Oregon, California e Oasis!

Parchi, città e spiagge. Dalla Yosemite Valley alla Death Valley, passando per Portland, Las Vegas, Miami e le Virgin Islands… in nave
Scritto da: CICIKOVA
oregon, california e oasis!
Partenza il: 28/07/2012
Ritorno il: 20/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €

28 luglio 2012

Il 2012 è un anno pari, quindi come da tradizione, partiamo per l’irrinunciabile crociera! Prima però, decidiamo di visitare un paio di stati USA che ci mancavano: Oregon e California. Partiamo come sempre per Malpensa, facciamo scalo a New York, dove attendiamo il volo per Portland che però è in ritardo di 4 ore…ci consoliamo quindi allo Sport bar in cui ceniamo guardando le olimpiadi di Londra. Quando arriviamo a Portland siamo distrutti dal fuso, io dimentico la giacca in aereo ma me ne accorgo solo in albergo: torniamo indietro ma ormai è troppo tardi, tutti i banchi Delta sono chiusi, speriamo di ritrovare la giacca Wolfskin domattina!

29 luglio 2012

Ci rechiamo in aeroporto di buon mattino e il personale Delta, gentilissimi, ci restituisce subito la giacca: non possiamo che commentare che in Italia purtroppo non si sarebbe verificato lo stesso… partiamo subito per Crater Lake, dopo un’oretta di viaggio facciamo una piccola tappa all’outlet fuori città per sgranchirci un po’ e poi di nuovo on the road… da Roseburg prendiamo la strada panoramica lungo il Umpqua River (altrimenti detto Lumpa Lumpa), facciamo una passeggiata lungo il sentiero Fall Creek Falls e poi finalmente arriviamo al magico Crater Lake. Ci avevano incuriosito alcune foto stupende del mio amico Rick e, come sempre, abbiamo fatto bene a fidarci perché il panorama è mozzafiato. Crater Lake era un vulcano il cui cratere, a causa delle piogge, è diventato un lago di un blu indescrivibile. Visitiamo da nord a sud la parte est del lago, da cui si veder la roccia della valle fantasma e il pinnacle. Pernottiamo poi a Klamath Falls: il fuso si fa ancora sentire e ci addormentiamo subito.

30 luglio 2012

Stamattina torniamo a Crater Lake per vedere il west rim: oggi con il sole il blu sembra ancora più intenso, un colore quasi irreale, come se fosse una foto con filtro, ma è la realtà! A malincuore, usciamo dal parco per dirigerci verso il Lassen Volcanic Park, altro parco ovviamente consigliato dal mitico Rick Lungo la strada, ci fermiamo prima a Rogue Gorge View e poi a Natural Bridge. Proseguendo verso Lassen Volcanic, troviamo un bambi impaurito lungo la strada, è il primo animale della vacanza e per noi vederne uno è sempre una gioia. Purtroppo però poi durante la strada vediamo diversi bambi morti, sempre a causa della velocità delle auto purtroppo. Per pranzo mangiamo una pizza fantastica da Abby’s in cui si possono scegliere non solo i toppings ma anche la consistenza della crosta della pizza… siamo proprio in America! Finalmente arriviamo a Lassen Volcanic: il Lassen Peak è eruttato nel 1915, vediamo il picco ancora coperto di neve, nonostante siamo a fine luglio, ma è pur sempre alto più di 3000 metri! Durante la nostra visita del parco, ci attraversa la strada un bambi e altri due ci osservano dal bordo della strada… visitiamo la Devastated Area e Sulphure Works, cioè le fumarole, e Boiling Mud Pots lungo la strada, bellissime, il getto deve essere bollente ma sembra davvero che sotto ci sia qualcuno che borbotti, ci si potrebbe fermare ore ad osservarle, sono quasi ipnotiche. Stasera pernottiamo a Red Bluff, dove ceniamo al mitico Applebee, che devo dire c’era proprio mancato!

31 luglio 2012

Oggi ci dirigiamo verso la costa, attraversando una zona in cui si susseguono diverse foreste che sembrano non finire mai… finché finalmente arriviamo alla Avenue of the Giants, che fa parte del parco Humboldt Redwoods Questo parco non è molto conosciuto ma è stupendo, c’è una strada alternativa all’autostrada che si snoda tra migliaia di sequoie a dir poco enormi, ci si sente così piccoli ad attraversarla in auto… non avevo mai visto le sequoie ma, visto il mio amore smisurato per gli animali, credevo che mi facessero meno effetto, invece mi sono stupita della loro eleganza e maestosità. Con una passeggiata visitiamo il Giant che deteneva il primato fino al 1991, quando è caduto: abbiamo seguito per un po’ il suo tronco disteso, ma non siamo riusciti a scorgerne la fine! Vediamo poi il nuovo Giant Tree, Tall Tree e Flat Iron Tree, uno più bello dell’altro. Mentre siamo persi ad ammirare le sequoie, quasi non ci accorgiamo di un bambi che ci osserva. Il tempo scorre ma noi non riusciamo a ripartire e salutare questo parco meraviglioso. Dopo un lauto picnic, ci costringiamo a malincuore a riprendere il viaggio vero Brookings. La strada lungo la costa ha un panorama mozzafiato, attraversa anche il parco Redwood che visiteremo domani.

1 agosto 2012

A Brookings siamo molto fortunati perché soggiorniamo in un hotel fantastico sulla spiaggia con vista sull’oceano, veramente impagabile. Il tempo è variablie, ma scorgiamo già un cercatore d’oro sulla spiaggia e i resti del falò della sera prima.facciamo una passeggiata sulla spiaggia e nei dintorni del porto, poi facciamo un salto da Fred Myers per la spesa per il picnic e poi ripartiamo per Redwood Park. Anche oggi vediamo un bambi ma poi ci buttiamo a capofitto ad ammirare le sequoie: Big Tree, per esempio e poi facciamo la scenic drive (unpaved) e infine Howland Hill road. Il picnic qui è sempre una gioia, visto che a casa purtroppo non possiamo mai farlo, mentre per cena si strafoghiamo dalla nostra amata Pizza Hut.

2 agosto 2012

Oggi ci aspetta un bel viaggetto: da Brookings a Portland tutto lungo la Oregon Coast! Facciamo diverse tappe nei luoghi più scenografici (difficili da scegliere perché la costa è mozzafiato e più si sale più ci si vorrebbe fermare in ogni scorcio) come Whaleshead beach, Pistol River, Cape Sebastian, Arizona Beach, Cape Blanco (dove visitiamo anche il famoso faro), Bullards Beach Park, Dunes Park, dove si possono risalire le dune con i quad (fantastici!). Anche oggi avvistiamo l’immancabile bambi lungo la strada, per poi fermarci a vedere i leoni marini nella famosa Sea Lion Cave: in realtà, loro sono tutti sulla spiaggia a pancia in su a scaldarsi un po’ al sole, dolcissimi! Avvistiamo anche Cape Perpetua avvolto nella nebbia, che ha un che di misterioso per poi tirar dritto fino a Portland dove ci gustiamo una meritata cena da Danny’s. Salutiamo l’Oregon, domani ci aspetta la California!

3 agosto 2012

Salutiamo l’Oregon, che ci è piaciuto un sacco, e con un volo Alaska arriviamo a LA, dove noleggiamo una nuova macchina e iniziamo la seconda parte del nostro viaggio. Non possiamo non far tappa all’outlet Miller di Ontario dove troviamo offerte strepitose e pranziamo al mitico Rainforest Cafè. Il viaggio verso Yosemite è lungo, quindi ben presto ci rimettiamo in cammino, fino ad arrivare a Oakdale, dove ci fermiamo a dormire.

4 agosto 2012

Io ero già stata in California 17 anni fa ma purtroppo non ero riuscita a visitare Yosemite e finalmente oggi il mio sogno si avvera! Ci fermiamo dapprima a Olmstead Point, ci fermiamo per il nostro irrinunciabile picnic, poi passeggiamo lungo il Tenaya Lake, passiamo in macchina dal Tioga Pass, vediamo il Tioga lake fino ad arrivare al Mono Lake, che è stupendo, è veramente valsa la pena di arrivare fin qui. La strada di ritorno è ancora lunga, quindi ritorniamo pian piano sui nostri passi. Oggi abbiamo evitato i luoghi affollati, ma domani sarà dura, meglio riposare e partire presto.

5 agosto 2012

Oggi ovviamente visitiamo la classica Yosemite Valley: alle Bridalveil Falls vediamo un bambi seduto vicino alla strada che ci osserva, noncurante delle orde di turisti, sembra esserci abituato. Incontriamo anche un cervo e un bambi che ci attraversa la strada, dobbiamo prestare attenzione, con tutta la gente che c’è. Le Yosemite Falls sono quasi asciutte in estate, visitiamo poi Tunnel View, Washburn Point e ovviamente scattiamo mille foto a El Capitain e Half Dome. Durante il picnic in un’area pino che ci sembra insolitamente tranquilla, quando ho quasi finito di mangiare, con la coda dell’occhio vedo qualcosa di scuro che si muove in lontananza: non è possibile, è un piccolo cub di orso e sembra che punti proprio il nostro tavolo! Sento le gambe impietrite, cerco in fretta con gli occhi mamma orsa che in realtà non si vede e nel frattempo cerco di ragionare: devo sbrigarmi a radunare il cibo senza lasciar cadere niente, devo portarlo al più presto alla macchina senza fare movimenti bruschi. Non so da dove mi sia uscita tutta quella freddezza, credo dal mio amore innato per gli animali, dal mio istinto protettivo nei loro confronti. Ripensando a quei momenti, mi sono resa conto solo dopo che non ho mai avuto paura per me stessa e la mia incolumità, il mio terrore era che il piccolo cub mangiasse il nostro junk food e per questo fosse soppresso o condannato ad una vita in qualche zoo. Questo pensiero tremendo mi ha spinto ad agire in fretta e portare il cibo in macchina, in modo da neutralizzare l’odore: in effetti lo strategemma ha funzionato, il piccolo orso ha smesso di avanzare verso il nostro tavolo, ha girovagato un po’ (e io l’ho ammirato in tutta la sua bellezza) prima di andarsene dalla nostra vista. Per un po’ sono rimasta ancora in allerta, chiedendomi come mai non si facesse vedere mamma orsa, ma poi ho finito in tutta fretta il resto del mio picnic per poi ripartire. E’ stata un’esperienza indescrivibile, mai mi sarei aspettata di vedere un orso proprio nel bel mezzo del traffico di Yosemite eppure oggi il mio sogno più grande si è avverato ed io ho il cuore che scoppia di gioia. Questo piccolo cub è un regalo stupendo, che rende questa vacanza unica ed indimenticabile. Riprendiamo poi la nostra visita su Glacier Point, da cui abbiamo un’altra visita spettacolare di Half Dome. Ci rechiamo poi a Mariposa Grove dove vediamo il Grizzly Giant e il California Tree Tunnel, una sequoia che ha il tronco cavo che si può attraversare a piedi. E’ ormai ora di abbandonare questo parco fantastico, destinazione Porterville.

6 agosto 2012

Oggi visiteremo i parchi gemelli Sequoia e King’s Canyon: ci sono dei lavori all’ingresso che rallentano il traffico, ma noi fortunatamente riusciamo a passare. Facciamo il trail di Roosevelt Tree (dove vediamo un deer seduto e uno che mangia), scaliamo la Moro Rock e arriviamo poi alla Hanging Rock. Facciamo poi il Tunnel Log, in cui si passa attraverso il tronco di una sequoia con la macchina, per poi visitare il General Sherman Tree, il Giant General Tree. Infine, scendiamo con una strada panoramica mozzafiato nel canyon fino al fiume. Il tramonto ha dei colori stupendi, a malincuore usciamo dal parco e ripartiamo verso Porterville.

7 agosto 2012

Oggi ci aspetta un bel viaggetto: da Porterville a Las Vegas, passando da uno dei luoghi più caldi del mondo: la Death Valley. Facciamo scorta di cooler, ghiaccio e acqua e partiamo! La Death Valley si apre immediatamente in tutta la sua magnificenza, la Father Crowley la vista infatti è fantastica. Andiamo poi a vedere le Mesquite Flate Dunes, stupende, mentre la temperatura pian piano scende… arriviamo fino a Badwater, che è sotto il livello del mare. Siamo ad Artists Palette proprio durante il tramonto, che ci regala dei colori stupendi, facciamo un sacco di foto al famoso Zabrinskie Point per poi ripartire verso Las Vegas, dove alloggeremo ovviamente all’Hard Rock Hotel.

8 agosto 2012

Las Vegas è come sempre un altro mondo… stamattina ci regaliamo un bel bagno nella bellissima piscina con la sabbia dell’Hard Rock, fantastico, per poi fare l’immancabile giro sulla Strip. Purtroppo il tempo vola e a malincuore dobbiamo già ripartire, passiamo per il deserto Mojave per arrivare a San Diego.

9 agosto 2012

Finalmente San Diego, io ci ritorno dopo 17 anni… adoro questo posto, ha un clima perfetto durante tutto l’anno! Ovviamente ci dirigiamo dapprima al Sea World, che è molto più grande di come ricordavo: vediamo lo spettacolo dello Shamu locale, dei delfini e poi degli acrobati con i leoni marini, gli spettacoli sono come sempre di un livello eccezionale. Andiamo poi allo zoo che è immenso: facciamo dapprima il tour sul bus e poi andiamo a vedere il panda, le tigri, gli orsi e addirittura il grizzly bianco, questo posto è veramente un sogno! La giornata volge al termine, e chiudiamo in bellezza con una cena all’immancabile Hard Rock Cafè.

10 agosto 2012

Oggi ripartiamo verso nord, destinazione LA, da cui prenderemo l’aereo stasera. Abbiamo quindi tutta la giornata per visitare lo Zoo Safari Park che è a nord di San Diego, a Escondido. Anche qui, prima facciamo una gita con il trenino nella savana, poi vediamo da vicino un leone con due leonesse e i gorilla, come sempre stupendi, non ci stancheremmo mai di guardare questi animali. Ripartiamo da questo luogo magico, e facciamo poi una tappa a S.Onofria Beach, nel Camp Peddletone dove un sacco di gente sta facendo surf. Visto che è ancora presto per andare in aeroporto, ci fermiamo a Long Beach (dove abitavo 17 anni fa) ovviamente per rivedere la Queen Mary: qui il tempo sembra essersi fermato, mi ha fatto un po’ effetto che fosse quasi tutto “abbandonato”, forse era più in voga 17 anni fa. Arriviamo poi a LA, dove riconsegniamo la macchina e aspettiamo il volo notturno che ci porterà alla nostra ultima tappa negli States, Miami again!

11 agosto 2012

Finalmente Miami… la nostra amata Oasis ci sta aspettando! Facciamo un giretto in aeroporto per far passare il tempo, poi finalmente prendiamo lo shuttle per Port Everglades a Fort Lauderdale e magicamente il mio sogno si avvera… eccola lì, finalmente salgo sulla Oasis of the Seas! Questa nave è perfetta, riesce ad essere ancora più bella e incredibile delle sorelle più piccole, tutti quei “difetti”, se possiamo chiamarli così, che c’erano nelle navi precedenti qui sono stati risolti e migliorati. “Perfetta” è dir poco su questa nave. Inauguriamo la parte relax della vacanza con un pranzo al Johnny Rockets e via, si parte!

12 agosto 2012

Oggi facciamo colazione al Park Cafè, sembra di essere veramente a Central Park, per poi sbarcare a Nassau, nelle Bahamas. Ci rechiamo a Blue Lagoon, dove facciamo snorkelling in un’acqua stupenda e ci divertiamo sui gonfiabili del parco acquatico. La sera vediamo lo spettacolo Hair Spray che è buffissimo.

13 agosto 2012

Oggi siamo at sea: pranziamo al Solarium e ci rilassiamo un po’ finalmente al sole, con tutto intorno un oceano incredibile. La sera c’è lo spettacolo Oasis of Dreams, stupendo, veramente indescrivibile: sembra incredibile che gli acrobati si tuffino in una piscina sulla nave in mezzo al mare.

14 agosto 2012

Dopo una bella colazione al Park Cafè (da veri newyorkesi in mezzo al mare), scendiamo dalla nostra adorata nave. Oggi siamo arrivati a St. Thomas, nelle Virgin Islands: in mattinata facciamo snorkelling sul Sea Blaster, un’imbarcazione con un capitano troppo simpatico, per poi fare un giro nel centro di Amelie Charlotte. Quando risaliamo sull’Oasis, ci rilassiamo con una bella Jacuzzi per poi cenare al Johnny Rockets.

15 agosto 2012

Oggi invece colazione al solarium, con una vista spettacolare su St. Martin, dove poi ci apprestiamo a scendere. Con un taxi collettivo andiamo a Maho Beach, la spiaggia attaccata all’aeroporto dove sembra che gli aerei ci atterrino in testa, luogo fonte di foto incredibili che hanno fatto il giro del mondo. Ci divertiamo tantissimo a buttarci in acqua quando l’aereo arriva per evitare di venire “sommersi” dalla sabbia. Nel pomeriggio ci rilassiamo poi a Great Bay, dopo l’irrinunciabile pranzo all’Hard Rock Cafè. Al ritorno sull’Oasis, approfittiamo per fare un’altra Jacuzzi prima di vedere l’incredibile spettacolo sul ghiaccio, che ogni volta riesce a stupirci.

16-17 agosto 2012

Queste due giornata sono at sea e noi le dedichiamo finalmente al meritato relax al solarium ma soprattutto all’esplorazione dell’Oasis, che è veramente infinita. Impossibile descrivere tutto quello che abbiamo fatto (e quanto abbiamo camminato!).

18 agosto 2012

Oggi purtroppo è ora di scendere: io come al solito vado in crisi, perché non voglio abbandonare questo paradiso, l’Oasis è veramente un sogno da cui non ci vogliamo svegliare. Scendiamo letteralmente con le lacrime agli occhi a Fort Lauderdale e andiamo a ritirare la macchina a noleggio che ci accompagnerà per l’ultimo pezzetto della nostra vacanza. Ci rechiamo subito all’albergo sulla spiaggia di Fort Lauderdale e ci incamminiamo poi verso le moto ad acqua, che quasi ci stavano aspettando. Dopo il giro di rito, facciamo un bagno nell’oceano: l’acqua è caldissima e cristallina, un vero paradiso. Ma come si sa, questa è stagione di uragani, quindi il tempo può cambiare velocemente. Quando ci alziamo dalla spiaggia infatti per andare a prendere qualcosa da mangiare, infatti, arriva un vento fortissimo e un temporale pazzesco che ci blocca nel negozio per più di un’ora, tempismo perfetto devo dire! La commessa ci rassicura che non ha niente a che vedere con un uragano e che passerà in un’oretta, e in effetti è così. Ritorniamo in albergo fradici, ci cambiamo, e partiamo alla volta di un altro must: L’outlet Saw Grass Mills in cui non potevamo non tornare. Facciamo un giretto, facciamo uno spuntino alla Cheese Cake Factory per poi andare a visitare il nuovo Hard Rock Cafè a Hollywood. Credevamo fosse un HRC con hotel tipo Las Vegas, e invece ci rendiamo presto conto che è come un paese con negozi, musica, bar… bellissimo! Facciamo un giro per le vie di questo posto inaspettato (è sabato sera, quindi è stracolmo) per poi cenare, come di rito.

19 agosto 2012

Oggi purtroppo è l’ultimo giorno di questa vacanza indimenticabile, che ci ha permesso di vedere posti incredibili. Torniamo in spiaggia a Fort, dove ci cimentiamo ancora sulle moto d’acqua, prendiamo il sole e facciamo un lungo bagno prima di ritornare a Miami, dove un volo diretto ci riporterà a casa. E per l’ennesima volta, ciao US, speriamo di ritornare presto!



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