Cina canali e giardini

09 Luglio 2007 Partenza da Roma destinazione Pechino via Hong Kong Si parte con la compagnia Cathay Pacific io e Vittorio abbiamo scelto questo viaggio perché nel 2008 si svolgeranno le Olimpiadi Sia ben chiaro non certo per visionare i lavori, ma perché secondo noi il costo sarebbe stato inferiore Non mi sento di dirVi di poter...
Scritto da: Littleskunk
cina canali e giardini
Partenza il: 09/07/2007
Ritorno il: 21/07/2007
Viaggiatori: in coppia
09 Luglio 2007 Partenza da Roma destinazione Pechino via Hong Kong Si parte con la compagnia Cathay Pacific io e Vittorio abbiamo scelto questo viaggio perché nel 2008 si svolgeranno le Olimpiadi Sia ben chiaro non certo per visionare i lavori, ma perché secondo noi il costo sarebbe stato inferiore Non mi sento di dirVi di poter organizzare lo stesso viaggio con un fai da te soprattutto se i tempi sono limitati come i nostri (essere impiegati spesso non ti permette più di 15 gg di ferie) e anche perché in Cina sono molto rigidi nell’espletare la burocrazia aeroportuale e doganale Ancora non mi è chiaro se non ti capiscono o fingono di non capire il tuo inglese, so solo che da buoni napoletani in più occasioni la nostra gestualità, fra l’ilarità generale, ci ha aiutato. Noi siamo partiti con un tour operator specializzato per i viaggi in Cina che si è rivelato competente ed affidabile.

Il programma scelto prevedeva la visita di Beijing (Pechino) ovvero la capitale del Nord, Nanjing ( Nanchino)ovvero la capitale del Sud, Suzhou ricca di canali e giardini, Shangai, Xi’an ovvero l’antica capitale, Guilin famosa per i paesaggi da favola illustrati dai più famosi pittori cinesi e cantati dai grandi poeti di tutti i tempi ed infine Hong Kong.

Da programma si mangerà solo cucina cinese, tranne che in un paio di alberghi dove è previsto il buffet internazionale, ma la cosa non ci spaventa riso, pollo, maiale, soja, bambù,le varie zuppe insomma la cucina cinese ci piace. Inoltre in loco faremmo una scoperta gli involtini primavera non esistono in Cina.

I giorno arriviamo a Pechino si alloggerà per questi giorni all’Holiday Inn Crowne Plaza hotel Lusso (preferiteli e ricordateVi che il livello degli alberghi è diverso dal nostro) Viviamo il fermento di una città che si prepara alle Olimpiadi.

Il frastuono di Pechino è esasperante. Moltissimi i lavori in corso che si svolgono anche di notte.

I fumi di scarico, la polvere dei cantieri, il fumo del carbone e le emissioni industriali rendono Pechino una città inquinata. L’aria è pesante, irrespirabile.

La bici costituisce il principale mezzo di trasporto (in passato i cinesi proteggevano le loro case ergendo muri a così poca distanza dal muro del vicino che si poteva transitare solo con una bici), ma taxi, macchine e bus affollano le vie della città e le tangenziali ad anelli. Il sistema metropolitano, più veloce e tollerabile per noi turisti è limitato (anche se in vista delle Olimpiadi del 2008 è stata proposta la costruzione di altre 11 linee) A Pechino ci fermiamo 4 gg per visitare il Tempio del Cielo, Piazza Tian An Men, La Città Proibita, il Palazzo d’Estate e la Grande Muraglia, ma io e Vittorio riusciamo a sganciare, non appena possibile il gruppo,ed in maniera indipendente ci avventuriamo per le piccole vie affiancate dai cancelli e dalle mura delle tradizionali case a cortile.

Notiamo che i cinesi sfruttano ogni centimetro di spazio verde per esercizi mattutini o serali. I parchi oltre ad ospitare panchine sono provvisti di attrezza ginnici, si proprio attrezzi ginnici per permettere loro oltre che la meditazione, solitamente mattutina, attività fisica la sera.

Nonostante una massiccia campagna pubblicitaria, trasmessa in tv ,che invitava i cinesi tutti a non sputare in pubblico, siamo costretti, con enorme difficoltà no anzi con grande insuccesso, a contenere le nostre espressioni di disgusto al solo sentire che si appropinquano a fare il gesto e a schivare i loro prodotti tranquillamente e con naturalezza impressionante depositati per strada. Ormai era diventato uno scherzo simulare la fuga al solo sentire.

Tutti i cinesi di qualsiasi età e a qualsiasi ora del giorno bevono tè Ne abbiamo provati e comprato di diversi tipi .

Ciascuno di loro ha proprietà terapeutiche a volte anche pretenziose per noi occidentali, ma vale la pena fermarsi e provare i loro tè anche solo per assistere al rituale (ma credetemi non andrete via senza il vostro te Yasmine) II giorno Piazza Tian An Men ci accoglie tanto grande da poter accogliere un milione di persone.

Difficile non pensare alle cariche delle Guardie Rosse che si svolsero qui durante la rivoluzione culturale così come le dimostrazioni studentesche del 1989 terminate con numerosi morti in seguito all’intervento dell’esercito. Nel centro della Piazza c’è un obelisco che rappresenta il monumento agli eroi della nazione.

Ad Ovest della piazza c’è la Grande Sala del Popolo dove si tengono il Congresso del popolo e altre conferenze e incontri diplomatici.

Lungo il lato est si trovano il Museo della Storia Cinese ed il Museo della Rivoluzione Cinese A sud troviamo il Mausoleo di Mao dove ogni mattina centinaia di persone sfilano rispettosamente davanti al suo corpo imbalsamato in una campana di vetro. Oggi Mao guarda verso sud la Piazza da un enorme ritratto posto sul lato sud della Porta della Pace Celeste.

Il Tempio del cielo A 3 Km a sud del Palazzo visitiamo il Tempio del cielo residenza dell’Imperatore, 1000 eunuchi, cortigiani e ministri 2 volte l’anno. Nel solstizio d’inverno l’Imperatore ringraziava per il raccolto precedente, il 15esimo giorno del primo mese dell’anno lunare pregava gli dei di sole e luna, di nuvole e pioggia, di tuono e fulmine perché benedicessero il raccolto venturo.

Un esempio di edificio cinese in legno, costruito senza l’uso di un singolo chiodo è il Qinian Dian (la sala della preghiera per i buoni raccolti di cui sopra) III giorno Il Palazzo Reale disegnato durante la dinastia Ming riflette la concentrazione del potere imperiale, si trova quasi nel centro esatto della città.

Immenso, maestoso, l’organizzazione dei numerosi edifici simboleggia l’armonia dell’universo mantenuta dall’imperatore in quanto figlio del cielo.

Entriamo dalla Porta Meridiana (Wumen) e visitiamo Thaie Dian (Sala dell’armonia suprema –l’edificio più rande del palazzo), Bahone Dian (entrata dell’armonia conservata), Jiulonghi (schermo dei nove dragoni),Quianquin (palazzo della purezza celeste- gli unici uomini a poterVi accedere erano l’imperatore e gli eunuchi), Ningshou (Palazzo di pace e longevità, in realtà qui una concubina dell’imperatore fu arrotolata in un tappeto e gettata nel pozzo degli eunuchi per ordine dell’imperatrice) e usciamo dalla porta della prodezza divina (Shenwumen) La guida ci spiega che gli animali posti come decorazioni a cresta sui tetti (leoni, draghi,fenici,cavalli volanti unicorni e altri ancora) hanno il compito di proteggere l’edificio dagli spiriti maligni. Le credenze tradizionali sono spesso riflesse nell’architettura cinese come il famoso muro fantasma che era di solito costruito dietro l’entrata delle abitazioni per fermare l’ingresso di spiriti maligni che si crede potessero muoversi solo diritto e non seguendo gli angoli e come lo scalino posto agli ingressi per fermare il diavolo che non può piegare le gambe.

Il Palazzo imperiale a Pechino offre numerosi esempi dell’antico pensiero cinese. I grandi saloni sulle terrazze di marmo riflettono i contenuti simbolici e cosmologici dei testi antichi “I Cieli coprono e la Terra regge”. Le terrazze rappresentano la terra, il tetto i cieli.

Una curiosità anche al Palazzo Imperiale erano in corso i lavori di ristrutturazione, ma la cosa che più ci rammarica è la sostituzione delle tegole antiche (ammassate ovunque, ma guai a toccarle) con tegole nuove di PLASTICA!! Spesso a guardia dei cancelli si trovano 2 leoni, il maschio è indicato da una palla sotto la zampa che sta a simboleggiare il controllo dell’impero, la femmina tiene la zampa su di un bastone che indica la nascita e la continuazione dell’impero.

Ma ciò che simboleggia l’imperatore(figlio del cielo) è il dragone (creatura tra cielo e terra di energia Yang), mentre l’imperatrice è associata alla fenice (che rappresenta la forza Yin).

Insieme il dragone e la fenice simboleggiano l’armonia del matrimonio Palazzo d’Estate A 16 Km dal centro raggiungiamo il Vecchio Palazzo d’Estate costruito secondo il progetto del gesuita italiano e artista Giuseppe Castiglione nel più lussuoso stile europeo e basato su modelli quale il Palazzo di Versailles.Il lago Kunmign copre i ¾ della’area totale , sulle sue sponde troviamo la Collina della longevità, visitiamo la Pagoda dell’incenso di Buddha, il Giardino della Gioia e dell’armonia,la Sala della benevolenza e della longevità attraversiamo i 784 m del lungo corridoio in legno decorato con dipinti rappresentanti scene di mitologia cinese per poi ammirare la nave di marmo una follia costosa e insensata in cui si era soliti prendere il tè.

IV giorno La Grande Muraglia Cinese L’intera giornata è dedicata alla Grande Muraglia,con visita alle tombe del Ming e passeggiata lungo la via Sacra.

Eccoci qua appena fuori dalla città è possibile fare brevi e tranquille passeggiate. Presto si sale in autobus e si raggiunge Badaling (la grande muraglia è accesibile da più punti Badaling, Mutianyu a 80 Km a Nord di Pechino, Simitai a 110 Km, Jinshalin più dolce e facile da scalare, Uanghua Cheng a 25 Km da Mutianyu ideale per camminate intense) Ecco qui una valanga di visitatori si spinge tra infinite bancarelle di souvenir dove acquistiamo dei copricuscino coloratissimi e tipici.

Io e Vittorio cerchiamo, riuscendoci di conquistare la ripida salita. Non c’è sole, la giornata è fresca, ma per fortuna siamo attrezzati con maglioni e key way.

Purtroppo le nuvole non ci consentono di godere della vista di scenari in cui la possente muraglia sale e scende all’interno di un magnifico paesaggio montano nonostante ci fossimo inerpicati fino a dove non ci è stato poi più consentito proseguire. Ma ne è valsa comunque la pena e la fatica è stata ricompensata dal pensiero di aver passeggiato sul più imponente dei monumenti al mondo visibile anche dallo spazio. A riprova del “Noi ci siamo stati” abbiamo acquistato anche una targhetta con data incisa al momento da uno dei tanti venditori presenti lungo il percorso.

Ma niente stanchezza ci aspettano le tombe dei Mingh a Shisan Ling.

Attraversiamo numerose porte lungo il cammino dell’anima affiancate da guardiani in pietra. Le guardie d’onore nella forma di 12 figure umane che rappresentano i dignatari e gli ufficiali civili e militari e 12 coppie di animali, metà in piedi metà seduti, si dice cambino la guardia a mezzanotte.

Delle 13 tombe dei 16 imperatori Ming 2 sono le più visitate poiché le altre non offrono molto all’interesse storico ed architettonico. L’imperatore Yongle scelse il punto delle attuali tombe e fu il primo ad essere sepolto lì. Il nucleo della tomba non è stato ancora scavato e l’imperatore e l’imperatrice giacciono sotto la volta sotterranea. Del posto vale la pena vedere i magnifici cortili e le sale cerimoniali.

Tutte le sere io e Vittorio sganciamo il gruppo che preferisce rimanere in albergo a riposare e andiamo in giro per Pechino alla scoperta di mercatini e di qualche novità non ancora arrivata in Italia I mercati serali sono tantissimi ed io imparo laddove non compri nulla a non dire che ritornerò per comprare sembra che equivalga ad una promessa da mantenere per loro.

Trovo poco o nulla che valga la pena di comprare o che non abbia visto in italia, ma compro dei pattini con delle rotelle solo posteriori da fissare alle scarpe perché vedo tanti ragazzi che sfrecciano per le strade calzandoli e dei pensierini per colleghi ed amici.

Sono alla ricerca del calendario cinese a collana perché l’avevo visto nella mia agenzia di viaggi di fiducia che troverò stranamente solo ad Hong Kong V giorno Partenza con volo di linea per Nanchino ed ecco che ci convinciamo di aver fatto bene a partire con un tour organizzato .. All’aeroporto rischiamo di perdere l’aereo perché non vogliono imbarcare alcuni bagagli e perché qualcuno del gruppo ha acquistato oggetti che a loro dire non è possibile imbarcare per peso e dimensioni Ma dico io è vero che hanno comprato cose assurde, ma né spade od oggetti proibiti, insomma hanno speso soldi in vostri prodotti.

su su niente storie ed imbarca tutto!! La guida ci spiega che fanno sempre così; quasi con gusto sadico si divertono a creare lunghe attese e provano a far pagare dei sovrapprezzi, ma noi da buon italiani e seguiti da un’ottima guida facciamo cumulo di peso di tutti i bagagli e rientriamo abbondantemente nei limiti.

Insomma ci si imbarca finalmente .

A Nanchino pernottiamo all’Hotel Sheraton Solo dopo mi renderò conto che Nanchino offre una tregua dal ritmo frenetico e congestionato di Pechino o della vicina Shangai, ma parliamo sempre di una città che ha superato i 6 milioni di abitanti.

Nanchino è però un centro di studi superiore pertanto è più facile trovare persone che parlano inglese o semplicemente qualcuno con cui fare due chiacchiere infatti le strade che circondano il campus sono ricche di vivaci caffè, taverne e librerie.

Qui visitiamo il mausoleo del dott. Sun Yat Sen fondatore della repubblica del 1911. Il monumento si estende su un’area di 8 ettari alla fine del viale alberato inizia una salita di 392 gradini di granito che conducono alla sala memoriale e si trovano diversi punti dove riposarsi e godersi la vista di Nanchino lungo il tragitto. E poi la volta del Museo Storico, la Città Vecchia e la Porta Antica delle mura di epoca Ming.

Ma è soprattutto la volta buona per cui io e Vittorio raggiungiamo il mercato Fuzi Miao, un labirinto di viuzze e piazze piene di negozi di souvenir, antiquariato e bancarelle che vendono cibo e dove regna un atmosfera festaiola.

Sempre a Nanchino compriamo capi in seta pigiami ed intimo, ma solo nei negozi statali che ne garantiscono l’autenticità e la qualità.

VI giorno Si riparte alla volta di Suzhou, ma questa volta in treno.

Speravamo proprio di provare l’alta velocità ed invece partiamo con un normalissimo treno che però sembra dimostrarsi il più efficace ed efficiente mezzo di trasporto. Scopriamo insomma che la velocità dei treni non è molto alta, ma sono sempre pieni è quindi consigliabile comprare i biglietti in anticipo.

A Suzhou, nota come la Venezia d’Oriente, pernottiamo all’Hotel Sheraton.

Suzhou è fatta di piccoli ed intimi giardini celati dietro alle case e nascosti tra le viuzze con 24 canali Il principio della costruzione dei giardini cinesi? Creare un illusione di universo in un piccolo spazio. Ma oggi dei 287 giardini ne rimangono 69 Qui io acquisto una collana di perle di fiume e giada sembra infatti che le perle di fiume e la giada siano di ottima qualità qui a Suzhou (sempre in negozio statale) VII giorno Visitiamo la collina della Tigre ed i famosissimi giardini, il Giardino del Pescatore ed il Giardino della Amministratore Umile e poi una piccola sosta alla Pagoda del Tempio del Nord.

La sera di nuovo in stazione 45 minuti e saremmo a Shangaiii. Questa sera per la prima volta il buffet in albergo (pernottiamo all’Hotel Hua Ting) è internazionale . I componenti del gruppo sono eccitatissimi all’idea, io e Vittorio restiamo indifferenti.

Non ci siamo stancati ancora della cucina cinese, considerate che con il nostro viaggio avremmo modo di confrontare la cucina del Nord e la cucina del Sud , ma la verità? Al buffet io mi emoziono dinanzi ad una bistecca. AAAAAAARRRRRRRRRGGGGGGGGHHHHHHHHH gli italiani!!! VIII giorno Siamo a Shangai, considerata la Parigi dell’est, Bene condizionati dai film cinesi non ci aspettavamo di trovare così tanti grattacieli (ce ne sono più di 3100 .. Il grattacielo Jinmao nel 2007 era considerato il terzo al mondo per altezza, ora non saprei ,in Cina è forse tacita la sfida di costruire il grattacielo più alto),hotel alla moda, banche di fama mondiale, dove prima c’erano quartieri di piccole case. Ma Shangai conta oltre 16 milioni di abitanti ed è diventata un posto “in” la migliore cultura, le discoteche più opulenti, il maggior volume di affari, i palazzi più alti.

Qui visitiamo il Bund famoso polo commerciale con splendidi edifici degli anni 30 situato lungo l’animato fiume Huang Pu.Di sera gli edifici neoclassici sono meravigliosamente illuminati. Di fronte c’è una passeggiata sul lungomare che si estende per oltre 1 km piena di locali, turisti e venditori.

Vi consigliamo al primo piano del Cathay Hotel la birreria tedesca dove potrete ascoltare dell’ottimo jazz.

Ma Siamo a Shangai come non percorrere la strada più trafficata al mondo? Quale? Ma la Nanjing Lu il regno dello shopping!! Visitiamo poi il Museo di Shangai 11 gallerie che contengono la prima mostra a livello internazionale di dipinti, bronzi (ritenuta la migliore al mondo), sculture, ceramiche, calligrafia, giada, mobili delle dinastie Ming e Qing, monete, sigilli ed arti minori.

(A Shangai il centro del divertimento che offre dagli show acrobatici ad attrazioni fantastiche è il Da Shijie).

E’ la volta della città vecchia qui troviamo ancora le viuzze pittoresche con le piccole case e la casa del tè più vecchia della città (e qui troviamo tè di tutti i tipi che compriamo per noi, da far assaggiare ad amici e parenti una volta a casa e da regalare) Nel cuore della città si trovano i giardini Yuyuan con rocce e alberi, ricchi di colline artificiali, stagni pieni di carpe, mura serpeggianti e padiglioni collegati da ponti a zigzag.

E’ la volta della torre della Televisione Oriental Pearl dove è possibile prendere gli ascensori ad alta velocità che portano i visitatori in cima per una vista a 360° della città.

Bene il giro con il gruppo è terminato io e Vittorio non ancora paghi decidiamo di girare per Shangai e ci imbattiamo in un mercato molto particolare,molto colorato ricco di bancarelle colme di cibo, ma dall’odore in alcuni punti nauseabondo.

Le bancarelle espongono spiedini di scorpioni, di scarafaggi,di testicoli di animali, di cavallucci marini, di serpenti, di cavallette, di millepiedi e di tanti altri animali di cui non saprei dirvi l’origine, ma basti pensare che qui si usa dire che si mangia ogni cosa a quattro zampe tranne i tavoli e ogni cosa che voli tranne gli aquiloni. Credo di aver reso l’idea.

IX giorno Continua la visita a Shangai.

Si va verso Ovest al Tempio del Buddha di Giada famoso per le due statue di Buddha di giada bianca riportate in Cina dalla Brimania. Una di queste, il Buddha dormiente, che rappresenta l’entrata nel Nirvana, è molto rara. Ma la più famosa è quella del Buddha seduto alta 2 m e decorata con gioielli per un peso di 1000 Kg.

In tarda mattinata trasferimento all’aeroporto si parte per Xi’an.

A Xi’an pernotteremo all’Hotel Shangri-là Golden Flower.

A parte Pechino, Shangai ed Hong Kong a Xi’an ci sono forse i più lussuosi hotel a 5 stelle della Repubblica Popolare X giorno Qui visiteremo la Grande e la Piccola Pagoda dell’Oca Selvaggia, La Foresta di Stele, la Cinta Muraia ed il sorprendente Esercito di Terracotta.

La Grande e la Piccola pagoda dell’Oca Selvaggia sono le più famose pagode cinesi.

Il nome della prima risale a una leggenda riportata dall’India del Nord da Xuan Zang (monaco cinese che intraprese un lungo ed avventuroso viaggio nell’India del Nord) Si narra che una grande oca selvatica fosse caduta dal cielo in risposta alle preghiere dei monaci buddisti affamati. Invece di mangiarla i monaci la seppellirono in segno di gratitudine. La seconda aveva un altro nome ma ricevette questo, nel tempo, per la sua somiglianza alla prima.

Il Museo della foresta di stele è composto da 3 edifici .Il primo esibisce cronologicamente antiche immagini buddiste dall’inizio della Via della Seta alla fine della Dinastia Tang. Il secondo contiene circa 1100 tavolette in pietra dove sono scolpiti i testi antichi cinesi, compresi quelli di Confucio e di Mencio.Il terzo contiene sculture animali e fregi in pietra della dinastia Tang, bronzi e gioielli.

Ma arriviamo a quella che è l’attrazione principale di Xi’an Bingmayong l’esercito interrato di guerrieri di terracotta trovato per puro caso nel 1974 da un contadino che scavando un pozzo trovò queste statue a grandezza naturale di cavalli e guerrieri.

Si tratta di una piccola parte di una grande tomba; sembra che la necropoli coprirebbe 56 Kmq e che per scavarla interamente si dovrebbero dislocare 12 paesi e mezza dozzina di fattorie della zona. Tuttavia l’entrata ufficiale della tomba deve essere ancora trovata. Quando i guerrieri furono estratti per la prima volta avevano le guance rosa e le uniformi colorate. L’esposizione all’aria ha fatto diventare le statue nere. Le statue sono sistemate in una tipica formazione di battaglia in 11 colonne che comprendono ufficiali, soldati che tengono lance e spade e altri che portano carri. Molte delle lance e delle spade sono autentiche ed ogni statua ha un volto con caratteristiche proprie.

La sera ceniamo anatra laccata e altri tipici piatti della cucina cinese al The Tang Dynasty il ristorante è lussuosissimo, ma più della cena sono incuriosita dallo spettacolo nella sala vip … incredibile ma vero riesco ad intrufolarmi e a scattare foto indisturbata.

XI giorno Trasferimento all’aeroporto si parte alla volta di Guilin. Si pernotta all’hotel Sheraton.

La zona di Guilin deve la sua straordinaria bellezza alle formazioni calcare che spinsero in avanti il suo letto marino, al vento e alla pioggia che erosero le colline ed i picchi dando loro numerose forme e lasciandosi dietro grotte labirintiche.

La leggenda narra che le colline furono portate fin lì dal Re di Tutto sotto il cielo , grazie ad una frusta magica fatta dei capelli lasciati nella spazzola da una dea. Quella divinità aveva assunto i panni di una vecchietta, lasciando la frusta ai lavoratori. Ma il Re di Tutto l’aveva confiscata e stava portando via le colline verso il mare meridionale nel folle intento di colmare il reame oceanico del suo rivale, il Re Drago. Ma la Ragazza Squalo, fedele a quest’ultimo, fece in modo di rubare la frusta ed il Re di Tutto dovette abbandonare il suo piano. Da allora le colline sono rimaste dov’erano incantando innumerevoli generazioni.

Da visitare la Grotta del Flauto di Canna (il punto più incantevole è lo stagno sotterraneo dove le rocce immerse nelle luci tenui si riflettono nell’acqua in uno scenario simile ai paesaggi lungo il Li Jiang), la Collina Fubo (ai piedi della collina c’è una campana di bronzo di 2 t e vicino un pentolone che si dice abbia servito 1000 persone ed è incassata nel cemento), la Collina della Proboscide dell’Elefante.

Al di sotto della collina Fubo c’è La caverna della Perla Restituita la leggenda narra che nella caverna viveva un drago che usava una magnifica perla per illuminare la sua caverna. Una volta un ragazzo rubò la perla, ma la madre lo persuase a restituirla al proprietario. Il drago riconoscente li ricompensò generosamente.

Anche a Guilin Vittorio ed io la sera eravamo più propensi a girare la città che a dedicarci al dolce far niente Preferivamo ammirare i locali, i mercati ed i giardini pubblici del posto. XII giorno E’ stato dedicato ad una crociera in battello sul fiume Li Jiang. La crociera dura circa 5 h ed attraversa il paesaggio Karst dalle guglie affascinanti, molte con rocce verticali che si levano dalle pianure. I poeti del passato hanno battezzato le più strane con nomi quali Marito in attesa, Pennello della scrittura magica, Leone coraggioso a cavallo di una carpa, Cammello che attraversa un fiume.

Nel tardo pomeriggio trasferimento all’aeroporto e partenza per Hong Kong.

Vi ricordo che ad HK la moneta non è più il renminbi ma il dollaro di HK.

Arriviamo a mezzanotte e pernottiamo all’Hotel Marco Polo Hong Kong.

Forza e coraggio siamo distrutti, ma è l’unica occasione per vedere l’isola di notte e domani è l’ultimo giorno del nostro viaggio di piacere.

Anche HK è un cantiere e nonostante l’orario gli operai sono all’opera.

Ci aspettavamo uno scintillio di colori per tutti i negozi prestigiosi ed i locali che ci sono, ma che peccato in giro ci sono pochissimi i turisti ed i locali sono stranamente vuoti .

All’Hard Rock gli avventori siamo noi ed un gruppetto piccolissimo di ragazzi sono circa le tre torniamo in albergo domani ci aspetta un intensa giornata XIII giorno Ore sette sveglia, colazione e via la Baia di Hong Kong ci attende Visitiamo il villaggio dei pescatori ad Aberdeen (o meglio quello che ne resta come attrazione per i turisti poche decine di barche adibite ad abitazione o ad orticelli) ed il Repulse Bay . Qui ci attende una bellissima spiaggia bianca per noi inspiegabilmente deserta.

Ci viene spiegato che i cinesi trovano disdicevole la pelle abbronzata perché i contadini, le persone più umili, sono abbronzati. Ci viene da ridere e spieghiamo che per noi occidentali chi è abbronzato è il simbolo di una persone ricca che ha la barca e che può permettersi viaggi in paesi tropicali .

Ed eccoci qua finalmente un sogno che si avvera la Baia è ai nostri piedi siamo al Victoria Peack a 400 m sul livello del mare che spettacolo.

Donne qui ad Hong Kong vi mensiono una delle più belle gioielleria che abbia potuto vedere.

Non fate il mio stesso errore se amate i gioielli resistete altrove perché qui non Vi sarà possibile.

Fra la Vip Kan Street e la Heung Vip Road trovate la Dynasty Jewellwry Manufacturer pluripremiata per le sue opere (io mi sono innamorata della Dancing Couple acquisto per me improponibile) Si pranza al ristorante panoramico Cafè Decò e poi il pomeriggio è libero.

Inizia i grande massacro io e Vittorio ci lanciamo per tutte le stradine adiacenti ai grandi e lussuosi magazzini (ci interessano poco e poi dentro l’aria condizionata è fortissima,mentre fuori fa caldo)e ci spingiamo nella parte più povera di Hong Kong ci hanno spiegato che tutta quella opulenza è di facciata e che sono molte le stradine povere ricche di mercati Bene non posso suggerirVi di farlo visto che ci siamo fortunatamente accorti di essere seguiti da un losco figuro, ma Pfuiii abbiamo ancora le gambe veloci o forse è stato lo spavento, ma siamo sfuggiti prontamente a chissachè!!! Personalmente sono distrutta,le gambe fanno giacomo giacomo, ma stoicamente devo sfruttare le ultime energie riposerò in aereo.

Si ritorna nel tardo pomeriggio in albergo e ci si prepara ai giochi di luce dei grattacieli ed ai fuochi di artificio nella Baia. Che spettacolo al suono di musica e luci i grattacieli si presentano ed al termine della presentazione iniziano i fuochi. Siamo migliaia ad assistervi, ma fortunatamente siamo riusciti a conquistare il nostro piccolo spazio per immortalare con la digitale lo spettacolo. Ecco io ero felice, la baia, la musica, le luci, i fuochi il giusto compagno di viaggio e che vuoi di più dalla vita?? Mmmmhhh no no nient’altro!! Ma come tutte le cose belle ahimè il tempo è trascorso, si riprendono i bagagli e si va in aeroporto.

La vacanza è finita si torna a Napoli al tran tran quotidiano, ma con gli occhi ancora ricchi di emozioni.

XIV giorno Italia Roma –Fiumicino.

Ahhh finalmente si respira mi godo una bella sigaretta ed il pensiero di ritornare a casetta mia.



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