Luci ed ombre dell’isola di sal

Sono appena tornata da una settimana a Capo Verde, isola di Sal, meta decisa del mio moroso surfista esclusivamente per la possibilità di praticare questo sport. Se non fosse stato per lui e per l’offerta che abbiamo trovato all’ultimo minuto io non l’avrei scelta. Eravamo in 4, due coppie. Appunto subito una considerazione iniziale… ad...
Scritto da: vani
luci ed ombre dell'isola di sal
Partenza il: 31/10/2007
Ritorno il: 07/11/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Sono appena tornata da una settimana a Capo Verde, isola di Sal, meta decisa del mio moroso surfista esclusivamente per la possibilità di praticare questo sport. Se non fosse stato per lui e per l’offerta che abbiamo trovato all’ultimo minuto io non l’avrei scelta. Eravamo in 4, due coppie.

Appunto subito una considerazione iniziale… ad un primo impatto l’isola non mi è piaciuta per niente, deserto e deserto ancora circondato da cemento e polvere. Un paesaggio davvero desolante e deprimente. Un cantiere a cielo aperto. Non si può dire neanche che ci sia un bel contatto con la natura, non c’è natura… solo deserto e blocchi di cemento in costruzione! Poi mi sono un po’ ricreduta vedendo il mare. La spiaggia di Santa Maria, dove sorgono tutti i villaggi, è davvero bella, lunghissima e di sabbia color oro. Il mare è verde e molto pulito. Peccato che ci sono onde enormi e si fa un po’ fatica a fare il bagno, però al contrario di quanto pensassi l’acqua è calda e si sta bene (fine ottobre primi di novembre è il periodo dove l’acqua è più calda in assoluto, circa 27 gradi). Veniamo ora a qualche notizia più specifica. Abbiamo prenotato un pacchetto vacanze 2 settimane prima della partenza approfittando del ponte del 1 di novembre e devo dire che abbiamo risparmiato più di 300 euro a testa dalla quota di catalogo.

VOLO: compagnia Neos da Milano a Sal e ritorno. Compagnia che mi sento assolutamente di consigliare in quanto hanno un ottimo servizio a bordo e il personale è davvero gentile. Volo piacevole. Abbiamo visto il cartone “The Reef” in anteprima prima dell’uscita in Italia. VILLAGGIO: Bravo vila do farol. Struttura che da quello che ho visto è una delle migliori dell’isola. E’ l’ultimo villaggio sulla spiaggia di Santa Maria. Camere grandi e spaziose anche se non pulitissime a mio avviso. C’è però il condizionatore, la cassetta di sicurezza, la tv e un bagno molto grande con 2 lavandini. Punti a suo favore sicuramente la piscina con acqua di mare e il ristorante. Si mangia molto e bene e sono previste anche serate a tema. Buona la cena tipica capoverdiana. L’animazione a me è piaciuta, diciamo che non sono un amante dell’animazione in generale però in un posto così deserto un po’ di brio non ci sta male. Abbiamo fatto amicizia con gli animatori e devo dire che sono stati tutti simpatici e mai invadenti.

SPORT: per quanto riguarda gli sport d’acqua questo è un punto forte del villaggio. Sono gratis tutta l’attrezzatura da surf e kite surf (motivo per cui abbiamo scelto il villaggio!) e c’è un centro diving interno che però non abbiamo sperimentato. Per quanto riguarda gli altri sport diciamo di terra, sono un po’ i soliti che si trovano in tutti i villaggi.

ESCURSIONI: – Santa Maria. Noi quattro temerari non abbiamo voluto andare nella cittadina con il gruppo del villaggio e abbiamo preferito andare soli per entrare un po’ in contatto con la gente del posto. L’esperienza è stata positiva, abbiamo conosciuto Bamba che ci ha accompagnato in un tour della città e ci ha raccontato un po’ di storia locale e di come funziona la vita a capoverde. Devo dire che la povertà si vede in ogni angolo e sebbene Sal sia un isola che si sta aprendo al turismo la popolazione locale vive ancora in condizioni precarie. Ovviamente alla fine del tour Bamba ci porta nella sua casa per farci vedere i prodotti dell’artigianato locale, come ci aspettavamo… dicesi casa una stanza di 4 x 4m doce vivono in 6. Non hanno acqua dolce e tutte le mattine le donne devono andare al desalinizzatore; le incontri per strada con quei barili pesantissimi sulla testa. Ecco, conoscere la popolazione locale è stata forse la cosa più toccante del viaggio, sensazioni, colori ed immagini che ti restano dentro. Un assaggio di Africa… – In Barca con Roberto. Il giro è stato carino, abbiamo mangiato aragosta, sperimentato la pesca al bolentino e fatto snorkeling (anche se devo dire che di pesci c se ne vedono pochi!). Niente di entusiasmante ma almeno si vede l’isola da una prospettiva che non sia il deserto totale! – Ponta Preta. Dal nostro villaggio si arriva a piedi in circa un oretta seguendo la riva. Spiaggia molto carina circondata da 2 dune di sabbia. Altrimenti si può tagliare per l’interno costeggiano il nuovo mega villaggio che hanno costruito quest’anno, il Riu.

Ovviamente per tutte le escursioni e in generale per le volte che avrete a che fare con i capoverdiani non dovete avere fretta. No stress è il loro motto, con calma… anche se questo vuol dire farvi aspettare un ora per salire in barca o mezz’ora per il pulmino del rientro. Che altro dire… dovendo fare una valutazione generale sull’isola darei un voto 6, niente di speciale, credevo meglio. Sullo stesso genere di Sal meglio allora l’isola di Fuerteventura.



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