Tutto quello che nessuno ti dice

Da quando siamo in pensione abbiamo deciso di fare tutte le ferie mai fatte, vedere tutti i posti mai visti e toglierci la voglia di crociere. E di crociere ne abbiamo fatte diverse, ma quest'anno abbiamo scoperto che parecchie persone raccontano un sacco di balle. Per esempio, la classica crociera ai caraibi è una massacrata che comincia e...
Scritto da: Mimir
tutto quello che nessuno ti dice
Partenza il: 07/03/2009
Ritorno il: 01/04/2009
Viaggiatori: in coppia
Da quando siamo in pensione abbiamo deciso di fare tutte le ferie mai fatte, vedere tutti i posti mai visti e toglierci la voglia di crociere.

E di crociere ne abbiamo fatte diverse, ma quest’anno abbiamo scoperto che parecchie persone raccontano un sacco di balle.

Per esempio, la classica crociera ai caraibi è una massacrata che comincia e finisce con undici ore di volo per poter stare quattro/cinque giorni sballottati di qua e di la tra le isole, non tutte bellissime come dicono i cataloghi, e con pochissimo tempo per godersele. Sperando che il tempo sia bello.

L’unico vantaggio è che, se scegli bene il periodo, può capitarti di avere una settimana di sparapanzi al sole quando in italia si gira col piumino.

Dunque, premesso che se vuoi scegliere periodo e cabina, devi prenotare un anno prima…E meno male che l’abbiamo fatto, prendendo un esterna col balcone, poi devi anche espletare tutte le pratiche per poter entrare in USA…Poi arrivi li e scopri che la famosa e temuta dogana americana non è poi niente di spaventoso e passi in un attimo.

Quest’anno abbiamo scelto di fare due crociere in una : un giro nei caraibi e la famosa “traversata atlantica” tanto decantata come “una cosa che bisogna assolutamente fare”.

Il primo giro comprendeva : Miami – S.Juan – S.Thomas – La Romana – Grand Turk e ritorno a Fort Lauderdale.

E il tempo non era proprio estivo, faceva appena un pò più caldo che da noi.

Dunque, quando a bordo ci sono gli americani, la spinta allo shopping è terrificante : più che andare in spiaggia (a parte che i caraibi non son più belli della sardegna) i giri son tutti indirizzati a comperare sigari, liquori e gioielli.

Approfittano del duty free.

Il tempo in marzo nei caraibi superiori: freddino, meno male che ci eravamo portati qualcosa di caldo da metterci perchè il vento non ci ha mai dato tregua. E non date retta che portare un ombrello a bordo porta jella : portatene uno per uno e tenetelo sempre in borsetta…Se vi va bene, è un riparo contro il sole, se vi va male, non vi inzuppate con gli improvvisi scrosci di pioggia.

I posti : mi aspettavo chissà cosa, una delusione specialmente le spiagge che non sono poi così da sogno come si vede nei cataloghi. E il mare, pieno di coralli e ricci nascosti.

Sbarcati gli americani, che fino a ieri ci hanno rotto le scatole con le loro “camicie a fiori”, come canta una canzone… La nave va in letargo.

Inizia il secondo giro : Fort Lauderdale – Nassau -Isla Catalina – St.Marteen – Guadalupa – Barbados – Tenerife – Madera – Barcellona – Savona.

Di tutti i posti visitati, direi che St.Marteen, Guadalupa e Barbados sono quelli più caraibici: musica, colori e belle spiagge.

La delusione più grossa : Nassau La location più piacevole : Isla Catalina, l’isola è tutta per noi Certo che non si può pretendere di vedere tutto in mezza giornata, ci son stati momenti che ci siamo chiesti perchè tutti magnificano ‘sta crociera ai caraibi che non è proprio niente di che.

Il problema grosso è incominciato quando, lasciata l’ultima isola, ci siamo lanciati sull’Atlantico.

A parte l’onda lunga che non dà fastidio più di tanto, anche se io sono una che patisce il mal di mare, il problema vero è il vento… Normalmente a 50/70 all’ora e freddo. Cinque giorni di mare, senza potersi mettere al sole (santa l’idea di prendere la cabina col balcone, almeno qualche ora di sole al riparo dal vento) perchè con il vento sul ponte che ti porta via e ti gela, sono di una pallosità mortale. E certo, se le navi una volta andavano a vela, ovviamente nella traversata ci sta il vento… Ma nessuno te lo dice : ti raccontano tutti che è un esperienza meravigliosa. Busiàrd… E poi quando esci dalla corrente del golfo, piombi improvvisamente nell’inverno, già da Tenerife fà freddo e piove. Quando siamo arrivati noi, il Teide era imbiancato, non si poteva andare su al belvedere perchè la strada era gelata. Stessa cosa a Funchal : il belvedere era chiuso per il troppo vento e il nevischio che rendeva scivoloso il sentiero di pietra.

E poi il mare finalmente si fa sentire: entri nel mediterraneo e devi attraversare il golfo del leone, e qui il mare è sempre mosso o agitato. Morale della favola, l’ultima settimana non vedi l’ora di tornare a casa.

Un consiglio ? A meno che non vi piaccia stare in nave come si sta in albergo, non fatela.



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