A Budapest in auto per Capodanno

Un super-mega-gruppone di 18 amici in viaggio per l'ultimo dell'anno nella capitale ungherese alla ricerca di una bella città e divertimento
Scritto da: Giorgia Bonacina
a budapest in auto per capodanno
Partenza il: 30/12/2014
Ritorno il: 03/01/2015
Viaggiatori: 18
Spesa: 500 €
Ok, partiamo dal fatto che viaggiare in tante persone è veramente un delirio, ma a quanto pare… ci piace così! Ogni viaggio siamo sempre di più e, per questo Capodanno, siamo partiti alla volta di Budapest in ben 18 persone, ragazze e ragazzi tra i 21 e i 23 anni. Non è la prima volta che partiamo per una vacanza in stile “gita di classe”, ma questa volta ci siamo veramente messi alla prova! (neanche nelle gite alle superiori eravamo così in tanti!). Un mesetto prima della partenza abbiamo prenotato online un ostello, due camerate complete, che ci è costato 26 euro a notte a testa: l’Interflat Hostel situato nel quartiere di Oktogon. Ostello piccolo, noi ne occupavamo più della metà, ma pulito anche se modesto; sicuramente si può trovare qualcosa di meglio, sia per posizione, non proprio in centro, che per prezzo. Ovviamente, come si dice dalle mie parti, siamo dei “mal tra insem” (traduzione brianzolo-italiano: non esiste, ma sostanzialmente dei disorganizzati e confusionari) e quando ci siamo svegliati ed accorti che avremmo dovuto prendere il volo, i prezzi erano diventati troppo alti, abbiamo quindi optato per una mega spedizione in macchina stile carovana.

Indice dei contenuti

Primo giorno

Eccoci quindi il 30 dicembre diretti verso est con un pullmino, preso a noleggio, e tre auto. Google Maps segna circa 950 km partendo da Lecco e noi un po’ al buio, senza sapere bene cosa ci aspettasse, partiamo all’avventura.

Devo dire che il viaggio è risultato molto meno pesante di quello che pensavo, una volta presa l’autostrada a Bergamo, si arriva a Budapest non facendo un paesino, una strada secondaria, ecc… tutta autostrada! Arriviamo a Trieste dove, in uno degli ultimi autogrill prima della frontiera, acquistiamo sia la vignetta slovena, che quella ungherese. Per la Slovenia c’è una vignetta come quella svizzera da attaccare sull’auto, mentre quella ungherese non è fisica, bisogna solo segnalare la targa del mezzo e conservare lo scontrino (spesa totale circa 15 euro per entrambe).

Tutto scivola tranquillo e regolare, fin troppo tranquillo! Per km e km non troviamo più di una o due macchine, soprattutto in Slovenia, zero traffico. Dopo varie pause (pipì, cibo, sigaretta e benzina) arriviamo finalmente a Budapest in circa 11 ore, e senza particolari problemi arriviamo all’ostello e parcheggiamo i mezzi in un parcheggio coperto a pagamento consigliato dai gestori dell’ostello stesso… quanto mai! Ci comunicano i prezzi completamente sbagliati e, a fine vacanza, al posto dei 40/50 euro per mezzo che pensavamo di pagare , ci becchiamo una bella stangata di 100 euro. A saperlo ci avremmo pensato due volte e forse l’avremmo lasciata in una stradina secondaria.

Sistemati in ostello usciamo per cenare e andare a fare un giretto, senza pretesa di andare a fare serata, giusto per mangiare e bere qualcosa.

Un po’ la stanchezza, un po’ il fatto che in 18 (come testeremo più volte) mangiare in un pub, ristorante, ecc… è veramente un’impresa… puntiamo a una specie di kebabbaro che ci appare abbastanza decente. Incontriamo altri 4 ragazzi del nostro paese che sono a Budapest già da qualche giorno e andiamo tutti insieme in centro in un locale molto particolare che, però, vedremo due giorni dopo, in quanto c’era una fila assurda fuori.

Ripieghiamo su un pub, modesto normalissimo, dove ci sediamo e ordiniamo da bere.

Prima svolta positiva della vacanza: il cambio fiorini-euro sul prezzo della birra! Quasi ovunque si trova la media a 350 fiorini (circa 1 euro…1 euro sono circa 300 fiorini), circa 3euro le birre più particolari (d’importazione o ad alta gradazione). Convenienza che riscontreremo poi solo nella birra, più che nei cocktail, e un po’ nel cibo, per il resto la vita ha un costo inferiore all’Italia, ma non di molto.

Tiriamo le 4 e poi ci dirigiamo in ostello a piedi, sia santificato Google Maps.

Secondo giorno

Verso le 9, i più mattinieri del gruppo, sveglia e subito fuori con l’obbiettivo di un’immediata colazione, data anche la scarsa cena della sera precedente. Dall’ostello ci muoviamo a piedi verso il centro ed è in questo momento che il mio animo di Tripadvisor addicted esce prontamente e app alla mano trovo il Book Cafe vicino alla fermata della metro dell’Opera. Consigliatissimo! Bar, ma fanno anche pasti, elegantissimo, chic e sicuramente d’effetto, posto al secondo piano di una libreria è l’interno di un palazzo d’epoca con specchi, poltrone, divanetti, soffitto decorato. Insomma, molto figo. Consumiamo un abbondante colazione, io per un the e una fetta di torta (alle carote, buonissima!) mi sembra di aver speso circa intorno ai 1500 fiorini, 5 euro circa. Usciti da qui ci incontriamo con il resto della combriccola e ci dirigiamo verso il Parlamento, sicuramente uno degli edifici più belli di Budapest, situato sulle sponde del Danubio. Da lì passeggiamo sul lungo fiume verso il Ponte delle Catene (bellissimo ponte, da cui si possono vedere le due sponde, da vedere anche illuminato!) che ci porta a Buda, sulla sponda opposta dove situa la funicolare che porta alla collina con il palazzo reale. Un po’ affamati decidiamo di cercare un ristorante per pranzare e capitiamo per caso in un ristorante belga (ci sono un sacco di ristoranti stranieri che fanno anche specialità ungheresi) il Pater Marcus, circa 100 metri dalla funicolare. Niente male, grande scelta di birra e tutti abbiamo apprezzato i vari piatti, io, neanche a dirlo mi sono buttata su del gulash, molto curiosa di provarlo, e sono rimasta piacevolmente sorpresa. Anche qui la spesa è abbastanza contenuta, avremo speso, chi più chi meno, circa 10 euro a testa.

Usciti dal ristorante, riattraversiamo il Ponte delle Catene e ci dirigiamo verso Vörösmarty ter, la piazza centrale,vicino al Four Season (se non avete la fortuna di alloggiarci, passate a vederlo: fantastico! Davanti al Ponte delle Catene). Ci sono ancora i mercatini di Natale facciamo un giro tra bancarelle e negozi lì intorno, poi prendiamo la metro e torniamo in ostello pronti per la serata di Capodanno! Una fregatura, almeno, è d’obbligo! Quindi questa volta la prendiamo nella scelta del ristorante per la cena, Oktogon bistrot, se ci capitate vicino, lasciate stare…paghiamo più del prezzo normale, dato la serata, e per 15 euro c’è brindisi e cena che poi scopriamo essere un self service veramente squallido, condito con un freddo assurdo all’interno, doveva essersi rotto il riscaldamento o qualcosa del genere, ma dato il freddo fuori, la cosa non è stata affatto piacevole! Dopo una tappa McDonald’s, per rimediare a un po’ di fame, rimasta ritorniamo in piazza Vörösmarty per aspettare la mezzanotte. C’era molta gente, ma niente di eccessivo, a parte qualche fuoco d’artificio volante, ma niente di che. Alcune bancarelle vendevano birra, vino e una specie di vin brulè. Finalmente la mezzanotte, fuochi, auguri, baci e abbracci e …un sacco di freddo. Decidiamo di andare a ballare, i miei piedi vicini all’ibernazione ringraziano. Andiamo al Fogashaz, un locale in un edificio abbandonato, ma a Budapest ce ne sono molti di questo tipo, pieno di cianfrusaglie, poltrone strane, sale, salette, non tutte belle e pulite, ma molto particolare e d’effetto. L’unico particolare: faceva freddo essendo semi all’aperto ( dove si ballava c’era solo un tendone e poco più), ma si sa, a Budapest il ballo col Woolrich è molto in! Paghiamo 2000 l’ingresso e all’interno i cocktail costano 1400 fiorini, mentre la birra meno circa 500, tutto sommato è stata una bella serata, anche la musica era bella. Alle 6 del mattino stremati torniamo in ostello, sempre con l’aiuto del santissimo Google Maps.

Terzo giorno.

Date le ore piccole ci svegliamo, quelli che si sono svegliati, verso mezzogiorno, ci prepariamo e usciamo. Colazione veloce da Mc, quello della stazione: il più bel Mc mai visto! Sembra una stronzata, ma andateci è veramente da vedere! Poi metro, piazza Vorosmarty, Ponte delle Catene e funicolare per andare sulla collina. Coda infinita per prenderla, quindi optiamo per andare a piedi, nulla di infattibile, in 10 min raggiungiamo il palazzo reale. Da lì si gode di una vista fantastica del Danubio e di tutta Pest, spettacolare il Royal Palace, la Chiesa di San Mattia e i Bastioni dei Pescatori. Orario migliore per visitare questa parte di Budapest: sicuramente al tramonto! (in questo periodo circa le 3/4 del pomeriggio…). É da qui che si può vedere il Parlamento illuminato, una volta diventato buio, spettacolare, ma anche la stessa chiesa e i Bastioni, meritano il tempo trascorso.

Affamati ci fermiamo in un ristorante lì vicino: Arany Hordo, non male! Se ci andate sedetevi da basso, è una serie di cuniculi nella roccia. Molto carino e buoni i piatti, inutile dire che ho mangiato anche qui gulash. Prezzi contenuti, meno di 10 euro per gulash, riso, coca cola.

Finito scendiamo dalla collina, torniamo dalla parte di Pest e dopo aver fatto un veloce giro torniamo in centro dove facciamo un giro per negozi.

La sera andiamo a mangiare in un ristorantino un po’ fuori, non distante dall’ostello e per concludere la serata decidiamo di tornare nel locale che volevamo vedere la prima sera.

Una vera piacevole sorpresa! Se andate a Budapest dovete assolutamente passare dallo Szimpla Kert! Un bar veramente particolare, sempre stile edificio abbandonato all’esterno, ma dentro particolarissimo. Spiegarlo a parole è veramente difficile, date un’occhiata alle foto su Tripadvisor, ci sono una serie di stanzine, scale a chiocciola, poltrone ricavate da vasche, macchine, copertoni, … merita di passarci qualche ora una sera per bere qualcosa.

Quarto giorno.

Purtroppo arriviamo all’ultimo giorno prima della partenza, e le cose da vedere sono ancora molte, dovremo tagliare qualcosa sicuramente dal programma.

Decidiamo di andare la mattina al mercato al coperto, il Central Market Hall, dato che vi eravamo passati una sera quando era già chiuso e ci aveva abbastanza incuriosito.(Lì davanti c’è un pub, il For Sale, andateci è particolarissimo, foglietti attaccati ovunque su tutte le pareti.)

In realtà, mi ha deluso un pochino; è da vedere, ma molto per turisti ed era affollatissimo. Carina la struttura e comunque fare un giro tra le bancarelle permette di comprare qualche souvenir che difficilmente ho visto altrove a Budapest. Quindi dopo aver comprato l’immancabile shottino di ricordo e delle confezioni di paprika (non mi bastavano le quintalate mangiate lì, dovevo anche portarla a casa!), decidiamo di andare alla metro per puntare all’ultima tappa: piazza degli eroi.

Questa è l’unica attrazione veramente distante dal centro e da tutto il resto, qui la metro è d’obbligo, ma non si può assolutamente perdere!

Foto di rito alla piazza, alle statue e poi una bella passeggiata nel parco Varosliget vicino dove, in inverno, c’è un’enorme pista di pattinaggio, il castello di Vajdahunyad e le terme.

Il castello merita molto, è un’insieme di stili architettonici diversi ed è molto bello, anche se l’abbiamo visitato solo esternamente.

Dopo una lunga e attenta riflessione abbiamo deciso che non ce la sentivamo proprio di fare le terme, dopo 4 giorni di freddo pensare di metterci in costume non ci ispirava proprio, ma molte persone che conosco che sono state qui hanno detto che sono un’esperienza da fare, magari con climi più miti; anche la coda all’ingresso ci ha convinto a desistere.

Verso le sei decidiamo ti tornare verso casa, scendiamo qualche fermata della metro prima della nostra e passeggiamo un po’.

Ormai il nostro viaggio volge al termine, la sera dopo aver pranzato c’è chi subito di arrende al letto, per accumulare le forze per il viaggio di ritorno, e chi va in centro per bere qualcosa, poi tutti a nanna! Ci aspetta un lungo viaggio!

Considerazioni finali

Budapest mi è piaciuta veramente tanto come città! Secondo me la cosa più bella da fare è passeggiare a tempo perso, perché oltre ai monumenti principali di rito, è bella tutta, sia architettonicamente che come aria, vita. Anche per questo abbiamo usato poco i mezzi, solo la metro, e alcuni di noi di notte i taxi. Se siete dei buoni camminatori, e soprattutto se siete curiosi: camminate, camminate! Anche perchè non è enorme, gran parte è fattibile a piedi.

La metro è comoda e abbastanza efficiente, la corsa singola costa 280 fiorini, poco meno di un euro, ma noi abbiamo sempre optato per l’abbonamento giornaliero di gruppo (max 5 persone) che ci permetteva di prendere i mezzi per 24 ore. Chiude intorno alle 11.30 mezzanotte e quindi per tornare a casa di notte è meglio prendere un taxi, ma io sono sempre tornata a piedi con il mitico Google Maps; i prezzi dei taxi sono ragionevoli e non proibitivi.

L’ho trovata molto pulita e sicura, anche la notte non vi era alcun problema a girare a piedi.

Unica pecca: il freddo, faceva veramente molto freddo a Capodanno, e spesso faceva freddo anche nei locali. Se giri tutto il giorno la sera sei veramente un ghiacciolo. Ci tornerei volentieri, ma forse in primavera o in autunno.

Il costo della vita è inferiore all’Italia, ma non di molto, e solo su alcune cose. È più economico mangiare e bere, ma per il resto grandi differenze non ci sono, differenze economiche sono date dal cambio euro fiorino.

Purtroppo non siamo riusciti a vedere tutto, ci mancavano alcune cose e quindi, non so se mai accadrà, ma sarò molto contenta nel caso succedesse di tornarci, magari con qualche grado in più!

Guarda la gallery
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Royal Palace dal Ponte delle Catene

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Chiesa di Mattia

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Book Cafe

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Pista di pattinaggio

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Bastioni dei Pescatori

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Piazza degli eroi



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