Natale ad Angkor
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Trasferimento 28 dicembre
Decidiamo di fare delle vacanze un po’ “on the road” per cui acquistiamo sul sito www.thaiticketmajor.com i biglietti da Bangkok a Siem Reap (20 euro a testa). Si parte alle 9.00 dalla Mochit 2 / Northeastern Bus Terminal di Bangkok e dopo 8 ore siamo a Siem Reap; volendo c’è anche una partenza alle 8.00. L’attraversamento delle frontiera a Poipet è un po’ lungo e purtroppo rubano (lato Thailandia) il cellulare dallo zainetto di Elena. Il visto elettronico https://www.evisa.gov.kh/ ha ben funzionato.
Resort
Siamo al www.bambooforest.villas/about.php che è un po’ defilato dalla zona centrale e se non fosse che stanno rifacendo il manto stradale, si raggiungerebbe in una decina di minuti. Il rapporto qualità prezzo non è male.
Visita
Queste sono le visite per le quattro giornate di permanenza:
29 mattino: Roulos Group: Prah Ko, Bakong Lolei
29 pomeriggio: Prasat Kravan, Bat chum, Banteay Kdei, Neak leang, Mebon east, Pre Rup
Il primo giorno è abbastanza “introduttivo” e ci permette di iniziare a prendere confidenza con l’area ed il clima
30 mattino: Angkor Thom. Il “maestoso” Bayon risulterà tra i più belli visti, ma anche il Baphuon ci colpisce per la sua “eleganza”
30 pomeriggio: Banteay Srei è un “gioiellino”
31 mattino: Beng Mealea lasciato al suo destino, da vedere
31 pomeriggio: Komplong Pluk il villaggio dei pescatori è sicuramente da vedere ma a caro prezzo (23 euro a testa)
1 mattino: Angkor Wat. Che dire, è il “cuore” dell’area. In qualche commento lasciato da altri si scrive che è sufficiente visitare Angkor Wat per comprendere tutto dell’impero Khmer … insomma non esageriamo. Che poi anche noi stiamo solo per quattro giorni e senza guida indica che non siamo “esperti” ma se la Lonely Planet mette l’area al primo posto tra i luoghi imperdibili al mondo, forse meglio fermarsi un po’ di più
1 pomeriggio: Preah khan, Neak pean (un altro “gioiellino”), Ta prohm (anche)
Trasporto
Ci muoviamo con un tuk tuk. Con il driver concordiamo 110 usd per i quattro giorni. Riteniamo il tuk tuk il mezzo di trasporto ideale perché nei vari trasferimenti si prende un po’ di aria e si resta più a contatto con i luoghi. Bellissima in particolare la strada che ci porta a Beng Mealea. Inizialmente siamo su una grossa strada ma poi una deviazione/scorciatoia (forse a Roka Kambot) ci permette di attraversare strade sterrate in mezzo a ad una zona rurale indimenticabile. Certo poi alla sera occorre una tripla doccia.
Il nostro driver accetta senza “batter ciglio” il tour con le tappe indicate e riportate su un foglio prestampato che abbiamo preparato e portato da casa.
Cena
Siamo al Marum (se la “bambi” non riesce a mangiarsi le sue solite patatine, che sono di zucca, ed il suo pollo allora non ci siamo … ), al Genevieve’s Restaurant (numero uno), al Maom (numero due), Khmer Touch Cuisine (numero due)
Testi
Il viaggio è stato preparato con il libro di Claudio Bussolino: “Angkor, un mondo perso nel tempo”. Ha anche un suo sito che consultiamo: www.claudiobussolino.com/it/index.htm. Amici ci prestano il “Angkor” della National Geographic che ha un grosso difetto: le pagine si staccano. Troviamo il libro di Bussolino anche più piacevole rispetto a quello “supertecnico” della National.
Conclusione
Trasferimento in taxi nella piacevole Ko Chang per qualche giorni di mare prima del ritorno a casa.