Amazonia senza filtri

Quando si parte per il Brasile e in particolare per la parte nord del Brasile, si crede di poter arrivare a vedere con i propri occhi la foresta vergine, per poi scoprire che difficilmente sarà così. Per poterci arrivare, bisogna davvero passare tutto una fascia urbanizzata e sfruttata di circa un centinaio di silometri che avvolge le città e...
Scritto da: laurapel
amazonia senza filtri
Partenza il: 20/07/2008
Ritorno il: 30/07/2008
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
Quando si parte per il Brasile e in particolare per la parte nord del Brasile, si crede di poter arrivare a vedere con i propri occhi la foresta vergine, per poi scoprire che difficilmente sarà così. Per poterci arrivare, bisogna davvero passare tutto una fascia urbanizzata e sfruttata di circa un centinaio di silometri che avvolge le città e le maggiori vie di comunicazione, Rio compreso. La vera foresta primaria è praticamente inaccessibile. Quando nel 2005 io e il mio ragazzo andammo in Brasile, pianificammo all’interno del nostro viaggio di un mese, una cosa come 5 giorni nel Norte per poter dare “un’occhiata” alla foresta amazzonica. All’epoca non ci rendavamo conto, e infatti tornammo dall’esperienza brasiliana, senza aver visto null’altro che foresta secondaria…Bella per carità, ma nulla a che vedere con la Foresta Primaria e con la fauna e la flora di cui avevo sentito parlare.

Inoltre mi resi conto che era praticamente impossibile fare un viaggio in Brasile e pensare di dedicare una settimana all’Amazzonia, perchè lì tutto scorre lento e il viaggio in Brasile deve essere un viaggio in Amazzonia e basta, solo allora si comincia a ragionare.

Così scandagliai la rete e decisi che avrei trovato qualcosa, di poco turistico, ecocompatibile nel vero senso della parola, e il più reale possibile. La cosa risultò difficile, ma poi chissà per quale motivo incappai nel sito di un’associazione che tra l’altro promuoveva viaggi in una Riserva a 30 h di battello a nord di Manaus. Una riserva naturale la Riserva Xixuau, sul Rio Jauperì.

Chiesi info e non persi tempo, il costo era relativamente abbordabile, sui 900euro per un soggiorno di 15 giorni, a parte il trasferimento aereo dall’Italia. Decisi che ne valeva la pena, anche dopo aver scandagliato a dovere il sito dell’Associazione amazonia.Org Partii, questa volta da sola, perchè si sa, certe esperienze volute e desiderate fino in fondo, possono anche essere assaporate in solitudine e in compagnia di chi magari ha la tua stessa passione: la natura.

L’esperienza è stata davvero incredibile. Arrivo a Manaus, volo da Malpensa 16 orette, raccolti da un pulmino siamo stati accompagnati all’imbarco, prima però abbiamo dovuto acquistare un amaca, al prezzo di circa 15 euro, che ci è servita per dormire sulla barca nel viaggio di andata (si avete capito bene…E non si dorme nemmeno male), 30 h di scivolamento in battello lungo il Rio Jauperì.

All’arrivo siamo stati sistemati in lodge di legno, si ..La parola lodge fa molto backpackers…Ma vi assicuro che non hanno nulla di turistico e sono confortevoli quanto basta. Il gruppo di “ecoturisti” e per la prima volta accetto una definizione che contiene la parola “turista”, era di circa 10, infatti la riserva accoglie massimo 100 visite l’anno, che arrivano solo ed esclusivamente tramite l’associazione e che partecipano con il loro turismo al sostentamento della Riserva.

La lingua parlata è il portoghese, ma ci si capisce a gesti, si sa che noi italiani ce la caviamo.

I primi giorni sono stati di ambientamento…Tra fuso e qualche zanzara di troppo, ma svegliarsi la mattina con i suoni della foresta e con l’odore della natura, è un’esperienza indimenticabile. Le escursioni venivano fatte nel numero di 2/3 persone, con la guida locale, un personaggio stranissimo, con le conoscenze di un Botanico e l’aspetto di un indio vissuto. In un escursione sul Rio Jauauperì, abbiamo avvistato la lontra di fiume, alcuni delfini rosa, un giaguaro.

Per fortuna avevo con me una macchina fotografica con uno zoom adeguato, non avrei mai potuto perdonarmelo se non fosse stato così, diciamo che servirebbe anche un grandangolo…Certe piante proprio non ci stanno  Il villaggio è proprio un villaggio immerso nella foresta amazzonica, con tutto quello che vi potreste aspettare, ma fatto in maniera consapevole, c’è persino un laboratorio artigianale, dove le donne del posto intrecciano braccialetti e manufatti che si possono acquistare. Devo dire che l’Amazzonia vista così soddisfa davvero la curiosità, stuzzicata dalle riviste con le foto patinate. Lì si vede la foto…Bellissima del paesaggio, ma si vede anche quello che c’è dietro…Fatto di impegno e amore per la propria terra.

A proposito…C’è l’ADSL!!!! Ciao laura



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