 stanza dove abitavano e dormivano in 6 assieme agli animali (galline e maiali) ed ai simulacri degli dei della santeria (s.Francesco, la madonna etc..), al limite del colera pero’ nessuno e’ stato male per tutta la vacanza.Poi abbiamo fatto amicizia con questo nostro coetaneo Eduardo e la sua famiglia, il padre di 84 anni armato di machete ci cantava canzoni afrocubane improvvisate, ci siamo ubriacati con i suoi amici di aguardiente (grappa di canna) e poi un’altra sera di Rhum (Ron) a suon di bottiglie… Tutto ok in entrambe le bicchierate.

A Milano avevamo comprato all’esselunga alcuni pacchi da 10 penne biro a 1 euro, quaderni, blocchi low-cost , decine di matite in grafite da spendere poco, una decina di gomme e temperini, 2 barattolini di colla vinavil, scotch ed altre cosette di cancelleria e cosi’ un giorno con i bambini prima di andare in spiaggia siamo entrati nella scuola elementare (escuela primaria) nella via Maceo dove subito ci sono venute incontro le maestre, abbiamo fatto questi regalini e loro contentissime li hanno distribuiti agli alunni mentre i nostri bambini scorrazzavano per le classi salutando i bambini cubani in divisa scolastica. Abbiamo tenuto a ricordare alle maestre che eravamo italiani, ma loro hanno risposto che gia’ non avevano dubbi, che gli italiani sono per loro gente amica.

Un altro giorno abbiamo fatto una escursione in taxi a Topes des Collantes toccata e fuga, bellissimo posto, una vera Jungla ma purtroppo c’e’ parecchio da camminare ed i bambini non ci stavano proprio dentro, per cui ci siamo limitati ad alcune tappe panoramiche.

Infine ci siamo recati 1 giornata intera a Santa Clara a circa 130km di distanza, abbiamo affittato per 1 giorno un taxi e 2 autisti (si davano il cambio) per 70cuc; ovviamente se si va a cuba non si puo’ non visitare i luoghi della revolucion, il museo di che guevara, poi il suo mausoleo, il museo del blindato, le piazze, insomma la storia del che. Bella gita ma i bambini ovviamente erano stufi dopo 3 minuti, per fortuna c’era una scolaresca delle elementari cubana in visita e cosi’ almeno tra bambini se la sono passata. Poi una minivisita alla citta’ mentre gli autisti ci aspettavano, e ritorno alla bella Trinidad.

Ultimo giorno a Trinidad, ultimi acqusti e baratti: avevamo finito i vestiti dei bambini e siamo passati ai nostri vestiti, calze e mutande comprese.. Abbiamo dato via anche le saponette che ci eravamo portati ed un paio di reggiseni di mia moglie. Per concludere siamo andati a fare una donazione di medicinali che avevamo comprato a Milano sia per noi che da regalare: una dozzina di scatole di aspirina generica, 3 o 4 di tachipirina per bambini, un paio di scatole di velamox antibiotico, 4 di aulin generico e molte altre assortite tipo imodium, bimixin, collirio, cicatrene, creme per ustioni, 2 boccette di acqua ossigenata, supposte, integratori, cerotti, etc etc… Un bel sacchetto pieno; siamo andati all’ospedale ma la direttrice non era presente e cosi’ ci hanno mandato al “sector sanitario” vicino allla piazza del parque Cespedes e li’ hanno annotato tutto e ritirato i preziosi ed introvabili (per loro) medicinali ringraziandoci di cuore; ovviamente di nuovo abbiamo fatto presente ai funzionari di ricordarsi che siamo italiani…

Ritorniamo poi a La Habana per restare un paio di giorni prima di prendere il volo di ritorno; torniamo dalla signora Maria che pero’ ci dirotta da sua figlia (molto giovane) che ha una casa particular a 30 metri di distanza stesso prezzo e stesso trattamento ma casa un po meno caratteristica anche se molto piu’ pulita.

Facciamo l’ultimo cambio per le compere da portare in italia e cosi’ scopriamo di aver speso in totale circa 1500 euro, non e’ molto per tutti e 4 ma pensavamo molto meno anche in considerazione dei prezzi in moneda nacional che ti permettono di mangiare in ristoranti o fast food per cubani al costo equivalente di 10 centesimi di euro, ma evidentemente con bambini a carico abbiamo optato la maggioranza delle volte di mangiare in ristoranti turistici o utilizzare servizi turistici che ovviamente vencono pagati con prezzi turistici in cuc (pesos convertibles). Cuba in definitiva non e’ molto economica, o meglio potrebbe essere a buon mercato ma la maggioranza delle volte si spendera’ molto di piu’ accedendo ai servizi per turisti (bar, ristoranti, locali, casas particulares, escursioni) fino ad arrivare a prezzi comparabili con quelli di Milano…

La faccio breve: Ultimi giorni, ultime visite, ultime foto, ultimi filmini e ultime compere (immancabili i pregiatissimi sigaroni cubani ed alcune bottiglie di Ron spaccabudella), anche i bambini erano ormai stufi di girare per la citta’ e dunque siamo arrivati all’adios a la Habana: via all’aeroporto e rientro nel freddo uggioso dell’inverno Milanese… Ultima riflessione: Dei 20 cuc cambiati il 1′ giorno in 500 pesos cubani in moneda nacional ce ne avanzano una quarantina… Se avessimo vissuto da cubani col tenore di vita, i servizi, i bar ed i ristoranti cubani, per questa vacanza ci sarebbero bastati per tutti e 4 non piu’ di 50 euro in totale ! Ma questa e’ un’altra storia…



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