Croazia in harley

TURISTI PER CASO: CROAZIA IN HARLEY Destinazione Croazia. Francesca (io), il mio lui (Antonello) e la sua Harley Davidson. 31 Agosto 2006 Partenza da Pescara con il Catamarano della SNAV alle ore 10.30 (l’unica prenotazione del nostro viaggio è il biglietto di andata e ritorno). La nostra destinazione era il porto di Spalato, ma arrivati...
Scritto da: l.francesca
croazia in harley
Partenza il: 31/08/2006
Ritorno il: 11/09/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
TURISTI PER CASO: CROAZIA IN HARLEY Destinazione Croazia. Francesca (io), il mio lui (Antonello) e la sua Harley Davidson.

31 Agosto 2006 Partenza da Pescara con il Catamarano della SNAV alle ore 10.30 (l’unica prenotazione del nostro viaggio è il biglietto di andata e ritorno). La nostra destinazione era il porto di Spalato, ma arrivati all’Isola di Hvar decidiamo di scendere. Veniamo subito assaliti da alcuni abitanti del posto che ci offrono l’affitto di diversi appartamenti. Preferiamo però raggiungere prima il centro di Hvar, che dista pochissimi chilometri dal porto. Lì troviamo infatti subito un appartamento, a due passi dal centro e con un posto sicuro anche per la moto. Il prezzo a notte è di 280 kn (1€ =7 kn), che corrispondono a circa 40€. Il centro del paese è chiuso al traffico e si presenta con una grande piazza centrale lastricata di marmo, così come pure le stradine che la circondano (donne, dimenticatevi le scarpe con il tacco, con cui è impossibile camminare; in questa vacanza sono ammesse solo ciabattine). Ristorantini, locali di tendenza, negozietti, bancarelle di ogni tipo, in particolare sono tantissime quelle che vendono la lavanda, prodotto tipico dell’isola, piantine, olii, sacchetti profumati. Quella sera decidiamo di iniziare bene la nostra vacanza cenando al rinomatissimo Ristorante “Macondo”. I prezzi non sono esagerati e si mangia veramente bene: un Sautè di cozze e vongole, una frittura, calamari alla griglia e Birra croata che qui è veramente buona, tanto da poter accompagnare degnamente un buon piatto di pesce; tutto 380 kn (circa 50€). 01 Settembre 2006 Dopo una ricca colazione, saliamo sul primo Taxi boat che incontriamo (30kn a persona). Ce ne sono infatti tanti che accompagnano i turisti ai molti isolotti posti di fronte a Hvar. Le spiagge più gettonate sono però: Jerolim, Stipanska e Palmizana. Noi siamo scesi a Jerolim ed abbiamo subito affittato 2 lettini (40kn). Giornata splendida, molto calda ed un mare indimenticabile. Pranziamo ad una ristorantino, forse l’unico dell’isola e restiamo fino alle 17.30, per poi tornare con il Taxi. Consigliamo di visitare queste isolette, ma suggeriamo anche di stare molto attenti.:Jerolim e Stipanska sono infatti popolate di naturisti e noi ce ne siamo accorti troppo tardi. La sera a Hvar, in un piccolo vicolo del centro, troviamo un caratteristico Wine bar, il locale è molto carino ed il proprietario simpatico, peccato per il conto: 4 bicchieri di vino rosso croato ed un piccolo tagliere, per ben 360 kn, che in euro corrispondono a circa 10€ a bicchiere. Questo ci ha fatto capire perché eravamo gli unici clienti.

02 Settembre 2006 Questa mattina decidiamo di dirigerci a Milna. Prendiamo come sempre un Taxi Boat, partenza alle 10.00 e arriviamo dopo meno di mezz’ora. Subito a destra troviamo una spiaggetta carina, sempre di ghiaia, ombrellone e lettini (50kn) e trascorriamo un’altra bellissima giornata. Nessun naturista all’orizzonte. La sera a Hvar pizza ad uno dei tanti ristoranti che si affacciano proprio sulla piazza; inaspettatamente è veramente buona.

03 Settembre 2006 Oggi riprepariamo la nostra moto e partiamo per Stari Grad, un piccolo villaggio dislocato in una baia a ferro di cavallo. Siamo rimasti però un po’ delusi. Piccolo porticciolo, molto più commerciale che turistico, dove le uniche spiagge carine erano raggiungibili solo in moto. La fortuna di non aver prenotato da casa è proprio questa, poter decidere dove fermarsi. Ci dirigiamo allora verso Jelsa, sinceramente molto più carina. Lì troviamo subito un appartamento proprio al centro, al Residence “Romantica”, anche qui 40€ a notte. Il paese si affaccia su un piccolo porticciolo turistico, fiancheggiato da diverse spiagge e numerose calette, ben attrezzate. La sera ceniamo al Ristorante “Paradiso”, una frittura da dimenticare.

04 Settembre 2006 Partiamo alle 9.00 con un grande Taxi boat per la famosa Isola di Brac, e precisamente per Bol. Dopo circa un’ ora di navigazione arriviamo ad un villaggio molto piccolo. Un lungo viale accompagna i turisti alla famosa spiaggia di “Zlatni Rat”, Corno D’Oro: una punta dell’isola di ghiaia bianca finissima, che cambia forma grazie ad uno strano gioco di venti. Qui non servono i lettini ed è forse il posto più piacevole in cui siamo stati, a parte la tantissima gente che la occupa. Il ritorno è previsto per le 16.30 e la sera ceniamo con una pizza al Ristorante “Bavaria”. Niente di eccezionale, ma il prezzo è veramente bassissimo.

05 Settembre 2006 Ore 8.40 checking, imbarco alle 9.00 e partenza per Korcula. La nave, proveniente da Bari e già colma di gente che ha passato lì la notte. È lentissima, arriviamo infatti dopo quasi tre ore e mezza. Korcula è un’altra caratteristica località, con un lungo muraglione che si affaccia sul mare, pieno di localini simpatici. Ci rivolgiamo subito ad un Agenzia, l’ATLAS, che in pochi secondi ci trova un appartamento proprio al centro, con un posticino anche per la moto. È più precisamente una stanza, nell’appartamento del proprietario: Gigi e sua moglie, due persone squisite. Arriviamo proprio il giorno in cui si festeggia la “Moreska”, dove si rappresenta l’antica battaglia tra cristiani e musulmani. Due gruppi: i “Morescani”, i “bianchi”, vestiti di rosso, e i “neri” vestiti di nero, guidati dai loro rispettivi Re, si affrontano per la riconquista della Bula, una ragazza rapida dal Re moro. La Bula respinge però il Re e i due eserciti combattono, fino alla vittoria dei bianchi, e alla resa della Bula (queste sono informazioni che però ho appreso tramite internet, al sito www.Croaziainfo.It, tra le curiosità di Korcula). La sera poi grande festa in piazza, con musica all’aperto, cibo e vino gratis per tutti e fuochi pirotecnici.

06 Settembre 2006 Direzione spiaggia di Lumbarda, questa volta dobbiamo prendere la moto, anche se dista solo 6km. Niente di speciale. Ci fermiamo alla prima spiaggetta che incontriamo, molto piccola, ma ben attrezzata. Affittiamo i nostri due lettini e pranziamo con una pizza, veramente ottima.

07 Settembre 2006 Ci consigliano di andare a visitare l’isola di Badija. Prendiamo un Taxi boat alle 10.00 e in pochi minuti arriviamo a destinazione. Qui si trova un vecchio monastero, ma per il resto, a parte un cervo, per niente spaventato dalla presenza dei turisti ed in attesa del suo quotidiano pasto, non c’è niente. Con un percorso immerso in una pineta è possibile girare tutto intorno all’isola, la costa è rocciosa, niente spiagge e per noi provvisti solo di asciugami è veramente scomodo, per non parlare poi dei tanti e fastidiosi insetti, che ci assalgono senza tregua. Decidiamo di tornare a Korcula immediatamente e trascorriamo lì il resto della giornata.

08 Settembre 2006 Ore 11.00 partenza per Orebic e dopo circa 20minuti di navigazione arriviamo sulla terra ferma. Partiamo subito per Dubrovnik che dista circa 160 km. Il viaggio non è per niente faticoso, perché lo spettacolo che ci offre è dei più suggestivi. La strada tutta curve, attraversa montagne e sormonta la costa. Dalla strada sono tanti i sentieri che portano giù verso il mare, su spiaggette incontaminate, ritagliate tra le rocce, come piccoli squarci di paradiso. Verso le 14.30 arriviamo a Dubrovnik, la più suggestiva della Croazia e famosa per le bellissime mura che la circondano. Sempre grazie all’ATLAS, troviamo subito un alloggio, molto vicino al centro (46€ a notte). La stanza si trova all’interno di una antica villa, con moquet sui pavimenti, specchi ovunque, soffitti alti, inoltre la proprietaria parla molto bene l’italiano. Le mura sono la caratteristica principale del paese, circondano il centro più vivo del paese. All’interno infatti ci sono un’infinità di locali, negozi, per non parlare delle chiese, musei, compreso il porto. Quella sera ceniamo al Ristorante “Prodo”: un antipasto di formaggi misti, due risotti ai frutti di mare, ½ litro di vino bianco croato ed una bottiglia d’acqua, 350kn. La passeggiata poi tra i tanti vicoletti è d’obbligo. La notte però, vento, fulmini, pioggia non ci hanno fatto chiudere occhio, soprattutto perché preoccupati per la moto, che avevamo dovuto lasciare ad un semplice parcheggio pubblico.

09 Settembre 2006 Dopo la tempesta l’aria è molto più fresca, il vento è ancora molto forte e di andare al mare non se ne parla. Oggi è però il nostro ultimo giorno, domani si riparte. Non siamo dispiaciuti, in fondo abbiamo passato una bellissima vacanza. Trascorriamo così la mattinata ad un bar del centro, tra un caffè ed un giornale, ad osservare il passeggio e i tantissimi turisti che, con le loro guide si guardano intorno incantati. Il tempo migliora ed il pomeriggio andiamo un po’ al mare, nell’unica spiaggia di Dubrovnik, subito a destra del porticciolo. La sera ceniamo al Ristorante “Marco Polo”, questa volta carne. Assaggiamo i tradizionali “Cevapcici”, che non sono altro che piccoli pezzi di carne di vitello macinato, a forma di salsicetta. Il tutto sempre accompagnano da un contorno di patatine fritte e da della buona fresca birra. (non siamo veramente dei grandi bevitori di birra, ma questa a differenza di quella tedesca, è molto più dolciastra e leggera) 10 Settembre 2006 Si torna a casa. Carichiamo la moto e da Dubrovnik ci dirigiamo verso Spalato, dove l’imbarco è previsto per le 17,00. Dopo 6 ore di navigazione, mare molto mosso, arriviamo a Pescara alle 23.00, in perfetto orario. Stanchi, tristi perché questa avventura è finita, ma contenti di averla vissuta al massimo.



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