Combinato, scombinato

L'allegra compagnia è composta da un gruppo di 4 amici (Barbara, Fabio, Gianni e Monica) all'avventura verso le isole di Capo Verde....destinazione isola di Sal e isola di Sao Vicente, tutto in una settimana! Decidiamo di prenotare un combinato su queste due isole nonostante avendo a disposizione solo una settimana, per cercare di vedere quanto...
Scritto da: Barbara 72
combinato, scombinato
Partenza il: 10/08/2005
Ritorno il: 17/08/2005
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
L’allegra compagnia è composta da un gruppo di 4 amici (Barbara, Fabio, Gianni e Monica) all’avventura verso le isole di Capo Verde…Destinazione isola di Sal e isola di Sao Vicente, tutto in una settimana! Decidiamo di prenotare un combinato su queste due isole nonostante avendo a disposizione solo una settimana, per cercare di vedere quanto più possibile visto che già dal catalogo sembrano meravigliose; così, già carichi e pronti psicologicamente ad una vacanza tutt’altro che rilassante, prima di partire prepariamo i nostri itinerari su tutto quello che desideriamo vedere.

Il nostro viaggio consiste in un pacchetto di 4 notti in all inclusive al villaggio Brixia Crioula sull’isola di Sal e 3 notti in pensione completa al Mindelhotel sull’isola di Sao Vicente completo di trasferimenti agli areoporti e biglietti dei voli interni. Un pò caro, ma abbiamo deciso di non farci mancare nulla e di avere una vacanza senza problemi, avendo tutto organizzato.

Il giorno 10 agosto partiamo da Milano con un volo italiano della compagnia Neos: qualità eccellente, ottimo il servizio a bordo e puntualità strabiliante, siamo arrivati addirittura in anticipo! Già le cose si mettevano bene, tutto era cominciato per il meglio.

Arriviamo a Sal che sono le 22.30 passate e già l’isola si presenta con il suo clima caldo ma molto ventilato e con la sua assenza di zanzare (per la mia gioia!), cosa che non è dispiaciuta a nessuno di noi, visto che veniamo dalla Pianura Padana sempre afosa e piena zeppa di zanzare.

Arrivati al Club Crioula veniamo subito catalogati con un braccialetto di riconoscimento, cosa che ci lascia indifferenti perchè per noi l’importante dell’all inclusive è il cibo a volontà e poter usufruire di tutti i servizi. Ci vengono affidate le chiavi dei nostri alloggi che, fortunatamente come avevamo richiesto, sono due bungalow adiacenti che da subito ci sembrano molto confortevoli.

Il giorno seguente dopo qualche minuto per prendere dimestichezza con il villaggio, decidiamo subito, visto la scarsità di tempo a nostra disposizione, di andare a fare una visita al paese di S. Maria per cercare qualcuno che abbia voglia di portarci a fare il giro dell’isola. Qui si presenta uno scenario completamente diverso a quello a cui siamo abituati di solito: il paese è molto essenziale, diciamo anche che non è molto pulito, le case sono per metà finite e per metà ancora in costruzione, ci sono cani ovunque, negozi di italiani, negozi di cinesi (questo non cambia mai in qualsiasi parte del mondo), ma soprattutto è il regno dei senegalesi…E questo lo impariamo subito. Non facciamo in tempo a mettere piede a S. Maria che subito veniamo “assaliti” da una marea di senegalesi che cercano di convincerci a seguirli nelle loro fabbriche per cercare di venderci qualsiasi cosa. All’inizio siamo spaesati ed anche un pò affascinati da tutta questa diversità che ci circonda, ma dopo ore in cui cerchiamo di spiegare che siamo appena arrivati e che per il momento siamo solo in esplorazione, non ce la facciamo più e cerchiamo di uscire da questo vortice e di ritornare verso il pontile che ci riporta alla spiaggia e quindi verso la libertà. I capoverdiani sono l’esatto opposto dei senegalesi, sono persone cordiali e riservate, e molto disponibili, mai invadenti. Lì troviamo un negozio che organizza tour e visite praticamente ovunque…Questo posto fa al caso nostro e così ci accordiamo per un giro dell’isola in pick-up con una guida del luogo per il giorno seguente (per la modica cifra di 15 euro a testa – in villaggio per fare tutto il giro ci sono due escursioni diverse e ci vogliono 57 euro a testa).

Molto soddisfatti del nostro accordo torniamo verso il villaggio dove passiamo il pomeriggio a trastullarci in piscina ed a prendere il sole, che qui ti ustiona anche se c’è nuvoloso perchè con la sua brezza fresca costante ti accorgi di esserti ustionato solo troppo tardi e così le protezioni 15 e 30 che ci siamo portati ci evitano di essere color aragosta. L’animazione del villaggio non è molto coinvolgente ma noi non ce ne curiamo perchè non siamo amanti di questo genere di cose, preferiamo decidere da soli cosa fare. A questo punto vi chiederete: come mai hanno scelto il villaggio se dell’animazione non gliene importa niente? La componente fondamentale è nell’avere cibo e bere a qualsiasi ora del giorno e di poter godere della comodità di un villaggio sia dal punto di vista degli alloggi, ben curati e confortevoli, dell’assistenza del tour operator in caso di necessità, della piscina, ecc., ecc.

Sveglia alle 7.00 e siamo pronti per cominciare la nostra avventura alla scoperta delle meraviglie dell’isola di Sal. Dopo un’abbondante colazione, alle 9.00 abbiamo appuntamento a S. Maria con Max che ci deve presentare la nostra guida locale. Puntuale troviamo Antonio (dice che questo nome è più facile per noi italiani) che ci carica sul suo pick-up per portarci come prima meta a visitare la cittadina di Espargos. Subito si presenta un pò meno fatiscente di S. Maria, con case colorate, macchine, persone che vendono la frutta ai bordi delle strade, negozi, ci sembra un pò più viva, ma soprattutto nessuno insiste per farci comperare souvenir.

Dopo la visita ad Espargos, proseguiamo verso il porto ed “Antonio” ci spiega alcune cose dell’isola, ci racconta della sua famiglia, del cibo, ci fa proprio da cicerone su qualsiasi argomento. E’ per questo che abbiamo preferito lui al tour organizzato dal villaggio…E non abbiamo sbagliato! Nel frattempo ci dirigiamo verso Ragona e Buracona dove ci aspettano le famose piscine naturali dell’isola di Sal, la strada è sterrata e passiamo praticamente in mezzo al deserto. Qui si vedono solo sabbia, qualche albero piegato dal vento e qualche capretta un pò magrolina; è meraviglioso vedere paesaggi completamente diversi dai nostri.

Dopo un bel pò di strada arriviamo finalmente alle piscine naturali, delle insenature negli scogli che vengono riempite dalle onde del mare e formano così delle piscine naturali dove l’acqua è così trasparente e verde che ti viene voglia di tuffarti solo a vederle. Ma la cosa più strabiliante Antonio ce la fa vedere dopo un altro pezzo di strada, una grotta naturale dove si può vedere il fondo azzurro e dove ci spiega che i sub riescono a passare dall’altra parte degli scogli. Bellissimo! Credevamo di avere visto tutto, ma lui ci porta dietro a degli scogli, attraverso una parete scivolosa per farci ammirare una bellissima grotta scavata nella roccia, raggiungibile solo a piedi, dove si trova una piccola piscina d’acqua trasparente piena di pesci, anche questa riempita dalle onde dell’oceano e dove non possiamo non fare un bagno. Semplicemente meraviglioso nuotare in mezzo ai pesci, vedere sotto di sè il fondo con le rocce bianche e sopra la volta rocciosa della grotta.

Dopo questo bagno spettacolare ci dirigiamo verso le Saline di Pedra de Lume. Qui Antonio ci lascia per un oretta e noi ci addentriamo in questo paesaggio lunare composto da montagnole di sale bianchissime e laghetti in miniatura dal colore viola-arancio. In uno di questi decidiamo di sperimentare il famoso galleggiamento stile Mar Morto e così in ammollo in quest’acqua dal colore innaturale ci lasciamo cullare dai chili e chili di sale presente, dove anche Fabio che non sa nuotare, non riesce più a rimettere i piedi per terra.

Al rientro passiamo in mezzo al deserto dove possiamo vedere il famoso miraggio di Morgana (si vede un oasi con l’acqua, ma appena ti avvicini ti accorgi che l’acqua non c’è, è solo un miraggio provocato dal riverbero del sole sulla sabbia).

La giornata si conclude alle 14.00 quando rientriamo in villaggio molto soddisfatti del giro e delle fotografie che abbiamo fatto.

Scopriamo però che a Sal non c’è nient’altro da vedere, tutto quello che poteva essere interessante l’abbiamo visto nel giro fatto ieri, così decidiamo di abbandonarci all’oceano ed alla sua spiaggia bellissima per una giornata di relax. Oceano trasparente con tutte le sfumature del verde, caldissimo dove si può fare il bagno tranquillamente, unico problema le onde che a volte sono più alte di due metri e che ti sbattono a riva con violenza. La sabbia è finissima di un colore che va dal beige al rosa ed in alcuni tratti perfino nera.

Possiamo dire che finora la nostra vacanza procede nel migliore dei modi, oscurata solo ogni tanto da qualche disturbo intestinale che però non ci impedisce di vivere la vacanza al meglio.

I nostri giorni su Sal sono finiti e così dopo aver parlato con il tour operator presente in villaggio, il giorno seguente ci traferiscono alle 14.30 all’aeroporto di Sal per poter prendere l’areoplanino alle 16.45 che ci deve portare sull’isola di Sao Vicente.

Siamo contenti di questo cambio perchè siamo riusciti a vedere tutto quello che era possibile vedere e ci siamo goduti anche la spiaggia e l’oceano, ma adesso finalmente vedremo una realtà diversa.

All’areoporto di Sal però purtroppo cominciano i problemi perchè il nostro volo delle 16.45 è stato anticipato alle 14.10 e noi non siamo stati informati, così ovviamente l’abbiamo perso. Il prossimo volo disponibile parte alle ore 22.00 oppure c’è un volo alle ore 19.20 dove ci possono mettere in lista perchè è pieno.

A questo punto cominciamo un attimo ad arrabbiarci e la vacanza comincia a prendere una brutta piega; chiamiamo il tour operator al villaggio per chiedere spiegazioni visto che il giorno prima eravamo andati da loro a chiedere informazioni appunto per evitare questi inconvenienti. Lì la persona del tour operator che ci risponde non si dimostra particolarmente dispiaciuta o preoccupata ci comunica solo di avvisarlo su quale dei due voli ci saremo imbarcati per poter avvisare l’hotel a Sao Vicente per venirci a prendere. Scarica tutte le responsabilità sulla compagnia aerea che secondo lui avrebbe dovuto avvisarci. Ma vi sembra possibile che una compagnia aerea avvisi tutti i passeggeri senza avere un recapito? Il tour operator allora cosa ci sta a fare? Vi lascio immaginare la nostra delusione, primo per la perdita di una mezza giornata in aeroporto e secondo per l’inesistente assistenza.

Riusciamo ad imbarcarci sul volo delle 19.20 e così siamo costretti a richiamare il personaggio del tour operator in modo che avvisi l’hotel di mandare qualcuno a prenderci a Mindelo alle 20.30 (nemmeno si è sprecato a chiederci uno dei nostri numeri di cellulare per chiamarci, anzi noi abbiamo dovuto continuare a comperare schede telefoniche).

Arriviamo finalmente a Mindelo e, visto il precedente, decidiamo di chiedere conferma per il volo di ritorno a Sal che era previsto alle 14.55 del giorno 17 agosto. Purtroppo abbiamo l’amara sopresa di scoprire che questo volo è stato cancellato e che l’unico volo confermato risulta essere alle 21.40. Non ci sarebbe nulla di male se non fosse che abbiamo il volo internazionale in partenza da Sal alle 23.10!! Allucinati chiediamo aiuto all’addetta all’areoporto che però ci fa sapere che lei non è in grado di verificare ulteriori partenze e ci consiglia di andare direttamente a Mindelo nell’ufficio della compagnia aerea per cercare di sistemare le cose.

Il trasferimento su quest’isola è cominciato proprio male e sembra che finisca anche peggio. Lascio immaginare il nostro stato d’animo, anche perchè noi siamo arrivati a Mindelo la sera del 14 agosto ed il 15 è festa e tutti gli uffici sono chiusi quindi dobbiamo posticipare la sistemazione dei biglietti al 16 agosto, praticamente il giorno prima di partire, con la speranza di farcela! All’areoporto non si presenta nessuno a prenderci e per l’ennesima volta ci dobbiamo arrangiare telefonando direttamente all’hotel che ci comunica di prendere un taxi a loro spese. Finalmente arriviamo in albergo, dove spieghiamo la situazione dei nostri biglietti e loro si prendono carico di recarsi all’ufficio della compagnia aerea per cercare di sistemare la situazione. L’hotel sembra bello ed accogliente, peccato però che manchi l’acqua calda e per tre giorni ci siamo dovuti lavare con quella fredda.

Nel frattempo i problemi intestinali si fanno sempre più pesanti, tanto che costringono a letto me per tutta la giornata del 15 agosto e Fabio tutta la giornata del 16 agosto. Anche Monica non è immune al problema.

Le cose si mettono proprio male, di Sao Vicente sono riuscita solo a fare un giro veloce la mattina del 15 agosto prima di ritornare in albergo con dolori addominali allucinanti. I nostri amici invece riescono ad andare nella spiaggia vicino all’hotel che si rivela una vera schifezza. Il giorno 16 io mi riprendo ma è la volta di Fabio. Mentre lui sta male, noi abbiamo il compito di cercare di sistemare i biglietti, così la mattina restiamo nella hall dell’hotel in attesa che l’incaricata ritorni dall’ufficio della compagnia aerea a darci qualche buona notizia. Abbiamo anche dovuto richiamare il tour operator al Crioula di Sal per informarli della situazione, ed anche questa volta sono stati una delusione; praticamente menefreghismo assoluto e nessuna preoccupazione nei nostri confronti per l’eventuale perdita del volo internazionale per Milano. Scoraggiati più che mai, praticamente come sempre, contiamo solo sulle nostre forze.

La ragazza dell’hotel rientra alle 11.00 per farci sapere che non ha concluso nulla perchè l’unico volo confermato rimane quello delle 21.40, ma ci informa di averci messo in lista per un volo non confermato delle ore 15.00. Ci consiglia di andare direttamente presso l’ufficio per spiegare il nostro problema e così, dopo la mattinata persa in hotel ad aspettare, passiamo tutto il pomeriggio dentro l’ufficio della compagnia aerea con la speranza di risolvere la situazione.

Alle 15.30 in fila con ancora 100 persone davanti a noi(inizialmente erano 150) e l’ufficio che chiude dopo un’ora, cominciamo a preoccuparci sempre di più sulle sorti del nostro rientro. Decidiamo di chiedere all’addetto al banco informazioni (che tra l’altro non capisce una parola di italiano, meno male che sappiamo l’inglese) se è possibile fare il cambio direttamente all’aeroporto; dopo la sua risposta negativa, forse mosso a compassione decide di occuparsi di noi anche se non è compito suo e così spiegatogli il nostro problema fa la verifica dei voli e ci conferma che riesce a farci partire sul volo delle 15.00 che nel frattempo è stato confermato. Non ci sembra vero, finalmente qualcosa che si sistema! All’alba delle 16.00 riusciamo ad uscire dall’ufficio con i biglietti sistemati e rientriamo in hotel a dare la bella notizia a Fabio che nel frattempo si sta riprendendo.

Visto l’orario, ormai non riusciamo più a muoverci e quindi decidiamo di andare a vedere la piscina con solarium all’ultimo piano dell’hotel, dove sul catalogo veniva descritta come una perla di acqua dolce da cui si poteva ammirare tutta l’isola…Sì effettivamente l’isola si può ammirare, ma la piscina è praticamente inutilizzabile, così come la zona solarium. Tutto è abbandonato ed in uno stato di degrado.

Ormai la vacanza volge al termine, meno male da alcuni punti di vista, e così siamo costretti nuovamente a telefonare al personaggio del tour operator a Sal per informarlo del nostro rientro sull’isola il giorno seguente alle 16.30. Il minimo che possa fare ci sembra quello di darci una delle camere di cortesia che vengono messe a disposizione dal villaggio, in modo che non siamo costretti a passare 8 ore in aeroporto in attesa del volo internazionale.

Su questo siamo d’accordo, ma comunque ci fa sapere che per noi la cena non è compresa al villaggio e che quindi avrebbe dovuto accordarsi con il direttore. Praticamente la loro assistenza è stata proprio delle migliori, non solo non si sono mai scusati con noi per il disguido del volo di andata (evitabile con un controllo da parte loro), non solo non ci hanno mai contattato per sapere se avevamo risolto con i biglietti, non solo se ne sono fregati di tutto quello che ci è successo, ma ci vengono anche a chiedere i soldi della cena…Semplicemente vergognoso (ci è passata la fame).

Finalmente, comunque, riusciamo ad arrivare a Sal al Crioula alle 16.30, a farci una doccia, a partire con gli altri alle 20.30 per il volo delle 23.10 ed ad arrivare a Milano alle 7.55, per fortuna senza intoppi.

Posso solo concludere dicendo che l’isola di Sal è un bel posto e sono contenta di averla vista, ma che la consiglio a coloro che preferiscono vacanze che consistono nel prendere il sole tutto il giorno, mentre dell’isola di Sao Vicente non posso consigliare nulla visto che non ho avuto l’opportunità di fare solo una visita veloce alla città che sinceramente non mi è sembrata un granchè. Parecchie persone che abbiamo incontrato in questo viaggio si sono lamentate dei trasporti sia aerei che marittimi, sia per i ritardi che per le cancellazioni (due persone sono rimaste bloccate sull’isola di S. Antao perchè il traghetto che doveva riportarli su Sao Vicente era stato annullato e quindi hanno dovuto arrangiarsi a cercare un albergo per la notte).

La cosa di cui mi lamento è che avrei gradito una maggiore informazione su questi disguidi che, a quanto pare, si presentano puntualmente tutti i giorni e di cui nessuno prima di partire è a conoscenza. Praticamente potevamo fare a meno di acquistare i voli interni e fare tutto eventualmente sul posto. Ma queste cose chi le sa? Solo il tuor operator ne è a conoscenza perchè a noi è stato detto che loro sono a Sal da 8 anni e sanno come funzionano le cose, ma allora perchè non verificano e non si preoccupano di avvisare visto tutti i soldi che abbiamo speso per avere una vacanza super organizzata? Spero che questo racconto possa essere utile a chi deve partire per essere un pò più informato su come funzionano le cose a Capo Verde per quanto riguarda gli spostamenti e su che tipo di assistenza si riceve dal Tour Operator nel momento del bisogno.

Buona vacanza a tutti!



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