Dal Piemonte alla Crozia in moto

Abbiamo deciso la Croazia perché ci eravamo già stati nel 2000, a Dugi Otok, e ci era piaciuta un sacco. Spiagge selvagge e soprattutto tranquillità che ad agosto è difficile da trovare. Il viaggio questa volta è durato una sola settimana ma è stato molto intenso forse perché abbiamo optato per andare in moto con una BMW GS1100. Siamo...
Scritto da: cytra72
dal piemonte alla crozia in moto
Partenza il: 06/08/2007
Ritorno il: 13/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Abbiamo deciso la Croazia perché ci eravamo già stati nel 2000, a Dugi Otok, e ci era piaciuta un sacco. Spiagge selvagge e soprattutto tranquillità che ad agosto è difficile da trovare. Il viaggio questa volta è durato una sola settimana ma è stato molto intenso forse perché abbiamo optato per andare in moto con una BMW GS1100.

Siamo partiti da Varallo, nel Piemonte del nord, a bordo della nostra moto con destinazione l’isola di Crès, in Croazia. Il nostro itinerario: Verona – Opatija – Crès – Venezia – Varallo. Per questo viaggio, avendo a disposizione poco tempo, abbiamo deciso di non portarci la tenda ma di andare in albergo o pensioni.

Prima tappa Verona. Il viaggio è stato scorrevole e la moto si è comportata bene. C’era traffico ma tutti andavano a velocità contenuta. A Verona avevamo l’albergo prenotato da casa via Internet. Considerato che era da un po’ che non facevamo un viaggio in moto abbiamo preso un hotel un po’ carino: Hotel Gilberti praticamente in centro, molto comodo. Ha anche in dotazione per gli ospiti delle biciclette, per cui abbiamo lasciato la moto in garage e ci siamo addentrati per le vie di Verona in bici. In un pomeriggio ci siamo visti la città, un po’ di fretta e senza visitare i musei. La bicicletta ha fatto la differenza.

Alla mattina, dopo un abbondante colazione, in sella per la Croazia. Evviva! Il viaggio in autostrada, soprattutto da Verona a Trieste, è un po’ noioso. Consigliamo quindi, per chi ha più tempo, di utilizzare le strade dell’entroterra. Ricordatevi che tra l’Italia e la Croazia c’è la Slovenia. Quindi due dogane. In Slovenia accettano gli euro perché è da poco entrata nell’unione europea. Il paesaggio e la strada in Slovenia sono meravigliosi, un susseguirsi di colline verdi e pini. Dal confine Sloveno a Opatija, la nostra seconda meta, è meno di un’ora di moto. In Croazia fate attenzione all’asfalto perché quando piove è davvero scivoloso! Noi abbiamo rischiato di cadere un paio di volte andando piano. La costa di Opatija (la zona del Quarnero – Kerner) è particolare perchè era l’area dove un tempo l’aristocrazia Austro-ungarica andava a trascorrere le vacanze per cui troverete palazzi sontuosi ed eleganti con sale interne spaziose e sfarzose e uno splendido litorale. Opatija è un po’ cara per cui noi, fidandoci della guida, abbiamo deciso di soggiornare a Voloko, paesino un paio di Km più a nord, chiedendo ospitalità presso uno pseudo ufficio informazioni. In pratica si trattava di una famiglia che aveva montato uno sgabiotto e prendeva i turisti per portarseli in casa propria. Loro sono stati molto gentili ma la stanza era a dir poco minuscola con un letto lungo 1.70 (Davide è alto 1.87!!!) il bagno un buco e non è che abbiamo pagato proprio poco: 55 €!! Quindi consigliamo di andare vedere gli hotel prima a Opatija o di chiedere ad un Ufficio Informazioni in città 😉 Sistemati in stanza, scatta la voglia di mare e di fare un bel bagno! Constatiamo che i croati, almeno in questa zona, hanno l’abitudine di mettersi a prendere il sole sulle banchine di cemento!! In pratica cementificano le scogliere e si piazzano sopra. Da una parte può essere comodo ma dall’latra immaginate la deturpazione del paesaggio. A Opatija in particolare c’è una distesa di cemento proprio in centro paese, vicino all’hotel Kerner, dove potersi sdraiare e fare un bagnetto. Se avete voglia andate verso destra e magari oltre Opatija trovate un posto dove mettere l’asciugamano. Via da Opatija, andiamo a prendere il traghetto Jadrolinija per Crès a Brestova, 32 km. Il costo del traghetto per due persone e una moto è di circa 10€ (78 Kune). Finalmente arriviamo a Crès!!! La prima impressione dell’isola è un paesaggio molto verde, con pini marittimi, scogliere e un mare azzurrissimo. Decidiamo di andare a Crès paese per cercare una stanza. L’alternativa era di scendere fino alle Isole di Lussino, però sono più turistiche e quindi con più gente.

Crès si presenta come un grazioso paese con le case colorate, negozietti e ristoranti. All’ufficio turistico ci indicano un paio di affitta camere (per camera a notte: 55€) e un hotel (hotel Kramer: per camere a notte 66€). Per 10€ in più andiamo in hotel e abbiamo fatto bene! La camera è carina e in più si affaccia su una delle spiagge più belle della zona. Noi ci siamo spinti a piedi verso il campeggio e poi ancora oltre (dopo una zona nudista) e abbiamo trovato un comodo spazio tra le rocce dove rilassarci in pace e fare bagni. Attenzione ai ricci, è pieno. L’isola di Crès è tutta da visitare. Siamo stati a Valun e a Osor, paesini entrambi caratteristici. Chi viene su questa isola dovrebbe essere motorizzato per poterla visitare e scovare spiaggette indisturbate.

La Croazia, per lo meno Crès, è più economica rispetto all’Italia. Noi cenavamo a 15€ con birra un piatto di calamari alla griglia, cevapcici e patatine. Attenzione ai gelati e ai frappè… noi abbiamo preso in piazzetta un ice –coffè e un frappè al cioccolato.. Terribile! Fatto con l’acqua invece che con latte. Bleach!! Informazioni sulla moneta utilizzata la kuna: 1 € = 7 kune. Il tempo non è stato molto bello. Un ragazza di lì ci ha poi detto che a Crès ad agosto il tempo è spesso incerto. Al mattino un sole splendente e al pomeriggio pioggia a catinelle. Suggeriamo quindi di andare o a luglio o verso settembre.

Via da Crès e dalla Croazia ci siamo fermati a Venezia. Data l’alta stagione abbiamo deciso di pernottare fuori Venezia (Hotel Duca D’Aosta a Mogliano Veneto: 80€ per camera a notte). L’albero è molto bello, curato e poi comodissimo perché vicino alla stazione quindi in 20 minuti si arriva a Venezia.

Anche se è stato un mini-viaggio, la Croazia si è riconfermata una meta davvero unica e che nulla ha da invidiare al mare delle più blasonate Sardegna e Sicilia. Ci ritorneremo sperando di avere un po’ più di tempo.



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