Alla scoperta del nord della Corsica

Vita da campeggio, relax... tra mare, montagne e colline. Abbiamo cercato di muoverci in macchina per vedere non solo la costa ma anche l'entroterra. Abbiamo soggiornato principalmente in tenda di tre diversi campeggi
Scritto da: maribell83
alla scoperta del nord della corsica
Partenza il: 11/08/2014
Ritorno il: 22/08/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Abbiamo acquistato il biglietto del traghetto a fine giugno con la compagnia Corsica Ferries, spendendo 232€ (in due persone, con una macchina, senza cabina) partendo di lunedì e rientrando il venerdì della settimana successiva (11 notti). Abbiamo traghettato da Livorno a Bastia e viceversa alla mattina (circa 4 ore). Abbiamo scelto di visitare il nord della Corsica, cercando di muoverci in macchina per vedere non solo la costa ma anche l’entroterra. Prima della partenza abbiamo comprato un po’di cibo (che poteva conservarsi fuori dal frigo) perchè spaventati da tutti coloro che ci dicevano “La Corsica è carissima!”. Super attrezzati con equipaggiamento da campeggio, cibo e acqua, arriviamo in Corsica, lasciamo subito Bastia e decidiamo di dirigerci a Calvi: abbiamo sbagliato strada subito e anzichè fare la N197, strada più grande e meno tortuosa, abbiamo preso la D81, strada panoramica con viste decisamente incantevoli! Arrivati a Calvi cerchiamo un campeggio, e al secondo tentativo troviamo posto al campeggio Les Castors. Abbiamo dormito per 3 notti in questo campeggio: ci siamo trovati bene, ma non le piazzole non sono delimitate, è tutto molto free e questo porta ad un po’ di confusione. Nota di demerito è il prezzo, veramente eccessivo (39€ al giorno tenda+auto+2 persone) ma era altissima stagione. I bagni sono dei prefabbricati e in ogni prefabbricato c’è una sola presa elettrica per ricaricare (noi non abbiamo richiesto l’energia elettrica). Il market è minuscolo. Ha la piscina ma era strapiena perciò dopo il primo bagno il primo giorno l’abbiamo evitata. A 5-10 minuti a piedi si raggiunge un grande supermercato (super U) e sempre a piedi si raggiunge il centro di Calvi e il porto e le spiagge. La spiaggia è bella, molto lunga. Noi siamo stati nella settimana centrale di agosto ed era molto affollata. Molto carino il passaggio pedonale tra la spiaggia e la strada. Il giorno dopo il nostro arrivo abbiamo fatto mare, e abbiamo perlustrato quasi tutta la lunghissima spiaggia (a piedi lasciando l’auto in campeggio). Alla sera abbiamo fatto due passi nel centro di Calvi (molto carino) e abbiamo cenato al porto (sempre raggiungibile a piedi dal camp). C’era tantissima gente e abbiamo scelto il primo ristorante con prezzi decenti (Bar du Golfe). Abbiamo optato per due menu fissi. La qualità non era granchè, prezzo complessivo 48,50€ in due. Il porto di Calvi è pieno di yacht di gran lusso, veramente esagerati.. un po’sconsolati da questo panorama siamo tornati in campeggio.

Il TERZO giorno con la nostra auto siamo andati a Corte (avevamo il navigatore, ma le strade sono tutte ben segnalate e ci sono tante indicazioni). Corte paesino di montagna, veramente bello e da visitare! Siamo stati sul belvedere, dove il panorama era spendido, ampie vallate, e la cittadella. Abbiamo pranzato in una ottima boulangerie sulla strada principale (la padrona era gentilissima) e abbiamo assaggiato un’ottima tarte aux herbes (specie di erbazzone corso) e il migliacci (focaccia con abbondante ripieno di formaggio corso). Dopo la tappa a Corte risaliamo verso Castirlia e prendiamo la D84 in direzione Calacuccia. A Calacuccia abbiamo fatto la foto al lago artificiale e ai bei panorami, poi passaggio per Albertacce foce del fiume Golo, e all’uscita del paese si vede un magnifico ponte genovese immerso nel bosco sotto il quale è possibile rinfrescarsi nelle acque del torrente. Seguiamo la gola del fiume percorrendo l’ennesima strada panoramica (sempre D84) viste mozzafiato da ogni parte, rocce, montagne, animali.. Poi eccoci ad attraversare la foresta d’Aitone e di Valdu Niellu piene di altissimi pini-larici, percorsa da numerosi sentieri che partono ai due lati della strada fino ad arrivare al Col de Vergio, punto di partenza per un facile escursione alle Bergeries de Radule, un ovile isolato immerso in un tipico paesaggio alpino dove è facile incontrare capre e maiali (les porcs noir). Ed infine alla gola della Spelunca, lungo un tratto del percorso Mare e Monti tra i paesi di Evisa e Ota. Per arrivare a Ota bisogna prendere una deviazione, ma noi ci accontentiamo di guardare i suoi tetti arancioni e le case sotto le montagne da un punto panoramico sulla strada. Infine arriviamo a Porto (che scopriamo essere il porto del paese Ota), dove lasciamo la macchina in un parcheggio a pagamento a destra del fiume (guardando il mare) e facciamo due passi nel porto e nella spiaggia di ciotoli scuri. Dopo decidiamo di rientrare a Calvi, facendo una sosta per un aperitivo/cena a Galeria, presso un locale segnalato dalla Lonely Planet: L’Artigiana, locale con tavoli all’aperto di fronte al mare, ottimo per i tramonti… molto romantico e rilassante (ci sono amache e sdraio) con ottimi piatti presentati benissimo. Dopo un piatto di charcuterie e fromage corse e uno splendido tramonto ritorniamo a Calvi. Le strade in Corsica la notte non sono molto illuminate..

Il QUARTO giorno visto che il vento non ci abbandonava (100km all’ora) decidiamo di spostarci sperando di trovarne meno verso l’Ile Rousse (o almeno trovare un campeggio più protetto). Ci fermiamo al camping Bodri, a 2 km da Ile Rousse (se si viene da Calvi, lo si trova prima sulla sinistra). Abbiamo soggiornato per 4 notti (tenda più auto in altissima stagione 26€ al giorno in due). Le piazzole sono molto ordinate, e delimitate. La spiaggia si raggiunge a piedi camminando 5-10 minuti: una delle spiagge più belle del nord della Corsica.

Il QUINTO giorno (Ferragosto) alla mattina abbiamo visitato un’altra spiaggia (Ghjunquidu) molto bella sempre di sabbia, ma un po’più piccola, raggiungile sempre a piedi dal campeggio, camminando 10-15 minuti (è ben segnalata). Al pomeriggio visita a Ile Rousse, passeggiata per le viette del centro (molto carina) e fino al faro sull’Ile de Pietra. Peccato per il fortissimo vento (80 km orari.. sembrava ti portasse via!). In serata giro in macchina per le colline in direzione di Monticello, più cena a La Bergerie (carissimo, si mangia solo pesce, padrona sgarbata.. non consigliamo).

Il SESTO giorno prendiamo di nuovo l’auto e scegliamo di girovagare per i paesini seguendo le indicazioni della Lonely Planet e della Rough Guide. Andiamo a Belgodere (merita una visita per vedere il panorama dalla cittadella), e poi arriviamo a Speloncato, incantevole paesino da esplorare salendo e scendendo per le sue viuzze, dove pranziamo con una ottima baguette in un bar nella piazzetta centrale, poi lasciamo la macchina a Santa Reparata (accanto al cimitero partono dei sentieri) per fare una camminata fino a Monticello attraverso la maquis. Con una passeggiata di 30 -45 minuti molto piacevole si arriva a Monticello, borgo molto grazioso. Al ritorno, ripresa l’auto andiamo a visitare Pigna, un piccolo borgo considerato uno dei più belli di Corsica e con una bella storia alle spalle. Infatti ha saputo opporsi allo spopolamento e ricostruirsi una sua identità grazie alle iniziative del suo sindaco e dei suoi abitanti che negli anni hanno richiamato artisti e artigiani da tutta la regione a vivere qui. Da allora il borgo è stato restaurato ed è tornato agli antichi splendori.Tra stradine medievali e scalinate si trovano le piccole botteghe artigianali antiche (strumenti musicali, carillon, ceramiche, formaggio, olio e vino) dove entrare a curiosare. In un stupendo bar con la terrazza panoramica abbiamo assaggiato il fiadone, tipico dolce corso, una specie di flan di brocciu (ricotta tipica corsa) limone e zucchero.. era squisito!!!!!! Soddisfatti ritorniamo in campeggio.

Il SETTIMO giorno lo dedichiamo al mare: andiamo in direzione Saint Florent e ci fermiamo alla spiaggia dell’Ostriconi (parcheggio in una stradina sterrata a picco sul mare e stradina scoscesa per raggiungere la spiaggia), poi pranzo a Licciola, un barettino sulla strada, a strapiombo sul mare… super!! Dopo pranzo spiaggia Lozari. Tutte e due le spiaggie molto belle. E infine tramonto guardando il mare e l’Ile de Pietra, percorrendo un sentierino che parte dalla spiaggia di Bodri, accanto al mare (in pratica tra gli scogli e la ferrovia). Per i seguenti 3 giorni decidiamo di rilassarci al mare e scegliamo il Camping U Paradisu come nostra meta per campeggiare. Si trova nel Desert des Agriates, da Ile Rousse bisogna seguire per Saint Florent. Per arrivarci bisogna percorrere 12 km di strada sterrata, con tante rocce e si rischia di distruggere la macchina, perciò il mio consiglio se non avete una jeep o un 4×4 non andateci, oppure organizzatevi con il servizio navetta che trovate lungo la strada principale oppure a saint florent (sia jeep che imbarcazioni per la Saleccia). Noi in 1 ora e 30 andando pianissimo ce l’abbiamo fatta. Campeggio spartano, quasi campeggio libero.. no elettricità no acqua calda no piazzole delimitate.. Lo consigliamo ha chi ha capacità di adattamento: siamo nel deserto! In compenso è l’unico modo per dormire vicino alle due spiagge più belle (mare dai colori caraibici) della Corsica: Saleccia e Loto. Mare trasparente, sabbia fine e chiara e nulla attorno a te (se non qualche mucca..). Ovviamente l’alta stagione porta turisti anche in un posto disperso, essendoci spiagge bellissime, sono anche affollatissime, sia la spiaggia che il mare (tantissime barche, e a quella di Saleccia ormeggiate vicinissime a riva). Molto bella la spiaggia di Loto, ed è stata molto bella la passeggiata per arrivarci (45 minuti se segui il percorso dalla spiaggia – 30 minuti se tagli la spiaggia e scendi da una strada che parte dal campeggio dove c’è il pagliaio all’esterno del campeggio).

L’ultimo giorno prima della partenza, siamo ripartiti alla mattina presto, abbiamo fatto una breve tappa a Saint Florent, per qualche foto dalla cittadella e poi direzione Cap Corse, con tappa a Nonza (foto alla spiaggia nera e al mare azzurrissimo) a Centuri (porto), per poi passare all’altro versante del dito arrivando a Macinaggio e tappa a Erbalunga (veramente carina). Strada panoramica con viste meravigliose (soprattutto nel versante ovest). Nel pomeriggio siamo arrivati a Bastia, dove ci siamo sistemati nell’albergo prenotato dall’Italia: Hotel Cyrnea, a due km dal porto (direzione Cap corse), località Petranera. Ottima sistemazione, prezzi corretti, camere pulitissime, e proprietario gentilissimo (e parlava italiano). La sera abbiamo cenato al ristorante Santa Maria vicino al Porto Vecchio. Prezzi onesti e cibo buono. Poi a letto che il giorno dopo siamo ripartiti…

La Corsica ci ha lasciato dei bellissimi ricordi, posti incantevoli, natura incontaminata, selvaggia ma accogliente. Consigliamo a tutti di andare, e di non pensare di visitare tutta l’isola in una settimana, per non perdere le sue sfumature più belle. Ottimo cibo, ottima birra (la Pietra con farina di castagna.. un po’cara) e ottimo vino. I prezzi sono un po’ alti (la benzina resta più economica che da noi..), ma è la Francia ed è comunque un’isola. Ma organizzandosi e destreggiandosi un po’tra le varie proposte si riesce a contenere i costi. Noi abbiamo speso 50€ al giorno (compreso mangiare, traghetto, dormire in campeggio e una notte di albergo). Contenti di questa esperienza, e con malinconia della bella terra che abbiamo lasciato, e con la speranza di tornarci presto, vi consigliamo di partire!

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