Creta ovest on the road. Viaggiare senza prenotare è divertente e possibile!

Come viaggiare senza prenotare e utilizzando la tecnologia come mezzo per semplificarci e migliorarci la vacanza
Scritto da: Ivan Peotta
creta ovest on the road. viaggiare senza prenotare è divertente e possibile!
Partenza il: 29/08/2011
Ritorno il: 05/09/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Avvertenze. Tendo ad essere prolisso, spero di non annoiarvi. Se amate l’ordine e la disciplina andate in Danimarca, dimenticherete anche le poche regole che esistono in Italia. Se non avete mai osato svoltare a sinistra o effettuare inversione a U in autostrada questa è la vostra occasione! Se siete dei fanatici dell’utilizzo della carta di credito fate scorta di contanti: in alcuni posti le accettano (hotel e ristoranti di un certo livello) in altri vi dicono che la macchinetta è rotta (studios) e altrove vi guardano storti e servono gli altri prima di farvi strisciare la carta (benzinai). Se avete fretta, ansie o urgenze impellenti, andate in Danimarca, a Creta tutto si prende con calma: dall’attesa al Ristorante per il pasto fino al conducente dell’auto che blocca la circolazione in doppia fila.

Tutto questo ha un lato positivo: per esempio l’hotel lo si può liberare quando si vuole. Se volete noleggiare l’auto, fatelo on line con le compagnie locali, ma ricordatevi di chiedere l’assicurazione totale. Più avanti vi spiegherò perché. Se vedete un’auto parcheggiata sul ciglio della strada con la fiancata ammaccata, la probabilità che il suo guidatore si immetta nella corsia di marcia senza guardare è molto alta! Ciò che si racconta sulla marcia nella New road a cavallo della corsia di emergenza è vero. Anzi, in alcuni casi, meglio occuparla del tutto. Se siete amanti dell’etichetta e dell’apparenza andate a Ersonissos, di solito si cena con abbigliamento molto informale. Vedere certe italiane abbindarsi a festa per andare a mangiare in un posto dove il cameriere indossa i pantaloncini corti è ridicolo. I Cretesi sono belle persone, ma molto informali. Non costa nulla imparare quattro parole in greco, sono loro i primi disponibili a insegnarlo, è un segno di rispetto per loro che, in ogni caso, sanno tutti parlare un po’ di inglese, molti più che in Italia!

Come vedrete nel racconto, noi siamo dei pesantissimi utilizzatori di tecnologia, nel senso che ci deve semplificare la vita, quindi applicazioni con cui decidere dove andare a mangiare oppure dove andare a dormire, navigatore satellitare europeo installato sull’iPhone e navigazione internet assicurata in tutte le zone di Creta…

29/08

Arrivati a Chania Aeroporto abbiamo aspettato una vita per avere l’auto e poi scoprire che il bagagliaio non aveva posto sufficiente per la valigia. Ci aspettavamo una Seat Ibiza e ci hanno dato una Toyota Yaris. Ma per noi andava benissimo. Per la prima volta ho visto la carta di credito passata sulla macchinetta di una volta, nessun pos, una ricevuta con il ricalco

Abbiamo pernottato allo studios Arocas di Chania e subito abbiamo avuto l’esperienza del parcheggio selvaggio greco: avevamo appostato l’auto in curva su un incrocio per verificare che la prenotazione (l’unica!) fosse stata accettata. Ho domandato al padrone dove potessi parcheggiare e mi ha detto che dove avevo lasciato l’auto andava benissimo. Prima esperienza di una cena greca: abbiamo capito a nostre spese che le porzioni abbondanti non sono un’invenzione delle signorine in dieta!

30/08

La mattina successiva ci siamo diretti verso la Gola di Imbros. Una piccola annotazione, spesso abbiamo dovuto litigare con la traslitterazione dal greco all’alfabeto latino, soprattutto con il navitagore satellitare inserito sull’iPhone. Noi abbiamo risolto il tutto inserendo la tastiera greca. Imbros, per esempio va traslitterata in Impros, solo che sia la Lonely che altre guide dicono il contrario! Se non lo sanno i greci come si scrive il nome del paese…

Abbiamo scelto Impros invece di quella di Samaria perché meno battuta dai turisti e perché non avevamo voglia di passare una giornata intera a camminare!

Uscita della gola incontriamo una tipa simpatica che ci suggerisce di saltare in pieno Chora Sfakion perché troppo turistica. Seguiamo il suo consiglio e prendiamo il taxi guidato da un cretese orso e silenzioso senza la cintura allacciata. 18 € mi sembra un prezzo equo per due persone. Se qualcuno vuole aspettare altre due che si aggregano, si paga 5 € a testa.

Ci avviamo verso Frangkokastello (come si traslittera nel nostro alfabeto non lo sanno nemmeno i greci) dove abbiamo trovato subito sistemazione allo Stravis Studios. Lodati in quanto italiani (scopriremo di essere un popolo molto simpatico ai cretesi). Un po’ di relax e di spiaggia con il primo approccio al sole.

La cena: la prima grazie all’applicazione di Tripadvisor per iPhone Ηλιομανωλη Appena arrivati nel paesello di Canevos si trova la taverna. Appena entrati notiamo che delle persone a un tavolo chiedono dell’altro vino e la Ripa risponde “no, bevi troppo!”. Dopo esserci seduti da circa cinque minuti la tipa ci guarda e ci ordina in maniera cordiale di andare in cucina. Li ci fanno scegliere che cosa mangiare. Memori delle porzioni della sera precedente ci siamo dati una calmata. Carne ottima, tenera come il burro. Non dimenticherò mai la scena della padrona di casa che prende con le mani gli spaghetti per cucinarli! Ho abilmente glissato spiegando che un italiano non va a Creta per mangiare spaghetti e sembra abbiano gradito questa cosa, probabilmente stanchi di turisti che vogliono mangiare come a casa. Lo yogurt e il miele da fine del mondo! Lo yogurt ha una consistenza simile a quella del formaggio. Una leccornia d’altri tempi. Curioso è che capisci che sta arrivando il mangiare quando dalla cucina senti il rumore delle posate. Come prima esperienza direttamente su suggerimento di Tripadvisor possiamo ritenerci soddisfatti: ci hanno portato alla fine anche una mezza fetta di cocomero e dell’uva! A dir poco zuccherini! Il posto veramente è difficile da raggiungere, ma ne vale la pena. Unica nota particolare è il vino: lega un pochino. Alla fine il caffè lo abbiamo preferito nel classico Nescafe di cui siamo enormi consumatori anche a casa.

Al ritorno notiamo lo stato del percosrso. Le strade sono veramente impervie in alcuni punti, soprattutto quando ci si approssima i centri abitati, la strada a una corsia abbondante diventa poco più di una mulattiera e i limiti dei 30 all’ora non sono difficili da rispettare.

31/08

La mattina successiva lasciamo Frangkokastello per andare verso est, il mio compagno scende per pagare con carta di credito e, primo caso, ammettono che la macchinetta è rotta, allora chiede una ricevuta, gli scrivono il numero della camera e l’importo pagato dietro a un volantino pubblicitario! E poi si lamentano perché sono quasi in default! Capito come funziona il rapporto tra i cretesi e le carte a Plakias è cominciata la ricerca disperata di un Atm e prelievo di 200 €! Io generalmente giro con massimo 20 € in tasca, ma non sapendo quando avrei rivisto un Atm ho preferito fare il pieno, considerato che i contanti sembrano essere l’unico modo per pagare in quest’isola. Trovato il nostro Atm e finalmente ancora potenti di denaro contante in tasca abbiamo fatto colazione in una pasticceria del centro di Plakias con una pasta che doveva essere fresca, ma che era gran lungi dal nostro concetto di fresco. Plakias chiaramente dorme ancora alle 9 di mattina con i suoi avventori. Infatti è una specie di Rimini del sud di Creta, l’alter ego di Ersonissos e quindi c’è poca vita a quell’ora!

Ci siamo incamminati alla volta del monastero di Preveli. Per arrivarci meglio tenere d’occhio più la cartina che il navigatore, mano è impossibile da trovare in quanto sulla strada principale che porta da Plakias a Rethimno. Lo spettacolo che si vede mozza veramente il fiato, il monastero è situato con vista mare, per 2,5 € non c’è molto da aspettarsi dal punto di vista architettonico o culturale. Un salto dentro la chiesa dove incrociamo un signore che bacia tutte le icone presenti facendosi il segno della croce n volte tra una e l’altra. Una strana fede quella dei greci direi quasi ferma al Medioevo.

Lasciamo Moni Preveli e ci incamminiamo verso Matala. Lì troviamo posto per 35 € in una camera grande poco meno della mostra camera da letto, ma con frigo e minibalconcino. La presenza della climatizzazione è un toccasana visto che l’umidità non è poca! Dopo un riposino di un paio d’ore andiamo in spiaggia (che scopriamo essere veramente a 20 metri dalla nostra pensione (Antonio)). Rinunciamo alla visita della spiaggia rossa semplicemente perché abbiamo poca voglia di metterci in cammino per 40 minuti, quindi ci accontentiamo della spiaggia classica, quella con i buchi degli hippies e via! Relax completo! 4 € per due sdraio e un ombrellone, domando al bagnino come devo fare per pagare e mi risponde che devo sederni e prima o poi qualcuno passa a prendere i soldi. Ora, non so se qualcuno è passato mentre siamo crollati entrambi a dormire cullati dal sole e dal vento, fatto sta che questi 4 € non li abbiamo pagati.

La sera decidiamo stavolta di farci suggerire da Tripadvisor e andiamo in un risposante più per il nome che per il posto in classifica. Si tratta del Mystical View. Appena fuori dal paese, alla prima rotatoria si comincia a fare un po’ di strada poco chiara ma che alla fine conduce su un dirupetto e quindi al ristorante. Vista mozzafiato sull’abitato di Kalimari e il golfo di Kommos. Il sole tramonta in mezzo all’umidità. Le foto sono d’obbligo, ma alla fine da padrone la fa la cena. Tornati a Matala, questa volta con una sola birra in corpo e coscienziosi guidatori, decido di farmi convincere da una simpatica vecchina e compro un bel centrino per mia madre, quando entro per pagare ci offrono del Raki da bere: completamente stroncati, facciamo fatica a fare la salita che porta alla camera… crolliamo a letto!

01/09

La mattinata l’abbiamo passata a visitare Festo e Gortyna, poi abbiamo deciso di andare verso l’altipiano di Lassithi, per strada proviamo a girare verso Episkopi come suggerito dalla Lonely, ma sto giro è veramente buco nell’acqua. Torniamo sulla strada per l’altipiano e a Mochos ci facciamo prendere da una fame allucinante e decidiamo di cedere alle lusinghe di un padrone della taverna che letteralmente assale gli avventori della piazza con buona pace degli altri tre ristoranti che sono letteralmente vuoti. Anche questa è Creta!

Arrivati a Psicro nell’altipiano di Lassithi ci domandiamo due cose! Prima se esistono ancora i mulini a vento tanto decantati dalla Lonely, poi se la gentile signorina che ha curato la guida ha mai pernottato allo Zeus Hotel che indica, perché è fallito! Fatto sta che il Dikteon è veramente uno spettacolo che merita anche se non è l’unico. Parcheggiamo alla modicissima cifra di 2 € (da noi con quella cifra forse parcheggi un’ora e mezza!) e saliamo la collina per arrivare alla rivendita dei biglietti. Comincia la discesa tra stalattiti e stalagmiti e turisti idioti che fanno le foto in mezzo a queste strutture che hanno impiegato anni per formarsi e non si svilupperanno più grazie al grasso delle mani che corrode questi fenomeni naturali! L’entrata al Dikteon costa 4 €, vedere le ciccione accasciate perché sfiancate dalla risalita non ha prezzo!

La sera avevamo pensato di dormire a Lassithi, ma a un certo punto abbiamo capito che la Lonely è da buttare per quella zona. Abbiamo acceso l’iPhone e collegati su booking, ma anche li la scelta ci portava a Mallia e Stalida, due posti che volevamo evitare come la peste nera. Ci siamo messi in strada per cercare un posto, siamo scesi sulla statale, abbiamo svoltato alla prima strada che ci ispirava, abbiamo scelto il primo albergo che capitava e abbiamo speso 40 € per il Kristin Hotel. Anonimo e con l’aria condizionata a pagamento. Poco male, apriamo le finestre! La serata andiamo alla scoperta del ristorante numero uno di Tripadvisor a Hersonissos il Votsgalo. Non male, il padrone parla uno dei migliori inglesi che abbiamo sentito a Creta e si mangia sempre tanto e buono! Al momento del pagamento (incredibilmente con carta di credito!) ci accompagnano dabasso dove vediamo due anziane signore (le genitrici di padrone e moglie) che altro non erano che le cuoche! Un business che potrebbe trovare molti proseliti se i greci volessero far soldi.

La notte è tranquilla, nonostante la zona altamente turistica e piena di ragazzini urlanti a una certa ora si sente solo lo scroscio delle onde e si dorme tranquilli, grazie anche alla spina anti zanzare portata dall’Italia.

02/09

Partiti di buon ora ci siamo subito diretti verso Knossos dove abbiamo trovato parcheggio molto facilmente, e soprattutto per il biglietto abbiamo dovuto aspettare solo che la bigliettaia finisse di chiacchierare con la sua amica. Il sito apre alle 8.00, il suggerimento è di andare per le 8.30: con la tipica calma greca penso che alle 8.00 non ci sia neanche il sito stesso! Una volta entrati ci siamo diretti verso il baracchino delle guide dove eravamo convinti venissero vendute delle audio guide. Con nostra grande sorpresa siamo stati approcciati da una gentile signora ci ha proposto di aspettare una mezz’oretta, il tempo di formare un gruppo di 8/10 italiani. Mai 10 € (il costo della guida) sono stati spesi così meglio! Dalle 8.30 che eravamo arrivati, il tour è finalmente partito alle 10.00, fortuna che nell’attesa abbiamo conosciuto una simpatica coppia di liguri che ci hanno dato qualche dritta nel frattempo. Sonia, il nostro Cicerone, ci ha accompagnato all’interno del sito archeologico con un entusiasmo contagioso e una preparazione ottima sia di storia che di mitologia, oltre che una conoscenza del sito tale da permetterci di visitarne tutti gli aspetti evitando le orde di turisti. Consigliamo caldamente di visitare Knossos con una guida. A questo punto abbiamo scelto di andare a vedere il museo archeologico di Eraclio. La città è un vero incubo del traffico, penso peggio di Napoli, fortuna nostra abbiamo trovato un parcheggio in pieno centro ed abbiamo potuto incamminarci verso il museo, attualmente l’esposizione temporanea è ridotta ad una sola stanza ma per 4 euro ne vale la pena, una volta usciti abbiamo trovato un posto dove rifocillarci per poi decidere di fuggire dalla bolgia di Iraclio. Dove? Seguiamo i consigli della coppia conosciuta a Knossos e ci dirigiamo verso Agia Pelagia, attraverso trip advisor troviamo un hotel, il Belvedere, dove pero l’unico vero Belvedere era il padrone dell’hotel. Serata tranquilla in spiaggia a mangiare Gyros e poi a chiacchierare sulla terrazza con vista mare

03/09

La mattina seguente mi sono alzato prestissimo per vedere l’alba. Anche il mio compagno a breve mi ha seguito e abbiamo quindi deciso di muoverci subito. Dobbiamo far benzina e il cliente che ci precede alla pompa mostra la carta di credito oro (sono bancario, ho occhio per questi dettagli!) al benzinaio il quale gli dice “no card!” il tipo risponde “no cash” e in greco il benzinaio, immagino sommando qualche imprecazione, gli dice che deve andare a prelevare, il cliente si mette in auto e chiede alla moglie di aspettarlo lì (voleva lasciarla in cauzione?) il benzinaio gli fa capire che la benzina non l’ha pagata e quindi deve andare a piedi verso il primo Atm che non era proprio comodo! Sempre sotto la guida della Lonely abbiamo aprocciato la spiaggia di Panormo ma non ci piaceva, troppo commerciale come d’altronde lo è tutta la costa settentrionale. Ci siamo quindi diretti a Rethimno. Cittadina molto caratteristica e incantevole con le sue viuzze piene di negozietti per i souvenir. Punto. Basta. Tutto qua.

A questo punto ci siamo diretti verso Kissamos dove abbiamo deciso di aprocciare l’hotel al secondo posto della classifica tripadvisor. Mediterranean Studios. Ottima scelta. 30 € a notte, camere spaziose a un passo dal mare, con servizio eccellente. È un po’ fuori dal paese, ma estremamente tranquillo di notte. A questo punto, dopo esserci rilassati, abbiamo deciso di dare inizio alla fase finale della nostra vacanza: spiaggia e relax totali. Prendiamo l’auto e decidiamo di andare alla spiaggia di Falasarna. Peccato che nel tragitto, un po’ per nostra imperizia, un po’ perché i cartelli erano tutt’altro che chiari ci siamo ritrovati su una strada sterratissima in cui uno di noi doveva avanzare davanti all’auto a piedi e liberare la strada da massi o spiegare dove andare per non cadere nel burrone che la delimitava. Devo ammettere che nonostante le centinaia di migliaia di chilometri di esperienza in strade di ogni genere ci sono stati un paio di momenti in cui ho avuto veramente paura. Soprattutto quando abbiamo tentato di girarci e abbiamo capito che l’unica soluzione era continuare la strada. Era ovviamente un percorso per fuoristrada o squad, ma noi ce l’abbiamo fatta con una Yaris! E qui il mio suggerimento per l’assicurazione totale: sono stato felice di averla fatta quando ho sentito i rovi che rigavano l’auto!. Penso che pochi siano stati così pazzi. Falasarna è una bella spiaggia, soprattutto se si cerca un luogo tranquillo senza fronzoli, ma con un tramonto mozzafiato. Tornati a Kissamoss (attraverso una strada asfaltata) abbiamo cenato a the Cellar Taverna o Ταβέρνα Κελλαρι. Cibo buono e abbondante, e un gran belvedere sul mare oltre ai due simpatici, iperefficienti e preparati camerieri fratelli, due bei ragazzi sotto tutti i punti di vista.

04/09

Ultima giornata intera a Creta dedicata a Elafonissi. Bisogna ammettere che le foto non rendono giustizia al luogo. Si raggiunge in un’ora d’auto da Kissamos con tanto di galleria a senso unico e qualche percorso tipico senza guardrail che da sull’abisso, ma alla fine si viene premiati da un luogo che lascia senza parole soprattutto chi, come noi, ha frequentato poco o Caraibi o luoghi esotici. Anche li arrivando verso le 10 abbiamo trovato posto nella prima fila di ombrelloni con il mare a due passi e il tutto a 7 euro! Dopo le 14 ha cominciato a soffiare un vento incessante che ogni tanto alzava folate incredibili di sabbia che tendevano addirittura a far male. Abbiamo alzato bandiera bianca e ci siamo diretti verso Kissamos alle 16.30. Un po’ di relax in albergo e siamo andati a cenare al Papadakis, 100 metri più in là del Ristorante della sera prima. Niente di speciale, anche qui la guida Lonely è stata nettamente battuta da Tripadvisor. Tornati in hotel sorseggiamo un “buon” caffè con lo scroscio delle onde in sottofondo pensando già a quale sarà la nostra prossima meta.

05/09

Si parte per avvicinarsi all’aeroporto quindi ci lanciamo verso l’antica capitale di Creta. Chania non merita più di mezza giornata (ah, non ci legge “ciania” come molti italiani dicono, ma Chania con il “ch” alla tedesca!). Una volta visto il porto e le zone caratteristiche, tra cui il quartiere turco, non rimane che girovagare per la città a vuoto facendosi stupire in continuazione dagli incantevoli scorci. Ma il nostro aereo parte alle 21 e sono solo le 13! Presi dallo sconforto ci siamo imbattuti nel cimitero di guerra del Commonwealth per poi tornare a Chania a mangiare qualcosa. Alla fine vince Tripadvisor con il Ristorante Tamam dove abbiamo mangiato un Tas Kebab e un Tamam meat pie. La fine del mondo! Un turbinio di sapori con una musica in sottofondo che è qualcosa di divino. Tenuto conto che siamo entrati alle 16 in ristorante, siamo stati serviti con estrema cortesia e soprattutto i piatti erano chiaramente appena fatti. Un commiato migliore non poteva esserci, grazie soprattutto al burro all’aglio fantasmagorico. A completamento del tutto ci hanno portato una torta di limone e cocco e del buon Raki! Estasi del gusto! E ne ho girati di ristoranti di qualità!

Che dire: Creta la rivedremo, ci manca tutta la costa est, ma se dovessi scegliere un posto dove passare la mia vecchiaia, questo sarebbe Elafonissi!

Se avete bisogno di qualche dritta o qualche informazione, sono qui!



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