Costiera e dintorni

Quattro giorni tra Positano e Amalfi visitando anche Ravello Maiori e Capri. Il fascino della costiera intramontabile anche fuori stagione. Una breve pausa di relax per rigenerarsi ed affrontare l'inverno in arrivo circondati da tanta bellezza.
Scritto da: marcoa1974
costiera e dintorni
Partenza il: 16/10/2010
Ritorno il: 19/10/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Quale migliore idea quella di spezzare la monotonia concedendosi una breve pausa in COSTIERA?

Ottobre 2010 decidiamo di trascorrere qualche giorno di riposo nella magnifica costiera Amalfitana, tra Postano e Amalfi. Il tempo è dalla nostra parte e l’idea di visitare questi posti in un periodo meno affollato risulta azzeccata. La costiera si mostra in tutta la sua bellezza e il minore affollamento rende i paesaggi ancora più emozionanti. Anche per questa vacanza decidiamo di non andare con la macchina ma di utilizzare i mezzi pubblici, senza pentirci affatto di questa scelta. Tutta la vacanza è vissuta in calma e tranquillità.

La partenza è per il giorno 16 ottobre in treno da Roma Termini fino a Salerno. In due ore e mezza raggiungiamo Salerno e nei pressi della stazione prendiamo l’autobus della SITA che ci porterà a Postano, la nostra prima tappa. L’autobus impiega circa 40 minuti per raggiungere Amalfi e lì ci aspetta un altro pulman che in circa 20 minuti ci fa raggiungere Positano. Inutile descrivere il viaggio lungo la famosa strada costiera. Io che soffro un po’ il mal d’auto mi sono premunito con l’apposita gomma da masticare, davvero utile. In alcuni punti la strada è talmente stretta che l’autobus è costretto a fare manovra e l’abilità dei conducenti quando incontrano un’altra auto in direzione opposta è sorprendente. A discapito della difficoltà della strada la velocità non è sempre moderata, molto probabilmente è la forza dell’abitudine di chi è nato e cresciuto in questi posti. Positano ci accoglie con un fantastico sole autunnale ed in pochi minuti raggiungiamo il nostro albergo, hotel Bouganville, in posizione centrale e dotato di tutti i confort. L’unica pecca il rumore nella camera da letto, troppo vicina all’impianto centrale di climatizzazione che ci fa passare la prima notte quasi tutta insonne. Dopo una breve passeggiata improvvisamente sopraggiunge un forte ma breve acquazzone che ci costringe a rifugiarsi in uno dei bar sulla spiaggia per un gradito aperitivo.

Decidiamo il giorno dopo di recarci a Capri e prenotiamo una delle tante escursioni giornaliere. Concludiamo la sera perdendoci per i vicoli di Postano e con una fantastica pizza margherita al ristorante la Valle dei Mulini che merita il dovuto bis. La mattina dopo ci avvisano che il tour per l’isola di Capri è annullato a causa del maltempo ed un po’ scoraggiati raggiungiamo il molo per ottenere il rimborso della caparra versata. Avevamo orami perso le speranze quando confermano un’unica partenza con aliscafo per Capri alle 10 e trenta e decidiamo al volo di andare. Ci sarebbe piaciuto il tour completo ma pazienza, sarà per la prossima volta. Il mare agitato rende la navigazione piuttosto movimentata, effetto montagne russe, non so se avete presente.

Anche in questo caso all’arrivo l’isola di Capri ci accoglie con una fantastico sole autunnale e di corsa prendiamo la funicolare per la mitica piazzetta. Anche l’isola è poco affollata e dopo un breve giro in piazzetta, davvero molto piccola, molto di più di quello che sembra in televisione, decidiamo di raggiungere Anacapri. I racconti dei conoscenti che prima di noi avevano visitato questi posti non si dimostrano sbagliati. Anacapri è un luogo fuori dal mondo, un’oasi di tranquillità in una natura stupenda, con panorami a dir poco strepitosi. Visto il poco tempo a disposizione scendiamo di nuovo a Capri dritti verso il belvedere di Tragara. I faraglioni si manifestano in tutta la loro maestosa bellezza e l’impressione è quella di poterli sfiorare con la mano. Il posto ci piace in modo particolare perché un pò fuori mano dal consueto percorso turistico e dal più gettonato belvedere Cannone, di gran lunga più a affollato di persone. Ci sediamo sulla panchina e rimaniamo lì, di fronte ai faraglioni, immersi nel fantastico panorama. Decidiamo, poi, di proseguire per il sentiero di via di Pizzolungo verso villa Malaparte per raggiungere un altro bellissimo punto panoramico che ci lascia senza fiato. Senza altri turisti vicino, circondati dalla natura e dal silenzio, con i caldi e piacevoli raggi del sole che ci accarezzano la faccia la sosta è d’obbligo, anche per scattare una serie di fotografie a ricordo della giornata. L’altezza del posto e la sensazione di vuoto che si percepisce dall’affacciata mettono a dura prova il nostro senso dell’equilibrio e la sensazione inevitabile di vertigine.

Riprendiamo la strada del ritorno ma prima decidiamo di fermarci ai giardini di Augusto e al Belvedere Cannone. Anche questo panorama merita una visita ma l’affollamento dei turisti, con il rumore e il caos che ne segue, rende il tutto meno entusiasmante.

La nostra giornata a Capri sta per terminare e l’aliscafo ci aspetta per il viaggio di ritorno verso Positano. La temperatura è nel frattempo talmente aumentata che sentiamo le cicale cantare, cosa veramente insolita per il periodo; la promessa è di poter tornare a Capri e soggiornare qualche giorno sull’isola per godere appieno della fantastica natura e della bellissima atmosfera.

Tornati in albergo a Positano ci facciamo cambiare camera, nella speranza che sia più silenziosa, e dopo una cena alla nostra solita pizzeria, stanchi della giornata, andiamo dritti a nanna.

La mattina ci svegliamo con una sorpresa. La notte c’è stato un forte acquazzone e tutte le nostre scarpe che avevamo lasciato sul balcone sono zuppe. Le mie scarpe da ginnastica sono ormai irrecuperabili e con le ciabatte scendo alla ricerca di un negozio che venda un paio economico di scarpe per proseguire la vacanza. Trovate le scarpe decidiamo di raggiungere Amalfi via mare. Alle 10 ci imbarchiamo su un traghetto che in circa 20 minuti ci fa raggiungere il porto di Amalfi. La traversata è fantastica, il panorama è forse uno dei punti più belli della costiera, ed anche questa è l’occasione per Loredana per scattare molte, anzi moltissime, fotografie.

L’albergo scelto ad Amalfi, l’hotel dei Cavalieri, è fuori dal centro, circa 15 muniti a piedi. Non conoscendo la strada imbocchiamo la costiera e il percorso risulta più disagevole. Arrivati in albergo ci spiegano che per raggiungere il centro di Amalfi è possibile utilizzare delle scalette che scendono verso il molo e che evitano di passare per la strada principale e sotto due tunnel. L’albergo è a conduzione familiare, il personale e gentile e premuroso, e le camere sono spaziose e pulite. La vista dalla camera sul golfo di Amalfi è semplicemente strepitosa.

Dopo esserci sistemati raggiungiamo il centro di Amalfi e prendiamo in bus turistico per raggiungere Maiori. La cittadina non ci entusiasma molto, molti sono i palazzoni affacciati direttamente sul lungomare che rovinano, secondo noi, il paesaggio. In compenso il tragitto sull’autobus panoramico merita comunque il viaggio e a maiori mangiamo una fantastica torta “la romana” in una fornita pasticceria del centro.

Raggiunti l’albergo visto il tempo incerto decidiamo di mangiare qualche cosa in un ristorante li vicino, la Preferita.

L’ultimo giorno in costiera è dedicato alla visita di Ravello. Anche in questo caso prendiamo il bus turistico che dal centro di Amalfi ci porta direttamente a Ravello. Il percorso è di circa sei chilometri, tutto curve e panorami mozzafiato. Il sole purtroppo non ci fa compagnia e l’intera giornata la trascorriamo sotto un clima piuttosto uggioso, pazienza. Nonostante il tempo Ravello, si presenta ai nostri occhi con tutto il suo fascino di luogo che nel corso del tempo ha stregato molti viaggiatori stranieri, a tal punto da farli decidere a rimanere li. Visitiamo le due ville principali Villa Rufolo e Villa Cimbrone; si tratta di giardini splendidi che rappresentano un’esperienza unica. Particolari i due terrazzi panoramici delle due ville e soprattutto il terrazzo dell’infinito di Villa Cimbrone. Appena arrivati al belvedere veniamo sopraffatti dall’emozione di un panorama unico e mozzafiato che, prima di noi, ha incantato moltissimi viaggiatori. L’emozione per l’altezza ed il precipizio sottostante sono talmente forti da farci retrocedere e proseguire la visita del giardino prima di tornare nuovamente per scattare le ultime foto. Al termine della visita a Ravello, crediamo anche noi che la definizione che si da di un luogo sospeso tra il cielo e il mare sia la più giusta in assoluto.

Ritornati ad Amalfi ci dedichiamo agli acquisti in particolare di prodotti alimentari tipici della zona, tonno, peperoncini, pomodorini, babà e quanto altro possiamo mettere nelle nostre valigie.

La sera ci concediamo l’ultima cena in una pizzeria del centro di Amalfi con annessa passeggiata sul lungomare per salutare così la fantastica costiera.

Il giorno dopo ci aspetta il pulman da Amalfi a Salerno e l’eurostar che ci riporterà con un po’ di malinconia a Roma.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche