Copenaghen, una bella maratona

Viaggio in comitiva per fare il tifo per il nostro corridore
Scritto da: MARISOL
Partenza il: 17/05/2014
Ritorno il: 22/05/2014
Viaggiatori: 12
Spesa: 1000 €
É una bella fortuna avere un amico che corre le maratone d’Europa, perchè ogni volta abbiamo un alibi per partire anche noi: andiamo a fare il tifo per lui! Dunque si parte per Copenaghen, per la maratona del 18 maggio: siamo un bel gruppo di 12 persone suddivise in quattro appartamenti che abbiamo prenotato qualche mese fa. La posizione è centrale, così dopo la maratona, avremo modo di visitare la città partendo avvantaggiati, trovandoci vicini alla stazione ferroviaria ed a vari autobus. Atterriamo puntuali all’aeroporto Kastrup, che ci appare subito in tutto il suo frenetico via vai di gente che trascina valigie, borse e borsoni di ogni genere. Dopo un po’ di attesa per l’acquisto dei biglietti, ci incamminiamo verso la metro che ci porterà in città. Un breve tragitto e quindi scendiamo e trascinandoci dietro le nostre valigie, giungiamo all’hotel Ascot. Qui ci vengono assegnati i nostri appartamenti, scoprendo così che sono spaziosi e puliti, veramente un’ottima sistemazione! Una breve rifocillata ed eccoci nuovamente in strada: siamo un bel gruppo affiatato, dato che non è la prima volta che partiamo assieme. Veniamo subito attratti da questa tranquilla città, la cui unica frenesia e rappresentata dalle biciclette che sfrecciano sulle piste ciclabili e che pretendono la precedenza quando tocca loro passare. Ci troviamo davanti il bellissimo municipio, un edificio neorinascimentale della fine dell’800 ed i primi del 900. La torre dell’orologio, una delle più alte della città, è quella che vediamo dalla finestra del nostro appartamento ed il suo carillon ci ricorda che ore sono. Un primo giro, ci porta al Parco Tivoli e, subito lì vicino, vediamo l’insegna dell’Hard Rock, tappa obbligata per l’acquisto di magliette da portare in regalo, come facciamo sempre in ogni città in cui ci rechiamo. Ora però proseguiamo ed arriviamo ad un bellissimo e romantico parco proprio in centro. Il suo nome è per noi quasi impronunciabile: Orstedsparken. Percorriamo i suoi vialetti che costeggiano un laghetto centrale, apprezzando i tanti fiori colorati e curati e le varie statue che lo adornano. Decidiamo di andare a fare un po’ di spesa per la cena, dato che si sta facendo tardi, perchè poi vogliamo scoprire la città di sera. Al supermercato ci divertiamo tra prodotti di cui non riusciamo a capire gli ingredienti, ma riusciamo a destreggiarci bene, anche perchè poi la nostra scelta cade su affettati, carni e verdure. Ma il latte sarà quello scremato come acquistiamo abitualmente? Dopo cena, anche questo un momento divertente, usciamo nuovamente e ci dirigiamo verso Stroget, che è la zona pedonale sempre piena di gente e con tanti negozi. Dato che è un po’ tardi, ci dobbiamo accontentare di guardare solo le vetrine, perchè la maggior parte dei negozi sono già chiusi. La mattina dopo ci alziamo di buon’ora perchè è il grande giorno della maratona. Raggiungiamo il municipio; il cielo è coperto ed anche il curioso barometro dall’alto della torre Richshuset indica il tempo brutto: si tratta di un barometro animato creato nel 1936. una statuina di fanciulla dorata che appare in bicicletta, annuncia il bel tempo, mentre una donna con l’ombrello indica pioggia. Oggi appaiono entrambe, segno che il tempo è instabile. Ci dirigiamo verso il punto in cui dovrebbe passare tra breve il nostro amico al 38° chilometro, dunque quasi all’arrivo. Ed infatti, eccolo arrivare: sembra tenere bene il ritmo e noi lo applaudiamo e lo incitiamo a gran voce! Ora bisogna correre per raggiungere il traguardo, dove lo vedremo arrivare. Affrontiamo anche noi una piccola maratona per giungere in tempo, zigzagando e tagliando qua e là la strada. Nel frattempo però comincia a piovere, una bella e fitta pioggia molto fastidiosa, che però non ci impedisce di conquistare un buon punto di osservazione. Ed infatti abbiamo la soddisfazione di vedere il nostro eroe tagliare il traguardo, con un tempo di poco meno di 3 ore e mezza! Bravissimo! Più tardi ci ritroviamo tutti per pranzo e per organizzare il pomeriggio; purtroppo continua a piovere e fa anche un po’ freddo, così decidiamo di andare a visitare la Birreria Carlsberg, almeno saremo al coperto. Carlsberg è una delle marche di birra più famose e vendute al mondo ed il tour del museo permette di fare un confronto tra le vecchie tecniche di produzione e quelle moderne, per poi concludere con un assaggio dei vari tipi. Quando usciamo ha smesso di piovere e così ci rechiamo alla Porta degli Elefanti, dove quattro di questi pachidermi danno il benvenuto ai visitatori della fabbrica. La sera a cena, ci organizziamo per il giorno dopo, che prevede un bel giro a Kastellet e poi la famosa Sirenetta. La cittadella di Kastellet ha una bellissima forma a stella ed il giorno dopo possiamo goderci una bella giornata dato che non piove e non fa freddo: il cielo è finalmente azzurro e così possiamo percorrere i vialetti della fortezza per ammirare i vari cannoni e perfino un bellissimo mulino! Quindi proseguiamo a piedi verso il monumento più fotografato della città: la Sirenetta. Infatti c’è un assembramento di gente che attende impaziente per scattare le foto. Anche noi ci mettiamo in fila e finalmente riusciamo ad avere la tanto agognata foto che ci ritrae con lo sfondo del porto e la Sirenetta che sembra guardarci. Subito si fanno avanti altri turisti per prendere il nostro posto, quindi ci sbrighiamo ad allontanarci. Ci dirigiamo verso Churchill Parken, un bellissimo parco che ospita la fontana di Gefion, che rappresenta la leggenda della nascita dell’isola su cui si trova la città di Copenaghen. Gefion avrebbe avuto in dono tanta terra quanta ne avrebbe lavorata, così trasformò i suoi figli in buoi per farsi aiutare ed ottenne la Zelanda, cioè l’isola dove sorge ora la città. Subito vicino c’è la chiesa di Sant’Albano, l’unica chiesa anglicana della città. Dopo uno spuntino ad un chioschetto lì vicino, prendiamo la metro per dirigerci verso il quartiere di Christiania, molto famoso per la sua indipendenza, essendo qui libera la vendita di hascisc. Ci aggiriamo curiosi tra bancarelle e turisti che ammirano come noi personaggi vestiti strani con davanti bottiglie di birra. Peccato non poter fotografare e riprendere, assolutamente vietato. La vicina chiesa barocca del Salvatore è caratterizzata da un alto campanile dalla cui cima si gode un ampio panorama sulla città dopo aver salito ben 400 gradini. Ne vale la pena, perchè oltre ai campanili, alle torri ed ai palazzi della città, lo sguardo si perde fino al mare ed al famoso ponte sospeso di Oresund. Questo ponte collega la Danimarca alla Svezia e noi lo percorreremo in pullman domani, per una breve visita della città di Malmo, la prima che si incontra appena giunti in Svezia.

La mattina dopo dunque ci dirigiamo verso la fermata dell’auto. Non è bel tempo ed infatti, quando l’auto prende la strada del ponte sospeso, c’è molta foschia e non riusciamo a vedere il mare. Speriamo nel ritorno, magari saremo fortunati! Quando giungiamo a Malmo, il tempo sembra decisamente migliorato, perchè splende il sole. Malmo è una città piccola ed accogliente, che ospita molti stranieri e che detiene un curioso record di circa 100 lingue parlate. Naturalmente incontriamo un italiano, che per poco non ci travolge con la sua bicicletta. Mettersi a chiacchierare è naturale, soprattutto perchè la sua voglia di sentire notizie dall’Italia è forte. Ci salutiamo e ci godiamo questa splendida giornata di sole alla piazza dove ha sede il vecchio municipio: la Stortorget o Piazza grande, ospita appunto questo bellissimo edificio in mattoni rossi in stile rinascimentale. Peccato non sia aperto al pubblico! La piazza è caratterizzata da grandi vasi con tulipani neri e siepi di altri fiori coloratissimi. Il ritorno a Copenaghen ci permette di ammirare il panorama che ci era stato precluso la mattina dalla nebbia. Ora il cielo è sereno e noi siamo sommersi nel blu del mare e nell’azzurro del cielo. Traversare questo lungo ponte sospeso sul mare, è una bellissima emozione. Il ponte di Oresund, questo il suo nome, con i suoi 16 km., è il ponte sospeso più lungo d’Europa, con la sua autostrada e la ferrovia a doppio binario che passa esattamente sotto la via asfaltata. L’ultimo tratto, prima di entrare in Danimarca, è una lunga galleria. Eccoci nuovamente in città, pronti per una gita in battello: ci imbarchiamo a Nyhavn, sul classico barcone dei turisti ed iniziamo il giro, con uno sguardo alle caratteristiche Case colorate. Ammiriamo l’Opera House, una delle sale per concerti più belle e moderne del mondo, di recente costruzione; la bellissima “chiesa di marmo”; non poteva mancare la Sirenetta, circondata dai numerosi turisti; ecco l’alto campanile di Vor Frelsers Kirche che abbiamo visitato ieri nel quartiere di Christiania; il ponte mobile e la torre di controllo e la caratteristica biblioteca reale, racchiusa in un particolare palazzo detto “diamante nero”. La sua particolarità sono appunto i lastroni di marmo nero ed i vetri affumicati dell’esterno, dove si rispecchia il canale e gli edifici circostanti. Traversiamo il “ponte di marmo” ed ecco svettare in lontananza la guglia del palazzo della borsa, formata dalle code intrecciate di quattro draghi che si vedono alla base. Terminato il giro, ci dirigiamo verso Piazza Amager per una bella foto davanti la fontana delle cicogne.

La mattina successiva siamo pronti per un altro giro: percorriamo la via pedonale Stroget, la più lunga d’Europa, con i suoi due km. : notiamo edifici antichi, ristoranti, antiquari, caffè, boutique ed il museo del guinnes dei primati, alla cui entrata troneggia la statua dell’uomo più alto del mondo. Questa mattina ci dirigiamo verso il palazzo reale: Amalienborg, sede della famiglia reale. La piazza è racchiusa da quattro palazzi ed al centro c’è la statua del re Federico V°. Girando appena lo sguardo, ecco la maestosa chiesa di marmo, la Marmorkirchen, o chiesa di Federico, luogo di culto cristiano con la cupola più grande di tutta la Scandinavia. È bellissima ed imponente! Ma ora siamo attratti dal cambio della guardia, una cerimonia molto suggestiva accompagnata dalla banda musicale, se la regina è “in casa”, o senza banda quando la regina non c’è. Con l’autobus raggiungiamo il piccolo paesino di Dragor, borgo medievale la cui attività principale è la pesca. È caratterizzato dalle case con i tetti in paglia, unici nella zona. Percorriamo le silenziose stradine, curiosando tra queste casette con le finestre adornate di tendine e ninnoli vari. Dal molo possiamo notare il ponte di Oresund che abbiamo traversato il giorno prima e che ci appare quasi interamente: abbiamo così l’idea di questa opera incredibile di ingegneria. Un’altra giornata è trascorsa piacevolmente, domani torneremo a casa, ma abbiamo ancora dei progetti per la mattina: uno sguardo alla Torre Rotonda, alta ben 42 metri, uno dei monumenti più importanti della città caratterizzato da una scala interna a spirale che sale attorcigliandosi fino in cima. L’ultima tappa è il castello di Rosenborg in mattoni rossi, tetti in rame e torri con guglie verdi che sembrano toccare il cielo. Tutt’intorno un meraviglioso parco per passeggiare e riposarsi sulle panchine. Chiudiamo così la nostra vacanza, con l’immagine di questo castello magico, immaginando le dame ed i cavalieri percorrere le grandi sale mentre le carrozze attraversano il parco. L’aereo del ritorno è in orario: portiamo a casa tanti bei ricordi, il nostro amico anche una medaglia in più.

Alla prossima maratona!



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