Adriatica in bicicletta

Da Cattolica a Brindisi sui pedali: 700 chilometri in 10 tappe
Scritto da: Silvioinbici
adriatica in bicicletta
Partenza il: 21/05/2016
Ritorno il: 04/06/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €

ADRIATICA in BICI 2016, da Faenza a Brindisi

Silvio e Morena

Dal 21 maggio 2016 al 2 giugno 2016, 13 giorni di cui 10 in bici e 3 di sosta (Termoli, Vieste, Polignano).

Totale: km 700, dislivelli 2400 metri, ore in sella 50, Su SS16 km 120 di cui solo 30 impegnativi (gli altri sono su carreggiata larga con corsia di servizio a destra larga almeno 1 metro).

PREMESSA

Perchè lo abbiamo fatto? Per vivere un viaggio in autonomia anche vicino a casa e vedere fino a dove saremmo arrivati pedalando. Un forte stimolo personale era avere Brindisi come meta possibile ma non scontata e il Gargano come obiettivo turistico e sportivo da non mancare. La scelta dell’ Adriatica in fondo perchè c’è il treno come riserva, però attenzione che manca il trasporto bici da Termoli a Foggia.

GIORNO 1 (Qui comincia l’avventura): 21-05-2016 da Cattolica a Senigallia km 65

Siamo andati da Faenza a Cattolica in treno perchè fino a lì l’avevamo già fatta passando per Cervia.

Da Cattolica si attacca subito la salita verso la Panoramica di Casteldimezzo – Firenzuola di Focara e dopo un su e giù per totali 400 metri di dislivello si avviva a Pesaro. La panoramica è bella ( meglio nei giorni feriali fuori stagione come traffico ) con diversi punti sosta meritevoli. Da Pesaro seguire via Trieste e poi la ciclovia Adriatica fino a Fano poi per Senigallia quasi tutta ciclabile tranne 4 km di SS16 da Ponte Metauro a Torrette. Ci sono un pò di sottopassi per passare la ferrovia, ecco il più stretto. Prima carenza organizzativa: non mi ero dato la crema protettiva e il casco ha le fessure.

Pernotto al Palace Hotel per € 60, un pò datato ma comodo. Cena alla Pagaia, molto buono.

GIORNO 2 (Qui continuano le salite): 22-05-2016 da Senigallia a Porto Recanati km 65

Da Senigallia per il piacevole lungomare fino a Montemarciano poi bisogna fare 3 km di SS16 , ma era Domenica e senza traffico pesante, fino a Falconara e poi per la Flaminia costiera per 5 km. Prima di Ancona a Palombina Nuova si può fare una strada interna al prezzo di un pò di salita ma si evita il traffico e si arriva alla strada Provinciale 1 per il Conero Link percorso: https://www.google.it/maps/dir/43.6122494,13.4468012/43.6109788,13.5184584/@43.6015713,13.4744636,15.05z/data=!4m3!4m2!3e2!5i1

Strada bellissima, la Domenica però bisogna convivere con le motociclette, si arriva a Sirolo con 500 metri di dislivello. Sosta pranzo nel belvedere, sarei restato li.

Da Sirolo a Porto Recanati litoranea tranquilla e lungomare ciclabile.

Pernotto al B6B Zi Pasquale per € 60. Cena alla pizzeria Escobal che consiglio.

GIORNO 3 (Primi approcci con la SS16): 23-05-2016 da Porto Recanati a Alba Adriatica km 75

Tappa di trasferimento, oggi ci toccano 25 km di SS16 ma sopravviviamo perchè è quasi sempre larga e non tanto trafficata, il resto sono di lungomare e belle ciclabili. Trauma all’uscita di San Benedetto dove ci troviamo in uno svincolo autostradale e resto a pensare per un quarto d’ora poi passa un gruppone di ciclisti che mi urla di seguirli e infatti 200 metri dopo ritorniamo nella norma e cominciamo a farci avanti. A parte San Benedetto gli altri paesi non hanno molto da dire.

Ad Alba Adriatica la bici di Morena ha i freni a disco quasi finiti, seconda cerenza organizzativa, e dopo varie ricerche troviamo un meccanico che li cambia sia davanti che dietro per 50 Euro. Meglio in ogni caso portare la pastiglie di scorta perchè non è scontato trovare facilmente il modello giusto.

Pernottiamo all’ Hotel Doge **** per € 40, ottimo e panoramico. Cena di carne alla Reale Braceria, sono simpatico, economici e la carne buona.

GIORNO 4 (Abruzzo: ciclabili e brodetti) – 25-05-2016 da Alba Adriatica a Pescara km 50 + transfer da Pescara a Termoli in treno

In Abruzzo stanno rendendo ciclabile la costa e sono a buon punto, almeno fino a Francavilla a Mare. Bisogna a volte rientrare sulla SS16 per superare i fiumi più grandi.

Da Pescara a Termoli abbiamo preso il treno perchè dopo 4 giorni volevamo fare un giorno di sosta e da Termoli si può andare in gita alle Tremiti, inoltre la strada dopo Francavilla è stretta, curvosa, e in saliscendi per cui abbiamo scelto di diminuire I rischi.

Termoli ha un bel borgo e si gira piacevolmente. Pernotto al B&B Dimora Monsignore € 60, molto gentili e disponibili.

Cene: Brodetto imperdibile da Nicolino e fritto spartano e buono da Maramimmo

GIORNO 5 (Le Tremiti) – 25-05-2016 Prima sosta – Tremiti in nave e a piedi

La sosta ci voleva, è da tanto che volevo vedere le isole. Ci vuole circa un ora con il traghetto e costa 20 Euro A/R, se no la nave veloce ci mette 20 minuti di meno e costa 30 Euro. Abbiamo girato a piedi tutta San Domino e poi con la barca a San Nicola ( 5 Euro A/R ). San Domino è turistica con molte strutture buona per una vacanza balneare di scoglio, la spiaggia è bella ma una sola. San Nicola è quella storica, affascinante anche se molto malmessa. Un peccato

GIORNO 6 (Benvenuti in Puglia) – 26-05-2016 Da Termoli a Rodi Garganico km 90

Da qui fino a Foggia non abbiamo il treno che trasporta le bici, tantomeno deviando a Lesina per il Gargano per cui proseguire significa arrivare almeno a Manfredonia e allora bisogna crederci per forza.

E’ la tappa più lunga con 30 km di statale che temevo molto, ma si è rivelata larga, con una bella corsia a destra e poco trafficata per cui è andata più che bene. Però non c’era un posto dove sostare. Appena entrati in Puglia abbiamo avuto il benvenuto: un cagnaccio a guardia di un allevamento è passato da un buco della recinzione e ci ha rincorso sulla statale, fortuna che in quel momento non ci superava nessuno se no lo scarto a sinistra che ho fatto poteva essere fatale. Poco dopo al bivio per Lesina volevo fermarmi nell’ unico distributore-Bar (ESSO) ma sono stato cacciato da 4 cani di cui il più grosso mi ha inseguito fino all’uscita abbaiando e ringhiando. Avevo già incrociato in passato dei cani in Puglia ma erano assopiti e tranquilli , questo inizio ci ha preoccupato un poco e se gli accidenti mandati a chi li tiene o li tollera nel distributore faranno effetto peggio per lui. Dopo le strade sono secondarie e buone.

Ci siamo fermati in un bar a Lesina, a mangiare qualcosa a Torre Mileto e poi siamo arrivati a Rodi. Il panorama del lago di Lesina e l’inizio del Gargano mi riconciliano dopo l’esordio canino.

Pernotto all’ Hotel Solaria € 45 , accettabile. Cena alle Antiche Travi a base di maxi zuppe per cambiare, non male. Rodi è carina per una passeggiata.

GIORNO 7 (Il bello delle salite, e delle discese) – 27-05-2016 Da Rodi Garganico a Vieste km 50

Decidiamo di saltare Peschici che conosciamo bene e andare a Vieste per due giorni, in modo da riposarci prima della tappa più dura. Il percorso è breve ma in saliscendi e in totale abbiamo 500 metri di dislivello. Essendo vario e veramente bello e ci fermiamo spesso per il panorama. Pomeriggio passeggiata in spiaggia con immancabili cani, però tranquilli.

Pernottiamo all’Hotel Punta San Francesco € 50 che è in fondo al centro sulla punta prima della Chiesa, molto panoramico ( vedi foto sopra ) e caratteristico. Comodo in bicicletta o moto, meno in macchina. Cene alla Pizzeria Borgo Antico ( panoramica ) e da Skipper che è di migliore qualità.

GIORNO 8 (Seconda sosta) – 28-05-2016 In giro attorno a Vieste km 25 e passeggiate al mare

A Vieste voglio verificare I freni della mia bici, ma I meccanici locali mi danno l’impressione di volerne approfittare per cui torno indietro di una decina di km al Camping Villaggio degli Ulivi dove c’è uno svizzero che gestisce un bike shop specializzato Scott, molto gentile e professionale. Lo segnalo volentieri perchè organizza anche gite guidate in MTB. Oggi passeggiate nelle due spiaggie del paese e bagno

GIORNO 9 (Giornata in salita, ma per fortuna c’è Tommasino) – 29-05-2016 Da Vieste a Manfredonia km 70

Ci sono due strade possibili tra Vieste e Mattinata, la litoranea e la statale interna. Il primo valico a 400 metri alla Coppa di Santa Tecla ma ha molte salite e discese totalizzando quasi 1000 metri di dislivello, è più bella e panoramica. Il secondo valico a 600 metri e sale gradualmente per cui il dislivello resta tale, seppure sia una statale è pochissimo frequentata, non manutenuta e sconsigliata vivamente sia dai vigili urbani che dalla reception dell’hotel, piena di animali e poco sicura. Siamo solo in due, si tratta di 40 km senza nessun punto sosta e scegliamo la costa anche se più faticosa. Magari in gruppo e per fare una esperienza selvaggia può valere la pena la “statale”. Lo Svizzero di Vieste avrebbe fatto questa, ma è abituato ad andare per boschi.

Iniziamo subito a salire, poi a scendere poi fino alla Testa del Gargano, che meraviglia, si attacca la salitona di 400 metri in 8 km, sarà una pendenza media del 5%, ma con i bagagli e senza tregua la faccio fermandomi tante volte. Inizia una bella discesa e dopo 6 km dal passo c’è un provvidenziale bar. Ma non è finita, prima di Mattinata un altra bella salita e dopo si risale a 200 metri per non fare la galleria vietata alle bici che non avrei fatta comunque.

Sosta in un bagno di Mattinata prima di ripartire. Verso le 15 arriviamo a Manfredonia e cerchiamo da dormire perchè quello che avevamo trovato con booking è un pò fuori mano. Chiediamo a un ristorante che ci dice di avere un B&B molto bello e con piscine, c’è una festa ma alla sera se ne vanno. Tra aspettare che il titolare si liberi dal pranzo, che trovi chi ci deve accompagnare, che ci incontriamo e che ci facciano entrare passano 3 ore, siamo stremati. Il posto è incredibile, in un sotteraneo di un condominio grande e kitch con un salone e un paio di stanze con finte finestre aperte comunicanti con bagno e salone della festa. Ormai ci siamo. Sarà anche un pò umido, ma siamo stanchi e si dorme.

Dormiamo al B&B La dolce Vita per € 60 con colazione risicata e mangiamo al Ristorante La dolce Vita che a pranzo sembrava bello, ma si è rivelato deludente.

Giornata faticosa per il percorso, peraltro spettacolare, per la ricerca del B&B, ma per fortuna a Manfredonia cìè la gelateria Tommasino; un chiosco frequentatissimo e organizzatissimo vicino al castello con un gelato veramente superlativo che vale una deviazione. Tutto il resto di Manfredonia è da dimnenticare.

GIORNO 10 (Adesso ci crediamo) – 30-05-2016 Da Manfredonia a Trani km 80

Siamo al 70% del percorso e le salite sono finite, vuoi che non ce la facciamo? Il percorso da Manfredonia a Zapponeta e poi a Margherita di Savoia è di strada statale larga e poco trafficata, uniche criticità l’ingresso e l’uscita dai paesi perché a destra ci sono tombini, buche e radici, il traffico aumenta quindi è più problematico. Ci salviamo con qualche marciapiede e passando per I centri storici anche contromano. Ci sono pochissimi insediamenti in ambiente selvaggio e spoglio, regnano le cipolle. Le saline sono rosse ed è un bello spettacolo, il tutto da l’idea dell’ isolamento.

I paesi della costa, a parte Margherita ripropongono la struttura Castello, Cattedrale, Porto e sarà così in avanti. Qualcuno è più spettacolare e Trani è un gioiello; ci arriviamo a metà pomeriggio con caldo e sole, la cattedrale è abbagliante.

Pernotto al B&B da Gildo da € 53 che ci da una camera diversa da quella concordata, è al PT e con la doccia non separata , ma alla fine non è malaccio. Cena alla Taverna Portanova, molto buona.

GIORNO 11 (Bari o non Bari – SS16 o non SS16) – 31-05-2016 Da Trani a Polignano km 50 + 20 in treno

In diversi ci hanno sconsigliato di attraversare Bari per via di qualche rischio scippo, della impossibilità di abbandonare le bici per visitare la città vecchia e del traffico in avvicinamento e uscita. Considerando questo e visto che siamo un pò stanchi si è deciso di prendere il treno poco prima e scendere poco dopo, stiamo nel predellino vista la impossibilità di caricarle dove c’è l’apposito pittogramma. Infatti vista dal treno non avrebbe aggiunto nulla. Giovinazzo invece merita una piccola sosta.

Arriviamo a Polignano per stare 2 notti in modo da essere pimpanti per l’ultima tappa del 2 giugno.

Facciamo quasi sempre la SS16 vecchia che non ci da problemi ed è più scorrevole.

Polignano è bella e ha anche avuto recente notorietà cinematografica percò è un pò più cara, staremo 2 notti comunque.

Pernotto al Holiday Home Casa Marianna € 60 senza colazione dopo trattativa e cena alla Leo’s Braceria

GIORNO 12 (Bari va vista) – 01-06-2016 In treno

Andiamo a visitare la città vecchia e le cattedrali, ne valeva la pena. Me la aspettavo più degradata e dall’apparenza rischiosa. Il centro Vecchio non è stato così, niente a che vedere con Palermo o Napoli. Pranzo con ennesima focaccia Barese presa in un forno affollatissimo, sempre buona. Vale tuttavia per Bari quello che è anche negli altri paesi attraversati e cioè che appena fuori dal ristretto centro l’immondizia dilaga, a volte non raccolta, molto spesso abbandonata volutamente in posizioni dove non verrà mai raccolta anche in aperta campagna portandogliela. Ma allora non valeva la pena portarla direttamente in una discarica ? Chissa ? Cena con panino gourmet ( tonno crudo , pomodoro e stracciatella ) alla Pescaria, può valere la pena.

GIORNO 13 (Ce l’abbiamo fatta) – 02-06-2016 da Polignano a Brindisi km 80

Con il senno di poi si poteva prolungare la tappa precedente a Monopoli che merita una visita sia per il centro storico che per il lungomare tutto sistemato e fruibile, si sarebbe anche accorciata l’ultima tappa, ma va bene lo stesso.

Il vento da qualche giorno era quasi sempre a favore, a volte al traverso. Oggi si è mantenuto buono fino a 30 km dalla fine girando poi contro. Le strade di oggi sono state quasi completamente ciclabili, secondarie o complanari per cui nessun problema di traffico. A sud di Bari il paesaggio cambia ed è più bello e verde rispetto alla parte nord. Comincio a sentirmi a casa.

Pranziamo a Torre Santa Sabina con Focaccia, poi scopriamo che a Villanova c’era un forno migliore.

Arriviamo a Brindisi verso le 16 per la litoranea documentando con foto l’impresa da tutte le angolature possibili. E quando mi ricapita.

Dopo 700 km pedalati in10 tappe, 150 km in treno e un solo sedere disponibile siamo arrivati alla meta.

GIORNO 14 (Backstage) – 03-06-2016 Organizziamo il rientro

Oramai ci siamo rilassati e abbiamo voglia di tornare a casa, nonostante il piacere di stare con gli amici Brindisini. E poi da due giorni I miei calcoli renali si fanno sentire.

Le bici potrei provare a portarle sull’Intercity smontando le ruote, il manubrio e i pedali, forse anche il portapacchi riducendole a un pacco ciascuna dentro le misure 110x80x40. Gli intercity sono pieni fino a lunedì 6 e so che le accettano più volentieri se messe nelle apposite sacche portabici che si trovano anche al Decathlon. Sulla Frecciabianca che prenderemo domani non si può. Accetto la disponibilità di amici Brindisini a portarmele più avanti quindi compro 2 teli con anelli 2×3 metri ( bastava 2×2 ) nastro da pacchi e cordino e faccio due pacchi dopo avere smontato pedali, ruota anteriore, sella e manubrio.



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