Corsica in bici

Due magnifiche settimane tra mari e monti: da Bastia a Cap Corse, alla costa nord occidentale, sino alle zone interne più centrali per ricongiungerci al punto di partenza
Scritto da: Panteri
corsica in bici
Partenza il: 31/07/2016
Ritorno il: 14/08/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Quest’anno io e mio marito Filippo abbiamo deciso di ritornare, dopo 9 anni, in Corsica, questa volta con le nostre nuove bicicletta da corsa, intraprendendo un percorso che da Bastia ci porterà a Cap Corse, alla costa nord occidentale, sino alle zone interne più centrali per ricongiungerci al punto di partenza.

Ci affidiamo, come già fatto in altre occasioni, ad un tour operator locale per la prenotazione di alberghi e trasporto bagagli, mentre costruiamo il percorso sulle nostre esigenze sia prima della partenza che durante il viaggio stesso.

31 luglio 2016: Savona – Bastia

La nostra vacanza in Corsica inizia il 31 luglio alle 5:30 quando ci svegliamo per raggiungere il porto di Vado da Albisola. Sin da subito decidiamo di utilizzare le biciclette, scortati dal papà di Filippo che porta in auto i bagagli; le bici saranno infatti il nostro unico mezzo di trasporto dell’intero viaggio. Come già accaduto in alcuni dei nostri precedenti viaggi, l’inizio mette subito alla prova le nostre capacità e la nostra determinazione: infatti la bicicletta di Filippo buca già nel centro di Savona e quindi soltanto io arrivo su due ruote sino alla fine della strada al porto di Vado. Il viaggio in traghetto è veloce e tranquillo: arriviamo a Bastia intorno alle 14.00. Ci sistemiamo in albergo, carino e confortevole, dove il proprietario aiuta Filippo a cambiare la camera d’aria bucata: un gesto di ospitalità francese, che, ancora ignari, avremo l’occasione di apprezzare in futuro. Nel pomeriggio girovaghiamo fra le stradine di Bastia: boulevard Paoli, place Saint San Nicolas, il porto e la parte alta della cittadella fortificata con il Palais des Gouverneurs. Facciamo il bagno in una piccola baia prima di cenare all’aperto in un gradevole ristorante in Place du Marché (l’Ardoise) con un’abbondante ‘Corsiflette’.

1 agosto 2016, lunedì: Cap Corse

Stamattina ci siamo alzati alle 6:30 per poter affrontare bene i nostri primi 78 chilometri di pedalate. Abbiamo intrapreso la Corniche, lungo il dito, verso nord, oltrepassando Erbalunga – affascinante villaggio situato su una penisoletta rocciosa – sino ad arrivare al rinomato porto turistico di Macinaggio, dove, nella graziosa piazzetta del paese, abbiamo riempito le nostre borracce di acqua fresca e abbiamo mangiato una banana ed una arancia. L’acqua in Corsica é molto cara, ma solo quella in bottiglia; per il resto la si trova facilmente in tante fontane sparse ovunque. Da qui ci siamo spostati verso la parte nord-ovest caratterizzata da ampie falesie ed insenature. Dopo aver oltrepassato Centuri, abbiamo pranzato e fatto il bagno in una splendida baia dalle acque mosse e cristalline. Successivamente, lasciata alle spalle Pino, all’altezza di Conchigliu abbiamo preso una deviazione verso Canari. La stradina é piccola e piuttosto scoscesa, ma regala tratti di assoluta pace e scorci mozzafiato. A Canari soggiorniamo nel bell’albergo del paese che ha annesso un ottimo ristorante di pesce. Scopriamo anche la presenza di una bella chiesetta romanica pisana dedicata a Sant’Assunta con curiosi bassorilievi lungo il cornicione.

La prima giornata di bici ci ha molto soddisfatto soprattutto per la nostra capacità di adattarci alle salite e discese.

2 agosto 2016, martedì: valle del Nebbio

Stamattina partenza da dormiglioni alle 8:30. Abbiamo percorso la strada D80 lungo la costa, oltrepassando la spiaggia nera di Nonza e il suo piccolo borgo, sino a raggiungere St Florent. Essendo piuttosto presto, abbiamo deciso di fare un’integrazione al percorso iniziale: abbiamo inforcato una stradina oltre l’albergo che, in mezzo ai boschi di olivi e fichi d’India e a placidi cavalli ci ha portato ad Oletta (213 m), nobile borgo famoso per la resistenza indipendentista nel Settecento. Da lì abbiamo superato il colle di Santo Stefano (368 m) sino ad arrivare alla splendida chiesa romanica pisana di San Michele di Murato (470 m). Il percorso mi ha messo un po’ alla prova con le sue salite, ma nonostante la fatica, il gioco cromatico della Chiesa mi ha subito risollevata. Abbiamo pranzato con della charcuterie su una bella terrazza affacciata sulla valle del Nebbio e da lì abbiamo preso un’altra stradina che ci ha portati nei piccoli paesini di Rapale, Pieve, Sorio, San Gavino e San Pietro di Tenda con un finale piuttosto ripido (soprattutto nell’ultimo tratto). Siamo arrivati al nostro ,,hotel dopo aver percorso 82 chilometri: stanchi ma divertiti e appagati. Cena a base di cheeseburger e gelato, e tanta buona nanna a St Florent, bella località balneare con un porto turistico assai frequentato.

3 agosto 2016, mercoledì: Balagne

Prima della colazione abbiamo fatto una piccola passeggiata nel porto. Presso il nostro hotel abbiamo incontrato una coppia di Parma che si trovava in Corsica da oltre un mese e mezzo e ci ha dato utili suggerimenti per il prosieguo del viaggio. Abbiamo percorso in salita l’ultimo tratto del giorno precedente sulla strada D81 attraverso il deserto des Agriates verso Ile Rousse. Prima di arrivare a destinazione ci siamo fatti un bel bagno nella spiaggia di Lozari, dal mare davvero cristallino. Da lì abbiamo percorso una piccola stradina, lungo il torrente Regino, e da lì sino al paesino di Monticello dove abbiamo cenato e dormito. Prima di cena abbiamo deciso di scendere al porto di Ile Rousse a piedi. Per arrivarci abbiamo percorso un sentiero in mezzo agli ulivi in cui è stato necessario aprire e chiudere numerosi cancelli; al ritorno abbiamo fatto invece una deviazione lungo un sentiero davvero ripido e difficile da scalare, persino a piedi. Arriviamo in hotel per la cena stanchi, sudati e molto affamati.

4 agosto 2016, giovedì: Balagne e Giunssani

Abbiamo intrapreso il nostro viaggio pedalando lungo un bel percorso ondulato nella zona che viene definita il ‘giardino della Corsica’, incontrando ogni tanto alcuni ciclisti. Il paesaggio si fa a poco a poco montuoso attraversando i paesini di Pigna, Aregno, Cateri, sino allo snodo per Speloncato, dove purtroppo Filippo fora il copertone della bici.

Ci inoltriamo in un piccolo paese poco lontano, Ville de Paraso, dove grazie al supporto della gente del luogo riusciamo a rimediare all’inconveniente. Infatti un signore molto gentile si propone di andare a Ile Rousse in motorino per acquistare i pezzi di ricambio: la soluzione è ottima e dopo circa un’oretta ripartiamo verso Speloncato (600m slm). Il mare è ormai lontano, primeggia la foresta con olmi, lecci e castagni. La salita che ci porta sul colle di Battaglia (1090 m) tempra i nostri muscoli e il nostro fiato (gli ultimi tre chilometri li facciamo in buona parte a piedi, per via delle pendenze oltre il 10% e del fondo stradale molto rovinato). Arriviamo verso le 15:30 al rifugio del colle, dove ci rilassiamo prima dell’ultimo tratto. Arriviamo al paesino di Olmi Cappella verso le 17, dopo una lunga e ripida discesa che sollecita i nostri freni e i nervi della schiena.

Al paese, ceniamo nell’unico ristorante che, probabilmente vedendoci un po’ affaticati, ci propone un’insalata colma di pancetta ed un’omelette con patatine fritte delle più abbondanti mai mangiate in Corsica. A pancia piena ritorniamo nella nostra chambre d’hôte e dormiamo beatamente.

5 agosto 2016, venerdì: Giunssani, Balagne, Calvi

Visto il tempo un po’ incerto, al mattino facciamo colazione nella veranda della chambre d’hôte e scopriamo che la nostra oste é anche una pittrice: la settimana successiva terrà un’esposizione a Pioggiola. La vetrata della casa ci regala una splendida vista sulla valle di Giunssani e del monte Padro (2390m), e io mi gusto il miele più buono della Corsica. Anche in questa occasione decidiamo un tragitto tutto nostro che ci porta a pedalare sui valichi di Bocca di Croce e Bocca Capanna nella terra delle foreste di Giunssani sino ad arrivare a a Belgodere: ombre e grandi silenzi, interrotti solo dal vento – oggi davvero forte – e dallo scrosciare dei torrenti. Riprendiamo la strada verso Feliceto, sino poi a imboccare la salita verso Montemaggiore, Zilia (famosa per la produzione di acqua), Calenzana, sino a raggiungere Calvi. Arriviamo nel primo pomeriggio e dopo esserci velocemente sistemati iniziamo a visitare la città: il porto, la cittadella fortificata che dall’alto offre un’ottima prospettiva sul mare e le piccole vie del centro. Un passaggio all’ufficio turistico, dove Filippo fa subito amicizia con l’operatrice raccontandole del tour de France di tre anni fa partito proprio dalla Corsica. Abbiamo chiuso la serata con una pizza niente male.

Anche oggi la giornata é stata davvero piacevole: 74 km di pace nel verde.

6 agosto 2016, sabato: Calvi

Oggi le bici restano nel garage dell’hotel: decidiamo di trascorrere la giornata a Calvi in assoluto relax sulla spiaggia. Affittiamo due lettini al bagno U Cornu Marinu dove rimaniamo fino alle 18 riscaldati dal sole ed accarezzati da un piacevole venticello.

In serata ci spostiamo verso la cittadella dove mangiamo e godiamo di un bellissimo tramonto dai colori vermigli.

7 agosto 2016, domenica: verso Porto

Di buonora come sempre, dopo un’energetica colazione, partiamo in direzione di Porto.

Lasciamo Calvi percorrendo la strada litoranea – D81B – affacciata alle scogliere a picco sul mare e raggiungiamo il piccolo villaggio di Galeria verso le 11 dopo aver oltrepassato la baia di Nichiareto e Capo Morsetta. Oltre Galeria la strada si fa più ripida, anche se molto panoramica, fino a giungere al Colle di Palmarola a quota 408 m. Dal colle ci siamo spostati verso Bocca di Croce da cui abbiamo potuto ammirare, grazie ad un piccolo sentiero a piedi, lo splendido panorama: le pareti a strapiombo sul mare, la Baia di Girolata ed il rosso profilo del promontorio della riserva di Scandola. Ancora un’ultima breve salita prima di giungere a Porto, incantevole località balneare, dopo aver pedalato per bene 92 chilometri.

Ceniamo in una piacevole brasserie nella Marina di Porto godendoci un fantastico tramonto tra cielo e mare, tra speroni rocciosi e la torre genovese.

8 agosto 2016, lunedì: Calanche

Decidiamo di raggiungere Piana attraverso le maestose rocce rosse dei ‘Calanche’.

Uno spettacolo davvero straordinario; nonostante una iniziale lunga salita che mette alla prova il mio fiato, le rocce rosse e le loro forme inconsuete ripagano con la loro bellezza. La pedalata prosegue lungo la strada ondulata e sinuosa di sali e scendi sino a raggiungere Capo Rosso dove possiamo ammirare dall’alto la bella spiaggia di Arone e la torre genovese che svetta sulla roccia.

Rientriamo a Porto per il tempo di un tuffo al mare e per goderci nuovamente il tramonto presso la marina, dopo una cena frugale a base di insalata, salumi e formaggi.

9 agosto 2016 martedì: verso Corte

La giornata di oggi ci farà pedalare lungo tre territori diversi: mare, foreste e canyon.

Siamo diretti infatti nell’entroterra sino alla città di Corte: nei prossimi 25 km ci inoltreremo in un paesaggio alpino.

Lasciamo Porto alle spalle, per dirigerci verso Evisa, oltrepassando il piccolo borgo di Ota, lungo la D84. La strada é da subito in salita e a poco a poco il paesaggio si fa montano. Sostiamo ad Evisa (830 mt) per prendere un po’ di fiato, prima della lunga salita nella foresta di Aitone che ci porterà sino al Colle di Vergio (1477 mt): siamo nel polmone verde dell’isola. Da lì, una lunga discesa nell’immensa foresta di Valdu Niellu ci fa ammirare abeti, querce ed i tipici pini larici corsi oltre che incontrare tanti maialini che trotterellano fra le strade indisturbati. Facciamo una sosta a Calacuccia e ci infiliamo nella discesa della Scala di Santa Regina: una grande gola che scorre fra alle rocce granitiche.

Ci mancano solo 15 chilometri prima di arrivare a Corte… Ahimè sono quasi tutti in salita.

Arriviamo, soprattutto io, stremati ma pieni di emozioni e di immagini incantevoli. Ceniamo pasteggiando a champagne per premiarci della nostra pedalata di 84 km.

10 agosto 2016, mercoledì: Corte e le Gole della Restonica

Stamattina ci dirigiamo nel Parco naturale della Restonica. Il torrente omonimo nasce dal massiccio di Monte Rotondo raggiungendo una profonda gola circondata da parenti granitiche e montagne di pini. Se la salita é dura nei primi 10 km sino al ponte di Tragone (943 mt), diventa davvero ulteriormente impegnativa negli ultimi cinque, che io faccio in parte a piedi … sigh!

Capiamo di essere arrivati al termine del percorso quando scorgiamo gli stazzi in pietra degli antichi ovili (1375 mt). Il panorama é magnifico: alte montagne e specchi d’acqua cristallina. Facciamo una sosta bagnandoci nel torrente dall’acqua piuttosto fredda e rientriamo a Corte.

11 agosto 2016, giovedì: verso la piana di Aleria

Oggi ci spostiamo verso la costa orientale: direzione Aleria. Dopo un breve tratto sulla statale, prendiamo una piccola stradina in mezzo al verde che ci fa pedalare verso Venaco e poi Noceta (500mt). Proseguiamo sino ad Antisanti (700mt), piccolo borgo costruito su un alto sperone di roccia a dominio della pianura circostante. Mentre pedaliamo ci accorgiamo della trasformazione del paesaggio che diviene sempre più collinare e pianeggiante: compaiono vigne e campi di frumento. Arriviamo presto ad Aleria, minuscolo villaggio lungo la costa orientale, per cui ne approfittiamo per visitare il museo archeologico con l’area degli scavi greci e romani.

Facciamo anche una lunga passeggiata per raggiungere la spiaggia che ci appare molto diversa rispetto alla costa occidentale: sabbiosa, lunga e lineare.

Ormai il nostro fiato é allenato per cui i 64 Km di oggi ci sembrano davvero un’inezia.

Dormiamo serenamente: solo due giorni ci separano dalla partenza.

12 agosto 2016, venerdì: Castagniccia

Ci dirigiamo verso il villaggio di Tallone per inoltrarci poi in Castagniccia: é una suggestiva regione caratterizzata da un paesaggio fresco e montuoso ricoperto di alberi di castagno e tanti maialini ghiotti di castagne.

Gli alberi incorniciano piccoli paesini incastonati fra le montagne: Linguizzetta, Chiatra, Pietra Verde, Pietricaggio e l’intera Val d’Alesani che ci conduce a Cervione. Tocchiamo quota 800m tuttavia le pedalate non sono eccessivamente faticose grazie al fresco dei boschi.

Purtroppo a causa di una mia distrazione, anziché imboccare la stradina verso St. Nicolao finiamo sulla statale in direzione Mariani. Senza battere ciglio, ruotiamo la bici e i rifacciamo 3 km di salita da 0 a 300 metri. La deviazione verso St. Nicolao é assai azzeccata: ci godiamo la vista di una bella cascata e dei suggestivi panorami dell’alto delle isole di Montecristo ed Elba.

Arriviamo a Mariani alle 18.00 circa: un po’ stanchi, visti i 103 Km di pedalata con 1800m complessivi di dislivello positivo.

13 agosto 2016, sabato: Bastia

Dopo la solita energetica colazione partiamo subito con una faticosa salita, che in poco meno di tre chilometri ci fa salire di circa 300 mt, in direzione del paesino di Vescovato. Ancora una volta le stradine isolate si snodano dall’alto regalandoci quiete e splendidi panorami. Arriviamo al paese verso mezzogiorno, facciamo uno spuntino e poi via verso la discesa che ci condurrà al mare. Superiamo la zona dell’aeroporto e la famosa ‘Canonica’ sino ad arrivare al nostro hotel, dopo aver percorso una lunga ciclabile che costeggia lo stagno del parco naturale di Biguglia.

L’hotel questa volta é molto vicino al mare per cui ne approfittiamo per un ultimo tuffo presso la spiaggia di Arenella prima di cena, l’ultima in Corsica.

Anche oggi, con l’allenamento acquisito, i 70 Km di pedalata ci sembrano una comoda formalità.

14 agosto 2016, domenica: verso Savona

É la giornata della partenza: un tuffo al mare, ultimi acquisti e poi su via sul traghetto che vi riporterà a casa.

Un ottimo viaggio: 830 Km e 14000m di dislivello complessivi di pedalate in mezzo a panorami suggestivi. Nonostante la fatica, ne valeva la pena.

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Corte

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Lungo le gorges de la Restonica

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Valle dell'Alesani

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Spiaggia presso Centuri

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San Michele di Murato

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Lungo Cap Corse

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Vista dal Col di Battaglia

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la baia di Calvi

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colli del Nebbio: panorama

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Spiaggia di Lozari

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la penisola della Scandola

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scendendo dal Col di Vergio



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