Creta paradiso dell’Egeo

Viaggio nell'est dell'isola
Scritto da: CTI75
creta paradiso dell'egeo
Partenza il: 25/06/2011
Ritorno il: 02/07/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Ciao a tutti, quest’anno per la nostra solita vacanzina di fine giugno optiamo, dopo aver scartato Sicilia (giro delle Eolie + Favignana) e la solita nostra cara amata Sardegna, per Creta. Dei nostri amici ne hanno sempre parlato benissimo quindi ci affidiamo a loro e partiamo per la nostra vacanza on the road in Grecia. Primo passaggio cerchiamo il volo….purtroppo scopriamo a malincuore che per poter risparmiare bisognerebbe partire da Bergamo e rientrare su Malpensa… il viaggio di ritorno non ci preoccupa molto farlo con il Malpensa express ma quello di andata alle 4 del mattino su Orio diventa impossibile, quindi tristemente abbandoniamo la super offerta Air One a eur 51 volo di andata e prenotiamo con TRAWEL FLY / ASTRAEUS AIRLINES a 568 euro A/R (per due adulti)

Ecco i dati dei nostri voli

Orio al Serio / Heraklion – Creta (HER) 25/06/11 07:15 arrivo 10:55

Heraklion – Creta (HER) / Orio al Serio (BGY) 02/07/11 11:45 arrivo 13:25

Secondo passaggio il parking all’aeroporto, noi troviamo un’offerta di Zani viaggi che se paghi in anticipo con carta di credito per una settimana spendi solo 20 euro! Ora confermiamo all’amica Greca l’appartamento per una settimana. Prenotiamo a Mochlos un paesino ad un’ora e mezza da Heraklion nella parte nord-est dell’isola. L’appartamento ha una vista bellissima (40 euro a notte). Questo è il blog per chi volesse andarci, perché merita tantissimo: http://www.crete.tournet.gr/it/hotels?id=9276&view=unit Vi accoglierà Katia, una ragazza italiana che si e’ trasferita a Creta circa 6 anni fa. Optiamo per l’agenzia locale, trovata via Internet, EUROPEOCARS che a differenza delle grandi AVIS o EUROPCAR ti include TUTTO e dico TUTTO ad un prezzo davvero inferiore, soli 115 euro per una kia picanto con aria condizionata e soprattutto non sei costretto ad anticipare tutto con carta di credito, pagamento CASH all’arrivo.

E ora incomincia, l’ avventura :

1° GIORNO – SABATO 25 GIUGNO

Sveglia ore 4, ci prepariamo rapidamente e partiamo diretti a Orio al Serio, in mezz’oretta raggiungiamo il parcheggio e con la navetta arriviamo puntualissimi al check-in. Alle ore 11 atterriamo, in perfetto orario e un simpatico ragazzotto ci accoglie per consegnarci l’auto. Ci vuole circa un’ora e mezza per arrivare da Katia a Mochlos. La strada è fiancheggiata da olivi, cespugli verdissimi e tantissimi fiori colorati, la strada è semplice e costeggia il mare di un blu intenso.

Devo fare una premessa, si sente parlare molto della Grecia in questo periodo e dei problemi economici che sta avendo e delle manifestazioni violente nella capitale, bè vi posso assicurare che sulle isole tutte e’ tranquillo e hanno un loro ritmo lento e naturale che niente ha a che vedere con quello che trasmettono i nostri telegiornali, quindi se avete dei dubbi se quest’estate partire o meno …. Io vi dico PARTITE! C’è crisi, è vero e quindi tutto costa meno, dai voli, alle sistemazioni in appartamento, dal noleggio auto, dal cibo….l’unica cosa cara, ma per questo bisogna dar colpa solo allo stato è la benzina quasi 1,8 euro, non che da noi c’è la passiamo meglio! Arrivati da Katia ci rendiamo finalmente conto che il posto è perfetto per la nostra vacanzina in completo relax, l’unico rumore sono le cicale che cantano e le onde del mare. Mochlos è un villaggio di pescatori che si raggiunge uscendo dalla statale costiera diretta verso est. Certi posti si sa bene sono celebri, per la loro inconfutabile fama, altri invece si trovano solo consultando attentamente la cartina e lasciando le cosiddette grandi rotte turistiche, è il caso di Mochlos, che mai avremmo scovato se non grazie a conoscenze. Lasciamo i bagagli e partiamo in direzione Ierapetra e raggiungiamo la nostra prima spiaggia cretese, Koutsounari, praticamente di fianco al Veraclub. La spiaggia è fatta di sassolini, l’acqua è cristallina ma diventa subito profonda, c’è un leggero venticello, molto piacevole perché appena cessa fa’ un caldo esagerato. Rientriamo a passiamo al supermercato per acquistare le nostre prossime colazioni (un consiglio, fatele in casa, fuori sono costose e scordatevi il nostro caro amato cappuccio e cornetto). A Ierapetra c’e il Carrefour, il LDL e altri ancora. Tornando a casa assistiamo ad uno spettacolo meraviglioso: il cielo si tinge di viola, rosso, giallo, verde, blu, è un tramonto meraviglioso che si conclude con un cielo stellato di quelli che puoi ammirare solo al mare. Andiamo a cena a Mochlos, ci fermiamo alla prima taverna che s’incontra, il AKTI MOCHLOS. Prendiamo due souvalaki (piatto tipico greco 15 euro in due).

2° GIORNO – DOMENICA 26 GIUGNO

Oggi è nuvoloso e c’è un vento forte, decidiamo quindi di andare a KNOSSO.

Prendiamo la strada NEW ROAD che è più rapida e veloce e in circa un’ora e mezza siamo a Knosso, ma sbagliamo l’uscita ed invece di dirigerci al Palazzo, ci ritroviamo sulla spiaggia di Ammoudara. Il vento è forte e le onde alte, solo dei ragazzi che fanno kitesurf si avventurano in acqua, ma restiamo incantati e perdiamo un’ora ad osservarli!

La spiaggia non mi piace per niente, è una vecchia località turistica, ci sono molti hotel e ristoranti vecchi e abbandonati, condomini trasandati e da’ una sensazione di disagio, poi dietro la spiaggia appaiono queste due colonne rosse e bianche altissime che rovinano completamente l’idea di isola mediterranea.

Andiamo a Knosso: si trova a pochi km di distanza e ci gironzoliamo per circa un’ora (ticket 6 euro). Per fortuna avevamo con noi la lonely planet, cosi ci siamo documentati parecchio. A me non è dispiaciuto anche se ho letto su Turisti per caso dei vacanzieri che si lamentavano del fatto che in parte foste stato ricostruito dal suo scopritore Sir Arthur Evans, ma sinceramente io l’ho preferito cosi, poco avrei compreso della sua maestosità se avessi trovato come a Festo (altro centro città-palazzo) solo rovine, ma questo è soltanto un nostro giudizio personale.

Rientrando ci fermiamo a prendere un po’ di sole a Kato Gouves. La spiaggia è di sabbia, larga ma corta direttamente sulla strada. In paese ci sono molti negozi, bar, taverne e mi ricorda tantissimo Milano Marittima con i bar e gli aperitivi sulla spiaggia.

Cerchiamo un angolo tranquillo, sia dalla musica assordante sia per ripararci dal vento che continua ad alzare sabbia. Troviamo un posticino dietro una roccia, ci rilassiamo, siamo quasi addormentanti……eeeeeeeee arriva un’ondata gigantesca e ci sveglia completamente e ci lava totalmente. È ora di tornare a casa, ma prima ci fermiamo in centro per il nostro primo di una lunga serie, di Pita Gyros (2,5 euro). È una specie di kebab con tante patatine fritte, cipolla e pomodoro….davvero ottimo. Questa sera andiamo a cena sempre a Mochlos, il nome del ristorante non l’ho ricordo ma e’ proprio l’ultimo del paese. Ceniamo a base di piatti tipici che sono buoni ma molto molto speziati con musica dal vivo (20 euro)

Tutti prezzi delle cene sono da considerarsi per due, quindi ceniamo veramente a prezzi irrisori.

3° GIORNO – LUNEDI 27 GIUGNO

Oggi ancora vento dal nord, ma c’è un sole splendido, decidiamo quindi per evitare le alte onde di dirigerci a sud, sarà una scelta azzeccatissima. Ci vogliono due ore ma alla fine arriviamo a Tsoutsouros. Il mare è incantevole, la spiaggia è di sabbia ma anche qui c’è un vento forte, ma per fortuna arriva da ovest, quindi il mare è calmissimo, ma in alcuni momenti è talmente forte che e’ impossibile tenere l’ombrellone aperto, per fortuna c’è pochissima gente e ci sono alberi per tutti. Ogni tanto il vento si placca e il caldo si fa sentire e proviamo solo ad immaginare se è meglio sopportare il vento fastidioso o il caldo torrido.

Tornando verso casa e scopriamo sulla costa tante altre spiaggette molto carine ma con sassi e soprattutto lunghe ma molto strette. Ora capiamo l’assenza assoluta di Resorts, anche se il mare è cosi bello, praticamente si e’ anche mangiato tutte le spiagge. Ripercorrendo la strada al contrario notiamo, ora sul calare della sera, questi paesini minuscoli con i suoi abitanti, non ci sono negozi o taverne, le donne vediamo che fanno shopping tramite il venditore ambulante che ha sul suo furgoncino una quantità eccessiva di abiti e scarpe. Incontriamo pero’ un benzinaio, l’isola ne è piena, ma qui la benzina arriva quasi a costare 1,90 euro e pensare che solo l’anno scorso era esattamente la metà.

Ci sono fuori dalle case le tipiche nonne/vedove greche e anche se fa’ molto caldo sono completamente vestite di nero, con maglie a maniche lunghe, di lana, con gilet, foulard e calze spessissime. Attenzione sulle strade di colline, potrebbe capitarvi di ritrovarvi dietro una curva e incontrare una capra che passeggia allegramente e beatamente, quindi prudenza!

Ci fermiamo a Ierapetra, tipica meta del turismo di massa. È una cittadina moderna, la vita notturna è abbastanza vivace da non farvi annoiare anche l’atmosfera è ancora molto legata alle tradizioni. Il delizioso lungomare è costeggiato di caffè e taverne. Noi cerchiamo subito un posto dove mangiare il nostro Gyros e passeggiamo lungo il porticciolo dove dei pescatori stanno lavorando alle reti per la pesca notturna. Passiamo per i vicoli e osserviamo tutte queste signore sedute fuori: a prendere il fresco o per osservare i passanti? Un simpatico cagnolino ci insegue e notiamo tantissimi gatti randagi fuori dai ristoranti in attesa di qualcuno che gli lanci un boccone! 

4° GIORNO – MARTEDI 28 GIUGNO

Purtroppo anche oggi vento, ma fa anche molto caldo, optiamo ancora per il sud e puntiamo Xerokambos. Incontriamo sulla strada tante spiagge carine ma molto turistiche. Anche oggi attraversiamo l’entroterra cretese tutto in salita e molte curve, il paesaggio è brullo, pieno di olivi e di casette per le api e siamo completamente soli. Arriviamo dopo circa due ore alla nostra meta. La spiaggia prende il nome da questo tranquillo villaggio, che grazie al suo isolamento si è salvato dagli eccessi del turismo di massa. Questo è il luogo ideale per chi desidera trascorrere una vacanza in tutta tranquillità. L’attrattiva principale sono due spiagge, Ambelos è la distesa di sabbia più piccola e intima e anche parzialmente ombreggiata e Mazidas, è quella più grande e priva di ombra. Quest’ultima e’ sicuramente la più bella, ma la prima ci accoglie e ci cattura per gli alberi che ci proteggeranno dal sole di mezzogiorno quando il vento farà volare nuovamente il nostro ombrellone. Sulla strada del ritorno abbiamo cercato, invano, la spiaggia di argilla a Kalo Nero, ma senza un risultato positivo, ma esiste, ne siamo sicuri! Come sempre aperitivo a base di Gyros (torneremo a casa ingrassati di due chili) a Ierapetra e ceniamo a Mochlos alla taverna Sofia. Abbiamo mangiato un souwalaki, Robi e una frittura di pesce, io , davvero sfiziosa (a 15 euro).

5° GIORNO – MERCOLEDI 29 GIUGNO

Finalmente il vento si è placato, oggi gita in battello per visitare la piatta e sabbiosa isola di Chrissi Tutti i traghetti partono alle 10.30 da Ierapetra, noi abbiamo pagato il ticket 20 euro a testa ma io sono straconvinta che non sono tutti uguali. Secondo noi la gita non merita moltissimo, il rientro e’ previsto molto presto, alle 16.00 devi già ripartire e la traversata è di soli 45 minuti. Ci sono due spiagge, la prima dove attracchiamo, il mare e’ di un azzurro pastello, la seconda che si raggiunge per una stradina di sabbia, è verde, la famosa GOLDEN BEACH (alcuni tratti di spiaggia sono ricoperti totalmente da conchiglie). Notiamo alcune tende nella vegetazione, ci sono ragazzi per lo più inglesi che fanno campeggio libero. Ceniamo a Ierapetra, al ristorante Napoleon con frittura di gamberi, grigliata di gamberoni, polpette di zucchine (sono la fine del mondo, frutta il tutto a 25 euro. Ore 6.30 vediamo sorgere alba, in realtà eravamo in ritardo di mezz’ora perché il sole aveva già lasciato il mare da una buona mezz’oretta. Katia ci consiglia che oggi è la giornata ideale per VAI. La spiaggia di Vai è famosa per la sua foresta di palme. C’è una leggenda simpatica sulla natura di questa spiaggia, ma la trovate raccontata in qualsiasi guida. Noi non abbiamo trovato molta gente, ma di solito si riempie sempre di turisti e quindi se volete sfuggire all’ondata di vacanzieri casinisti, arrampicatevi sul promontorio roccioso, c’è’ una passeggiata che vi porta partendo dal ristorante, fino a raggiungere una spiaggetta appartata, incantevole oppure più facile la stradina sulla destra, attraversando direttamente il mare e arrivate ad una spiaggetta di solito frequentata da nudisti.

Sul calar della serena rientrando facciamo un saltino veloce a Itanos, si trova a circa 500 mt dopo la spiaggia di Vai. E’ tutto più tranquillo e riservato, ci sono due calette molto carine e completamente selvagge.

Come sempre sosta per il nostro Gyros quotidiano e questa sera decidiamo di fermarci a Sitia.

Sitia, è per il momento, miracolosamente riuscita a sfuggire alla frenesia turistica, resta ancora una piacevole cittadina costiera con un delizioso porticciolo punteggiato da taverne e caffè molto invitanti, anche se noi qui abbiamo mangiato il peggior Gyros della nostra vacanza.

Questa sera cenetta alla taverna Mezoztpati a Mochlos (speriamo di averlo ricordato giusto). Mangiamo antipasto di polipo in insalata, un fritto misto con patatine fritte, un pesce spada alla griglia con patatine fritte, due creme caramel, due digestivi locali (22 euro).

7° GIORNO – VENERDI 1 LUGLIO

Questa mattina fa veramente tanto caldo. Ci dirigiamo verso Elounda, un tempo un tranquillo villaggio di pescatori ora pullula di turisti. L’attraente porto è rovinato dalle vistose insegne al neon dei tanti ristoranti. La piacevole ma tutt’altro che eccezionale spiaggia sabbiosa è direttamente sul porto e con dietro la strada. Le deliziose calette sono oramai proprietà di lussuosi alberghi a 5 stelle. Procediamo verso l’isola di Spinalonga in cerca di una spiaggia.

Noi non siamo andati a visitarla, reduci dall’esperienza di Chrissi, abbiamo preferito ammirarla da lontano, arrivando cosi fino a Plaka. Anche Plaka è un piccolo villaggio di pescatori. Ha una spiaggia con un mare cristallino, peccato che sia fatta di grossi sassi. Ovviamente non ci soddisfa e proseguiamo verso nord, puntando la costa, saliamo molto, facciamo molta strada ma non troviamo altro che costa rocciosa. Passiamo attraverso campi verdi e perdura un fortissimo odore di salvia. Arriviamo a Sisi, ma la scartiamo a priori, non ci piace il posto, e scartiamo Milatou, la spiaggia è orrenda, desolati e disperati vediamo dal promontorio una cala molto ampia e molto invitante, ma avvicinandoci scopriamo che non è altro che la spiaggia privata del resort Kalimera Kriti. Parcheggiamo lo stesso, oramai sconsolati di non trovare un posto per il nostro ultimo giorno di mare e improvvisamente notiamo una coppia che sale a piedi il promontorio dirigendoci verso la nostra spiaggetta, decidiamo di seguirli e scopriamo che affittano ombrelloni e sdraio. Non ci facciamo mancare l’occasione e ci mettiamo comodi (costo 10 euro) e ci godiamo la spiaggia di sabbia, il mare con delle secche e l’acqua molto calda, fin quasi alle 8 di sera. Mentre torniamo a casa decidiamo di dirigerci per una visita fugace ad Agios Nikolaos. È un attraente ex villaggio di pescatori che si sviluppa intorno ad un piacevole porto e a un pittoresco laghetto collegato al mare. Anche se si vede moltissimo l’invasione del turismo di massa, è meno turbolenta e notiamo che è più indicato alle famiglie che a ragazzi giovani e casinisti. Non vanta spiagge particolarmente interessanti ma troviamo parecchi negozi di souvenir alimentare che ci colpiscono. Compriamo dolcetti, origano, peperoncino e olive. Rinuncio amaramente a provare l’olio e il miele, ma sono terrorizzata che in valigia possano rompersi i vetri. Rientriamo dopo aver mangiato un Gyros davvero enorme. È l’ultima sera e Katia ci attende per un saluto e una lunga chiacchierata.

8° GIORNO – SABATO 2 LUGLIO

Ahimè come tutte le cose belle anche questa finisce. Ci alziamo presto, facciamo la nostra ultima colazione sul terrazzino guardando il mare, riempendoci gli occhi di questo panorama immenso, chiudiamo le valigie e andiamo di corsa all’aereoporto. Partiamo in perfetto orario e atterriamo in perfetto orario, peccato che poi perdiamo un’ora per attendere i bagagli. La nostra vacanza con tristezza è giunta al termine, appena atterrati sentiamo subito l’odore dell’aria diversa, che bellezza sarebbe vivere come Katia……

Questa nostra avventura è costata in totale 1400 euro.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche