Alla ricerca di emozioni perdute, riscoprendo la Costiera Amalfitana!

Un sogno ricorrente di ricordi passati...tempi diversi, stesse emozioni e stessa voglia di ripercorrere strada in compagnia degli affetti più cari...Positano, Amalfi, Ravello...monti che si tuffano nel mare!
Scritto da: Prix82
alla ricerca di emozioni perdute, riscoprendo la costiera amalfitana!
Alla soglia dei trent’anni ho ancora un ricordo ricorrente che spesso mi accompagna nelle notti più felici: “Ho sette anni e come di consueto trascorro le vacanze nella vecchia casa dei nonni paterni, in quella “periferia” di Salerno che si affaccia sul porto. E’ un giorno come tutti gli altri: limpido, caldo e rumoroso. Il porto è in attività con le grandi navi da trasporto che sembrano travolgere le piccole imbarcazioni dei marinai.

Giocavo con gli amici “della via”, quasi tutti nati lì (all’epoca erano pochi i fortunati villeggianti come me, soprattutto nella zona) quando mio nonno, avvicinandosi mi dice: “Vai a farti preparare dalla nonna, ti porto a fare un giro!”. E’ una cosa straordinaria. Per quanto quel non troppo anziano signore mi voglia un bene dell’anima, mai aveva preso un’iniziativa del genere. E’ un uomo alla vecchia maniera ed i sentimenti se li tiene per sé, mostrandosi sempre un pizzico troppo severo.

Approfitto dell’occasione ed in pochi minuti sono già bella pronta, con il mio cappellino di paglia e la merenda nello zainetto (solo per me, mio nonno mangiava solo seduto a tavola nel portico). Lui ha tirato fuori dal garage la vecchia Fiat Panda color banana, un po’ scassata ma ancora efficiente. Salto su e partiamo senza indugio.

Non sapevo dove saremmo andati, nonno era sempre misterioso, certo non troppo lontano però, visto il mezzo e l’organizzazione improvvisa. Forse si era ricordato del mio desiderio di raggiungere quel promontorio che ammiravo ogni mattina dalla finestra del cucinino? Ebbene sì. E non solo. Quella sarebbe stata la partenza per un viaggio “infinito” (almeno agli occhi di una bambina di città di seconda elementare) che ci avrebbe portato ben oltre la mia meta sognata “.

In quella lontana domenica di giugno, io e nonno abbiamo percorso la costa dalla sua Salerno (come era abituato a dire ai parenti del Nord) fino a Positano, ammirando l’intera Costiera Amalfitana, tanto amata e famosa in tutto il mondo.

“ Il percorso è un susseguirsi di alti e bassi, curve e tornanti, discese ripide e salite faticose (povera Panda) e di luoghi meravigliosi: Vietri sul mare, Minori, Ravello, Atrani, Amalfi, Praiano e per finire Positano. Non ci fermiamo mai, se non alla meta o per brevi soste per sgranchire le gambe del nonno e riposare le gomme della “scatoletta”. Per non spezzare la magia ed il ritmo non chiedo neanche di andare in bagno.

A Positano mangiamo a casa di un amico del nonno, pescatore più per sopravvivenza che per mestiere, che ci cucina alcuni pesci appena pescati e dei frutti di mare, regalo di un amico (la merenda la conservo, non sia mai che mi venga fame al ritorno).

Dopo pranzo convinco a fatica il nonno a portarmi in spiaggia per fare il bagno, che chiaramente mi proibisce, ma mi lascia schizzare l’acqua ai gabbiani e bagnarmi i piedi fino alle ginocchia. Il viaggio di ritorno è ricco di emozioni: la malinconia del pensiero che l’esperienza volge al termine si alterna alla gioia di aver vissuto una giornata indimenticabile, che rimarrà scolpita nei miei ricordi per sempre. “

Ritornammo a casa dopo il tramonto, tra i rimproveri della nonna preoccupata ed i sorrisi complici sotto ai baffi miei e del nonno. Bagno e subito a letto, dove il sonno, nonostante la stanchezza, faticava a vincere il batticuore.

Se n’è andato serenamente cinque anni più tardi, durante i quali non abbiamo più ripetuto il viaggio e neanche un’esperienza simile. Era tornato alla sua “normale” e genuina severità, consapevole di avermi aperto il suo cuore per una giornata intera, dandomi la possibilità di ammirarlo senza barriere, inibizioni, nella sua vera essenza. Quell’essenza che ancora oggi, tutte le notti, mi accompagna in un meraviglioso viaggio verso i miei sogni.

Mi piacerebbe ripercorrere quei luoghi, ormai da troppi anni abbandonati, e ricercare quelle vecchie emozioni in compagni del mio compagno, al quale molto ho raccontato di quella meravigliosa persona che era mio nonno e che non ha avuto l’opportunità di conoscere.

Per comodità partirei da Napoli, punto di partenza del Viaggio per Caso nella Costiera Amalfitana, e puntando verso Salerno, visiterei Ercolano e Pompei, con i celebri scavi archeologici delle città sepolte. Subito dopo dritti verso la costa, toccando Vietri sul Mare, magari pranzando vista spiaggia, e proseguire per Cetara, Maiori, Minori e raggiungere la suggestiva Ravello, dove cenare e pernottare sulla cima del “monticello” tra il fresco e la vista spettacolare.

Il giorno successivo il viaggio riprenderebbe attraversando Atrani, visitando Amalfi poi Praiano e Positano, per ritornare, scollinando, verso Castellammare di Stabia ed infine Napoli.

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Duomo di Amalfi

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Colonne Pompeiane

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Terrazza su Positano



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