Creta: mare, misteri e leggende

Miti, misteri e un mare turchese tutti da scoprire
Scritto da: luxocchio
creta: mare, misteri e leggende
Partenza il: 03/07/2018
Ritorno il: 10/07/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €

3-7 luglio 2018

Il nostro viaggio per l’isola di Creta è iniziato da Malpensa con volo EasyJet per Heraklion. Abbiamo noleggiato un’automobile un po’ vecchiotta ma comunque funzionale alle strade non sempre perfette dell’isola.

Ci siamo trasferiti a Travonitis, un piccolo villaggio sul mare a ovest di Xania, a circa 150 km da Heraklion dove abbiamo affittato, tramite Booking, un confortevole monolocale con vista mare e tutti i comfort necessari. Da qui si raggiunge davvero in cinque minuti a piedi il mare.

Tavronitis è un’ottima base di partenza per esplorare la zona ovest di Creta in quanto si raggiungono in 30-50 minuti le spiagge più belle dell’isola, le migliori in assoluto. Tra queste merita davvero Elafonissi, un’incantevole distesa di finissima sabbia rosa con acque limpide, poco profonde e calde, che garantiscono un benessere totale. Anche Falasarna Beach merita una visita: la spiaggia, bella, si raggiunge attraverso un ponte in legno sospeso a mezz’aria.

È bene alternare le caldissime giornate al mare con visite ai piccoli ma suggestivi monasteri sparsi per l’isola quali ad esempio il monastero greco-ortodosso di Moni Gonia oppure i monasteri dell’Akrotiri come Moni Agia Triada e poco distanti tra loro, Moni Gouverneto e Moni Katoliko.

Una visita merita anche la città di Chania o Xania con il suo porto e le mura veneziane. Dopo i Veneziani arrivarono i Turchi che lasciarono il segno della loro lunga dominazione nella moschea dei Giannizzeri, la “dzamitou Kioutsouk Hassan”, eretta nel 1645. Nel cuore della città vecchia si trova la piazza Eleftherios Venizelos, luogo di ritrovo turistico della città con bar, ristoranti e negozi.

8 luglio

Il nostro viaggio è proseguito verso sud ovest di Creta. Avevamo letto di questo luogo incantevole, la spiaggia di Preveli, conosciuta come “spiaggia delle palme” dove il fiume Megalopotamos termina la sua corsa nel mare. È raggiungibile da un parcheggio da cui parte una lunga scalinata in discesa, non particolarmente faticosa se non fosse per il grande caldo. Appena si scorge la meraviglia di questo posto non si vede l’ora di scendere velocemente. Qui si trova un sentiero ombreggiato, una foresta di palme autoctone che risale lungo il fiume: da non perdere!

Tappa successiva è stata Matala, gradevole villaggio sulla costa sud. A renderlo famoso sono stati soprattutto i “figli dei fiori” negli anni ’70, quando offriva rifugio agli hippy provenienti da tutto il mondo nelle grotte naturali ben visibili a ridosso della spiaggia. Piacevole è anche passeggiare per le viuzze del piccolo centro dove tutto, negozietti, locali, murales, persino i selciati delle strade ricordano quei tempi.

9 luglio

Eccoci all’ultima tappa del nostro viaggio: Knosso, centro archeologico alla periferia di Heraklion, avvolto da misteri e leggende.

Prima di accedere al famoso sito archeologico abbiamo visitato il museo archeologico di Heraklion il quale raccoglie tutti i manufatti, dipinti e gioielli originali, incluso il misterioso disco di Festo che porta incise antichi simboli non ancora decifrati. Assolutamente da non perdere.

I palazzi di Knosso erano due, costruiti rispettivamente nel 2000 a.C. e tra il 1700-1500 a. C. Le stanze del palazzo, costruito su due piani, erano talmente numerose da ricoprire una superficie di circa 22.000 mq. Il loro aspetto intricato ha, molto probabilmente, dato vita alla leggenda del labirinto. Il palazzo più antico fu distrutto da un cataclisma naturale, l’eruzione vulcanica di Santorini, che collega Creta ad un’altra leggenda: la scomparsa di Atlantide.

L’archeologo che all’inizio del 1900 riportò alla luce Knosso, fu l’inglese Sir Arthur Evans. Egli non solo riportò alla luce il palazzo e rialzò le colonne cadute, ma si cimentò in una vera e propria ricostruzione di alcune parti. Per farlo si servì di materiali moderni come il cemento armato, ridipinse aree del palazzo, ricostruì ex novo colonne che dipinse di rosso e nero. Il lavoro ardito di Evans scatenò non poche polemiche. Molti possono non apprezzare questa fantasiosa ricostruzione ma a noi è piaciuta, almeno ci siamo fatti un’idea di come potesse essere la vita a corte in questo splendido palazzo. Vagando tra le rovine, pensi alla leggenda del Minotauro rinchiuso nel labirinto creato da Dedalo, nato dal tradimento di Pasifae, moglie del re Minosse, con il bianchissimo toro inviato al re da Poseidone per essere sacrificato in suo onore. Il mostro rimase rinchiuso con sembianze metà umane e metà taurine, fino all’arrivo di Teseo che lo uccise, fuggendo dal labirinto solo grazie al filo rosso che Arianna gli aveva donato, con la promessa di portarla via da Creta.Teseo uccise il Minotauro uscì dal labirinto ma non mantenne la promessa fatta alla fanciulla. Il tradimento non restò impunito: Teseo dimenticò di innalzare la vela bianca come aveva promesso al padre in caso di vittoria. Quest’ultimo quando vide all’orizzonte la vela nera, sinonimo di sconfitta e morte del figlio, si buttò in mare uccidendosi , dando così nome al mar Egeo.

I magnifici affreschi del Palazzo di Knosso sono stati realizzati con la tecnica a “umido”, a differenza di quelli egizi che venivano dipinti a “secco”; questa tecnica, tipica della civiltà minoica, consentiva ai pigmenti minerali di legarsi più tenacemente al muro ancora umido ma imponeva agli artisti cretesi di operare in tempi stretti.

I più bei dipinti sono quelli che ritraggono il Principe dei Gigli, il corridoio delle processioni, le gare atletiche dei Minoici che coinvolgevano atleti e tori. Da non perdere il megaron del re e quello della regina.

Una visita al centro di Heraklion ha concluso la nostra visita e dopo l’ultimo tramonto sulla spiaggia, siamo rientrati a malincuore nella calda e afosa pianura padana.

Dettagli organizzativi

· Volo Easyjet da Malpensa. Volo andata e ritorno a 70 euro totali a persona, prenotato 6 mesi prima

· Auto a noleggio tramite le innumerevoli rent a car dell’isola, più convenienti delle agenzie tradizionali. Per una settimana abbiamo speso circa 160 euro

· Sistemazioni a Tavronitis e Matala Bay hotel prenotati tramite booking. Pernotto appartamento a Tavronitis 30 Euro al giorno, a Matala 45 euro al giorno

· Spiaggia con ombrellone e due lettini a Falasarna e Elafonissi (le spiagge più belle) a 7 – 9 euro per tutto il giorno, parcheggio gratis,

· Monasteri : ingresso tra 2-3 euro

· Biglietto combinato per Museo di Heraklion + sito archeologico di Knosso: 16 euro

Tutto sommato con una spesa davvero modica, abbiamo passato un’indimenticabile settimana a Creta.

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