Fino a Capo Nord in camper… con due bassotti

Un viaggio di oltre 12mila chilometri attraverso Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia
Scritto da: GloriaeMarco
fino a capo nord in camper... con due bassotti
Partenza il: 04/07/2014
Ritorno il: 28/07/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Un lungo viaggio di 12.368 km in Scandinavia tra renne, Santa Clause, Sami, isole, mare, fiordi e tanta, tanta natura. Un viaggio spettacolare arrivare a Capo Nord, attraversando la Germania, la Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia.

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Per anni abbiamo percorso lunghi viaggi con la nostra macchina, sempre in 3, noi e il nostro bassotto Guido, ma quest’anno la nostra famiglia è cresciuta di una bassottina (Valentina) e sarà il suo primo lungo viaggio. Abbiamo avuto l’idea di provare a viaggiare con un camper e cogliamo l’occasione della laurea di mio marito. Mettiamo insieme i soldi regalatoci e affittiamo un furgonato, il più piccolo dei camper adatto a due adulti e due bassotti. Per chi come noi viaggia con i quattrozampe al seguito, secondo il camper è l’unica soluzione a tanti problemi (per noi non esiste vacanza se non con loro): hotel che non li accettano o a volte fanno pagare fino a euro 30 a cane, pianificazione del viaggio, ristoranti con divieto. Si evita anche la sofferenza del viaggio in macchina… sui sedili e ambiente ristretto. Quindi, fatte tutte le vaccinazioni antirabbica, dopo aver provveduto alla terapia per l’echinococco (in pasticche effettuata 2 volte entro il mese) e aver fatto timbrare il passaporto dal veterinario, certificato di buona salute completo… si parte.

GIORNO 1 / VENERDÌ 4 LUGLIO 2014: ROMA – VIPITENO (746 KM)

Ore 10.00: siamo al concessionario per il noleggio. Eccolo, arriva il nostro bellissimo Horus. Il contachilometri segna 45km, siamo pronti il nostro viaggio inizia… Ore 22:00: dopo aver percorso 706 km usciamo dall’autostrada direzione Vipiteno e sostiamo per la notte in un grande parcheggio (autoporto) proprio vicino al casello, popolato per lo più da camion. Ci sistemiamo e finalmente prima cena in camper. Ovviamente da casa ho portato tutto il necessario per 30 giorni di vacanza, sughi pronti e pasta non ci mancheranno davvero. Quindi prima cena con spaghetti al sugo col tonno. Poi subito pronti a dormire stanchi morti, domani ci aspettano tanti tanti km di strada. Pienamente soddisfatti di tutto il viaggio in comodità anche i bassi sono riposati e allegri.

GIORNO 2: SABATO 5 LUGLIO 2014: VIPITENO GUXANGEN (678 KM)

Sveglia di buonora, alle 7.30 siamo pronti per ripartire, i bassi hanno fatto la loro passeggiata mattutina, paghiamo la sosta notturna di € 6.00, anche se è stata una notte abbastanza rumorosa per i tanti camion con celle frigorifere sempre accese. Possiamo dire che la nostra prima notte in camper è stata ottima, sarà stata la stanchezza, sarà il grande entusiasmo nel vivere un’esperienza del genere, ma ci riteniamo molto soddisfatti. Dopo aver acquistato le vignette autostradali per l’Austria, proseguiamo il nostro tragitto verso la Germania. Quest’anno hanno deciso di rifare tutta l’autostrada tedesca, troviamo molto traffico e anche in queste condizioni siamo pienamente convinti che il camper è la soluzione migliore per viaggiare. In macchina a quest’ora avremmo tutti dato di testa, il caldo, le lunghe soste incolonnati, i bassi che si lamentavano sul sedile posteriore piangendo, invece… con il nostro amico furgonato, che per l’occasione abbiamo chiamato Pippo, eccoci rilassati a fermarci in aree sosta anche solo per sederci sulla panca della dinette, bere del buon caffè e far giocare un po’ i pelosi. Ore 20.00 abbiamo viaggiato tanto e percorsi 678 km, stiamo cercando di macinare km il più possibile in questa prima parte della vacanza, usciamo dall’autostrada a Guxhangen e troviamo un bel campeggio per la sosta, il Ferienanlage Erzeberg a Bad Emstal, situato in mezzo a campi di grano, ben isolato e con tutti i servizi ottimi. Paghiamo € 23.50 passiamo una notte tranquilla al fresco.

GIORNO 3/DOMENICA 6 LUGLIO 2014: GUXANGEN – RODBY – MALMO – GRANNA (KM 500)

Dopo una bella passeggiata con i bassi nella lunga via dei campi di grano, dopo aver patito un po’ per lo scarico delle grigie, sia per la scomodità del servizio offerto dal campeggio (qui hanno dei buchi piccolissimi dove poter scaricare e ci dicono che serve un tubo, noi ovviamente ne siamo sprovvisti e ci dobbiamo arrangiare al meglio posizionando il camper preciso in modo di non lasciare troppo scolo, il rubinetto di scarico è scomodissimo bisogna sdraiarsi sotto e aprire una leva con il risultato di bagnarsi completamente tutto il braccio), abbiamo scoperto che abbiamo due serbatoi di scarico e nemmeno al concessionario lo sapevano. Caricata anche l’acqua alle ore 9.00 siamo pronti per rimetterci in viaggio, riprendiamo l’autostrada e anche oggi tanto traffico e strade bloccate. Ormai ci rassegniamo e procediamo verso il porto di Puttgarden. Fortunatamente non c’è molto caos agli imbarchi e senza tante formalità paghiamo il biglietto di imbarco per mezzo di 6 metri (noi siamo 6.20) comprensivo di 1 viaggiatore in più e ponte dell’Oresund di Malmo € 122 (435 sek il ponte di Malmo), imbarchiamo alle 14.30 e in 40 min. siamo al porto di Rodby in Danimarca. Durante la traversata siamo saliti sul pontile con i bassi, ma il vento era tantissimo e il sole era rovente, così abbiamo deciso di ritornare in camper e con la scusa riposarci un po’. Sbarchiamo a Rodby, Danimarca. L’anno scorso siamo arrivati fin qui via terra e in macchina, un bellissimo viaggio e ritrovarci anche quest’anno così tanto lontani da casa ci da quell’emozione in più. Non stiamo nella pelle, stiamo per attraversare il meraviglioso e famoso ponte di Malmò. Preparo subito la macchina fotografica già da lontano, comincio all’impazzata a scattare foto. Il bellissimo ponte dell’Oresund è molto suggestivo, 16 km immersi nel mare. Intorno a noi solo mare mare mare. Percorrerlo è una grande emozione ma fotografarlo è ancora meglio… Siamo finalmente in Svezia, presentiamo il nostro ticket al casello, posto alla fine del ponte e procediamo verso Malmò. L’intenzione era di visitare questa città di pescatori, ma c’è qualche tipo di festa e si fatica a trovare parcheggio. La maggior parte delle strade è transennata, decidiamo quindi di continuare il nostro viaggio, percorriamo tutta la E4, la principale autostrada svedese, ma non sembra quasi un’autostrada. E’ immersa nel verde e di fascino spettacolare, alle ore 22 sostiamo in un autogrill fronte mare, il cielo è ancora azzurro limpido, il sole ancora alto. Ci accorgiamo che qui la notte tarda ad arrivare, sembrano ancora le 12 e staremo ore a guardare questo magnifico scenario per noi soprannaturale. Ceniamo prendendo cibo al Burger King, indecisi se fermarci qui per la notte, ma sarà la grande emozione che nessuno di noi sembra aver sonno. La stanchezza è inesistente, quindi proseguiamo il viaggio e alle ore 23:00 dopo 500 km percorsi arriviamo a Granna piccolo paesino lungo il lago Vattern, famosa per le caramelle tipiche natalizie a strisce bianche e rosse alla menta piperita, le Polkagris. Troviamo un’area sosta vicino al pontile, c’è anche un campeggio ma noi preferiamo sostare gratis e come noi tanti altri camper scelgono questa opzione, si può sostare fino alle 9.00 di domani mattina, per noi non è un problema visto che è il nostro solito orario di partenza. Dopo una bella passeggiata con i bassi tutti sprofondiamo in un bel sonno restauratore.

GIORNO 4/LUNEDI 7 LUGLIO 2014: GRANNA – STOCCOLMA – GALE KM (514)

Ci svegliamo di buonora, il sole è già molto alto alle 06.00 e dopo una bella passeggiata per i bassi lungo il pontile, riprendiamo il camper e parcheggiamo gratuitamente lungo la strada principale della città. Passeggiamo lungo le vetrine dei tanti negozi che vendono le Polkagris, purtroppo la maggior parte dei negozi apre alle 10 e noi siamo in largo anticipo, ne troviamo solo alcuni aperti e ci riforniamo di stupendi souvenir, tra cui le nostre adorate calamite e snowglobe di viaggio e ovviamente non possono mancare le famose caramelle. Oggi fa molto caldo, ci sono 27°, speravamo di trovare fresco da queste parti, ma credo si prospetti un’estate molto calda. Riprendiamo il viaggio e in tutti i km percorsi ci godiamo questa spettacolare strada, ogni tanto si intravedono i primi cartelli con “Attenzione renne”, il cuore comincia a battermi forte, non vedo l’ora di avvistarne qualcuna. Ore 13 arriviamo a Stoccolma, parcheggiamo lungo il canale della City All. Noi abbiamo un furgonato e possiamo parcheggiare più o meno dappertutto, ma siamo comunque lunghi 6.20 metri e i parcheggi a spina di pesce ci rimangono un pò scomodi. Lungo questo canale altri camper più grandi sono parcheggiati, c’è una lunga fila di parcheggi orizzontali e per fortuna all’ombra degli alberi, dove non diamo fastidio a nessuno. Il parcheggio costa 100 sek per 24 h (€ 10.87), non poco ma almeno è vicinissimo al centro e siamo pur sempre in una grande città. Percorriamo a piedi il lungo porto, attraversiamo il ponte e ci troviamo proprio davanti la City Hall. Qui la macchina fotografica impazzisce, la vista della città è spettacolare, proseguiamo verso Gamla Stan, ma con molta fatica visto il gran caldo 30° e nemmeno un pò di aria. I bassi si sdraiano per terra in continuazione con la lingua di fuori, ci alterniamo per portarli in braccio (8kg e 5kg), non molto comodo sotto il sole rovente. Cerchiamo di goderci il più possibile la visita alla città, percorriamo tutta la strada principale piena di negozi, sostiamo per un gelato nello Stortorget (piazza antica), qualche acquisto di souvenir, uno sguardo alla piazza Sergels Torg e dopo 4 ore di cammino, stanchi morti ce ne torniamo in camper, purtroppo visto il gran caldo e la nostra intolleranza a questo clima afoso non ci siamo goduti gran che la visita, ma ci accontentiamo lo stesso, sicuramente è una gran bella città che vale la pena visitare, ma appunto molto grande e per chi ha poco tempo a disposizione conviene concentrarsi solo al centro. Rientrati in camper ci riposiamo un po’ e alle 17.00 ripartiamo fermandoci alle 20.30 a Gavle nel camping Engesberg paghiamo 220 sk (€ 24) con tutti i servizi. Oggi abbiamo percorso 514 km, abbiamo camminato tanto e dopo una buona cena cucinata prendiamo sonno tra le braccia di Morfeo che ci culla con il sole ancora alto.

GIORNO 5/MARTEDI 8 LUGLIO 2014: GAVLE – SUNDSVALL – NORDINGRÀ – UMEA – SAVAR (KM 529)

Dopo aver provveduto allo scarico e al carico del camper dove Marco poverino deve in continuazione sdraiarsi sotto e bagnarsi tutto il braccio, ripartiamo in direzione Sundsvall. Parcheggiamo lungo il porto in un grande parcheggio a pagamento per 20 kr 2 h (€ 2), la città dei draghi, lungo la via principale tanti draghetti fanno da attrazione, ognuno con un colore e una scenografia diversa. Noi ci divertiamo a fotografare i bassi vicino ad ogni draghetto, tanti negozi e tanta gente, una piacevole passeggiata seppur il caldo comincia a farsi sentire già di buonora. Passeggiamo per un’oretta poi ripartiamo e percorrendo sempre la bellissima e scenografica E4 deviamo in direzione Nordingrà, una bellissima strada panoramica che attraversa molti paesini lungo i laghi, dei scenari da favola. I colori della natura si rispecchiano in questi laghi spettacolari, tante isolette fanno da sfondo alle fotografie, impossibile non vivere questi posti, solo silenzio e natura, qualcosa di magico e indescrivibile, per caso leggendo lungo il viaggio la nostra guida della Michelin (Svezia, Norvegia e Danimarca) ho scoperto questo tragitto, ho capito che aver studiato tanto nei mesi precedenti al viaggio non ha valore quando ci si trova a percorrere veramente queste strade. Tutto il nostro tragitto lo stiamo modificando strada facendo, certo l’obbiettivo rimane unico, ma una volta che si comincia a viaggiare in questi luoghi è quasi impossibile non pensare di allungare o deviare strada per vedere cosa c’è di più. Noi lo stiamo facendo, percorriamo tanti km durante il giorno, ma tanti km con tantissimo da vedere, anche solo per guardare, non ci interessa visitare musei, a noi basta stare qui in riva a un lago, in riva al mare e goderci lo spettacolo, rilassarci bevendo del buon caffè, correre insieme ai bassi in questo verde meraviglioso. Qui la natura è la regina del viaggio e noi vogliamo godercela fino in fondo. Arriviamo a Nordingrà piccolo paesino di pescatori, non c’è nulla da vedere. All’entrata del paese delle ricostruzioni in miniatura delle case dei pescatori e la scritta di benvenuto, ma poco più avanti su una strada fatta di curve che costeggiano i laghi, lo scenario ti lascia senza respiro, noi sostiamo lungo la strada a goderci il panorama per un po’ sorseggiando del buon caffè. Poi ripartiamo tornando indietro a percorrere la bellissima strada panoramica in direzione Overveda e poi a Ornoskoldvike riprendere la E4 fino a Savar, dove alle 19, dopo aver percorso 529 km, ci fermiamo in una bella area sosta per la notte. Siamo arrivati appena in tempo, i posti sono già completi, siamo contornati da tanta natura e finiamo la serata rilassati ed entusiasti di aver scelto questo viaggio anche se sarà il caldo. Sarà quest’afa tremenda ma fuori quasi non si può uscire, milioni e milioni di insetti, non ben identificati e vespe enormi, ci assalgono, saremo noi troppo colpiti da questa cosa? Qui tutti se ne stanno tranquillamente seduti sulle loro sdraie contornati e attaccati da questi insettacci ma sembra non gli diano fastidio, noi abbandoniamo l’idea di farci una passeggiata, ho già le gambe devastate da tafani sarò io che li attiro avrò il sangue troppo dolce? Ma la cosa che mi preoccupa di più è che possano pungere ai bassi, ci siamo già passati l’anno scorso con Guido e abbiamo passato le 3 ore più lunghe della nostra vita, puntura di bentelan e crema al cortisone sperando non avesse un attacco di allergia. Fortunatamente tutto a posto, ma meglio non ripetere l’avventura… Mi affaccio dall’oblò e noto una signora che tranquillamente porta a spasso il suo gatto al guinzaglio…che spettacolo…

GIORNO 6/MERCOLEDÌ 9 LUGLIO 2014: SAVAR – HAPARANDA – ROVANIEMI (KM 529)

Sveglia di buonora come sempre. Qui è difficile dormire per le lunghe, in piena notte non c’è buio e la mattina il sole è molto alto già alle 07 am e con questa luce l’unica cosa che ti va di fare è prepararti e partire per scoprire cosa vedrai oggi… Ci immettiamo nuovamente sulla strada panoramica compagna ormai di questi giorni. Ci fermiamo a Silkea in un campeggio per effettuare scarico e carico paghiamo 5 sek e abbiamo tutti i serbatoi a posto e visto che l’acqua sembra potabile ci riempiamo tutte le bottiglie di acqua vuote. Da quello che dicono della Finlandia e Norvegia, l’acqua costa molto. Riprendiamo il viaggio e lungo la strada a Sangis, troviamo un pittoresco negozio militare, con tante statue in legno e carri armati. Ci fermiamo per qualche foto e scopro che c’è anche lui… il bellissimo… stupendo…ET. Non posso non scattare una foto ai bass vicino all’extraterrestre più famoso al mondo. Invio qualche foto ai nipotini in Italia per fargli vedere chi ho incontrato in questo lungo viaggio… sono piccoli e la loro risposta è stata…un pianto di paura! Che ridere quando mia sorella me lo ha raccontato, avevano paura che ci portasse via sull’astronave e che non ci avrebbero più rivisto, belli i miei nipotini. la cosa che oggi mi manca più di tutto. Riprendiamo il viaggio che ancora per poco ci separa da una delle mete più importanti del viaggio… il famoso villaggio di Santa Claus, il sogno di una vita da quando ero piccola ed oggi a 33 anni posso finalmente quasi dire… io ci sono stata e l’ho visto! La strada si è fatta ancora più bella e spettacolare, ci sono molte cose bizzarre che incontriamo per scattare foto. C’è un vecchio edificio con una grande insegna della Old route E4, sembra la gemella della mitica Route 66 americana e l’asfalto la ricorda molto. Entusiasti ci scattiamo foto. In un attimo stiamo rivivendo il nostro Viaggio di nozze in America. Questi attimi rendono il viaggio ancora più indimenticabile. Ripresa la strada ce la godiamo a fondo con tranquillità e calma, c’è tanto da ammirare e fotografare, il viaggio in assoluto perfetto in camper…a Kerasjoki 10 km da Haparanda ci fermiamo in un’area sosta un pò nascosta dove troviamo il famoso cartello delle distanze dei 3 Stati che cita (Haparanda 10 Svezia- Tornio 11 Finlandia – Nordkapp 809 Norvegia). Non stiamo nella pelle, ci scattiamo le classiche foto di rito con Pippo come sfondo, Stiamo per varcare il confine e soprattutto ci troveremo in due stati contemporaneamente e sbalzati avanti di un’ora in un misero secondo. Ci rimettiamo in moto e dopo quegli 11 km eccoci al punto che separa i due stati Haparanda nella parte della Svezia e Tornio nella parte Finlandese e senza nessuna formalità entriamo in Finlandia. Purtroppo non c’è modo di fermarsi per scattare delle foto al grande cartellone che segna i confini, ma basta premunirsi di macchina fotografica accesa, rallentare un pò e scattare la mega foto che ritrarrà per un momento l’essere in DUE STATI CONTEMPORANEAMENTE con un’ora di distanza, ebbene si, qui in Finlandia spostiamo le lancette avanti di un’ora quindi il nostro orologio che segnava le 15.20 sotto la scritta SVERIGE e SUOMI segna già le 16.20. Viaggiamo su questa bellissima strada Finlandese, sulla dx il cartello che segna lo Stato LAPPI, proseguiamo sulla E4 che diventerà più avanti la E8 fino a prendere la meravigliosa E75, molto paesaggistica, e il cuore comincia a batterci forte quando cominciamo a vedere i grandi cartelloni con l’immagine del villaggio di Santa Claus. Passiamo da Rovaniemi e dopo un po’ di giri a vuoto per cercare di capire la direzione giusta finalmente arriviamo a Naapapiri, siamo nel Circolo Polare, ma ci accorgiamo ben presto che fa molto caldo. Spegniamo il motore dopo 444 km percorsi oggi. Nel grande parking adiacente al villaggio di Babbo Natale ci sono molti camper e soprattutto di italiani. In strada non c’è nessuno in strada… ma sono solamente le 19.20 e tutti sono rinchiusi nei loro camper. Noi non stiamo nella pelle e ci sbrighiamo a scendere per vedere il primo impatto con il posto tanto sognato. Il caldo è allucinante, tanti moscerini che ci danno il tormento, anche qui è pieno di insetti per la grande afa e continuo a ripetermi che siamo scappati da Roma per trovare un po’ di fresco invece….cominciamo la nostra passeggiata nel grande parco del villaggio, come sottofondo la musica di natale che ci dona allegria e batticuore…Jingle bells, jingle bells, Jingle all the way! O what fun it is to ride In a one-horse open sleigh… ti viene voglia di trovarti già nel periodo di Natale e immaginare questo luogo magico pieno di neve con le luci natalizie accese ti fa sognare ad occhi aperti. I negozi sono tutti chiusi ma ci godiamo il momento di quiete, siamo in giro soli e possiamo scattare foto in ogni angolo senza il caos che prevediamo per domani. Ci posizioniamo tutti e 4 sulla lunga striscia delle coordinate del circolo polare che segna i 66°32’35” e l’emozione è tanta anche sotto il famoso albero con tutte le distanze. Siamo distanti da NorthKap 680 km e da Roma 2985 km. Si è fatto ormai tardi, rientriamo in camper per la cena e per assopirci con la meravigliosa musichetta di natale che accompagna il nostro sonno.

GIORNO 7/GIOVEDì 10 LUGLIO 2014: ROVANIEMI – KARIGASNIEMI (KM 444)

Oggi è il grande giorno, conosceremo lui, il mitico Santa Claus, l’originale… Mi sento una bambina di 6 anni, anzi a pensarci bene ho la stessa emozione di quando avevo quella età e ancora credevo che Babbo Natale esistesse per davvero. Lo attendevo la sera di Natale cercando di optare i rumori degli zoccoli delle renne che scendevano sul tetto di casa. Il camino acceso e le calze appese, il grande albero che aspettava solo i tantissimi regali… non so se per tutti è così ma i miei genitori sono stati bravissimi a non farmi capire mai niente durante la mia infanzia. Improvvisamente, quando meno me lo aspettavo, scendevo le scale che avevo risalito silenziosamente solamente 5 min. prima, dove sotto l’albero non c’era niente e poi improvvisamente….il mondo dei pacchi regalo! La mia emozione era tantissima e oggi come allora mi sento così. Non ho ancora figli quindi non posso condividere con loro questa grande emozione, ma sono sicura che ogni bambino che abbia la possibilità di arrivare fin qui rimarrà per sempre stregato da questa bellissima atmosfera e in questi momenti non importa se ci credi ancora o no, perché qui lo vivi, lo vivi veramente! Dopo aver girovagato un pò in mezzo alla folla, ci sbrighiamo ad andare nel suo ufficio, ci mettiamo in fila e aspettiamo di entrare in questo magnifico mondo, all’interno c’è la classica atmosfera natalizia, musiche e luci, un rotolo enorme con tutti i desideri della gente di ogni parte del mondo. Sorrido per quello che leggo scritte del tipo “Vorrei trovare il principe azzurro”, “Vorrei trovare un uomo bello, occhi azzurri e soprattutto con i soldi” etc. etc…sorrido e continuo a leggere mentre siamo in fila fuori da quella stanza che ci separa da lui…mi colpisce molto la letterina di un bambino che scrive “Vorrei che qui ci fosse il mio papà, vorrei rivederlo ancora una volta, mi manca tanto”. Una lacrima mi scende dagli occhi, ce ne sono molte di bambini e ce ne sono molte di persone adulte, ma tra tutte quelle che ho letto quelle dei bambini sono le più sincere e belle. Ripenso a quelle che scrivevo io che ancora tengo nella scatola dei ricordi ne ho una in particolare del 1989 avevo solamente 8 anni e scrivevo “Caro Babbo natale, quest’anno credo di essere stata molto più buona, non ho fatto arrabbiare molto mamma e papà quindi ti chiedo una cosa vera, cioè un gatto vero in pelle e ossa non come quello che mi hai portato l’anno scorso che era finto.” Che ridere che ricordi. Aspettiamo il nostro turno e mentre siamo seduti qui fuori su delle sedie rosse molto eleganti, sentiamo la sua meravigliosa voce…parla tutte le lingue del mondo e l’Elfo in rosso che viene ad accoglierci alla porta la prima cosa che fa e non so proprio come ci riesca, capisce subito da quale parte del mondo arrivi e ti dice nella tua lingua…Ciao Benvenuto! Lui Santa Claus se ne sta seduto lì sulla sua grande sedia di legno, con la lunghissima barba bianca, ci saluta e ci chiede da dove veniamo. L’elfo ci scatta la foto e gira il video, scambiamo qualche parola con Babbo Natale che ci chiede di cantargli una canzone romana e non potevamo non cantare…”Roma non fa la stupida stasera…” 5 minuti è il tempo che ci concedono ma soddisfatti salutiamo e usciamo. Purtroppo i bassi non li abbiamo portati dentro con noi perché avevo letto su internet che i cani non erano ammessi, ma solamente una volta dentro ci siamo accorti che invece se buoni, sono i benvenuti per la foto con Babbo Natale. Peccato ma almeno abbiamo una scusa per tornare… Andiamo nello shop a ritirare le foto e il video pagandoli € 38, è stato un pò difficile cercar di capire quale opzione scegliere tra le tante. Non parlano minimamente italiano e noi parliamo molto poco l’inglese. Ci sono le foto che stampi lì da loro e te le consegnano sull’attestato di Passaggio al Circolo Polare oppure, come abbiamo fatto noi, ti danno un codice su un tesserino da poter utilizzare al rientro a casa scaricando dal sito originale le foto e il video entro un mese, ma in questo caso non rilasciano il cartoncino di attestato al circolo polare. Io dopo vari tentativi sono riuscita a farmi consegnare ugualmente il cartoncino vuoto per poter applicarci, una volta scaricate e stampate a casa le foto, e avere anche il ricordo del passaggio al circolo polare ho sudato ma l’ho ottenuto! Dopo i vari e tanti, forse troppi, acquisti di souvenir e articoli del natale ci rimettiamo in viaggio. Leggevo su vari diari di viaggio e su internet che non vale la pena comprare souvenir qui perché si pagano molto, posso dire solamente una cosa in più e come la penso io: comprare Troll non conviene assolutamente perché più avanti nel viaggio ne troveremo veramente tantissimi di tutti i prezzi, comprare articoli Sami neanche perché più avanti incontreremo tante capanne Sami originali con prezzi a volte più alti, ma spesso molto più convenienti, comprare articoli natalizi? Di sicuro comprare un oggetto qualsiasi non vale la pena, ma comprare la palla per l’albero di natale oppure comprare la snowglobes con tanto di musica natalizia o comprare la calamita o gli adesivi…allora sì ne vale veramente la pena, articoli che solo qui puoi trovare magari con la scritta Circolo Polare Artico o Santa Claus village. Insomma si sa che… gira che ti rigira… i souvenir sono sempre gli stessi, ma se si prendono quelli specifici con la scritta del luogo è un ricordo in più del viaggio. Vero, costano un bel po’ se fai il paragone a tanti altri viaggi e souvenir, ma anche questo ci può stare. Si sa, la Finlandia come la Norvegia sono molto care in tutto. Riaccendiamo il motore del camper, sono già le ore 12.00. Salutiamo questo posto meraviglioso e proseguiamo il nostro percorso, giorno per giorno ci stiamo avvicinando sempre di più alla seconda meta importante che è la vera meta del viaggio, anche se qui ogni giorno e ogni punto di sosta è un emozione unica che vale veramente la pena. Ci fermiamo al camping Korvala dove con € 5 effettuiamo lo scarico e il carico di acqua. Notiamo che è sempre più difficile trovare delle aree gratuite per effettuare queste manovre ma capiamo ben presto che tutti i campeggi anche il più piccolo e sperduto, per pochi euro offrono il servizio comunque noi siamo inesperti ma devo dire che con questa soluzione abbiamo risolto parecchie volte il panico da serbatoi pieni/vuoti e ci siamo trovati benissimo in ogni situazione anche parlando poco inglese.

La strada che percorriamo fino ad INARI è spettacolare, passo tutto il tempo del viaggio a scattare foto in continuazione dal finestrino, il paesaggio è stupendo e muta di continuo, lungo il tragitto tantissimi negozi di souvenir bizzarri dove in ogni posto riusciamo a trovare qualcosa di particolare e unico da acquistare, per fortuna in Finlandia la moneta è la nostra così riusciamo a tener sott’occhio le spese. Arrivati ad Inari ci riforniamo di benzina perché abbiamo letto che da qui in poi c’è un lungo tratto isolato, finalmente abbiamo i primi incontri ravvicinati con le magnifiche ed enormi Renne, finora solo tantissimi cartelli che ne segnalavano le zone e di prestare attenzione, ora finalmente eccola li che corre a gambe aperte in mezzo alla carreggiata, sola e per nulla spaventata si lascia avvicinare da una moto e per un bel tratto corrono insieme gli uni di fianco all’altra noi dietro che fotografiamo e filmiamo il tutto, ma è solo una e ben presto devierà per inoltrarsi tra gli alberi, proseguiamo entusiasti di questo incontro e improvvisamente eccoci bloccati in mezzo alla strada da una mandria di 20 renne che per nulla interessate al grande caos che stanno creando, tranquillamente se la passeggiano in mezzo alla strada e noi automobilisti in coda ne approfittiamo per filmare e fotografare.

Ripreso il viaggio incontriamo lungo la strada dei negozi di souvenir Sami ma vista l’ora sono chiusi, proseguiamo e a Kaamasetie imbocchiamo al grande incrocio la bellissima strada Rv92 che porta a Karigasniemi quindi al confine con la Norvegia. Una strada spettacolare da film, lunghi rettilinei da cui si vedono le continue dune stradali sali scendi con pendenza del 10%, sembra di essere in un simil deserto, ce la godiamo molto lentamente isolati da qualsiasi forma di vita, fortunatamente abbiamo fatto rifornimento di benzina perché su questa strada per più di 100 km non c’è nessun segno di vita e raramente incrociamo qualche macchina che viene in senso opposto ma nella nostra direzione solo noi e qualche renna che corre di qua e di la. Alle 20.30 e dopo aver percorso 267 km in solitaria, sostiamo per la notte in un campeggio immerso nel bosco il Tenorinne, proprio al confine con la Norvegia dove con € 25 abbiamo tutti i servizi. Qui la notte non scende mai e a prendere sonno si fatica un po’, passeggiamo con i bassi in questo bel campeggio pieno di verde dove loro si divertono a rincorrersi, una bella cenetta e un’occhiata al programma per domani, poi un bel film e ci addormentiamo molto tardi.

GIORNO 8 /VENERDÌ 11 LUGLIO 2014: KARIGASNIEMI – NORDKAPP 267 KM

Oggi è il grande giorno. Capo Nord, arriviamo!

Ore 9.30 pronti a varcare il confine senza nessuna formalità siamo in Norvegia, a Karasjok rimettiamo via i nostri euro e tiriamo indietro le lancette dell’orologio di 1h. Ore 8.30 fa molto strano trovarsi indietro di un’ora è così presto, ci accorgiamo subito della differenza dei cartelli stradali, qui sono a sfondo bianco quelli delle renne fin ora sempre gialli. Dopo 3 ore di viaggio sulla strada spettacolare con scenari stupendi, ci fermiamo a Lakselv per fare il pieno di gasolio e ritirare in un bancomat delle corone norvegesi. C’è un distributore della esso e subito dopo una piazza con un Troll gigante nel mezzo e accanto una banca dove poter ritirare le monete, provvediamo anche a fare un po’ di spesa in un grande supermercato dove finalmente Marco mi convince a comprare (solo per lui) una bistecca di Renna, prendo per me della buona pancetta e per i bassi del macinato anche se mi sembra molto scuroo e non capisco di che carne sia, Ripartiamo e alle 12.30 ci fermiamo per il pranzo poco prima dell’Olderfjord in un grande spiazzale pieno di souvenir sami, oggi è più fresco del solito e il sole è coperto da nuvole grigie, abbiamo viaggiato tutti questi giorni sotto un sole allucinante e un cielo limpido e proprio oggi che stiamo per raggiungere la meta tanto desiderata il tempo muta. La strada si fa più spettacolare di tutto il viaggio, un continuo costeggiare il mare, strade perfette che costeggiano la montagna su continue curve e sali scendi fantastici, ti offre un panorama da perder il fiato, la macchina fotografica impazzisce tra foto e video, è impossibile non riprendere o non fotografare questi attimi e questa natura incontaminata, le montagne si rispecchiano nel grande mare, sembrano cartoline, gli isolotti padroneggiano lo scenario, cime delle montagne imbiancate dalla neve, i colori sempre diversi donano armonia agli occhi, silenzio tanto silenzio, solo il rumore fantastico del mare. Le temperature si sono abbassate, più andiamo verso nord più fa freddo ci fermiamo di continuo in ogni spiazzale, in ogni aerea dove è possibile fermarsi ed è impossibile non fermarsi ogni 10 minuti e ogni volta ci godiamo questi momenti fino in fondo, c’è bassa marea e tante renne se ne stanno sulla spiaggia a pascolare liberamente, qualcosa di unico, indescrivibile, si può leggere ogni diario di viaggio e sognare ma ritrovarsi qui e vivere queste meravigliose sensazioni ti fa capire che solo vivendole si apprezzano veramente nemmeno le foto rendono realmente quello che si vede dal vivo. La giornata scorre lenta, la strada ti culla e ti porta ad andare piano e a goderti ogni km percorso, tratti di strada stupendi e il poco traffico di macchine ti permette di godere in ogni angolo questa meraviglia. Mi stupisco ancora, abbiamo percorso tantissimi km quasi sempre in completo isolamento, dietro a noi nessuno, davanti nessuno, nella carreggiata opposta raramente qualcuno, ma è una gran fortuna perché posso starmene con il braccio fuori dal finestrino e scattare foto anche alla bellissima strada che stiamo percorrendo. Ore 17.00 siamo a 20 km da Caponord, si comincia a salire, non so spiegare bene quello che si prova, l’emozione è tantissima, non stiamo nella pelle, tanta gente dice non vale la pena arrivare fino in cima….bè vi posso assicurare che seppur non ci fosse nulla, seppur è solo una classica meta turistica, la strada che porta fino a su è qualcosa di spettacolare, vale la pena eccome…vale la pena fermarsi al lato della strada e fotografare il grande rettilineo, vale la pena fermarsi in cima e fotografare il grande canyon, vale la pena emozionarsi leggendo i cartelli che piano piano scalano i km all’arrivo. Ore 17.30 dopo 267 lunghissimi km, siamo a CAPONORD, paghiamo l’entrata allo spiazzale per 24 ore e ci sistemiamo in mezzo ai tantissimi camper già in sosta. Per strada non avevamo incontrato quasi nessuno sono tutti qui! C’è tanta nebbia e il freddo è tantissimo, ci sono 8° e noi veniamo da giorni con temperature dai 25 ai 30°, ci armiamo di pile, giacche e cappelli, vestiamo anche i bassi con i loro maglioncini di lana e usciamo subito alla scoperta del globo. Tira tantissimo vento, cerchiamo di tenere le facce coperte dal freddo ma è impossibile, nonostante ciò giriamo in lungo e in largo tutto lo spiazzale, scattiamo e ci facciamo scattare le foto di rito vicino al mappamondo, scattiamo la bellissima foto di rito noi tutte e 4 in capo al mondo, i bassi in capo al mondo, tutti fotografano i nostri bassotti vicino al globo, sembrano loro le star, d’altronde è un gran privilegio per loro essere qui con noi, loro vengono sempre con noi dappertutto e le vacanze possono solo che essere più belle in loro compagnia e poi non è mica da tutti i cani poter vantarsi di aver fatto i bisogni proprio vicino al Globo. Ci godiamo lo spettacolo difronte a noi….solo mare mare mare, nient’altro che mare, uno strapiombo spettacolare sotto di noi, km e km di roccia. Raggiungiamo lo spiazzale con le monete della pace, facciamo il nostro Troll pietrificato con le pietre una sopra l’altra che Guido e Vale ci buttano subito giù, ce ne sono a migliaia di tutte le grandezze, non conosciamo bene il significato di questa usanza ma dove possiamo lo facciamo anche noi, chissà magari è di buon auspicio. Portiamo i bassi nel camper, tremano e non vogliono camminare, gli lasciamo la stufa accesa e noi andiamo a vedere lo shop. Andiamo subito a vedere il film delle 4 stagioni in Norvegia, veramente bello, ti fa venir voglia di venire in ogni stagione, soprattutto da Gennaio a Marzo quando è possibile vedere l’Aurora Boreale, l’inverno tanta neve e buio a differenza di questo periodo che non fa mai notte. Usciti dal cinema ci facciamo subito timbrare il certificato di passaggio a Caponord, ci spediamo la cartolina a casa con tanto di francobollo originale e andiamo a fare un po’ di shopping nell’immenso negozio sottostante. Ci compriamo subito due giacche identiche di quelle proprio per il grande freddo e con tanto di coordinate di Nordkapp più tanti vari souvenir tipici di qui tra cui la bellissima e importantissima snowglobe. Soddisfatti ce ne torniamo in camper per la cena e attendiamo di vedere il famoso Sole a Mezzanotte. Fuori sempre più freddo, impossibile non tenere stufa accesa, usciamo per la passeggiata dei bassi e grazie ai nuovi giacconi comprati non soffriamo il freddo. Incontriamo finalmente Patrizia e Mara conosciute su un forum di camperisti ci siamo tenute aggiornate tutto il viaggio per poterci incontrare e conoscere qui nel grande nord, loro viaggiano con Stella un labrador nero bellissimo. Ci diamo appuntamento per domani e mentre loro rientrano in camper noi andiamo a goderci lo spettacolo. Tutta la gente è sul grande spiazzale, tutti ben coperti e infreddoliti, purtroppo c’è un pò di nebbia speriamo solo di riuscire a vedere qualcosa. Mentre scattiamo foto favolose all’impazzata, comincia il conto alla rovescia, impostiamo le macchine fotografiche con visualizzatore di data e ora ed eccolo li comincia lo spettacolo….purtroppo si vede appena per via della nebbia ma ci accontentiamo lo stesso e infreddoliti alle 01 am ce ne torniamo in camper a dormire.

GIORNO 9/SABATO 12 LUGLIO 2014: NORDKAPP – FORSOL (207 KM)

Bruttissimo risveglio. Marco mi dice…”Non ti sembra che pendiamo tutti da un lato?” io rispondo: credo proprio di sì. Finiamo di vestirci e usciamo pronti per la passeggiata con i Bassi. Fuori solo nebbia fitta che non si riescono a vedere nemmeno gli altri camper. Il freddo è tantissimo più di ieri, ci sono 5°. Finiamo la passeggiata molto di corsa e mentre stiamo per rientrare in camper…..eccola la vediamo…il motivo del nostro inclinamento tutto a sx….una ruota completamente a terra. Un momento di panico ci assale, cavolo siamo a Capo Nord, come si fa a bucare a Capo Nord? Ragioniamo un po’ sul da farsi. Non abbiamo il libretto delle istruzioni del camper ci è stato detto che abbiamo una ruota di scorta sotto, ma non sappiamo come cavolo si tira giù. Non sappiamo ne vediamo dove sono gli attrezzi per poterlo fare, vabbè poco male abbiamo l’assistenza stradale in tutta Europa, chiamiamo l’assicurazione che ci dà la bella notizia… LA TARGA NON RISULTA REGISTRATA! Ma come? Il concessionario ce l’ha assicurato che avevamo assistenza! Chiamiamo di corsa l’autonoleggio e da lì cominciano ore e ore di scaricabarili-litigi tra assicurazione e concessionario etc etc e noi nel frattempo nel panico più totale decidiamo per il meglio, chiedere aiuto a qualche buon camperista. Noi siamo inesperti magari qualcuno attrezzato con un krik può aiutarci. Cominciamo a girare per lo spiazzale tanti camper con targa italiana, aspettiamo un po’ e intravedo due italiani. Faccio per dire…” Buongiorno scusate ci serve aiuto”, la signora si mette a correre e mi sbatte letteralmente la porta del camper in faccia, alla faccia della comunità di forever friends, avevo sentito parlare di solidarietà tra camperisti ma misà che abbiamo beccato i cafoni dei cafoni. Riproviamo con il prossimo, un signore al quale gli spieghiamo l’accaduto e ci liquida con un “Non so che farvi e fa freddo”. Grazie grazie vai a riscaldarti….rinunciamo con gli italiani e proviamo con gli stranieri… un Francese… lasciamo stare non si sforzano proprio a capire altre lingue. Un signore tedesco molto gentile prova a vedere e a capire cosa ci serviva ma, molto dispiaciuto, ci dice che non ha gli attrezzi che ci servono, chiama un suo amico a far vedere ma anche lui ahimè non può aiutarci. Vabbè grazie almeno ci avete ascoltato e che mi viene da dire? W l’Italia! La nebbia continua a salire, il freddo continua a tirare e il vento è gelido. Una coppia di signori milanesi, molto carini e gentili si avvicina a noi e ci chiedono se abbiamo bisogno di aiuto…GRAZIEEEEE! Telefonano al figlio in Italia e gli chiedono di cercare su internet carrozzerie nei dintorni l’unica più vicina è a 35 km ma ci manda via sms i recapiti… che dire, non si può fare di tutta l’erba un fascio… Rimangono con noi un poco e parlando del più e del meno ci confermano che da ieri non hanno avuto molta considerazione dagli altri italiani in loco. Decidiamo di chiedere aiuto ai norvegesi! Per fortuna Mara, la ragazza che abbiamo conosciuto, parla bene l’inglese, quindi tramite la reception dell’hotel ci fa chiamare l’assistenza stradale per telefono e parlare con l’officina che dista 35 km. Spiega che abbiamo la ruota di scorta e una ruota bucata, ci dicono che in un’ora sono da noi. Ore 13: vediamo arrivare una jeep con un ragazzo dell’assistenza. Non ha attrezzi, tenta di staccare la ruota di scorta da sotto del camper, ma è ben ancorata e serve una chiave particolare. Chiamiamo l’autonoleggio e glielo passiamo al telefono, purtroppo nemmeno il noleggiatore sa dove possono essere gli attrezzi. Cerca in tutti i modi di staccarla, spaccarla etc ma niente non viene giù. Dopo un’ora di tentativi decide di portarsi via la ruota bucata e andarla a riparare… tornerà tra un paio di ore. Noi nel frattempo siamo nel panico più totale e infreddoliti al massimo. Ore 16: il ragazzo risale con la ruota aggiustata, la monta e paghiamo la bellezza di € 450 e per fortuna che hanno accettato gli euro perché di moneta locale non ne avevamo e qui sullo spiazzale non c’è nemmeno un bancomat; con la fattura ci rimborseranno tutto dal concessionario di noleggio, il minimo… credo. Felici e contenti alle 17 salutiamo e ringraziamo le ragazze e ripartiamo buttandoci alle spalle questa brutta esperienza a Capo Nord. Percorriamo 11 km della strada spettacolare che scende dallo spiazzale, il sole comincia a farsi vedere e la nebbia scompare, ad un certo punto….un rumore e una puzza di bruciato ci fanno rizzare la pelle. CAVOLO DI NUOVO! Ruota completamente squarciata, abbiamo pagato tanti soldi per una riparazione del cavolo. Siamo sperduti nel nulla, non c’è niente qui e siamo a 10 km dall’incrocio principale e a 25 dalla città più vicina. Richiamiamo subito Mara che gentilissima ci richiama lei il carro attrezzi. Attendiamo ben 2 ore nel panico più totale, arrabbiati e amareggiati da questa cosa, notiamo per tutte queste ore che solamente una macchina sale per lo spiazzale, oggi non c’è movimento, intorno a noi solo RENNE! Attimi di panico, nervosismo e tanta voglia di stare in un luogo un po’ meno deserto. Ore 18.30 finalmente arriva il carro attrezzi con un altro ragazzo molto gentile, ci carica e noi discendiamo gli ultimi 10 km di questa strada spettacolare con la vista dall’alto, da far girar la testa però ogni curva ci inclinavamo verso lo strapiombo…che paura!

Arriviamo nella città Hammerfest l’officina è chiusa ma ugualmente ci sistemano la ruota, il capo officina entra nel camper stacca un pezzo di plastica da sotto il sedile guida e tira fuori la cassetta con tutti gli attrezzi per la ruota di scorta. Noi rimaniamo a bocca aperta! Infila una lunga chiave in un misero buco sul paraurti (impossibile notarlo) e comincia a girare girare, finchè la ruota di scorta non scende giù…ma dico…se venivi tu prima su a Caponord non era meglio? Rimprovera il ragazzo che ci aveva assistito da prima e comincia a calare la ruota di scorta, la gonfia e la monta, purtroppo non hanno una ruota in sostituzione per quella misura, ma almeno sappiamo che la ruota di scorta è nuova e per un pò ci andrà bene finche non troveremo un gommista che venda gomme come la nostra. Non paghiamo nulla stavolta contenti e rilassati ripartiamo arrivando alle 20.30 a Forsol dove dormiremo sulla spiaggia a goderci il silenzio del mare e il sole di mezzanotte. Questo pezzo di paradiso è stupendo. Ci siamo solo noi e un’altro furgone con delle persone straniere dentro che ci salutano. Non riusciamo a non fotografare attimo per attimo il meraviglioso sole che si vede in mezzo all’oceano. Alle 23.30 ci cuciniamo un buon piatto di spaghetti all’amatriciana godendoci il panorama. A mezzanotte in punto siamo seduti sui grandi massi a fotografare attimo per attimo il sole che sorge, possiamo dire di aver visto da vicino il sole a mezzanotte in tutto il suo splendore. Sono già le 01 a.m e noi stiamo ancora passeggiando sulla spiaggia a raccogliere conchiglie ma il sonno sta per arrivare e sereni ci addormentiamo tra le braccia di morfeo.

GIORNO 10 /DOMENICA 13 LUGLIO 2014: FORSOL – STORSLETT (360 KM)

Ore 9.30 ci risvegliamo nel silenzio più totale, davanti a noi solo il mare. Dopo aver fatto correre un pò i bassi ripartiamo da questo meraviglioso posto e dopo un’ora di viaggio ci fermiamo in un camping segnalato lungo la strada per provvedere al carico e allo scarico dei serbatoi paghiamo € 6.00. Ripartiamo percorrendo questa bellissima strada che costeggia tutti i fiordi, si vede la bassa marea, è un continuo cambiare paesaggio, incredibile come a pochi km di distanza la vegetazione cambi completamente. Il caldo è afoso e ci sono migliaia di insetti che appena ci fermiamo assalgono noi e il camper. Avvistiamo un negozio tipico di souvenir Sami, siamo a Skaidi e, dopo tanto ripensarci durante il viaggio, oggi abbiamo deciso di comprarci una pelle di renna da appendere alla parete una volta tornati a casa… l’unico souvenir davvero originale. Compriamo anche delle corna. A dire la verità avrei comprato di tutto ma i prezzi sono piuttosto alti. Percorriamo un gran pezzo di strada con tantissime renne che se la passeggiano in mezzo alla carreggiata. Una piccola, addirittura, mentre cammina fa tantissima pipì, spettacolare, sembra che abbia aperto un rubinetto di una fontana. Noi ovviamente riprendiamo tutto. Superiamo Alta ma non andiamo a vedere il museo per non lasciare i bassi troppo tempo da soli in camper. Fa troppo caldo oggi e lungo la strada ci fermiamo a comprarci una pizza per il pranzo. Davvero buona devo dire. Parcheggiamo nel grande spiazzale del supermercato Rema 1000 e ci gustiamo questo pranzetto. Il caldo è allucinante oggi e in questo camper, fatto tutto di lamiera, fa veramente eccessivamente caldo. Ci prende un gran sonno, quindi chiudiamo tutte le tapparelle e ci addormentiamo per un po’. Ore 16: riprendiamo il viaggio dopo un bel riposo. Km per km non si può non apprezzare questo meraviglioso scenario naturale. Ogni curva ti fa battere il cuore, ogni montagna e ogni pezzo di mare ti fa sentire veramente soddisfatto di essere arrivato fin qui e vorresti non abbandonarlo mai. Dopo pochi km troviamo un’area di sosta lungo la strada su un piccolo porticciolo, ma è già pieno di camper e le colonnine di elettricità sono tutte esaurite. Parcheggiamo comunque vista mare e andiamo sul piccolo pontile a scattare foto. Ci sono tantissime carcasse di pesci enormi e l’olfatto ne risente. Decidiamo di proseguire ancora per un pò e trovare qualcosa di più comodo, dopo circa un’oretta di percorrenza sempre su questa meravigliosa E8 arriviamo a Storslett in una bella area picnic con wc, una bella passeggiata prima della cena e poi dritti a dormire.

GIORNO 11 /LUNEDI 14 LUGLIO 2014: STORSLETT – TROMSO – OLSBORG (376 KM)

Ore 9.00: ci rimettiamo in viaggio dopo aver fatto il pieno di benzina. Percorriamo un paio di ore di strada tra ponti bellissimi che regalano una vista panoramica fenomenale. Ci fermiamo a Lokvollstranda in un camping per provvedere agli scarichi e carichi e all’ora di pranzo ci fermiamo a NordKjosbotn in un supermercato coop a fare un po’ di spesa e pranziamo con dei panini. Riprendiamo il viaggio subito e cominciamo a percorrere la bellissima strada panoramica della E8 la Nothern light route. E’ un continuo fermarsi a fare foto, alle 14 arriviamo a Tromso, ci fermiamo nell’area industriale in un centro commerciale. Facciamo shopping di un trasportino per i bassi. Il centro è ultra moderno e il negozio di animali vende delle cose che in italia non esistono. Compriamo un bel trasportino richiudibile e dei giochi sonori chiamati Pippi. Li apprezzano talmente tanto che non ci siamo accorti che Guido se ne era rubato uno e ce ne stavamo andando senza pagarlo. Come segnalato da alcune guide, percorriamo il tunnel sotterraneo con una grande rotonda e seguiamo le indicazioni per Sentrum S. Appena usciti dal tunnel proseguiamo dritti e sulla sx troviamo tantissimi camper parcheggiati nel grande parcheggio davanti al porto, paghiamo 60 kr per 24 h. Siamo davanti la fabbrica della birra Mack, cominciamo a piedi la nostra bella passeggiata per questa città molto bella. Non c’è molta confusione in giro. I negozi sono quasi tutti chiusi, forse per l’ora. I palazzi sono tutti colorati ed è armonioso camminare lungo la via centrale. La grande chiesa ci permette di sederci su una panchina nella sua ombra, fa veramente molto caldo. Percorriamo tutto il pontile in lungo e in largo, non è molto grande come città tornando al camper ci fermiamo in un supermercato a comprare un po’ di questa famosa birra Mack e dopo un paio di ore riprendiamo il viaggio in direzione di Husoy. Lungo la strada troviamo un’altro negozio Sami di souvenir, cominciano ad essere quasi tutti uguali, variano solamente i prezzi. Anche qui tantissimi insetti ci fanno l’agguato. Proseguiamo e a Olsborg (Manselve) troviamo un’area sosta con wc e acqua potabile. Decidiamo di sostare qui per la notte. Ci sono tanti camper e tutti se ne stanno dentro sigillati, fuori ancora loro, tantissimi insetti che come metti piede giù ti si appiccicano addosso cercando di morderti. Riusciamo dopo cena a portare i bassi a passeggiare. Sono le ore 22 e di quegli insetti nemmeno l’ombra, ma il loro lavoro lo hanno fatto bene prima. Ho le gambe completamente massacrate di punture… crema al cortisone usata come crema corpo, speriamo che questo bruciore intenso sparisca durante la notte.

GIORNO 12 /MARTEDI 15 LUGLIO 2014: OLSBORG – HUSKY – SENJATROLLET – GRYLLEFJORD (183 KM)

Ore 9.00: dopo aver provveduto ai rifornimenti e agli scarichi percorriamo tutta la 862 strada panoramica che in alcuni tratti è abbastanza stretta. Per fortuna ci sono le famose M per farci rientrare e permettono all’altro veicolo di passare. Tante curve e panorami mozzafiato ancora e ancora. Cominciamo la discesa verso questo bellissimo paesino di pescatori. Per tutto il viaggio mi stupisco di quello che l’ingegneria norvegese ha costruito. Da lontano si intravedono questi buchi circolari sulle montagne che le attraversano completamente per tanti o pochi km, gallerie strettissime e basse che fanno impressione quando ci si entra e quando si esce dall’altro lato. Quello che si presenta davanti agli occhi è sempre un’immenso spettacolo e qui attraversiamo il Fjellsendtunnel di 765 metri e dopo la salita comincia la discesa e da quassù si vede questo paese in tutta la sua bellezza: una cartolina vivente. Lo spazio per fermarsi alla curva è occupato da tante macchine che scattano foto. Riesco a scattarne un paio in marcia e arriviamo giù fino al grande parcheggio. Dopo aver parcheggiato ci scattiamo foto davanti il grande cartellone di Benvenuto a Husoy. Ci sono migliaia e migliaia di insetti molto grandi, anche oggi è molto afoso quasi non si respira e questi insetti si appoggiano addosso in continuazione. I bassi corrono e abbaiano infastiditi da questi esseri immondi, riusciamo a malapena ad arrivare al di la della strada per scattare foto, ma poi siamo costretti a ricorrere nel camper. Ci sigilliamo dentro e tutti quegli insetti rimangono appiccicati ai finestrini con l’acquolina in bocca. Io ho ben 3 pizzichi enormi sulla gamba, nemmeno i pantaloni li hanno fermati. Mi brucia tutto e fa male, sembrano come i nostri Tafani… solo molto più grandi. Risolvo subito con una bella dose di crema al cortisone, che credo sarà la mia amica per i prossimi giorni. Controllo bene i piccoli bassi per vedere se anche a loro hanno morso e noto una puntura sul pancino di Guido proprio vicino al pipino. Poverino, anche a lui una bella passata di crema al cortisone. Tutti i turisti si ritrovano come noi, chi strilla e scappa, chi con borse cerca di scansarli e nessuno riesce ad arrivare più in là del pontile. Amareggiati ci rimettiamo in marcia percorriamo nuovamente la strada in salita lasciandoci alle spalle questa immagine da cartolina e proseguiamo lungo la 862 in direzione Gryllefjord. Ore 14.30 siamo nell’Isola di Senja, sostiamo per il pranzo in riva al mare, a Steinfjord, e ci godiamo lo spettacolo rilassandoci un po’. Più i giorni passano più si avvicina la strada verso il ritorno. Non ci si stanca mai di vedere questi paesaggi, di respirare quest’aria pura. E non ci si stanca nemmeno percorrendo tantissimi km perché sappiamo che ogni giorno, ogni km, ti regala qualcosa in più. Credo che guardando le fotografie o raccontando di questi luoghi, non è mai abbastanza per far capire veramente cosa ci si aspetta da questo viaggio. Le fotografie, per quanto lascino di già a bocca aperta, non rendono l’essenza dei luoghi. Solamente vivendo e percorrendo queste strade si può veramente apprezzare l’intero viaggio e le fatiche per arrivarci. Ripartiamo percorrendo una strada bella stretta, davvero panoramica, non so come abbiano fatto quelli che hanno percorso queste strade fino al 1998….dico una data a caso, finché io mi ricordo esistevano solo le macchine fotografiche a rullino. La mia sta impazzendo con tutte le foto che scatto… migliaia di foto e tante memory card da cambiare in continuazione. Siamo quasi a Senjatrollet e appena arrivati in cima alla montagna troviamo una grande piattaforma sospesa per aria. Fa impressione salirci sopra, ma da qui tutte le emozioni invadono il nostro corpo e i nostri pensieri, qualsiasi paura del vuoto e le mie vertigini spariscono pur di non perdermi questo momento. Comincia a piovere forte e siamo costretti a rimetterci in viaggio, alle 16.30 siamo a SenjaTrollet dove c’è il museo dei Trolls e la montagna a loro dedicata. Lasciamo il camper nel grande parcheggio e i bassi anche, visto che non possono entrare per la visita. Questo museo non voglio perderlo. Paghiamo l’entrata 240 nok. Il museo è molto simpatico, c’è una parete completamente piena di ciucci e pannolini che vengono lasciati qui dai genitori in dono ai Trolls in modo che il bambino lasci per sempre queste abitudini. Dentro è molto carino, ma più per bambini sicuramente da vedere comunque una volta. Scattiamo ancora qualche foto e ripartiamo e alle 18.00. Siamo in sosta a Gryllfjord per il traghetto. Mentre attendiamo il traghetto scendo a fare un po’ di spesa al piccolo market. Marco ha deciso che vuole dei pomodori freschi oggi. I prezzi sono altissimi. Due, dico due, pomodori costano 6 €. Marco mangerà anche stasera le solite verdure in scatola. Da casa ho portato delle ottime ratatouille di zucchine e melanzane in scatola. Per tutto il viaggio sono andate bene e credo che con questi prezzi ci dovranno andare bene per tutto il resto della vacanza. Purtroppo alle 19 parte l’ultimo traghetto e noi non ci rientriamo. Ci rimandano a domani mattina alle 11. Vanno tutti via dal piazzale, noi nel dubbio e nel non sapere dove andare per la sosta notturna, ci sistemiamo già in coda alla posizione 1, cosi saremo sicuri di prenderlo domani mattina. Rimaniamo solo noi e un dubbio ci assale: si potrà sostare qui? Mentre ragioniamo ci facciamo una bella passeggiata lungo il pontile. I bassi corrono, sono contenti di un pò di sosta. Non fa nemmeno eccessivamente caldo ma una fitta pioggiarellina ci costringe a rientrare. Mentre ci prepariamo un bel piatto di spaghetti godendoci la vista del mare, ecco che improvvisamente il parcheggio si riempie degli stessi camper di prima, forse hanno ragionato anche loro sul fatto che non conviene perdere la fila e allontanarsi. Le facce di chi è arrivato ultimo si fanno buie e arrabbiate, da primi che erano si ritrovano fuori le strisce e dubito che domani riusciranno a prendere il primo traghetto. Ceniamo con una famiglia di francesi accanto a noi che ci guarda dalla loro finestra con l’acquolina in bocca. Io sto scolando gli spaghetti, stasera carbonara! Li guardo e dico Bon Appetit mentre loro mangiano una zuppa credo di cipolla! Passiamo una notte tranquilla.

GIORNO 13/MERCOLEDI 16 LUGLIO 2014: ISOLA HANDOYA – ISOLE LOFOTEN (GRYLLEFJORD – ANDENES – HENNINGSVAER) – KM 264

Stamattina ci svegliamo con più calma e alle 10 siamo già pronti, vediamo la nave che piano piano si avvicina al porto sono le 10.30 quando cominciano a scendere tutte le auto, c’è il ragazzo che passa macchina per macchina a fare i biglietti paghiamo 690 nok (81.89 €) per fortuna ci passano come un 6 metri, alle 11 comincia il viaggio c’è molto vento oggi e la nave ondeggia in ogni lato, purtroppo c’era il divieto di rimanere nel camper e di portare i cani su, sono preoccupata per i bassi che sono rimasti chiusi in camper, la traversata è lunga e non c’è modo di scendere per vedere come stanno, hanno sigillato le uscite. Ci sistemiamo sulle panche e tra il mal di mare e il sonno ci addormentiamo per un pò. Alle 12.40 arriviamo, si intravede il faro rosso di Andenes, l’emozione è tanta stiamo per andare sulle isole Lofoten, corriamo giù dai ragazzi per preparaci allo sbarco, li troviamo impauriti e agitati, tante coccole solo per loro mentre attendiamo le tantissime macchine che sbarcano. Siamo sull’Isola Andoya e i colori sono del tutto differenti da quelli che ci siamo lasciati alle spalle in tanti giorni di viaggio, il mare è cristallino e percorrendo queste coste si notano le bianche spiagge. Sostiamo al campeggio di Andenes per andare a passeggiare sulla spiaggia bianca, qualcosa di spettacolare, sembra di essere alle Maldive, grandissimi scogli dove si può salire per scattare foto all’oceano, provo a portare i bassi con noi, Vale si diverte a correre sulla bianca spiaggia ma è un continuo sgridarla perché ne mangia a manciate, Guido ha le zampe troppo preziose e si lamenta sgrullandosi in continuazione, per lui è troppo fastidioso…li portiamo sul camper e noi ci dedichiamo alle foto. Sostiamo qui per due ore piene ad ammirare il paesaggio, provvediamo ai servizi del camper gratuiti e ripartiamo in direzione Bleik, percorrendo la strada panoramica meravigliosa di quest’isola, nulla di veramente interessante da visitare si passano tutti i paesini, poi superata Bleik riprendiamo la E10 sul lato est dell’isola, passiamo la galleria che va sott’acqua e alle 19.40 siamo a Svoalver, è molto nuvoloso e c’è tanta foschia, ci sono 14° e tanto vento, scattiamo qualche foto al porto pieno di Rorbu rosse, riprendiamo il viaggio e ci fermiamo poco dopo a fotografare una chiesa in legno. Alle 21 arriviamo a Henningsvaer chiamata la Venezia norvegese, la pioggia è incessante, un vero acquazzone viene giù, troviamo un posto nel grande parcheggio della città dove tantissimi pullman e camper sono già sistemati, si sentono i rumori delle stufe, fa molto freddo e piove a dirotto, portiamo i bassi a fare la passeggiata di corsa, ma non si può star fuori con questo tempo burrascoso, ci rinchiudiamo nel camper e anche noi accendiamo un pò la stufa, erano giorni che non faceva questo tempo, abbiamo trovato sempre un gran caldo afoso e ora che siamo qui sulle isole speriamo di potercele godere almeno senza la pioggia. Domani si vedrà.

GIORNO 14/GIOVEDÌ 17 LUGLIO 2014: HENNINGSVAAER – VARBERG – NUSFJORD – SAKRISOY – A (KM 160)

Sveglia ore 8.00 per fortuna non piove ma è molto nuvoloso, usciamo subito per la visita di questa cittadina, le case rosse riflettono nell’acqua dando alla vista e alle foto una magia particolare, passeggiamo in lungo e in largo mentre i negozi stanno aprendo, piccoli negozi che vendono artigianato e cose tipiche, facciamo colazione tranquillamente seduti al porto con delle buonissime brioche comprate in un negozietto che vende pane appena fatto, tantissimi gabbiani e piccioni ci fanno la corte per un pezzetto di pane. Purtroppo il forte odore forse di pesce ci costringe ad allontanarci da qui mentre la pioggia ricomincia a cadere. Facciamo appena in tempo a tornare al camper che il diluvio inizia la sua opera…ore 10.40 riprendiamo il viaggio percorrendo la strada 815 fino a Stamsund, scenari ancora da favola a Valberg ci fermiamo a fotografare la particolare chiesa bianca di legno, a Brustranda troviamo un negozio souvenir che è anche campeggio, ci fermiamo per scattare foto vicino i particolari sassi tipo megalitici e alle casette rosse, un giro nel negozio souvenir che vende però solo candele e ripartiamo fermandoci a Stamsund per fare spesa nel supermarket e mangiare dei panini veloci. C’è ancora tanta pioggia e nebbia, peccato perché non si riesce a vedere un gran che del panorama, riprendiamo la E10 in direzione Nusfjord e ci fermiamo a Storfjord camping dove per 50 nok possiamo caricare e scaricare i serbatoi. Passiamo il bellissimo paesino di pescatori di Nusfjord, poi Reine, Renberg con una bellissima spiaggia bianca e alle 18 arriviamo a Sakrisoy dove fanno degli ottimi panini ripieni di buonissimo pesce fresco, Marco prende un grandissimo panino con Stoccafisso e salmone affumicato io assaggio da lui (non sono tanto amante del pesce) ma devo dire che è davvero ottimo. Dopo varie foto al carretto pieno di carcasse di pesci giganti, dopo aver fotografato gli stoccafissi essiccati sopra le travi di legno siamo pronti per raggiungere finalmente A. la nostra ultima meta per questa giornata. Dopo poco di un’ora arriviamo nel grande parcheggio di A alla fine della strada e del paese, volendo si può rimanere anche per la sosta notturna ma c’è un cartello che comunque lo vieta. Noi per ora parcheggiamo qui per la visita del paese e ci incamminiamo a piedi lungo la stradina interna segnalata vicino lo shop souvenir sembra come un piccolo parco, arriviamo al centro del paese, devo dire che è assolutamente bello e particolare, si forse percorrendo così tanti km si nota che alla fine le cose possano essere tutte uguali, ma ogni paesino ha il suo perché e il suo fascino, ancora una volta il riflesso dell’acqua dona magia al luogo, percorriamo tutti i pontili e veniamo catturati dai centinaia di gabbiani che sovrastano il cielo e fanno dei suoni melodiosi, li riprendiamo per un pò con la telecamera, il museo è chiuso noi ci accontentiamo di passeggiare lungo le rorbu, ci fotografiamo sotto il grande cartello del paese, poi troviamo sul pontile un buon ristorante dove possiamo sederci all’aperto con i bassi, fa tanto freddo per fortuna loro sono ben coperti e sotto il tavolo rimangono riparai dal vento, mentre ordiniamo la cena io vado a fotografare dei pescatori che sono appena rientrati con il pescato del giorno, rimango sbalordita da tantissimo e grandissimo pesce, ne tirano fuori uno che era più lungo di me che sono 1.60 di altezza, ha una capoccia enorme e lo appendono li in balia dei tanti turisti che lo fotografano. Arriva la nostra cena composta da due buonissimi piatti, Stoccafisso con bacon e contorno di purè e peperoni e il classico Baccalà in umido con patate, peperoni al sugo, tutto davvero ottimo paghiamo 675 nok, infreddoliti ma entusiasti della cena, torniamo al camper appena in tempo perché ricomincia a piovere, ci spostiamo in un piccolo spiazzale vicino all’entrata del paese dove ci sono altri camper appostati per la notte, davanti a noi il mare e le magnifiche rorbu che riflettono. Ci addormentiamo con un sonno profondo e anche stasera accendiamo un pò la stufa. I km percorsi oggi sono pochi ma ci è voluta una giornata intera con tanto da ammirare e vedere ed è un continuo fermarsi per fotografare ogni angolo.

GIORNO 15 /VENERDì 18 LUGLIO 2014: A – FOSS – NORDFJORD (388 KM)

Per fortuna oggi è tornato il sole e ricomincia il caldo, ore 8.30 siamo già pronti per ripartire, a pochi km ci blocchiamo in mezzo a un traffico allucinante, motori spenti sotto la galleria, stanno costruendo una nuova strada e fanno passare le macchine in modo alterno, dopo mezz’ora riaccendiamo il motore e ripartiamo fermandoci appena dopo il grande ponte per lo scarico delle grigie, ripartiamo fermandoci a Ramberg in un negozio di souvenir, dove c’è un gentilissimo signore che ci spiega che lui è stato tantissimi anni fa a Roma con base a Civitavecchia perché viaggiava sulle navi, ci regala un adesivo per il camper con un Troll e noi acquistiamo dei simpatici Trolls moglie e marito fatti a mano. Ripreso il viaggio sulla E10 ci fermiamo per una bella passeggiata a Eggum, paghiamo 20 nok per entrare che lasciamo nella cassetta delle offerte appesa al grande cancello, parcheggiamo il camper e ci incamminiamo a piedi tra l’erba alta, i bassi corrono e si divertono facendo versacci, saltandosi addosso e arrotolandosi sull’erba, Io ovviamente scivolo in discesa ed eccoli che mi fanno l’agguato bassotto riempiendomi di baci, Guido piange crede mi sia fatta male, lo riassicuro subito correndo per un po’ per farmi rincorrere. Ci godiamo il panorama comodamente sdraiati sull’erba, volendo c’è tutto un percorso sulla scogliera da percorrere e credo ne valga veramente la pena, noi rinunciamo abbiamo tanta strada da fare e dopo aver mangiato dei veloci panini ripartiamo in direzione Londingen. Lungo la strada rincontriamo la coppia di Milano, anche loro vanno ad Eggum, è piacevole rivederli, ci salutiamo augurandoci buon viaggio alle 13.40 notiamo un campeggio Lyngvaer Lofoten, entriamo per caricare acqua potabile sia nei serbatoi che nelle bottiglie e scarichiamo il wc per soli 40 nok, riempiamo ben 20 bottiglie di acqua buonissima e potabile cosi dovremmo stare a posto per tutto il resto del viaggio. Alle 16.20 siamo in fila a Bondingen per imbarcarci sulla nave, paghiamo 216 nok il viaggio dura poco meno di un’ora, i bassi li lasciamo nel camper e noi ci riposiamo sulle panchine ammirando il paesaggio circostante. Ore 17.35 sbarchiamo a Bognes e riprendiamo la E6 fermandoci a Steiger in un’area sosta nel bosco, da qui una bella passeggiata tutti e 4 fino alla riva del fiume Hellerstinger punto panoramico. Ci sdraiamo un po’ a giocare con i bassi sulla grande roccia visto il gran caldo ci verrebbe una gran voglia di farci un tuffo, ma lasciamo stare e ripartiamo per la nostra destinazione, inutile dire ancora una volta di quanto sia bello percorrere queste strade tutte e sempre panoramiche, avvistiamo delle cascate siamo a Foss, ci fermiamo per delle foto e in lontananza ci accorgiamo che proprio sulla cascata c’è un trolls che guarda giù, siamo nel piazzale di Kobbelv Vertshus e c’è anche un ristorante. Riprendiamo il viaggio percorrendo ancora un pò di strada, oggi abbiamo fatto tanti chilometri sotto il sole, la stanchezza comincia a farsi sentire sono già le 20.00 troviamo dei cartelli con indicazione di un campeggio dopo aver percorso un tunnel ci troviamo in mezzo a un fiume, anzi siamo nel mezzo di un fiordo, siamo al Nordfjord camping, tutto fatto in erba con tantissimi camper e tantissime roulotte fisse fatte come case di villeggiatura, tutte adornate da piante di fiori e davanzali colorati, paghiamo 180 nok con tutti i servizi ma ci spiegano che le acque grigie vanno tranquillamente svuotate sul prato, notiamo che tutti lasciano direttamente il serbatoio aperto, quindi lo faremo anche noi. Una cena veloce e una gran voglia di starcene con il portellone aperto ma non possiamo perché non abbiamo la zanzariera e qui di zanzare ce ne sono tantissime, passeggiata ai bassi ce ne andiamo a dormire stanchi morti.

GIORNO 16 /SABATO 19 LUGLIO 2014: NORDFJORD – CIRCOLO POLARE – MO I RANA – CASCATE LAKSFORSEN (kM 327)

Oggi finalmente arriveremo al circolo polare di Mo i Rana, partiamo dal campeggio alle 9.15 percorriamo tutta la strada panoramica di montagna spettacolare dritta dritta in mezzo alle montagne, nonostante siamo in montagna fa caldo, parcheggiamo nel grande parcheggio e mentre stiamo per scattarci delle foto vicino al simbolo del circolo polare incontriamo dei signori motociclisti che vengono da Roma, loro stanno percorrendo al contrario questo viaggio della vita in sella alla loro moto, hanno 60 anni sono tutti uomini e si sono regalati questo viaggio, ci scattiamo foto a vicenda, ricordando che anche noi nel 2010 avevamo in preventivo il nostro viaggio di nozze qui in moto ma per questioni di tempo abbiamo dovuto rinunciare anche se siamo andati a percorrere un’altra strada della vita la magica route 66…loro molto accaldati con le grandi tute da motociclisti, ci chiedono che tempo troveranno più su, anche a loro avevano detto che in questo periodo le temperature erano basse, purtroppo li deludiamo dicendogli che più saliranno e più troveranno tanto caldo, cosa inversa per noi, loro sono giorni che viaggiano sotto la pioggia. Dopo esserci salutati a aver augurato a questo gruppo un Buon viaggio, andiamo a passeggiare un po’ su questo monte, creiamo anche noi la nostra scultura con le pietre e ci divertiamo su un gran pezzo di neve. Strano sentire caldo ma giocare con la neve a mezze maniche, ma qui si può…andiamo nel center a scattarci la foto di rito con tanto di rilascio attestato di passaggio, finalmente qui i bassi possono entrare ed avere la foto rito anche con loro è una grande emozione. Facciamo un po’ di shopping e prendiamo una buona pizza per pranzo nel fast food, pranziamo nel camper e ci riposiamo un paio di ore qui in mezzo al nulla, alle 16 ci rimettiamo in viaggio e arriviamo a Mo i Rana dove andiamo a fotografare il The Ocean Man lungo il porto. Dopo aver scattato un pò di foto proseguiamo il viaggio, km e km alle 20.00 arriviamo alle cascate Laksforsen, parcheggiamo proprio difronte la grande cascata dove un favoloso arcobaleno fa da sfondo, il colore dell’acqua, quello degli alberi e quello dell’arcobaleno qualcosa da favola, sembra un dipinto, qui ci siamo solamente noi e un camper di olandesi, siamo in dubbio se rimanere o andare via, ma dormire qui davanti ad una cascata non è una cosa di tutti i giorni, prepariamo quindi la nostra cenetta guardando senza sosta questa meraviglia naturale, una bella passeggiata con i bassi e poi tutti a nanna e comincia a piovere.

GIORNO 17 /DOMENICA 20 LUGLIO 2014: LAKSFORSEN – SMALASEN – FORMOFOSS – TRONDHEIM – FANNREM (448 KM)

Dopo un po’ di shopping al negozio di souvenir ripartiamo alle ore 10.00 e ci fermiamo poco prima di Smalasen a fotografare l’arco di confine regione Nord Norge e Trondelag dopo svariate foto riprendiamo la E6, lungo la strada ci fermiamo a Laksakvarium il grande allevamento di salmoni, c’è ad attenderci un enorme Trolls con canna da pesca, rinunciamo alla visita della diga perché a pagamento e i cani non possono entrare ripartiamo in direzione Trondheim. Ci fermiamo a Formofoss a vedere la piccola cascata nel bosco con delle piccole rapide, anche qui un bellissimo arcobaleno riflette nell’acqua, ogni foto viene scattata come cartolina, ci sono tantissimi insetti che pungono ci sono 28° ed è afoso e ogni genere di insetto ti si appoggia addosso e non ti lascia, scappiamo nel camper e riprendiamo il viaggio, troviamo lungo la strada un grazioso campeggio su un lago, dove affittano rorbu e fanno degli ottimi piatti da mangiare, noi pranziamo con dell’ottimo pollo arrosto con patate alla paprika e del buon salmone con purè, ci rilassiamo al sole alle 16 proseguiamo il viaggio. Alle 18 arriviamo a Trondheim parcheggiamo lungo la strada vicino al porto a 5 min. a piedi dal centro, peccato è domenica ed è tutto chiuso, sulla via principale tanti negozi e c’è poca gente in giro, arriviamo nella piazza centrale dove l’altissimo obelisco padroneggia la piazza, prendiamo la strada dritta che porta alla grande e bellissima cattedrale, peccato i cani non sono ammessi nemmeno nei giardini, ci accontentiamo di fotografarla dall’esterno e procediamo verso la zona vecchia, arriviamo all’Old bridge dove tutte le palafitte colorate fanno da bellissimo scenario, riflettono nell’acqua si vede il vecchio ristorante pieno di gente, qui c’è molto movimento e scattare delle foto è quasi un’impresa, percorriamo fin dall’altra parte il ponte, percorriamo le stradine interne caratteristiche della città vecchia e a piedi raggiungiamo la parte moderna, fino a ritornare al camper. Sono le ore 20 e noi ripartiamo in direzione Halsa. Ceniamo nella periferia di Trondheim in un Mc donald’s, non ne vedevamo uno da tanti giorni, ci riposiamo un pò e alle 22 ripartiamo sembra difficile trovare un posto per la sosta notturna su questo tratto di strada e di altri camper nemmeno l’ombra, dopo tanti km lungo la strada troviamo la segnalazione di un campeggio siamo a Fannrem sembra più un parcheggio paghiamo 130 nok solo per carico acqua potabile e dormire., ma sono quasi le 23 oggi abbiamo percorso tantissimi km e la stanchezza è tanta.

GIORNO 18/LUNEDI 21 LUGLIO 2014: STRADA ATLANTICA (FANNREM – KRISTIANSUND – MOLDE – ANDALSNES – KM 284)

Partiamo alle ore 9.00 e dopo un’ora di viaggio giunti a Valsoya scarichiamo le grigie gratuitamente e c’è anche la possibilità di caricare acqua potabile, per fortuna ieri ci siamo fermati perché fino a qui non c’era possibilità di sosta notturna ne di campeggi. Arriviamo alle 11.15 ad Halsa dove ci imbarchiamo per Kanestraum pagando 120 nok, il tragitto dura mezz’ora, sbarchiamo e alle 12.30 arriviamo a Kristiansund parcheggiamo nel parcheggio del porto pagando 40 nok il tempo di una passeggiata e scattare delle foto, in alto alla montagna c’è la scritta tipo quella di Hollywood, spettacolo….il porto è bellissimo ci divertiamo a fotografare i bassi in una piccola barca riprodotta, un po’ di shopping al negozio di souvenir e al grande negozio di ferramenta dove acquistiamo dei raccordi per il tubo dell’acqua è molto difficile trovare degli agganci nelle fontanelle. Pranziamo con dei panini veloci nel camper e ripartiamo, non stiamo nella pelle stiamo per percorrere la famosa e bellissima strada Atlantica, il paesaggio è favoloso, ci stiamo dirigendo verso Molde, Entriamo nel tunnel sotterraneo di 6 km e all’uscita troviamo il casello dove paghiamo 125 kr (89 per camper fino a 6 metri e 36 ad adulto) per percorrere la strada Atlantica. Da qui in poi il paesaggio è da toglier il fiato, ci fermiamo in continuazione a scattare foto in ogni angolo di questo paradiso terrestre, arriviamo al grande parcheggio da dove parte la camminata con piattaforma sospesa sul mare, da qui da lontano si vede bene il pezzo della strada atlantica famoso con la sua curva ondulata, la macchina fotografica impazzisce e noi con lei, non riusciamo ad andare via, staremmo qui per ore a goderci questo spettacolo dell’ingegneria, tanti isolotti collegati l’uno all’altro da questa stretta strada ondulata e dritta che passa completamente in mezzo al mare. Indescrivibile. Ripartiamo in direzione Bud e alle 16.30 arriviamo a Molde, proviamo a farci un giro per la visita è molto carino il porto e la città è piena di negozi, ma c’è tanto traffico e non si trova posto per parcheggiare, alla fine sostiamo su uno spiazzale erboso difronte una spiaggia appena fuori dove tantissime persone sono a farsi il bagno, fa molto caldo a fatica portiamo i bassi fuori a passeggiare, ma poverini con tutta la lingua di fuori tirano per rientrare nel camper, ci riposiamo un po’ e alle 19 riprendiamo il viaggio alle 19.50 attendiamo il traghetto a Solsnes che in 15 min. ci porterà dall’altro lato ad Afarnes, ci imbarchiamo dopo 20 min. pagando 210 nok, stavolta ci è andata male ci hanno misurato e visto che siamo lunghi 6.20 ci passano con la tariffa superiore. Sbarcati proseguiamo per Andalsnes e dopo 5 km alle 21 ci fermiamo in un’area sosta dove ci sono altri camper.

GIORNO 19 /MARTEDI 22 LUGLIO 2014: PASSO DEI TROLLS (TROLLSTIGEN – GEIRANGER) 109 KM

Partiamo di buon ora oggi saliremo la Trollstigen, partiamo in direzione Brunsletta percorrendo la RV 63 la famosa strada delle aquile che ci porterà in cima alla montagna dei Trolls, alle ore 10 iniziamo questa ripida salita fatta di 11 vertiginosi tornanti, siamo nel passo dei Trolls finalmente ma un conto è vedere le foto un conto trovarsi a percorrerla, ad ogni curva e ad ogni mezzo che incrociamo il cuore mi si stringe, improvvisamente l’entusiasmo diventa quasi paura, forse dovuta all’inesperienza del camper, comunque è molto suggestiva e spettacolare, i pullman salgono e scendono tranquillamente e io sto qui a farmi tanti problemi, riesco per un po’ a scattare foto e a fare riprese ma quando siamo sulla cima non riesco più a guardare di sotto, arrivati in cima l’emozione è tanta, parcheggiamo subito nel grande spiazzale e lasciamo momentaneamente i bassi nel camper, andiamo a guardare i tornanti dall’alto, percorriamo tutta la strada metallica costruita apposta per i turisti, io arrivo fino al primo bel vedere, Marco decide di raggiungere più sotto la grande piattaforma vetrata sospesa per aria, io lo fotografo da qui e lui da liggiù, guardare l’intera strada dall’alto è meraviglioso e le foto si scattano da sole. Facciamo un pò di shopping al center souvenir, ci facciamo rilasciare l’attestato di passaggio e torniamo al camper dai bassi, li facciamo scendere per una bella passeggiata e una volta ripreso il camper ci rendiamo conto di quanto sia bello quassù, ci sono solo montagne, silenzio e pace, tantissimi trovano delle piccole rientranze per sostare e farsi un bel picnic, noi facciamo altrettanto, sostiamo su un piccolo spiazzale e difronte a noi solo la montagna maestosa, tanto silenzio accompagna il nostro pranzo e la nostra siesta pomeridiana. Alle 14 soddisfatti e riposati ripartiamo in direzione Valldall sostiamo nel parcheggio del porto e ci prendiamo un grandissimo gelato fresco e un grandissimo hamburger di carne per Marco. Fa tantissimo caldo ci sono 30° i bassi camminano a fatica e non fanno che bere acqua in continuazione, riprendiamo il viaggio e alle 15.35 ci imbarchiamo a Linge pagando 95 nok sbarcando dopo 20 minuti a Eidsdal proseguiamo verso Geiranger e poco prima della grande discesa al 10% ci fermiamo in posizione strategica per il grande flusso di mezzi in sosta, per fotografare il grande fiordo dall’alto, siamo anche fortunati perché c’è una nave da crociera che lo sta percorrendo. Forse mi ripeterò ma non c’è altra parola per descrivere questi scenari e posso solo dire ancora e ancora Che Spettacolo! fotografiamo il fiordo dalla grande piattaforma sospesa e riprendiamo il camper per percorrere questa magnifica discesa verso Geiranger. Trovare un posto dove fermarsi è impossibile, i parcheggi sono solo per le auto, l’unico campeggio è strapieno e non ci lascia entrare, tanti camper vanno via, noi aspettiamo in sosta al parcheggio gratuito del porto e fortunatamente dopo quasi un’ora una macchina va via e noi possiamo parcheggiare tranquillamente, per fortuna il nostro camper non è molto lungo quindi non intralciamo la strada. Passeggiamo tutti e 4 lungo il porto, tra i vari ristoranti e negozi di souvenir, acquistiamo le calamite e la snowglobe e ripartiamo in direzione del Dalsnibba. Troviamo qualche km più avanti dopo la ripida salita un piccolo campeggio molto spartano ma confortevole in mezzo alle montagne, la vista è fantastica e la quiete totale. Paghiamo 200 nok con tutti i servizi, sono le 18 noi ci riposiamo, poi passeggiata dopo cena con i bassi e dritti a dormire domani saliremo sul Dalsnibba.

GIORNO 20 /MERCOLEDI 23 LUGLIO 2014: DALSNIBBA (GEIRANGER – DALSNIBBA – STRYN – OLDEN – BRIKSDALBREEN – BYRKELO) (KM 174)

Ore 9.00 siamo pronti ad affrontare la grande salita, percorriamo tutta la strada panoramica con tanti tornanti, un grande pensiero ci assale, leggendo i vari diari di viaggio c’è chi sconsiglia questa salita, chi invece la tenta trovandosi a volte in difficoltà, si parla di una strada ripida e disconnessa che sale fino alla cima, non è adatta ai mezzi lunghi e pesanti. Arriviamo al grande incrocio e ci fermiamo sotto il grande lago dove la montagna innevata riflette come specchio sull’acqua, un panorama bellissimo non me ne andrei mai da qui, decidiamo di provare a salire, notiamo che c’è un casello di pagamento e nessun diario ne parlava, difatti è una novità di quest’anno, la salita si paga 100 nok la strada è stata tutta asfaltata quindi è percorribile da qualsiasi mezzo, i tornanti sono stravolgenti e bellissimi e lanciano il tuo sguardo in tutta la vallata, più si sale più il cuore batte, si arriva fino alla cima, un grande parcheggio e un grande negozio di souvenir, Marco va a fotografare dall’alto delle rocce da qui si vede anche il bellissimo fiordo di Geiranger, io non ne ho il coraggio e mi accontento di starmene aggrovigliata al maniglione del belvedere. Foto foto e foto tantissime foto, tantissimo vento, entriamo nello shop per farci rilasciare l’attestato timbrato e risaliamo in camper pronti a procedere il nostro viaggio. Ripercorriamo in discesa tutti questi bellissimi tornanti e ci fermiamo ad ammirare ancora il grande lago specchio. Proseguiamo verso Stryn una strada spettacolare con tre lunghissime gallerie alle 12.30 parcheggiamo su una via di questa graziosa cittadina, passeggiamo un pò per i negozi è pieno di Italiani che sono venuti con la crociera e con i pullman, facciamo un pò di shopping ma anche qui tantissimo caldo, parlando con altri italiani ci dicono che la loro guida gli ha detto che erano 20 anni che in questo periodo non faceva così caldo, bè siamo arrivati noi, siamo scappati dall’italia a luglio proprio per non trovare il caldo afoso invece in Italia piove da tutto il mese e qui…..soffriamo il caldo. E’ impressionante poi vedere le montagne innevate e sentire questi 30 gradi all’ombra. Proseguiamo il nostro viaggio fermandoci a Oppdal e da dove prendiamo la bellissima strada panoramica stretta fino al Briksdalbreen il grande ghiacciaio. Paghiamo il parcheggio 50 nok per un massimo di 6 ore, saliamo a piedi una faticosa salita di 300 metri fino al center shopping da dove facciamo i biglietti per salire con la jeep paghiamo in due 380 nok per la salita e la discesa comodamente seduti sulla jeep, l’alternativa è di farla a piedi, ma a parte il grande caldo, i bassi che poverini hanno tutta la lingua di fuori la salita è davvero troppa e troppo ripida, ce ne accorgiamo mentre saliamo che abbiamo proprio fatto bene e sono soldi ben spesi. Tutti ci invidiano e ci chiedono un passaggio. Passiamo sotto la grande cascata che ci bagna tutti e così ci rinfreschiamo, la jeep ci lascia in alto e ci da appuntamento dopo 40 minuti. Proseguiamo a piedi per un altro pezzo di strada in salita, passeggiando tra grandi massi e vegetazione, arriviamo in cima al ghiacciaio e davanti a noi lo spettacolo della natura, avevamo letto di portarci abiti pesanti e cosi abbiamo fatto, ma ci sarebbe da mettersi il costume invece, fa un caldo tremendo e il ghiacciaio si vede che si sta sciogliendo, i suoi colori di un azzurro misto catturano tutta la nostra attenzione passiamo questi 30 minuti che ci rimangono a fotografare e fotografarci in continuazione. Si sa poi come va quando hai i minuti contanti, che non vorresti mai andare via e i minuti passano, guardiamo per caso l’orologio e siamo costretti a metterci a correre con i bassi che lo prendono come un gioco e non fanno altro che farci perdere tempo a entrambi scappano i bisogni e sembra che non finiscano mai…siamo costretti a prenderli in braccio corriamo e col fiatone a mille raggiungiamo la jeep già pronta per ripartire, ma non siamo gli unici a ritardare, anche l’altra coppia è in ritardo e attendiamo altri 5 min. prima di andare. Riscendendo non invidio per niente tutte quelle persone che faticosamente stanno salendo a piedi, ma sicuramente avranno una gran bella soddisfazione ad arrivare fino a su. Entro nel negozio di shopping e prendo tantissime cose da riportare agli amici e familiari, arrivata alla cassa mi accorgo che il negozio è gestito dai cinesi, anche qui sono arrivati, la mia cifra di spesa era di 220 nok, porgo il mio bancomat e mi dicono che non funziona, provo con la carta ricaricabile e idem, prendo le carte di Marco e idem per entrambi, provo alla fine con la carta di credito e niente, la signorina mi dice di pagare in Cash ma io ragiono, i biglietti per salire in jeep li ho potuti pagare ora possibile che 5 carte non passano nello stesso negozio? qui gatta ci cova e io non mi faccio fregare, lascio tutto grazie e arrivederci. Tornati al camper ci riposiamo per un po’ e mangiamo dei panini, alle 18 ci rimettiamo in viaggio verso Bergen, alle 19 sosta in una grande area in montagna a pochi km da Byrkielo. Non si sente nulla, solo un leggero vento che ci coccola mentre stiamo per cenare sentiamo come delle campane e ci accorgiamo che siamo completamente invasi da pecore, Valentina si mette ad abbaiare dal finestrino quelle se la guardano e Beelano. Finita la cena e andate via le pecore usciamo per la passeggiata stando attenti per terra perché è un tappeto di piccole cacchine delle pecore e Vale cerca di mangiarle, torniamo al camper e ci mettiamo a dormire. Per tutta la notte sentiremo solo i campanacci e il loro Beelare fastidioso.

GIORNO 21 /GIOVEDI 24 LUGLIO 2014: BYRKIELO – BERGEN – FLAM (KM 422)

Ripartiamo alle ore 8.00 di buon ora, tanto le pecore non ci hanno lasciato dormire un granchè, ci fermiamo a Byrkielo in un distributore della Esso e provvediamo allo scarico delle grigie e del wc, riprendiamo la bella strada e poco prima di Lacik ci fermiamo in una bella area sosta fronte mare a berci un buon caffè, alle 11.20 siamo in coda per il traghetto per Oppedal paghiamo 120 nok in 30 minuti sbarchiamo. Ci stiamo avvicinando alla fine del viaggio e la tristezza e la stanchezza cominciano a farsi sentire. Ore 14 arriviamo dentro Bergen, ci accorgiamo subito che è un continuo pagare la strada, noi non abbiamo registrato la carta di credito per non bloccare la targa del noleggio e non ci fermiamo nemmeno a pagare nei distributori tanto arriverà tutto al concessionario dopo 80 gg e pagheremo a lui i relativi pedaggi. Ci addentriamo nella città cercando invano un’area sosta segnalata da molti camperisti che dovrebbe trovarsi sul porto, ma qui è tutto in costruzione e dell’area sosta nemmeno l’ombra, divieti camper dappertutto e parcheggiare è impossibile anche lontano dal centro, ci imbottigliamo tra le vie centrali, noi ci proviamo comunque a raggiungere il centro, ma i garage hanno i limiti di altezza e l’unico grande è solo per i pullman dopo esserci incastrati in una via stretta senza uscita e impanicati, decidiamo di uscire dalla città, cerchiamo un campeggio che non sia troppo lontano, l’unico più vicino è a 18 km il Lone Camping ed è strapieno ma ci sono ancora posti il costo però ci sembra eccessivo il prezzo 400 nok, ci sono 35° non si respira dal caldo, prendere l’autobus sotto il sole con i bassi che poverini hanno la lingua di fuori, migliaia di insetti che ci invadono, tantissimo traffico ci vogliono 40 min per il centro città e notiamo tantissima gente che sta ferma alla fermata aspettando il bus almeno 30 persone, decidiamo a malincuore di lasciar perdere la visita della città sarebbe un’esperienza traumatica, proseguiamo il nostro viaggio superiamo Voss e poco dopo incontriamo una grande cascata la Tvindfossen dove però non possiamo andare perché l’entrata è esclusivamente per chi campeggia con le tende, proseguiamo sotto un cielo incerto di pioggia, alle 20 arriviamo a Flam andiamo al campeggio centrale, personale gentilissimo ci danno una bella piazzola in cima alla collinetta paghiamo 265 nok con tutti i servizi. Siamo proprio difronte la stazione da dove parte la Flambana, appena sistemati usciamo e arriviamo a vedere la stazione per organizzarci per l’indomani, una bella cenetta rilassante e finalmente posso andare a lavare i piatti nella lavanderia, così mi sbizzarrisco con le pietanze. Poi tutti a dormire.

GIORNO 22 / VENERDì 25 LUGLIO 2014: FLAM – AURLAND – GOL – TORPO – GEILO (KM 233)

Ore 8.30 dopo esserci sistemati provvediamo allo scarico e al carico serbatoi, entro le 12 dobbiamo lasciare il campeggio ma calcolando il viaggio in treno non faremmo in tempo e vogliamo sbrigarci per poter prendere uno dei primi treni in partenza, quindi spostiamo il camper fino al parcheggio della stazione, il primo treno disponibile è alle 11 quello delle 9.45 e quello delle 10.20 sono pieni, quindi abbiamo tutto il tempo per girovagare la stazione e i suoi negozi, anche oggi fa caldo. Paghiamo i biglietti A/R € 95 e i bassi sono i ben accetti. Alle 10.30 ci mettiamo in coda a una decina di giapponesi che attendono il treno, poco dopo dietro a noi ce ne sono altri 100, ci scattiamo foto di rito davanti il convoglio con scritto Flambana e saliamo sistemandoci sul lato sx, ho letto su internet che conviene fare la salita a sx e la discesa a dx così in entrambi i casi si gode di un bel panorama. Il tragitto dura 1 ora fino a Myrdall, durante il viaggio un grande schermo spiega i vari punti di passaggio, il treno fa una sola sosta alla grande cascata e si può scendere a fotografarla, scende solo Marco mentre io rimango con i bass a guardarla dal finestrino, devo dire che secondo me il prezzo è veramente eccessivo e ora che abbiamo fatto questa esperienza posso dire che non ne vale la pena, dal treno si vede poco o niente, credo valga la pena solo per chi sale in treno ma poi riscende in bicicletta godendo dei panorami.. Alle 12.05 eravamo a Myrdall e alle 12.13 siamo ripartiti, quindi nemmeno il tempo di scendere e vedere l’altra stazione. Comunque un’esperienza ma non è indispensabile credo, facendo un riassunto di tutto il viaggio questa è stata la cosa più insignificante e abbiamo buttato dei bei soldini. Alle 13.13 arriviamo dinuovo in stazione mangiamo un panino nel camper e ripartiamo in direzione Geilo. Arrivati ad Aukland prendiamo la lunga galleria di 25 km, qualcosa di spettacolare ci sono 3 punti fantastici ogni 8 km che attirano la nostra attenzione, c’è il divieto di fermarsi ma noi ci fermiamo lo stesso a scattare qualche foto, ci si trova davanti a uno slargo colorato da luci blù con tutto il soffitto che sembra ghiaccio, il primo slargo è di un colore rosso, il secondo di colore verde e il terzo bianco. Davvero suggestivo. Pochi km dopo il grande tunnel ci sono le indicazioni per la Hold Route, è molto stretta proviamo a percorrerla ma abbiamo paura di incastrarci, procediamo sulla E16 uscendo a Borgund direzione Stivkirke, parcheggiamo al grande parcheggio ma piove a dirotto, scendiamo per scattare delle foto a questa bellissima chiesa antica nera ma non riusciamo a goderci il momento e subito ci rimettiamo in marcia. A Borlaug ci fermiamo a fotografare una vecchia pompa di benzina della esso del 1954 ci sono anche delle vecchie case che fanno da sfondo, ripartiamo prendendo la E52 in direzione Gol, è una strada panoramica di montagna fantastica, costeggia una specie di canyon ma non c’è modo di fermarsi a fare foto, arrivati in cima si ha una veduta spettacolare delle montagne con tre tipi di colori diversi, sembra il deserto dipinto solo con alberi e vegetazione, la strada è pazzesca, lunghi rettilinei e in fondo le dune della strada che con continui sali e scendi sembra la vecchia route 66 americana. Ci fermiamo varie volte a fotografare questa lunga strada, incontriamo ruscelli e cascate, i colori cambiano di km in km, passiamo Torpo vediamo in lontananza la grande chiesa ma non possiamo scendere dalla macchina per quanto diluvia, alle 18.20 arriviamo a Geilo, notiamo che da Bergen a qui le aree sosta sono molto rare e i divieti per i camper molto più frequenti, infatti qui a Geilo nel grande parcheggio c’è il divieto notturno, proseguiamo per un pò sulla strada nel senso inverso di dove dobbiamo andare noi ma anche qui nulla, notiamo che ci sono molti posti di blocco della polizia e ci sembra tanto strano, fino ad oggi non ne abbiamo mai visto uno, qui ce ne sono molti, addirittura autovelox con poliziotto mimetizzato nel verde. Troviamo il campeggio proprio a Geilo, non molto distante molto piccolino ma confortevole paghiamo 200 nok con tutti i servizi. Infreddoliti dopo aver passeggiato un pò con i bassi e dopo un bel piatto di pasta ce ne andiamo a dormire.

GIORNO 23 / SABATO 26 LUGLIO 2014: GEILO – LJUNGSKILE (SVEZIA) 451 KM

Stammattina ci alziamo con comodo, ci dedichiamo anche alla pulizia interna del camper, carico acqua potabile e ci spiegano che le acque grigie andranno scaricate nell’area comunale non molto distante e ben segnalata, poi andiamo a vedere la fabbrica dei coltelli Brusletto ma la fabbrica è chiusa e il piccolo negozio aprirà alle 10, acquistiamo qualche coltello da regalare, proseguiamo questa strada di montagna e troviamo per strada Il Gardnos Kratermeteorite, paghiamo ed entriamo per la visita, la ragazza spiega in inglese e molto lentamente tutto su questo cratere, noi capiamo un po’ almeno l’essenziale ma di sicuro non tutto. Usciamo per la visita al cratere, passeggiamo per un po’ nel bosco scattiamo qualche foto ma non ci colpisce un gran che, forse perché non c’è niente da vedere a parte sapere che siamo completamente nel bel mezzo del cratere. Prediamo i bassi e passeggiamo un po’ anche con loro poi ci rimettiamo in viaggio ci fermiamo a Flà c’è il grande parco degli orsi, noi lo tralasciamo e andiamo a fotografarci sotto il grande Trolls lungo la strada. Stiamo percorrendo la 7 in direzione Oslo quando cominciano ad arrivarci messaggi di amici e parenti che il telegiornale allerta che a Oslo e in tutta la Norvegia c’è possibilità di un attacco terroristico, perfetto noi stavamo proprio andando ad Oslo, ma più ci avviciniamo più i controlli di polizia e vetture che sfrecciano lungo la strada si fanno sempre più presenti, giriamo intorno ad Oslo per prendere una decisione, ma visto il gran caldo 35°, visto il grande traffico che ci costringe per mezz’ora a stare fermi e visto possibilità di attentato decidiamo di tralasciare questa città che sicuramente torneremo a visitare un giorno e piano piano lentamente a malincuore usciamo dalla Norvegia, dopo ben 16 gg. Siamo tornati in Svezia e si nota già la differenza delle strade, mi metto io alla guida e faccio riposare un po’ Marco, le autostrade sono deserte sembra che oggi gli Svedesi siano tutti in casa, abbiamo sognato per tutto il viaggio di acquistare le famose fragole e di banchi ce ne erano dappertutto ma apparentemente non mi hanno mai colpito, mentre cerco un’area sosta per poter far scendere un pò i bassi ecco che vedo un carretto con delle bellissime fragole, ne acquistiamo una vaschetta per la bella cifra di € 8 ma sono giganti e magari il prezzo ci ripagherà del gusto. Alle 19.30 ci fermiamo a Ljungskile 80 km da Göteborg in un’area sosta sull’autostrada mangiamo e decidiamo di gustarci queste fragole, ma purtroppo belle fuori e bruttissime dentro, sono piene di vermi giganti, blè che schifo, i nostri 8 € sono finiti nella spazzatura. Essendo un pò in anticipo sulla tabella di marcia decidiamo il da farsi per domani e i prossimi giorni, quindi cartina in mano e taccuino per appunti, poi subito a dormire la giornata è stata calda e lunga.

GIORNO 24 / DOMENICA 27 LUGLIO 2014: AREA SOSTA – GÖTEBORG – HELSINGOR – RODBY – PUTTGARDEN – AREA SOSTA GERMANIA (KM 559)

Come al solito ci siamo svegliati presto, del resto siamo in vacanza non possiamo perderci nemmeno un minuto prezioso di queste giornate, alle 9.45 siamo già a Göteborg parcheggiamo sulla via principale quasi vicino al centro in un grande parcheggio prima dello Stora Teatren vicino il ponte e al parco centrale. Percorriamo a piedi tutta la via centrale fino alla grande piazza Gotaplatsen e davanti a noi troviamo la grande statua di Poseidone sulla fontana, e dietro il Museo delle Arti. Torniamo indietro sulla lunga via piena di negozi la Kungsportsavenyen ma sono tutti chiusi perché è domenica, fa molto caldo anche oggi e camminare sotto il sole è davvero stancante, arriviamo al Kungsportsbron il vecchio ponte, lo attraversiamo e ci troviamo nella grande piazza centrale la Gustav Adolf, un bel giro in pieno centro camminiamo per circa 2 ore poi stanchi decidiamo di fermarci a mangiare una buona pizza da Pizza Hut in Kungsgatan, ogni volta che trovo questo ristorante non posso non prendermi la loro gustosissima pizza e non capisco proprio perché in Italia non aprano questa catena, certo la nostra pizza è buona ma davvero non ha nulla a che vedere con questa catena mondiale o forse semplicemente ci siamo stancati di mangiare le nostre classiche pizze tutte uguali. Dopo aver mangiato con gusto e esserci riposati per un paio di ore seduti all’ombra, torniamo al camper percorrendo il grande giardino Kungsparken, c’è tantissima gente sdraiata a prendere il sole e i bassi si divertono a rincorrersi e giocare, per fortuna abbiamo i guinzagli allungabili 5 metri altrimenti poverino non potrebbero divertirsi cosi. Ci rimettiamo in viaggio e raggiungiamo Helsingborg prenderemo il traghetto per Helsingor (Danimarca), paghiamo la traversata € 50 per un tragitto di 25 minuti ma ci risparmiamo 50 km passando da Malmo e i 48 € del passaggio del ponte. Appena sbarcati corriamo sul pontile a scattarci delle foto anche con Vale davanti al Sirenetto che guarda verso la Svezia, che emozione, ci siamo stati l’anno scorso solo con Guido e oggi ritrovarci così lontani da casa tutti insieme è una grande emozione. Comincia a piovere ci sbrighiamo a tornare nel camper parcheggiato al di là della strada in un piccolo parcheggio, per fortuna abbiamo il furgonato, ci siamo addentrati nella stradina stretta in mezzo alle case e siamo passati per un filo. Riprendiamo il nostro viaggio e salutiamo la Danimarca, alle 20.05 siamo all’imbarco di Rodby, paghiamo 839 sk (112 €) e sbarchiamo dopo 45 minuti a Puttgarden, siamo molto stanchi viaggiamo fino alle 23 in questo tratto di autostrada tedesca c’è molto traffico, lo stesso che abbiamo incontrato all’andata, stanno rifacendo l’asfalto e ci sono continue deviazioni, ormai tardi decidiamo di fermarci a dormire in autogrill siamo a Sierksdorf pochi km prima di Lubecca, c’è un’area sosta molto tranquilla e sicura, ci sono altri camper e camion.

GIORNO 25/LUNEDÌ 28 LUGLIO 2014: AREA SOSTA – EXTERSTEINE – WOLGHAGEN (KM 425)

Stamattina sveglia con comodo, dopo esserci preparati e io aver sistemato il camper mentre i bassi corrono al guinzaglio tra l’erba, ripartiamo in direzione Hannover, alle 13.00 sosta in autogrill per mangiare al Burgher King, ogni volta che vengo in Germania devo assolutamente prendermi gli squisiti chili nuggets, ripartiamo subito e arriviamo all’Extersteine un complesso megalitico situato nella Renania Settentrionale-Vestfalia nella grande foresta di Teutoburgo, siamo vicino la città di Horn Bad Meinberg, parcheggiamo il camper nel grande spiazzale e ci avviamo a piedi in questo meraviglioso parco, a differenza delle foto viste su internet, forse molto vecchie, è stato tutto turisticizzato, dalle foto si notava che si poteva arrivare con il camper proprio in prossimità del complesso, invece bisogna camminare un pochino e scopriamo che si paga anche l’entrata per visitarlo e poterci salire, noi ovviamente non possiamo avendo i bassi con noi e per non andare uno alla volta da soli, decidiamo di sdraiarci all’ombra e goderci solo il panorama scattando bellissime foto e giocando con i bassi che rotolano su tutto il grande prato. E’ stata una piacevole passeggiata e una giornata diversa, accaldati ci rimettiamo in viaggio verso la piccola città di Horn, parcheggiamo in un parcheggio in pieno centro a 5 minuti dalla Markplatz, fortunatamente non abbiamo un mezzo lungo quindi possiamo sostare tranquillamente come una macchina. Girovaghiamo un pò per le stradine interne ma non ci colpisce un gran che quindi ripartiamo seguendo la strada statale, percorrendo le autostrade si perde gran parte del viaggio e non si scoprono tanti posti interessanti, passando attraverso i vari paesini troviamo l’indicazione per un’area sosta, decidiamo di fermarci siamo a Wolfhagen l’area sosta Bruchweng sulla siemenstrasse, ci sono tutti i servizi paghiamo € 3 per la sosta 1 € per il carico dell’acqua, 20 cent. per scarico e lavaggio wc e € 1 per 8 h. di corrente, l’area è molto grande e ben tenuta, ci sono i bagni pubblici, facciamo conoscenza con una coppia di Vigevano molto simpatici, ci mettiamo a parlare del più e del meno, loro percorrono sempre queste strade secondarie e ci consigliano di non prendere mai l’autostrada se non per lunghi spostamenti, decidiamo di cenare insieme Stefano tira fuori il suo barbecue e insieme mettiamo a cuocere la buonissima carne alla brace. Io e Angela parliamo del più e del meno, loro viaggiano su un vecchio motorhome e io me ne innamoro, è molto piccolo 6 metri ma dentro è molto spazioso e comodo. Ci salutiamo e andiamo tutti a dormire.

GIORNO 26 / MARTEDÌ 29 LUGLIO 2014

Dopo aver chiacchierato ancora con Stefano ed Angela, aver provveduto a tutti i rifornimenti ognuno riparte per la sua strada, loro sono diretti in Ucraina (che coraggio), ci dicono che hanno tantissimi anni di esperienza in quei posti e che sono bellissimi da girare in camper, faranno anche un pò di giorni in Polonia, hanno conosciuto tanta gente del posto nei loro viaggi e in questa vacanza tornano a trovarli. Noi ripartiamo proseguendo sulla B450 dir. Kassel alle 10 ci fermiamo a Frizzar una bellissima cittadina con case a graticcio tipiche della germania, parcheggiamo in un parcheggio a pagamento a 1 € per 1 h. accanto alle mura della città, passeggiamo per un pò arrivando nella grande piazza centrale e la sua grandissima cattedrale, ci sono tanti negozi di artigianato e le strade sono animate da tantissima gente. Dopo un’ora di visita ripartiamo fermandoci ad Asfeld, un’altra graziosa cittadina dove è in corso il grande mercato, noi ci compriamo delle grandissime pannocchie da farci alla brace stasera dopo aver passeggiato anche qui riprendiamo il viaggio, siamo stanchi e decidiamo di fermarci in una grande area sosta gratuita con allacci alla corrente a moneta, siamo all’Herbstein Sheuber Terme, è anche il parcheggio per queste terme, è alberato e silenzioso noi chiudiamo le tendine e cadiamo in un sonno profondo per qualche ora. Ci risvegliamo che sono le 16 riprendiamo il viaggio percorrendo tutta la strada panoramica di montagna, attraversiamo molti paesini caratteristici, a Steinau notiamo dei cartelli con pubblicità di una grotta di pipistrelli da visitare, la tralasciamo per un’altra volta perché ha cominciato a diluviare ma sicuro ci torneremo, proseguiamo fino a Wurzburg sulla statale e da qui riprendiamo l’autostrada fino a Rothenburg o.d.t., parcheggiamo per la sosta al P3 con carico e scarico ma non abbiamo allaccio alla corrente, gli altri parcheggi erano pieni e le colonnine tutte occupate, non siamo dei camperesti esperti anzi siamo dei proprio dei principianti, ma leggendo su internet abbiamo scoperto che ci sono varie regole di come un camerista si dovrebbe comportare, ovviamente rispetto per tutto e per tutti e soprattutto rispetto per le regole, ma qui sembra che tutti noi italiani soprattutto ce ne siamo scordati, tutti i parcheggi si erano pieni, ma posto volendo ce ne era per altri 10 camper, solo che i lor signori camperisti già sistemati hanno ben deciso di far diventare un semplice parcheggio in un campeggio, aprendo tendalini e tirando fuori sedie tavoli e quant’altro, hanno occupato almeno un posto per un’altro camper, c’era chi addirittura ha steso i panni, ora io non credo si possa fare e di sicuro comunque non lo farei mai. Ma lasciamo perdere noi ci sistemiamo comodamente nel nostro parcheggio e ci attrezziamo per prepararci la nostra carne alla brace, dopo aver provveduto ovviamente a chiedere se era possibile farlo, ma del resto…..c’erano tavolate intere di camperesti e bracieri enormi e il nostro in confronto era misero. Il tempo di cuocere le pannocchie e delle buone fettine di pancetta tedesca, goderci la cena e dritti a dormire. Rothenburg non la visiteremo, ci siamo già stati 2 volte ma ne vale veramente la pena e il parcheggio è veramente comodo a due passi dalle mura. La nostra vacanza sta giungendo al termine, 26 lunghi e bellissimi giorni ci hanno permesso di esaudire un nostro grande desiderio…Arrivare a CapoNord e ora possiamo dire…Noi ci siamo stati!

GIORNO 27 / MERCOLEDI 30 LUGLIO 2014

Ore 10: dopo esserci preparati e aver passeggiato un po’ con i bassi conosciamo due ragazzi della nostra età che ci chiedo informazioni su Rothenburg, parlando del più e del meno scopriamo che vorrebbero arrivare a Caponord. anche loro hanno appena acquistato il loro primo camper e sono in viaggio per la prima volta, quindi ci fermiamo un pò a chiacchierare su cose da vedere e tragitto descrivendogli la nostra impressione e facendogli vedere un pò delle foto scattate in viaggio, non ci pensano per più di un secondo e decidono di proseguire direttamente verso la grande meta, gli offro il mio progetto di viaggio e qualche opuscolo raccolto durante il viaggio, è stata una vera soddisfazione sapere che qualcuno utilizzerà il nostro viaggio come spunto. Augurandogli buon viaggio ripartiamo in direzione di Fussen, parcheggiamo nel grande parking a pagamento e andiamo a vedere il piccolo centro con il grande castello, molto carino una classica via con negozi di artigianato e tante buone brasserie, acquistiamo il solito pane con formaggio fuso e bacon davvero buono e le mitiche brezel, comincia nuovamente a piovere torniamo in camper e riforniamo di gasolio che qui sta ancora a 1.379, dopo pochi km entriamo in Austria, procediamo per la strada di montagna che passa da Berwang e Farnpass, questo tratto è bellissimo lo abbiamo sempre percorso in auto ogni volta che veniamo da queste parti, devo dire che fare questa strada in salita con il camper forse risulta un po’ troppo ripida e stretta soprattutto magari in inverno quando c’è anche tanta neve, per fortuna noi stiamo procedendo in discesa ed è tutto molto più tranquillo. Superiamo Fernstein e il suo bellissimo castello che ci guarda dall’alto e il laghetto sul lato opposto, anche qui ogni volta scattiamo una foto di rito, procediamo il percorso di montagna per goderci ancora di questi spettacolari panorami, alle ore 16 entriamo in Italia…..a Passo Resia….e da qui prende il via la lunga discesa verso casa tra regioni Italiane girando di città in città fino a casa per farci un’idea anche in Italia di come si viaggia in camper. Tornati a casa la prima cosa che ci passa per la mente è che dobbiamo assolutamente comprarci un camper, vedere i Bassotti tranquilli senza che soffrano il viaggio, vederli allegri in ogni situazione, niente più lingue in fuori, niente mugolio e premetto che hanno viaggiato anche nel trasportino facendo lunghi lunghi sonni. Questo viaggio ci ha fatto capire che con loro è l’unica soluzione, perché loro fanno parte della nostra vita e soprattutto dei viaggi e anche loro hanno il diritto di stare comodi. I sentimenti e le emozioni che questo viaggio ti lascia addosso, sono indescrivibili, ci si emoziona leggendo altri diari di viaggio durante la preparazione e quando ti trovi finalmente tu a vivere quei luoghi tanto lontani e tanto meravigliosi, quella sensazione di infinito ti rimane addosso e non può non farti dire: “Voglio tornarci”….e lo faremo! eccome se lo faremo magari con il nostro primo camper!

Abbiamo percorso 12.368 km

Costi

Benzina € 1.800

Campeggi e aree sosta € 180

Traghetti € 555

Pedaggi Norvegesi € 47

Vignette Austria e passaggio € 17.00

Pedaggi italiani circa € 100

Spese varie per souvenir, rifornimenti viveri e sfizi vari: € 1000 circa.

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Sole di mezzanotte

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Strada atlantica

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Due bassotti a Caponord

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Paesaggio Norvegia



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