Varadero con Sorpresa 2

Varadero-Cuba Aprile 2006 Varadero con sorpresa Credevo che presentarmi all’aeroporto senza comunicare niente agli altri sarebbe stata la più bella sorpresa della vacanza invece… una volta arrivati, Varadero ha fatto una sorpresa a noi. Ma torniamo indietro di 10 giorni ed andiamo con ordine. Quando la comitiva decise di prenotare per...
Scritto da: cadillactrip
varadero con sorpresa 2
Partenza il: 29/03/2006
Ritorno il: 07/04/2006
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Varadero-Cuba Aprile 2006 Varadero con sorpresa Credevo che presentarmi all’aeroporto senza comunicare niente agli altri sarebbe stata la più bella sorpresa della vacanza invece… una volta arrivati, Varadero ha fatto una sorpresa a noi. Ma torniamo indietro di 10 giorni ed andiamo con ordine. Quando la comitiva decise di prenotare per Varadero ancora non sapevo se i miei mitici , grandi, spettacolari, DATORI DI LAVORO, mi avrebbero concesso le ferie così un po’ triste, e un po’ sconsolato, li lasciai prenotare un pacchetto all inclusive senza di me ( sing! ). Una decina di giorni dopo il miracolo avvenne, le ferie erano disponibili, così, senza dire niente a nessuno mi precipitai in agenzia con carta di credito alla mano, prenotai una singola e per tutto il rimanente tempo dalla partenza cercai di evitarli, in modo da rendergli una vera botta di sorpresa. Così è stato. Con la mia aria spensierata li ho aspettati dietro una pianta e, una volta arrivati, mi sono messo in fila dietro di loro facendo finta di niente, gli chiesi con tipico accento milanese “ E’ QUI PER VARADERO ? La loro faccia sbalordita rimarrà negli annuali del manuale delle vacanza e gli sms degli altri rimasti a casa con scritto “ che facciamo questa sera? “ mi rendevano un po’ stronzo ma parecchio felice. Dopo un viaggio abbastanza scandaloso ( con circa 3 ore di ritardo ) siamo giunti a l’Havana, dopo 2 ore e 30 di bus con sosta in un chiosco dove panino e birra ci sono costati 8 euro, finalmente sospiriamo quando l’autista chiama la fermata LOS DELFINES! Era il nostro momento, finalmente Varadero. Durante il check in scopriamo che il ristorante avrebbe chiuso alle 22.00… l’orologio segnava le 21.57, abbandonate le valige nella hall, di corsa, attraversiamo tutto il villaggio facendoci subito riconoscere dal nostro perfetto italiano: – Annamo de qua !, Ma che sta di e dell’ a! Cazzo dici, cazzo vai… etc etc etc.

Violentato con animo e corpo ( soprattutto con mani e bocca ) il ristorante di quel poco che era rimasto, facciamo presa delle stanze e subito scopriamo che la nostra tripla è qualcosa di fantastico. Almeno 25 metri quadri la stanza e quasi uguale di terrazzo che padronecciavano direttamente sul mar dei Caraibi ( la stanza è la numero 310, pretendetela se soggiornate in questo hotel) . Il rumore delle poche onde che s’infrangevano a riva, il soffiare del vento che oltrepassava leggero le palme e la luna che ci guardava dalla finestra hanno fatto subito scattare la stessa idea a tutti: SI DORME CON LA FINESTRA APERTA! Si ma solo la prima sera, perché la mattina seguente i nostri corpi sembravano una di quelle pagine della settimana enigmistica, dove bisogna unire i puntini per scoprire il disegno. Unendoli, sarebbe uscita una enorme zanzara che con il gesto dell’ombrello e a coro da stadio intonava: COGLIONI, COGLIONI! Ma lasciamo stare queste piccole ingenuità da “inesperti vacanzieri” e cominciamo a parlare della seconda e più grande sorpresa della vacanza, ovvero VARADERO! Spacciata da tutti i cataloghi, guide turistiche, appunti di viaggio, viaggiatori pluriennali e cubani all’estero come luogo di perdizione dove tutto è lecito, luogo di donnine facili su ogni angolo di strada, luogo dove è pieno di italiane vacanziere in cerca del “CUBANO” ( e non mi riferisco alla cittadinanza), luogo dove assaporare la vita trasgressiva in tutti i suoi rami, luogo dove con qualche dollaro ti puoi comprare ed avere tutto, luogo dove comprare sigari sottobanco e poi rivenderli in Italia al triplo, luogo dove si balla salsa bachata y merengue dalla mattina alla sera… Ma dove? Ma quando? Ma chi le dice e le scrive queste cose ? Ovviamente non possiamo parlare per gli anni precedenti ma di marzo 2006 si, e sono tutte frasi fatte. Partiamo dal fatto che ogni luogo è soggettivo e che a molti ragazzi che abbiamo incontrato sembrava un paradiso ma, a noi sei, non è che ci è sembrata questa meta pazzesca. La prima cosa che scopriamo è che se si cambiano i Dollari c’è una tassa del 10% che lo stato cubano si trattiene magicamente. Se si cambiano gli Euro il cambio è a 1.07 – 1.03, il che vuol dire che se vai in vacanza a New York un soggiorno ti costa meno che a Varadero. Il lungomare è una sorta di strada dove su un chilometro di distanza puoi trovare al massimo: 3 hotel/villaggi, 2 cabine telefoniche, 1 mercatino di souvenir composto al massimo da 20 bancarelle, 4 case cubane, 2 ristorantini, 1 discoteca, qualche bar e niente più. Per la via potevi incontrare al massimo ( in qualsiasi ora del giorno e della notte ) qualche taxi, qualche carretto, un cocotaxi, qualche bus “Varadero in tour” una 20 di turisti ( di età non inferiore ai 50 anni o non superiore ai 10, un cubano/a che vedendo i turisti cambiavano marciapiede, qualche cane con la rogna e niente più, ovviamente stiamo esagerando ma non è che stiamo distanti dalla realtà.

Una scatola di Coiba acquistata da me stesso 3 anni fa a l’Havana sottobanco, ad un prezzo di 20 dollari, l’ho vista a 365 pesos, cioè euro, ok era un rivenditore ufficiale ma allora me li compro in Italia. Una bottiglia di rum Havana club gran riserva 14 euro, ma costa così tanto in Italia ? Oltretutto, questo è il primo luogo turistico al mondo che ho visto in vita mia dove camminando per le strade o sulla spiaggia, nessuno, ti si avvicina per venderti qualcosa, al massimo qualche pescatore che sotto voce e preoccupatissimo della polizia vuole cucinarti un’aragosta per 10 dollari. Ma anche mangiare un’Aragosta alla griglia è diventato illegale a Cuba? Ebbene si, abbiamo chiesto al nostro capo villaggio che cosa sia successo a Cuba e soprattutto a Varadero. Scopriamo che da 2 anni a questa parte sono cambiate le regole e tutti i cubani che prima riuscivano a vivere vendendo qualche cosa sotto banco, adesso rischiano addirittura 25 anni di carcere. Evidentemente l’afflusso dei tanti over 50 e dei pochi under 30, soprattutto italiani, è dovuto al fatto che s’inizia a far girare la voce che Varadero è diventato un luogo per famiglie dove, mare e sole occupano il 90% della vacanza.

Ma possibile che di bello ed emozionante non c’è niente? Tutt’altro. Se Varadero viene presa con lo spirito giusto, cioè come vacanza e non come viaggio ( che sono due parole estremamente opposte ) può offrire tante, tante, tante cose belle. La più bella in assoluto è il mare, forse uno dei più belli che abbia mai visto, ai livelli delle Los Roques ( Venezuela ) e di Playa Delfini ( Cancun ). Un altro aspetto del mare che non ci aspettavamo è la barriera corallina, stupenda, non ai livelli del mar Rosso ma molto interessante. La Cueva di Bellamar, una grotta che si trova a Matanzas, 20 km da Varadero. La grotta è molto affascinante e grande, strapiena di stalattiti e di montagnole di quarzo.

La stessa città di Matanzas è piacevole da girare e da la possibilità di vedere e scoprire la vera Cuba.

Lo Cenote di Saturno è un vero spettacolo, ad un angolo ci sono delle rocce che permettono di fare il bagno anche ai meno esperti, l’acqua è limpidissima e dolce ma non si può bere. Il vero punto di forza però sono le discoteche, bellissime, economiche ( al max 10 euro) e tutte con open bar, purtroppo ogni giorno c’è quella specifica in cui andare a ballare, il che vuol dire che se si va da un’altra parte il locale è vuoto mentre, se si segue il tour che consigliano gli albergatori, s’incontrano sempre le stesse persone, anche di hotel o villaggi differenti dal proprio ( citiamo le più belle, LA RUMBA, IL MEDITERRANEO, LA CUEVA DEL PIRATA, IL CONTINENTAL, LA COMPACITA, L’ HABANA CLUB ). La cosa più particolare che c’ è capitata è stato andare a mangiare l’aragosta a casa di una signora in una casa cubana. Non perché è una cosa insolita, ma insolita è stata la modalità di arrivo. La signora pretendeva di non parlare assolutamente con nessuno dell’aragosta, come se avesse la stessa valenza a gridare in un aeroporto la parola bomba! In ogni modo per dirla tutta la signora ci ha obbligato a raggiungere la sua abitazione a due a due, intervallati da un paio di minuti, in rigoroso silenzio e vestiti di nero in modo da passare inosservati con le luci del buio, – Ma che cazzo c’era dentro l’aragosta ? E se gli chiedevamo il caffè dopo cosa succedeva? Ci faceva mettere un parrucchino in modo da non sembrare gli stessi di prima? Misteri cubani Il mercoledì abbiamo preso un minivan e per la modica cifra di 30 pesos a testa, in altre parole 180 totali, siamo andati a l’ Havana. A metà strada abbiamo fatto tappa a BAGUNAYAGUA, il ponte più alto di Cuba, 102 metri, dove in un chiosco è possibile degustare, nel vero senso della parola, una pinacolada da rimanere senza fiato, si dice sia la più buona di tutti i Caraibi, lo possiamo confermare. Degustate 2 pina a testa per la cifra di 2.75 euro l’una, abbiamo continuato la nostra gita, qualche ora per l’ Havana cosa visitare? Ovviamente un giro veloce per i luoghi di culto quali, plaza de la rivoluzione, la boteguita del medio, havana vecchia, la cattedrale e il campidolio dove, incredibilmente, abbiamo incontrato il mitico Paolo Belli con tutto lo staff della rai. Erano li per una puntata zero di un nuovo programma dedicato al mondo dei viaggi. Inutile non dire che abbiamo cercato in tutti i modi di rientrare nelle inquadrature, dall’allacciarsi le scarpe dietro di lui, a farsi le foto con le macchine di una volta in esposizione sotto la scalinata, le stesse che stava usando proprio Paolo Belli, da una finta rissa con dei cubani, ad una caduta a ruzzoloni dalla scalinata.

Alla fine siamo riusciti a farci una foto insieme e, quando gli abbiamo detto che alloggiavamo a Varadero, ci ha riso in faccia con tutto lo staff Rai chiedendoci addirittura chi ce l’ aveva consigliata. Be, il mare è bello, gli abbiamo risposto… Sul rientro per Varadero ci siamo nuovamente fermati sul ponte, doppia razione di pinacolada e in hotel per la cena… L’ultima cena! Il giorno dopo era gia tempo di souvenires e cosi, siamo andati sulla 15esima strada, ovvero il mercatino più grande di Varadero. Abbiamo comprato un dvd musicale con 700 canzoni da spartirci al rientro e qualche altra cianfrusaglia. Proprio davanti al mercatino era posizionato l’hotel che per noi è stato un sogno per tutta la vacanza ovvero il SUNBEACH. Non per motivi esagerati ma per il semplice fatto che appena incontravi un turista della nostra età in una discoteca alla domanda in che albergo state la risposta era sempre e solo una. Ripensando al nostro villaggio, pieno di gente grande e solo italiani, vedere quel luogo pieno di vita ( avrà avuto almeno 400 stanze ) e di divertimento ( con musica ad alto volume anche alle 3 di pomeriggio ) ci ha leggermente fatto incazzare ma alla fine, le esperienze si fanno proprio per questo motivo, i prossimi viaggiatori in direzione Varadero sapranno come muoversi e cosa troveranno, la prossima volta sarete voi a scrivere un racconto e saremo noi a prenderne spunto… Buon viaggio a tutti ! FOTO E TESTO WWW.CADILLACTRIP.IT



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