Croazia e Postumia

Un viaggio molto intenso, che ci ha consentito di visitare gran parte della Croazia, con una puntatina anche in Slovenia per visitare le grotte di Postumia
Scritto da: francogigante1953
croazia e postumia
Partenza il: 03/09/2014
Ritorno il: 15/09/2014
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
In Croazia e a Postumia a settembre

Indice dei contenuti

N.B: nel testo ci sono dei rimandi a numeri di pagina che si riferiscono alla guida Croazia della Lonely Planet

Le indicazioni su alloggi e ristoranti sono indicati alla fine del diario, assieme a qualche consiglio.

Primo giorno – mercoledì 3 settembre Genova – Postumia (Slovenia) – Genova-Postumia 5h. 45 min. 587 Km

In mattinata, con tutta calma, partiamo da Genova io, mia moglie e mia figlia per questo viaggio in Croazia, con una puntata in Slovenia per vedere le grotte di Postojna (Postumia) che mia figlia non aveva mai visto.

Arrivati a Trieste l’autostrada continua anche in territorio sloveno (superata l’uscita di Trieste occorre seguire le indicazioni x Fernetti e per la Slovenia via E61).

Attenzione, in Slovenia sulle autostrade non si paga il pedaggio però occorre premunirsi di un bollino (tipo svizzera) da apporre sul parabrezza: il bollino si può acquistare negli autogrill italiani prima del confine, esiste con validità settimanale, mensile o annuale.

Noi abbiamo acquistato quello settimanale (in Slovenia ci staremo solo un giorno) che costa 15 Euro.

Arrivati a Postojna verso le 16 andiamo subito alla biglietteria delle grotte (sono un poco fuori rispetto al paese) dove acquistiamo i biglietti per il giorno dopo scegliendo la visita delle 9; essendo già sul posto conviene perché negli orari successivi c’è una maggiore affluenza di turisti: il nostro tipo di biglietto costa 28,9 €.e comprende le grotte ed il castello di Predjama, a pochi Km di distanza.

Le tariffe sono le seguenti:

A) Grotte di Postumia, ingresso ogni ora, Adulti 22,90 €, Studenti 18,30 €

B) Castello di Predjama Adulti 9 €, Studenti 7,20 Pacchetto a) + b) Adulti 28,90 € Studenti 23,20 €

Per quel che riguarda l’alloggio, a settembre non ci sono problemi per dormire, si trovano parecchie sobe (camere in affitto) a circa 20 € a persona, noi ne abbiamo trovato una a poca distanza dalle grotte.

Una volta sistemati facciamo un breve giro per il paese (carino e ordinato) e andiamo a cenare in una pizzeria vicina al campo sportivo.

Secondo giorno – giovedì 4 settembre Grotte di Postumia, Castello di Predjama, Pazin Postojna – Castello Predjama A/R 20 min. 18 Km. Postojna – Buzet – Motovun – Pazin 2 h 118 Km

Alla mattina alle 9 siamo davanti alle grotte per il tour, di italiani ci siamo solo noi tre pertanto è come se avessimo la guida personale, saliamo sul trenino e iniziamo la nostra visita a queste immense e magnifiche grotte; poi prendiamo l’auto e andiamo al castello di Predjama (tra Postumia e il castello c’è anche il bus navetta gratuito, però solo dalle 13 in poi) che merita anch’esso una visita.

Dopo un veloce spuntino, verso le 13.30 prendiamo l’autostrada e usciamo a Krni Kal percorrendo poi la 208 per entrare in Croazia; la prima tappa è Buzet (pag. 125) che visitiamo brevemente; degno di nota, nel centro di questo paese arroccato su una collina, il pozzo col leone di San Marco, nella piazza principale.

Subito dopo è la volta di Motovun (pag. 128), un grazioso paese con molte antiche case veneziane del’400 e ‘500 e con una cinta muraria da cui si gode una bella vista sulla campagna sottostante.

Poco prima di Pazin una piccola deviazione sulla sinistra ci porta a Beram (pag.120) dove andiamo a vedere gli interessanti affreschi quattrocenteschi della chiesetta di Santa Maria di Skriljine: con un’attenta lettura si notano parecchie curiosità, ad es. il fatto che ad Erode, ritratto nella scena della strage degli innocenti, un fedele ha rovinato gli occhi, segno tangibile dell’odio suscitato da tale re;

Oppure la scritta in glagolitico (l’antica lingua della zona) che qualche fedele, secoli fa, ha aggiunto di suo pugno nell’affresco di San Giorgio che uccide il drago e che, più o meno, recita così: “Forza san Giorgio!”.

L’ingresso costa 20 Kune, attenzione però, la chiesetta non è indicata, si deve prendere una stradina in discesa sulla sinistra, poco prima di entrare nel paese di Beram.

Raggiungiamo infine Pazin (pag. 123) dove pernottiamo; prima di cercare l’alloggio andiamo a vedere la foiba (abisso) di Pazin, visto che la Loney Planet ne parlava bene, descrivendola come un grosso solco (tipo canyon) con un fiume che scorre sul fondo e che ad un certo punto si perde nelle viscere della terra formando alcuni laghetti sotterranei in un sistema di grotte: si dice che abbia ispirato. Verne nello scrivere il Viaggio al centro della terra.

In realtà il tutto è abbastanza deludente, se si esclude la vista dall’alto del ponte che attraversa la gola; scendendo sul fondo del canyon purtroppo il sentiero di avvicinamento alla grotta diventa fangoso e molto scivoloso, in pratica è un problema arrivare in fondo, io ci sono arrivato, rischiando però di scivolare nel fango più volte.

Inoltre, arrivati a fondovalle e a fine sentiero, non si riesce a vedere il punto dove il fiume sprofonda nella grotta perchè ci sono molti alberi che ne impediscono la visuale.

Il bello poi è che tutto questo viene anche fatto pagare, visto che all’inizio del sentiero, in alto, c’è una biglietteria (che però alle 18 chiude): almeno mettessero un pò di ghiaia per rendere meno scivoloso il sentiero!

Forse merita di più visitare il vicino castello, il meglio conservato dell’Istria, però non ci siamo riusciti perché alle 18 chiudeva.

Terzo giorno – venerdì 5 settembre Istria: Porec (Parenzo), fiordo di Leme, Rovinj, Bale Pazin – Porec – Vrsar – Rovinj – Bale – Pula 2 h 15 min 126 Km.

Da Pazin raggiungiamo Porec (pag 112) la cui maggiore attrattiva è costituita dalla Basilica Eufrasiana che risale al VI secolo ed è patrimonio dell’Unesco; comunque è anche piacevole passeggiare tra le sue antiche vie con palazzi veneziani e bei negozietti, sino ad arrivare in piazza Marafor con i resti della strada romana e del foro.

Terminata la visita, verso le 12 ci rimettiamo in auto e proseguiamo verso il fiordo Limska Draga o di Lemme (pag. 111) che si trova lungo la costa, tra Porec e Rovigno, subito dopo la cittadina di Vrsar.

Il fiordo si vede abbastanza bene da un punto panoramico lungo la strada principale, facilmente individuabile perchè ci sono molte bancarelle che vendono prodotti locali (a caro prezzo).

Oltrepassato questo punto, una deviazione rispetto alla strada principale conduce alla parte finale del fiordo dove c’è un porticciolo con battelli che organizzano escursioni nel fiordo e con un ristorante dove si possono gustare le ottime ostriche e cozze allevate nel fiordo.

Si può anche fare una passeggiata sino ad una grotta che, nell’undicesimo secolo, sembra fosse stata la dimora dell’eremita Romualdo.

Proseguiamo per la cittadina di Rovinj (pagg. 105-106), assolutamente da non perdere, dove visitiamo la chiesa di S. Eufemia e il centro storico, uno tra i più belli dell’intera Croazia.

Poi andiamo a vedere Bale (pag. 112), un’altra cittadina medievale (da visitare il castello dei Bembo) ed infine pernottiamo poco oltre Fazana, una cittadina alle porte di Pola.

Quarto giorno – sabato 6 settembre Istria: Pula (Pola), Opatjia, Volosko – Pula – Volosko 1 h 30 min 95 Km Escursione Pula Capo Kamenjak A/R 46 km.

Al mattino visitiamo Pola (pagg. 95-96), in particolare l’anfiteatro romano (è il sesto nel mondo), l’arco di trionfo, il museo archeologico e il tempio di Augusto.

Avendo più tempo si poteva fare un’escursione alle isole Brijuni, a Velj Brijun (pag.104) ci sono le rovine di una villa romana e a Mali Brijun ci sono imponenti fortificazioni militari.

Poi proseguiamo per Opatjia (pag. 141) passando da capo Kamenjak (pag. 98), una riserva naturale (ingresso 35 Kune) dove ci fermiamo un paio d’ore per un pò di relax in una bella caletta con acqua azzurra e limpida; ripartiamo alla volta di Fiume (Rijeka) però, essendo abbastanza stanchi, ci fermiamo un pò prima, a Volosko, dove pernotteremo 2 notti.

Quinto giorno – domenica 7 settembre Isola di Cres e visita di Fiume (Rijeka) – Volosko – Brestova 40 min. 31,5 Km. Giro isola Cres circa 200 Km. A/R Brestova – Fiume 45 Km.

Da Volosko andiamo a Rt. Brestova, dove prendiamo il traghetto per Porozina (isola di Cres, pag. 152).

Il primo paese che incontriamo è Cres (pag. 152), un pò turistico ma carino, con un bel porticciolo e alcuni palazzi veneziani, poi facciamo una breve deviazione e andiamo a Valun (pag. 158) dove, nella chiesa di S. Maria, è custodita la tavola di Valun, con un’iscrizione bilingue, in latino ed in glagolitico, l’antica lingua della zona.

Tornando verso la strada principale non ci perdiamo il piccolo paese medievale di Lubenice (pag. 157), poi ci dirigiamo a Osor (pag. 156): degni di nota il municipio quattrocentesco e la chiesa dell’Assunzione, con un portale rinascimentale.

Da Osor, tramite un ponte, passiamo sull’isola di Losinj dove visitiamo Mali Losinj (pag. 158) e Veli Losinj (pag. 162); a Mali Losinj è esposta la statua in bronzo dell’Apoksiomen, ripescata in mare qualche anno fa, purtroppo non riusciamo a vederla per mancanza di tempo, quimdi torniamo indietro x prendere il traghetto e poi andiamo a visitare Fiume (pagg.134 e 135).le cui principali attrazioni sono il Korso, la torre comunale, la porta romana, la cattedrale di S. Vito, il castello di Trsat e la chiesa di Nostra Signora di Trsat.

Sesto giorno, lunedì 8 settembre: Parco Paklenica Fiume–Starigrad 3h 53 min 195 Km.

Di buon’ora partiamo da Volosko, diretti a Starigrad dove si trova l’ingresso al parco naturale di Paklenica (pag. 184) nel quale faremo un’escursione di mezza giornata; poco prima di Starigrad facciamo una sosta in una spiaggetta di ciotoli (poco dopo Sibunijna) e nel primo pomeriggio, intorno alle 14, arriviamo al parco.

Il parco di Paklenica è ben segnalato e ha due ingressi, a pochi Km. l’uno dall’altro; noi, scendendo da Fiume, entriamo dal primo.

Il biglietto per un giorno costa solo 50 kune (studenti 30) e comprende il parcheggio.

Il parco è frequentato da escursionisti ma anche da arrampicatori perché ci sono molte vie per tutti i gusti e di varia difficoltà.

Anche le escursioni sono molteplici, volendo ci si potrebbero dedicare più giorni.

Noi, avendo a disposizione un solo pomeriggio, abbiamo optato per il percorso 1 che si inoltra nella gola “Velika Paklenica” e che porta al rifugio alpino Paklenica situato a circa 450 mt. e circondato da monti alti anche più di 1.700 mt.

A circa 40/50 min. dalla partenza, sulla sinistra, c’è un bivio in salita, con un cartello che segnala la deviazione verso la grotta Manita PEĆ (aperta dalle 10:00 alle 13:00, l’ingresso costa 20 Kune e le guide parlano inglese, tedesco e croato); da questo punto si impiegano ancora 40 min. (250 mt. di dislivello) x arrivare alla grotta.

Noi non l’abbiamo visitata perché al pomeriggio è chiusa pertanto siamo andati direttamente al rifugio; per raggiungerlo si impiegano circa 2 h e mezza con poco dislivello (circa 300 mt.); ci si può fermare anche prima, in due ore si arriva alla casa forestale “Lugarnica” dotata di bar.

Per il ritorno, lungo lo stesso percorso e tutto in discesa, bastano 2 ore.

Per chi apprezza la natura è anche possibile, entrando dal secondo ingresso, effettuare un giro completo delle due gole del parco che però richiede l’ intera giornata (10 ore di cammino), inoltre ci sono le escursioni alle varie vette presenti nel parco.

Per gli amanti dell’escursionismo (e anche per gli arrampicatori) è quindi sicuramente un parco da tener presente!

I riferimenti del parco sono: tel. +385/23/369-803 sito internet: http://www.paklenica.hr

Settimo giorno – martedì 9 settembre: Parco dei laghi di Plitvice – Starigrad – Plitvička jezera 1 h 47 min. 116 Km.

Oggi dedichiamo l’intera giornata al parco dei laghi di Plitvice (pag. 181), dove faremo un’altra bella escursione.

Partiamo quindi da Starigrad abbastanza presto (alle 7), dopo pochi km., a Maslenica, entriamo sull’autostrada E65; dopo circa 20 min. usciamo a Gornja Ploča, da qui prendiamo la 522 x Udbina e Korenica.

Il parco ha due ingressi, abbastanza vicini fra di loro, l’ingresso 1 a Rastovača e l’ingresso 2 a Hladovina. Noi ci dirigiamo all’ingresso 2 perché è quello da cui parte l’itinerario che abbiamo scelto, il K, che si svolge completamente a piedi.

Gli altri itinerari sono più brevi in quanto comprendono anche l’uso del battello e/o del trenino elettrico per percorrere alcuni tratti.

Partiamo quindi dal punto contraddistinto con P1 (in internet ci sono tutti gli sviluppi dei percorsi con relative sigle); purtroppo, come apprenderemo a nostre spese, visto che cartelli all’ingresso non ce n’erano, parte del sentiero che costeggia il lago di Kozjak era allagata a causa delle abbondanti piogge che hanno fatto salire il livello del lago, pertanto anziché farne la sponda occidentale a piedi, arrivati al posto di ristoro P3 abbiamo dovuto prendere il battello per arrivare al punto P2.

Il resto del percorso procede senza intoppi, verso le 17 ritorniamo al punto di partenza e intorno alle 19, sul far della sera, siamo nuovamente a Starigrad.

Di seguito indico il n.ro del parco a cui chiedere info +385 0 53 751 026 e la descrizione dei percorsi K (il più completo e faticoso, richiede circa 7 ore a piedi) e H (un giusto compromesso perché alterna tratti a piedi a tratti col trenino ed in battello elettrico, in questo caso il tempo di percorrenza è di circa 5 ore).

I prezzi sono i seguenti: adulti 110 Kune, studenti 80, parcheggio auto 7 Kune/ora (noi per 9 ore abbiamo speso 63 Kune).

Il percorso “K” ha come punto di partenza l’ingresso meridionale del Parco (il n.ro 2) e fa il giro di tutta la zona dei laghi del Parco (circa 15 Km) completamente a piedi: include la passeggiata lungo la sponda orientale del lago di Kozjak e sopra la parte orientale della gola dei laghi Inferiori fino a raggiungere la Grande Cascata (“Veliki slap”); al ritorno si passa sopra la parte occidentale della gola e lungo la sponda occidentale del lago di Kozjak, poi si prosegue verso l’interno con la passeggiata sopra la collina “Stubica” da cui si gode di un bel panorama sul lago di Ciginovac e sul lago di Prošće, la passeggiata continua lungo i laghi Superiori e, dopo il breve attraversamento del lago di Kozjak in traghetto elettrico, viene raggiunto il punto di partenza.

Il percorso “H” (in discesa) ha come punto di partenza l’ingresso meridionale del Parco (il n.ro 2); dopo una breve camminata si prende il trenino panoramico, poi si continua con una passeggiata lungo i laghi Superiori e con la navigazione in traghetto elettrico lungo il lago di Kozjak; una volta scesi, con una passeggiata attraverso la gola dei laghi Inferiori, si raggiunge la Grande Cascata (“Veliki slap”), da qui si prosegue la passeggiata sopra la parte orientale della gola e con un’altra corsa in trenino panoramico.

Questo percorso circolare offre la possibilità di godere le bellezze di tutta la zona dei laghi di Plitvice senza camminare troppo.

I Laghi Superiori consistono in un sistema di dodici laghi separati da barriere di tufo: il Lago di Prošće (Prošćansko jezero), di Ciginovac, di Okrugljak, di Batinovac, il Lago Maggiore (Veliko jezero), il Lago Minore (Malo jezero), quello di Vir, di Galovac, di Mile (Milino jezero), di Gradina (Gradinsko jezero), il Grande Burget (Veliki Burget) e il Lago di Kozjak; i laghi sono situati su una superficie di dolomia impermeabile del periodo Triassico superiore, la differenza di altitudine tra il Lago di Prošće e il Lago di Kozjak è di 100 m.

Questi due laghi sono inoltre i laghi più grandi dell’intero sistema.

Il lago di Prošće si trova a 636 s.m.l. ed è il secondo lago nel sistema dei Laghi Superiori, con una profondità di 37 m. la costa sinistra si trova nella zona di massima protezione e ai visitatori non è consentito l’accesso.

A seguire ci sono i laghi di Ciginovac e di Okrugljak, poi il lago di Batinovac, il lago Maggiore, il lago Minore, Il lago di Vir e il lago di Galovac. l’intera parte orientale del lago, lunga circa 200 m., è importante per la presenza di numerose cascate chiamate Prštavci.

Il lago di Galovac è seguito dal lago di Mile, dal lago di Gradina e dal lago di Burget.

Il Lago di Kozjak è l’ultimo dei laghi Superiori, si trova a 534 m. s.l.m. ed è caratterizzato da una profondità massima di 46 m.

Circa 400 anni fa il lago di Kozjak era diviso in due laghi separati da una cascata dell’altezza di 40 m., in seguito la barriera di tufo al termine del Lago di Kozjak (i Ponti di Kozjak) crebbe molto più rapidamente della barriera che lo separava così il livello dell’acqua del lago si alzò, coprendo gradualmente la cascata: quando la barriera è stata allagata, il lago si è unito diventando un unico lago.

Il Milanovac, il Gavanovac, il Kaluđerovac e il Novakovića Brod costituiscono il sistema dei Laghi Inferiori formati nella gola costruita da calcari permeabili del Cretaceo superiore; il lago di Milanovac è circondato da rocce alte più di 20 metri e il sentiero per visitarlo è vicinissimo all’acqua, esistono anche sentieri lungo il lato superiore della gola, dove si trovano alcuni punti panoramici.

Di seguito c’è il lago di Gavanovac, il quale, attraverso le barriere di tufo chiamate Velike Kaskade, confluisce nel Lago di Kaluđerovac; da qui si diparte un sentiero che porta alla grotta Šupljara, che si attraversa per mezzo di gradini in pietra per poi uscire su un altopiano dove inizia un sentiero superiore che passa accanto alla gola.

Il sentiero turistico principale procede invece accanto alle cascate e si sposta verso il lato occidentale della gola passando sotto quest’ultima, portandoci fino alla fine dei laghi.

Accanto alla cascata di tufo posta tra il Kaluđerovac e il Novakovića Brod, passa anche il sentiero che parte dall’Ingresso n° 1 e scende verso la Grande Cascata o prosegue a mezza costa in direzione del Lago di Kozjak consentendo la vista dall’alto dei laghi Inferiori.

Al termine del lago di Novakovića brod vi sono delle cascate alte 25 m, attraverso le quali l’acqua cade nella cavità espansa chiamata Sastavci; qui l’acqua si unisce con l’acqua del ruscello Plitvice che trabocca sopra una cascata alta 78 m chiamata la Cascata Grande.

Ottavo giorno mercoledì 10 settembre Escursione alle isole Kornati – Starigrad – Murter 1 h 22 min 98 Km, idem il ritorno.

Oggi l’intera giornata è dedicata ad una gita in barca nel parco marino delle isole Kornati (pag. 201), partiamo quindi da Starigrad di buon mattino x raggiungere Murter (si prende l’E65 in direzione Split, all’uscita per Murter si segue, sulla destra, la 59 x Murter, un’isola collegata alla terraferma con un ponte), dove ci imbarchiamo.

Prima però andiamo a pagare l’escursione (250 Kune cioè 32,8 € compreso il pranzo) nell’agenzia dove avevo prenotato via E-mail: il sito Internet è www.coronata.hr, l’indirizzo è CORONATA Tourist Service Zrtava ratova 17 HR – 22243 Murter Tel. +385 22 435 933 Fax: + 385 22 435 555 E-mail coronata@si.htnet.hr

Alle 8,45 siamo sulla goletta e alle 9 salpiamo, purtroppo il tempo è nuvoloso, forse anche per questo, l’arcipelago delle Kornati non ci ha entusiasmato molto anche perché le isole sono tutte molto brulle, insomma ci sono piaciute di più altre isole, ad es. Pag o Cres.

Degna di nota, anche se decisamente affollata, è una spiaggia sull’isola di Levrnaka dove la barca approda per farci fare il bagno, purtroppo si mette a piovere molto forte e quindi dobbiamo rinunciare al bagno ritornando sulla barca che, visto il tempo, riparte in anticipo rientrando a Murter intorno alle 17.30; da qui in poco più di un’ora, sotto una pioggia battente, rientriamo a Starigrad, che è stata la nostra base per tre giorni, dove ci consoliamo con una buona cenetta da Dinko.

Nono giorno – giovedì 11 settembre Isola di Pag e visita di Zara /Zadar) – Starigrad – Pag 1 h. 67,5 Km. Pag – Novalja 30 min 27,5 Km. Novalja – Zadar 1 h 5 min. 77 Km. Zadar – Primosten 105 Km.

Da Starigrad, di buon’ora ci rechiamo sull’isola di Pag (pag. 189) collegata alla terraferma mediante un ardito ponte ad un’arcata.

Visitiamo per prima la cittadina di Pag, che ci è piaciuta molto per le sue strade ortogonali (frutto della sua progettazione nel 1400 da parte dell’architetto Dalmatinac), i suoi palazzi e le sue chiese; in particolare merita una visita la piazza principale dove si trova la chiesa di S. Maria, con una lunetta sopra il portale dove è raffigurata la Madonna assieme alle donne di Pag con acconciature e abiti del ‘400.

Le stradine del borgo sono piene di negozi di souvenirs, inoltre si possono acquistare i famosi merletti di Pag che sono esposti e venduti anche dalle finestre delle abitazioni a pianterreno.

Dopo un paio d’ore (ma il paese di Pag meriterebbe di più, ci sarebbe anche il museo del merletto da visitare) proseguiamo per Novalja.

Poco prima, sulla destra, c’è la spiaggia di Zrce, che è considerata l’Ibiza croata per i suoi locali notturni situati direttamente sulla spiaggia; purtroppo la giornata piovosa non ci fa apprezzare appieno la bella spiaggia, noi la troviamo deserta ma immaginiamo che in piena stagione e col sole sia affollata come le spiagge di Rimini.

Visto il tempo decidiamo di non proseguire per Novalja anche perché la nostra guida Lonely la segnala solo per la vita notturna che vi si svolge, decisamente non fa per noi.

Tornando indietro, oltrepassando il bivio per Zrce, si raggiunge la località Kolan; sulla sinistra nei km appena successivi (ma anche prima) ci sono 5/6 entrate (con relative indicazioni) a spiagge private in cui si paga l’accesso (2 € al giorno per ogni auto che entra).

Incuriositi, ne andiamo a vedere una (all’ingresso, visto il tempo, non c’è nessuno) che effettivamente è abbastanza carina, purtroppo la pioggia aumenta di intensità e quindi ci lascia solo il tempo di fare alcune foto, poi di corsa ci infiliamo in auto e andiamo a comprare il famoso formaggio di Pag in uno dei caseifici che si trovano lungo questo tratto di strada.

Il formaggio effettivamente è buono però è molto caro (circa 30 €/Kg), ne compriamo un pezzo per la curiosità di assaggiarlo ma, francamente, in Italia ne abbiamo di migliori sia come prezzo che come qualità, basti pensare al pecorino di Pienza o a quello sardo, giusto per citarne due fra i tanti.

Dopo una piccola sosta per mangiare qualcosa, ci lasciamo alle spalle la bella isola di Pag e puntiamo su Zara (pag. 173), una bellissima città, con molti negozietti di souvenirs e innumerevoli attrattive tra le quali gli insoliti Saluto al sole e l’Organo marino.

Posteggiamo sulla punta del promontorio (attenzione, tutti i parcheggi sono a pagamento, occorre munirsi di moneta), proprio nelle vicinanze del famoso Saluto al sole, un’idea dell’architetto croato (originario di Zara) Nikola Basic.

Quest’opera si trova a pochi metri dall’organo marino e consiste in un cerchio di 22 mt. di diametro, inserito nella pavimentazione, nel quale sono stati incastonati 300 pannelli di vetro sotto ai quali si trovano piccoli pannelli solari fotovoltaici.

L’energia accumulata durante il giorno è sufficiente ad alimentare tutta l’illuminazione del lungomare, inoltre verso il tramonto, se la giornata è bella, si crea un gioco di luci dovuto ai vetri che ricoprono i pannelli solari.

Vale la pena vederlo, anche se spesso c’è una folla di persone che non permette di avere una visione completa di questo spettacolo.

Poco oltre, annunciato da una lieve melodia, si trova anche l’altra creazione dell’architetto Nikola Basic, vale a dire l’Organo marino.

Nonostante abbia viaggiato molto, una cosa del genere non l’avevo mai vista, se visitate Zara è sicuramente da vedere.

In distanza sembra che la musica provenga da qualche spettacolo di strada, ma da vicino si capisce che i suoni sono provocati dal moto ondoso del mare che aziona degli sfiatatoi, situati lungo il molo, che emettono suoni variabili a seconda dell’intensità delle onde che vi si infrangono, insomma un vero e proprio organo marino!

Poco oltre, verso l’interno, si trova il monastero di San Francesco con la chiesa gotica più antica della Dalmazia (1280).

Nella sacrestia della chiesa è conservato un trattato del 1358 con il quale Venezia cedette i diritti sulla Dalmazia al re Ladislao.

Dalla chiesa si accede al chiostro da cui si può entrare in un piccolo museo in cui sono conservati un bel polittico e un bel crocifisso.

Continuando nella stessa direzione, la vista si apre su una grande piazza che conserva i pochi resti del foro romano e la chiesa di S. Donato, risalente al IX secolo, dall’insolita pianta circolare.

Questa chiesa è interessante non per i suoi arredi (non ce ne sono, non è più utilizzata come chiesa) ma per il fatto che è stata costruita sopra il foro romano (il suo pavimento è quello del foro) infatti vi si possono vedere molti frammenti architettonici romani (altari) e alcune colonne utilizzate come sostegni.

Nelle vicinanze si trova la bellissima cattedrale di S.Anastasia, un capolavoro del romanico, con una facciata molto decorata e con un bel portale d’ingresso; merita quindi una visita, anche se non è facile entrarci perchè gli orari di visita sono molto limitati, ad esempio al pomeriggio apre soltanto dopo le 17.30.

Dal campanile si gode di una bella vista sulla città però l’ingresso è a pagamento.

Tornando verso il foro, girando a sinistra, incontriamo la chiesa di S. Grisogono o St. Krsevan che faceva parte di un monastero benedettino del XII secolo; per me, con la sua struttura in pietra e il suo impianto romanico, è la più bella chiesa di Zara, seconda solo alla sua cattedrale, peccato che non sia visitabile.

Di fianco a questa chiesa si apre la Porta Marina che ingloba alcune parti di un arco di trionfo romano e possiede un’iscrizione che commemora la battaglia di Lepanto avvenuta nel 1571.

Da notare che Zara è una delle poche città croate che conserva le 4 porte, una per lato, di accesso alla città; alcune conservano ancora il leone di S.Marco, retaggio e simbolo della dominazione veneziana.

Purtroppo il tempo passa inesorabile, sono ormai passate le 17 e dobbiamo fare ancora più di 100 Km. per arrivare a Primosten, una bellissima cittadina sul mare dove pernotteremo due notti, utilizzandola come base per visitare, il giorno dopo, Spalato e Trogir.

Ci mettiamo quindi in auto e arriviamo a Primosten che è ormai buio, essendo le 19.30.

Poco prima di Primosten ci godiamo però uno dei più bei tramonti del nostro viaggio in Croazia, con foto a volontà.

Concludiamo quest’intensa giornata, dopo aver trovato alloggio in un bell’appartamento, in un buon ristorante di Primosten e poi subito a nanna visto che l’indomani ci aspetta un’altra giornata altrettanto intensa!

Decimo giorno venerdì 12 settembre Visita di Spalato e Trogir – Primosten – Spalato A/R 2 h. 122 Km.

Arrivati a Spalato (pag. 203) posteggiamo l’auto in centro, vicino al palazzo di Diocleziano e poi ci incamminiamo verso il palazzo, incontrando un mercato dove si vendono anche prodotti locali, purtroppo più cari che altrove, vista la grande affluenza turistica.

Entrando nel palazzo attraverso la porta Aurea passiamo davanti alla statua di Gregorio di Nona, purtroppo coperta con teli a causa di alcuni restauri; resta accessibile soltanto un piede, in particolare l’alluce, che si dice porti fortuna se strofinato con la mano!

All’interno del palazzo, che in realtà è un grande centro storico i cui edifici, in gran parte di epoca medievale, inglobano parti di preesistenti edifici di epoca romana, andiamo anzitutto a vedere la minuscola chiesetta di San Michele che consiste in un piccolo vano tra le mura della città; poi, attraverso il Cardo Massimo, arriviamo in una grande piazza da cui si accedeva alla parte privata del palazzo di Diocleziano e al suo mausoleo, diventato successivamente la cattedrale di San Doimo; per entrare si paga ma la vista che si gode su tutta la città dall’alto del campanile è impagabile.

Nelle vicinanze visitiamo anche il ben conservato tempio di Giove, con un insolito soffitto a botte, e i sotterranei, una parte dei quali sono occupati da bancarelle di souvenirs di tutti i tipi, l’altra parte è a pagamento ma è stata una grande delusione perché nel loro interno non c’è niente che meriti la visita.

Uscendo dal palazzo dalla porta Bronzea, che si affaccia sul lungomare, raggiungiamo la piazza Narodni, cuore pulsante della Spalato medievale che si era espansa fuori dalle mura; anche questa zona merita di essere vista perchè ci sono diversi palazzi di origine veneziana: essendo ormai l’una passata andiamo a prenderci l’auto passando però da una pekara dove ci rifocilliamo.

N.B. Una pekara è una panetteria dove vengono però venduti anche spuntini dolci o salati molto buoni e a prezzi bassissimi, l’ideale per uno spuntino “on the road”.

Ci dirigiamo quindi a Trogir (pag. 224) che è molto caratteristica (per il suo antico centro storico con edifici romanici e rinascimentali è stata dichiarata patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco) in quanto è posta su un’isoletta collegata alla terraferma da un ponte, con un altro ponte dalla parte opposta che la collega all’isoletta di Clovo (belle spiaggette); noi abbiamo lasciato la macchina al parcheggio fuori dalla cittadina e siamo entrati a piedi evitando così il traffico isolano.

Quasi tutte le viuzze con bei negozietti conducono alla cattedrale di San Lorenzo con un magnifico portale romanico del 1240: si trova in una bella piazza circondata da palazzi del ‘400 tra i quali spiccano il municipio, il palazzo Cipiko, e la loggia di epoca veneziana.

Dal campanile della cattedrale si gode una magnifica vista su tutta la cittadina.

Proseguiamo il nostro giro visitando la chiesetta di S. Barbara (in una stradina laterale, a lato della loggia) e, passeggiando sul lungomare dove fanno bella vista di sé alcuni velieri, raggiungiamo il castello del Camerlengo che però non vale la pena visitare (l’ingresso è a pagamento) in quanto l’interno è completamente spoglio.

Ritorniamo pertanto all’auto e, soddisfatti della giornata, ripartiamo alla volta della nostra base a Primosten.

Undicesimo giorno – sabato 13 settembre Visita di Sibenico e Parco del Krka – Primosten – Sibenico 30 min. 28 Km. Sibenico – Krka 20 min. 16 Km Krka – Bakarac (vicino a Fiume) 2 h 40 min. Km 280

La giornata è dedicata alla visita di Sibenico (in mattinata) e al vicino parco del Krka (al pomeriggio).

Partiamo da Primosten verso le 8, pertanto prima delle 9 siamo già a Sibenico (pag. 197), una bella città con strade acciottolate, chiese e bei portali rinascimentali, di seguito vi elenco quanto visitato in ordine cronologico:

chiesa e monastero di San Francesco, chiesa di Santo Spirito, chiesa di S. Giovanni, giardino medievale del monastero di San Lorenzo, fortezza di San Michele, piazza della cattedrale, loggia veneziana, cattedrale di San Giacomo.

Quest’ultima è di gran lunga la più bella di Sibenico, anch’essa opera dell’architetto Juraj Dalmatinac che operò in Dalmazia nel 1400.

La cattedrale, a parte la bellezza della costruzione in sé (su tutto spiccano i fregi esterni con 71 teste scolpite ispirate alla popolazione cittadina del XV sec. e il battistero), ha una particolarità; è la chiesa più grande al mondo costruita interamente in pietra senza ricorrere a elementi di sostegno in mattoni o in legno per sostenere la volta.

Soddisfatti dalla visita della città (alla quale si potrebbe dedicare anche un’intera giornata), poco prima di mezzogiorno partiamo per il ben segnalato parco del Krka (pag. 199); il parco ha diversi ingressi, situati lungo il corso del fiume, noi entriamo da quello più in basso e vicino a Sibenico, cioè quello di Losovac.

Parcheggiamo l’auto in un grande parcheggio (gratuito) e compriamo i biglietti di ingresso (110 Kune adulti, 80 Kune studenti) nel chiosco vicino al parcheggio.

Con una navetta veniamo trasportati al fiume, il tragitto in bus dura quasi 10 min, si può anche andare a piedi (la strada è in discesa, ci vogliono circa 30 min.); in questo caso non si paga alcun biglietto però non si accede ad alcun servizio tipo la navetta per il ritorno (in salita) oppure il battello che porta al monastero sull’isola di Visovac o alla cascata di Roski slap o al monastero ortodosso di Krka.

Purtroppo noi non abbiamo potuto prendere il battello a causa delle piogge che avevano innalzato il livello del fiume rendendo pericolosa la navigazione, ci siamo pertanto accontentati di fare il percorso a piedi lungo tutta la parte del fiume che porta alla cascata di Scardona: il percorso ad anello, della durata di circa 1 ora e mezza, è piacevole, si svolge lungo una serie di passerelle che fanno fare un giro circolare lungo il fiume attraversandolo due volte e consentono di vedere le cascate di Scardona da varie angolazioni da cui si possono scattare belle foto.

Terminata la visita, verso le 15 risaliamo verso Rijeka, fermandoci a dormire a Bakarac, una piccola località vicina a Rijeka.

Dodicesimo giorno – domenica 14 settembre Bakarac–Talmassons (vicino a Udine) 2 h 20 min 158 Km / Bakarac – Rjieka 17 Km. Rjieka – Trieste (via Rupa) 66 Km. Trieste – Talmassons 75 Km.

Poiché abbiamo dei parenti vicino a Udine, non rientriamo subito a Genova ma facciamo una piccola deviazione per andarli a trovare; passeremo una bellissima giornata in loro compagnia (merita la visita la vicina Villa Manin) ripartendo per Genova la mattina dopo.

Tredicesimo giorno – lunedì 15 settembre Rientro a Genova

Talmassons – Genova 4 h. 30 min. 500 Km.

Conclusioni e consigli utili

Questo viaggio ci è piaciuto molto, forse i chilometri sono stati parecchi, ne abbiamo fatti 3.400, però abbiamo incluso veramente molte mete, tutte meritevoli; inoltre il cambio ed i prezzi sono molto vantaggiosi visto che trovavamo da dormire, in tre, con una spesa totale di circa 50 Euro a notte.

Anche i pasti nelle varie Konobe (trattorie) si sono rivelati in genere molto buoni, con una spesa totale che raramente ha superato 50 €.

Per quanto riguarda le colazioni e gli spuntini di mezzogiorno vi consiglio di farli utilizzando le panetterie, in croato si chiamano Pekara, fanno ottimi dolci e ottimi panini a prezzi incredibilmente bassi per i nostri standard.

Cambio la kuna è divisa in 100 Lipa 1 € = 7,6155 HRK 1 HRK = 0,1313 €

ALLOGGI

Pazin Apartments Laura, si trova nel centro di Pazin (vicino all’ufficio turistico); gli appartamenti sono nuovissimi e molto belli, i proprietari parlano italiano benissimo (hanno vissuto molti anni a Trieste), nel prezzo (55 € in camera tripla) è compreso anche il parcheggio e l’Wi-Fi che però non è in camera ma nello spazio comune, lo consiglio a tutti.

Pola Lungo la strada tra Fazana e Pola ci sono molte insegne di appartamenti in affitto, c’è l’imbarazzo della scelta, a tariffe tra i 40 e i 50 Euro a camera, evitate di pernottare a Pola perché ci sono solo pochi hotel, abbastanza cari.

Volosko Villa Dalia, 50 Euro a notte in 3, parcheggio e Wi-Fi.

Starigrad Marasovic (camp Vesna), all’ingresso del parco, 40 € a notte, edificio nuovo e bello, camera x 3 un pò piccola.

Primosten Apartman Ante Prgin, in centro paese, wi-fi e parcheggio, 70 € un appartamento per 2 notti e 3 persone.

RISTORANTI

Postojna Gostilna Cuk, è un ristorante – pizzeria vicino al campo sportivo, il personale è molto gentile e le porzioni sono abbondantissime, eravamo in 3 e abbiamo preso una grigliata con contorno e salsine x 2 (la consiglio, bastava per 3), 1 piatto di tagliatelle con panna e prosciutto, 1 porzione di patatine fritte, acqua e una birra grande spendendo 43 €, mancia compresa.

Dimenticavo ho preso anche un’ottima grappa che però mi è stata gentilmente offerta, che dire… più di così!

Pazin Peperone, si trova nel centro di Pazin, accanto all’ufficio turistico, non ci sono solo pizze, noi eravamo in tre e abbiamo preso 2 carni alla brace e una pasta alla carbonara, con bevande e due grappe fatte in casa spendendo in tutto (mancia compresa) 245 Kune, inoltre il servizio era buono, quindi lo consiglio.

Pula (Pola) Buffet Vodnjanka Il locale non è in centro e col buio non è facile da trovare.

Alla sera ci sono due menù a prezzo fisso (150 Ku) escluse bevande; noi abbiamo scelto il menù di pesce, freschissimo, inoltre il proprietario e il figlio sono gentilissimi, ci hanno pure fatto assaggiare il loro olio!

Per finire abbiamo preso un dolce a base di ricotta di capra e mandorle da leccarsi i baffi.

Andateci, il prezzo è assolutamente valido, 590 Ku compreso 1 lt. di vino (un’ottima malvasia istriana), una bottiglia d’acqua e tre liquori.

Volosko Konoba Ribarnica Volosko, le recensioni erano buone, pertanto lo abbiamo provato; il pesce si sceglie al banco, a livello della strada, poi ci si può mettere a sedere in alcuni tavolini all’aperto lungo la strada, oppure in una saletta sottostante; noi, vista la serata fredda, ci siamo accomodati nella saletta dove abbiamo ordinato 3 antipasti di mare e poi scampi, calamari fritti e una razza con 1 litro di vino bianco e acqua, spendendo 460 Kune (poco più di 60 Euro in tre).

Il prezzo è stato quindi onesto, purtroppo la razza ci ha rovinato la serata perchè sapeva fortemente di ammoniaca ed era immangiabile (la razza è un pesce delicato, si deteriora subito).

Lo abbiamo detto al cameriere che si è scusato, lo ha portato via e ce ne ha dato un’altra porzione che era OK, purtroppo l’episodio ci ha lasciati perplessi e la sera dopo abbiamo deciso di provare un’altro ristorante.

Rijeka (Fiume) Rist. Spagho, ci siamo stati di domenica sera; a Rijeka (Fiume), in centro, alla domenica, quasi tutti i ristoranti sono chiusi; il posto è ben arredato, moderno e il personale è cordiale.

La qualità del cibo e le porzioni sono nella media, abbiamo preso un primo e due secondi di pesce, due birre ed una bottiglia d’acqua spendendo 300 Kune.

Starigrad Konoba Marasovic, dimenticatevi la nouvelle cuisine, in questa caratteristica konoba situata all’ingresso del parco della Paklenica a Starigrad, si cucina alla grande, con cibi di ottima qualità ed in porzioni generose, il vino non è da meno.

Noi eravamo in tre e abbiamo preso un risotto ai frutti di mare, una grigliata di pesce da un chilo x 2 persone (il tutto freschissimo e con possibile aggiunta di olio di altissima qualità), una crepe (questa poteva essere migliorata, non era molto cotta), 1 lt. di Malvasia Istriana, acqua e un maraschino, il tutto a 444 Kune (meno di 60 Euro).

Se passate da Starigrad dovete mangiarci!

Buffet Dinko, anche se al primo posto a Starigrad metto la konoba Marasovic, tuttavia anche da Dinko si mangia molto bene, spendendo qualcosa in meno.

Il locale si trova a lato della strada principale, lungo la strada che porta al parco della Paklenica; il proprietario è gentilissimo, anche il resto del personale è cordiale ed il servizio è abbastanza rapido, ci siamo andati a mangiare due sere di seguito e abbiamo sempre speso meno di 300 Kune in tre (meno di 40 Euro).

Ad esempio una delle due sere abbiamo preso 3 piatti principali + 1 prosciutto, 2 birre da mezzo litro ed 1 acqua spendendo 263 Kune.

Per non parlare dei 2 generosi maraschini offerti dalla casa.

Isola Korati Ristorante Opat, molte recensioni lo considerano ottimo, personalmente l’’ho trovato nella media, il pesce non era pregiato, si trattava di sgombro, però era fresco,

Il personale poi non era particolarmente cortese, probabilmente il tutto era anche dovuto al fatto che facevamo parte di un gruppo, forse il trattamento è diverso quando ci vanno clienti “privati”.

Primosten Konoba Turkul, si trova sul mare, nella parte moderna di Primosten, poco prima di entrare nella città vecchia dove ci sono altri locali, secondo me più turistici; il locale è molto caratteristico, il personale è cordiale ed il servizio è abbastanza veloce, considerando che tutto è cucinato al momento; in tre abbiamo preso tonno e salmone alla griglia, calamari fritti, 1 ottimo prosciutto dalmata, 2 birre grandi, acqua e 2 grappe a 361 Ku (circa 48 Euro in tre) + mancia.. Da provare!

Pizzeria Calipso, è vicino alla Konoba Turkul ma è meglio quest’ultima, purtroppo quella sera era chiusa.

Abbiamo preso un primo e 2 secondi con contorni, 2 birre e acqua, spendendo 290 Ku però gli spaghetti ai frutti di mare non erano

Granchè: erano stati conditi con la panna!

Bakarac Grill Konoba Portic 450 Ku Bakarac è un piccolo paese che si trova subito dopo Bakar e prima di Rijeka.

Facendo quasi buio abbiamo dormito in questo villaggio (camera cara e pessima), l’unico ristorante è il Portic.

Il pesce era buono ma questa Konoba è da evitare per l’assoluta mancanza di serietà del proprietario, il conto consisteva in un foglietto con una cifra ben diversa da quella basata sulle voci del menù, quando ho chiesto il dettaglio mi è stato fatto vedere quello al computer. E questa è stata la prima mancanza di serietà, perchè allora il dettaglio poteva essere stampato e portato quando ho chiesto il conto! Ad ogni modo, presa visione del dettaglio, mi sono accorto che mi erano state conteggiate una porzione di insalata e due porzioni di patate fritte in più, inoltre il vino sfuso mi era stato conteggiato ad un prezzo più alto. Ho chiesto spiegazioni e la risposta è stata: ho fatto porzioni più abbondanti e il vino era migliore!

Di fronte a tali incredibili risposte o chiamavo la polizia oppure lasciavo perdere: essendoci una differenza di circa 60 Kune (8 Euro) glieli ho pagati ugualmente. Peccato perchè è stato l’unico episodio di disonestà che ho avuto in tutta la Croazia.

Evitate di andarci, anche perchè pochi chilometri prima e dopo ci sono molti altri ristoranti.



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