Brescia: una giornata con la Leonessa d’Italia

In giro tra vicoli magnetici, piazze, il foro romano, musei, castelli e buon cibo: una magnifica sorpresa
Scritto da: Enrico 9
brescia: una giornata con la leonessa d'italia
Partenza il: 22/05/2017
Ritorno il: 23/05/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Maggio, 26 gradi, decidiamo di visitare Brescia e il giorno successivo Sirmione che dista 30 minuti.

Città con 200 mila abitanti fondata 3.000 anni fa. Alle 10 siamo già all’hotel “La svolta”, piccolo albergo, centrale e rinnovato, ottimo prezzo, consigliatissimo. Lasciata la camera e vista a pochi metri la deliziosa chiesa dei Miracoli, andando a sinistra e fatti 300 metri, fotografiamo la Torre della Pallata (1250), alta 32 metri con basamento quadrato in pietra chiara che conteneva i tesori del comune, Nel lato più fotografabile si trova una fontana con 4 statue. Ci incamminiamo per via Palestro, pedonale e per lo shopping come tutto il centro, e raggiungiamo Piazza del Mercato contornata da costruzioni di varie epoche: portici su di un lato, la chiesa della Madonna del Lino, palazzo Palatini e la Fontana dell’Abbondanza. Brescia, subito ci appare città pulita e laboriosa, non ancora molto turistica ma accogliente, anche nelle risposte dei cittadini che ci danno indicazioni.

Visitiamo piazza Vittoria, che urbanisticamente fa parte del ventennio (1932) dove troviamo il primo grattacielo in cemento armato (Torrione INA) costruito in Europa, il palazzo delle poste e una torre con orologio, è sede del mercato dell’antiquariato e ha un grande parcheggio sotterraneo. Passiamo in Piazza della Loggia del 1500 (anche famosa per l’attentato del 1974) con costruzioni veneziane tra cui spicca la Loggia (ampio portico), sede comunale. Di fronte alla Loggia c’è un bel porticato in stile rinascimentale con torretta e orologio astronomico. Nella bella piazza rettangolare trovano posto un gruppo di sculture dette “statue parlanti” poiché presso le quali anonimi cittadini mettevano messaggi non firmati. Completano la piazza la statua Bell’Italia e la fontana dei Delfini. Nei pressi vi è una piccolissima chiesa a forma di cono che ricorda un trullo, la chiesetta di San Faustino in riposo in vicolo della Torre. Visitatissima, deliziosa all’esterno come all’interno, ricostruita dopo incendio nel 12° secolo. Da non perdere. Altra chiesa di pregio è Santa Maria della Carità, facciata in stile Barocco con interni in pianta ottagonale. Da lì entriamo nella zona in cui maggiormente si combattè per una decina di giorni contro l’occupazione austriaca. Da qui l’appellativo di Leonessa d’Italia. Troviamo ristoranti di ogni genere e continuando entriamo da un bel portale nel cortile del Palazzo del Broletto, molto carino e sede della provincia. Quattro lati sono occupati da un portico gotico, un porticato con loggia e altri edifici del 1200. Guardando in su spicca la torre del Pegol che si nota nella sua interezza all’esterno e introduce in Piazza Duomo (Piazza Paolo VI). davvero bella. Dopo il Broletto e la Loggia delle grida sorge il Duomo nuovo con cupola (S. Maria Assunta) del 1800 (barocco e rococò) e, di fianco, gradita sorpresa, il Duomo vecchio dell’undicesimo secolo a forma rotonda, costruito in architettura romanica. Due magnifiche costruzioni tanto belle quanto diverse. Il Duomo nuovo con la facciata in marmo chiaro, interno maestoso a navata unica con opere molto interessanti, il Duomo vecchio in pietra marrone e forma circolare, l’interno ad archi suddiviso in varie zone a diversi livelli.

Continuiamo per Via dei Musei e arriviamo al complesso del monastero dove hanno sede tre chiese e varie opere d’arte dall’età del bronzo fino al tardo rinascimento. Insomma, un percorso di pregio al costo di 10 euro. Non abbiamo molto tempo, quindi di corsa ritorniamo sui nostri passi in Via dei Musei e ci troviamo di fronte al Capitolium, antico tempio romano a sei colonne. Purtroppo non l’abbiamo visitato internamente dove trovano posto tre celle con altrettanti altari dedicati a Minerva, Giunone e Giove. Alla sua destra il grande teatro a forma di emiciclo della cui struttura non rimane molto. Siamo nella piazza Del Foro e in Vicolo Lungo ci ancora resti delle mura del foro romano con colonna ed arco. Presente anche la chiesa di San Zeno dove entriamo qualche minuto. Riflessione: ma quante opere d’arte vi sono nelle chiese italiane?

Lasciato questo patrimonio Unesco ci rendiamo conto di quanto è stato bello perdersi negli innumerevoli vicoli e vedere opere davvero insospettate, ora ci manca solo il castello! Per salire si può fare la strada con parecchi gradini che è più ripida o quella dove salgono le auto. Nel parco c’è un chiosco per rinfrescarsi, mentre salendo abbiamo goduto del panorama che vedremo meglio da sopra, dal colle Cidneo dove è situata questa fortezza medioevale. Entriamo dentro la cinta muraria da un imponente portale d’ingresso. Ci accolgono 2 enormi leoni in pietra. Non è a pagamento. La fortezza, dopo varie modifiche, è completata a metà del 500 dai veneziani. Ci indicano di andare verso sinistra, vediamo il campanile di Santo Stefano nuovo. Nel piazzale sopra il bastione di San Faustino è ferma una vecchia locomotiva a vapore. Salendo l’ultima rampa ci appare la cinta del 300, molto scenografica. Entriamo dal doppio ponte levatoio, notiamo la torre dei Prigionieri, costeggiamo il mastio guardando i merli ghibellini, vediamo la torre Coltrina e la torre dei Francesi e, al centro, la Fossa dei martiri. Gironzoliamo un’oretta riprendendo e fotografando: incredibile Brescia. Sono le 19, cerchiamo un luogo ove mangiare. Non abbiamo indicazioni ma siamo fortunati. Ritorniamo in piazza Duomo, di fronte alla cattedrale ci sono alcuni bar con tantissimi tavolini all’esterno. Uno di questi, il bar “BAR, oltre agli aperitivi propone la sua cucina e ci consiglia un piatto che notiamo su vari tavoli: i casonsei (casoncelli), ricetta tipica di Brescia e Bergamo. Si tratta di ravioli di pasta fatta a mano che in questo locale vengono farciti con carne e grana oppure con un formaggio di cui non ricordo il nome, e conditi con burro e salvia. Siamo indecisi sul ripieno, quindi ne facciamo uno di ogni tipo. Scelta azzeccata, entrambi buonissimi, quelli al formaggio più delicati, alla carne più appetitosi. Con mezza minerale e un calice di “Garda bresciano” abbiamo speso 25 euro. Prezzo onesto per la qualità del cibo e per aver cenato nella piazza del Duomo di fronte a monumenti bellissimi.

La città si sta illuminando mettendo in risalto piazze, castello e resti romani. Brescia è stata davvero una bella sorpresa, città sottovalutata… ma quante in Italia? Domani ci aspetta Sirmione, dista poco, e sappiamo già che sarà un’altra bella giornata. Foto nel sito TPC e nostro blog viaggi: http://poneloya25.weebly.com

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Torre Pallata

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Dal castello

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Scorcio del Castello

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Piazza della Loggia

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Piazza della Loggia

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Piazza Vittoria

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Il Capitolium

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Vista da un vicolo

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cortile del Broletto

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Piazza Duomo

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Entrata al castello

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Il castello



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