Merica-Merica… in Brasile

Viaggio in bicicletta tra le comunità italiane del Rio Grande do Sul
Scritto da: MAURI.B
merica-merica... in brasile
Partenza il: 01/04/2011
Ritorno il: 21/04/2011
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
“Merica, Merica: le voci della nostalgia (Saudade)” è stato per Noi, Mauro-Mario -Vincenzo e Vittorio, un viaggio socio-culturale nel sud del Brasile (intorno al 28° parallelo sud) come cicloviaggiatori, supportati da due ciclisti locali, Alexander Pessin di Veranopolis e Schenato Gelson di Bento Gonsalves, che hanno predefinito l’itinerario da percorrere e preparato gli incontri nelle varie Città e le bici con cui abbiamo pedalato, coadiuvati lungo il percorso da Carlos Spagnol (per gli amici Kacà), per noi punto di riferimento di tutto il Tour, e Nerseu Piccoli, ambedue di Veranopolis, percorrendo strade e sentieri, per l’80% sterrato con un continuo saliscendi (rarissimo trovare 1 km. di strada in piano). Una decina le forature e una bici rotta ad una forcella (quella di Mauro Garbin, successivamente saldata alla perfezione), fortunatamente senza procurarsi alcuna lesione. Il tempo e le temperature nel complesso sono state gradevoli (autunno inoltrato) permettendoci di portare a termine le nostre tappe quotidiane, salvo l’ultimo pomeriggio del 14 Aprile, quando un temporale si è abbattuto a Fagundes Varela, rinunciando così agli ultimi 30km. Tutto il paesaggio lungo il percorso è stato una meraviglia, soprattutto quando si attraversava per km la foresta, immersi in una natura rigogliosa di tantissime specie vegetali e animali, uccelli e farfalle ovunque che ti attraversavano qualche volta la strada, costeggiando talvolta torrenti e fiumi, attraversandoli come ci è capitato su di un passo tirato a mano da un Addetto, oppure vedere il fiume interrotto un paio di volte da dighe per delle centrali idroelettriche.

Anche se non siamo abituati a quei ripidi e continui saliscendi che ci impegnavano non poco durante il percorso, all’arrivo tutto si rasserenava per la Gente che si incontrava e che ci circondava, come meravigliati da questi quattro Italiani che hanno deciso di spostarsi di città in città, tra le montagne in bici che qui raramente le vedi circolare.

Durante le soste previste per gli incontri con le Comunità di Immigrati Italiani erano grandi emozioni. Per tanti di loro era la prima volta che abbracciavano o che parlavano con gli Italiani, parlandoci e intendendoci nella loro lingua “Talian”, per Noi un misto di dialetto Veneto comprensibilissimo, come al primo incontro a Lagerardinho domenica 3 aprile, frazione di Veranopolis o il giorno dopo, lunedì 4 aprile, a Nova Milano, Farropilha e città di Garibaldi nel tardo pomeriggio, dove con grande emozioni abbiamo consegnato un quadro di Garibaldi del pittore nostro compaesano Sergio Moretto, il tricolore e la bandierina del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia alla Presidente del Museo del Mutuo Soccorso, dedicato a Giuseppe Garibaldi e all’Immigrazione Italiana, costatando la grande gioia che abbiamo portato qui, con la nostra presenza, a quel gruppo di Persone che ci hanno accolto.

La successiva tappa del martedì 5 aprile a Monte Belo, a Bento Goncalves con un simbolico gemellaggio con la Federazione Ciclistica Gaucho e Ciclo Delta-Udace Csa In Rovigo, alla presenza della Vice Presidente a cena dal ciclista Schenato, punto di riferimento per i ciclisti locali. La mattino del mercoledì 6 aprile si va lungo il Caminhos de Pedra per arrivare a Nova Roma, dove siamo stati invitati ad una Messa serale e, successivamente, ad un incontro con 150 studenti e loro insegnanti, grazie alla presentazione iniziale di Kacà in portoghese, abbiamo proiettato un nostro Cd, tratto da foto, canti e storie sulla nostra gente del Delta di un tempo e conversare con loro in dialetto Veneto (l’attenzione che abbiamo ricevuto è stata alta).

Poi giovedì 7 aprile a Nova Padua, Otavio Rocha per arrivare alla Città Universitaria di Caxias Do Sul, di circa 600 mila abitanti, ospitati per 3 giorni dall’Universita Ucs, con un incontro speciale il giorno successivo di venerdì 8 aprile con Oltramar Josè, omaggiandolo dei nostri simboli dei Comuni e della Regione del Veneto, della Bandiera tricolore del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Subito dopo in bici lungo il Camino dell’Immigrazione lungo la 5° e 3° Legua (definizioni di comprensori di territori assegnati agli immigrati dal Governo Brasiliano al loro sbarco nel Rio Grande Do Sul), la successiva tappa di sabato 9 Aprile lungo la I° Legua siamo ospiti alla Festa Paesana di Nova Milano e visita al Santuario di N.Sra do Caravagio.

Domenica 10 lasciamo l’l’Università di Caxias per arrivare a Otavio Rocha, poi ospiti ad un’altra festa in onore di S. Marco, dove durante il pranzo di circa 900 persone abbiamo consegnato al Sindaco la bandiera tricolore con gli altri gagliardetti e al parroco la bandiera originale della regione Veneto con il simbolo del Leone di S. Marco consegnata da Mario. Poi ripartenza per Flores da Cunha, il tempo per la proiezione del nostro Cd, una lunga intervista ad una giornalista per poi ripartire ancora per arrivare in serata ad Antonio Prado. Qui attesi dagli amministratori e Sindaco per il benvenuto e scambio dei gagliardetti, compresa la bandiera di Slow food, consegnata da Mauro. Poi visita al museo degli oggetti del tempo dell’immigrazione, con le foto dei nuclei familiari degli italiani che lì si sono stabiliti. Quindi cena serale e pernottamento ospitati in campagna dalla famiglia Foralosso simpaticissimi e ospitali. Sarà difficile per Noi dimenticare questi Italiani così distanti dal Veneto e così vicini sentimentalmente.

Lunedì 11 aprile lasciamo la campagna di Antonio Prado per andare a Villa Flores, poi un salto a Veranopolis a Villa Asolo da Gerardo Tedesco, dove lasciamo una bandiera di Terra Madre di Slow Food e altri gadget, visto che produce solo esclusivamente prodotti biologici. La sera un incontro con un corso di 20 studenti circa dell’Università di lingua Italiana “Grammaticale” per una conversazione in italiano dove ognuno di Noi ha fatto il proprio intervento. Successivamente ospiti a cena con proiezione di due nostri Cd in una trattoria. Durante la notte siamo ospiti a casa da Kakà, Nerseu e Alexander Pessin.

Anchee martedì 12 aprile è una giornata molto intensa. Partenza verso le 8/8,30 per Villa Flores, Nova Prata, a seguire Nova Bassano per arrivare nel tardo pomeriggio a Serafina Correa. Una semplice cerimonia presso la Casa del Turismo con lo scambio dei nostri simboli Italiani e curiosamente, tra i loro doni ci consegnano un librone “Il Dizionario Talian–Portoghese”: ce lo consegnano molto emozionati perché rappresenta il maggior sforzo in termini editoriale e finanziario di tutta la Regione Gaucha, a sostegno della lingua “Talian”. Anche qui interviste giornalistiche e radiofoniche con un personaggio molto seguito nel programma domenicale nella lingua del Talian, Marostica, che sta con Noi tutta la serata a cena e ci fa omaggio delle sue pubblicazioni di spettacoli goliardici in Talian.

Mercoledì 13 aprile lasciamo Serafina Correa, dopo la foto rituale davanti alla Nave dell’Emigrante, un grande monumento bronzeo che raffigura il popolo migrante venuto dall’Italia per lavorare la terra. Ma le emozioni non finiscono mai! Arriviamo verso le 12 a Guaporè, mangiamo un po’ di frutta e del succo d’uva che ci era rimasto e dopo aver preso un caffè incontriamo in piazza l’assessore al Turismo e un giornalista per fotografarci e scambiare qualche parola. Alla fine ci invita ad andare all’Autodromo Internazionale di Formula 2 di Guaporè, non ci par vero, e dopo qualche km raggiungiamo la pista e ci viene data la possibilità del classico “giro di prova, naturalmente in Bici” con successive premiazioni sul podio e canto dell’Inno Nazionale, scherzosamente ma cantato con grande passione! Alla fine berretto e gadget per tutti offerto dalla Direzione con la classica foto di gruppo. Sembrava che fossimo arrivati al massimo, ma la prossima tappa a Vista Alegre ne riservava altre, soprattutto per la salita di una ripidità mai incontrata prima. Vista Alegre è il paese più alto della Regione Gaucha, infatti, il suo nome deriva dalla bella vista che si ha del territorio circostante (vista allegra). Arrivati tutti sudati veniamo invitati nella sede municipale con il Sindaco (il Prefetto), assessori (i segretari) e tutti i cnsiglieri (velador) che ci attendevano per l’incontro ufficiale. Il Sindaco sorseggiava il cimarhao (un arbusto della foresta essiccato e ridotti in finissime briciole, si versa acqua calda e si aspira con una cannuccia l’infuso dagli effetti salutari) si fa conoscenza e ci invita dopo cena ad un incontro pubblico con il paese e i suoi rappresentanti nella sala della Cultura. Intanto veniamo ospitati nella propria casa dalla Signora Lurdes, naturalmente di origine Italiana, madre della segretaria del Sindaco. All’ora stabilita arriviamo alla sala della Cultura stracolma di gente del paese (1.300 ab. circa) per ascoltare gli Italiani e fargli vedere il Cd che abbiamo portato. L’emozione suscitata è stata grandissima come pure il parlare con loro delle ragioni del nostro viaggio fin qui in bicicletta per capire meglio il significato dell’Immigrazione Italiana in Brasile. Oltre alla bandiera dell’Unità d’Italia e dei gagliardetti, abbiamo consegnato tre disegni di scuola primaria di Porto Viro sugli alberi e sull’ambiente alla direttrice della Locale Scuola (nuova e ben tenuta). Il giorno successivo siamo stati invitati a visitarla… una breve consegna di disegni dei ragazzi di V°, cosa assolutamente inaspettata, con la classica foto di gruppo con insegnanti e alunni, anche qui grandi emozioni.

Giovedì 14 aprile si parte dopo un abbondante colazione preparata dalla Signora Dolores, con pane fatto in casa, marmellate fatte con le proprie mani e miele locale. Non sapevamo come ringraziare queste persone tanto ospitali… e allora una maglietta della Regione Veneto, la Bandierina Italiana del 150° dell’Unità d’Italia, altri gadget lasciati in omaggio e un grande bacione sono stati i nostri gesti per dimostrargli la nostra gratitudine. Ma eccoci di nuovo a pedalare per le strade ripide… ma che sopportiamo abbastanza bene, visto che è l’ultima giornata che si pedalerà. Durante il tragitto si intravedono nuvoloni in arrivo. Verso le 11 si arriva a Fagundas Varala, una cittadina cresciuta in fretta per la presenza di una industria che si è ampliata nel tempo, e per i prodotti agricoli, in special modo le mele, che hanno reso da queste parti la piena occupazione, come ci riferisce il Sindaco sempre parlando in Talian. Poi, vista l’ora, ci accompagna in un ristorante insieme agli assessori… ma nel inizia a piovere. Pertanto dobbiamo lasciare le bici, per ritirarle in un secondo tempo, visto che è in programma un incontro alla Casa della Cultura con una scolaresca di bambini e altre persone per la proiezione del nostro Cd e popi fare una breve chiacchierata che, sembrano gradire, col nostro dialetto veneto. Come al solito, lasciamo la classica bandierina italiana e gli adesivi del nostro gruppo “Free Bikers, on the road Delta del Po”. Si fa tappa a Cotiporà in macchina visto che persiste la pioggia e non è possibile usare la bici perchè troppo pericoloso da queste parti. Quindi incontriamo gli amministratori e poi ci scambiamo i gagliardetti per poi ropeartire per Veranopolis, senza le bici!

Venerdì 15, Sabato 16 e Domenica 17 siamo stati ospiti a Veranopolis per degli appuntamenti importanti, visto che da Porto Viro arrivato il Sindaco Geremia Gennari, accompagnato dagli assessori Bagno e Freguglia, per l’inaugurazione di una scuola primaria ristrutturata, un reparto nuovo dell’Ospedale comprese di attrezzatura donate con un contributo finanziario di €35.000 dalla regione Veneto grazie al Gemellaggio Porto Viro-Veranopolis, poi l’inaugurazione della 8° Festa della Mela (Femaca) con la presenza di moltissime autorità civili (Ministro del Governo, un deputato federale e uno dello Stato di Rio Grande do Sul, Presidente del Consiglio della città di Porto Alegre, rappresentanti politici e della società professionale e moltissimi Sindaci del comprensorio). E’ una fiera di carattere nazionale che è stata sostenuta dal Ministero della Cultura. Sempre durante la fiera ci sono state le Premiazioni del Tour Ciclistico con un grande trofeo per i partecipanti da parte del Sindaco Vademar De Marchi di Veranopolis alla presenza delle Autorità. Noi 4 Fre Bikers abbiamo consegnato all’Associazione Acauve €320, raccolti a Porto Viro durante una cena tra gli Amici di Veranopolis, da destinare a deu famiglie locali, che hanno perso tutto a causa di una inondazione per i forti temporali sopravvenuti una quindicina di giorni prima. Abbiamo anche consegnato alla presidente della Casa della Cultura un libro del nostro concittadino Mario Naia, un libro e una poesia su pergamena con un po’ di terra Polesana di Dolores Bogge di Porto Viro, letta dal nostro Sindaco Gennari, un libro con la dedica di Lino Segantin di Polesani nel Mondo di Rovigo, infine Vittorio Cacciatori ha letto e donato alla moglie del Sindaco de Marchi una poesia su pergamena di Mario Naia… due momenti di grande tensione emotiva per tutti Noi che eravamo lì ad ascoltare. Domenica mattina intervista con tre giovani universitari di scienze motorie dell’Università Ucs di Bento Gonsalves .

Lunedì 18 aprile di buon mattino abbiamo lasciato Veranoplis con una stretta al cuore, per le tante emozioni vissute tra questa gente dello Stato del Rio Grande Do Sul, dove l’Italia e gli Italiani qui hanno trovato una seconda patria con eroi del nostro Risorgimento e i loro eroi, che hanno combattuto per l’emancipazione sociale della terra Gaucha. Quindi ci siamo diretti con l’aereo preso Porto Alegre al Parco Nazionale di Iguazu, Patrimonio dell’Umanità, per un paio di giorni per la visita al parco e alle famose cascate.

I Free Bikers, on the road.

Garbin Mauro Mancin Vincenzo Cacciatori Vittorio Mantovan Mario

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Arrivo in Brasile

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