La Costa Azzurra fuori dai sentieri più battuti

Con i consigli di viaggio della guida per caso
eva noric, 15 Feb 2017
la costa azzurra fuori dai sentieri più battuti
A cura di Eva Noric, guida per caso della Costa Azzurra

Siete già stati in Costa Azzurra ed avete già percorso in lungo e in largo le vie di Nizza, Cannes e Antibes? O forse vi siete spinti un po’ nell’entroterra ed avete visitato anche Saint-Paul de Vence e Grasse? Se la risposta è affermativa, avete senza dubbio visto una buona parte di questa regione e forse vi chiederete se valga la pena ritornarci per scoprire qualche tesoro nascosto.

Che sia estate o inverno, un viaggio in Costa Azzurra offre numerose occasioni di fare nuove scoperte anche per chi, come la sottoscritta, ci vive. Del resto uno dei punti forti di questa destinazione è la sua incredibile varietà paesaggistica tutta concentrata in una superficie relativamente ridotta. Ne consegue che per scoprirne le bellezze non avrete bisogno di vagare da un hotel all’altro: tutto è a portata di mano!

Per ragioni pratiche (aeroporto, stazione TGV, autobus…) consiglierei di scegliere Nizza come base per poi spostarcisi intorno. Ecco quindi alcuni spunti ed idee per un itinerario insolito fuori dai sentieri battuti, pensato soprattutto per gli amanti della natura, dell’arte e della storia.

IL VILLAGGIO MEDIEVALE DI CAGNES SUR MER

Questo grazioso borgo a metà strada tra Nizza e Cannes merita sicuramente una visita proprio perché, restando al di fuori degli itinerari tradizionali e a dispetto dei tempi moderni, mantiene ancora l’autenticità di un piccolo villaggio di Provenza. Ne sono testimonianza le numerose feste tradizionali ed i percorsi artistici che lo animano. L’evento più emblematico, per me resta il Campionato Mondiale di Bocce Quadrate (nato, guarda caso proprio qui), che si tiene ogni anno ad Agosto. Contrariamente alle bocce sferiche tradizionali che richiedono una superficie di gioco piana, alle bocce quadrate si può giocare un po’ ovunque, persino nelle ripide stradine di un villaggio come Haut de Cagnes, costruito tutt’intorno alla collina, al culmine della quale svetta il trecentesco Castello-Museo Grimaldi.

Oltre alla sua collezione permanente, (museo etnografico dell’Ulivo, quadri di artisti celebri come Lempicka e Picabia e un bel trompe l’oeil barocco) il museo ospita saltuariamente anche mostre d’arte contemporanea. Al termine della visita è possibile salire sulla torre per ammirare un incantevole panorama a 360°. L’ingresso è di 4 euro, gratuito per i minori di 26 anni, (e gratuito per tutti la prima domenica di ogni mese). Attenzione, è chiuso il martedì.

Il borgo è rimasto pressoché intatto, con le sue stradine acciottolate e numerosi passaggi a volta al termine dei quali, all’improvviso, (preparate la macchina fotografica) si apre una prospettiva inaspettata. E può succedere che proprio in uno di questi angoli troviate la riproduzione di un quadro di un artista celebre, che illustra com’era questo medesimo luogo nell’epoca in cui venne dipinto. Non a caso, nei secoli passati, artisti del calibro di Renoir, Modigliani, Klein e Soutine hanno soggiornato e dipinto a Cagnes Sur Mer. E parlando di pittori celebri, non vorrete mica perdervi una visita al Museo Renoir?

il MUSEO RENOIR

Se ad alcune persone la parola “museo” evoca un luogo un po’ polveroso e stantio, in cui le opere sono allineate e disposte in maniera fredda e didascalica, una visita al Museo Renoir si rivelerà una gradita sorpresa. Perché? Perché questo è molto più di un museo: è la casa di Renoir, che lui stesso fece costruire nel 1908. Ed è proprio in questo luogo che il pittore vivrà e lavorerà fino alla sua morte, avvenuta nel 1919.

A due passi dal centro ed immerso nel verde di ulivi secolari e rigogliosi giardini, la casa di Pierre Auguste Renoir fu costruita all’inizio del xx secolo per volere del pittore stesso. Al suo interno sono custoditi 14 quadri originali, sculture e oggetti appartenenti all’artista. Chiudete gli occhi e lo vedrete ancora lì, seduto nel suo atelier intento a dipingere le bellezze locali, incurante della malattia reumatica che lo tormenta e deforma sempre più.

L’ingresso al museo costa 6 euro. Gratuito per i minori di 26 anni e per tutti la prima domenica del mese. Attenzione: chiuso il martedì.

Consigli pratici: In auto Per arrivare a Cagnes: da Nizza, autostrada, uscita 48. Seguire le indicazioni per Centre Ville. Parcheggiare in centro, poi prendere la navetta gratuita 44 (Square Bourdet) per il borgo medievale. Frequenza, ogni 20 min, tutti i giorni.

In autobus: Da Nizza prendere a scelta autobus 94,200, 400, 500 in partenza da Albert 1. Andata e ritorno 3 euro. Scendere a Cagnes in Square Bourdet e da lì prendere la navetta gratuita 44 per il borgo medievale.

LA VALLÉE DU LOUP

Il fiume Loup nasce dalla vicina montagna dell’Audibergue. Scendendo a valle attraversa graziosissimi borghi e villaggi, disegnando curve sinuose e scavando gole impressionanti ed impervie. Nella sua corsa il Loup alimenta alcune belle cascate, ma poi, a mano a mano che si avvicina alla foce la sua corrente perde forza e diventa così il rifugio di anatre, gallinelle d’acqua, martin pescatori, trote ed altri animali selvatici. Lungo le sponde del suo ultimo tratto offre sentieri pedestri, occasione di piacevoli passeggiate nella natura, e infine si getta nel Mediterraneo, al confine fra Cagnes sur Mer e Villeneuve Loubet.

Ho tracciato a grandi linee il percorso del Loup. Noi lo seguiremo, ma a ritroso. In macchina Da Cagnes Sur Mer, quindi, prendiamo la M 336 direzione Vence e poi seguiamo le indicazioni per Tourrettes sur Loup, la seconda tappa della giornata. In autobus è un po’ più complicato, ma fattibile se ci si organizza con le corrispondenze. Da Cagnes sur-Mer prendere la linea 400 fino al capolinea, poi la linea 510/511 e scendere a Tourrettes sur Loup. 3 euro andata e ritorno. Tourrettes sur Loup

Se parcheggiate all’ingresso del villaggio e a piedi vi addentrate nel borgo, fatti alcuni passi qualcosa sicuramente attirerà la vostra attenzione: l’onnipresenza della violetta nelle vetrine dei negozi. Bisogna infatti sapere che a Tourrettes sur Loup la si coltiva da più di due secoli e se ne utilizzano i fiori per creare ogni sorta di dolce, sciroppo o bon bon, mentre dalle foglie si estrae una fragranza utilizzata in profumeria. Il borgo è piccolino, ma molto tipico. Da non perdere il vecchio acquedotto col suo mulino, la chiesa Saint Grégoire del XII secolo, la torre dell’orologio e il vecchio castello (oggi municipio). Seguendo il cammino di ronda si arriva ad una piccola cappella dalla quale si ammira lo stupendo panorama circostante, fatto di uliveti, e alberi da frutto. Prima di ripartire, una rapida visita alla Bastide aux Violettes e alle sue serre, vi svelerà tutti i segreti del fiore divenuto simbolo di Tourrettes.

Se poi questo universo viola e profumato vi intriga e capitate da queste parti a fine febbraio, non perdetevi La fête de la violette (25 e 26 febbraio 2017). E’ durante questa festa che Tourrettes si addobba e si veste di tutti i colori sgargianti e screziati dei fiori della Costa Azzurra: decine di decorazioni floreali invadono il centro storico, in un tripudio di colori e profumi. In programma numerose visite gratuite del patrimonio storico e gastronomico del villaggio, mercatini provenzali e musica folklorica.

Pont du Loup e le cascate

Da Tourrettes seguiamo i cartelli in direzione Pont du Loup, la porta di ingresso alle vertiginose Gorges du Loup. (Se siamo in autobus riprendiamo la linea 510 fino al capolinea). Per non sbagliarsi basta seguire le indicazioni per la Confiserie Florian, una fabbrica artigianale di caramelle e prelibatezze varie dalla quale, una volta entrati, è impossibile uscire a mani vuote. E poi non venitemi a dire che non vi avevo avvisato… Da qui si vedono ancora le rovine del viadotto ferroviario, che prima della seconda guerra mondiale permetteva il transito della linea Nizza-Draguignan. Guardatevi attorno e vi accorgerete che il paesaggio inizia a cambiare: la valle si stringe e la vegetazione, aggrappata alle pareti a strapiombo, diventa più aspra e selvaggia. Ora avete due alternative : I più sportivi potranno avventurarsi alla scoperta di questo luogo magico (e magari fare un tuffo nell’acqua dalla temperatura non proprio tropicale). Se vi riconoscete nella descrizione, lasciate l’auto nei pressi della Confiserie Florian e percorrete il sentiero che segue il corso del Loup su circa 3 km. Se invece preferite ammirare il paesaggio comodamente seduti nella vostra auto, restate sulla riva destra e continuate il percorso sulla sinuosa Route des Gorges, immersa in un bosco di roveri e faggi che vi porterà alla cascata de Courmes. Purtroppo la strada è molto stretta ed è difficile trovare un posto per fermarsi ad ammirarla. Proseguendo arriverete alla seconda cascata chiamata Saut du Loup, ma per poterla vedere da vicino bisogna pagare 1 euro a testa. Restate sulla D6 fino al cartello per Gourdon, ultima tappa dell’itinerario, svoltate a sinistra sulla D3 ed eccovi infine arrivati.

Gourdon

Terminiamo questo primo itinerario con la visita di un villaggio che ha ricevuto la denominazione (ben meritata, del resto) “uno dei più bei borghi di Francia”: Gourdon.

A metà strada fra montagna e costa e abbarbicato a 760 metri come un nido d’aquila al culmine di un’ impressionante falesia, Gourdon si erge come una sentinella a guardia della Vallée du Loup. Nonostante il villaggio sia piccino, raccomando sempre di consacrare almeno un paio d’ore alla sua scoperta, e di assaporare al meglio l’atmosfera tutta provenzale delle sue stradine colme di botteghe di artigiani e di produttori locali. E perché no, cedere alla tentazione di comprare qualche leccornia. Gli amanti di profumi e fragranze non potranno fare a meno di entrare nella fabbrica artigianale La Source Parfumée (visita gratuita).

Ma se cercate un posto adatto per spaziare con lo sguardo (o coi pensieri) verso orizzonti lontani, o forse assaporare la calma ed il silenzio (in questo caso, però evitate l’alta stagione), sedetevi sulla panchina della piazza principale dietro la chiesa – o anche sul muretto, visto che la panchina è spesso occupata da qualche vecchietto/ a del villaggio. Ai vostri piedi si snoda la sinuosa e verdissima vallée du Loup, davanti a voi il blu intenso e scintillante del Mediterraneo, dietro di voi le cime innevate del Massiccio del Mercantour, alla vostra destra vedrete Nizza, mentre alla vostra sinistra il Massiccio dell’Esterel (e se la giornata è limpida, anche il massiccio des Maures). Insomma, questo è un panorama che vi lascerà senza parole, e anche senza fiato, soprattutto se siete saliti fin quassù a piedi.

I più sportivi sappiano dunque che Gourdon è raggiungibile a piedi da Bar sur Loup in circa 1 ora e mezza, 2 ore di marcia (500 metri di dislivello), percorrendo il sentiero escursionistico denominato “ Circuit du Paradis”. Gli amanti della natura saranno estasiati dalla grandiosità dei paesaggi e dalla vegetazione mediterranea ancora rigogliosa e poco alterata dalla mano dell’uomo. Informazioni presso l’ufficio del turismo locale.Da evitare in caso di maltempo. Bar sur Loup si trova a 10 minuti in macchina da Pont du Loup.

Consigli pratici: In auto: Sa Cagnes sur Mer prendere in direzione “la Colle sur Loup”, e poi “Pont du Loup”. Continuare sulla D6 fino a Gourdon.

In autobus Da Nizza : autobus 500 Nice-Grasse. Scendere alla fermata “Châteauneuf Pré du lac” e prendere la navetta ICILA d’Envibus. Attenzione! Bisogna prenotare la navetta il giorno prima telefonando allo +33 04.92.19.76.33