Rotolando verso Nord: weekend a Copenaghen

Due giorni green a casa della Sirenetta. Unico mezzo di trasporto... le nostre gambe
Scritto da: Ouagno''s 89
rotolando verso nord: weekend a copenaghen
Partenza il: 17/04/2016
Ritorno il: 19/04/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Il nostro weekend a Copenaghen comincia molto presto con la sveglia per raggiungere l’aeroporto di Bologna, l’atterraggio in terra danese è previsto alle 9 del mattino così abbiamo tutta la giornata a disposizione. Arrivati in aeroporto prendiamo il treno che in circa quindici minuti porta direttamente alla stazione centrale dietro la quale si trova il nostro hotel (City Hotel Nebo). Non andiamo neanche a fare il check-in visto che come bagaglio abbiamo solo uno zainetto a testa e usciti dalla stazione ci troviamo subito davanti il parco divertimenti Tivoli che decidiamo di saltare inizialmente per tornarci in un altro momento, quindi partiamo con la nostra passeggiata e arriviamo davanti alla piazza del Radhus, il municipio della città.

Da qui inizia lo Stroget, la via commerciale di Copenaghen che percorriamo fino all’altezza del Christiansborg Slot, sede del parlamento danese con la torre più alta della città che dalle undici del mattino apre ai visitatori e l’ingresso è gratuito quindi decidiamo di aspettare e saliamo(si arriva in cima direttamente con l’ascensore) così abbiamo subito una prima impressione dall’alto di tutta la città…la prima impressione è che in alto tira un vento gelido e fa freddissimo!

Una volta scesi dalla torre passiamo davanti all’edificio della borsa valori con la sua guglia a forma di quattro code di drago e percorriamo il ponte che ci porta sull’isolotto di Christianshavn , passiamo davanti alla Chiesa del Nostro Redentore con la sua particolare scala a spirale esterna che porta in cima al campanile e poi raggiungiamo la città libera di Christiania, la comunità indipendente di hippie che hanno occupato una vecchia base militare dove quasi tutto è lecito. Qui ci addentriamo nella famosa e famigerata Pusher Street dove l’hashish viene venduto liberamente nei chioschetti ai lati della strada dagli spacciatori coperti con passamontagna e occhiali da sole per evitare di venire ripresi dalle foto dei turisti (che comunque non sono ben accette come ricorda il cartello all’inizio della strada). L’odore dell’erba ci accompagna anche nelle stradine limitrofe alla via principale che a differenza di quanto letto in vari racconti non ci sembrano così artistiche così dopo un breve giro dei dintorni decidiamo di uscire da questa zona “libera” della città per continuare il nostro tour.

Percorriamo la zona dei canali fino al quartiere di Nyhavn, il porto con le sue caratteristiche casette a schiera colorate e arriviamo nella grande piazza di Kongens Nytorv dove ci fermiamo in un McDonald’s per il pranzo e per scaldarci dopo il freddo della mattina. Dopo pranzo ripartiamo verso l’Amalienborg Slot, la residenza ufficiale dei Reali danesi formata da quattro palazzi che racchiudono una piazza al loro centro, da qui si può vedere da una parte la Marmorkirken, la chiesa con la grande cupola e dall’altra parte del canale il moderno Operaen, il teatro nazionale dell’opera. Continuiamo a sfidare il vento gelido e proseguiamo verso l’attrazione più famosa (e più piccola) di tutto il paese, Den Lille Havfrue ovvero la Sirenetta protagonista della fiaba di Hans Christian Andersen, qui ci facciamo qualche selfie con la statua e poi andiamo a vedere anche la sorella più moderna posizionata un po’ più avanti ma decisamente più bruttina rispetto all’originale. Nelle vicinanze si trova anche l’edificio del Kastellet, una fortificazione militare a forma pentagonale delimitata tutto intorno dall’acqua, facciamo il giro della fortezza e poi ripercorriamo tutta la strada fatta in andata fino a Kongens Nytorv, ripassiamo per lo Stroget e andiamo in albergo stanchi, un po’ infreddoliti ma soddisfatti della nostra prima giornata danese.

Secondo giorno a Copenaghen

Usciamo dall’albergo e facciamo colazione lungo lo Stroget in uno degli store della catena Lagkagehuset…a proposito la Danimarca non è proprio un paese economico, una brioche e un cappuccino ci costano circa 10€ a testa. Usciamo e ci dirigiamo alla Rundetarn, la torre rotonda in una via perpendicolare allo Stroget e da qui in pochi minuti a piedi si arriva al Rosenborg Slot, dove si trova la collezione reale danese. Appena varchiamo l’ingresso due guardie ci fermano sbattendo i fucili a terra senza dire una parola…da qui non si entra perché all’interno si trova anche una caserma e quindi per accedere facciamo il giro del perimetro e arriviamo al giardino Kongens Have. Passeggiamo nel parco e facciamo qualche foto al castello e poi ci dirigiamo al giardino botanico che si trova dall’altra parte della strada.

Per chi è più interessato di noi ai musei proprio a fianco di questi due giardini si trova lo Statens Museum for Kunst, il museo d’arte nazionale della Danimarca che noi però saltiamo. Comincia ad arrivare l’ora del pranzo e per oggi abbiamo deciso di andare al vicino mercato di Torvehallerne, si tratta di un mercato al coperto formato da due padiglioni che all’interno hanno tanti piccoli banchetti di street food in modo che si può assaggiare da ognuno cose diverse (a noi come già raccontato nei precedenti racconti piace tanto mangiare piccole porzioni tipo tapas spagnole). Dopo pranzo facciamo un giro per negozi e acquistiamo il classico souvenir ricordo della sirenetta e poi andiamo al Tivoli per passare le ultime ore del nostro weekend in città. Arrivati alla biglietteria facciamo i ticket per il solo ingresso di 100 Corone danesi (circa 14€) pensando che questo comprende l’utilizzo delle attrazioni, invece una volta dentro scopriamo che ogni gioco è a pagamento, si va da un minimo di 25 corone a un massimo di 75 per i giochi più adrenalinici.

Con il parco si conclude il nostro weekend in terra danese, per entrambi il viaggio più a Nord fatto fino ad ora, possiamo dire che la scelta di andarci ad aprile è stata azzeccata perché non faceva sicuramente caldo ma a parte quando tirava il vento la temperatura era accettabile considerando che abbiamo girato sempre a piedi, proprio per questo consigliamo come abbiamo fatto noi di non prendere i mezzi in quanto la città si gira più che bene a piedi o al massimo in bicicletta visto che qui sono veramente organizzati per quanto riguarda le piste ciclabili e noi in due giorni pieni abbiamo visto tutto quello che ci interessava, ultima dritta che ci sentiamo di dare è quello di non cambiare gli Euro con le Corone danesi, qui tutti sono abituati a pagare con la carta piuttosto che in contanti, noi avevamo una carta prepagata con cui abbiamo pagato qualsiasi cosa e la commissione applicata è poco più dell’1% quindi sicuramente meno rispetto a quella che può applicare la banca o qualsiasi cambio valuta in città.

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Den Lille Havfrue

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Rosenborg Slot

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Christiania



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