Cipro fai da te

Sette giorni in giro per l'isola con auto a noleggio
Scritto da: sgainator
cipro fai da te
Partenza il: 15/07/2012
Ritorno il: 23/07/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €

Giorno 1

Siamo decollati in orario da Pisa alle 10,10, il volo è stato tranquillo e tutto sommato piu breve del previsto, infatti siamo atterrati a Paphos alle 14. Emozionante la vista dai finestrini di sinistra, delle isole greche sull’egeo dopo l’impareggiabile colpo d’occhio sul golfo di Napoli.

Lo sbarco in terra cipriota è impressionante dal punto di vista della temperatura: caldo e umidità da bagno turco!

Il ritiro dell’auto noleggiata procede liscio come convenuto, compreso l’opzione no excess, tra l’altro ci viene proposto il cambio automatico allo stesso prezzo che accettiamo di buon grado. La macchina è una Ford Fusion in buone condizioni, fotografo i piccoli segni in carrozzeria che sono cmq segnalati sul modulo di noleggio. La guida è ovviamente a destra dato che Cipro ha strade all’inglese.

Non senza qualche piccola defaillance inizio a guidare in direzione di Limassol a circa 65 km, percorsi su una buona autostrada senza pedaggio.

Limassol è una città di mare piuttosto grande e con un certo traffico, anche complice la ricerca dell’hotel è stato piuttosto faticoso guidare, ma certo è una questione di tempo e di abitudine.

L’hotel “Le Village” prenotato per una sola notte su booking.com a 35euro: è esattamente quello che ci si aspettava nonostante la sola stella: parking privato, ascensore, aria condizionata e tv, la stanza è al 4 piano, piuttosto piccola ma pulita. Di fronte all’hotel un minimarket tabacchi aperto fino a tarda ora.

Attorno alle 20,30 usciamo per la cena, dirigendoci in auto verso il lungomare e finiamo a cena da “Big Ben” grazie soprattutto alla simpatia e alla tenacia del titolare butta-dentro. La cena è a base di burger vegetale e patate fritte bagnate con acqua fresca. Nonostante l’oscurità il clima resta torrido e umido. Il conto è di 14 euro a cui si sommano 1,50 x 1 ora e mezza di parcheggio. Tentiamo di far due passi sul pontile ma caldo e umidità ci fanno desistere e ripartiamo nel momento preciso della scadenza del ticket. Il rientro in hotel è più agevole rispetto all’andata transitiamo x viali con negozi dai brand internazionali e locali di moda. Sarà il lunedi, sarà il gran caldo ma non abbiamo incontrato molti turisti.

Chiudiamo la prima giornata piuttosto stressante al fresco del climatizzatore guardando il film Pari o dispari in inglese con sottotitoli in greco.

Giorno 2

Alle 10 circa lasciamo Limassol e dirigiamo verso il lago salato situato al centro di un promontorio fuori città appena superato il porto. Colpiscono alcune installazioni militari attorno al lago stesso: strane e altissime antenne ed una base aerea della Raf appena oltre le dune. Tra le 2 installazioni militari sorge un paesino con alcuni locali tra cui uno italiano piuttosto consigliato su Tripadvisor. Oltre il piccolo paese un area di vegetazione rigogliosa ospita al proprio centro un monastero segnalato da indicazioni stradali ma senza accoglienza turistica e con un impegnativo tratto di strada sterrata, pertanto optiamo per passare oltre.

Raggiungiamo dopo pochi km la località di Kolossi, nota per il suo storico castello legato alle tradizioni di cavalieri templari. La strada costeggia piantagioni di agrumi e cipressi dal tipico odore molto gradevole. La sosta al catello di Kolossi non è gioco forza molto lunga, anche perche il gran calore ci attanaglia ed ancora non ci siamo abituati. Giusto il tempo di fare qualche foto e una bevuta di spremuta ghiacciata al chiosco appena di fronte.

Decidiamo quindi di dirigere verso le alture di Trodoos, per tanto ripieghiamo inizialmente verso Limassol, con una pausa al centro commerciale Carrefour, dove acquistiamo riso freddo acqua, frutta e bibite per il nostro pranzo, oltre a cappellini indispensabili contro il sol leone, spendendo un tot. di ben 13 euro. Da segnalare un offerta speciale curiosa: 1 kg di pasta italiana Agnesi €.2,90!

La strada verso le montagne di Troodos è contrassegnata B8 ed è quasi tutta agevole da percorrere, infatti solo un breve tratto finale con tornanti ha pendenze fino all’11% ma con carreggiata sempre piuttosto ampia e ben curata.

La zona è da turismo a base di trekking oltre che sciistico in inverno. Il clima è decisamente più gradevole nonostante i quasi 30 gradi l’aria è fresca e pura. La vegetazione è rigogliosa: pini, cedri del libano, abeti neri, si alternano dando idea di un panorama appenninico.

L’hotel prenotato su booking.com è il Troodos Hotel, il più importante della zona. La struttura è grande piuttosto recente e molto curata. La camera ampia e confortevole, anche se manca l’aria condizionata che sarebbe occorsa almeno nelle ore pomeridiane in cui l’ampia vetrata era esposta al sole cmq intenso che riscaldava la stanza.

Negozi di souvenir, locali e bar affiancano l’hotel cosi come itinerari trekking per tutti i gusti, da fare a piedi in bici o a cavallo, fanno di questa località un delizioso luogo di relax e pace ed aria buona.

Nella prenotazione avevo incluso la cena a 13euro/pax che corrispondeva ad un buffet con scelta limitata ma piuttosto abbondante nelle quantità e tutto sommato gradito, consumato nella sala da pranzo panoramica.

Giorno 3

La terza giornata inizia presto, complice la luce dell’alba che filtrava dalla finestra tenuta spalancata durante tutta la notte nel tentativo peraltro poco riuscito di stemperare il calore accumulato dal sole. La colazione a buffet del non entusiasma, per l’orario (alle 7,30 l’allestimento non era ancora completato) che per varietà: non essendo amante dell’english breakfast, la presenza di solo pane da toast con marmellata non era sufficiente almeno per me.

Fatto il checkout dirigiamo da prima in vetta al famoso monte Olimpo, a pochi km dall’hotel, località che ospita piste da sci e proprio sul cocuzzolo una installazione radar inglese.

Inizia quindi la discesa lungo l’itinerario B9 verso la capitale Nicosia: circa 80 km di buona strada come sempre. Lungo il percorso si incontrano vari monasteri storici, puntualmente segnalati, ma soprassediamo sulla sosta. Intanto i paesaggi sono molto variegati: si va da zone brulle e sabbiose, ovvero quella delle miniere d’amianto a coline verdeggianti simili a quelle toscane ai campi di grano stesi su ampie vallate e dolci colline.

L’ultimo tratto di strada vero Nicosia è autostradale, poco prima di accedere alla prima periferia, si intravede su una collina di sfondo l’effige turca ricavata sulla vegetazione, segno tangibile del dominio turco sul nord cipriota.

La periferia è piuttosto simile a quelle delle città nostrane medio grandi, forse senza i recenti segni della crisi di casa nostra. Proseguendo verso il centro si oltrepassano le storiche mura di epoca veneziana e ci si avvicina cosi al confine della zona occupata.

Parcheggiamo in un grande parcheggio pubblico e proseguiamo a piedi lungo una via ricca di attività commerciali turistiche e turisti. Dopo poche centinaia di metri incontriamo il punto di frontiera dove previo controllo dei passaporti si accede in terra occupata.

La prima impressione è quella di essere nella medina marocchina, ma con commercianti del tutto simili ai ciprioti della parte sud. Lo stupore nel frattempo è liquefatto dalla temperatura che sale oltre i 40 gradi e per continuare il cammino è necessaria acqua fresca.

Degni di nota una incantevole e suggestiva medersa riconvertita a centro cultural-commerciale e la vicina imponente moschea dal doppio minareto che domina la città. Sicuramente la parte nord meriterebbe senz’altro maggior tempo per la sua esplorazione sia nella città divisa che nelle aree rurali e balneari.

Il calore però impone di rientrare verso la zona regolare dopo un nuovo controllo passaporti: scrupoloso e rigoroso dalla parte turca, informale da quella greco cipriota. Dopo un gradito pranzo veloce da McDonalds inizia il trasferimento in direzione Larnaka, circa 45km tutti in autostrada.

L’alloggio prenotato sempre su booking.com, stavolta x 2 gg. è presso “Marios appartment” in località Perivolia poco dietro l’aeroporto di Larnaka. L’alloggio è spazioso al primo piano con terrazza bagno e cucina parcheggio privato piscina wifi free e il solo neo ma piccolo di dover pagare un sovrapprezzo per il climatizzatore 4euro al di. Mario il proprietario è disponibile e gentile.

Dopo un tuffo in piscina arivati all ora di cena optiamo per il trasferimento a Larnaka sul lungomare vicino al castello presso il ristorante consigliato da Tripadvisor “Milizitis” locale delizioso, tipico Ciprota, non turistico, per gustare il famoso Meze, specialità locale composta da innumerevoli portate, davvero ottimo e super abbondante per meno di 30 euro in due. Da notare che durante la cena nel bel mezzo del locale piuttosto affollato un controllo amministrativo con ben 6 funzionari in borghese rimasti per almeno 20 min durante i quali i clienti sono stati serviti regolarmente e col sorriso sulle labbra. Ulteriore conferma del sensazione di alta serietà cipriota nell’osservazione delle regole.

Giorno 4

Per la prima volta nella nosta permanenza a Cipro non abbiamo in programma il checkout. La colazione è preparata in casa sfruttando la cucina dell’appartamento.

Prima delle 10 partiamo alla volta di Ajia Napa famosa località balneare. Dopo circa 50 km di autostrada arriviamo sul posto. da notare: terreno agricolo estremamente rosso, impossibile da non notare ma soprattutto quello che ci aspettavamo, ovvero una concentrazione elevatissima di Hotel, locali di ogni tipo e anche parecchi giovani, tale da osare il paragone con l’italica Riccione.

Nessuna sosta nella rinomata località, prosegue oltre, fino a che non ci colpisce l’attenzione un promontorio che accoglie un parco naturale e ripide scogliere. Ci avventuriamo in auto lungo una stradina che si insinua all’interno del parco. Indubbiamente ne vale la pena dato che si possono scorgere punti panoramici notevoli sopra un mare cristallino. Scoviamo un punto dove sarebbe possibile tuffarsi ma evitiamo perché è presente un po di risacca. Pochi turisti in giro che preferiscono probabilmente farsi le escursioni in battello, numerose in partenza da Ajia Napa.

Proseguiamo per altri 10 km in direzione nord sula costa che conduce verso la parte occupata di Famagosta. La zona è molto meno colonizzata dal turismo (forse ancora per poco visti alcuni cantieri) e ci fermiamo in una baia doppia di arenile con scogliere naturali a formare una laguna naturale, nei pressi di un residence appena inaugurato. Un bagno è indispensabile per rinfrescarci sotto un sole bollente che promette ustioni.

Pranziamo che è ormai pomeriggio, a base di “nitta” e “gouda” rispettivamente pane e formaggio tipici acquistati presso un Lidll. Da notare che all’ora di pranzo molti ristoranti e locali restano chiusi.

La sera rientrati a Perivolia, decidiamo quindi di concederci una cena di pesce, e ancora una volta grazie a tripadvisor individuiamo il posto giusto: la locanda Dionisos in fondo alla marina di Larnaka appena prima del castello.

La scelta ricade rispettivamente su pesce spada e filetto di pesce impanato serviti su piatti enormi ripieni di patate carote insalata broccoli riso. Prima avevamo iniziato dividendo una porzione singola ma abbondante di insalata completata nello stile cipriota, da formaggio pomodori cetrioli peperoni cipolla in ottimo condimento. Cena da 10 spendendo 30 totali. La reputazione del locale effettivamente a conduzione familiare, è piu che meritata.

Giorno 5

Dopo la 2a colazione consecutiva fatta in casa, con comodo dopo le 10 lasciamo Perivolia e ci dirigiamo alla volta di Paphos seguendo l’autostrada costiera che incrocia Limassol dopo circa 60 km, da segnalare la località Petra Tou Romiou a picco sul mare con dei caratteristici scogli che secondo la leggenda sono stati scagliati da un antico eroe mitologico per scongiurare un invasione saracena. Sempre secondo il mito attorno a quegli scogli sarebbe emersa la dea afrodite molto legata alle tradizioni cipriote.

Rimandiamo la visita al suggestivo luogo alla domenica e proseguimo percorrendo l’ultimo tratto di autostrada fino a raggiungere dopo circa 130 km complesivi Kato Paphos e l’hotel prenotato stavolta su Hotelopia con formula mezza-pensione, prepagato online: Il Nereus, un 3 stelle fine anni 70.

Paphos è una città piuttosto frequentata da turisti la zona di Kato offre una moltitudine di locali bar ristoranti che seguono in particolare il lungomare fino alla vasta zona archeologica dominata da un antico forte visitabile per €1,70. La parte finale è un porticciolo dove vi è un’offerta elevata di crociere di ogni tipo: dal motoscafo in autonomia allo yacht di una intera o mezza giornata fino all’uscita sulla nave dei pirati con tanto di musica e di attori-pirati.

Per la prima volta almeno attorno al forte si sente una po di ventilazione vero toccasana al sole cocente con temperature sui 35. in ogni caso non si puo rinunciare a bottiglie di acqua fresca e una sosta per gustare granite e frullati.

L’hotel ha una reception 24h, 2 piscine, 2 terrazze solarium, un grande bar e vasta sala da pranzo, con veranda lato strada. La camera è dotata di climatizzatore, terrazza con alta vegetazione di fronte e ovviamente bagno e tv. Insomma tutto come previsto. Peccato per l’assenza di connessione wifi in camera, invece fruibile solo nei pressi della reception.

Alle 20 scendiamo per la cena: un giovane e professionale direttore di sala accompagna singolarmente al tavolo libero, la formula è self-service per insalate di apertura a seguire lo chef serviva a buffet contorni e carne facendo piatti decisamente abbondanti e di buona qualità. Per finire tris di dolci self service di cui almeno un paio piuttosto buoni. L’acqua è ovviamente a da pagarsi a parte.

Dopo cena ripercorriamo il lungo mare fino a sotto al forte dove si teneva un concerto con ospiti d’onore e diverso pubblico anche turistico, in commemorazione delle vittime dell’invasione turca di Cipro avvenuta 38 anni fa.

Giorno 6

Per questo sabato è in programma una giornata divisa tra esplorazione e mare nella penisola di Akamar nel distretto di Paphos. L’itinerario prevede di risalire la costa nord fino alla baia dei coralli e alla baia delle tartarughe, molto fascino nel nome, ma un pò meno dal vivo dato che vi è una grande concentrazione di residenze di recente costruzione, che poco hanno a che vedere con la natura selvaggia e incontaminata che il nome evocava. Durante il primo tratto di strada, appena fuori da Paphos colpiscono molte piantagioni di banane.

Quindi la strada procede nell’entroterra e in salita addentrandosi nella cosiddetta foresta di Paphos, in verità non pare ci sia molta vegetazione almeno lunga la strada che conduce a Polis, nel versante di mare opposto della Penisola. Percorsi una 40ina di km e una volta vista del mare si nota un cambio di scenario, la zona pur non essendo vergine è cmq poco sfruttata, le costruzioni residenziali hanno per altro impatto limitato e non stonano con la natura circostante. Verdi colline di macchia mediterranea si fondono in imponenti scogliere intervallate da spiaggette attraenti e minuscole isolette di poche decine di metri si affacciano a breve distanza dalla costa in mare cristallino.

La penisola è sede di un parco naturale, ospita al suo interno i “Bagni di Afrodite” da dove si dipartono alcuni sentieri che vanno ad esplorare la penisola lungo la costa e nell’interno.

I Bagni di Afrodite consistono in una sorgente che sgorga in una grotta naturale attorniata da rigogliosa vegetazione in alcuni casi anche autoctona corredata di puntuali etichette informative. La leggenda dice che in tale grotta amava farsi il bagno la famosa dea della bellezza. L’ingresso è libero e vi è un certo afflusso di turisti, anche se non sicuramente di massa.

Appena sotto al parcheggio dell’attrazione scendendo un sentiero sterrato di media difficoltà si giunge ad una stretta baia di sassi e sabbia tra due isolotti, con acqua limpida e invitante. Con grande piacere scopriamo che si possono affittare a prezzi popolari una decina di ombrelloni e lettini gestiti, per conto del ristorante appena sopra la scogliera, da una simpatica e gioviale ragazzina che emette regolari ricevute: 2 lettini e 1 ombrellone tot €. 7,5.

Ci tratteniamo in quel posto delizioso fino a metà pomeriggio tra bagni di sole e acqua carezzati da una piacevole brezza.

In serata il rientro in hotel dove per la cena è servito come apertura una alternativa tra “soup” e melone condito si prosegue quindi con una selezione a buffet di pesce al limone con contorno di fagiolini agli aromi e patate fritte. Per finire sempre a buffet 4 dolci diversi. Si conferma la buona qualità del vitto.

Dopo cena 4 passi 4 sul lungo mare giusti per prendere qualche souvenir e rientro in hotel dove nel frattempo è in corso una serata con musica da vivo animata da una cantante.

Giorno 7

Il vantaggio di non fare vita notturna è anche potersi svegliare alle 7 per presentarsi quindi puntuali all’inizio dell’orario di colazione dell’hotel, ovvero buffet intonsi e massima scelta. Per quanto riguarda la gettonatissima english breakfast la quantità è enorme: uova preparate in ogni modo, bacon, toast, ecc. Ma anche tanta frutta, pomodori. Per chi come me non ama certe licenze: caffe solubile, pane e toast da scaldare, marmellata in 2 gusti, dolce e l’immancabile succo di frutta. L’hotel Nereus decisamente dimostra di meritare la fama del suo servizio ristoro.

Partiamo di buon mattino in direzione sudest, la meta è duplice: a Kouklia a circa 25km da Pafos visita all’area archeologica del tempio di Afrodite nel cui sito sono stati rinvenuti reperti che vanno dall’età della pietra passando per quella del bronzo fino a passare per le civiltà greche, assire, egiziane romane e persiane, medievali, fino ai piu ravvicinati domini di Venezia del 500 e Inglesi a partire dal 18° secolo. La visita è decisamente suggestiva ed elettrizzante, nel costo del biglietto 3,40 pax è compreso visita libera nel parco archeologico tra le rovine del tempio ultra millenario e ingresso al museo dove sono esposti i reperti piu preziosi, catalogati in teche con tanto di note e cronologia.

Proseguiamo dopo qualche ora di sosta verso la famosa località Petra Tou Romiou come già accennato, mitica località tra i cui scogli sarebbe emersa la dea Afrodite. La località è decisamente turistica e si vede. Vi è un grande parcheggio con un bar bazar che dispensa panini spremute gelati, ma anche attrezzature e servizi da mare (pagando si fa anche la doccia), ovviamente la comodità e l’assenza di concorrenza si paga e anche salata, con prezzi ben piu alti della media di altre località.

Per la discesa verso la spiaggia di sassi si puo anche percorrere un apposito sottopassaggio pedonale piuttosto angusto. La spiaggia è ampia e i numerosi leggendari scogli che la dominano piu o meno vicini alla battigia sono suggestivi, ma il luogo è piu appropriato ad una toccata e fuga con foto, piuttosto che a una permanenza balneare, a meno di non essere attrezzati con ombrelloni per proteggersi dal sole a picco, tra l’altro almeno in questa giornata vi era anche una forte corrente che rendeva il bagno un po impegnativo.

Nel pomeriggio il rientro verso l’hotel e dopo un po’ di riposo e gli ultimi acquisti di souvenir nella zona del lungomare, ci presentiamo all’appuntamento con la cena speciale organizzata tradizionalmente dall’hotel ogni domenica. Il menu prevede una partenza con insalata a buffet con ampia scelta tra lattuga pomodori bulgur, varie lavorazioni con verdura e a seguire 3 arrosti di maiale, manzo e pollo da accompagnare a patate arrosto e carote. Finale con scelta tra 3 dolci al cucchiaio. D’obbligo, quindi, mettersi presto a nanna visto che ci attende la levataccia alle 4,20 visto che causa riconsegna auto e volo di rientro ci impongono di essere in aeroporto prima delle 6 del mattino.

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Aphrodite Bath

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Nicosia

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Troodos

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Petra Tou Romiou

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Ajia Napa

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Limassol

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Santuario di Afrodite

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Paphos

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Larnaca



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