Canada, Washington e New York

Viaggio di nozze alla scoperta dei territori di Quebec e Ontario senza dimenticare le Cascate del Niagara. Visita della capitale USA, Washington DC, e di New York.
Scritto da: ielenia77
canada, washington e new york
Partenza il: 13/07/2018
Ritorno il: 29/07/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €

Venerdì 13 luglio 2018 – 1° giorno

Volo: Firenze – Francoforte | Francoforte – Montreal

Inizia così il nostro viaggio di nozze. Alle 16:00 (ora canadese) atterriamo all’aeroporto di Montreal. Il nostro primo volo intercontinentale è durato 8 h ma è stato tranquillo ed il tempo è trascorso abbastanza velocemente. Una volta effettuato il controllo passaporti e ritirati i bagagli ci attende l’auto che ci porterà in hotel, in zona Downtown. Sorpresa: una limousine nera! Una volta arrivati in hotel, seconda sorpresa: vassoio con fragole fresche ricoperte di cioccolato.

È giunto il momento di iniziare la nostra visita della città. Il primo incontro è con la Cattedrale di Maria Regina del Mondo (1894), sede della diocesi della città. Al suo interno si trova una riproduzione in scala ridotta del Baldacchino del Bernini che si trova nella Basilica di San Pietro a Roma. Con una passeggiata di circa 15 min arriviamo nella Città Vecchia: Place Jacques Cartier con i suoi ristoranti all’aperto in stile francese e negozi. Qui sorge il monumento all’ammiraglio Nelson che sconfisse Napoleone nella battaglia navale di Trafalgar. La Chiesa di Notre Dame, costruita nel 1829 in stile neogotico, è riccamente decorata all’interno (ingresso $ 5) con colori blu, rosso, argento, oro. Fu elevata a Basilica da Papa San Giovanni Paolo II nel 1984. Passeggiamo senza una meta precisa alla scoperta delle strade e dei vicoli della città raggiungendo, così, il vecchio porto, una zona molto tranquilla ma ricca di ristoranti. Ci fermiamo a mangiare un trancio di pizza da Ricolta, nella zona del vecchio porto. Stanchi del viaggio, torniamo in hotel.

Sabato 14 luglio 2018 – 2° giorno

Oggi ha inizio il tour vero e proprio con la visita orientativa di Montreal. Prima tappa della giornata è il Mount Royal, una collina di origine vulcanica da cui si gode di un bel panorama sulla città. Durante la nostra passeggiata abbiamo incontrati diversi scoiattoli. Prima di tornare alla visita della città, ci soffermiamo pochi minuti ai piedi dell’Oratorio di San Giuseppe, la più grande chiesa cattolica del Canada. Torniamo alla Vecchia Montreal e giriamo praticamente per le stesse strade visitate il giorno precedente. Ci fermiamo qualche minuto per una visita alla Città Sotterranea, un insieme di negozi e ristoranti che si estendono per 30 Km. È stata creata per permettere agli abitanti di frequentare vari locali anche durante il rigido inverno canadese. È arrivata l’ora di pranzo ma il tempo è limitato così ci fermiamo da McDonald. La visita continua con il Business District, una zona a mio parere anonima e poco significativa anche se rappresenta il cuore finanziario di Montreal. Terminiamo con l’Olympic site dove si trova lo Stadio Olimpico che fu costruito per ospitare le Olimpiadi del 1976.

Lasciamo Montreal per dirigerci verso Quebec City (3 h ca), la più antica città ed il più antico insediamento europeo in Canada e capitale dello stato di Quebec. Il suo centro storico è stato dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Quebec City fu fondata nei primi anni del XVII sec da S. de Champlain, un esploratore francese. Una volta arrivati iniziamo a conoscere questa città con il solito giro orientativo:

  • Place Royale, una piazza non molto grande da cui partono le viuzze che caratterizzano la città bassa.
  • Parco della piana di Abraham in cui si svolse la battaglia tra francesi ed inglesi, nel 1759, che vide la vittoria inglese. Oggi è un grande spazio verde in cui passeggiare e rilassarsi.
  • Parliament Hill, ovvero l’area che circonda il Palazzo dell’Assemblea Nazionale sulla cui facciata si trovano statue che raffigurano i più importanti personaggi della storia del Quebec.
  • Chateau Frontenac Hotel, un edificio che si affaccia sulla terrasse Dufferin. Fu inaugurato alla fine del XIX sec. rispecchiando lo stile degli antichi castelli francesi.

Scendiamo le ripide scale che dalla stessa terrasse Dufferin conducono alla città bassa dove si trova il quartiere Petit Champlain e passeggiamo per la strada omonima osservando, incuriositi, ogni negozio ed ristorante, tutti con un arredamento caratteristico. I piccoli balconi sono riccamente decorati con composizioni floreali. La città alta e la città bassa sono collegate anche da una funicolare ($ 3,50 a corsa). È ormai giunta la sera così ci rechiamo in hotel. Dopo un breve riposo, usciamo nuovamente per scoprire Quebec City by night. Per cena scegliamo L’Escale Bistro et Crêperie che si trova in cima alla scalinata che conduce al Petit Champlain.

Domenica 15 luglio 2018 – 3° giorno

La giornata è interamente dedicata alla visita in autonomia di Quebec City. Prima tappa è la Cittadella, una fortificazione del XIX sec. che, ancora oggi, è sede del 22° Reggimento Reale. Continuiamo con lo Chateau Frontenac Hotel per scattare fotografie e passeggiare lungo la terrasse Dufferin da cui si gode di un bel panorama sul fiume San Lorenzo. Ci fermiamo presso l’Ufficio del Turismo per prenotare la piccola crociera sul fiume San Lorenzo ($ 40,23 a persona). Scendiamo le scale e arriviamo fino a Place Royale dove si trova la piccola chiesa di Notre Dame des Victoires. L’edificio originario fu costruito tra il 1687 ed il 1723 ma andò distrutto durante l’assedio inglese del 1759. Pochi anni dopo iniziò la costruzione della nuova chiesa. Torniamo in rue Petit-Champlain e vaghiamo senza una meta precisa. Per pranzo ci fermiamo al Bistrot Sapristi, nei pressi dell’imbarco.

Subito dopo pranzo, alle ore 14, abbiamo la mini crociera sul fiume San Lorenzo. La nave salpa con estrema puntualità. Non appena ci allontaniamo dalla riva, iniziamo a scorgere lo skyline della città: molto bello! La navigazione prosegue in direzione Nord, raggiungendo l’Isle d’Orleans e, in lontananza, scorgiamo la Cascata di Montmorency. Dopo circa 1 h e 30 min di navigazione torniamo sulla terraferma. Il fuso orario si fa sentire, perciò decidiamo di tornare in hotel e fare un bagno rinfrescante nella piscina dell’hotel. Per cena ci fermiamo al ristorante Les Trois Garcons.

Lunedì 16 luglio 2018 – 4° giorno

Lasciamo Quebec City per dirigerci presso la Cascata di Montmorency. Si trova a pochi Km dalla città. Il pullman ci lascia nella zona più alta. Facciamo una breve passeggiata nel bosco fino ad arrivare alla cime della cascata. Attraversiamo il ponte che la sovrasta. Da qui si capisce l’altezza del salto. Proseguiamo la passeggiata fino a delle scale in legno che portano ai piedi della cascata stessa. Lungo le scale ci sono dei piccoli terrazzi che permettono di fermarsi e scattare delle belle foto. Torniamo al pullman per proseguire il nostro tour. Attraversiamo la regione delle Laurentine, ricca di boschi e di laghi incastonati tra le montagne. Ci fermiamo in una sucrerie, Le Petite Cabane d’la Cote, dove viene prodotto lo sciroppo d’acero: è una piccola azienda artigianale costruita completamente utilizzando il legno. Nella sala principale ci viene servito il pranzo. Sulla tavola non può mancare lo sciroppo d’acero, che i canadesi utilizzano per qualsiasi pietanza, non solo sui pancakes. Noi lo abbiamo provato con la zuppa di verdure e con l’arrosto di maiale: eccezionale! Questo sciroppo non è dolce come quello che si trova nei nostri supermercati, è molto più liquido e meno dolce. Subito dopo pranzo ci viene spiegato il metodo di estrazione dello sciroppo e quali sono i tipi di acero più adatti. La linfa e l’acqua estratte vengono separate ed il prodotto finale è semplicemente lo sciroppo. Il nostro viaggio continua, direzione Mont Tremblant. La cittadina è un luogo di villeggiatura estiva ed invernale. Ci sono molti ristoranti, qualche negozio, hotel. Noi non siamo rimasti particolarmente colpiti. Ci ha dato l’impressione di un luogo “finto”, costruito esclusivamente per il turismo. Magari durante l’inverno, quando il paesaggio è ricoperto dalla neve, sarà più magico ed offrirà più occasioni di divertimento. Ceniamo da S. Hubert, una sorta di fast food con piatti a base di pollo.

Martedì 17 luglio 2018 – 5° giorno

Dopo colazione partiamo alla volta della capitale canadese e capitale dell’Ontario, Ottawa. La prima tappa è il Royal Canadian Mounted Police Musical Ride Center, cioè la caserma delle Giubbe Rosse. Il tour prevede la visita guidata delle stalle, la Riding School, la Farrier Station e la Tack Room. Riprendiamo il cammino e ci fermiamo pochi minuti nei pressi del Canadian Museum of Civilisation, lungo l’altra sponda del fiume, per scattare alcune foto del Parliament Hill. Da qui si ha una bella visuale e si può passeggiare nel parco. Attraversiamo, poi, il ponte sul fiume Ottawa, che separa il Quebec dall’Ontario e proseguiamo fino a raggiungere la zona del Byward Market, un mercato coperto con negozi e ristoranti (Per il poco tempo a disposizione, per pranzo ci fermiamo da McDonald). Visitiamo, inoltre, Notre – Dame Cathedral Basilica, sede del vescovo di Ottawa. Fu costruita intorno alla metà del XIX sec. La facciata si presenta austera mentre l’interno è riccamente decorato. Dalla parte opposta della strada, all’esterno del National Gallery of Canada, si trova la statua di un ragno gigante, copia del ragno posto davanti al Museo Guggenheim di Bilbao. La statua si intitola “Maman”, opera della scultrice Louise Bourgeois. L’ultima tappa della giornata è la Parliament Hill dove si trovano i tre edifici del Parlamento canadese: il Centre Block sede della Camera dei Comuni e del Senato, l’ East Block sede degli uffici dei senatori ed il West Block con gli uffici dei ministri. All’interno del Centre Block si trova anche la Biblioteca. I tre edifici sono circondati da un giardino che è possibile visitare con una visita guidata gratuita in francese. La ragazza ci conduce alla scoperta della storia della città passeggiando nel giardino e scoprendo vari monumenti e fontane. Alle spalle del blocco centrale si gode di un bel panorama su parte della città e sul fiume Ottawa. Continuiamo la nostra visita della città in autonomia, vagando senza meta per le strade per scoprire cosa può offrire la capitale canadese. Prima di cena torniamo in hotel per rilassarci qualche minuto in piscina. È arrivata l’ora di cena. Andiamo al centro commerciale CF Rideau Centre, davanti al Château Laurier Hotel (zona Parliament Hill), e ci fermiamo al Bourbon St Grill. Alle ore 22, nella piazza della Parliament Hill, c’è uno spettacolo di luci gratuito. Vengono proiettate sulla facciata del palazzo del Senato immagini che raccontano la storia del Canada accompagnate da suoni e musica. Lo spettacolo si conclude con la proiezione della bandiera canadese e con l’inno nazionale (per trovare posto a sedere siamo andati circa un’ora prima).

Mercoledì 18 luglio 2018 – 6° giorno

La giornata si apre con il cambio della guardia dei Royal Canadian Mounted Police. Alle 10 la banda arriva alla Parliament Hill. Sono tutti vestiti con una giubba rossa ed un colbacco di pelo d’orso. Sul prato si alternano vari gruppi che si muovono per compiere i movimenti “coreografici” prestabiliti. Bello ma non ci ha entusiasmato più di tanto. Subito dopo la fine dobbiamo tornare in hotel perché montiamo in pullman per continuare il tour. Ci fermiamo a Rockport: qui partono i battelli per la crociera di un’ora all’arcipelago Thousand Islands, circa mille isole sul Fiume San Lorenzo. Alcune ospitano piccole casette, altre grandi ville, una un Castello (Boldt Castle). Gli indiani chiamavano questa zona “Giardino del grande spirito” per la quiete che qui regna. Il verde degli alberi e l’azzurro del cielo riflettono sull’acqua creando colori magnifici. Per pranzo ci fermiamo con tutto il gruppo al Island View Restaurant. È tutto a buffet. Accettabile ma migliorabile. Subito dopo pranzo ripartiamo alla volta di Toronto. Una volta arrivati visitiamo i punti di maggior interesse come la City Hall, il Parlamento dell’Ontario, il distretto finanziario dove scorgiamo il Toronto Dominion Centre, due grattacieli in vetro scuro sede della banca omonima, e due grattacieli in vetro dorato sede della Royal Bank Plaza. Il municipio (New City Hall) fu costruito nel 1965 ed è composto da due alte torri semicircolari che ospitano gli uffici e da un edificio circolare più basso con copertura a volta che ospita la sala consiliare. Completa il progetto la Nathan Phillips Square dove si trova la grande scritta colorata “Toronto”. Nelle immediate vicinanze si trova il vecchio municipio (Old City Hall). Fu sede municipale dal 1899 al 1966. L’architettura romantica del vecchio municipio contrasta notevolmente con quella moderna del nuovo complesso. Con una breve passeggiata raggiungiamo il Toronto Eaton Centre, un enorme centro commerciale con una grande galleria trasparente. Proseguiamo la visita con Yonge Dundas Square, una piazza costruita nel 1998 e definita la Times Square della città, naturalmente con un tono minore rispetto a quella newyorkese. È ora di cena. Su consiglio della nostra guida, ci fermiamo a The Keg Steakhouse & Bar. Offre un’ampia scelta di piatti. Molto buono! Si trova vicino all’hotel. Prima di andare a dormire, torniamo in Nathan Phillips Square dove scattiamo alcune fotografie alla scritta colorata e illuminata.

Giovedì 19 luglio 2018 – 7° giorno

Il giorno tanto atteso è arrivato: visitiamo le Cascate del Niagara. Partiamo da Toronto abbastanza preso poiché dista 130 Km e anche per evitare un flusso intenso di traffico. Il nome Niagara ha origine da una parola dei nativi americani che significa “acque tuonanti”. Sono composte da tre salti separati l’uno dall’altro: l’Horseshoe Falls appartenente al Canada, la American Falls sul lato statunitense e la Goat Island. Sono formate dalle acqua del Fiume Niagara e dei Laghi Erie ed Ontario. Non sono molto alte, infatti la loro altezza supera di poco i 50 m, ma la portata e la potenza dell’acqua sono enormi. Appena arrivati, ammiriamo la Horseshoe Falls dalla terrazza panoramica (vicino al Niagara Falls Tourism). Scattiamo moltissime fotografie, non riusciamo a fermarci. Proseguiamo fino al punto panoramico da cui si ammirano entrambi i salti, quello canadese e quello statunitense. Il colpo d’occhio è spettacolare! È il momento di navigare fino ai piedi della cascata sul battello “Hornblower” (20 min. ca). Lungo il percorso che ci porta al battello ci viene consegnato un poncho impermeabile rosso. Il bagno è assicurato anche se ci sono punti strategici del battello dove si vede benissimo la cascata ma non si rischia il bagno completo. Noi siamo rimasti fuori ma sotto la tettoia (lato sinistro), evitando così di inzupparci da capo a piedi (soltanto i piedi erano un po’ bagnati). Il battello arriva praticamente ai piedi della Horseshoe Falls e lì si ha la consapevolezza della forza dell’acqua tanto che si sentiva la corrente spostare la barca. Tranquilli, non è pericoloso! All’uscita dal battello si può lasciare il poncho negli appositi contenitori oppure tenerlo come ricordo. È arrivata anche l’ora di pranzo. Compreso nel tour abbiamo il pranzo a buffet (bibite escluse) presso il ristorante dell’Hotel Sheraton che si trova al 13° piano. Dalle grandi finestre e da un terrazzino a cui si accede direttamente dalla sala, si gode di un bellissimo panorama sulle Cascate. Dopo pranzo lasciamo a malincuore le Niagara Falls e ci dirigiamo verso Niagara on the Lake che dista circa 30 min. dalle cascate. La cittadina, costruita nel punto in cui il fiume Niagara sfocia nel Lago Ontario, fu la prima capitale del Canada Superiore. Gli edifici in stile coloniale vittoriano risalgono al XIX sec. Il tempo a nostra disposizione non è molto perciò decidiamo di passeggiare lungo Queen Street dove troviamo un sacco di negozietti e bar/pasticcerie. Scendiamo, poi, lungo la strada che porta al Lago Ontario. Ci rilassiamo qualche minuto sulla riva e registriamo nella nostra memoria questi momenti. Lasciamo Niagara on the Lake e torniamo a Toronto. Sulla strada del ritorno il traffico è molto più intenso ma abbastanza scorrevole. Intorno alle 18 siamo di ritorno nella grande città e visitiamo la CN Tower (biglietto di gruppo $ 42 a persona) ovvero la Canadian National Tower. La torre fu costruita negli anni ’70 del XX sec ed è alta circa 550 m. Saliamo con l’ascensore fino alla prima piattaforma panoramica che domina l’intera Toronto ed il Lago Ontario che si trova a 346 m. Il panorama è bellissimo, sembra che la città si sdrai sotto i nostri piedi. Scendiamo le scale. Al piano sottostante si trova un’altra piattaforma il cui pavimento, per una parte, è fatto di vetro perciò si può capire perfettamente l’altezza da terra. Le macchine sembrano come tante formiche che, in fila indiana, vanno e vengono dal formicaio. Volendo c’è un ulteriore piattaforma a 447 m ma non è compresa nel biglietto d’ingresso (si deve pagare un biglietto extra) così noi ci fermiamo “solamente” a 343 m. Per chi fosse interessato, oltre alle piattaforme panoramiche, la torre ospita un ristorante che ruota lentamente, il 360 Restaurant at the CN Tower, situato a 450 m d’altezza. Una volta tornati con i piedi per terra ci dirigiamo verso la zona dell’Harbourfront dove si trovano ristoranti, negozi, bar. Passeggiamo lungo le sponde del lago fermandoci ad ascoltare i vari gruppi musicali che si esibiscono nei locali, ad ammirare il leggero movimento dell’acqua del lago, a fotografare la CN Tower che domina il paesaggio. Per cena andiamo al fast food Five Guys, poco distante da Yonge Dundas Square.

Venerdì 20 luglio 2018 – 8° giorno

Volo Toronto – Washington DC

Lasciamo l’hotel intorno alle 06:45. La navetta ci conduce direttamente in aeroporto. Il controllo passaporti e le formalità doganali vengono esplicate direttamente all’aeroporto di Toronto da polizia statunitense. Una volta atterrati a Washington DC e ritirati i bagagli ci dirigiamo verso l’uscita per salire sul Super shuttle (prenotato dall’Italia) che ci conduce direttamente in hotel. Lasciamo i bagagli e ci diamo una rinfrescata. Siamo pronti per affrontare anche la capitale. L’hotel si trova molto vicino alla White House così decidiamo di iniziare la nostra visita della città proprio con la Casa Bianca. La visita è solo esterna, non è possibile accedere all’interno. Il primo impatto ci lascia un po’ perplessi perché ce la immaginavamo molto più grande. Comunque sia, ci rende “emozionati” essere di fronte al cuore di tutti gli Stati Uniti e del mondo occidentale. L’edificio fu costruito alla fine del XVIII sec. Da quello che abbiamo letto, all’interno si trovano le stanze abitate dai vari presidenti che hanno fatto la storia del paese e hanno deciso le sorti del mondo: la biblioteca, la East Room usata per le cerimonie e le conferenze stampa, la camera da letto di Lincol, la Stanza Ovale. Con una breve passeggiata arriviamo al National Mall, un lungo viale (3 Km) che dal Lincoln Memorial arriva fino al Capitol. Questa zona racchiude la storia degli Stati Uniti d’America.

Questi i monumenti incontrati durante la nostra lunga passeggiata (3 h e 30 min):

• Washington Monument. È un obelisco marmoreo alto 169 m; fu costruito tra il 1848 ed il 1884. All’interno della sommità c’è una piattaforma di osservazione (ingresso gratuito) ma, purtroppo, noi non siamo potuti salire per lavori di ristrutturazione interna.

• National WWII Memorial. È il monumento che rende omaggio ai soldati americani caduti durante la Seconda Guerra Mondiale. I due archi rappresentano le vittorie americane nell’Oceano Atlantico e nell’Oceano Pacifico mentre le altre parti rappresentano gli stati americani.

• Reflecting Pool. Una vasca lunga 500 m che riflette i monumenti ed il verde del parco.

• Vietnam Veterans Memorial. Si tratta di un muro in granito lucido nero su cui sono incisi i nomi dei soldati americani caduti nella guerra del Vietnam. Lì vicino si trovano due gruppi scultorei, “The three soldiers” raffigurante tre soldati e “Women in Vietnam Memorial”.

• Lincoln Memorial. Il memoriale ha la forma di un tempio greco al cui interno si trova la statua del Presidente Lincoln. Da qui si ha una vista magnifica sulla Reflecting Pool, passando per il Washington Memorial fino ad arrivare al Capitol.

La struttura, costruita nel 1914, è molto simbolica infatti le colonne rappresentano gli stati che formavano l’unione voluta dal Presidente. All’interno si trova la statua di Lincoln seduto su uno scranno.

• Korean War Memorial. Il memoriale, dedicato agli uomini e alle donne che hanno servito lo Stato durante il conflitto, è stato completato nel 1995. È composto da un gruppo di statue raffiguranti dei soldati.

• D.C. War Memorial. Dedicato ai caduti americani durante la I Guerra Mondiale, il memoriale ha una forma di un piccolo tempio dorico circolare.

• Martin Luther King Memorial. Il monumento è recente (2011) ed è il primo che non commemora un presidente americano. Sul retro sono incise le parole da lui pronunciate.

• Franklin Delano Roosevelt Memorial. Il memoriale è un insieme di più monumenti che raffigurano gli anni di presidenza di Roosevelt.

• Jefferson Memorial. Commemora il terzo presidente americano e padre fondatore. Partecipò alla stesura della Dichiarazione d’Indipendenza. L’edificio risale al 1943 ed appare come un tempio in stile neoclassico che si affaccia sul Tidal Basin, un bacino artificiale. All’interno si trova una statua bronzea di Thomas Jefferson. Su una parete è stato inciso un brano tratto dalla Dichiarazione di Indipendenza.

È arrivata la sera e la città inizia ad accendere le sue luci. Prima di tornare in hotel ci concediamo qualche minuto per ammirare la Casa Bianca avvolta dal crepuscolo. Siamo veramente stanchi ma soddisfatti.

Sabato 21 luglio 2018 – 9° giorno

Questa giornata si apre con una fermata quasi d’obbligo al White House Gift (701 15 th Street NW) dove si trovano moltissimi souvenir, magliette, cappellini, magneti, portachiavi, addobbi natalizi, etc. Per chi vuole c’è la possibilità di fare una foto all’interno della Sala Ovale (naturalmente una ricostruzione). Subito dopo iniziamo con il programma vero e proprio: Smithsonian Institution. È un istituto di istruzione e ricerca fondato nel XIX sec. da James Smithson, uno scienziato britannico. Completano l’istituto molti musei, tutti gratuiti, che racchiudono innumerevoli reperti storici, artistici, naturalistici, etc. La sede principale è lo Smithsonian Institution Building detto anche The Castle dove ha sede il centro visitatori. Noi non riusciremo a visitare l’intero complesso museale, ci vorrebbero più giorni così ci accontentiamo di visitarne almeno tre. Iniziamo con il Natural Museum of Natural History. Il museo non è molto grande ma la collezione è ricca e composta da fossili, scheletri di dinosauro, meteoriti, animali, vegetali, minerali tra cui il diamante Hope che appartenne alla regina Maria Antonietta. Proseguiamo con la National Gallery of Art. La collezione, nata nel 1937 dalla donazione di collezionisti privati, è custodita all’interno di un edificio in stile neoclassico e comprende opere di Monet, Renoir, Cezanne, Degas, Gauguin, Picasso, Van Gogh, opere di epoca medievale e rinascimentale tra cui un Leonardo da Vinci, Raffaello, Bronzino, etc.; custodisce anche opere di legata al Nuovo Mondo. Lasciamo lo Smithsonian e visitiamo il National Archives (ingresso gratuito) dove, sotto la cupola della sala principale detta Rotunda for the Charters of Freedom, sono conservati i documenti cardine degli Stati Uniti d’America e dove le firme di Benjamin Franklin e di Thomas Jefferson sono ancora leggibili, la Dichiarazione d’Indipendenza (1776), la Costituzione (1787) e la Carta dei Diritti (1789). Nelle sale Public Vaults sono conservate lettere scritte da George Washington e da Abraham Lincoln e si rivive il D-Day, lo sbarco in Normandia avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale, attraverso filmati originali dell’epoca. Raggiungiamo il Capitol, cioè il Campidoglio, sede del Congresso (Senato e Camera dei Rappresentanti), il principale organo legislativo dello Stato. La prima pietra fu posta da George Washington alla fine del XVIII sec.

Alle ore 14:30 abbiamo la visita guidata in inglese che abbiamo prenotato in anticipo dall’Italia. L’ingresso e la visita guidata sono gratuite ma, nonostante ciò, occorre ritirare il biglietto al Centro Visitatori (Capitol Visitor Center, lato Est del Campidoglio sotto la East Front Plaza tra la First Street e East Capito Street) per poter accedere. La visita si apre con la visione di un filmato di circa 15 min intitolato Out of Many, One che esplica le vicissitudini subite dagli Stati Uniti per stabilire una democrazia. Al termine del filmato inizia il tour vero e proprio: accediamo alla Cripta e percorriamo i corridoi riccamente decorati con statue fino a raggiungere la Rotonda, cioè lo spazio sotto la cupola, dipinta dall’italiano Costantino Brumidi che raffigura l’ Apoteosi di George Washington. Alla base della cupola è raffigurata la storia degli Stati Uniti, dalla scoperta del continente alla formazione della confederazione. La Hall of Statues racchiude molte statue di personaggi provenienti dai vari stati dell’unione tra cui quella del Presidente Washington e quella del Presidente Reagan. Questa sera, alle 18:30, abbiamo il tour Washington after dark (3 h – solo in inglese) organizzato dalla compagnia Grayline con partenza da Union Station (prenotato dall’Italia). Puntuali partiamo per la visita in notturna dei monumenti e dei luoghi simbolo della città con autobus granturismo. Il tour prevede fermate per scattare fotografie in tranquillità presso la Casa Bianca, Washington Monument, Lincoln Memorial, Martin Luther King Memorial, Franklin Delano Roosevelt Memorial, Jefferson Memorial, il Capitol, il Marine Corps War Memorial o Iwo Jima Memorial. Quest’ultimo si trova nello stato della Virginia, fuori le mura del cimitero di Arlington, e raffigura sei militari che innalzano la bandiera statunitense durante la battaglia di Iwo Jima, in Giappone, durante la Seconda Guerra Mondiale.

Durante i vari spostamenti il conducente, simpatico e disponibile, fornisce notizie storiche sui vari monumenti. Il giro termina a Union Station.

Domenica 22 luglio 2018 – 10° giorno

Siamo già arrivati al nostro ultimo giorno nella capitale statunitense ma abbiamo ancora qualche ora a disposizione perciò prendiamo la metro (linea blu) e scendiamo alla fermata Arlington Cemetery dove, seguendo le indicazioni, si arriva al cimitero dove riposano il Presidente J.F. Kennedy accanto alla moglie Jacqueline, il fratello Bob Kennedy, i caduti delle varie guerre, passate e presenti. All’interno dell’area si trovano i monumenti dedicati agli shuttle Challenger e Columbia che esplosero poco dopo il decollo. Tornati in centro ci concediamo la nostra ultima visita tornando nel complesso dello Smithsonian, in modo particolare al National Air & Space Museum che racchiude la storia del volo e della conquista spaziale. Osserviamo l’aereo dei fratelli Wright, il Flyer 1903, quello di Lindbergh denominato Spirito of St Louis con cui il pilota volò sull’Oceano Atlantico, l’aereo di Amelia Earhart, la prima donna che nel 1932 volò in solitaria sull’Atlantico. Molto interessante la sala dedicata alla storia della conquista lunare dove è esposto anche il modulo lunare Apollo che portò gli astronauti sulla luna. Il momento di lasciare Washington è arrivato. Torniamo in hotel, ritiriamo i bagagli e raggiungiamo in metro la Union Station. Alle ore 15:20 il treno della compagnia Amtrak parte alla volta di New York e alle 18:46 siamo alla Penn Station. Finalmente siamo a New York. Un sogno che si avvera! Usciti dalla stazione troviamo ad accoglierci l’Empire State Building e l’emozione è tanta. Ci incamminiamo verso l’hotel e in circa 10 – 15 min arriviamo a destinazione. L’hotel si trova a pochi minuti a piedi da Times Square; la stanza è confortevole e dotata di cucina completa di piastre ad induzione, microonde, lavastoviglie. La colazione è compresa. Questa soluzione è ottimale per risparmiare molti dollari sui pasti. Siamo stanchi, abbiamo ancora diversi giorni a disposizione perciò ce ne andiamo a dormire.

Lunedì 23 luglio 2018 – 11° giorno

La prima cosa da fare questa mattina è l’acquisto della Unlimited MetroCard, l’abbonamento per la metropolitana con validità 7 giorni, che risulterà utilissima per i nostri numerosi spostamenti. Subito dopo ritiriamo il voucher del NY City Pass presso l’agenzia Volatour, 33 West 46 th Street (tre 5 avenue e 6 avenue). Qui parlano italiano ed organizzano anche tour in italiano. Il vero e proprio NY City Pass, un blocchetto con gli ingressi gratuiti per sei attrazioni, ci verrà consegnato direttamente alla prima di queste che visiteremo. La prima tappa ufficiale della giornata è Times Square dove ci accolgono le numerose insegne luminose e constatiamo che la piazza è veramente il centro del mondo dove persone di ogni età e razza si incontrano anche solo per una frazione di secondo. Tra una foto e l’altra scorgiamo l’Hard Rock Cafe, immancabile tappa dei nostri viaggi, il Disney Store ed il Bubba Gump, ristorante a base di pesce ispirato al film Forrest Gump. Continuiamo con la visita dell’American Museum of Natural History (fermata metro 81 St – Museum of Natural History) dove ci viene consegnato il blocchetto del NY City Pass che ci consente l’ingresso gratuito e, compreso, abbiamo la proiezione di un filmato in 3D Dark Universe. Al termine ci rechiamo subito al quarto piano dove si trovano le sale dedicate ai dinosauri dove sono conservati scheletri di vari dinosauri tra cui il T-rex e il triceratopo. Molto interessanti sono anche le sale dedicate all’origine dell’uomo dove si trova Lucy, il primo scheletro ritrovato nel 1974 in Etiopia di Australopitechus afarensis, e quelle dedicate agli animali ormai estinti. Usciamo dal museo ed entriamo in Central Park per un primo giro orientativo, vagando a caso tra i sentieri e scorgendo il Bow Bridge, un ponte ad arco posto sopra il lago e da cui si ha una bella visuale sui grattacieli in lontananza. Continuiamo la nostra passeggiata fino al Loeb Boathouse, il punto ristoro, dove ci fermiamo per il pranzo. Naturalmente hot – dog e patate fritte. Non siamo soli, un folto gruppo di uccellini ci fa compagnia al tavolo. Raggiungiamo la Bethesda Fountain and Terrace, una terrazza decorata rivolta verso il lago e sul Ramble, una zona boscosa. Camminiamo ancora fino a raggiungere Strawberry Fields, il luogo dedicato a John Lennon facilmente riconoscibile da un mosaico circolare sulla pavimentazione con, al centro, la scritta Imagine. Finalmente troviamo anche un piccolo chiosco informazioni dove prendiamo la cartina del parco. È il momento di salire sul nostro primo grattacielo newyorkese: Top of the Rock presso il Rockfeller Center (fermata metro 47 – 50 Sts Rockefeller Ctr). Seguendo le indicazioni troviamo la biglietteria dove presentiamo il nostro Pass saltando la coda. Viene rilasciato un biglietto con l’orario di ingresso. Dato che dobbiamo aspettare circa un’ora, inganniamo il tempo visitando la St. Patrick’s Cathedral che si trova dall’altra parte della strada ed è circondata da grattacieli moderni che creano un contrasto affascinante. È la chiesa cattolica della città costruita a partire dal 1850 in stile neogotico. La facciata è maestosa ed imponente grazie alle due guglie alte 100 m; l’interno meno maestoso ma accogliente. È l’ora. Possiamo salire sul Top of the Rock. L’ascensore sale velocemente fino al 67° piano e dalla terrazza panoramica posta al 70° piano scorgiamo l’Empire State Building, la St. Patrick’s Cathedral con la sua pianta a croce latina, Central Park e l’insieme dei grattacieli dell’isola di Manhattan. Una volta tornati con i piedi per terra vaghiamo all’esterno del Rockfeller Center, un insieme di edifici costruiti in stile Art Déco, per scattare fotografie ed immaginandoci l’enorme albero di Natale e le decorazioni che addobbano la Promenade ed i Channel Gardens. Prima di tornare in hotel andiamo al centro commerciale Time Warner Center (fermata metro 59 St Columbus Circle) dove si trova il Whole Food Market, un grande supermercato dove facciamo la spesa per tutta la settimana spendendo poco meno di $ 60 acquistando un po’ di tutto, dalla verdura alla frutta, dalla carne (buonissima) ai formaggi. Per chi vuole c’è la possibilità di mangiare all’interno prendendo un contenitore e riempiendolo con la grande varietà di prodotti caldi e freddi presenti nei banconi. Si paga alla cassa dove viene pesato il tutto. Ricordate: si paga in base al peso. Usciti dalla cassa ci sono i tavolini. È giunta la sera e siamo veramente stanchi così andiamo in hotel, prepariamo la cena e a nanna.

Martedì 24 luglio 2018 – 12° giorno

La giornata si apre con la visita dell’Empire State Building (fermata metro 34 St Herald Square). Nonostante la grande affluenza saltiamo la fila grazie al NT City Pass e constatiamo che l’organizzazione è eccezionale ed il tempo di attesa non è eccessivo. Una volta arrivati agli ascensori saliamo fino all’86° piano dove si trova una piattaforma di osservazione ed il panorama è fantastico, New York è ai nostri piedi. Si scorgono in lontananza la Statua della Libertà ed il Ponte di Brooklyn, la punta di Manhattan con il One World Trade Center, mentre vicino ci appare il Chrysler Building. L’edificio venne inaugurato nel 1931 dopo soli due anni dall’inizio della costruzione; vennero utilizzate tonnellate di acciaio, di alluminio e di mattoni, questi ultimi usati per la ricoprire la struttura. Divenne un simbolo grazie al film King Kong del 1933 ed ancora oggi mantiene ferma la sua importanza. Terminata la visita torniamo in Herald Square per curiosare all’interno del grande magazzino Macy’s. Girovaghiamo tra la moltitudine di prodotti in vendita. Non dedichiamo molto tempo a questo “negoaio”. Decidiamo di uscire e proseguire con le visite. Ci incamminiamo lungo la Fifth Avenue direzione Sud fino ad incontrare il Flatiron Building riconoscibile dalla sua forma a triangolo o, per meglio dire, a ferro da stiro. Costruito nel 1902 fu uno dei primi grattacieli ed il primo in cui venne utilizzato l’acciaio. È ora di pranzo. Riprendiamo la metro per scendere alla fermata Columbus Circle: oggi proviamo i cibi self service del Whole Food Market. La scelta è vasta e la spesa modica rispetto ai locali newyorchesi. Saliamo nuovamente sulla metro direzione Long Island City (quartiere del Queens, fermata metro Vernon Blvd – linea 7). Usciti dalla stazione girate a sinistra e camminate verso l’Hudson dove si trova un parco pubblico sul lungofiume con vista sui grattacieli di Manhattan, in modo particolare sulla zona centrale dell’isola in cui la visuale sull’Empire State Building, sul Chrysler Building e sull’Onu Palace è spettacolare. Ci aspetta ancora una volta la metro (fermata metro Brooklyn Bridge City Hall). Decidiamo di percorrere a piedi il Ponte di Brooklyn e l’emozione è tanta. È uno dei simboli della città, lo abbiamo sempre visto in numerosi film ed in altrettante fotografie e adesso i nostri piedi lo percorrono. Fu costruito alla fine del XIX sec ed è stato il primo ponte sospeso in acciaio al mondo. Attenzione a rimanere sul lato destinato ai pedoni. Alla fine del ponte siamo a Brooklyn e camminiamo fino a raggiungere il Brooklyn Bridge Park da cui si gode di un bel panorama su Manhattan, in modo particolare sulla punta dell’isola. Bellissimo osservare il Ponte e, sullo sfondo, Manhattan! Torniamo a Manhattan, direttamente in hotel, utilizzando la metro. Entriamo nella stazione High St (linea blu A o C). Prepariamo la cena e usciamo nuovamente. Torniamo all’Empire State Building perché il NY City Pass dà diritto ad un secondo ingresso nello stesso giorno a partire dalle ore 22. Che dire, lo spettacolo è ancora più meraviglioso: milioni di luci illuminano la notte ed i grattacieli assumono un aspetto completamente diverso. La città si trasforma e si veste con il suo abito più elegante. Questa giornata è stata faticosa così andiamo a dormire.

Mercoledì 25 luglio 2018 – 13° giorno

Destinazione di questa mattina è Battery Park (fermata metro Bowling Green oppure South Ferry) da dove salpano i battelli per la visita alla Statua della Libertà e ad Ellis Island. Il tratto che separa la punta di Manhattan da Liberty Island è breve. Noi non acquistiamo il biglietto per il piedistallo della statua e ci limitiamo ad osservarla dal basso. La nostra impressione: bella anche se ce la immaginavamo più alta. La statua, che fu progettata dal francese Frederic Auguste Bartholdi insieme a Gustave Eiffel ed inaugurata nel 1886, domina la baia di New York ed è stata il simbolo di Libertà e di speranza per i numerosi immigrati che raggiungevano l’America dopo giorni e giorni di navigazione in cerca di lavoro e di una nuova vita. Passeggiamo percorrendo il perimetro della piccola isola fino a tornare al molo dove salpiamo alla volta di Ellis Island. Impieghiamo meno di 10 min. Una volta sbarcati entriamo per la visita dell’Ellis Island Immigration Museum (ingresso compreso con NY City Pass). L’isola fu il punto di accoglienza per i milioni di migranti provenienti, per la maggior parte, dall’Europa dal 1892 al 1954. Nelle varie sale sono esposte fotografie e documenti originali; nella Registry Room venivano registrati e, successivamente, sottoposti ai controlli medici. Per la visita della Statua della Libertà e di Ellis Island occorre molto tempo perciò è meglio imbarcarsi entro l’ora di pranzo. Per pranzo ci fermiamo da Wendy’s, un fast food presso South Ferry. La metro ci aspetta per andare al Lincoln Center (fermata metro 66 St Lincoln Center), un insieme di edifici dedicati alla cultura tra cui il Metropolitan Opera House oggi sede della Metropolitan Opera Company e dell’American Ballet. In questo teatro si sono esibiti i più grandi nomi tra cui Luciano Pavarotti, Placido Domingo e Maria Callas. Torniamo in hotel ma prima ci fermiamo a ritirare i biglietti, acquistati dall’Italia, del musical di Andrew Lloyd Webber The Phantom of the Opera presso il Majestic Theatre (245, West 44 th Street). Alle ore 20, puntualissimi, si abbassano le luci, l’orchestra inizia a suonare ed il sipario si alza. Il teatro è stracolmo. I cantanti sono eccezionali e gli effetti scenici straordinari. Questa versione è rappresentata da The Really Useful Theatre Company. Consigliatissimo!

Giovedì 26 luglio 2018 – 14° giorno

Questa giornata ha inizio a Lower Manhattan presso il 9/11 Memorial & Museum (fermata metro World Trade Center) che documenta gli eventi dell’11 settembre 2001. Il museo, allestito in quelle che , una volta, erano le fondamenta delle due torri, documenta gli attacchi con fotografie, con filmati, con testimonianze, con i reperti ritrovati e donati al memoriale per non dimenticare le vittime innocenti; si vede l’ultimo pilastro rimosso durante i lavori di rimozione delle macerie, il camion dei pompieri che fu colpito dal crollo e ampiamente danneggiato, i documenti dei vari uffici in parte bruciati, la scala d’emergenza delle torri. Si possono sentire le ultime telefonate delle vittime alle proprie famiglie e vedere, nei filmati, la caduta di quelle persone che avevano deciso di fuggire alle fiamme lanciandosi nel vuoto. Tutto questo è avvolto da un assordante silenzio dei numerosi visitatori che, me compresa, non riescono a trattenere le lacrime. La crudeltà umana è impressionante e sconvolgente.

All’esterno si trovano le due vasche intitolate Reflecting Absence che occupano lo spazio delle Twins Tower dove un cascata d’acqua allontana i rumori della città e permette di riflette su ciò che è accaduto. Sui bordi sono incisi i nomi delle vittime. Ci spostiamo nel Financial District. Qui non poteva mancare una visita a Wall Street, punto focale per l’economia mondiale. Su questa strada si affacciano la Federal Hall dove nel 1789 George Washington giurò come primo Presidente degli Stati Uniti d’America e il New York Stock Exchange, cioè la Borsa dove vengono acquistati e venduti i titoli azionari. All’incrocio tra Broadway e State Street si trova Charging Bull, la statua in bronzo di un toro opera di Arturo Di Modica del 1989 divenuta, ormai, simbolo di Wall Street. È il momento di andare a Little Italy (fermata metro Canal Street). Il quartiere si sviluppa lungo Mulberry Street, decorata con festoni colorati a forma di fiore, su cui si affacciano molti ristoranti dal nome che ricordano la madre patria e i classici negozi di souvenir. La zona, oggi, è veramente ridotta rispetto a molti anni fa. Siamo rimasti un po’ delusi. Per pranzo ci fermiamo a Little Italy al ristorante La Bella Vita. Ammettiamolo, di italiano c’è ben poco, questo si sapeva. È stata comunque un’esperienza. Riprendiamo la metro e visitiamo velocemente il Chelsea Market (fermata 14 St), un centro commerciale/ galleria coperta con molti ristoranti e negozi vari tra cui Buonitalia con prodotti esclusivamente provenienti dall’Italia ed in cui si può assaggiare un buon caffè. Ci dirigiamo, poi, verso la High Line, un parco cittadino sopraelevato che ha sostituito una vecchia ferrovia in disuso. Passeggiando scopriamo punti panoramici sui grattacieli oltre a fiori, arbusti, murales. Ci spostiamo a Bryant Park (fermata metro 42 St Bryant Park), una piccola oasi di verde circondata da grattacieli e luogo di ritrovo e relax per i newyorchesi. Ci fermiamo qualche minuti per riposarci e per osservare un po’ della vita cittadina. A pochi metri si trova la New York Public Library ma, purtroppo sta per chiudere perciò decidiamo di visitarla il giorno successivo. Imbocchiamo la E 42 th Street fino a raggiungere il Chrysler Building, il famoso edificio di 77 piani in stile Art Déco caratterizzato da una guglia in acciaio e da doccioni sporgenti a forma di testa d’aquila. Le visite non sono ammesse, si può entrare solo nell’atrio. Peccato! Continuiamo fino alla Grand Central Terminal, la grande stazione newyorchese scenario di molti film il cui atrio riporta indietro nel tempo facendoci fare un salto di un secolo: le biglietterie, il punto informazioni, le decorazioni in marmo…..tutto originale. Scendiamo nella zona food e ci fermiamo da Magnolia Bakery per assaggiare ed assaporare i cup cake. Molto buoni!

È ora di tornare in hotel. Ci rinfreschiamo, prepariamo la cena e poi via per le strade della città. Ci fermiamo a Times Square per viverla, questa volta, di notte. La piazza cambia aspetto poiché le luci, naturalmente, sono in maggior evidenza ed il numero dei passanti è di gran lunga superiore. Scattiamo molte fotografie. Incuriositi entriamo nel M&M Store (1600, Broadway): tre piani di colore e dolcezza. Divertenti le statue dei confetti stile Statua della Libertà, Vigile del Fuoco, ecc. Camminando senza una meta precisa scoviamo uno dei negozi di Natale, Christmas in New York, (730, 7 th Avenue) in cui poter trovare addobbi in stile newyorchese e non solo. La stanchezza si fa sentire così torniamo in hotel passando per Broadway, la super famosa strada dei teatri (Theater District) e sinonimo di Musical.

Venerdì 27 luglio 2018 – 15° giorno

Iniziamo la giornata con la visita del Met – Metropolitan Museum of Art (fermata metro 77 St) che custodisce opere di artisti quali Matisse, Van Gogh, Monet, Renoir, Modigliani, Rembrandt, Caravaggio, ecc; molto interessanti le sezioni dedicate all’arte greca e romana e a quella egizia dove si trova il Tempio di Dendur dedicato alla dea Iside. L’edificio è ricostruito così come era in antichità. Per vedere il più possibile è necessario organizzare prima la visita scegliendo le sezioni che più interessano poiché è molto vasto.

A pochi minuti a piedi si trova il Guggenheim Museum. Qui non entriamo ma ci limitiamo a scattare qualche foto della facciata dalla caratteristica forma a spirale. Ci addentriamo nuovamente in Central Park e, questa volta cartina alla mano, andiamo alla scoperta degli angoli più famosi e visti nei film. Vorremmo visitare il Belvedere Castle ma, purtroppo, è chiuso per restauro. Decidiamo allora di fermarci per pranzo al Loeb Boathouse, il punto ristoro che si affaccia su The Lake ed anche questa volta hot – dog e patatine. Con la pancia piena proseguiamo il nostro giro. Nei pressi del Conservatory Water si trova la statua di Alice nel paese delle meraviglie, un gruppo bronzeo raffigurante Alice insieme al Bian Coniglio e al Cappellaio Matto. Poco distante dallo Zoo, vicino al Willowdell Arch, si trova la statua di Balto, un cane di razza Husky che attraversò l’Alaska per portare il vaccino contro la difterite salvando, così, molte persone. Camminando in direzione della Grand Army Plaza, incrociamo The Dairy, un piccolo edificio in stile gotico vittoriano che ospita il Visitor Center & Gift Shop. Continuiamo verso Gapstow Bridge e The Pond, un laghetto, da cui si ha una bella vista dei grattacieli incorniciati dagli alberi di Central Park. Arriviamo alla Grand Army Plaza; prendiamo la 5th Avenue direzione Sud. Qui si trovano le grandi firme mondiali tra cui Cartier, Bergdorf Goodman, ecc. Dopo pochi passi troviamo il famoso grattacielo di Tiffany & Co con i suoi dieci piani di gioielli. La gioielleria fu fondata nel 1837. Entriamo solo per curiosare. Gli addetti non fanno problemi, infatti numerosi turisti entrano per visitare il negozio reso famoso dal film Colazione da Tiffany.

Facciamo ancora pochi passi e troviamo la Trump Tower. È un lussuoso edificio con uffici, appartamenti, negozi, caffè e ristoranti. Naturalmente entriamo anche qui dopo accurati controlli sicurezza. Sinceramente non mi ha entusiasmato più di tanto. Continuiamo la nostra passeggiata lungo la 5th Avenue ammirando le moltissime vetrine dagli allestimenti particolari ed originali fino ad arrivare alla New York Public Library. L’ingresso è libero, l’unica regola è mantenere un certo silenzio perché sono presenti numerosi studenti impegnati nello studio. L’edificio risale al 1911 e venne costruito in stile Beaux – Arts; l’ingresso principale è sorvegliato da Patience e Fortitude, due leoni in marmo. Al piano terra, nel Children’s Center, si trovano i veri pupazzi in peluche che hanno ispirato le storie di di Winnie the Pooh; al primo piano si trova la collezione di mappe più grandi del mondo, la sala dei periodici DeWitt Wallace decorata con pannelli dipinti; al secondo piano varie sale di lettura; al terzo piano la Rotonda McGraw con meravigliosi dipinti alle pareti e l’enorme sala principale di lettura Rose. Ci spostiamo verso la Roosevelt Island Tramway (fermata metro 59 St oppure Lexington Av. Biglietto incluso nell’abbonamento metro), una funivia che collega l’Upper East Side con Roosevelt Island e corre parallelamente al Queensboro Bridge. Il percorso dura pochi minuti. Da Roosevelt Island si ha un buon panorama su Manhattan ma niente di eccezionale, mentre dalla funivia la vista dei grattacieli più belli è in parte nascosta dal ponte. Non ci è piaciuta molto, ci era stata consigliata da amici prima della partenza. Noi non la consigliamo. Tornati a Manhattan e scesi dalla piattaforma del Tramway, entriamo da Bloomingdale’s, il famoso grande magazzino dove si può trovare qualunque cosa. Torniamo in hotel ed iniziamo a sistemare i bagagli. La partenza si avvicina.

Sabato 28 luglio 2018 – 16° giorno

È il nostro ultimo giorno newyorchese e, purtroppo, anche l’ultimo del nostro viaggio di nozze. Ci dirigiamo al South Street Seaport (fermata metro Fulton St), il vecchio porto di New York dove , ancora oggi, sono attraccate navi storiche ed è circondato da negozi e ristoranti. All’angolo tra Fulton Street e Water Steet si trova il Titanic Memorial, un faro costruito nel 1913 in memoria di coloro che persero la vita nell’affondamento del transatlantico. Il pier 17 è ancora in fase di restauro ma da qui si gode di una bella vista sul Ponte di Brooklyn. Riprendiamo la metro per raggiungere Washington Square Park (fermata metro W 4 St Washington Square). Un arco in marmo celebra il centenario dell’elezione presidenziale di George Washington. Ci rilassiamo qualche minuto facendo un incontro molto ravvicinato con uno scoiattolo che si appoggia alla mia mano con le zampine superiori. Torniamo in zona hotel e ci fermiamo per pranzo da Shake Shack. Un ultimo giro a Times Square prima di tornare in hotel e ritirare i bagagli. La navetta Supershuttle viene a prenderci direttamente in hotel per condurci all’aeroporto Newark.

Volo: New York Newark – Francoforte

Domenica 29 luglio 2018 – 17° giorno

Volo: Francoforte – Firenze

Siamo tornati a casa dopo due settimane meravigliose. Abbiamo scoperto uno stile di vita completamente diverso dal nostro, abbiamo provato l’emozione di essere oltre oceano, abbiamo realizzato il sogno “New York”. Il nostro viaggio di nozze termina qui ma la nostra vita matrimoniale inizia.

Riassumendo:

Hotel

  • Montreal: Le Centre Sheraton
  • Quebec City: Hilton Quebec
  • Mont Tremblant: Fairmont Mont Tremblant
  • Ottawa: Lord Elgin
  • Toronto: Sheraton Centre Toronto
  • Washington: The Madison Washington DC a Hilton, 1177 15 th Street North West (fermata metro McPherson Square)
  • New York: Staybridge Suites Times Square, 340 West 40 th Street (fermata metro 42 St Port Authority Bus Terminal

Ristoranti

Canada

Toronto

Five Guys, 329 Yonge Street (2 hamburger, 2 bibite, 1 patata fritta $ 31,59)

The Keg Steakhouse & Bar, 165 York Street (1 burger, 1 piatto verdure grigliate miste con patate, brocca di acqua naturale $ 38,42)

Mont Tremblant

S. Hubert, 3035 – B7 Ch. De la Chapelle

Quebec City

L’Escale Bistro et Crêperie, 2 Rue du Petit Champlain

Les Trois Garcons, 1084 Rue St-Jean (2 burger, 1 mini poutin e brocca di acqua naturale $ 42,54)

Bistrot Sapristi, 24 Boulevard Champlain (2 flatbread, brocca di acqua naturale $ 25,29)

Montreal

Ricolta (pizza), 2 De La Commune (2 tranci di pizza $ 10,93)

Sucrerie

La petite cabane d’la côte. Cabane à sucre et érablière. 5885, route Arthur-Sauvé, Mirabel, Qc, J7N 2W4

Ottawa

Bourbon St Grill c/o CF Rideau Centre

Rockport

Island View Restaurant (buffet $ 18 bevande escluse)

Niagara Falls

Ristorante presso Sheraton Hotel (pranzo a buffet)

USA

Supershuttle: navetta da/per aeroporto/hotel

https://www.supershuttle.com

Washington

Per prenotare la visita gratuita del Capitol: https://www.visitthecapitol.gov

Metro

Alla macchinette automatiche acquistiamo una Smartrip a persona da caricare con quanti dollari vogliamo. Il costo dei biglietti varia a seconda della destinazione; le destinazioni con i relativi prezzi si possono leggere sulle macchinette.

Pasti

La zona dell’hotel non è molto ricca di ristoranti e quelli che presenti sono parecchio costosi così mangiamo con $ 2 a persona da McDonald.

New York

Pasti

La Bella Vita, 163 Mulberry Street (2 menu pasta + insalata $ 25,25)

Wendy’s Restaurant, 4 South St (2 menu burger $ 18,27)

Buonitalia c/o Chelsea Market, 75 9th Avenue per un buon caffè espresso ($ 2.72) e cappuccino ($ 4.36)

Whole Food Market, 10 Columbus Circle

Shake Shack, 691 8 th Avenue

Metro

Unlimited MetroCard: corse illimitate per 7 giorni $ 32 + $ 1 per l’emissione della carta. Si acquista alle macchinette automatiche nelle varie stazioni.

NY City Pass

Le attrazioni comprese nel NY City Pass sono:

1. The Empire State Building + 2° ingresso nello stesso giorno a partire dalle ore 22

2. American Museum of Natural History

3. The Metropolitan Museum of Art

4. Guggenheim Museum oppure Top of the Rock Observation deck

5. Statue of Liberty & Ellis Island oppure Circle Line sightseeing cruises

6. 9/11 Memorial & Museum oppure Intrepid Sea, Air & Space Museum

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