Crociera tra i fiordi norvegesi

Una crociera tra i meravigliosi fiordi della Norvegia e un assaggio di Germania e Danimarca, passando da Copenaghen e Lubecca
Scritto da: MARISOL
crociera tra i fiordi norvegesi
Partenza il: 18/06/2016
Ritorno il: 25/06/2016
Viaggiatori: 4
Spesa: Fino a €250 €

Eccoci nuovamente pronti con le valigie per questo viaggio che sognavamo da parecchio tempo. Arriviamo all’aeroporto con un’altra coppia di amici che divideranno con noi questa esperienza: con il volo arriveremo a Copenaghen e lì ci imbarcheremo sulla Costa Favolosa alla scoperta dei magnifici fiordi norvegesi. Per loro è la prima crociera e quindi sono ancora più emozionati di noi che abbiamo invece già fatto questo tipo di vacanza.

Prima sorpresa: il volo è in ritardo di un’ora e mezza a cui si aggiunge un’altra ora e quindi partiamo alle 12.30 anziché alle 10.00. All’arrivo veniamo accolti da uno staff di Costa che ci porta ai pullman e finalmente, dopo aver attraversato la città, giungiamo al porto. La prima foto di rito mentre saliamo a bordo, quindi con i nostri amici al seguito, ci avviamo verso le cabine. Saliamo fino al ponte 10 Escorial, dove sono le cabine della categoria Samsara, proprio vicine alla Spa. Belle e spaziose anche se interne, con un ordine perfetto curato dalla nostra simpatica cameriera Maria. Il tempo di sistemare i bagagli e siamo in giro per la nave: i nostri amici sono euforici e tutto sommato lo siamo anche noi; stiamo bene, nonostante il notevole ritardo del volo, ma ormai la vacanza sta cominciando. Girare per la nave è bellissimo, ogni angolo è unico. E così trascorre il resto della prima giornata.

Giorno 1 – navigazione

Il giorno dopo è di navigazione: questa mattina il mare è un po’ mosso, sulle piccole onde si forma una leggera spuma che fa muovere la nave. È un lieve ondeggiare, che però crea problemi ad alcuni ospiti, come la nostra amica che rimane per buona parte della giornata chiusa in cabina. Per noi invece è un’ottima giornata rilassante: un po’ di lettura in biblioteca, una visita ai negozi e poi una capatina al casinò (senza giocare), quindi la discoteca, i vari bar ed anche la chiesetta. Che meravigliosa giornata!

Nel primo pomeriggio il mare si calma, così vediamo apparire la nostra amica, pallidissima ed un po’ scoraggiata da questo inconveniente. Ma presto si riprende e la sera è pronta per la cena al grande ristorante Duca d’ Orleans. Il nostro cameriere Yayat è simpaticissimo e ci coccolerà per tutta la vacanza! Mangiamo benissimo, con piatti curati dallo chef Barbieri: anche solo l’aspetto è fantastico, per non parlare poi del sapore. Questo primo giorno è stato di riposo, ma da domani ci aspettano tante belle escursioni.

Giorno 2 – da Hellesylt a Geiranger

E infatti il lunedì mattina la nave arriva molto presto al porto di Hellesylt e siamo pronti a scendere. Oggi è una giornata abbastanza impegnativa, perché saremo fuori fino al pomeriggio; inoltre torneremo a bordo da un altro porto, perché la nave si sposterà fino a Geiranger.

Saliamo sul pullman e subito dopo pochi minuti siamo già a fare foto alla cascata di Hellesylt. Quindi ripartiamo e in località Hornindal ci fermiamo per vedere un antico ponte costruito a secco circa 200 anni fa, che ancora resiste alla neve, alle inondazioni ed al peso dei turisti. Lungo la strada, dal pullman, notiamo tante case con il tetto ricoperto d’erba: la guida ci spiega che questa è una tradizione norvegese che rischiò di perdersi col tempo, ma che oggi è stata per fortuna ripresa in considerazione, al posto dei materiali moderni.

Un’altra tappa la facciamo al lago Hornindalsvatnet, che con i suoi 514 metri è il lago più profondo d’Europa e quindi arriviamo alla cittadina di Stryn. Con un po’di tempo libero a disposizione, facciamo alcuni acquisti ma anche tante belle foto!

Un’altra sosta è per il parco naturale di Jostedal, con visita del museo e quindi è già ora di pranzo. Mangiamo benissimo in un hotel con un caratteristico interno in legno: ci viene servita una zuppa di funghi ed asparagi, quindi un trancio di salmone (non poteva mancare) con patate lesse.

Soddisfatti, si riparte, mentre attorno a noi si aprono panorami incredibili: monti innevati e il lago Djupvatn in parte ghiacciato, finché arriviamo ad un punto panoramico che si apre sul fiordo di Geiranger. Purtroppo in questo momento c’è nebbia, piove e fa molto freddo, per cui non riusciamo a goderci questo spettacolo naturale. Ci rifacciamo per fortuna scendendo un po’ quando arriviamo ad un altro punto panoramico: il Flydalsjuvet; non piove più e così riusciamo a vedere questo splendido fiordo con due navi Costa che, al largo, stanno aspettando il ritorno a bordo dei croceristi. A Geiranger infatti non c’è il porto e quindi ci sono le lance delle rispettive navi ad aspettarci: un ritorno a bordo insolito e divertente!

Giorno 3 – Bergen

Il giorno dopo siamo a Bergen, un vero e proprio gioiello con le sue casette colorate in legno, che si affacciano sul porto. Ma prima andiamo a vedere una chiesa in legno molto caratteristica: la chiesa di Pantoft. La nostra guida, una gentile signora italiana che vive ormai in Norvegia, ci spiega tante cose interessanti, soprattutto quando ci rechiamo a prendere la funivia panoramica del monte Floyen. In pochi minuti si arriva in cima e lo spettacolo sui fiordi ci lascia senza parole! È pieno di gente quassù, tutti incantati dal panorama che ci offre la natura e tutti intenti a scattare fotografie e a fare riprese.

Si scende ed andiamo a vedere le case colorate di Bergen. Il quartiere che si affaccia sul mare si chiama Bryggen dove molte delle casette sono in ristrutturazione, perché per via della conformazione del terreno, stanno pian piano sprofondando. Ora c’è la consapevolezza di salvare questi patrimoni che ci hanno lasciato i nostri antenati, così da goderne appieno ed anche qui si sta facendo molto per questo quartiere antichissimo. Ci addentriamo nei vicoli stretti con negozietti caratteristici, sempre attaccati alla nostra guida. Abbiamo anche del tempo libero per fare alcuni acquisti e così torniamo a bordo con tanti pacchetti!

Il rientro a bordo è sempre entusiasmante, perché portiamo altre belle esperienze di viaggio, poi girare per la nave è sempre bellissimo, soprattutto quando prima di cena ci concediamo in buon aperitivo: tanto per non farci mancare nulla, perché in vacanza dobbiamo coccolarci! Anche questa sera la cena è superba, curata dallo chef Barbieri, cena che si conclude con uno strepitoso babà! Dopo cena ci concediamo ancora un po’ di relax tra tante attività da scegliere: per noi va bene il piano bar, con tanta buona musica che ci tiene compagnia.

Giorno 4 – sud della Norvegia

Ed ecco un altro giorno. Oggi sbarchiamo a Kristiansand per andare alla scoperta del sud della Norvegia. Percorriamo un lungo tragitto in pullman, tra la natura. La nostra giovane guida è un simpatico ragazzo italiano che ci spiega tante cose interessanti: stiamo percorrendo l’autostrada, ma è molto diversa da quella cui siamo abituati in Italia, perché ha anche i semafori! Attraversiamo luoghi incantevoli, con tante casette rosse.

Il rosso era il colore dei pescatori, che lo ricavavano addirittura dal sangue dei pesci, ma ora è invece una caratteristica di questa nazione, che sta riscoprendo e salvaguardando il suo patrimonio. Acquistare una di queste casette è quasi impossibile, perché i costi sono proibitivi e così tante sono affittate per un periodo di vacanza.

Arriviamo ad un vecchio faro che andiamo a visitare: il faro di Lindesnes che si affaccia sul Mare del Nord. Oggi il mare è calmo, anche se il cielo è nuvoloso e soprattutto non c’è vento, ma prima di salire al faro, ci è stato proiettato un filmato in cui si vedevano giorni tempestosi ed era veramente impressionante il mare agitato. Noi invece ci godiamo una bella panoramica a 360°, con tante belle fotografie che porteremo a casa per ricordo.

Nel rientro, facciamo una breve sosta in un piccolissimo paesino con il suo porticciolo, mi sembra di essere Alice nel paese delle meraviglie! Torniamo e bordo e ci prepariamo per la cena italiana: i camerieri hanno un bel grembiule con i nostri colori e la stampa dell’Italia e sulla camicia il papillon bianco, rosso e verde. Durante la cena all’improvviso un’esplosione di allegria quando viene suonato “O Sole Mio”: veniamo invitati a ballare e poi si finisce con il tipico trenino tra i tavoli…che magnifica serata!

Giorno 5 – Aarhus

La nave ed il tempo corrono veloci; domani sbarcheremo ad Aarhus, in Danimarca. La nostra escursione riguarda la visita di questa città a piedi: la guida è giovanissima, un ragazzo danese con tanta voglia di fare, ma purtroppo con troppa poca esperienza, e ben presto vengono fuori tutte le sue paure e soprattutto l’impreparazione. Fa quasi tenerezza, ma purtroppo l’escursione non si rivela interessante e ben presto alcuni di noi preferiscono girare da soli: non ci siamo neanche troppo allontanati dal porto!

Visitiamo la cattedrale di San Clemente e la chiesa di Nostra Signora, con poche spiegazioni. Anche il museo vichingo si rivela poco interessante ed usciamo subito soprattutto per il gran caldo insopportabile. Più caratteristico è il quartiere Mollestien, che percorriamo da soli. Peccato, avremmo potuto apprezzare un po’ di più questa cittadina! Questa sera abbiamo la cena di gala e la foto con il comandante! Tutti gli ospiti sono eleganti ed anche noi non siamo da meno. La vita di bordo è decisamente irresistibile e ci fa sentire coccolati e viziati! Un’altra bella serata scorre piacevolmente gustando manicaretti vari.

Giorno 6 – Lubecca

E così arriviamo a venerdì 24 con l’ultima escursione di questo viaggio. Oggi andiamo a Lubecca, una bellissima cittadina tedesca di cui ho sentito molto parlare come il gioiello del Baltico. Attracchiamo a Warnemunde e dopo circa due ore arriviamo a Lubecca che piove fortissimo. Ci fermiamo sotto la “Holsten Gate”, una porta che risale al XV sec. Appena la pioggia rallenta un po’ ci dirigiamo verso Marktplatz, dove possiamo ammirare il municipio, in parte coperto da impalcature, ma comunque molto bello. Immagino questa piazza che è il cuore della città, durante il periodo natalizio, con il suo tipico mercatino sfavillante di luci e colori!

Visitiamo Marienkirche: l’interno di questa chiesa si apre all’improvviso davanti i nostri occhi con i suoi 40 metri di altezza, veramente impressionante. I turisti sono radunati quasi tutti sotto l’orologio astronomico che tra poco diffonderà la sua melodia: ecco, si aziona ed al suono del carillon nella parte alta sfilano delle statuine. Rimaniamo affascinati da questa meraviglia. Sotto una delle torri campanarie, un grande monito per non dimenticare: le campane semidistrutte cadute durante un bombardamento della guerra mondiale nel 1942. Sono state lasciate lì di proposito, per farci riflettere: di ricordi simili la Germania è piena, forse perché è una nazione che ha pagato un alto tributo per una guerra inutile. Fuori la chiesa non resistiamo alla tentazione di toccare la piccola statua di un diavoletto, perché pare porti fortuna, come ci dice la nostra guida.

Ed ecco la casa-museo di Thomas Mann, questo bravo scrittore nativo di Lubecca; quindi ci dirigiamo verso l’ospedale di Santo Spirito. Questo edificio risale alla prima metà del 1200 e fu voluto dai mercanti dell’epoca per ospitare gli ammalati meno abbienti. All’interno c’è una splendida chiesa ed anche qui nel periodo natalizio viene allestito un mercatino artigianale. Nel frattempo il tempo si è rimesso, è uscito il sole e la guida ci lascia del tempo libero prima di tornare. Giriamo ancora per questa cittadina davvero sorprendente e riusciamo anche a fare degli acquisti interessanti! Altri bei ricordi da portare a casa sono ora nelle buste che ci portiamo dietro come trofei!

È veramente tempo di tornare a bordo: durante il viaggio di ritorno alla nave siamo felici di quest’altra esperienza, ma anche un po’ tristi perchè la vacanza è finita davvero. A bordo prepariamo le valigie prima di andare a cena e salutare anche il nostro cameriere Yayat. Stranamente stasera sembra che non abbiamo sonno, vogliamo goderci la nave fino quasi all’ultimo minuto, ma poi domani si deve partire presto, quindi dobbiamo cedere alla stanchezza.

Giorno 7 – rientro

Durante la notte da Lubecca navigheremo verso Copenaghen, da dove partirà il volo di ritorno. L’indomani all’aeroporto ci attenderà una mattinata incredibile: accalcati per lasciare i bagagli, abbandonati senza informazioni di alcun tipo, con guasti tecnici non meglio definiti. Quando finalmente ci fanno salire a bordo dell’aereo in tutta fretta, sembra che ci siano problemi per partire: siamo stanchi, innervositi da tanta disorganizzazione. Peccato. Finalmente si parte e tutti si calmano un po’. Per passare il tempo, parliamo della vacanza, che comunque è stata bellissima, specialmente i nostri amici sono entusiasti di questa esperienza. Adesso ripercorreremo questi giorni attraverso le tante foto che abbiamo portato con noi come ricordo di questo viaggio bellissimo.



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