Gorilla in the mist

In Uganda abbiamo letteralmente lasciato il cuore. Abbiamo ancora nei nostri occhi la natura, le foreste, le distese di savana, ma soprattutto la cordialità della gente
Scritto da: paola.merega67
gorilla in the mist
Partenza il: 02/08/2015
Ritorno il: 11/08/2015
Viaggiatori: 4
Spesa: 4000 €
Vorrei iniziare dicendo che organizzare un viaggio in Uganda non è stato per nulla semplice per noi. Abbiamo viaggiato in Agosto 2015 e ci siamo mossi all’incirca 6/7 mesi prima, abbiamo prima setacciato il web alla ricerca di informazioni, giusto per avere un idea di massima di quello che avremo potuto vedere, e subito ci siamo accorti che dovevamo fare delle scelte in quanto le cose da vedere sono davvero tante e i giorni a disposizione solo 9. Abbiamo poi contattato delle agenzie di viaggio specializzate sull’Africa per vedere se potevano darci una mano con la programmazione del tour, ma poi siamo giunti alla conclusione che farci aiutare da degli operatori che si muovono in loco sarebbe stata la cosa piu vantaggiosa e migliore dal punto di vista economico e della sicurezza. Così abbiamo dato le nostre idee a un tour operator locale Albrieux Africa Tours e lui ce le ha sviluppate e diciamo che meglio di cosi non si poteva fare. Noi 4, due coppie di amici, siamo partiti il giorno 1/08 da Bologna con Turkish Airlines che fa scalo a Istanbul e Kigali (scalo tecnico) prima di giungere a destinazione Entebbe. Siamo arrivati alle 4 AM circa del giorno 2/8, e subito il nostro Land cruiser e il nostro autista Jacob (che ci ha seguiti durante tutto il viaggio) ci viene a prendere in aeroporto per portarci al nostro alloggio a Kampala, il Casa Miltu Hotel non ci siamo resi conto nemmeno adesso a qualche mese dal ritorno, della qualità dell hotel in quanto le ore che abbiamo dormito sono state al massimo 3, ed eravamo discretamente frastornati dal viaggio ma non ci siamo lamentati , quindi vuol dire che non era male.

La mattina del 2/11 intorno alle 9 il nostro autista ci viene a prendere in albergo e da qui inizia il nostro tour, prima tappa Ziwa Rhino ranch, prima di pranzare facciamo una brevissima camminata insieme a un renger in questa riserva dove abbiamo piacere di incontrare il nostro primo animale (mucche sul tragitto kampala ziwa escluse) il Rinoceronte. Dopo pranzo partiamo alla volta di Murchison falls, entriamo prima in una foresta (non ricordo il suo nome assolutamente strano) dove iniziamo a vedere babuini , uccelli e scimmie , e poi dopo circa un ora di tragitto in jeep vediamo la distesa di savana davanti a noi, e devo dire che questo repentino cambiamento di ecosistema ci ha emozionati a dir poco; prima di andare a dormire , stravolti ancora dal viaggio del giorno prima, passiamo dal punto più alto delle cascate :erano davvero a due passi da noi e il loro rumore e forza davvero impressionante. Dopo aver passato il Nilo con il battello finalmente raggiungiamo il Paraa lodge per “caricare le pile” con una bella dormita rigenerante.

Il game drive all’alba del giorno successivo è stato forse il piu bello dell’intero viaggio, meglio rispetto a Queen Elizabeth, infatti qui i circuiti sono molto lunghi e vari (off road vietato tassativamente) e abbiamo svariato per circa tre ore trovando tra gli altri molte giraffe, elefanti , antilopi , bufali, oltre a tre leoni e una iena che terminava il pasto della sera prima; forse siamo stati agevolati dal clima che non era per niente caldo, ma abbastanza nuvoloso e cupo, fatto sta che le quantità di animali trovati è stata notevolmente sopra alle nostre aspettative iniziali. Dopo pranzo alle 14 poi abbiamo preso un piccolo battello in direzione “cascate dal basso” , a dir poco splendido , oltre ad aver fotografato le cascate a circa 100 mt di distanza abbiamo incontrato moltissimi tra ippopotami, coccodrilli , bufali, tutti dentro l’acqua oltre ad una quantità considerevole di uccelli che la nostra guida ci ha descritto come molto rari.

Il nostro terzo giorno è stato tutto di trasferimento. Ce la siamo presi con comodo , tra una chiacchera e laltra con il nostro autista (grande tifoso di calcio e in particolare dell’Arsenal) siamo giunti a Kibale Forest National Park; abbiamo dormito al Kibale forest camp, direi confortevole e suggestivo nel mezzo della foresta.

Il giorno dopo iniziamo la nostra avventura nella foresta con gli scimpanzè , la nostra prima camminata in foresta e quindi eravamo un pochino timorosi su distanze e difficoltà ma dopo circa un’ora di cammino li troviamo, erano circa sei esemplari, 2 fermi in basso a scrutarci e gli altri sugli alberi più agitati e rumorosi. L’ora passata “insieme” a loro è a dir poco volata. Nel pomeriggio dopo pranzo ci siamo spostati a Queen Elizabeth National Park, il Simba Safari lodge era un po più modesto dei precedenti, ma lo sapevamo. Per contenere un pochino le spese, un breve game drive pomeridiano è stato l’anticipo di quello che poi abbiamo fatto la mattina dopo; il circuito in questo parco è un pochino meno diramato rispetto al parco precedente. Abbiamo visto qualche bufalo e elefante, ma soprattutto ci siamo concentrati su 4 leoni che sembrava dovessero partire a caccia da un momento all’altro , ma che poi sono rimasti fermi anche se molto vicini rispetto a noi e altre due jeep al nostro fianco. Alle 11 ci siamo poi diretti verso il “porticciolo” e siamo saliti su un battello a esplorare il Kazinga Channel. Questa esperienza è stata davvero meravigliosa (abbiamo consumato la memoria della macchina fotografica). Abbiamo immortalato elefanti sulla riva, uno addirittura quasi totalmente immerso in acqua, Ippopotami dentro e fuori dall’acqua , qualche coccodrillo e anche qui tantissimi uccelli fra cui 3 african fish eagle. Dopo pranzo ci siamo spostati ancora verso sud a Ishasha. Dopo due ore e mezza e un breve game drive raggiungiamo il lodge Savannah Resort anche questo molto bello.

La mattina seguente all alba abbiamo fatto un game drive in questo settore di parco, famoso per i suoi leoni che si arrampicano sugli alberi. Purtroppo però nonostante abbiamo apprezzato immensamente i panorami e altri animali non siamo riusciti a vedere i leoni. La natura per fortuna è anche questo, imprevedibile ma allo stesso tempo emozionante. Allora ci muoviamo direttamente verso Bwindi Forest e Buhoma, il villaggio dove il giorno successivo finalmente faremo il trekking con i gorilla di montagna.

La nostra prenotazione per il trekking era a Ruijha a circa 1ora30 da Buhoma quindi alle 7 con il nostro land cruiser ci siamo mossi in direzione sud. I renger ci hanno riuniti a noi 4 piu’ altri 4 partecipanti e ci hanno brevemente spiegato i comportamenti che avremo dovuto tenere e i nomi degli esemplari della famiglia che avremo incontrato, la Bitukura. Eravamo elettrizzati dall’idea di partire , e cosi ci siamo messi in movimento verso le 9 circa. La strada era impervia e di sentieri manco l’ombra, ma devo essere sincero è stato molto meglio cosi, ci siamo goduti tutta la “verginità” del luogo e assaporato questo splendido Habitat. Per le 11e40 i renger ci dicono di posare gli zaini e tirare fuori le macchine fotografiche… Ed eccoli finalmente davanti a noi , quasi in fila uno dietro l’altro, che ci fanno la sfilata… Bellissimo e ci sentiamo quasi in soggezione da quanto siamo vicini ci vengono incontro sempre di più ma le guide ci dicono di stare fermi. Cosi noi stiamo fermi e li guardiamo e li fotografiamo senza sosta, la durata dell’incontro è di un’ora, ma l’emozione è fortissima e indescrivibile.

In serata proseguiamo verso sud dove alloggiamo a Lake Bunyonyi all’Arcadia Cottage uno splendido resort situato in cima a una collina sopra il lago.

La mattina dopo ci trasferiamo a Lake Mburo, negli occhi ancora le immagini della foresta di Bwindi e dei Gorilla di Montagna. Pomeriggio sul lago setacciamo il lago alla ricerca di ippopotami e coccodrilli, ma troviamo una grande quantità di Aquile davvero maestose.

Il giorno dopo il rientro a Kampala e in nottata il volo di ritorno dopo qualche ora di riposo ad Entebbe.

Questo viaggio ci ha lasciato tante cose e sicuramente le brevi descrizioni non possono descrivere quello che i nostri occhi hanno visto oltre a i panorami, albe e tramonti spettacoli, animali meravigliosi e unici… la cordialità delle persone ci ha lasciato davvero senza parole mai una volta ci siamo sentiti in pericolo o comunque in soggezione nonostante ci siamo fermati in tantissimi villaggi lungo la strada. L’organizzazione e la serietà del nostro driver e dell’agenzia è stata ottimale in tutte le situazioni e questa è una cosa fondamentale. Un consiglio a tutti quelli che vorranno fare il gorilla trekking. fate un po di allenamento prima di partire…. la nostra famiglia non era… diciamo… troppo vicina… ma per noi… meglio così



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